PROVINCIA DI PIACENZA Settore sistema scolastico ed educativo. Istruzione e Università. Servizi alla persona e alla comunità

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1 ALLEGATO PROVINCIA DI PIACENZA Settore sistema scolastico ed educativo. Istruzione e Università. Servizi alla persona e alla comunità PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI PIACENZA, ENTI TITOLARI ED ENTI DELEGATI ALLA GESTIONE DELLE FUNZIONI IN MATERIA DI MINORI, ED ENTI AUTORIZZATI ALL ADOZIONE INTERNAZIONALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI CORSI DI PREPARAZIONE PER LE COPPIE ASPIRANTI ALL ADOZIONE. RINNOVO. La Provincia di Piacenza, l'azienda U.S.L. di Piacenza, il Comune di Piacenza, la Comunità Montana dell'appennino Piacentino, il Comune di Caorso, il Comune di Gossolengo, il Comune di Podenzano, il Comune di Pontedell'Olio, il Comune di Rivergaro, il Comune di Vigolzone, il Comune di San Giorgio Piacentino, nelle persone del Dirigente e Funzionari responsabili; e AIPA (Associazione italiana pro adozioni O.N.L.U.S.), il CENTRO ADOZIONI LA MALOCA, LA PRIMOGENITA INTERNATIONAL ADOPTION ONLUS, N.A.D.I.A. ONLUS (nuova associazione di genitori insieme per l'adozione), N.O.V.A. (nuovi orizzonti per vivere l'adozione), S.P.A.I.(servizio polifunzionale per l'adozione internazionale), nelle persone del legale rappresentante o responsabili. Viste: la Legge , n. 476 Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta all'aia il 29 maggio Modifiche alla Legge 4 maggio 1983, n. 184, in tema di adozione di minori stranieri, che assegna alle Regioni la formulazione di linee guida in materia di adozioni internazionali tese ad individuare e promuovere azioni di supporto e sostegno da realizzare in collaborazione con gli Enti titolari delle funzioni sui minori e gli Enti autorizzati; la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2001, n Accordo della Conferenza permanente tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome per l'attivazione di iniziative in materia di adozioni internazionali anni Piano di riparto di fondi tra i Servizi pubblici e privati autorizzati, in cui vengono chiaramente tracciati gli obiettivi, le metodologie e le azioni da porre in essere; la deliberazione del Consiglio Regionale , n. 331 Approvazione del progetto regionale adozione e dello schema di Protocollo di intesa tra Regione Emilia-Romagna, Province, Enti titolari delle funzioni in materia di minori, Enti autorizzati in materia di adozione internazionale, in cui si approfondiscono le funzioni dei diversi soggetti coinvolti e si dispongono i compiti a carico di ciascun livello di governo; la deliberazione di Giunta regionale , n Linee d'indirizzo per le adozioni nazionali e internazionali, in attuazione del protocollo d'intesa suddetto, che impegna le parti a realizzare un sistema integrato e qualificato di interventi in materia di adozione; la deliberazione di Giunta regionale , n Protocollo regionale di intesa in materia di adozione tra Regione Emilia-Romagna, Province, enti titolari delle funzioni in materia di infanzia e adolescenza, enti autorizzati di cui all'art. 39, comma 1, lettera c) della legge 476/98, che individua due livelli di impegno finalizzati a stabilire efficaci relazioni tra i servizi territoriali e tutti gli enti autorizzati; la deliberazione dell'assemblea Legislativa , n. 175 Piano sociale e sanitario relativo al triennio , che tra gli obiettivi e azioni relative al potenziamento e qualificazione del sistema di accoglienza, detta specifici riferimenti all'adozione;

2 la legge , n. 14 Norme in materia di politiche per le giovani generazioni, in particolare l'art.30 capitolo V Diritto del bambino ad una famiglia e all'accoglienza, dedicato espressamente all'adozione, che esplicita, in un'ottica di prevenzione, che le attività e i servizi del territorio della Regione si basano sul principio del superiore interesse del minore e sul principio della sussidiarietà dell'adozione internazionale. Inoltre la Legge prevede attività di sensibilizzazione, informazione e preparazione dei coniugi interessati a intraprendere il percorso adottivo facendo riferimento alla realizzazione, da parte dei servizi pubblici in collaborazione con gli enti autorizzati, di corsi gratuiti rivolti alle coppie. Richiamato il Protocollo d intesa tra Provincia di Piacenza, Enti titolari delle funzioni in materia di minori ed Enti Autorizzati all adozione internazionale, con particolare riferimento ai corsi di preparazione per le coppie aspiranti all adozione, sottoscritto in data 29 marzo 2004, con cui i soggetti firmatari s impegnavano all assunzione di reciproci impegni rispetto agli interventi di: - preparazione, formazione a favore delle coppie aspiranti all adozione; - organizzazione dei servizi; Visto il Programma provinciale a sostegno delle Politiche sociali approvato con atto G.P. 17/5/2012 n.107 che, in linea con gli indirizzi regionali, prevede l individuazione delle necessarie risorse e delle appropriate procedure a sostegno delle coppie e dei minori interessati nei percorsi per l adozione nazionale e internazionale, tra cui, la stipula di convenzioni con gli Enti Autorizzati ed altri soggetti pubblici e privati, per quanto riguarda la preparazione delle coppie; Considerate e valutate le modificate disponibilità espresse dagli Enti autorizzati a collaborare con il territorio provinciale, nonché l'evoluzione normativa in tema di assetti istituzionali; Rilevata l'esigenza di rinnovare il suddetto Protocollo al fine di stabilire sempre più efficaci relazioni tra i servizi territoriali e gli Enti autorizzati e ridefinire così gli impegni e le modalità di collaborazione; CONVENGONO di rafforzare il sistema integrato dei servizi, attraverso una stretta collaborazione tra Provincia, Enti titolari ed Enti delegati alla gestione delle funzioni in materia di minori ed Enti Autorizzati all adozione internazionale per assicurare la continuità, il sostegno e lo sviluppo del sistema dei soggetti coinvolti nelle esperienze adottive. In particolare: La Provincia, la cui sottoscrizione, così come l'indicazione dei suoi compiti e funzioni, è subordinata all'evoluzione in tema di riordino istituzionale, s impegna: a svolgere il ruolo di coordinamento e raccordo attraverso la gestione dell equipe centralizzata socio sanitaria costituitasi con atto D.D. 1666/2012, e promuovere le attività necessarie di messa in rete dei soggetti coinvolti, assicurando ogni opportuno collegamento con gli altri strumenti di programmazione partecipata gestiti in ambito sociale; ad assumere il ruolo di ente capofila nella programmazione dei corsi di preparazione per le coppie candidate all adozione, come previsto nel protocollo regionale, garantendo, in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti, la rilevazione del bisogno formativo e la programmazione dei corsi di formazione per le coppie aspiranti all adozione, attivando con gli Enti Autorizzati le specifiche convenzioni; a garantire il raccordo tra gli operatori dell equipe centralizzata adozione e gli Enti autorizzati per l individuazione di metodologie comuni e strumenti condivisi per migliorare l efficacia dei percorsi formativi per le coppie; a seguire il monitoraggio delle esperienze formative realizzate e produrre un report annuale, allo scopo di contribuire alla qualificazione degli interventi.

3 gli Enti titolari, l'azienda Sanitaria Locale di Piacenza e gli Enti delegati alla gestione delle funzioni in materia di minori si impegnano ad individuare, tra gli operatori designati nell'equipe centralizzata socio sanitaria provinciale, coloro che hanno un'adeguata preparazione nella conduzione dei corsi di formazione delle coppie adottive (attestata dalla partecipazione a corsi di formazione specifici), assegnando agli stessi un monte ore specificatamente dedicato per: la conduzione dei gruppi di formazione per le coppie aspiranti all'adozione, concordando in fase di programmazione annuale, il numero di operatori da assegnare a tale compito, in proporzione al numero di corsi attivati; la partecipazione agli incontri di coordinamento e programmazione provinciale, nonché ai momenti di monitoraggio e verifica da svolgere di concerto con gli Enti autorizzati all'adozione internazionale; la partecipazione ad attività formative e di aggiornamento, compatibilmente con la soglia organizzativa dei Servizi territoriali. gli Enti autorizzati all'adozione internazionale, in possesso dell'autorizzazione rilasciata dalla Commissione per le adozione internazionali, si impegnano: a garantire, sia nella fase della conduzione dei percorsi formativi, che negli incontri di programmazione congiunta, la presenza di personale qualificato così come previsto nel Protocollo regionale di intesa in materia di adozione che, nella parte B "Preparazione delle coppie nella fase precedente l'indagine psicosociale ", dichiara : OMISSIS Gli Enti autorizzati nell ambito di specifici rapporti di collaborazione che verranno siglati a livello provinciale con i soggetti capofila per la gestione dei corsi di preparazione si impegnano a: - partecipare con propri esperti agli incontri provinciali di verifica e programmazione sull andamento dei corsi di formazione per le coppie derivanti dalla sottoscrizione delle convenzioni/accordi provinciali, garantendo la continuità degli operatori coinvolti; - mettere a disposizione per i corsi di preparazione delle coppie, personale qualificato rispetto agli ambiti tematici di propria competenza, assicurando le necessarie dotazioni organiche e professionali per soddisfare gli impegni sottoscritti con le Province in merito alla co-progettazione, realizzazione e valutazione dei corsi di formazione. Gli esperti degli Enti autorizzati coinvolti nelle attività formative tratteranno i contenuti delle unità formative di loro competenza avendo cura di rappresentare la competenza e l esperienza specifica degli Enti autorizzati e non di un singolo ente; ad elaborare, da parte dei conduttori, un report indicante i contenuti trattati, a completamento della documentazione del corso, che sarà consegnata alle coppie alla fine del percorso formativo *** Il presente Protocollo ha durata triennale a decorrere dalla data di sottoscrizione e comunque rimane in vigore fino alla stipula del Protocollo successivo; ed è comunque subordinato, per quanto concerne la Provincia di Piacenza, all'evoluzione della normativa in tema di riordino istituzionale; I sottoscrittori, considerata l'evoluzione degli assetti istituzionali dei servizi, condividono la necessità di verificare con un'adeguata periodicità l'impatto degli impegni sottoscritti nelle proprie organizzazioni fissandone il primo termine a un anno dalla data odierna.

4 PROVINCIA DI PIACENZA Settore sistema scolastico ed educativo. Istruzione e università. Servizi alla persona e alla comunità La Dirigente dott.ssa Antonella Dosi U.O. Dipartimentale Assistenza Psicologica di base dott.ssa Emanuela Fanzini Servizio sociale delegato Distretto di Levante dott.ssa Natalia Gallini Servizio sociale delegato Distretto di Ponente dott.ssa Maria Grazia Molinelli COMUNE DI PIACENZA Servizi Assistenza Minori La Dirigente dott.ssa Mariangela Tiramani COMUNITA' MONTANA DELL'APPENNINO PIACENTINO Ufficio Associato per la Gestione dei Servizi Socio Assistenziali dott.ssa Lucia Mazzocchi COMUNE DI CAORSO Servizio Socio-assistenziale Dott.ssa Samanta Repetti COMUNE DI GOSSOLENGO Servizi Sociali dott.ssa Stefania Bellani COMUNE DI PODENZANO Servizio socio-assistenziale dott.ssa Marzia Maserati COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Servizi Sociali dott.ssa Lorenza Mondina COMUNE DI RIVERGARO Servizi sociali dott.ssa Cristina Grisleri COMUNE DI VIGOLZONE Servizi sociali dott.ssa Elena Mezzadri

5 COMUNE DI SAN GIORGIO PIACENTINO Ufficio Assistenza sociale dott.ssa Paola Capra AIPA ASSOCIAZIONE ITALIANA PRO ADOZIONI O.N.L.U.S. La Resposabile dott.ssa Gabriella Demicheli CENTRO ADOZIONI LA MALOCA Curati Walter LA PRIMOGENITA INTERNATIONAL ADOPTION ONLUS Franco Tognola N.A.D.I.A. ONLUS NUOVA ASSOCIAZIONE DI GENITORI INSIEME PER L'ADOZIONE (delegata dott.ssa Giovanna Lobbia) N.O.V.A. NUOVI ORIZZONTI PER VIVERE L'ADOZIONE Il Responsabile Paolo Battistella S.P.A.I. SERVIZIO POLIFUNZIONALE PER L'ADOZIONE INTERNAZIONALE dott.ssa Clementina Merlo

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