Proposta nr Del 30/06/2015. Determinazione nr Del 30/06/2015

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1 Istituzione dei Comuni per il governo dell area vasta Scuole, Strade e Sistemi di trasporto, Territorio e Ambiente Gestione associata di servizi e assistenza ai Comuni SERVIZIO AMBIENTE Proposta nr Del 30/06/2015 Determinazione nr Del 30/06/2015 Oggetto: Waste Recycling Spa Impianto Via Malpasso Comune di Castelfranco di Sotto Prescrizioni IL DIRIGENTE Visto il Decreto legislativo 152/2006 e s.m.i. parte seconda titolo III bis relativo all'autorizzazione integrata ambientale. Vista la Legge regionale 12 febbraio 2010, n. 10 e smi Titolo IV bis L'autorizzazione integrata ambientale. Visti il D.M. 24/04/2008 Tariffe per istruttorie e controlli e la Del.G.R.T. del 18/10/2010 n. 885 contenente le linee guida per l'individuazione delle modifiche sostanziali e l'adeguamento ed integrazione delle tariffe da applicare ai sensi del comma 4, art. 9 del Decreto Ministeriale 24 aprile Viste le norme vigenti di settore e in materia di tutela dell ambiente dagli inquinamenti di seguito riportate: 1.la Parte Terza del D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. "Norme in materia ambientale" riguardante le norme di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche, la Legge Regionale 31/05/2006, n. 20

2 ess.mm.ii. Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento e il Regolamento Regionale n. 46/R (D.P.G.R. 08/09/2008) Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio 2006, n.20, pubblicato sul BURT in data 17/09/2008; 2.la Parte Quarta del D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. "Norme in materia ambientale" riguardante le norme di Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati; 3.la Parte Quinta del D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. "Norme in materia ambientale" riguardante le norme di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera. Premesso che la Società Waste Recycling S.p.A. è titolare dell Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito indicata come A.I.A.) rilasciata con D.D. della Provincia di Pisa n del 06/08/2009, così come aggiornata ed integrata da successive determinazioni della Provincia di Pisa, relativamente alle attività IPPC Codici 5.1 e 5.3 per il proprio impianto chimico fisico e biologico per il trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi, sito nel Comune di Castelfranco di Sotto in Via Malpasso n. 63/65. Premesso che la sopra citata D.D. n del 06/08/2009 è stata aggiornata e modificata con i seguenti atti D.D. n. 301/2010, D.D. n. 2041/2010, D.D. n. 3053/2010, D.D. n. 3688/2010, D.D. n. 4925/2010, D.D. n. 336/2011, D.D. n. 2627/2011, D.D. n. 3532/2011, D.D. n. 330/2012, D.D. n. 1480/2012, D.D. n. 2027/2013, D.D. n. 2047/2013, prot. n del 28/11/2013, D.D. n. 5074/2014, D.D. n. 5219/2014. Preso atto che nella relazione conclusiva inviata da Arpat sull'attività ispettiva svolta nel periodo gennaiomaggio 2015, acquisita al prot. n del 09/06/2015, si evidenzia il non rispetto del limite minimo di ossigeno nelle vasche di ossidazione (2mg/l) collegate agli eventi di maleodoranze riscontrate nel mese di febbraio 2015 e per le quali con nota n del 02/03/2015 la Provincia di Pisa ha già prescritto alla società Waste Recycling la riduzione a mg/nm 3 del limite di accettabilità per il parametro COD dei rifiuti in ingresso diretti alla sezione biologica, diffidato la Ditta al rispetto del limite imposto della concentrazione dell'ossigeno in vasca di ossidazione ed approvato con D.D. n. 2208/2015 nuove modifiche impiantistiche volte a risolvere le suddette problematiche. Considerato altre sì che nella suddetta relazione di Arpat viene rilevato il mancato rispetto di alcune prescrizioni di cui alla determinazione di AIA D.D. n. 3452/2009 e s.m.i. relativamente a quanto di seguito riportato: i rapporti di prova relativi alle omologhe dei rifiuti conferiti, talvolta mancano le analisi sui parametri solventi organici azotati, aromatici, clorurati e idrocarburi come invece prescritto; le analisi effettuate sul rifiuto stoccato in un serbatoio di alimentazione (E1) all'impianto di evaporazione esistente evidenziano un valore per i solventi organici aromatici superiore al limite di accettabilità imposto; le analisi effettuate su campioni di reflui in uscita dall'impianto chimico fisico, in uscita alla vasca di equalizzazione e allo scarico finale hanno evidenziato superamenti dei valori imposti per alcuni parametri in particolare su alcuni metalli e su idrocarburi e solventi in particolare. Le analisi effettuate su un campione di rifiuto presente in una cisterna che stava per scaricare direttamente all'impianto biologico hanno evidenziato un superamento del parametro Pb rispetto al limite di accettabilità imposto. Una non corretta classificazione di rifiuti in particolare dei fanghi filtropressati derivanti dall'impianto chimico fisico e biologico classificati come non pericolosi in luogo di pericolosi.

3 Premesso che dalla valutazione delle analisi effettuate da Arpat si evince che i valori relativi ad alcuni metalli in uscita dalla vasca di equalizzazione risultano maggiori rispetto a quelli analizzati sul refluo in uscita dall'impianto chimico fisico e che tale incremento si può attribuire verosimilmente ad un mancato controllo circa i limiti di accettabilità dei reflui in ingresso diretto all'impianto biologico (in vasca di equalizzazione) come peraltro confermato dall'analisi sulla autocisterna effettuata dall'arpat e richiamata al punto precedente. Visto che le osservazioni inoltrate da parte della società Waste Recycling in risposta alla relazione dell'arpat non chiarisce assolutamente la mancata ottemperanza della ditta alle prescrizioni rilevate da Arpat ad eccezione delle valutazioni effettuate sulla classificazione dei fanghi per la quale è stato richiesto riscontro ad Arpat. Tenuto conto che comunque con D.D. n. 2208/2015 sono state approvate con prescrizioni modifiche impiantistiche sulla sezione chimico fisica dell'impianto di trattamento di rifiuti liquidi finalizzate al miglioramento di tutto il processo di trattamento con alleggerimento del carico di inquinante alla sezione di trattamento biologico, soluzione impiantistica che, nel suo assetto definitivo, determinerà una gestione più organica e controllata dei vari trattamenti e costituirà una soluzione alle problematiche di maleodoranze, in ottemperanza alle prescrizioni precedentemente imposte per migliorare la gestione impiantistica e limitare al massimo gli eventi di maleodoranze evidenziate. Ritenuto di dover prescrivere alla Società Waste Recycling S.p.A. sin da subito controlli mirati a condizioni di esercizio e allo scopo di garantire come di seguito indicato: si dovrà analizzare con cadenza giornaliera il mix di reflui presente nei serbatoi di stoccaggio che alimentano le diverse sezioni di trattamento chimico fisico per i seguenti seguenti parametri: fenoli, Solventi organici aromatici solventi organici azotati solventi clorurati, idrocarburi ( C<14 e C>14), metalli; tutti i certificati analitici di cui sopra dovranno essere trasmessi in formato digitale a questa Amministrazione e all'arpat con cadenza settimanale; dovranno essere accettati al massimo 150 t/g di percolati con scarico diretto alla sezione biologico allo scopo di garantire il rispetto dei limiti imposti allo scarico finale; si dovrà procedere ad una corretta caratterizzazione dei rifiuti in uscita ( fanghi filtropressati derivanti dall'impianto biologico e chimico fisico); si dovrà comunque sempre garantire il rispetto del limite in concentrazione dell'ossigeno ( 2 mg/l) nelle vasche di ossidazione. Accertata la propria competenza ai sensi dell'art. 107 del T.U. n 267 del sull'ordinamento degli Enti Locali e del Regolamento degli Uffici e dei Servizi di questo Ente. DETERMINA 1.Di prescrivere alla società Waste Recycling, autorizzata con atto di AIA ( DD 3452 del 06/08/2009 ss.mm.ii. ) per la gestione dello stabilimento sito in via Malpasso Comune di Castelfranco di Sotto (Pisa), fino alla messa in esercizio del nuovo sistema di trattamento chimico fisico autorizzato con DD n. 2208/2015 quanto di seguito riportato:

4 l'analisi con cadenza giornaliera del mix di reflui presente nei serbatoi di stoccaggio che alimentano le diverse sezioni di trattamento chimico fisico per i seguenti seguenti parametri: fenoli, Solventi organici aromatici solventi organici azotati solventi clorurati, idrocarburi ( C<14 e C>14), metalli; l'inoltro di tutti i certificati analitici di cui sopra in formato digitale a questa Amministrazione e all'arpat con cadenza settimanale ; l'accettazione direttamente alla sezione biologico al massimo di 150 t/g di percolati; l'invio a questa amministrazione e all'arpat entro due giorni lavorativi dal ricevimento della presente del numero dei carichi (comprensivi del produttore e del quantitativo accettato) dei percolati con accettazione diretta alla sezione biologica riguardante gli ultimi 15 giorni; l'invio con cadenza settimanale a questa amministrazione e all'arpat del numero dei carichi (comprensivi del produttore e del quantitativo ) dei percolati accettati direttamente alla sezione biologica. di procedere ad una attenta caratterizzazione dei rifiuti (fanghi filtropressati derivanti dall'impianto biologico e chimico fisico) in riferimento alla presenza di sostanze pericolose. Di garantire il rispetto del limite imposto dell'ossigeno disciolto ( 2 mg/l) nelle vasche di ossidazione. 2.Di prescrivere che le metodiche analitiche utilizzate ai fini del monitoraggio e controllo delle varie componenti ambientali debbono garantire un limite di quantificazione di norma minore o uguale ad 1/10 (un decimo) del valore limite imposto. 3.Di inviare copia conforme del presente atto alla Società Waste Recycling S.p.A., con sede legale in via Lancioni 2 nel Comune di Santa Croce sull'arno (Pisa). 4.Di inviare la presente determinazione al Comune di Castelfranco di Sotto, ad Arpat di Pisa, alla USL11 Empoli. 5.Di dare atto che, salvo specifiche disposizioni normative speciali, contro il presente provvedimento possono essere proposte le azioni innanzi al TAR Toscana ai sensi del Decreto Legislativo 2 luglio 2010 n 104 Attuazione dell art. 44 della legge 18 giugno 2009, n 69 recante delega al Governo per il riordino del processo amministrativo, nei termini e nei modi in esso previsti; può essere altresì proposto Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, per soli motivi di legittimità, entro 120 giorni dalla data di scadenza della pubblicazione. 6. Di precisare, in ottemperanza di quanto prescritto all'articolo 5 comma 3 della L.241/90 e smi, che: il Servizio Ambiente della Provincia di Pisa, con sede in via Nenni 30 Pisa, è il Servizio Responsabile del procedimento di cui al presente provvedimento amministrativo; Dott.ssa. Laura Pioli è la responsabile del procedimento di cui all'oggetto; gli atti relativi al presente procedimento sono disponibili in visione presso l U.O. A.I.A. V.I.A. del Servizio Ambiente della Provincia di Pisa con sede in Via Nenni, 30. IL DIRIGENTE Laura Pioli

5 Ai sensi dell'art. 124, comma 1 T.U. Enti locali il presente provvedimento è in pubblicazione all'albo pretorio informatico per 15 giorni consecutivi dal 30/06/2015 al 15/07/2015. IL RESPONSABILE Luisa Bertelli L'atto è sottoscritto digitalmente ai sensi del Dlgs n. 10/2002 e del T.U. n. 445/2000