VALUTAZIONE PREVISIONALE D IMPATTO ACUSTICO RELATIVA AD ATTIVITA DI CAVA IN LOCALITA PALAZZO COMUNE DI ALSENO
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2 VALUTAZIONE PREVISIONALE D IMPATTO ACUSTICO RELATIVA AD ATTIVITA DI CAVA IN LOCALITA PALAZZO COMUNE DI ALSENO (L. 447/95 D.P.C.M. 14/11/97 - D.M. 16/3/98) COMMITTENTE: TRANSPORT & SCAVI SAS Via dei Garibaldini n Pedrengo (BG) SEDE INTERVENTO: CAVA PALAZZO Loc. Palazzo Alseno (PC) Legale Rappresentante: SAVCHENKO VIKTORIYA Data relazione: 25/07/2016
3 INDICE INDICE PREMESSA INQUADRAMENTO URBANISTICO E LIMITI ASSOLUTI D IMMISSIONE RIFERIMENTI NORMATIVI STRUMENTAZIONE IMPIEGATA METODOLOGIA E CONDIZIONI DI MISURA SCELTA DEI RECETTORI E DEI PUNTI DI MISURA RISULTATO DELLA MISURA DEL RUMORE RESIDUO DESCRIZIONE DELL ATTIVITA E DELLE SORGENTI METODOLOGIA PER LA PREVISIONE RISULTATI DELLA PREVISIONE RISULTATI DELLA PREVISIONE PERIODO DIURNO CONCLUSIONI di 35
4 1. PREMESSA Scopo del presente lavoro è fornire la Documentazione di Previsione d Impatto Acustico per un attività di cava che verrà realizzata dalla ditta TRANSPORT & SCAVI SAS in località Palazzo in Comune di Alseno. L attività si protrarrà per complessivi 5 anni e consisterà in operazioni di scavi, rinterri, carico del materiale asportato sui mezzi e convogliamento degli stessi presso cantieri vari. Gli orari di lavorazione saranno all incirca dalle 7.30 alle e dalle alle Nel presente lavoro sono state considerate tutte le sorgenti di rumore che saranno presenti nelle attività, operanti nelle condizioni peggiori ossia nella fase di inizio lavori con le macchine operatrici posizionate sul piano di campagna per cui le fasi di lavorazione successive immetteranno presso i recettori livelli di rumore inferiori rispetto a quelli indicati nella presente relazione. L utilizzo delle macchine e delle attrezzature rimarrà pressoché costante per tutti gli anni considerati. Tutte le informazioni relative agli orari e alle condizioni di funzionamento delle sorgenti di rumore riportate nel presente lavoro sono state fornite dalla Titolare dell attività Savchenko Viktoriya. 3 di 35
5 Si fornisce una foto aerea presa da Google per il collocamento dell area in cui è insediata l attività: AREA DI 4 di 35
6 2. INQUADRAMENTO URBANISTICO E LIMITI ASSOLUTI D IMMISSIONE Il Comune di Alseno (PC) non ha ancora adottato la zonizzazione acustica del territorio, quindi per i limiti d immissione bisogna considerare provvisoriamente il DPCM 1/3/91. Nella seguente tabella riassumiamo la destinazione urbanistica designata dal PSC di Alseno e la conseguente classificazione acustica: Classificazione da Classificazione Limite assoluto Limite assoluto PSC acustica in base a diurno notturno DPCM 1/3/91 (6-22) (22-6) Leq (dba) Leq (dba) Cava ed alcuni recettori Ambiti rurali destinati ad attività estrattive art. 16 Tutto il territorio nazionale Alcuni recettori sensibili Insediamento produttivi Tutto il territorio nazionale Abitato Lusurasco Ambiti prevalentemente residenziali (art.9 punto1) Zona B Si allega di seguito lo stralcio del PSC relativo alla zona interessata. Inoltre si presume che in fase di classificazione acustica definitiva la zona in esame, possa trovare la seguente collocazione: 5 di 35
7 Cava e alcuni recettori limitrofi Recettori abitato Lusurasco Probabile classificazione acustica definitiva Limite assoluto diurno (6-22) Leq (dba) Limite assoluto notturno (22-6) Leq (dba) Valore di qualità diurno (6-22) Leq (dba) Valore di qualità notturno (22-6) Leq (dba) Classe III: Area di tipo misto Classe II: Area di tipo residenziale Si allega lo stralcio della classificazione acustica relativa alla zona interessata. Classe III AREA Classe II Classe III 6 di 35
8 L eventuale presenza di componenti impulsive, tonali e tonali di bassa frequenza porta alle seguenti penalizzazioni del livello di rumore: - componenti impulsive + 3 db - componenti tonali + 3 db Se la componente tonale è in bassa frequenza (tra 20 Hz e 200 Hz) durante il periodo notturno si applica un ulteriore penalizzazione di + 3 db. La presenza di componenti tonali e impulsive deve essere verificata secondo le procedure dell allegato B del DM 16/3/98. 7 di 35
9 3. RIFERIMENTI NORMATIVI L inquinamento acustico è regolamentato dalla L. n.447 del 26/10/95 che è la legge quadro sull inquinamento acustico e da decreti attuativi tra cui il DPCM 14/11/1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore che in particolare stabilisce i valori limite dei livelli sonori di qualità, attenzione, emissione ed immissione. A loro volta i valori limite di immissione sono suddivisi in: Limiti assoluti d immissione: I limiti assoluti dipendono dalla classificazione acustica del territorio e sono quelli descritti nel paragrafo 2. Limite differenziale d immissione: All interno degli ambienti abitativi bisogna rispettare anche il limite differenziale: la differenza tra il rumore ambientale e il rumore residuo deve essere inferiore a 5 db nel periodo diurno e a 3 db nel periodo notturno. Il criterio differenziale non si applica quando sono verificate in contemporanea le seguenti condizioni: a) il rumore ambientale misurato a finestre aperte è inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e a 40 db(a) durante il periodo notturno; b) il rumore ambientale misurato a finestre chiuse è inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e a 25 db(a) durante il periodo notturno. Il limite differenziale non si applica nelle zone esclusivamente industriali. Si riportano di seguito un elenco di altre norme di riferimento: D.P.C.M. 01 Marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno ; D.M. 16 Marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico ; L.R.(Emilia Romagna) 09 Maggio 2001 Disposizioni in materia di inquinamento acustico ; D.G.R.E.R. 14 Aprile 2004 n.673 Criteri tecnici per la redazione della documentazione di impatto acustico e di clima acustico 8 di 35
10 4. STRUMENTAZIONE IMPIEGATA E stato utilizzato il seguente fonometro analizzatore in tempo reale di Classe1: TIPO MARCA E MODELLO N MATRICOLA TARATO IL CERTIFICATO DI TARATURA N Fonometro integratore CIRRUS CR:171B G /05/ rilasciato da CIRRUS RESEARCH PLC lat 062 EPT.15.CAL.217 Calibratore 01dB CAL /05/2015 rilasciato da Accredia Lat n.62 EUROFINS MODULO UNO di Torino (TO) Tale strumentazione è conforme alla classe 1 delle norme EN 60651/94 e EN 60804/94. I risultati delle misure sono stati analizzati con il software NOISE TOOLS ver della CIRRUS RESEARCH PLC. Inoltre si è utilizzato un cavalletto MANFROTTO che arrivava fino a 5,3 m e un cavo microfonico da 10 m. 9 di 35
11 5. METODOLOGIA E CONDIZIONI DI MISURA Condizioni metereologiche; Durante le misurazioni, il tempo era sereno, senza vento. Al microfono è stata comunque apposta la cuffia antivento. Posizione del microfono: Il microfono è stato collocato su un cavalletto a non meno di 1 m da superfici riflettenti. Le misure del rumore sono state effettuate a 4 m di altezza dal terreno. Calibrazione: La calibrazione degli strumenti è stata effettuata all'inizio e alla fine delle misurazioni e la differenza era inferiore a 0.2 db. Rilevatori: - Geom Paolo Compiani, Titolare Eco Consul s.a.s., Tecnico Competente della Regione Emilia Romagna, aut. n 1709 del 06/7/04 della Provincia di Piacenza Tecnico Certificato CICPND con n. 245/ASV/C org. Accred. SINCERT 2 o livello Data delle osservazioni e delle misurazioni: Le misure sono state effettuate in data 23/07/2016 nel Tempo di Osservazione (To) compreso fra le ore le e le Le misure sono state effettuate durante il periodo diurno in quanto periodo di maggior disturbo. 10 di 35
12 6. SCELTA DEI RECETTORI E DEI PUNTI DI MISURA Diamo di seguito una breve descrizione degli edifici presenti nel contesto al fine di individuare i recettori sensibili: Azienda agricola con abitazione residenziale Edificio diroccato affacciato sulla SP n.4 Primi edifici residenziali abitato Lusurasco Attività produttiva al momento non funzionante Edificio diroccato affacciato sulla SP n.4 Attività Lusuco Edificio residenziale di n.2 piani fuori terra 11 di 35
13 Ai fini della presente valutazione sono stati scelti come recettori sensibili, l abitazione dell azienda agricola, l edificio residenziale posto nei pressi dello svincolo per Lusurasco, le prime case dell abitato di Lusurasco, e l attività produttiva attualmente non funzionante ma posta nei pressi dell area di cava. Indicheremo tali recettori con R1, R2, R3, R4. R1 R2 R3 R4 Gli edifici residenziali considerati sono edifici di due piani fuori terra per cui nei calcoli abbiamo considerato un altezza di 4 m per tutti i recettori rispetto al piano di campagna. Il R3 è stato considerato seppur a ridosso della strada provinciale n.4 e quindi soggetto a elevato rumore di fondo. 12 di 35
14 La misura del rumore residuo è stata effettuata nel punto P indicato nell immagine seguente e rappresentativa del clima acustico presente presso i recettori sensibili. Tale misura rappresenterà cautelativamente anche il clima acustico dell abitazione residenziale R3 posta nelle immediate vicinanze della S.P. n.4. R1 R2 R3 R4 13 di 35
15 7. RISULTATO DELLA MISURA DEL RUMORE RESIDUO 7. 1 Misura del rumore residuo: Il clima acustico della zona è caratterizzato principalmente dal rumore prodotto dalle attività agricole e dal traffico stradale sulla S.P. n.4, che tuttavia e poco percepibile nel punto di misura in quanto posta a circa 650 metri dallo stesso. Per la caratterizzazione del clima acustico notturno della zona è stata eseguita una misura nel punto P indicato nel paragrafo precedente. La misurazione del residuo è stata eseguita solamente nel periodo diurno in quanto considerato il periodo di maggior disturbo, essendo le lavorazioni nell attività di cava, svolte solamente durante tale periodo. I risultati vengono riportati arrotondati a 0.5 db, come richiesto dalla legge: TEMPO DI RIFERIMENTO DIURNO (6-22): Posizione di misura Tempo di misura Livello fondo Misurato Leq (dba) L90 (dba) P Sabato 23/07/ Al fine dei successivi calcoli previsionali confideremo come rumore residuo il livello statistico L90 descrittore del rumore di fondo della zona. 14 di 35
16 PERIODO DIURNO - Livello del rumore residuo misurato in esterno: 15 di 35
17 16 di 35
18 8. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA E DELLE SORGENTI L attività consisterà in operazioni di scavi, rinterri, carico del materiale asportato sui mezzi e convogliamento degli stessi presso cantieri. Gli orari di lavorazione saranno all incirca dalle 7.30 alle e dalle alle L impresa esecutrice dei lavori sarà la TRANSPORT & SCAVI SAS di Pedrengo (BG) Al fine dei calcoli la sorgente S1 verrà considerata come sorgente puntiforme mentre la sorgente S2 verrà considerata come sorgente lineare. Le sorgenti di rumore impiegate da entrambe le cave saranno: Sorgente di rumore Livello Tempo di Altezza della di attività sorgente di potenza L w (dba) (ore al giorno) rumore rispetto al terreno (m) S1 ESCAVATORE NOLAN ,0 VEDI S2 TRANSITO MEZZI SEL TABELLA 1,0 75 A 17 di 35
19 TABELLA A Scavo Riporto Totale viaggi mezzi di cava Anno n viaggi/ giorno n mezzi/ giorno n viaggi/ mezzo n viaggi giorno n mezzi/ giorno n viaggi/ mezzo n viaggi/ giorno n viaggi/ora Frequenza percorrenza (min) 1,4 40 3,2 19 3,2 19 3,6 17 2,0 29 I livelli di rumore emessi sono stati desunti dal libretto d uso e manutenzione per l Escavatore ed è riferito ad una distanza di 1m. dalla sorgente, mentre per i mezzi di trasporto sono stati misurati in attività analoga dove è stato rilevato il SEL del transito dei mezzi riferito ad una distanza di 2m considerando una velocità di passaggio di 10Km/h. Al fine della presente previsione verrà considerato il periodo peggiore, ovvero quello in cui le due sorgenti funzioneranno contemporaneamente L ubicazione delle sorgenti nella presente valutazione è stata considerata quella più gravosa ossia sui vari punti di confine di cava più vicini ai vari recettori considerati nei vari anni di avanzamento della cava e che riportiamo nell immagine seguente. 18 di 35
20 Legenda Posiz. S1 1 anno nei punti più vic. ai recettori e rispettivamente 1verso R1, 2 verso R2 e 3 verso R3 e R4 R1 Posizione sorgente S2 transito mezzi Posiz. S1 2 anno nei punti più vic. ai recettori e rispettivamente 1verso R1, 2 verso R2 e 3 verso R3 e R Posiz. S1 3 anno nei punti più vic. ai recettori e rispettivamente 1verso R1, 2 verso R2 e 3 verso R3 e R4 R Posiz. S1 4 anno nei punti più vic. ai recettori e rispettivamente 1verso R1, 2 verso R2 e 3 verso R3 e R4 R4 R3 19 di 35
21 Di seguito si riportano le distanze minime tra le sorgenti e i recettori considerati durante i vari anni di lavorazione. 1 ANNO DI LAVORAZIONE Recettore Distanza minima tra Distanza minima tra sorgente S1 e sorgente S2 e R1 570m. 590m. R2 420m. 420m. R3 260m. 260m. R4 495m 490m. 2 ANNO DI LAVORAZIONE Recettore Distanza minima tra Distanza minima tra sorgente S1 e sorgente S2 e R1 510m. 510m. R2 340m. 340m. R3 290m. 260m. R4 570m 490m. 3 ANNO DI LAVORAZIONE Recettore Distanza minima tra Distanza minima tra sorgente S1 e sorgente S2 e R1 430m. 450m. R2 270m. 270m. R3 320m. 260m. R4 660m 490m. 4 ANNO DI LAVORAZIONE Recettore Distanza minima tra Distanza minima tra sorgente S1 e sorgente S2 e R1 315m. 365m. R2 180m. 180m. R3 370m. 260m. R4 700m 490m. 20 di 35
22 9. METODOLOGIA PER LA PREVISIONE 9.1 METODOLOGIA PER I CALCOLI La previsione del livello di rumore immesso presso i recettori è stata fatta per la sorgente S1 usando la formula per la propagazione del suono in campo libero per una sorgente puntiforme: L p = L w -20 log r -11 Dove : Lp è il livello di alla distanza r dalla sorgente; Lw è il livello di potenza della sorgente puntiforme: r è la distanza sorgente in m; Per la sorgente S2 il contributo sonoro, in un dato intervallo di tempo, è stato calcolato attraverso il valore di SEL (funzione del tempo di transito degli automezzi) e del numero di eventi che si verificano nell intervallo stesso; nel calcolo è stata adottata la seguente relazione: Leq = 10*log [(n*10 (SEL/10) )/T] dove: n = n eventi nel periodo T T = periodo di riferimento in secondi Per il calcolo del limite differenziale è stato considerato il livello prodotto da un singolo evento. Con la formula di Attenuazione in funzione della distanza sorgente-, si è proceduto alla determinazione dei livelli di emissione previsti in facciata dei recettori ad 1m. dalla stessa per la sorgente S1. 21 di 35
23 A div = 20 log (d/ d rif ) dove: d = distanza sorgente - ; d rif = distanza a cui è noto il livello di. Per la Sorgente S2 si è proceduto alla determinazione dei livelli di emissione previsti in facciata dei recettori ad 1m. con la formula di attenuazione per sorgenti lineari in funzione della distanza sorgente-: A div = 10 log (d/ d rif ) 22 di 35
24 10. RISULTATI DELLA PREVISIONE 10.1 RISULTATI DELLA PREVISIONE PERIODO DIURNO Utilizzando i risultati delle misure è stata effettata la TARATURA DEL MODELLO. Con tutte e le due sorgenti funzionanti si sono ottenuti i risultati sotto. Dai valori ottenuti in facciata ai recettori sono stati tolti 3 db(a) di attenuazione al fine di riferirli all interno dell abitazione. Per la verifica del rispetto del criterio differenziale è stato utilizzato cautelativamente il Livello statistico L90. Nonostante probabilmente non ve ne sia la necessità dal punto di vista acustico, verrà posizionato un terrapieno lungo la S.P. n.4 alto 2m. Essendo notevole la distanza sorgente barriera si considera per tale terrapieno un attenuazione di 3dB(A). nei confronti dei soli recettori R3 ed R4. RECETTORE R1 - ABITAZIONE 1 ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) previsto in facciata previsto interno S1 ESCAVATORE S2 TRANSITO MEZZI SEL ,0 23 di 35
25 2 ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL di 35
26 RECETTORE R2 ATTIVITA NON IN FUNZIONE 1 ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) previsto in facciata previsto interno S1 ESCAVATORE S2 TRANSITO MEZZI SEL ,5 2 ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL di 35
27 3 ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL di 35
28 RECETTORE R3 ABITAZIONE 1 ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) Atten. terrap. db(a) previsto in facciata previsto interno S1 ESCAVATORE S2 TRANSITO MEZZI SEL ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) Atten. terrap. db(a) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL di 35
29 3 ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) Atten. terrap. db(a) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) Atten. terrap. db(a) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL di 35
30 RECETTORE R4 ABITATO LUSURASCO 1 ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) Atten. terrap. db(a) previsto in facciata previsto interno S1 ESCAVATORE S2 TRANSITO MEZZI SEL ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) Atten. terrap. db(a) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL di 35
31 3 ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) Atten. terrap. db(a) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL ANNO Sorgente di rumore potenza Lw (dba) Distanza sorgente - r (m) Atten. terrap. db(a) previsto in facciata previsto interno S1 S2 ESCAVATORE TRANSITO MEZZI SEL di 35
32 VERIFICA RISPETTO LIMITI PREVISTI PERIODO DIURNO CON FINESTRA APERTA: Anche la misura del Rumore residuo effettuata in esterno dovrà dunque essere portata all interno del, e pertanto: Lresiduo clima acustico diurno finestra aperta: = 40.0 db(a) Recettore rumore residuo Interno a finestra aperta db(a) Livello Rumore ambientale interno db(a) Livello Rumore ambientale complessivo atteso interno finestra aperta rumore differenziale previsto db(a) 1 anno R R R R anno R R R R di 35
33 3 anno R R R R anno R R R R Dalla tabella sopra possiamo notare come il criterio differenziali di 5 db(a) per il periodo diurno, essendo il livello immesso presso i recettori inferiore ai 50 db(a) non vada applicato e pertanto si riscontra il rispetto dei limiti imposti. 32 di 35
34 Procediamo ora alla verifica del limite assoluto, partendo dai livelli previsti in facciata ai recettori e considerando che nell arco della giornata di lavorazione della cava avverranno nell ipotesi peggiore all incirca 29 transiti complessivi di mezzi di trasporto (4 anno di lavorazione -anno 2020). La via di transito dei mezzi è riportata nella figura seguente con una linea fucsia continua. 33 di 35
35 Con le formule descritte nei paragrafi precedenti si è ottenuto: Recettore rumore residuo facciata db(a) Livello Rumore ambientale Immesso dalla cava 4 anno rumore ambientale complessivo previsto db(a) (6-22) R R R R Come si può notare anche il limite assoluto di 60 db(a) per il periodo diurno previsto dalla zonizzazione acustica per la classe III e di 55dB(A) per la classe II di un eventuale classificazione acustica comunale è sempre ampiamente rispettato nell anno durante il quale ci sarà il maggior numero di transiti giornalieri e pertanto a maggior ragione lo saranno durante gli altri anni. 34 di 35
36 11. CONCLUSIONI La previsione dei livelli di rumore immessi dall attività di cava forniscono dei risultati in accordo con la normativa vigente sull inquinamento acustico in ambiente. Quindi l attività è perfettamente compatibile dal punto di vista acustico con il contesto in cui verrà effettuata. Tuttavia il presente lavoro è soltanto una previsione e pertanto può essere soggetta ad errori quali: - Imprecisione introdotta dal modello; - Variazioni dell affluenza prevista. Quindi ad attività iniziata si consiglia di effettuare un collaudo acustico per verificare la corrispondenza delle previsioni con l impatto realmente generato dall attività nei confronti dei recettori sensibili. Fiorenzuola d arda (PC), 02/11/2016 Geom. Paolo Compiani Tecnico Competente in Acustica Ambientale (Aut. n 1709 del 06/07/04 della Provincia di Piacenza) Tecnico Certificato CICPND con n. 245/ASV/C org. Accred. SINCERT 2 o livello Il Committente 35 di 35
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