Monte Viso (m.3841), Parete Nord - Canalone Coolidge

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1 Avvicinamento: dal Pian del Re (m.2020) seguire le indicazioni per il rifugio Quintino Sella fin poco a monte del lago Chiaretto (m.2261), ove una traccia si stacca a destra e si risale la grande morena frontale del Ghiacciaio Coolidge. Dirigersi quindi alla base dello sperone roccioso che forma la sponda orientale del Canalone stesso e risalire il cono nevoso alla base della lingua ghiacciata (pericolo di scarico di pietre) quindi, verso sinistra, elevarsi sullo sperone fino al bivacco. (indicativamente 3h30 dal parcheggio di Pan del Re) Il bivacco, appartenente alla Sottosezione del CAI-UGET di Torino, è caratterizzato da 6 posti letto (estendibili al massimo a 7, oltre è impossibile muoversi!) e non è munito nè di fornello nè di bombola del gas. Le coordinate del bivacco sono le seguenti: 'N; 'E; m. Attacco: La via attacca appena al di fuori del bivacco.la via attacca appena al di fuori del bivacco. Discesa: l'itinerario di discesa si sviluppa lungo la Via Mathews (Via Normale), F+/PD-, frequentato ma non banale sia per la lunghezza del percorso sia per l'ambiente di alta montagna. Attualmente la via è tutta segnalata con frecce rosse bolli gialli ed attrezzata con ottimi punti di assicurazione formati da robusti chiodi ad anello e soste di calata. Sull'itinerario si trova il bivacco Andreotti a m.3224 m ( 'N; 'E). Segnaliamo che, raggiunto il Colle delle Sagnette, non è più necessario percorrere l'omonimo canalone per raggiungere il Rifugio Quintino Sella in quanto è stata attrezzata una via ferrata che evita di transitare sul canale stesso che è a rischio di scariche. Difficoltà: D, max 70, III/III+ su roccia, misto. Sviluppo: metri circa. Attrezzatura: mezza corda da 60 metri, viti da ghiaccio, due piccozze e ramponi. Sono presenti delle soste a chiodi con cordoni lungo il canale (ne abbiamo contate 4, tutte disposte sul lato destro del canale) che possono essere di grande aiuto nel caso sia necessario calarsi in emergenza lungo la via di salita. Esposizione: nord. Periodo consigliato: primavera, previa valutazione delle condizioni della parete. Tempo salita: Dal Pian del Re al Bivacco Villata: 3 ore/3,5 ore; Dal Bivacco Villata alla Vetta: 4 ore; Dalla Vetta al rifugio Quintino Sella: 5 ore; Dal rifugio Quintino Sella al Pian del Re: 2 ore. Indicazioni in funzione delle condizioni trovate durante la nostra ripetizione (manto nevoso portante fino a tardo pomeriggio sopra i metri) e pertanto da ritenersi indicative. Primi salitori: Apritori: W.B.A. Coolidge con Christian e Ulrich Almer, 28 luglio 1881; Prima invernale: G. Dionisi, G. Marchese, F.Ribetti, 28 febbraio e 1 marzo 1959; Prima solitaria invernale: Gianni Comino, inverno ; Prima discesa in sci: Nino viale, 22 luglio Riferimenti bibliografici: Michelangelo Bruno, Monte Viso, CAI-TCI Guida dei Monti d'italia. Salita: 885n, schizzo 43; discesa: 885a, schizzo 42. Attacco GPS: 'N; 'E; m Relazione: dal Bivacco Villata (m.2680 m) risalire il Canalone Coolidge che nella prima parte è caratterizzato da pendenza a e che va gradualmente restringendosi tra le cupe pareti che lo rinserrano (questo primo tratto è consigliabile percorrerlo prima del levar del sole). Alla prima evidente biforcazione del canale seguire il tronco sinistro caratterizzato da un canalino nevoso che si sale integralmente (55-60, salti a 70 ). Per ripide rocce, verso sinistra (passi di III), raggiungere il bordo orientale del Ghiacciaio Pensile Coolidge. Elevarsi sul ghiacciaio in direzione dell'evidente canale posto all'estrema sinistra del ghiacciaio, molto stretto e ripido. Salirlo per tutta la sua lunghezza superando un restringimento (60 ) nella sua parte centrale oppure, se di ghiaccio scoperto, lungo i fianchi. Superare le evidenti roccette (passi di III) che portano al termine del canale, quindi spostarsi sulla sinistra con semplici passaggi di misto e risalire l'aerea cresta prima rocciosa (buone possibilità di protezione) poi nevosa detta Corda Molla che termina in corrispondenza della cresta che separa il versante N da quello NE dove è posta la croce di vetta. Note: il Monte Viso, o Re di Pietra, è il punto culminante delle Alpi Cozie, spicca sullo spartiacque Vallanta-Po con la sua inconfondibile e massiccia struttura piramidale di roccia e ghiaccio. Ritenuto per molto tempo il monte più alto delle Alpi, venne addirittura decantato nell'eneide (libro X) da Virgilio come Vesulus Pinifer ( monte circondato da pini), decantato da Pomponio Mela, Plinio il Vecchio, Dante, Petrarca e molti altri storici per la sua spiccata visibilità di gigante isolato a 30 km dalla pianura padana, e quindi visibile anche da quella lombarda. Per questa sua chiara caratteristica il toponimo Vesulus, Vèsulo, Viso ha dunque il significato di Monte Visibile. Oltre alla frequentatissima via normale lungo la parete Sud, il monte Viso offre alcune ascensioni di notevole impegno quali le lunghe vie di ghiaccio sulla parete Nord, tra cui il Canalone Coolidge qui proposto che è considerato una delle vie di ghiaccio più prestigiose delle Alpi sud-occidentali ed è collocato in un ambiente severo e suggestivo.

2 Aggiornamento: relazione a cura di Mauro Luinetti, Paolo Morelli, Emanuele Nugara, da una ripetizione del maggio Fotografie e filmato di Mauro Luinetti.

3 Monviso, Re di Pietra

4 L'imbocco del canale, con suggestivi giochi di luce, poco prima di raggiungere il Bivacco Villata L'imbocco della seconda parte del canale (dal Ghiacciaio pensile Coolidge sino alla vetta)

5 Paolo impegnato sulla seconda parte del Canale

6 Emanuele lungo la cresta di misto che precede la Vetta

7 Il libro contiene la narrazione del Raid Scialpinistico svoltosi nel 2015 per celebrare i 40 anni della Scuola Guido Della Torre. Maggiori informazioni su