LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

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1 LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI DECRETO-LEGGE 7 giugno 2017, n. 73. Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 77 e 87, quinto comma, della Costituzione; Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni per garantire in maniera omogenea sul territorio nazionale le attività dirette alla prevenzione, al contenimento e alla riduzione dei rischi per la salute pubblica e di assicurare il costante mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale; Ritenuto altresì necessario garantire il rispetto degli obblighi assunti e delle strategie concordate a livello europeo e internazionale e degli obiettivi comuni fissati nell area geografica europea; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 19 maggio 2017; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca, con il Ministro della giustizia, con il Ministro per gli affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia e con il Ministro dell economia e delle finanze; E M A N A il seguente decreto-legge: Art. 1. Vaccinazioni obbligatorie 1. Al fine di assicurare la tutela della salute pubblica e il mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale, nonché di garantire il rispetto degli obblighi assunti a livello europeo ed internazionale, per i minori di età compresa tra zero e sedici anni sono obbligatorie e gratuite, in base alle specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita, le vaccinazioni di seguito indicate: a) anti-poliomielitica; b) anti-difterica; c) anti-tetanica; d) anti-epatite B; e) anti-pertosse; f) anti-haemophilus influenzae tipo b; g) anti-meningococcica B; h) anti-meningococcica C; i) anti-morbillo; l) anti-rosolia; m) anti-parotite; n) anti-varicella. 2. L avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, ai sensi dell articolo 1 del decreto del Ministro della sanità 15 dicembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 dell 8 gennaio 1991, ovvero dagli esiti dell analisi sierologica, esonera dall obbligo della relativa vaccinazione. 3. Salvo quanto disposto dal comma 2, le vaccinazioni di cui al comma 1 possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. 4. In caso di mancata osservanza dell obbligo vaccinale di cui al comma 1, ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e ai tutori è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro cinquecento a euro settemilacinquecento. Non incorrono nella sanzione di cui al primo periodo del presente comma i genitori esercenti la responsabilità genitoriale e i tutori che, a seguito di contestazione da parte dell azienda sanitaria locale territorialmente competente, provvedano, nel termine indicato nell atto di contestazione, a far somministrare al minore il vaccino ovvero la prima dose del ciclo vaccinale, a condizione che il completamento del ciclo previsto per ciascuna vaccinazione obbligatoria avvenga nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla schedula vaccinale in relazione all età. Per l accertamento, la contestazione e l irrogazione della sanzione amministrativa si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni contenute nel capo I, sezioni I e II, della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni. 5. Decorso il termine di cui al comma 4, l azienda sanitaria locale territorialmente competente provvede a segnalare l inadempimento dell obbligo vaccinale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni per gli eventuali adempimenti di competenza. 6. È, comunque, fatta salva l adozione da parte dell autorità sanitaria di interventi di urgenza ai sensi dell articolo 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e successive modificazioni. Art. 2. Iniziative di comunicazione e informazione sulle vaccinazioni 1. A decorrere dal 1 luglio 2017, il Ministero della salute promuove iniziative di comunicazione e informazione istituzionale per illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni di cui al presente decreto, ai sensi della legge 7 giugno 2000, n Il Ministero della salute e il Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca, per l anno scolastico 2017/2018, avviano altresì iniziative di formazione del personale docente ed educativo nonché di educazione delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e in particolare 1

2 delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori. 3. Ai fini di cui al comma 2, è autorizzata la spesa di euro duecentomila per l anno Le sanzioni amministrative pecuniarie di cui all articolo 1, comma 4, sono versate ad apposito capitolo dell entrata del bilancio dello Stato. Il cinquanta per cento dell importo così acquisito è riassegnato, per gli anni 2017 e 2018, a ciascuno degli stati di previsione del Ministero della salute e del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca, per i fini di cui al comma 2. Art. 3. Adempimenti vaccinali per l iscrizione ai servizi educativi per l infanzia, alle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, ai centri di formazione professionale regionale e alle scuole private non paritarie 1. I dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione ed i responsabili dei servizi educativi per l infanzia, dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole private non paritarie sono tenuti, all atto dell iscrizione del minore di età compresa tra zero e sedici anni, a richiedere ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e ai tutori la presentazione di idonea documentazione comprovante l effettuazione delle vaccinazioni indicate all articolo 1, comma 1, ovvero l esonero, l omissione o il differimento delle stesse in relazione a quanto previsto dall articolo 1, commi 2 e 3, o la presentazione della formale richiesta di vaccinazione all azienda sanitaria locale territorialmente competente, che eseguirà le vaccinazioni obbligatorie secondo la schedula vaccinale prevista in relazione all età, entro la fine dell anno scolastico. La presentazione della documentazione di cui al primo periodo deve essere completata entro il termine di scadenza per l iscrizione. La documentazione comprovante l effettuazione delle vaccinazioni può essere sostituita dalla dichiarazione resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445; in tale caso, la documentazione comprovante l effettuazione delle vaccinazioni deve essere presentata entro il 10 luglio di ogni anno. 2. La mancata presentazione della documentazione di cui al comma 1 nei termini previsti, è segnalata, entro i successivi dieci giorni, dai dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione e dai responsabili dei servizi educativi per l infanzia, dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole private non paritarie, all azienda sanitaria locale che, qualora la medesima o altra azienda sanitaria non si sia già attivata in ordine alla violazione del medesimo obbligo vaccinale, provvede agli adempimenti di competenza e, ricorrendone i presupposti, a quelli di cui all articolo 1, commi 4 e Per i servizi educativi per l infanzia e le scuole dell infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie, la presentazione della documentazione di cui al comma 1 costituisce requisito di accesso. Per gli altri gradi di istruzione, la presentazione della documentazione di cui al comma 1 non costituisce requisito di accesso alla scuola o agli esami. Art. 4. Ulteriori adempimenti delle istituzioni scolastiche e educative 1. I minori che si trovano nelle condizioni di cui all articolo 1, comma 3, sono inseriti, di norma, in classi nelle quali sono presenti solo minori vaccinati o immunizzati, fermi restando il numero delle classi determinato secondo le disposizioni vigenti e i limiti di cui all articolo 1, comma 201, della legge 13 luglio 2015, n. 107, e all articolo 19, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n I dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione e i responsabili dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole private non paritarie comunicano all azienda sanitaria locale, entro il 31 ottobre di ogni anno, le classi nelle quali sono presenti più di due alunni non vaccinati. Art. 5. Disposizioni transitorie 1. Per l anno scolastico 2017/2018, la documentazione di cui all articolo 3, comma 1, deve essere presentata entro il 10 settembre 2017, anche ai fini degli adempimenti previsti dall articolo 4. La documentazione comprovante l effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie può essere sostituita dalla dichiarazione resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445; in tale caso, la documentazione comprovante l effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie deve essere presentata entro il 10 marzo Art. 6. Abrogazioni 1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono abrogati: a) l articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1967, n. 1518, e successive modificazioni; b) l articolo 3, secondo comma, della legge 4 febbraio 1966, n. 51; c) l articolo 7, comma 2, della legge 27 maggio 1991, n Art. 7. Disposizioni finanziarie 1. Agli oneri derivanti dall articolo 2, comma 3, pari a duecentomila euro per l anno 2017, si provvede mediante corrispondente riduzione dell autorizzazione di spesa di cui all articolo 1 della legge 18 dicembre 1997, n Dall attuazione del presente decreto, a eccezione delle disposizioni di cui all articolo 2, comma 3, non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 2

3 3. Il Ministro dell economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. Art. 8. Entrata in vigore 1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addì 7 giugno 2017 Visto, il Guardasigilli: ORLANDO 17G00095 MATTARELLA G ENTILONI SILVERI, Presidente del Consiglio dei ministri L ORENZIN, Ministro della salute F EDELI, Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca O RLANDO, Ministro della giustizia C OSTA, Ministro per gli affari regionali con delega in materia di politiche per la famiglia PADOAN, Ministro dell economia e delle finanze DECRETO LEGISLATIVO 25 maggio 2017, n. 74. Modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in attuazione dell articolo 17, comma 1, lettera r), della legge 7 agosto 2015, n IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Visto l articolo 17, comma 1, lettera r), della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241; Visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; Visto il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni; Vista la sentenza della Corte costituzionale n. 251 del 2016; Sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nella riunione del 15 febbraio 2017; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 23 febbraio 2017; Acquisito il parere in sede di Conferenza Unificata nella seduta del 6 aprile 2017; Acquisita l intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 6 aprile 2017; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell adunanza dell 11 aprile 2017; Acquisiti i pareri della Commissione parlamentare per la semplificazione e delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 19 maggio 2017; Sulla proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze; E M A N A il seguente decreto legislativo: Art. 1. Modifiche all articolo 3 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n All articolo 3 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, a) al comma 2 le parole: «secondo modalità conformi alle direttive impartite dalla Commissione di cui all articolo 13» sono sostituite dalle seguenti: «secondo le modalità indicate nel presente Titolo e gli indirizzi impartiti dal Dipartimento della funzione pubblica ai sensi dell articolo 19 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114»; b) al comma 5 le parole: «legati al merito ed alla performance» sono sostituite dalle seguenti: «e componenti del trattamento retributivo legati alla performance e rileva ai fini del riconoscimento delle progressioni economiche, dell attribuzione di incarichi di responsabilità al personale, nonché del conferimento degli incarichi dirigenziali.»; c) dopo il comma 5 è inserito il seguente: «5 -bis. La valutazione negativa, come disciplinata nell ambito del sistema di misurazione e valutazione della performance, rileva ai fini dell accertamento della responsabilità dirigenziale e ai fini dell irrogazione del licenziamento disciplinare ai sensi dell articolo 55 -quater, comma 1, lettera f -quinquies ), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ove resa a tali fini specifici nel rispetto delle disposizioni del presente decreto.». 3

4 Art. 2. Modifiche all articolo 4 1. All articolo 4 a) al comma 2, lettera a), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, tenendo conto anche dei risultati conseguiti nell anno precedente, come documentati e validati nella relazione annuale sulla performance di cui all articolo 10»; b) al comma 2, lettera f), dopo la parola: «organi» sono inserite le seguenti: «di controllo interni ed». Art. 3. Modifiche all articolo 5 1. All articolo 5 a) prima del comma 1 è inserito il seguente: «01. Gli obiettivi si articolano in: a) obiettivi generali, che identificano, in coerenza con le priorità delle politiche pubbliche nazionali nel quadro del programma di Governo e con gli eventuali indirizzi adottati dal Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi dell articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, le priorità strategiche delle pubbliche amministrazioni in relazione alle attività e ai servizi erogati, anche tenendo conto del comparto di contrattazione di appartenenza e in relazione anche al livello e alla qualità dei servizi da garantire ai cittadini; b) obiettivi specifici di ogni pubblica amministrazione, individuati, in coerenza con la direttiva annuale adottata ai sensi dell articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, nel Piano della performance di cui all articolo 10.»; b) il comma 1 è sostituito dal seguente: «1. Gli obiettivi di cui al comma 01, lettera a), sono determinati con apposite linee guida adottate su base triennale con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Per gli enti territoriali, il decreto di cui al primo periodo è adottato previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n Gli obiettivi di cui al comma 01, lettera b), sono programmati, in coerenza con gli obiettivi generali, su base triennale e definiti, prima dell inizio del rispettivo esercizio, dagli organi di indirizzo politico-amministrativo, sentiti i vertici dell amministrazione che a loro volta consultano i dirigenti o i responsabili delle unità organizzative. Gli obiettivi sono definiti in coerenza con gli obiettivi di bilancio indicati nei documenti programmatici di cui alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, e di cui alla normativa economica e finanziaria applicabile alle regioni e agli enti locali e il loro conseguimento costituisce condizione per l erogazione degli incentivi previsti dalla contrattazione integrativa. Nelle more dell adozione delle linee guida di determinazione degli obiettivi generali, ogni pubblica amministrazione programma e definisce i propri obiettivi, secondo i tempi stabiliti per l adozione del Piano di cui all articolo 10, salvo procedere successivamente al loro aggiornamento.»; c) dopo il comma 1 sono inseriti i seguenti: «1 -bis. Nel caso di gestione associata di funzioni da parte degli enti locali, su base volontaria ovvero obbligatoria ai sensi dell articolo 14 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, gli obiettivi specifici relativi all espletamento di tali funzioni sono definiti unitariamente. 1-ter. Nel caso di differimento del termine di adozione del bilancio di previsione degli enti territoriali, devono essere comunque definiti obiettivi specifici per consentire la continuità dell azione amministrativa.». Art. 4. Modifiche all articolo 6 1. All articolo 6 a) al comma 1 le parole «Gli organi di indirizzo politico-amministrativo, con il supporto dei dirigenti» sono sostituite dalle seguenti: «Gli Organismi indipendenti di valutazione, anche accedendo alle risultanze dei sistemi di controllo strategico e di gestione presenti nell amministrazione» e le parole da: «di cui all articolo 5» fino alla fine del comma sono sostituite dalle seguenti: «programmati durante il periodo di riferimento e segnalano la necessità o l opportunità di interventi correttivi in corso di esercizio all organo di indirizzo politico-amministrativo, anche in relazione al verificarsi di eventi imprevedibili tali da alterare l assetto dell organizzazione e delle risorse a disposizione dell amministrazione. Le variazioni, verificatesi durante l esercizio, degli obiettivi e degli indicatori della performance organizzativa e individuale sono inserite nella relazione sulla performance e vengono valutate dall OIV ai fini della validazione di cui all articolo 14, comma 4, lettera c).»; b) il comma 2 è abrogato. Art. 5. Modifiche all articolo 7 1. All articolo 7 a) al comma 1 le parole: «, con apposito provvedimento» sono sostituite dalle seguenti: «e aggiornano annualmente, previo parere vincolante dell Organismo indipendente di valutazione,»; b) al comma 2 le lettere b) e c) sono sostituite, rispettivamente, dalle seguenti: «b) dai dirigenti di ciascuna amministrazione, secondo quanto previsto agli articoli 8 e 9; c) dai cittadini o dagli altri utenti finali in rapporto alla qualità dei servizi resi dall amministrazione, partecipando alla valutazione della performance organizzativa dell amministrazione, secondo quanto stabilito dagli articoli 8 e 19 -bis.»; 4

5 c) dopo il comma 2 è aggiunto il seguente: «2 -bis. Il Sistema di misurazione e valutazione della performance, di cui al comma 1, è adottato in coerenza con gli indirizzi impartiti dal Dipartimento della funzione pubblica ai sensi dell articolo 3, comma 2, e in esso sono previste, altresì, le procedure di conciliazione, a garanzia dei valutati, relative all applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance e le modalità di raccordo e integrazione con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio.». Art. 6. Modifiche all articolo 8 1. All articolo 8 a) al comma 1, la lettera a) è sostituita dalla seguente: «a) l attuazione di politiche e il conseguimento di obiettivi collegati ai bisogni e alle esigenze della collettività;»; b) dopo il comma 1 è aggiunto il seguente: «1 -bis. Le valutazioni della performance organizzativa sono predisposte sulla base di appositi modelli definiti dal Dipartimento della funzione pubblica, tenendo conto anche delle esperienze di valutazione svolte da agenzie esterne di valutazione, ove previste, e degli esiti del confronto tra i soggetti appartenenti alla rete nazionale per la valutazione delle amministrazioni pubbliche, di cui al decreto emanato in attuazione dell articolo 19 del decreto-legge n. 90 del 2014, con particolare riguardo all ambito di cui alla lettera g) del comma 1.». Art. 7. Modifiche all articolo 9 1. All articolo 9 a) al comma 1 dopo le parole: «e responsabilità» sono inserite le seguenti: «, secondo le modalità indicate nel sistema di cui all articolo 7,»; b) al comma 1, lettera a), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, ai quali è attribuito un peso prevalente nella valutazione complessiva»; c) al comma 1, lettera c), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, nonché ai comportamenti organizzativi richiesti per il più efficace svolgimento delle funzioni assegnate»; d) dopo il comma 1 è inserito il seguente: «1 -bis. La misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti titolari degli incarichi di cui all articolo 19, commi 3 e 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, è collegata altresì al raggiungimento degli obiettivi individuati nella direttiva generale per l azione amministrativa e la gestione e nel Piano della performance, nonché di quelli specifici definiti nel contratto individuale.». Art. 8. Modifiche all articolo All articolo 10 del decreto legislativo n. 150 del 2009 a) al comma 1, alinea, le parole: «, secondo quanto stabilito dall articolo 15, comma 2, lettera d), redigono annualmente» sono sostituite dalle seguenti: «redigono e pubblicano sul sito istituzionale ogni anno»; b) al comma 1, lettera a), le parole: «un documento programmatico triennale, denominato Piano della performance da adottare in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi» sono sostituite dalle seguenti: «il Piano della performance, documento programmatico triennale, che è definito dall organo di indirizzo politico-amministrativo in collaborazione con i vertici dell amministrazione e secondo gli indirizzi impartiti dal Dipartimento della funzione pubblica ai sensi dell articolo 3, comma 2, e che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi di cui all articolo 5, comma 01, lettera b),»; c) al comma 1, lettera b), le parole: «un documento, da adottare entro il 30 giugno, denominato: Relazione sulla performance» sono sostituite dalle seguenti: «entro il 30 giugno, la Relazione annuale sulla performance, che è approvata dall organo di indirizzo politico-amministrativo e validata dall Organismo di valutazione ai sensi dell articolo 14 e»; d) dopo il comma 1 sono inseriti i seguenti: «1 -bis. Per gli enti locali, ferme restando le previsioni di cui all articolo 169, comma 3 -bis, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la Relazione sulla performance di cui al comma 1, lettera b), può essere unificata al rendiconto della gestione di cui all articolo 227 del citato decreto legislativo. 1-ter. Il Piano della performance di cui al comma 1, lettera a), è predisposto a seguito della presentazione alle Camere del documento di economia e finanza, di cui all articolo 10 della legge 31 dicembre 2009, n Il Piano delle performance è adottato non oltre il termine di cui al comma 1, lettera a), in coerenza con le note integrative al bilancio di previsione di cui all articolo 21 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, o con il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, di cui all articolo 19 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91.». e) al comma 5, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «Nei casi in cui la mancata adozione del Piano o della Relazione sulla performance dipenda da omissione o inerzia dell organo di indirizzo di cui all articolo 12, comma 1, lettera c), l erogazione dei trattamenti e delle premialità di cui al Titolo III è fonte di responsabilità amministrativa del titolare dell organo che ne ha dato disposizione e che ha concorso alla mancata adozione del Piano, ai sensi del periodo precedente. In caso di ritardo nell adozione del Piano o della Relazione sulla performance, l amministrazione comunica tempestivamente le ragioni del mancato rispetto dei termini al Dipartimento della funzione pubblica.». 5

6 Art. 9. Modifiche all articolo All articolo 12, comma 1, del decreto legislativo n. 150 del 2009, la lettera a) è sostituita dalla seguente: «a) il Dipartimento della funzione pubblica titolare delle funzioni di promozione, indirizzo e coordinamento, esercitate secondo le previsioni del decreto adottato ai sensi dell articolo 19, comma 10, del decreto-legge n. 90 del 2014;». Art. 10. Modifiche all articolo All articolo 13 del decreto legislativo n. 150 del 2009 a) la rubrica è sostituita dalla seguente: «Autorità nazionale anticorruzione»; b) le parole: «la Commissione» e «della Commissione», ovunque ricorrono, sono sostituite, rispettivamente, dalle seguenti: «l Autorità» e «dell Autorità»; c) al comma 1 le parole: «In attuazione dell articolo 4, comma 2, lettera f), della legge 4 marzo 2009, n. 15, è istituita la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l integrità delle amministrazioni pubbliche, di seguito denominata Commissione, che» sono sostituite dalle seguenti: «La Commissione istituita in attuazione dell articolo 4, comma 2, lettera f), della legge 4 marzo 2009, n. 15, e ridenominata Autorità nazionale anticorruzione ai sensi dell articolo 1 della legge 6 novembre 2012, n. 190 e dell articolo 19 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90,» e le parole: «, con il compito di indirizzare, coordinare e sovrintendere all esercizio indipendente delle funzioni di valutazione, di garantire la trasparenza dei sistemi di valutazione, di assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale, informando annualmente il Ministro per l attuazione del programma di Governo sull attività svolta» sono soppresse; d) al comma 2, la parola «5,» è soppressa; e) al comma 3, primo periodo, le parole «, di management e misurazione della performance, nonché di gestione e valutazione del personale» sono soppresse; f) al comma 4 sono apportate le seguenti modificazioni: 1) al secondo e terzo periodo, le parole «e determina, altresì, i contingenti di personale di cui avvalersi entro il limite massimo di 30 unità. Alla copertura dei posti si provvede esclusivamente mediante personale di altre amministrazioni in posizione di comando o fuori ruolo, cui si applica l articolo 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127, o mediante personale con contratto a tempo determinato» sono soppresse; 2) al quarto periodo, le parole «della misurazione e della valutazione della performance e» sono soppresse; 3) il quinto periodo è soppresso; g) al comma 6 sono apportate le seguenti modificazioni: 1) alla lettera e) le parole «all articolo 11, comma 8, lettera a)» sono sostituite dalle seguenti: «all articolo 10, comma 8, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33»; 2) le lettere m) e p) sono soppresse; h) il comma 12 è sostituito dal seguente: «12. Il sistema di valutazione delle attività amministrative delle università e degli enti di ricerca di cui al Capo I del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, è svolto dall Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) nel rispetto del presente decreto.». Art. 11. Modifiche all articolo All articolo 14 del decreto legislativo n. 150 del 2009 a) al comma 1 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Il Dipartimento della funzione pubblica assicura la corretta istituzione e composizione degli Organismi indipendenti di valutazione.»; b) dopo il comma 2 sono inseriti i seguenti: «2 -bis. L Organismo indipendente di valutazione della performance è costituito, di norma, in forma collegiale con tre componenti. Il Dipartimento della funzione pubblica definisce i criteri sulla base dei quali le amministrazioni possono istituire l Organismo in forma monocratica. 2-ter. Il Dipartimento della funzione pubblica individua i casi in cui sono istituiti Organismi in forma associata tra più pubbliche amministrazioni.»; c) al comma 4 sono apportate le seguenti modificazioni: 1) alla lettera a), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, anche formulando proposte e raccomandazioni ai vertici amministrativi»; 2) alla lettera b) le parole «, all Ispettorato per la funzione pubblica e alla Commissione di cui all articolo 13» sono sostituite dalle seguenti: «e al Dipartimento della funzione pubblica»; 3) alla lettera c), dopo le parole «all articolo 10» sono inserite le seguenti: «, a condizione che la stessa sia redatta in forma sintetica, chiara e di immediata comprensione ai cittadini e agli altri utenti finali»; 4) alla lettera d), dopo le parole «misurazione e valutazione» sono inserite le seguenti: «con particolare riferimento alla significativa differenziazione dei giudizi di cui all articolo 9, comma 1, lettera d)»; 5) alla lettera f) le parole «dalla Commissione di cui all articolo 13» sono sostituite dalle seguenti: «dal Dipartimento della funzione pubblica sulla base del decreto adottato ai sensi dell articolo 19, comma 10, del decreto legge n. 90 del 2014»; 6) dopo il comma 4 sono inseriti i seguenti: «4 - bis. Gli Organismi indipendenti di valutazione esercitano i compiti di cui al comma 4 e, in particolare, procedono 6

7 alla validazione della Relazione sulla performance, tenendo conto anche delle risultanze delle valutazioni realizzate con il coinvolgimento dei cittadini o degli altri utenti finali per le attività e i servizi rivolti, nonché, ove presenti, dei risultati prodotti dalle indagini svolte dalle agenzie esterne di valutazione e dalle analisi condotte dai soggetti appartenenti alla rete nazionale per la valutazione delle amministrazioni pubbliche, di cui al decreto emanato in attuazione dell articolo 19 del decreto-legge n. 90 del 2014, e dei dati e delle elaborazioni forniti dall amministrazione, secondo le modalità indicate nel sistema di cui all articolo 7. 4-ter. Nell esercizio delle funzioni di cui al comma 4, l Organismo indipendente di valutazione ha accesso a tutti gli atti e documenti in possesso dell amministrazione, utili all espletamento dei propri compiti, nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali. Tale accesso è garantito senza ritardo. L Organismo ha altresì accesso diretto a tutti i sistemi informativi dell amministrazione, ivi incluso il sistema di controllo di gestione, e può accedere a tutti i luoghi all interno dell amministrazione, al fine di svolgere le verifiche necessarie all espletamento delle proprie funzioni, potendo agire anche in collaborazione con gli organismi di controllo di regolarità amministrativa e contabile dell amministrazione. Nel caso di riscontro di gravi irregolarità, l Organismo indipendente di valutazione effettua ogni opportuna segnalazione agli organi competenti.»; d) al comma 8, dopo le parole «essere nominati» sono inserite le seguenti: «tra i dipendenti dell amministrazione interessata o». 2. Dopo l articolo 14 è inserito il seguente: «Art. 14 -bis (Elenco, durata e requisiti dei componenti degli OIV). 1. Il Dipartimento della funzione pubblica tiene e aggiorna l Elenco nazionale dei componenti degli Organismi indipendenti di valutazione, secondo le modalità indicate nel decreto adottato ai sensi dell articolo 19, comma 10, del decreto-legge n. 90 del La nomina dell organismo indipendente di valutazione è effettuata dall organo di indirizzo politico-amministrativo, tra gli iscritti all elenco di cui al comma 1, previa procedura selettiva pubblica. 3. La durata dell incarico di componente dell Organismo indipendente di valutazione è di tre anni, rinnovabile una sola volta presso la stessa amministrazione, previa procedura selettiva pubblica. 4. L iscrizione all Elenco nazionale dei componenti degli Organismi indipendenti di valutazione avviene sulla base di criteri selettivi che favoriscono il merito e le conoscenze specialistiche, nel rispetto di requisiti generali, di integrità e di competenza individuati ai sensi del comma Con le modalità di cui al comma 1, sono stabiliti gli obblighi di aggiornamento professionale e formazione continua posti a carico degli iscritti all elenco nazionale dei componenti degli organismi indipendenti di valutazione. 6. Le nomine e i rinnovi dei componenti degli Organismi indipendenti di valutazione sono nulli in caso di inosservanza delle modalità e dei requisiti stabiliti dall articolo 14 e dal presente articolo. Il Dipartimento della funzione pubblica segnala alle amministrazioni interessate l inosservanza delle predette disposizioni.». Art. 12. Modifiche all articolo All articolo 16 del decreto legislativo n. 150 del 2009 a) il comma 1 è abrogato; b) il comma 2 è sostituito dal seguente: «2. Le regioni, anche per quanto concerne i propri enti e le amministrazioni del Servizio sanitario nazionale, e gli enti locali adeguano i propri ordinamenti ai principi contenuti negli articoli 3, 4, 5, comma 2, 7, 9 e 15, comma 1. Per l attuazione delle restanti disposizioni di cui al presente decreto, si procede tramite accordo da sottoscrivere ai sensi dell articolo 4 del decreto legislativo n. 281 del 1997 in sede di Conferenza unificata.»; c) il comma 3 è abrogato. Art. 13. Modifiche all articolo L articolo 19 è sostituito dal seguente: «Art. 19 (Criteri per la differenziazione delle valutazioni). 1. Il contratto collettivo nazionale, nell ambito delle risorse destinate al trattamento economico accessorio collegato alla performance ai sensi dell articolo 40, comma 3 -bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, stabilisce la quota delle risorse destinate a remunerare, rispettivamente, la performance organizzativa e quella individuale e fissa criteri idonei a garantire che alla significativa differenziazione dei giudizi di cui all articolo 9, comma 1, lettera d), corrisponda un effettiva diversificazione dei trattamenti economici correlati. 2. Per i dirigenti, il criterio di attribuzione dei premi di cui al comma 1 è applicato con riferimento alla retribuzione di risultato.». 2. Dopo l articolo 19 è inserito il seguente: «Art bis (Partecipazione dei cittadini e degli altri utenti finali). 1. I cittadini, anche in forma associata, partecipano al processo di misurazione delle performance organizzative, anche comunicando direttamente all Organismo indipendente di valutazione il proprio grado di soddisfazione per le attività e per i servizi erogati, secondo le modalità stabilite dallo stesso Organismo. 2. Ciascuna amministrazione adotta sistemi di rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti e dei cittadini in relazione alle attività e ai servizi erogati, favorendo ogni più ampia forma di partecipazione e collaborazione dei destinatari dei servizi, secondo quanto stabilito dall articolo 8, comma 1, lettere c) ed e). 7

8 3. Gli utenti interni alle amministrazioni partecipano al processo di misurazione delle performance organizzative in relazione ai servizi strumentali e di supporto secondo le modalità individuate dall Organismo indipendente di valutazione. 4. I risultati della rilevazione del grado di soddisfazione dei soggetti di cui ai commi da 1 a 3 sono pubblicati, con cadenza annuale, sul sito dell amministrazione. 5. L organismo indipendente di valutazione verifica l effettiva adozione dei predetti sistemi di rilevazione, assicura la pubblicazione dei risultati in forma chiara e comprensibile e ne tiene conto ai fini della valutazione della performance organizzativa dell amministrazione e in particolare, ai fini della validazione della Relazione sulla performance di cui all articolo 14, comma 4, lettera c).». Art. 14. Modifiche all articolo All articolo 21 del decreto legislativo n. 150 del 2009, il comma 1 è sostituito dal seguente: «1. Ogni amministrazione pubblica, nell ambito delle risorse di cui al comma 3 -bis dell articolo 45 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, può attribuire un bonus annuale al quale concorre il personale, dirigenziale e non, cui è attribuita una valutazione di eccellenza.». Art. 15. Modifiche all articolo All articolo 23 del decreto legislativo n. 150 del 2009 a) al comma 1 le parole: «come introdotto dall articolo 62 del presente decreto,» sono soppresse; b) il comma 3 è abrogato. Art. 16. Modifiche all articolo All articolo 24 del decreto legislativo n. 150 del 2009 a) al comma 1 le parole: «come introdotto dall articolo 62 del presente decreto,» sono soppresse; b) il comma 3 è abrogato. Art. 17. Modifiche all articolo All articolo 31 del decreto legislativo n. 150 del 2009 a) al comma 1, dopo la parola «18,» è inserita la seguente: «19,»; b) i commi 2, 3, 4 e 5 sono abrogati. Art. 18. Disposizioni transitorie e finali 1. Alla data di entrata in vigore del presente decreto rimangono in carica i componenti degli Organismi indipendenti di valutazione per i quali non è ancora cessato l incarico e comunque non oltre tre anni dalla nomina. 2. Le regioni e gli enti locali adeguano i propri ordinamenti secondo quanto previsto dagli articoli 16 e 31, come modificati dal presente decreto, entro sei mesi dall entrata in vigore del presente decreto. Nelle more del predetto adeguamento, si applicano le disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto; decorso il termine fissato per l adeguamento si applicano le disposizioni previste nel presente decreto fino all emanazione della disciplina regionale e locale. Art. 19. Clausola di invarianza finanziaria 1. All attuazione delle disposizioni di cui al presente decreto si provvede nell ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addì 25 maggio 2017 Visto, il Guardasigilli: ORLANDO AVVERTENZA: MATTARELLA G ENTILONI SILVERI, Presidente del Consiglio dei ministri M ADIA, Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione PADOAN, Ministro dell economia e delle finanze N O T E Il testo delle note qui pubblicato è stato redatto dall amministrazione competente per materia ai sensi dell art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali è operato il rinvio. Restano invariati il valore e l efficacia degli atti legislativi qui trascritti. 8

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