I COMPENDI D AUTORE. diretti da Roberto GAROFOLI

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1 I COMPENDI D AUTORE diretti da Roberto GAROFOLI C2

2 Roberto GAROFOLI COMPENDIO di DIRITTO PARTE GENERALE e SPECIALE con analisi di tutti gli istituti di parte generale e dei principali reati anche di legislazione complementare VII edizione 2018

3 SOMMARIO DIRITTO PENALE - PARTE GENERALE INTRODUZIONE LA SCIENZA DEL DIRITTO PENALE E I CARATTERI DEL DIRITTO PENALE MODERNO 3 1. Nozione e funzione del diritto penale. Origine ed evoluzione del diritto penale moderno Caratteri e principi del diritto penale Struttura e caratteri delle norme penali 5 4. Rapporti tra diritto penale e altri rami del diritto Modifiche al sistema penale e depenalizzazione. 7 QUESTIONARIO 8 PARTE PRIMA LA LEGGE PENALE CAPITOLO I IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ E I SUOI COROLLARI Il principio di legalità: nullum crimen sine lege. I corollari applicativi La riserva di legge: funzione e oggetto Natura assoluta o relativa della riserva Norme penali in bianco Il sindacato del giudice penale sugli atti amministrativi Le fonti del diritto penale Riserva di legge e potestà legislativa regionale Riserva di legge e normativa europea Diritto penale e consuetudine Riserva di legge e compatibilità delle sentenze costituzionali in malam partem Il principio di determinatezza Il divieto di analogia in materia penale L ignoranza della legge penale. 27 QUESTIONARIO 28 IX

4 CAPITOLO II L EFFICACIA DELLA LEGGE PENALE NEL TEMPO La successione di leggi penali nel tempo La disciplina codicistica: l art. 2 c.p Successione di leggi e misure di sicurezza Il principio di irretroattività delle norme penali sfavorevoli: ratio e fondamento costituzionale Il principio di retroattività della legge favorevole: il suo rango Abolitio criminis e abrogatio sine abolitione I criteri discretivi tra abolitio criminis e abrogatio sine abolitione Specialità per specificazione e per aggiunta L individuazione della norma più favorevole La successione mediata di norme penali L ambito applicativo dell art. 2 c.p.: leggi eccezionali e temporanee, decreti-legge non convertiti o convertiti con modificazioni L efficacia delle leggi dichiarate incostituzionali La successione nel tempo delle leggi processuali: il principio tempus regit actum L individuazione del tempus commissi delicti. 44 QUESTIONARIO 45 X CAPITOLO III L EFFICACIA DELLA LEGGE PENALE NELLO SPAZIO Il criterio di territorialità: nozione e limiti Deroghe al principio di territorialità Il luogo del commesso reato Il riconoscimento delle sentenze straniere L estradizione. 52 QUESTIONARIO 53 CAPITOLO IV LIMITI PERSONALI ALL EFFICACIA DELLA LEGGE PENALE L obbligatorietà della legge penale. 55

5 2. Le immunità Le immunità previste dal diritto pubblico interno Le immunità previste dal diritto internazionale Natura giuridica delle immunità. 59 QUESTIONARIO 59 PARTE SECONDA IL REATO CAPITOLO I LA STRUTTURA DEL REATO 63 SEZIONE I I NOZIONE E OGGETTO DEL REATO Nozione e categorie di reato Le teorie della bipartizione e della tripartizione, le concezioni quadripartite e gli elementi negativi L oggetto del reato. 66 QUESTIONARIO 67 SEZIONE II I SOGGETTI DEL REATO Il soggetto passivo del reato Il danneggiato dal reato La persona fisica come soggetto attivo del reato La responsabilità da reato degli enti Natura della responsabilità. 73 QUESTIONARIO 74 SEZIONE III IL PRINCIPIO DI MATERIALITÀ La condotta L azione. 76 XI

6 3. L omissione. Reati omissivi propri e impropri I reati omissivi impropri: la clausola di equivalenza di cui all art. 40, co. 2, c.p. Criteri di identificazione della posizione di garanzia La delega di funzioni L evento I presupposti della condotta Le condizioni obiettive di punibilità. 81 QUESTIONARIO 83 SEZIONE IV IL RAPPORTO DI CAUSALITÀ Il rapporto di causalità: generalità e disciplina La teoria della condicio sine qua non: ricostruzione e limiti L accertamento del nesso causale: sussunzione dell evento sotto leggi scientifiche di copertura Il concorso di cause e le cause idonee ad interrompere il nesso causale Teorie concorrenti con la condicio sine qua non L incidenza del comportamento dell offeso sul nesso causale La causalità omissiva I rapporti tra causalità penale e causalità civile. 95 QUESTIONARIO 96 SEZIONE V IL PRINCIPIO DI OFFENSIVITÀ Il principio di offensività: ratio e fondamento La duplice accezione del principio: l offensività in astratto ed in concreto Il ruolo dell offesa nella consumazione del reato. Reati di danno e di pericolo Il ruolo dell offesa nella consumazione del reato: ulteriori applicazioni giurisprudenziali Il reato impossibile Il reato putativo. 103 XII

7 QUESTIONARIO 104 SEZIONE VI LE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE DEL REATO Nozione e fondamento, inquadramento dogmatico La disciplina Cause di giustificazione, scusanti e cause di non punibilità: differenze L eccesso colposo Il consenso dell avente diritto Esercizio del diritto L adempimento del dovere La legittima difesa La legittima difesa domiciliare L uso legittimo delle armi Lo stato di necessità Le scriminanti tacite. 125 QUESTIONARIO 129 CAPITOLO II L ELEMENTO SOGGETTIVO 130 SEZIONE I LA COLPEVOLEZZA E L IMPUTABILITÀ Il principio di colpevolezza Fondamento costituzionale: il principio della responsabilità personale La c.d. suitas della condotta L elemento soggettivo nelle contravvenzioni L imputabilità: nozione, fondamento e rapporti con la colpevolezza L applicabilità delle misure di sicurezza ai soggetti non imputabili Le cause di esclusione o di diminuzione dell imputabilità La minore età L infermità di mente L ubriachezza e l intossicazione da stupefacenti. 139 XIII

8 5.4. Il sordomutismo Determinazione in altri dello stato di incapacità L incapacità preordinata di intendere e di volere (c.d. actio libera in causa). 143 QUESTIONARIO 144 SEZIONE II II IL DOLO Nozione e struttura, oggetto del dolo Forme del dolo Le gradazioni del dolo. Dolo intenzionale, diretto ed eventuale L accertamento del dolo. 151 QUESTIONARIO 151 SEZIONE III LA COLPA Nozione e struttura La violazione di regole cautelari: colpa generica e colpa specifica Specie di colpa La dosimetria della colpa: l agente modello nel reato colposo Colpa comune e colpa professionale La c.d. causalità della colpa. 162 QUESTIONARIO 163 SEZIONE IV LA RESPONSABILITÀ OGGETTIVA La responsabilità oggettiva in generale La preterintenzione I reati aggravati dall evento I reati commessi a mezzo stampa. 168 QUESTIONARIO 170 SCHEMI DI RIEPILOGO 171 XIV

9 SEZIONE V LE CAUSE DI ESCLUSIONE DELLA COLPEVOLEZZA Le cause di esclusione della colpevolezza in generale Caso fortuito e forza maggiore Il costringimento fisico L errore Errore sul precetto ed errore sul fatto L errore sulla legge extrapenale L errore determinato dall altrui inganno Il reato aberrante L aberratio ictus L aberratio delicti Morte o lesioni come conseguenza di altro delitto (art. 586 c.p.) L aberratio causae. 188 QUESTIONARIO 189 SCHEMA DI RIEPILOGO 190 CAPITOLO III LE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO 191 SEZIONE I LE CIRCOSTANZE DEL REATO Le circostanze: nozione e funzione; distinzione dagli elementi costitutivi del reato La classificazione delle circostanze Il regime di imputazione delle circostanze Il concorso omogeneo di circostanze e il giudizio di comparazione in caso di concorso eterogeneo Le aggravanti comuni La recidiva Le aggravanti speciali L aggravante della commissione del reato per finalità di terrorismo o di eversione dell ordine democratico L aggravante della commissione del reato con metodo mafioso o al fine di agevolare l attività delle associazioni mafiose Le attenuanti comuni. 211 XV

10 8. Le attenuanti generiche. 214 QUESTIONARIO 215 SCHEMA DI RIEPILOGO 217 SEZIONE II CONSUMAZIONE E TENTATIVO La consumazione del reato: le fasi dell iter criminis L iter criminis in relazione ai reati di durata Il delitto tentato: fondamento e requisiti Configurabilità del tentativo nelle diverse categorie di reati Tentativo e circostanze Desistenza e recesso attivo Dissociazione, collaborazione con l autorità giudiziaria e recesso attivo nei delitti commessi per finalità di terrorismo. 230 QUESTIONARIO 231 SCHEMA DI RIEPILOGO 232 SEZIONE III UNITÀ E PLURALITÀ DI REATI Il concorso di reati Il concorso materiale di reati Il concorso formale di reati Il concorso apparente di norme Criteri regolatori: specialità, sussidiarietà, consunzione o assorbimento Il reato progressivo, la progressione criminosa, ante factum e post factum non punibili Il reato complesso Il reato continuato: ratio e struttura. Il medesimo disegno criminoso Disciplina e natura giuridica del reato continuato Ambito applicativo. 251 QUESTIONARIO 253 SCHEMA DI RIEPILOGO 255 XVI

11 SEZIONE IV IL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO Il concorso di persone: nozione e fondamento, elementi costitutivi L elemento oggettivo L elemento soggettivo L omissione nel concorso di persone La cooperazione colposa Il c.d. concorso anomalo (art. 116 c.p.) Il concorso nel reato proprio e il mutamento del titolo del reato per taluno dei concorrenti (art. 117 c.p.) Le circostanze nel concorso di persone I reati a concorso necessario. 273 QUESTIONARIO 275 SCHEMA DI RIEPILOGO 277 PARTE TERZA LE CONSEGUENZE DEL REATO CAPITOLO I LE PENE La pena: nozione, principi e funzione Non punibilità per particolare tenuità del fatto, applicazione ed esecuzione della pena Pene principali e pene accessorie Le cause di estinzione del reato Le cause di estinzione della pena Le sanzioni sostitutive Le misure alternative alla detenzione. 309 QUESTIONARIO 315 SCHEMA DI RIEPILOGO 316 XVII

12 CAPITOLO II LE MISURE DI SICUREZZA E LE MISURE DI PREVENZIONE Le misure di sicurezza: funzione, principi costituzionali e natura giuridica I presupposti di applicazione delle misure di sicurezza I tipi legali di delinquenti pericolosi (abituali, professionali o per tendenza) Le misure di sicurezza personali Le misure di sicurezza patrimoniali L applicazione e l esecuzione Le misure di prevenzione: nozione e ambito di operatività Le singole misure di prevenzione. 332 QUESTIONARIO 338 SCHEMA DI RIEPILOGO 340 CAPITOLO III LE SANZIONI CIVILI Restituzioni e risarcimento del danno Rimborso delle spese di mantenimento del condannato Obbligazione civile per le multe e le ammende inflitte a persona dipendente o a chi abbia la rappresentanza o l amministrazione di una persona giuridica Effetti dell estinzione del reato o della pena sulle obbligazioni civili Garanzie per le obbligazioni civili. 343 QUESTIONARIO 343 DIRITTO PENALE PARTE SPECIALE Introduzione 347 XVIII

13 CAPITOLO I LE SINGOLE FATTISPECIE DELITTUOSE I delitti contro la personalità dello Stato I delitti di attentato I delitti di associazione I delitti contro i segreti di Stato I delitti di opinione I delitti contro la pubblica amministrazione I delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione Peculato Malversazione a danno dello Stato Indebita percezione di erogazioni pubbliche (Art. 316-ter c.p.) Concussione. (Art. 317 c.p.) Induzione indebita a dare o promettere utilità (Art. 319-quater c.p.) Corruzione Abuso d ufficio (Art. 323 c.p.) Collaborazione processuale (art. 323-bis c.p.) e riparazione pecuniaria (art. 322-quater c.p.) Rifiuto ed omissione di atti d ufficio. (Art. 328 c.p.) I delitti dei privati contro la pubblica amministrazione Violenza o minaccia a pubblico ufficiale (Art. 336 c.p.) Resistenza a pubblico ufficiale (Art. 337 c.p.) Millantato credito (Art. 346 C.p.) Traffico di influenze illecite (Art. 346-bis c.p.) I delitti contro l amministrazione della giustizia Simulazione di reato (Art. 367 c.p.) Calunnia (art. 368 c.p.) Falsa testimonianza (Art. 372 c.p.) Frode processuale (Art. 374 c.p.) Frode in processo penale e depistaggio (Art. 375 c.p.) Favoreggiamento (Artt. 378 ss. c.p.) Ritrattazione (Art. 376 c.p.) Casi di non punibilità (Art. 384 c.p.) Esercizio arbitrario delle proprie ragioni I delitti contro il sentimento religioso e la pietà dei defunti I delitti contro l ordine pubblico Istigazione a delinquere. (Art. 414 c.p.). 419 XIX

14 5.2. I delitti associativi I delitti contro l incolumità pubblica Il reato di strage (Art. 422 c.p.) Crollo di costruzioni o altri disastri dolosi (Art. 434 c.p.) I delitti contro l ambiente Inquinamento ambientale (art. 452-bis c.p.) Disastro ambientale (art. 452-ter c.p.) Altre fattispecie I delitti contro la fede pubblica I delitti di falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo I delitti di falsità in atti Falsità personali I delitti contro l economia pubblica, l industria e il commercio I delitti contro la moralità pubblica e il buon costume Il delitto di atti osceni (Art. 527 c.p.) I delitti contro il sentimento per gli animali Uccisione e maltrattamento di animali I delitti contro la famiglia Maltrattamenti in famiglia (Art. 572 c.p.) I delitti contro la persona I delitti contro la vita e l incolumità individuale Omicidio doloso (Art. 575 c.p.). Omicidio colposo (Art. 589 c.p.). Omicidio stradale (Art. 589-bis c.p.) Omicidio del consenziente (Art. 579 c.p.) Istigazione o aiuto al suicidio (Art. 580 c.p.) Omicidio preterintenzionale (Art. 584 c.p.) Morte o lesione come conseguenza di altro delitto (Art. 586 c.p.). Rinvio Percosse (Art. 581 c.p.) Lesioni personali dolose (Art. 582 c.p.). Lesioni personali colpose (Art. 590 c.p.). Lesioni personali stradali (Art. 590-bis c.p.) Rissa (Art. 588 c.p.) Omissione di soccorso (Art. 593 c.p.) I delitti contro l onore Ingiuria (Art. 594 c.p.) e diffamazione (Art. 595 c.p.) I delitti contro la libertà individuale Riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù (Art. 600 c.p.). 476 XX

15 Prostituzione minorile (Art. 600-bis c.p.) Pornografia minorile (Art. 600-ter c.p.) Detenzione di materiale pornografico (Art. 600 quater c.p.) Sequestro di persona (Art. 605 c.p.) Violenza sessuale (Art. 609-bis c.p.) Violenza sessuale di gruppo (Art. 609-octies c.p.) Adescamento di minorenni (Art. 609-undecies) Violenza privata (Art. 610 c.p.) Minaccia (Art. 612 c.p.) Atti persecutori (Art. 612-bis c.p.) Tortura (art. 613-bis c.p.) Violazione di domicilio (Art. 614 c.p.) I delitti contro il patrimonio Furto (Artt. 624 ss. c.p.) Rapina (Art. 628 c.p.) Estorsione (Art. 629 c.p.) I delitti di danneggiamento Truffa (Artt. 640 ss. c.p.) Circonvenzione di incapaci (Art. 643 c.p.) Usura (Art. 644 c.p.) Appropriazione indebita (Art. 646 c.p.) Ricettazione (Art. 648 c.p.) Riciclaggio(Art. 648-bis c.p.) Autoriciclaggio (Art. 648-ter.1) 523 QUESTIONARIO 524 CAPITOLO II LE CONTRAVVENZIONI Premessa Inosservanza dei provvedimenti dell autorità (Art. 650 c.p.) Altre fattispecie. 530 QUESTIONARIO 530 SCHEMA DI RIEPILOGO 531 APPENDICE I reati in materia di stupefacenti. 532 INDICE ANALITICO 537 XXI

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17 CAPITOLO III LE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO SEZIONE III UNITÀ E PLURALITÀ DI REATI SOMMARIO: 1. Il concorso di reati Il concorso materiale di reati Il concorso formale di reati. 2. Il concorso apparente di norme Criteri regolatori: specialità, sussidiarietà, consunzione o assorbimento. 3. Il reato progressivo, la progressione criminosa, ante factum e post factum non punibili. 4. Il reato complesso. 5. Il reato continuato: ratio e struttura. Il medesimo disegno criminoso 5.1. Disciplina e natura giuridica del reato continuato Ambito applicativo. *** 1. IL CONCORSO DI REATI. La plurima violazione della legge penale da parte di uno stesso soggetto comporta la responsabilità del medesimo in ordine a ciascuno dei reati commessi: con l espressione concorso di reati si indica, appunto, l ipotesi in cui uno stesso soggetto deve rispondere di più reati e deve espiare la pena irrogata per ciascuno di essi (artt. 71 e 80 c.p.). Non sempre è facile stabilire se una determinata fattispecie concreta integri la commissione di uno o più reati, in particolare nelle ipotesi in cui con un unica condotta siano violate più norme incriminatrici, ovvero si pongano in essere più violazioni della stessa norma incriminatrice (concorso formale di reati). In tali casi deve peraltro a priori distinguersi il concorso effettivo di reati dal concorso apparente di norme, ricorrente laddove risulti in concreto applicabile soltanto una tra le più disposizioni orientate a ricomprendere il medesimo fatto. Sono in astratto possibili tre differenti tipi di trattamento sanzionatorio in caso di reati ascritti ad un solo agente: il regime del cumulo materiale, il quale implica che al colpevole venga inflitta la totalità delle pene corrispondenti ai reati commessi (tot crimina tot poenae): si tratta della soluzione accolta dal legislatore in caso di concorso materiale (cfr. infra);; il regime del cumulo giuridico, che importa l applicazione della pena prevista per il reato più grave, aumentata in relazione alle ulteriori violazioni commesse: si tratta della soluzione accolta dal legislatore in caso di concorso formale (cfr. infra); l assorbimento, che comporta l irrogazione della sola pena per il reato più 233

18 PARTE II IL REATO grave: si tratta della soluzione adottata da alcuni interpreti per risolvere il concorso apparente di norme (cfr. infra) IL CONCORSO MATERIALE DI REATI. Si ha concorso materiale di reati quando un soggetto compie più reati con una pluralità di azioni o di omissioni. Il concorso materiale è: omogeneo, quando l agente viola più volte la stessa fattispecie; eterogeneo, quando le norme violate sono diverse (es. Tizio prima ruba un autovettura e poi compie una rapina). Il codice Rocco, in un ottica repressivo-retributiva (oltre che special preventiva), ha adottato il sistema sanzionatorio del cumulo materiale, il quale comporta l espiazione della totalità delle pene previste per i singoli reati. In particolare, per le pene detentive della stessa specie si prevede l inflizione di una pena unica pari alla durata complessiva delle pene che si dovrebbero infliggere per i singoli reati, mentre le pene pecuniarie e quelle detentive di specie diversa (come anche le pene accessorie) si applicheranno distintamente e per intero (art. 74). Il rigore della disciplina è temperato dalla previsione di limiti agli aumenti (non più del quintuplo della pena più grave, e comunque non oltre: trenta anni per la reclusione; sei anni per l arresto; per la multa; per l ammenda) ai sensi degli artt. 78 e 79 c.p. Peraltro, alla condanna a più delitti puniti con la reclusione non inferiore a ventiquattro anni consegue la pena dell ergastolo (art. 73), mentre la condanna a più ergastoli (ovvero all ergastolo e alla reclusione) sfocia nell inflizione dell ergastolo con isolamento diurno (art. 72) 1.2. IL CONCORSO FORMALE DI REATI. A) Struttura Il concorso formale (o ideale) di reati si configura, secondo il dettato dell art. 81 c.p., quando uno stesso soggetto compie, con una sola azione o omissione, più reati. Si distingue il concorso formale: omogeneo, che sussiste quando l agente viola contestualmente più volte la stessa norma incriminatrice (es. Tizio con un ordigno esplosivo uccide più persone); eterogeneo, che implica invece la contemporanea violazione di fattispecie differenti (es. Tizio incendia la propria abitazione per conseguire il prezzo di 234

19 CAPITOLO III LE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO un assicurazione contro gli infortuni, rendendosi in tal modo responsabile dei delitti ex artt. 423 e 642 c.p.). Il concetto di unica azione o omissione, mediante la quale si compiono più reati, è il tratto caratterizzante il concorso formale rispetto al concorso materiale di reati. Ne deriva l importanza della definizione dei criteri discretivi tra unità e pluralità di azione, ai fini della distinzione tra concorso materiale e concorso formale. In dottrina sono state elaborate diverse teorie, riconducibili essenzialmente a due posizioni: a) la teoria naturalistica, la quale, partendo dall assunto secondo cui l azione consiste in un movimento muscolare che l agente esercita verso il mondo esterno, richiede, affinché ci sia unicità di azione, la concorrenza delle due condizioni della contestualità degli atti e dell unicità del fine perseguito. Nell ambito di tale orientamento, alcuni considerano anche l evento (in senso naturalistico), avendosi quindi tante azioni in corrispondenza di più eventi, ed unica azione ove l evento sia unico; b) la teoria normativa, invece, considera azione ex art. 42, co 1, c.p., quella tipica penalmente rilevante, sicché vi sarà un unica azione allorquando si registri un unico processo esecutivo riconducibile allo schema astratto di una pluralità di fattispecie (FIANDACA-MUSCO). Laddove siano integrati tutti gli elementi costitutivi dell illecito, si avrà dunque un unica azione anche se, sul piano naturalistico, sia stata compiuta una pluralità di atti (si pensi all azione omicida, che dal punto di vista giuridico è unica anche se commessa mediante più colpi di pugnale o di pistola). Analoghe problematiche sono state affrontate in relazione alla identificazione dell unicità o pluralità dell omissione: - nei reati omissivi impropri, la stessa dottrina individua la pluralità dell omissione in presenza di una pluralità di eventi; si ha invece unità dell omissione ove i medesimi eventi avrebbero potuto essere evitati con un unica azione doverosa; - nei reati omissivi propri, l unità dell azione viene riscontrata ove siano state commesse più violazioni del medesimo obbligo, in uno stesso contesto temporale. Dal problema del discrimine tra unità e pluralità di azioni va distinta la questione dell individuazione dell unità o pluralità di reati, che invece attiene ai rapporti tra concorso formale (omogeneo) e reato unitario. Al riguardo, sono state elaborate varie teorie: 235

20 PARTE II IL REATO devono considerarsi come un unico reato o come una vera e propria pluralità di reati autonomi e diversi, in funzione del carattere più o meno favorevole degli effetti che ne discendono nei confronti del reo: solamente in tal modo sarebbe possibile garantire, conformemente alla ratio dell istituto, il trattamento privilegiato che è imposto dalla sua minore riprovevolezza complessiva. Il reato continuato, quindi, costituisce una figura unitaria per certi effetti e un semplice concorso materiale, privo di rilevanza, per altri. In particolare: i reati legati dal vincolo della continuazione devono considerarsi unificati, innanzitutto, ai fini della pena principale, per espressa previsione legislativa; sono poi da considerarsi come un unità fittizia anche ad altri limitati effetti, quando la considerazione unitaria dei reati avvinti dal vincolo della continuazione torna a favore dell agente (ai fini della concessione della sospensione condizionale della pena o della dichiarazione di abitualità o di professionalità nel reato); i reati commessi in esecuzione di un medesimo disegno criminoso conservano la loro autonomia e si considerano, cioè, come reati distinti, per gli altri effetti: ad esempio, ai fini dell applicabilità dell amnistia e dell indulto, ai fini della prescrizione del reato (dopo la modifica dell art. 158 c.p. attuata con la legge ex Cirielli ), nonché con riferimento all applicazione delle misure di sicurezza, delle pene accessorie, delle cause estintive del reato e della pena, nonché ai fini della procedibilità ed, in genere, degli istituti processuali. LA GIURISPRUDENZA PIÙ SIGNIFICATIVA Natura giuridica del reato continuato e applicazione delle circostanze. La questione inerente alla natura giuridica del reato continuato è stata ad esempio esaminata ai fini dell applicazione delle circostanze aggravanti o attenuanti (Cass., Sez. Un., 23 gennaio 2009, n. 3286). In tale contesto, la giurisprudenza di legittimità ha concluso che si deve tener conto dei singoli reati uniti dal vincolo della continuazione, e non del reato continuato nel suo complesso: le circostanze, cioè, devono essere riferite ai singoli illeciti commessi in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, mai al reato continuato unitariamente considerato. La giurisprudenza mostra di aderire all impostazione per cui l unitarietà del reato continuato deve affermarsi soltanto laddove vi sia una disposizione apposita in tal senso o la soluzione unitaria garantisca un risultato favorevole al reo (essendo il trattamento di maggior favore per il reo alla base della ratio della figura in esame); al di fuori dei casi indicati, i reati uniti dal vincolo della continuazione conservano la loro autonomia e si considerano come reati distinti. 250

21 CAPITOLO III LE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO due istituti, si è sostenuta in dottrina la loro incompatibilità: alcuni hanno reputato inapplicabile l aggravante della connessione teleologica; altri, invece, hanno ritenuto prevalente l aggravante rispetto al vincolo della continuazione. Su posizioni diametralmente opposte si è assestata la giurisprudenza che, valorizzando la differente ratio dei due istituti, ne ha rimarcato il differente ambito di operatività, osservando che la connessione teleologica costituisce un elemento di valutazione della colpevolezza di ciascuna violazione, mentre il vincolo della continuazione, involgendo l intero complesso delle violazioni, rappresenta un momento autonomo e distinto rispetto alle singole deliberazioni. La giurisprudenza ha osservato che tale aggravante si limita a provare l esistenza del nesso teleologico fra i due reati commessi, ma non anche che i due reati siano esecuzione del medesimo disegno criminoso, progettato ab origine in una serie di illeciti. Continuazione e cause di estinzione. Si pone la questione della possibilità o meno di scindere la fattispecie continuata nei singoli reati al fine di applicare le cause di estinzione operanti con riguardo ai singoli episodi illeciti. Tra le ipotesi esaminate, si segnala l istituto della prescrizione: prima della riformulazione svolta dalla legge n. 251/2005, l art. 158 c.p. statuiva che il termine prescrizionale dovesse cominciare a decorrere dal giorno di cessazione della continuazione. Alla luce della vigente formulazione dell art. 158 c.p. si ritiene, viceversa, che l unificazione per fictio iuris caratterizzante la continuazione di reati venga meno con riguardo al dies a quo del termine prescrizionale: ogni reato avvinto dal vincolo avrà, dunque, un proprio momento di decorrenza del termine di prescrizione, da fissarsi in base alle regole generali contenute nell art. 158 c.p. QUESTIONARIO 1. Cosa deve intendersi con l espressione concorso di reati? Quali forme di concorso possono venire in rilievo? Quando ricorre l ipotesi del concorso materiale di reati e quale regime sanzionatorio si applica? Quando ricorre l ipotesi del concorso formale di reati e quale regime sanzionatorio si applica? Quale è l elemento distintivo del concorso formale rispetto all ipotesi del concorso materiale? Quando ricorre il fenomeno del concorso apparente di norme e in che relazione si pone rispetto alla diversa figura del concorso di reati? Cosa deve intendersi per specialità e quali accezioni del principio rilevano 253

22 CAPITOLO III LE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO SCHEMA DI RIEPILOGO UNITÀ E PLURALITÀ DI REATI Concorso di reati Concorso materiale (artt. 71 ss. c.p.) Pluralità di azioni od omissioni Concorso formale (art. 81, co. 1, c.p.) Unicità della condotta Reato continuato (art. 81, co. 2, c.p.) Pluralità di azioni od omissioni Unicità del disegno criminoso Concorso apparente di norme Riferimenti normativi: art. 15 c.p.; art. 9 co. 1, L. n. 689/1981 Reato complesso Riferimenti normativi: art. 84 c.p. 255