DECRETI PRESIDENZIALI

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1 DECRETI PRESIDENZIALI DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 3 luglio Ulteriori disposizioni per fronteggiare il rischio fitosanitario connesso alla diffusione nel territorio della regione Puglia del batterio patogeno da quarantena Xylella fastidiosa (Well e Raja). IL CONSIGLIO DEI MINISTRI NELLA RIUNIONE DEL 3 LUGLIO 2015 Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225, recante Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile ; Visto il decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100, recante Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile ; Visto l art. 10 del decreto-legge del 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119; Visto l art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 ottobre 2012 concernente gli indirizzi per lo svolgimento delle attività propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei ministri e per la predisposizione delle ordinanze di cui all art. 5, della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modifiche ed integrazioni; Visti gli articoli 38 e seguenti del Trattato sul funzionamento dell Unione europea in materia di politica agricola comune; Vista la direttiva 2000/29/CE del Consiglio, dell 8 maggio 2000, concernente le misure di protezione contro l introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità; Vista la direttiva 2002/89/CE del Consiglio, del 28 novembre 2002, che modifica la sopracitata direttiva 2000/29/CE del Consiglio; Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214 di recepimento della predetta direttiva CE; Vista la decisione di esecuzione 2014/497/UE della Commissione del 23 luglio 2014, relativa alle misure per impedire l introduzione e la diffusione nell Unione della Xylella fastidiosa (Well e Raju); Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali del 26 settembre 2014 recante misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l eradicazione di Xylella fastidiosa (Well e Raju) nel territorio della Repubblica italiana, adottato al fine di porre in essere gli adempimenti conseguenti alla decisione della Commissione sopra citata; Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 10 febbraio 2015 con la quale è stato dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza della diffusione nel territorio della regione Puglia del batterio patogeno da quarantena Xylella fastidiosa (Well e Raju); Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali del 17 marzo 2015 recante definizione delle misure fitosanitarie obbligatorie da attuare nella zona infetta della provincia di Lecce per l eradicazione ed il controllo di Xylella fastidiosa (Well e Raju) ; Vista l ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 225 del 11 febbraio 2015 recante primi interventi urgenti di protezione civile per fronteggiare il rischio fitosanitario connesso alla diffusione della Xylella fastidiosa (Well e Raju) nel territorio della regione Puglia con la quale è stato nominato un Commissario delegato per fronteggiare l emergenza in rassegna attraverso la predisposizione di un piano per la più celere attuazione delle misure di cui agli articoli 10 e 11 del citato decreto ministeriale del 26 settembre 2014; Viste le ordinanze del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 228 dell 11 marzo 2015 e n. 241 del 22 aprile 2015; Vista la decisione di esecuzione 2015/789/UE della Commissione del 18 maggio 2015, recante nuove disposizioni in materia di contrasto al batterio della Xylella fastidiosa che abroga la precedente decisione di esecuzione 2014/497/UE della Commissione del 23 luglio 2014 sopra citata; Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali del 19 giugno 2015 recante Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l eradicazione di Xylella fastidiosa (Well e Raju) nel territorio della Repubblica italiana che recepisce le disposizioni di cui alla decisione di esecuzione 2015/7897UE della Commissione del 18 maggio 2015 e che abroga i precedenti decreti ministeriali del 26 settembre 2014 e 17 marzo 2015 sopra citati; Considerato che il sopracitato decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali del 19 giugno 2015 prevede nuove misure fitosanitarie obbligatorie per prevenire e contenere la diffusione dell organismo nocivo Xylella fastidiosa sul territorio della Repubblica italiana; Considerato che, allo stato attuale, permangono le criticità rappresentate nella delibera del Consiglio dei ministri del 10 febbraio 2015 per fronteggiare con mezzi e poteri straordinari l emergenza di che trattasi; Ravvisata la necessità di provvedere, con successivi provvedimenti, all individuazione, sia in ambito nazionale che comunitario, di apposite risorse finanziarie da destinate alla corresponsione di contributi a titolo di ristoro dei danni subiti a causa della diffusione del batterio patogeno Xylella fastidiosa nella regione Puglia; Vista la nota del Presidente della regione Puglia prot. 57/SP del 2 luglio 2015, con la quale si chiede di riconfigurare ed adeguare le azioni del citato Commissario delegato al fine di accelerare l attuazione delle misure di cui agli articoli 8, 9, 10, 11, 13 e 14 del decreto ministeriale del 19 giugno 2015 con i mezzi ed i poteri straordinari previsti dalla legge 24 febbraio 1992, n. 225;

2 Ritenuto, pertanto, necessario riconfigurare le competenze del Commissario delegato nominato con ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 225/2015 con riferimento agli articoli 8, 9, 10, 11, 13 e 14 del richiamato d.m. 19 giugno 2015; Vista la nota del Capo del Dipartimento della protezione civile prot del 2 luglio 2015; Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; Delibera: 1. In considerazione di quanto esposto in premessa, con ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile, adottata ai sensi della legge 24 febbraio 1992 n. 225 d intesa con la regione Puglia e sentito il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, sono integrate le competenze del Commissario delegato nominato con ordinanza del Capo del Dipartimento n. 225 dell 11 febbraio Per la realizzazione delle iniziative urgenti finalizzate a fronteggiare l emergenza di che trattasi si provvede nei limiti delle risorse già individuate dall art. 4 dell ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 225 dell 11 febbraio 2015, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. La presente delibera verrà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Roma, 3 luglio A05365 I l P re si d e n te del Consiglio dei ministri R ENZI DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 18 giugno Mantenimento in servizio delle attrezzature a pressione trasportabili costruite ed approvate secondo il decreto 12 settembre 1925 e successive serie di norme integrative in alternativa alle modalità ivi previste. IL CAPO DEL DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI, LA NAVIGAZIONE GLI AFFARI GENERALI ED IL PERSONALE Visto il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 35 concernente l attuazione della direttiva 2008/68/CE relativa al trasporto interno di merci pericolose, norma di riferimento per tutte le attrezzature a pressione trasportabili utilizzate in ambito europeo; Visto il decreto legislativo 12 giugno 2012, n. 78 di attuazione della direttiva 2010/35/UE in materia di attrezzature a pressione trasportabili; Visto il decreto ministeriale 12 settembre 1925 e successive serie di norme integrative, concernete l approvazione del regolamento per le prove e le verifiche dei recipienti destinati al trasporto per ferrovia dei gas compressi, liquefatti o disciolti; Considerato che il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 35 prevede che l Autorità competente può approvare organismi di controllo per valutazioni di conformità, controlli periodici, controlli intermedi, controlli eccezionali e supervisione del servizio di controllo interno; Considerato che il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 35 al comma 3 dell articolo 13 ha previsto, tra l altro, la commissione per attività di approvazione e monitoraggio di organismi di controllo per la valutazione di conformità, i controlli periodici, i controlli eccezionali e la supervisione del servizio interno di controllo, secondo quanto stabilito dall ADR, RID e ADN; Considerato che gli Organismi notificati ai sensi del decreto legislativo 12 giugno 2012, n. 78 posseggono i requisiti stabiliti negli allegati alla direttiva 2008/68/CE; Considerato che alla sottosezione degli allegati al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n Controlli e prove periodici - è previsto che i controlli periodici debbono essere effettuati da un Organismo autorizzato dall Autorità competente; Ritenuto opportuno armonizzare le attività del settore della costruzione, approvazione e mantenimento in servizio delle attrezzature a pressione trasportabili nonché adeguare la legislazione nazione agli standard europei; Campo di applicazione 1. Il presente decreto si applica al mantenimento in servizio delle attrezzature a pressione trasportabili costruite ed approvate secondo il D.M. 12 settembre 1925 e successive serie di norme integrative in alternativa alle modalità ivi previste. Riconoscimento degli Organismi di Controllo 1. Il Capo del Dipartimento dei trasporti terrestri, la navigazione, gli affari generali ed il personale, a richiesta, autorizza gli Organismi notificati si sensi del decreto legislativo 12 giugno 2012, n. 78 quali Organismi di controllo ai sensi della sezione degli allegati al legislativo 27 gennaio 2010 n. 35, all espletamento delle

3 attività ricadenti nel campo di applicazione del presente decreto - ivi compresa la sorveglianza del servizio interno di ispezione. 2. Il riconoscimento ha validità temporale coincidente con il periodo di validità della notifica ai sensi del decreto legislativo 12 giugno 2012, n. 78 dell Organismo richiedente. 3. Durante il periodo di validità del riconoscimento la Commissione prevista dal cometa 3 dell articolo 13 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 35 può effettuare le verifiche atte a stabilire la permanenza dei requisiti dell Organismo per l effettuazioni delle attività previste dal presente decreto. 4. Gli atti relativi all attività di certificazione, ivi compresi i rapporti di prova, devono essere messi a disposizione dell Amministrazione, a cura dell Organismo di controllo, per un periodo non inferiore al periodo di validità delle certificazioni emesse e comunque non inferiore a dieci anni. Art. 3. Richiesta di riconoscimento 1. Gli Organismi di controllo richiedenti l autorizzazione o la conferma dell autorizzazione devono presentare idonea richiesta indirizzata alla Commissione per le attività previste dal comma 3 dell articolo 13 del decreto legislativo 27 gennaio 2010 n. 35 presso la Direzione generale per la motorizzazione - Divisione 3 Via Giuseppe Caraci, Roma. Alla richiesta deve essere allegata, con particolare riferimento alle attività previste dal presente decreto, la seguente documentazione: a) descrizione delle attività svolte dall Organismo di controllo già riconosciuto ai sensi del decreto legislativo 12 giugno 1978, n. 78; b) descrizione delle procedure da mettere in atto in relazione al mantenimento in servizio delle attrezzature a pressione trasportabili costruite ed approvate secondo il D.M. 12 settembre 1925, relative alla lettera a) ; c) estensione della copertura assicurativa della polizza per la responsabilità civile verso i terzi prevista dall art del codice civile, già sottoscritta per le attività previste dal decreto legislativo 12 giugno 1978, n. 78; d) organigramma con elencazione nominativa del personale e delle relative qualifiche; e) elenco e caratteristiche identificative della dotazione di impianti, attrezzature e strumentazioni necessarie per l attività; e) integrazione del manuale di qualità relativo alle specifiche sezioni attinenti l attività da svolgere, in applicazione del presente decreto in formato elettronico; f) logo di identificazione proposto dall Organismo di controllo da apporre sulle apparecchiature a pressione ricadenti nel campo di applicazione del presente decreto. 2. La Commissione per le attività previste dal comma 3 dell articolo 13 del decreto legislativo 27 gennaio 2010 n. 35 esaminata la completezza della documentazione allegata all istanza, predisporrà l autorizzazione di riconoscimento o conferma a firma del capo Dipartimento. Art. 4. Ve r ifica iniziale ed ispezioni degli Organismi Riconosciuti 1. L attività di monitoraggio e sorveglianza degli Organismi di controllo è demandata alla Commissione per le attività previste dal comma 3 dell articolo 13 del decreto legislativo 27 gennaio 2010 n Nel corso delle verifiche, la Commissione per le attività previste dal comma 3 dell articolo 13 del decreto legislativo 27 gennaio 2010 n. 35 accerta la sussistenza e/o la permanenza dei requisiti previsti nel presente decreto nonché il corretto funzionamento degli impianti, delle attrezzature e delle strumentazioni ed il rispetto delle eventuali prescrizioni tecniche e procedurali in conformità alle norme vigenti. 3. L attività di sorveglianza presso la sede degli organismi designati è normalmente svolta congiuntamente all attività di sorveglianza da parte di ACCREDIA, per il mantenimento dell accreditamento - secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC Ed secondo le modalità già stabilite nella convenzione stipulata con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per le attività previste dal decreto legislativo 12 giugno 1978, n Entro il mese di febbraio, l Organismo di controllo deve inviare una relazione, a firma del legale rappresentante dell organismo, circa all attività svolta nell anno precedente nel campo di delle attività previste dal presente decreto. Art. 5. Norme finali 1. L attività e immediatamente sospesa nel caso in cui sia accertato, a seguito di verifica o per altra via, che l organismo ha perso i requisiti necessari per l ottenimento dell autorizzazione. 2. In caso di sospensione o revoca da parte di ACCRE- DIA del certificato di accreditamento secondo la norma UNI CEI EN ISO/CEI 17020, posto a base della notifica ai sensi del decreto legislativo 12 giugno 2012, n. 78, l Organismo deve sospendere l attività e darne immediata comunicazione al Dipartimento per i trasporti terrestri, la navigazione, gli affari generali e del personale. 3. Entro i sei mesi precedenti la data di scadenza di validità della notifica ai sensi del decreto legislativo 12 giugno 2012, n.78 l organismo deve inoltrare richiesta di conferma dell autorizzazione. 15A05089 Roma, 18 giugno 2015 Il capo del dipartimento: FUMERO

4 MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DECRETO 19 giugno Autorizzazione al laboratorio Laboratori Vailati S.r.l., in San Paolo, al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo. IL DIRETTORE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELL IPPICA Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni pubbliche, ed in particolare l articolo 16, lettera d) ; Visto il regolamento (CE) n. 606/2009 della Commissione del 10 luglio 2009 recante alcune modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le categorie di prodotti vitivinicoli, le pratiche enologiche e le relative restrizioni e in particolare l articolo 15 che prevede per il controllo delle disposizioni e dei limiti stabiliti dalla normativa comunitaria per la produzione dei prodotti vitivinicoli l utilizzo di metodi di analisi descritti nella Raccolta dei metodi internazionali d analisi dei vini e dei mosti dell OIV; Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 e in particolare l articolo 80, dove è previsto che la Commissione adotta, ove necessario, atti di esecuzione che stabiliscono i metodi di cui all articolo 75, paragrafo 5, lettera d), per i prodotti elencati nella parte II dell allegato VII e che tali metodi si basano sui metodi pertinenti raccomandati e pubblicati dall Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), a meno che tali metodi siano inefficaci o inadeguati per conseguire l obiettivo perseguito dall Unione. Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre che all articolo 80, ultimo comma, prevede che in attesa dell adozione di tali metodi di esecuzione, i metodi e le regole da utilizzare sono quelli autorizzati dagli Stati membri interessati; Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre che all articolo 146 prevede la designazione, da parte degli Stati membri, dei laboratori autorizzati ad eseguire analisi ufficiali nel settore vitivinicolo; Vista la richiesta presentata in data 16 giugno 2015 dal laboratorio: Laboratori Vailati S.r.l., ubicato in San Paolo (BS), via San Rocco n. 2, volta ad ottenere l autorizzazione al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo, limitatamente alle prove elencate in allegato al presente decreto; Considerato che il laboratorio sopra indicato ha dimostrato di avere ottenuto in data 14 novembre 2012 l accreditamento relativamente alle prove indicate nell allegato al presente decreto e del suo sistema qualità, in conformità alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, da parte di un organismo conforme alla norma UNI CEI EN ISO/IEC ed accreditato in ambito EA - European Cooperation for Accreditation; Considerato che le prove indicate nell elenco allegato sono metodi di analisi raccomandati e pubblicati dall Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV); Considerato che con decreto 22 dicembre 2009 AC- CREDIA - L Ente italiano di accreditamento è stato designato quale unico organismo italiano a svolgere attività di accreditamento e vigilanza del mercato; Ritenuti sussistenti le condizioni e i requisiti concernenti l ulteriore rinnovo dell autorizzazione in argomento; Il laboratorio: Laboratori Vailati S.r.l., ubicato in San Paolo (BS), via San Rocco n. 2, è autorizzato al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo limitatamente alle prove elencate in allegato al presente decreto. Il responsabile del laboratorio è Carla Teresa Ruffini. Art. 3. L autorizzazione ha validità fino al 15 dicembre 2016 data di scadenza dell accreditamento. Art. 4. L autorizzazione è automaticamente revocata qualora il laboratorio: Laboratori Vailati S.r.l. perda l accreditamento relativamente alle prove indicate nell allegato al presente decreto e del suo sistema qualità, in conformità alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, rilasciato da ACCREDIA - L Ente Italiano di Accreditamento designato con decreto 22 dicembre 2009 quale unico organismo a svolgere attività di accreditamento e vigilanza del mercato. Art Il laboratorio sopra citato ha l onere di comunicare all Amministrazione autorizzante eventuali cambiamenti sopravvenuti interessanti la struttura societaria, l ubicazione del laboratorio, la dotazione strumentale, l impiego del personale ed ogni altra modifica concernente le prove di analisi per le quali il laboratorio medesimo è accreditato. 2. L omessa comunicazione comporta la sospensione dell autorizzazione. 3. Sui certificati di analisi rilasciati e su ogni tipo di comunicazione pubblicitaria o promozionale diffusa, è necessario indicare che il provvedimento ministeriale riguarda solo le prove di analisi autorizzate. 4. L Amministrazione si riserva la facoltà di verificare la sussistenza delle condizioni e dei requisiti su cui si fonda il provvedimento autorizzatorio, in mancanza di essi, l autorizzazione sarà revocata in qualsiasi momento.

5 Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. Roma, 19 giugno 2015 Denominazione della prova Lieviti Metalli: Alluminio, Mercurio, Boro, Calcio, Cadmio, Ferro, Magnesio, Manganese, Nichel, Piombo, Potassio, Rame, Sodio, Cobalto, Vanadio, Zinco ph 15A05244 DECRETO 19 giugno Il direttore generale: GATTO Norma/metodo A LLEGATO OIV-MA-AS4-01-R2010 OIV MA-AS R2010 OIV-MA-AS R2011 Rinnovo dell autorizzazione al Laboratorio analisi tecnologie ambientali S.r.l., in Milano al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo. IL DIRETTORE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELL IPPICA Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni pubbliche, ed in particolare l articolo 16, lettera d) ; Visto il regolamento (CE) n. 606/2009 della Commissione del 10 luglio 2009 recante alcune modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le categorie di prodotti vitivinicoli, le pratiche enologiche e le relative restrizioni e in particolare l articolo 15 che prevede per il controllo delle disposizioni e dei limiti stabiliti dalla normativa comunitaria per la produzione dei prodotti vitivinicoli l utilizzo di metodi di analisi descritti nella Raccolta dei metodi internazionali d analisi dei vini e dei mosti dell OIV; Visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 e in particolare l articolo 80, dove è previsto che la Commissione adotta, ove necessario, atti di esecuzione che stabiliscono i metodi di cui all articolo 75, paragrafo 5, lettera d), per i prodotti elencati nella parte II dell allegato VII e che tali metodi si basano sui metodi pertinenti raccomandati e pubblicati dall Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), a meno che tali metodi siano inefficaci o inadeguati per conseguire l obiettivo perseguito dall Unione. Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre che all articolo 80, ultimo comma, prevede che in attesa dell adozione di tali metodi di esecuzione, i metodi e le regole da utilizzare sono quelli autorizzati dagli Stati membri interessati; Visto il citato regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre che all articolo 146 prevede la designazione, da parte degli Stati membri, dei laboratori autorizzati ad eseguire analisi ufficiali nel settore vitivinicolo; Visto il decreto 8 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana (serie generale) n. 171 del 25 luglio 2011 con il quale al Laboratorio analisi tecnologie ambientali S.r.l., ubicato in Milano, via Pitagora n. 21, è stata rinnovata l autorizzazione al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo; Vista la domanda di ulteriore rinnovo dell autorizzazione presentata dal laboratorio sopra indicato in data 16 giugno 2015; Considerato che il laboratorio sopra indicato ha dimostrato di avere ottenuto in data 20 aprile 2015 l accreditamento relativamente alle prove indicate nell allegato al presente decreto e del suo sistema qualità, in conformità alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, da parte di un organismo conforme alla norma UNI CEI EN ISO/IEC ed accreditato in ambito EA - European Cooperation for Accreditation; Considerato che le prove indicate nell elenco allegato sono metodi di analisi raccomandati e pubblicati dall Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV); Considerato che con decreto 22 dicembre 2009 AC- CREDIA - L Ente Italiano di Accreditamento è stato designato quale unico organismo italiano a svolgere attività di accreditamento e vigilanza del mercato; Ritenuti sussistenti le condizioni e i requisiti concernenti l ulteriore rinnovo dell autorizzazione in argomento; Il Laboratorio analisi tecnologie ambientali S.r.l., ubicato in Milano, via Pitagora n. 21, è autorizzato al rilascio dei certificati di analisi nel settore vitivinicolo limitatamente alle prove elencate in allegato al presente decreto. L autorizzazione ha validità fino al 7 giugno 2019 data di scadenza dell accreditamento.

6 Art. 3. L autorizzazione è automaticamente revocata qualora il Laboratorio analisi tecnologie ambientali S.r.l., perda l accreditamento relativamente alle prove indicate nell allegato al presente decreto e del suo sistema qualità, in conformità alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, rilasciato da ACCREDIA - L Ente Italiano di Accreditamento designato con decreto 22 dicembre 2009 quale unico organismo a svolgere attività di accreditamento e vigilanza del mercato. Art Il laboratorio sopra citato ha l onere di comunicare all Amministrazione autorizzante eventuali cambiamenti sopravvenuti interessanti la struttura societaria, l ubicazione del laboratorio, la dotazione strumentale, l impiego del personale ed ogni altra modifica concernente le prove di analisi per le quali il laboratorio medesimo è accreditato. 2. L omessa comunicazione comporta la sospensione dell autorizzazione. 3. Sui certificati di analisi rilasciati e su ogni tipo di comunicazione pubblicitaria o promozionale diffusa, è necessario indicare che il provvedimento ministeriale riguarda solo le prove di analisi autorizzate. 4. L Amministrazione si riserva la facoltà di verificare la sussistenza delle condizioni e dei requisiti su cui si fonda il provvedimento autorizzatorio, in mancanza di essi, l autorizzazione sarà revocata in qualsiasi momento. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. Roma, 19 giugno 2015 Denominazione della prova Acidità totale Caratteristiche cromatiche Indice di Folin-Ciocalteu ph 15A05245 Il direttore generale: GATTO Norma/metodo A LLEGATO OIV MA-AS R2009 OIV MA-AS2-11-R2009 OIV MA-AS2-10-R2009 OIV MA-AS R2011 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 9 giugno Liquidazione coatta amministrativa della «Diva società cooperativa a r.l. in liquidazione», in Segrate e nomina del commissario liquidatore. IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135; Viste le risultanze ispettive dalle quali si rileva lo stato d insolvenza della società cooperativa «Diva Società Cooperativa A R.L. in Liquidazione»; Considerato quanto emerge dalla visura camerale aggiornata, effettuata d ufficio presso il competente registro delle imprese, dalla quale si evince che l ultimo bilancio depositato dalla cooperativa, riferito all esercizio al 31 dicembre 2013, evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo patrimoniale di 4.596,00, si riscontra una massa debitoria di 6.058,00 ed un patrimonio netto negativo di ,00; Considerato che è stato assolto l obbligo di cui all art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comunicazione dell avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati, che non hanno formulato osservazioni e/o controdeduzioni; Visto l art terdecies c.c. e ritenuto di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta società; Visto l art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Art. l. La società cooperativa «Diva Società Cooperativa A R.L. in liquidazione», con sede in Segrate (MI) (codice fiscale ) è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell art terdecies c.c. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, è nominato commissario liquidatore l avv. Fabio Ravone, (C.F. RVNFBA72D07H- SO1N) nato a Roma il 7 aprile 1972 e domiciliato in Milano, via Monte Nero, n. 80. Con successivo provvedimento sarà definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale

7 Il presente provvedimento potrà essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge. 15A05178 Roma, 9 giugno 2015 DECRETO 12 giugno Il Ministro: GUIDI Liquidazione coatta amministrativa della «CSV Cristallerie società cooperativa», in Montelupo Fiorentino e nomina del commissario liquidatore. IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135; Vista l istanza con la quale la Legacoop ha chiesto che la società «CSV Cristallerie Società cooperativa» sia ammessa alla procedura di liquidazione coatta amministrativa; Viste le risultanze della revisione dell Associazione di rappresentanza dalle quali si rileva lo stato d insolvenza della suddetta società cooperativa; Considerato quanto emerge dalla visura camerale aggiornata, effettuata d ufficio presso il competente registro delle imprese, e dalla situazione patrimoniale aggiornata al 30 novembre 2014, da cui si evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo patrimoniale di ,00, si riscontra una massa debitoria di ,00 e un patrimonio netto negativo di ,00; Considerato che é stato assolto l obbligo di cui all art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comunicazione dell avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati, che non hanno formulato osservazioni e/o controdeduzioni; Visto l art terdecies c.c. e ritenuto di dover dispone la liquidazione coatta amministrativa della suddetta società; Visto l art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Tenuto conto, ai sensi dell art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, delle designazioni dell Associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente; La società cooperativa «CSV Cristallerie Società cooperativa», con sede in Montelupo Fiorentino (FI) (codice fiscale ) è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell art terdecies c.c. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, è nominato commissario liquidatore l avv. Francesca Guidelli, (codice fiscale: GDNFNC74S46H901Z) nata a San Giovanni Valdarno (AR) il 6 novembre 1974, e domiciliata in Montevarchi (AR), via Amm. Burzagli n. 40/a. Con successivo provvedimento sarà definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Il presente provvedimento potrà essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge. Roma, 12 giugno A05175 DECRETO 12 giugno D ordine del Ministro Il capo di Gabinetto C OZZOLI Liquidazione coatta amministrativa della «Agria società cooperativa in liquidazione», in Cavriglia e nomina del commissario liquidatore. IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135; Vista l istanza con la quale la LEGACOOP ha chiesto che la società Agria Società cooperativa in liquidazione sia ammessa alla procedura di liquidazione coatta amministrativa; Viste le risultanze della revisione dell Associazione di rappresentanza dalle quali si rileva lo stato d insolvenza della suddetta società cooperativa; Considerato quanto emerge dalla visura camerale aggiornata, effettuata d ufficio presso il competente Registro delle imprese e dalla situazione patrimoniale ag-

8 giornata al 31 dicembre 2014 da cui si evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo patrimoniale di 225,00, si riscontra una massa debitoria di ,00 e un patrimonio netto negativo pari a ,00; Considerato che é stato assolto l obbligo di cui all art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comunicazione dell avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati, che non hanno formulato osservazioni e/o controdeduzioni; Visto l art terdecies c.c. e ritenuto di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta società; Visto l art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Tenuto conto, ai sensi dell art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, delle designazioni dell Associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente; La società cooperativa Agria Società cooperativa in liquidazione, con sede in Cavriglia (AR) (codice fiscale ) è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell art terdecies c.c. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, è nominata commissario liquidatore l avv. Francesca Guidelli, (codice fiscale: GDLFNC74S46H901Z) nata a San Giovanni Valdarno (AR) il 06/11/1974, e domiciliata in Montevarchi (AR), via Amm. Burzagli n. 40/a. Con successivo provvedimento sarà definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Il presente provvedimento potrà essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge. 15A05176 Roma, 12 giugno 2015 D Ordine del Ministro Il Capo di Gabinetto C OZZOLI DECRETO 12 giugno Liquidazione coatta amministrativa della «Acli Marino Carboni società cooperativa edilizia», in Livorno e nomina del commissario liquidatore. IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135; Vista l istanza con la quale la Confcooperative ha chiesto che la società Acli Marino Carboni Società cooperativa edilizia sia ammessa alla procedura di liquidazione coatta amministrativa; Viste le risultanze della revisione dell Associazione di rappresentanza dalle quali si rileva lo stato d insolvenza della suddetta società cooperativa; Considerato quanto emerge dalla visura camerale aggiornata, effettuata d ufficio presso il competente registro delle imprese e dalla situazione patrimoniale aggiornata al 30 novembre 2014, da cui si evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo patrimoniale di ,00, si riscontra una massa debitoria di ,58 ed un patrimonio netto negativo di ,59; Considerato che é stato assolto l obbligo di cui all art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comunicazione dell avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati, che non hanno formulato osservazioni e/o controdeduzioni; Visto l art terdecies c.c. e ritenuto di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta società; Visto l art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Tenuto conto, ai sensi dell art. 9 della legge 17 giugno 1975, n. 400, delle designazioni dell Associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente; La società cooperativa Acli Marino Carboni Società cooperativa edilizia, con sede in Livorno (codice fiscale ) è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell art terdecies c.c. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, è nominato commissario liquidatore il dott. Pier Luigi Giambene, (codice fiscale: GMBPLG59S22G713U) nato a Pistoia il 22/11/1959 e domiciliato in Quarrata (PT), via Montalbano n. 220.

9 Con successivo provvedimento sarà definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Il presente provvedimento potrà essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge. 15A05177 Roma, 12 giugno 2015 DECRETO 12 giugno D Ordine del Ministro Il Capo di Gabinetto C OZZOLI Liquidazione coatta amministrativa della «Cooperativa Le Scafe coop. sociale a responsabilità limitata», in Scafa e nomina del commissario liquidatore. IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135; Viste le risultanze della revisione dell Associazione di rappresentanza dalle quali si rileva lo stato d insolvenza della società cooperativa «Cooperativa Le Scafe coop. sociale a responsabilità limitata»; Considerato quanto emerge dalla visura camerale aggiornata, effettuata d ufficio presso il competente registro delle imprese, e dalla situazione patrimoniale aggiornata al 28 settembre 2013, da cui si evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo patrimoniale di ,76, si riscontra una massa debitoria di ,34 ed un patrimonio netto negativo di ,68; Considerato che è stato assolto l obbligo di cui all art. 7 della legge 7 agosto 1990; n. 241, dando comunicazione dell avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati, che non hanno formulato osservazioni e/o controdeduzioni; Visto l art terdecies c.c. e ritenuto di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta società; Visto l art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Tenuto conto, ai sensi dell art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, delle designazioni dell associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente; La società cooperativa «Cooperativa le scafe coop. sociale a responsabilità limitata», con sede in Scafa (PE) (codice fiscale ) è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell art terdecies c.c. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, è nominato commissario liquidatore il dott.ssa Maria Laura Di Pierri, (C.F.: DPR- MLR72P63G482W) nata a Pescara il 23 settembre 1972 e ivi domiciliata in viale G. Bovio n Con successivo provvedimento sarà definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Il presente provvedimento potrà essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge. Roma, 12 giugno A05179 DECRETO 12 giugno D ordine del Ministro Il Capo di Gabinetto C OZZOLI Liquidazione coatta amministrativa della «Family Service società cooperativa sociale a responsabilità limitata», in Pescara e nomina del commissario liquidatore. IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135; Vista l istanza con la quale l Associazione di rappresentanza lega nazionale delle cooperative e mutue ha chiesto che la società «Family Service società cooperativa sociale a responsabilità limitata» sia ammessa alla procedura di liquidazione coatta amministrativa; Viste le risultanze ispettive della revisione effettuata dall Associazione di rappresentanza, dalle quali si rileva lo stato di insolvenza della suddetta cooperativa; Considerato quanto emerge dalla visura camerale aggiornata effettuata d ufficio presso il competente registro delle imprese e dalla situazione patrimoniale aggiornata

10 al 31 marzo 2014, da cui si evince una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo patrimoniale di 5.291,00, si riscontra una massa debitoria di ,00 ed un patrimonio netto negativo pari a ,00; Considerato che è stato assolto l obbligo di cui all art. 7 della legge 7 agosto 1990; n. 241, dando comunicazione dell avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati, che non hanno formulato osservazioni e/o controdeduzioni; Visto l art terdecies c.c. e ritenuto di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta società; Visto l art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Tenuto conto, ai sensi dell art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, delle designazioni dell associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente; La società cooperativa «Family service società cooperativa sociale a responsabilità limitata», con sede in Pescara (codice fiscale ) è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell art terdecies c.c. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, è nominato commissario liquidatore la dott.ssa Maria Laura Di Pierri (codice fiscale: DPRMLR72P63G482W) nata a Pescara il 23 settembre 1972 e ivi domiciliata in viale G. Bovio n Con successivo provvedimento sarà definito il trattamento economico del Commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Il presente provvedimento potrà essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge. 15A05180 Roma, 12 giugno 2015 D ordine del Ministro I l C a p o d i G a bi n e t to C OZZOLI DECRETO 15 giugno Annullamento dei decreti 1 aprile 2014 e 7 luglio 2014, relativi allo scioglimento e alla nomina del commissario liquidatore della «Logistica Euganea piccola società cooperativa A R.L. (in forma abbreviata Logistica Euganea soc. coop.)», in Pompei. IL DIRETTORE GENERALE PER LA VIGILANZA SUGLI ENTI, IL SISTEMA COOPERATIVO E LE GESTIONI COMMISSARIALI Visto il D.D. del 1 aprile 2014 con il quale la società «Logistica Euganea piccola società cooperativa A R.L. (In forma abbreviata logistica euganea soc. coop)» con sede in Pompei (NA) (c.f ) è stata sciolta ai sensi dell art septiesdecies c.c. e il dott. Aniello Nocera ne è stato nominato commissario liquidatore; Visto il D.D. del 7 luglio 2014 con il quale veniva nominato commissario liquidatore il dott. Massimo Formisano in sostituzione del dott. Aniello Nocera, rinunciatario. Considerato che in data 31 ottobre 2014, da parte del dott. Massimo Formisano, è pervenuta a questo Ufficio una nota con cui lo stesso, oltre ad inviare copia della sentenza di fallimento emessa dal Tribunale di Padova in data 13 marzo 2012, dichiarava di avere preso contatti col curatore fallimentare della citata società cooperativa dott. Giuseppe Perencin dal quale apprendeva la «mancata annotazione nel registro delle imprese»; Considerato che il concorso tra le procedure concorsuali del fallimento e della liquidazione coatta amministrativa è disciplinato dal principio di prevenzione di cui all art. 196 del Regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 secondo cui - per quanto di rilevanza in questa fattispecie - per cui la dichiarazione di fallimento preclude la liquidazione coatta amministrativa; Considerato pertanto che il provvedimento di scioglimento ex art septiesdecies, comma 2 cc, è stato assunto sulla base di un indottto travisamento dei fatti: considerato il profilo dell interesse pubblicistico diverso da quello inteso al mero ripristino della legalità a non erogare se non utilmente attività amministrativa provvedimentale di carattere sanzionatorio e di nomina di professionisti quali commissari liquidatori; Considerato che la brevità del termine intercorso tra la nomina del dott. Formisano e la scoperta della esistenza di una precedente sentenza di fallimento emessa dal Tribunale di Padova in data 13 marzo 2012, concreta il requisito della ragionevolezza previsto dall art. 21 nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241; Considerato altresì che la brevità del termine intercorso tra la nomina del dott. Formisano e la scoperta della esistenza di una precedente sentenza di fallimento emessa dal Tribunale di Padova in data 13 marzo 2012 non ha consentito che in capo allo stesso si sia consolidato un legittimo affidamento nella definitività e stabilità degli atti citati; Considerato infine che lo stesso dott. Formisano nella detta nota del 31 ottobre 2014 ha invitato questa Amministrazione ad assumere provvedimenti di autotutela demo-

11 litoria nei confronti degli atti della procedura concorsuale amministrativa; Ritenuta pertanto la necessità di annullare ex art. 21-nonies legge 7 agosto 1990, n. 241, provvedimenti di cui al D.D. del 1 aprile 2014 ed al D.D. del 7 luglio 2014; I decreti direttoriali del 1 aprile 2014 n. 41/SAA/2014 e del 7 luglio 2014 n. 85/SAA/2014 sono annullati ex art. 21 -nonies legge 7 agosto 1990, n Per ottenere l annullamento del presente decreto, potrà - entro 60 giorni - presentarsi ricorso giudiziale al T.A.R. territorialmente competente ovvero - entro 120 giorni - ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Roma, 15 giugno A05181 Il direttore generale: MOLETI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ORDINANZA 3 luglio Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare il rischio fitosanitario connesso alla diffusione della Xylella fastidiosa (Well e Raju) nel territorio della regione Puglia. (Ordinanza n. 265). IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Visto l art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto-legge del 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2012, n. 100, recante: Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile ; Visto l art. 10 del decreto-legge del 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119; Vista la direttiva 2000/29/CE del Consiglio, dell 8 maggio 2000, concernente le misure di protezione contro l introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità; Vista la direttiva 2002/89/CE del Consiglio, del 28 novembre 2002, che modifica la sopracitata direttiva 2000/29/CE del Consiglio; Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214 di recepimento della predetta direttiva CE; Vista la decisione di esecuzione 2014/497/UE della Commissione del 23 luglio 2014, relativa alle misure per impedire l introduzione e la diffusione nell Unione della Xylella fastidiosa (Well e Raju); Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali del 26 settembre 2014 recante misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l eradicazione di Xylella fastidiosa (Well e Raju) nel territorio della Repubblica italiana, adottato al fine di porre in essere gli adempimenti conseguenti alla decisione della Commissione sopra citata; Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 10 febbraio 2015 con la quale è stato dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza della diffusione nel territorio della regione Puglia del batterio patogeno da quarantena Xylella fastidiosa (Well e Raju); Vista la decisione di esecuzione 2015/789/UE della Commissione del 18 maggio 2015, recante nuove disposizioni in materia di contrasto al batterio della Xylella fastidiosa che abroga la precedente decisione di esecuzione 2014/497/UE della Commissione del 23 luglio 2014; Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali del 19 giugno 2015 recante Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l eradicazione di Xylella fastidiosa (Well e Raju) nel territorio della Repubblica italiana che recepisce le disposizioni di cui alla decisione di esecuzione 2015/789/UE della Commissione del 18 maggio 2015 e che abroga i precedenti decreti ministeriali del 26 settembre 2014 e 17 marzo 2015; Viste le ordinanze del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 225 dell 11 febbraio 2015, n. 228 dell 11 marzo 2015 e n. 241 del 22 aprile 2015; Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 3 luglio 2015 con la quale, in attuazione delle nuove disposizioni normative di cui al richiamato decreto ministeriale del 19 giugno 2015, è stato disposto che con ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile sono integrate le competenze del Commissario delegato nominato con ordinanza del Capo del Dipartimento n. 225 dell 11 febbraio 2015; Ravvisata la necessità di disporre la più tempestiva attuazione dei necessari interventi urgenti finalizzati a fronteggiare il sopra citato contesto emergenziale, con particolare riferimento agli articoli 8, 9, 10, 11, 13 e 14 del decreto ministeriale del 19 giugno 2015 sopra citato; Tenuto conto che la presente ordinanza non comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, per cui non ricorrono i presupposti per acquisire il concerto del Ministero dell economia e delle finanze previsto dall art. 5, comma 2 -bis, della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modificazioni; Acquisita l intesa della regione Puglia; Sentito il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;

Roma, 29 maggio Il dirigente: POLIZZI

Roma, 29 maggio Il dirigente: POLIZZI 4. L amministrazione si riserva la facoltà di verificare la sussistenza delle condizioni e dei requisiti su cui si fonda il provvedimento autorizzatorio, in mancanza di essi, l autorizzazione sarà revocata

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