AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA

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1 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA COLLETTAMENTO REFLUI DEL DIANESE ADDUZIONE AL DEPURATORE DI IMPERIA NONCHE' REALIZZAZIONE RETE IDRICA - 1 LOTTO - PROGETTO ESECUTIVO Tavola n Scala T IM GAL Oggetto: Progettista: MITIGAZIONE RISCHIO CADUTA MASSI PIANO DI MANUTENZIONE Ing. Enrico Lauretti Data: 26 MAGGIO 2014 Revisione: 0

2 Dott. Ing. Roberto PISANO Ingegneria Civile e Geotecnica via Col. Aprosio n VALLECROSIA (IM) AATO Autorità Ambito Territoriale Ottimale per il servizio idrico. Provincia di Imperia P.Iva tel ueu Lavori di collettamento reflui per conferimento al costruendo depuratore di Imperia e posa in opera nuova tubazione idrica nei Comuni di Imperia e Diano Marina. 1 lotto. Opere di mitigazione del rischio da caduta massi sulla stazione di pompaggio. PIANO DI MANUTENZIONE (ai sensi del cap del DM 14/1/08 - Norme Tecniche per le Costruzioni) e FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA (art. 91 comma 1b, allegato XVI del D.Lgs. 81/08) Vallecrosia 23 aprile 2010

3 PREMESSA Il presente documento si riferisce esclusivamente alla parte d opera consistente nelle opere di mitigazione del rischio da caduta massi sulla stazione di pompaggio che costituiscono parte dei Lavori di collettamento reflui per conferimento al costruendo depuratore di Imperia e posa in opera nuova tubazione idrica nei Comuni di Imperia e Diano Marina. 1 lotto. Le informazioni contenute nel presente documento sono d'estrema importanza per eseguire in sicurezza gli interventi manutentivi dell'opera al fine di assicurare l efficienza e la durata dell opera stessa. Quanto indicato deve essere riportato nel fascicolo generale del fabbricato che contiene le procedure manutentive di tutta l'opera. Esso è redatto in conformità a quanto disposto dall'allegato XVI al D.Lgs 81/08, considerando le norme di buona tecnica e quanto previsto dall'allegato II al documento dell'unione europea 26/5/93; accompagna l'opera per tutta la sua esistenza e deve essere consultato preventivamente ogni qualvolta si deve provvedere all'esecuzione di lavori di manutenzione di qualsiasi componente edilizio o tecnologico. La documentazione ad esso allegata (Manuale di uso e manutenzione, elaborati grafici, schemi costruttivi, schede tecniche componenti) sono utili da considerare in occasione di qualsiasi intervento, anche non specificatamente manutentivo. Descrizione sintetica dell'opera: L intervento oggetto della presente prevede sinteticamente il seguente programma-lavori: - disgaggio del fronte roccioso - posa in opera di rete a fune spiroidale sulle porzioni di roccia instabili - sottomurazione in pietra legata con malta di limitatissime porzioni di fronte roccioso privi di sostegno - posa in opera di barriera paramassi passiva della lunghezza di 50 metri per una altezza di 5 metri. L insieme delle opere descritte verranno indicate nel proseguo semplicemente come barriera paramassi. Data inizio lavori: da definire Data fine lavori: da definire Indirizzo cantiere: località Molo Landini, in Comune di Diano Marina (IM) Soggetti attualmente individuati: Committente: AATO Autorità Ambito Territoriale Ottimale per il servizio idrico - Piazza Roma IMPERIA Responsabile dei lavori: --- Progettista: Ing. Pisano Roberto Via Col. Aprosio Vallecrosia (IM) Telefono: Coordinatore progettazione: --- Coordinatore esecuzione: --- pag. 1

4 COMPONENTI COSTITUTIVI e VITA DELL OPERA Un componente di un opera è affetto da un lato da eventi calamitosi che possono inficiare l operatività e dall altro dalla corrosione che riduce la capacità di resistenza al carico dell elemento stesso. Se un elemento di un sistema riduce la sua operatività è indispensabile la sostituzione. Il momento in cui un elemento necessita effettivamente di sostituzione deve essere definito per ognuno di essi in modo autonomo. Componenti dell opera barriera paramassi : Tirafondi e piastra di ancoraggio e di base Gli ancoraggi di fondazione sono inizialmente grezzi, ma presentano una certa tolleranza alla corrosione di 2 mm sulla superficie esterna, per coprire teoricamente un periodo di 100 anni. Ancoraggi in fune Si tratta di funi in fili di acciaio usualmente a galvanizzazione pesante coperti da un tubo supplementare nella loro estremità (zona dell asola). L ancoraggio è cementato interamente e in questo modo si previene il contatto tra fune metallica e aria. Questo sistema di protezione consente una vita tecnologica praticamente illimitata. Connessione tra piastra di base e montante Questi possono essere forniti a galvanizzazione a caldo oppure grezzi. Per i montanti, la galvanizzazione a caldo è piuttosto un aspetto estetico e non relativo alla loro vita tecnologica. Per le piastre di base, d altra parte, la galvanizzazione a caldo è raccomandata per il motivo che esse sono a contatto con il suolo e subito coperte da terreno, sporcizia, ecc., e spesso rese invisibili alle ispezioni. Funi Definire una vita tecnologica generale è molto difficile poiché ciò dipende enormemente dalle condizioni ambientali. In terreni normali, comunque, la corrosione e la conseguente perdita della sezione del filo metallico può avvenire solo quando lo strato di protezione viene dissolto. La vita tecnologica dipende quindi sia dal tipo di protezione che dall ambiente in cui è posto e può variare da 15 a 60 anni. Sistemi frenanti Dal momento che tali sistemi frenanti sono normalmente sospesi in aria, essi si asciugano velocemente e di conseguenza la possibilità di corrosione è generalmente bassa, tale da estendere la loro vita tecnologica sicuramente oltre a 30 anni. Reti Sono costituiti da fili di acciaio trattati e/o funi spiroidali. Una riduzione significativa della sezione non può avvenire prima della soluzione dello strato protettivo. Misure preventive e protettive Le misure preventive e protettive in dotazione e incorporate dell'opera sono tipiche della barriera fornita e variano in funzione della ditta produttrice: queste devono essere dettagliatamente indicate nel Manuale di uso e Manutenzione che deve essere allegato alla fornitura della Barriera paramassi stessa. pag. 2

5 PROGRAMMA DI ISPEZIONE DELL OPERA Le barriere paramassi sono concepite per limitare le manutenzione anche quando vengano colpite da massi con energia cinetica compresi nella soglia delle capacità della barriera stessa. Tuttavia, un minimo di manutenzione è sempre necessaria, ed è in funzione anche della frequenza con la quale avvengono gli eventi. Rari eventi di caduta massi richiedono ovviamente meno manutenzione di eventi frequenti. Se questi ultimi avvengono quotidianamente ma all interno del campo delle capacità della barriera, l impegno del servizio può essere generalmente limitato ad un controllo ordinario, come evidenziato nel seguito. Eventi superiori, con energie prossime alle massime capacità di assorbimento del sistema, richiedono alcune riparazioni di lieve entità. Eventi ancora maggiori, superiori alle capacità della barriera, possono richiedere riparazioni importanti. I componenti usati in una barriera paramassi non richiedono alcuna manutenzione fintantoché non avvengono eventi di caduta massi e fintantoché non si manifesti una intensa corrosione che possa pregiudicare l aspettativa di vita tecnologica. Tuttavia, ispezioni ordinarie sono raccomandate affinché la barriera venga sempre mantenuta in perfetta efficienza. Intervalli per ispezioni regolari La determinazione del giusto intervallo di ispezione dipende essenzialmente dai seguenti parametri: - frequenza della caduta massi - presenza di vegetazione Controllo rapido / controllo di routine In situazioni normali, senza avvenimenti importanti e senza la cauta di massi, una frequenza di due (2) ispezioni visive all anno possono essere sufficienti. In caso di elevata frequenza di caduta massi occorre prevedere un controllo di routine ogni 2 mesi. In ogni caso è obbligatoria una ispezione prima e dopo la stagione invernale. Ispezione regolare Durante le ispezioni di routine occorre: - controllare se sono presenti rocce, massi, blocchi sulla rete della barriera paramassi; - controllare se i freni sono entrati in funzione e fino a quale livello; - controllare se l altezza effettiva della barriera si è ridotta e fino a quali livello; - controllare il serraggio dei morsetti con chiave dinamometrica; - controllare se è visibile corrosione; - controllare se le maglie della rete spiroidale si sono deformate - rimuovere detrito, terriccio, foglie ecc. dietro l opera per prevenire la formazione di zone di rimbalzo e quindi per impedire la riduzione dell altezza efficace e della flessibilità che ridurrebbe la capacità di dissipazione di energia. La periodica pulizia dei sistemi è ESSENZIALE per il corretto funzionamento, e per prevenire danni inaspettati. Ispezione successiva agli eventi E necessaria una immediata ispezione dopo il verificarsi degli eventi. In generale, bisogna verificare i seguenti aspetti (usare la CHECK LIST in fondo a questo documento): - controllare se i freni sono entrati in funzione e fino a quale livello; - controllare se l altezza effettiva della barriera si è ridotta e fino a quali livello; - controllare se la rete, funi, montatti, ecc si sono danneggiati; - controllare se gli ancoraggi GEWI delle piastre di base presentano qualche danno; - controllare se ci sono barre di ancoraggio piegate - controllare se ci sono barre d ancoraggio sfilate dal terreno - controllare se ci sono ancoraggi sfilati dal terreno In entrambe le ispezioni, se è avvenuto qualche danno a uno o a più di questi elementi, è necessario valutare il danno ed eseguire le sostituzioni secondo i criteri descritti dal Manuale di uso e Manutenzione che deve essere allegato insieme alla fornitura della barriera paramassi al fine di assicurare sempre la massima efficienza. pag. 3

6 NORME COMPORTAMENTALI E DI EFFICIENZA Il detrito non dovrebbe mai essere lasciato accumulare a monte della barriera. Il loro peso potrebbero gravare con un carico di tipo statico sulla struttura. Il detrito accumulato nel tempo, pertanto, deve essere rimosso periodicamente. La sostituzione dei sistemi frenanti è raccomandata quando è avvenuto un allungamento. Tranne che per fattori esterni quali diretti impatti di massi sulla fune, la vita tecnologica delle funi di supporto dipende esclusivamente dalla corrosione. Il momento in cui è opportuno smontare la barriera è dato dalla osservazione che la sezione delle funi è stata persa in maniera significativa. Evidenza di questo fenomeno è generalmente la rottura dei fili esterni del trefolo. In questo caso la fune diventa fragile e perde la sua capacità di resistenza a rottura in pochi anni. Se sussistono dubbi, dovrebbe essere campionato un tratto della fune ammalorata, affinché sia testata per accertarne la residua resistenza. Se tale valore è molto differente dalle condizioni di origine, l intera fune deve essere sostituita. Le funi possono patire danni causati da forze esterne: ne sono prova fili rotti, ruotati, ecc. Il cambio della fune, o di una parte di essa, è certamente suggerito se più del 10% della sezione della fune dimostra essere in questa situazione. Se questo stato è riscontrato solo in una parte della fune, è sufficiente sostituire solo la parte interessata. Un forte deformazione delle funi è un altra ragione per provvedere alla sostituzione della fune o di una sua parte. Se più di un freno ha lavorato, potrebbe essere conveniente sostituire anche l intera fune. La funzione fondamentale dei montanti è di fornire alla rete l altezza utile necessaria. Anche montanti leggermente inclinati non devono essere sostituiti fino a quando la loro condizione non significa una perdita di altezza della struttura. In caso di impatti, il sistema di collegamento tra montante e piastra di base può piegarsi lateralmente. Deve essere controllato inoltre se le viti del montante e i tirafondi siano danneggiati: se è evidente qualche deformazione, essi devono essere sostituiti. Solo forti impatti con carico superiore a quello di progetto possono danneggiare la piastra di base. Le deformazioni della piastra di base (alla base, a monte o al centro) possono essere indice di necessaria sostituzione. Se una qualsiasi saldatura è danneggiata, la piastra di base deve essere sostituita. La rete metallica secondaria ha la funzione di impedire il passaggio attraverso la barriera di piccoli massi. Pertanto tale rete deve essere applicata su tutta la superficie, e soprattutto nell intervallo tra fune di supporto inferiore e terreno. Fili rotti della rete possono consentire il passaggio dei massi e dunque queste zone devono essere coperte con nuova rete. Gli impatti, soprattutto se prossimi ai montanti, possono causare danni agli ancoraggi. La sostituzione degli ancoraggi in fune è necessaria se i fili sono danneggiati. La deformazione della maglia della rete spiroidale indica che l ammasso roccioso a tergo ha imposto sovratensioni critiche al sistema di consolidamento: occorre intervenire prontamente al fine di evitare la rottura della rete con l inevitabile rovina dell ammasso roccioso. pag. 4

7 NORME DI SICUREZZA Prescrizioni Opera è ubicata su un pendio roccioso e quindi è obbligatorio che i controlli debbano essere effettuati esclusivamente da rocciatori qualificati opportunamente equipaggiati per l accesso in quota all opera, informati sul compito da svolgere e dotati dei d.p.i. necessari (caschi, guanti, imbragature, funi, moschettoni, ecc.). Durante gli interventi di sostituzione dei componenti la barriera paramassi deve essere interdetto l accesso alle aree sottostanti e protette dalla barriera stessa: qualsiasi altra lavorazione deve essere sospesa per evitare interferenze. L approvvigionamento dei materiali e attrezzature sul luogo di lavoro deve avvenire principalmente a mano o con la tecnica alpinistica della teleferica. Sulla barriera paramassi montata è possibile ancorarsi alle piastre dei tirafondi e agli ancoraggi laterali e di monte. I rischi principali durante le operazioni di ispezione e manutenzioni possono essere divisi in due gruppi: - rischio di caduta massi - errata procedura di sostituzione di parti della barriera Sono da evitare interventi di ispezione o manutenzione a seguito di eventi pluviometrici e a seguito di condizioni ambientali che abbiamo portato a un calo della temperatura al di sotto dello zero. Gli interventi di sostituzione dei componenti la barriera devono essere condotte nel rispetto del Manuale di uso e Manutenzione che deve essere allegato alla fornitura della Barriera paramassi stessa. Ad esempio il sistema può essere in tensione a causa delle rocce o del detrito giacente nella rete. Assicuratevi di questo, prima di sganciare qualsiasi parte o di rilasciare le funi! Documentazione di supporto Il Progetto dell opera, il Piano di Manutenzione e Manuale di uso e Manutenzione menzionato sono conservati a cura dell AATO Autorità Ambito Territoriale Ottimale per il servizio idrico - Piazza Roma Imperia fino alla definizione dell ente affidatario dell opera a cui sarà dato carico della custodia e tenuta in efficienza dell opera in oggetto. Vallecrosia, 23 aprile 2010 Il Progettista pag. 5

8 CHECK LIST PER L ISPEZIONE DELLE BARRIERE Questa check list deve essere usata per l ispezione delle barriere. Completare con osservazioni, marcare i riquadri opportuni e scattare fotografie. Opera Ubicazione Nome dell incaricato al controllo Data Firma pag. 6

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