AVVIARE UN ATTIVITÀ ARTIGIANA: LE 5 COSE DA SAPERE

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1 AVVIARE UN ATTIVITÀ ARTIGIANA: LE 5 COSE DA SAPERE

2 // INTRO Pensando al Made in Italy, emerge subito il legame tra questa dicitura e la pratica artigiana: Made in Italy nasce infatti proprio dall espressione adottata dai produttori italiani contro l arrembante fenomeno della falsificazione dei prodotti dell artigianato e dell industria nostrana, diventati negli anni sinonimo di qualità e affidabilità. Proprio al saper fare e ad alcuni criteri dimensionali si riconducono sia l identità giuridica dell artigiano che molte delle caratteristiche dell iter necessario per avviare un attività artigiana. Lo scopo di questo ebook è proprio di analizzare questo iter, cercando di creare un piccolo vademecum. Definiremo l artigiano sul piano giuridico e su quello dei requisiti professionali previsti dalla legge; elencheremo i primi, fondamentali passi per l apertura dell attività, e approfondiremo alcuni vincoli come la forma giuridica e le dimensioni massime previste per le aziende artigiane.

3 1.0 CHI È L ARTIGIANO? Il codice civile, art. 2082, si limita a definire la nozione di imprenditore, cioè colui che esercita professionalmente un attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi. Per avere una chiara indicazione di Artigiano dobbiamo invece arrivare all art. 2 della Legge 443/1985: «è imprenditore artigiano colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare, l impresa artigiana, assumendone la piena responsabilità con tutti gli oneri ed i rischi inerenti alla sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo.»

4 L artigianato è quindi una modalità particolare con cui l imprenditore organizza la sua attività; il settore è quindi un settore identificabile solo caso per caso e non a priori. Se proviamo infatti a dare un rapido sguardo alla classificazione dei codici Ateco 2007 si troveranno facilmente i settori del commercio, dell agricoltura, della pesca e dell industria, ma non quello dell artigianato. Come modalità di esercizio dell attività imprenditoriale, l artigianato può trovarsi in quasi ogni area: una stessa attività economica può essere esercitata da un professionista, da un impresa industriale o da un impresa artigiana. Quindi, riassumendo, un attività è artigiana quando si ha: Partecipazione personale dell imprenditore al processo produttivo con il proprio lavoro, anche manuale; Assunzione da parte dell imprenditore della piena responsabilità dell impresa; Rispetto di determinati limiti dimensionali; Adozione di determinate forme giuridiche (se attività svolta in forma d impresa); Possesso di requisiti professionali ove richiesti dalla legge. Fanno eccezione le attività agricole, di prestazioni di servizi commerciali, di intermediazione nella circolazione di beni e di somministrazione di alimenti e bevande (salvo il caso che siano strumentali e accessorie all esercizio dell impresa artigiana): *queste non sono considerate artigiane.

5 2.0 L INIZIO ATTIVITÀ Prima di procedere con la predisposizione e invio delle pratiche telematiche per l inizio dell attività è bene soffermarsi un attimo e fare alcune considerazioni importanti. Prima di tutto la scelta della sede e dei locali produttivi: bisogna verificare il rispetto della destinazione d uso dei locali, delle norme ambientali, antincendio, sanitarie e urbanistiche. È fondamentale ricordare che se un locale ha destinazione d uso abitativo, difficilmente potrà fare il caso dell imprenditore: può sembrare scontato ma non lo è. * Il passo successivo è dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e della firma digitale. La PEC, oltre ad essere obbligatoria per legge (DL 185/08 e Dl 179/12), è fondamentale in quanto rappresenta il domicilio digitale dell impresa, presso il quale le pubbliche amministrazioni (Ag. Entrate, CCIAA, INPS, ecc) inoltreranno le rispettive comunicazioni. Attualmente c è ancora un uso piuttosto diffuso delle raccomandate come mezzo di comunicazione tra contribuente e pubbliche amministrazioni ma in un futuro, si spera non troppo lontano, le PEC saranno utilizzate a pieno regime in sostituzione delle attuali e comuni forme di comunicazione.

6 A questo punto passiamo ad analizzare nel dettaglio i vari step per l inizio dell attività: ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE In un primo momento l impresa viene iscritta come inattiva, fino a quando l imprenditore avrà tutte le autorizzazioni necessarie (ad es. messa a norma dei locali). Una volta ottenute le autorizzazioni l imprenditore artigiano deve presentare la comunicazione unica per dichiarare l impresa attiva, autocertificando il possesso dei requisiti per l iscrizione all albo delle imprese artigiane. ATTRIBUZIONE DEL NUMERO DI PARTITA IVA Per iniziare l attività l imprenditore artigiano deve munirsi di Partita Iva. Per ottenerla deve compilare la apposita sezione all interno della Comunicazione Unica, oppure può presentare all ufficio dell Agenzia delle Entrate un apposito modello entro 30 giorni dalla data di inizio attività. ISCRIZIONE ALLA GESTIONE COMMERCIANTI E ARTIGIANI DELL INPS Sempre entro 30 giorni dall inizio dell attività artigiana deve essere presentata la domanda di iscrizione, tramite la Comunicazione Unica, all INPS nell apposita sezione Artigiani e Commercianti. COMUNICAZIONE AL SUAP All indirizzo è possibile individuare lo sportello unico delle attività produttive (suap) a cui comunicare l inizio attività. L invio della documentazione, quindi, deve avvenire telematicamente tramite l apposito portale. L imprenditore deve verificare l obbligo, o meno, di presentazione della segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.). Alcune attività sono regolamentate da apposite leggi di settore; altre invece sono libere, non disciplinata da alcuna legge specifica. ISCRIZIONE ALL INAIL La denuncia d iscrizione all INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione e Infortuni sul Lavoro), è obbligatoria sia per gli artigiani, sia per gli eventuali soci o collaboratori e dipendenti. La comunicazione deve essere presentata almeno cinque giorni prima dell inizio dell attività.

7 3.0 I REQUISITI PROFESSIONALI Nel paragrafo precedente abbiamo visto che alcune attività, ancorché tipicamente artigiane, sono soggette alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività, altre invece sono considerate libere cioè non disciplinate da alcuna legge specifica. Di seguito due esempi di attività artigiane per le quali sono richieste specifiche autorizzazioni che devono essere comunicate ai rispettivi enti di competenza. * * ESTETISTA - L attività di estetista è regolamentata dalla legge 1/90 e comprende tutte le prestazioni e i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorarne e proteggerne l aspetto estetico, mediante l eliminazione o l attenuazione degli inestetismi presenti. Per l avvio dell impresa è necessario inviare al SUAP di riferimento la S.C.I.A. specificando il possesso dei requisiti professionali necessari per lo svolgimento della professione. RIPARAZIONI AUTO - La legge 122/92 disciplina l attività di autoriparazione, comprendendo gli interventi di sostituzione, modificazione e ripristino di componenti dei veicoli a motore, nonché l installazione di impianti e componenti fissi. Per l esercizio dell attività sono richiesti requisiti professionali, personali, di onorabilità e professionali. Quest ultimo requisito è soddisfatto al conseguimento di un periodo di attività lavorativa, o attraverso corsi formativi regionali o con il possesso di un diploma tecnico o di laurea. Proviamo invece a cambiare completamente settore: Conciario. Le attività di conciatura, tintura e preparazione di pelli, la raschiatura, decolorazione, taglio, depilazione e tintura di pelli, possono essere esercitate liberamente senza il possesso di particolari requisiti professionali o di specifiche autorizzazioni.

8 4.0 LA FORMA GIURIDICA Come previsto dall articolo 3 della legge 443/1985 l attività artigiana può essere svolta secondo diverse forme. È infatti possibile confezionare un abito su misura in base alle esigenze dell imprenditore. Con la sola esclusione della forma della società per azioni e della società in accomandita per azioni l impresa artigiana può assumere le seguenti forme giuridiche, a determinate condizioni: Impresa individuale: l unica condizione richiesta è che l imprenditore partecipi personalmente, anche manualmente, nel processo produttivo. Società cooperativa/società in nome collettivo (SNC): la maggioranza dei soci deve svolgere lavoro personale, anche manuale nel processo produttivo e che il lavoro abbia funzione prevalente sul capitale. Nel caso di società formata da due soci la condizione è soddisfatta qualora uno solo dei due soci partecipi personalmente nel processo produttivo. Società in accomandita semplice (SAS): i requisiti dell imprenditore artigiano devono essere in capo a tutti i soci accomandatari, i quali, dunque, devono partecipare manualmente, con abitualità e prevalenza nel processo produttivo. Devono inoltre non essere soci unici di srl o soci di altre SAS. Società a responsabilità limitata (SRL): la maggioranza dei soci deve svolgere lavoro personale, anche manuale, nel processo produttivo e detenere la maggioranza del capitale sociale e la maggioranza degli organi deliberanti. Per questa categoria la qualifica artigiana è facoltativa e quindi attivabile a domanda. Società a responsabilità limitata (SRL) unipersonale: l unico imprenditore deve possedere i requisiti dell imprenditore artigiano e non deve essere titolare di altra SRL unipersonale o essere socio di SAS.

9 5.0 LIMITI DIMENSIONALI L impresa artigiana non deve necessariamente essere svolta per esclusiva mano dell imprenditore o dei soci ma può essere svolta anche con la prestazione d opera di personale dipendente purché diretto personalmente dall imprenditore artigiano o dai soci, sempre che non superi i limiti definiti dall articolo 4 della Legge quadro per l artigianato (la già più volte citata 443/1985), che sono: Per l impresa che non lavora in serie: un massimo di 18 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 9; il numero massimo dei dipendenti può essere elevato fino a 22 a condizione che le unità aggiuntive siano apprendisti. Per l impresa che lavora in serie, purché non del tutto automatizzata: un massimo di 9 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 5; il numero massimo dei dipendenti può essere elevato fino a 12 a condizione che le unità aggiuntive siano apprendisti. Per l impresa che svolge la propria attività nei settori delle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell abbigliamento su misura: un massimo di 32 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 16; il numero massimo dei dipendenti può essere elevato fino a 40 a condizione che le unità aggiuntive siano apprendisti. I settori delle lavorazioni artistiche e tradizionali e dell abbigliamento su misura saranno individuati con decreto del Presidente della Repubblica, sentite le regioni e il Consiglio nazionale dell artigianato. Per l impresa di trasporto: un massimo di 8 dipendenti. Per l impresa di costruzioni edili: un massimo di 10 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 5; il numero massimo dei dipendenti può essere elevato fino a 14 a condizione che le unità aggiuntive siano apprendisti.

10 // CONCLUSIONI Sono questi i passaggi fondamentali e gli elementi di base che danno vita a un impresa artigiana. È essenziale comunque mantenere sempre la consapevolezza che, pur con i limiti sopra indicati, l impresa artigiana è un attività imprenditoriale vera e propria: nei fondamenti i suoi meccanismi di funzionamento sono gli stessi della grande azienda; ha una dinamica economica, una commerciale e una finanziaria, necessita di una direzione strategica, e l imprenditore deve possedere capacità di analisi del mercato di riferimento, oltre che abilità legate al proprio lavoro in senso stretto. In particolare, la gestione finanziaria richiede di individuare i capitali necessari a far partire l impresa, quelli per sostenerne il funzionamento, e la comprensione dei metodi migliori per gestire i cicli del credito, come l anticipo delle fatture e le fonti di finanziamento a breve o medio termine per la stabilizzazione dei flussi di cassa. Tutti questi elementi vanno accuratamente considerati sia prima dell inizio dell attività che durante tutta la sua vita.

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