REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INFORMAZIONE E DI ACCESSO AGLI ATTI ED AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI
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- Fabiana Rostagno
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1 REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INFORMAZIONE E DI ACCESSO AGLI ATTI ED AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI Approvazione Approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n.24 in data Trasmesso al CO.RE.CO. Sezione di Vicenza (ric. prot. n. 3031/ ) Deliberazione divenuta esecutiva il per decorrenza dei termini di esecutività Pubblicazione Pubblicato all albo pretorio il per gg. 15 consecutivi Ripubblicazione Ripubblicato all albo pretorio il per gg. 15 consecutivi ai sensi dell art. 6, comma 6 dello Statuto comunale Entrata in vigore Il presente regolamento è entrato in vigore il ai sensi dell art. 41 comma 7 dello Statuto comunale. Modifiche Integrato con delibera di Consiglio Comunale n. 21 del
2 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina il diritto di informazione e il diritto di accesso ai documenti amministrativi del Comune al fine di garantire la trasparenza dell attività amministrativa secondo i principi di legalità, di buon andamento e di imparzialità. 2. Il diritto di informazione viene garantito anche in collaborazione con altri enti pubblici, nonché con le ulteriori modalità previste dal presente regolamento. 3. Il diritto di accesso si esercita attraverso l esame e/o l acquisizione di copia dei documenti in possesso e con i limiti stabiliti dalle leggi vigenti e dal presente regolamento. Art. 2 Definizione di documenti 1. Ai fini del presente regolamento è considerato documento amministrativo ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni, formati dall Amministrazione comunale o dai soggetti di cui al successivo art. 4 o comunque utilizzati ai fini dell attività amministrativa. Art. 3 Titolari del diritto di accesso e di informazione 1. E titolare del diritto di accesso e di informazione chiunque dichiari di avere un interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, ivi compresi: a) i soggetti che vantino un interesse diretto ed immediato per agire in via giurisdizionale o amministrativa; b) coloro che per legge abbiano titolo ad esperire un azione popolare in sede giudiziaria; c) coloro che dichiarino di aver interesse alla conoscenza di documenti amministrativi, al fine di far valere situazioni di vantaggio, altrimenti non utilizzabili; d) le amministrazioni, le associazioni e i comitati portatori di interessi pubblici o diffusi. Art. 4 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento si applica altresì alle aziende speciali, alle istituzioni, alle società per azioni a prevalente capitale comunale, nonché ai concessionari di servizi pubblici locali con le modalità ed i limiti stabiliti dalla normativa vigente, limitatamente agli atti ed alle attività riguardanti i servizi dati in concessione.
3 TITOLO II DIRITTO DI INFORMAZIONE Art. 5 Oggetto Il diritto di informazione viene garantito, oltre che con l accesso ai documenti, con l istituzione di un Ufficio per le relazioni con il pubblico. Art. 6 Ufficio per le relazioni con il pubblico 1. L Ufficio per le relazioni con il pubblico rilascia i documenti e le informazioni inerenti all attività comunale, riceve le richieste, i reclami, le istanze, le petizioni dei cittadini; provvede al servizio dell utenza per i diritti di partecipazione previsti dalla legge e fornisce notizie di altra natura. 2. Rilascia informazioni per usufruire dei servizi comunali e per attivare i procedimenti amministrativi di competenza dell Amministrazione comunale. 3. Le informazioni sono fornite con i limiti stabiliti dalla legge e dal presente regolamento. 4. Presso lo sportello di cui al comma 1 sono a disposizione degli utenti la raccolta dei regolamenti del Comune, nonché tutti gli atti che vanno esposti all albo per il periodo della pubblicazione. 5. Funge da sportello per le relazioni con il pubblico un ufficio appositamente previsto dal regolamento di organizzazione degli Uffici. 6. All ufficio di cui al comma 1 viene assegnato personale idoneo secondo i criteri stabiliti dalla legge vigente. Art. 7 Richieste di informazioni e di documenti 1. Gli utenti possono avanzare le richieste di cui all art. 6 durante l orario d ufficio. 2. Il personale addetto è tenuto ad evadere immediatamente la richiesta, tuttavia qualora si renda necessaria una ricerca complessa, la risposta viene fornita entro 15 giorni. 3. Lo sportello per le informazioni può indirizzare i richiedenti presso l ufficio competente. 4. Le richieste riguardanti le attività delle aziende speciali, delle istituzioni e delle società per azioni, sono indirizzate agli uffici individuati dai rispettivi regolamenti. Art. 8 Modalità di informazione e consultazione 1. Le informazioni sulle unità operative del Comune, di altri enti e di uffici pubblici non comunali e loro sedi sono fornite prescindendo da qualsiasi formalità. 2. Si prescinde, altresì, da qualsiasi formalità per le richieste di consultazione della Gazzetta Ufficiale della Repubblica, della Raccolta Ufficiale delle leggi e dei decreti, del Bollettino Ufficiale della Regione, del Foglio degli Annunzi Legali della Provincia, dello statuto e dei regolamenti comunali. 3. Anche le informazioni per usufruire dei servizi comunali e per attivare i procedimenti amministrativi di cui al comma 2 dell art.6 del presente regolamento vengono fornite su semplice richiesta verbale.
4 TITOLO III DIRITTO DI ACCESSO Art. 9 Accesso informale e accesso formale 1. Il diritto di accesso si esercita in via informale mediante richiesta verbale all ufficio competente a formare l atto conclusivo del procedimento o a detenerlo stabilmente oppure all ufficio per le relazioni con il pubblico, indicando: a) i documenti e gli atti di cui si chiede esame o rilascio di copia specificando, se possibile, gli elementi idonei alla loro individuazione; b) i motivi per i quali la richiesta di accesso è presentata. 2. L accesso informale si esercita soltanto se la visione o il rilascio dei documenti sia agevole e possa avvenire in via immediata. 3. L accesso formale si esercita mediante richiesta scritta su moduli predisposti dall Amministrazione, laddove si prospettino gli impedimenti relativi all impossibilità di accogliere immediatamente la richiesta in via informale, l insorgenza di dubbi sulla legittimazione del richiedente, sulla sua identità, sugli scopi, indicando gli elementi di cui al comma 1, punti a) e b). Art. 10 Documenti ammessi all accesso 1. Sono ammessi all accesso tutti i documenti che contengono atti deliberativi o provvedimenti adottati dagli organi comunali, dai soggetti indicati all art. 4 ancorché non ancora esecutivi, i documenti concernenti tutti gli atti istruttori o preparatori, quali le proposte, le relazioni, le istanze, i pareri, la corrispondenza interna e/o esterna richiamata in tali atti, qualora quest ultima non integri la fattispecie di cui al successivo art. 11, comma L accesso ai documenti relativi agli atti istruttori o preparatori è consentito qualora l atto, di cui si richiede l accesso, sia un parere o una relazione tecnica formalmente richiesti da un organo del Comune. L accesso agli atti non autonomamente impugnabili può, con provvedimento motivato del Sindaco, essere escluso per un periodo ben definito. 3. E ammesso altresì l accesso ai documenti disponibili sullo stato dell ambiente. Art. 11 Limitazioni al diritto di accesso 1. Il diritto di accesso è escluso per i documenti previsti dall art. 24, commi 1 e 2 della legge 7 agosto 1990, n Sono in particolare sottratti all accesso, salvo specifiche disposizioni di legge: a) i fascicoli personali; b) gli atti relativi a procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti; c) i documenti che possano ledere la dignità delle persone, gli interessi e la pubblica immagine di gruppi e associazioni, gli interessi e il buon nome delle imprese; d) i documenti relativi alle attività assistenziali e sanitarie del Comune riguardanti singole persone; e) gli ordini e le corrispondenze dichiarati riservati. Sono in particolare sottratti all accesso o rientranti nell istituto del differimento: f) gli atti relativi allo svolgimento di concorsi sino a quando non sia approvata la graduatoria finale;
5 g) gli atti relativi all istruttoria di gare d appalto sino a quando non sarà dato corso all aggiudicazione; h) atti progettuali, anche se parte di deliberazioni, salvo se dovuti per legge o per regolamento. 3. L accesso ai documenti di cui al comma precedente è comunque garantito al soggetto direttamente interessato; 4. Sono sottratti all accesso i documenti riguardanti atti preparatori, nel corso della formazione degli atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione, di programmazione nonché degli atti inerenti a procedimenti tributari, salvo diverse disposizioni di legge. 5. Il Sindaco, assistito dal Segretario Comunale e dal responsabile del servizio competente, procede all esclusione temporanea dall accesso di categorie di atti o di singoli atti, e delle informazioni dagli stessi desumibili, sussistendo le condizioni che ne precludono la divulgazione. 6. La dichiarazione di esclusione dall accesso deve precisare i motivi per i quali la stessa è stata disposta, per ciascuna categoria di atti o per ciascuno singolo atto non compreso in dette categorie. Al contempo deve essere stabilito il periodo per il quale vige l esclusione, che deve essere definito con un termine certo. 7. Deve comunque essere garantita agli interessati la visione degli atti relativi ai procedimenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i loro interessi giuridici. Art. 12 Esame dei documenti 1. L esame dei documenti deve essere effettuato personalmente dal richiedente, che può farsi assistere da un professionista o altro esperto, o da altra persona munita di delega debitamente sottoscritta. 2. In assenza di particolari impedimenti, l esame viene effettuato immediatamente; in caso contrario può essere stabilito un differimento all accesso entro un termine certo e tempestivo. Scaduto anche tale termine senza che sia stato compiuto l esame, la richiesta è archiviata. Art. 13 Ritiro dei documenti 1. Il ritiro della copia dei documenti e degli atti può essere effettuato personalmente o dal procuratore speciale indicato nella richiesta d accesso dall interessato, senza alcuna altra formalità. 2. Trascorsi inutilmente quindici giorni dalla scadenza del termine per il ritiro della copia, la richiesta è archiviata. Art. 14 Termine per l accesso e differimento 1. Salvo quanto disposto dall art. 24, comma 6, della L. 7 agosto 1990, n. 241, l accesso, integrale o limitato ad alcuni documenti o a loro parti, non può essere motivatamente differito oltre il termine di quindici giorni dalla richiesta. Circostanze eccezionali che verranno valutate dal responsabile del procedimento, possono consentire un accesso immediato. 2. Nei periodi dal 21 dicembre al 10 gennaio e dal 16 luglio al 15 settembre, il termine di cui al comma precedente, può essere differito fino a trenta giorni dalla richiesta. 3. Ai fini della individuazione del termine finale, non vengono computati il sabato ed i giorni festivi.
6 Art. 15 Documenti temporaneamente riservati 1. Il Sindaco, qualora ne ravvisi la necessità, può escludere l accesso ai documenti di cui all art. 11, comma 2, solo per un periodo ben definito. Art. 16 Diritto di accesso ai consiglieri comunali 1. I consiglieri comunali, con motivata richiesta nella quale indicano le specifiche finalità d uso connesse all esercizio del loro mandato, hanno diritto al rilascio di copia di deliberazioni del Consiglio e della Giunta, di verbali delle commissioni consiliari permanenti, di verbali delle altre commissioni comunali istituite per legge, dei bandi e dei verbali di gara, di ordinanze emesse dal Sindaco o da suoi delegati, di petizioni presentate dai cittadini e di richieste e proposte avanzate dagli organismi di partecipazione. 2. La richiesta delle copie di cui al precedente comma è effettuata dal consigliere presso la segreteria comunale, secondo le indicazioni comunicate dal Sindaco. La richiesta è ricevuta dal dipendente preposto su apposito modulo sul quale il consigliere deve indicare gli estremi dell atto di cui richiede copia ed apporre la data e la firma. Il modulo contiene la dichiarazione che la copia richiesta sarà utilizzata esclusivamente per l esercizio delle funzioni connesse alla carica elettiva ricoperta. 3. Il rilascio delle copie avviene entro i tre giorni successivi a quello della richiesta, salvo che non si tratti di atti particolarmente complessi, nel qual caso alla presentazione della richiesta viene precisato il maggior termine per il rilascio. 4. Il Segretario comunale, qualora rilevi la sussistenza di divieti od impedimenti al rilascio della copia richiesta, ne informa entro il termine di cui al precedente comma il consigliere interessato, con comunicazione scritta nella quale sono illustrati i motivi che non consentono il rilascio. 5. Le copie vengono rilasciate in carta libera con espressa indicazione che il loro uso è limitato all esercizio dei diritti elettorali connessi alla carica di consigliere comunale, ai sensi dell allegato B, n. 1, del DPR 26 ottobre 1972, n. 642 ed in esenzione dei diritti di segreteria, per lo stesso motivo, in conformità al n. 8 della tabella D allegata alla legge 8 giugno 1962, n. 604 e successive modificazioni. 6. Per le copie di atti e documenti di cui al presente articolo non sono addebitabili al consigliere comunale rimborsi di costi di ricerca, visura, fotocopia e rilascio sia perché l esercizio del diritto di accesso attiene all esercizio della funzione pubblica di cui il richiedente è portatore, sia perché in nessun caso egli può fare uso privato dei documenti così acquisiti. Art. 17 Tariffe per l accesso 1. L esame dei documenti è gratuito. 2. Il rilascio di copia è subordinato al rimborso del costo di riproduzione, nonché al versamento delle eventuali spese di cui al comma seguente. 3. Spetta alla Giunta determinare il costo di riproduzione dei documenti. Per la determinazione delle spese d ufficio, dei diritti di ricerca e visura, la Giunta deve fare esclusivo riferimento ai diritti di segreteria fissati per le copie estratte dall archivio. 4. Sono fatte salve le disposizioni vigenti in materia di imposta di bollo.
7 Art. 18 Tutela amministrativa 1. Avverso le determinazioni amministrative relative al diritto di accesso e nell ipotesi di silenziorigetto è ammesso reclamo al Sindaco nel termine di trenta giorni dalla conoscenza del provvedimento. 2. Il Sindaco, verificata la regolarità dell istanza e sentita la Commissione di garanzia, si pronuncia con decreto motivato nel termine di trenta giorni. 3. La decisione viene notificata all interessato a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. Art. 19 Tutela giurisdizionale 1. Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso, nonché nell ipotesi di silenzio-rigetto, e contro il provvedimento sindacale di cui all articolo precedente, è dato ricorso, nel termine di trenta giorni, al Tribunale Amministrativo Regionale. 2. Ricevuta la notifica del ricorso, il Segretario comunale riferisce al Sindaco e, in base ai risultati accertati, dispone l ammissione all accesso con conseguente deposito del provvedimento presso il Tribunale Amministrativo Regionale oppure la proposta alla Giunta per la difesa in giudizio delle ragioni del Comune. 3. Il Tribunale Amministrativo Regionale, decide secondo la procedura stabilita dall articolo 25, commi 5 e 6 della Legge 7 Agosto 1990, n. 241.
8 TITOLO III bis DIRITTO DI ACCESSO E TUTELA DELLA PRIVACY Articolo 19 bis Individuazione del titolare e del responsabile di trattamento 1. Ai fini dell'applicazione della legge 31 dicembre 1996, n. 675, il Comune è titolare del trattamento dei dati personali, contenuti nelle banche dati automatizzate o cartacee del Comune stesso. Gli adempimenti previsti dalla legge 675/96 sono effettuati dal Sindaco in quanto rappresentante dell'ente o da persona da questi delegata. 2. Ai fini dell'attuazione della legge 675/96, nell'ambito del Comune, con riferimento agli uffici e ai servizi in esso individuati, i responsabili del trattamento sono i responsabili degli uffici e dei servizi del Comune. 3. Il titolare, nella persona del Sindaco (o di persona da questi delegata), può'comunque designare, con proprio provvedimento un responsabile del trattamento dei dati diverso dai soggetti sopra indicati, ai sensi dell'art. 8 della legge 675/ In sede di prima applicazione del regolamento, i responsabili sono tenuti ad effettuare un censimento delle banche di dati esistenti presso il proprio ufficio o servizio e a comunicarne i risultati all Ufficio Segreteria. Articolo 19 ter Circolazione dei dati all'interno del comune 1. Nell'ambito del proprio ufficio o servizio, il responsabile del trattamento dei dati designa gli incaricati del trattamento. 2. Ogni richiesta di trattamento dei dati personali, da parte di soggetti diversi dagli incaricati e dai responsabili, debitamente motivata, dev'essere soddisfatta nella misura necessaria al perseguimento dei fini istituzionali. Articolo 19 quater Richiesta di comunicazione e diffusione dei dati effettuata dai privati e da enti pubblici 1. Ogni richiesta rivolta dai privati al Comune e finalizzata ad ottenere il trattamento, la diffusione e la comunicazione dei dati personali anche contenuti in banche di dati, dev'essere scritta e motivata. In essa devono essere specificati gli estremi del richiedente e devono essere indicati i dati ai quali la domanda si riferisce e lo scopo per il quale sono richiesti. La richiesta deve, inoltre, indicare le norme di legge o di regolamento in base alle quali è avanzata. 2. Il Sindaco o suo delegato, dopo avere valutato che il trattamento, la diffusione e la comunicazione dei dati personali sono coerenti con i fini istituzionali del Comune e non ledono i diritti tutelati dalla legge 675/96 e, in particolare, il diritto alla riservatezza e il diritto all'identità personale dei soggetti cui i dati si riferiscono, provvede alla trasmissione dei dati stessi nella misura e secondo le modalità strettamente necessarie a soddisfare la richiesta. 3. Le richieste di comunicazione e diffusione dei dati provenienti da altri enti pubblici sono soddisfatte, oltre che quando siano disciplinate da una norma di legge o di regolamento, quando siano necessarie al perseguimento dei fini istituzionali del richiedente, che quest'ultimo avrà cura di indicare, oltre che dei fini istituzionali del Comune.
9 TITOLO IV RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO DEL DIRITTO DI ACCESSO Art. 20 Responsabile del procedimento 1. Il responsabile del procedimento per l accesso viene individuato dal Responsabile dell Area che detiene le informazioni, i documenti e gli atti oggetto di richiesta. 2. All autenticazione della copia dei documenti depositati presso gli uffici comunali provvede il responsabile del procedimento. Art. 21 Incombenze del responsabile del procedimento 1. Il responsabile del procedimento, seguendo l ordine cronologico delle domande, verifica sommariamente la sussistenza di eventuali impedimenti all esercizio del diritto di accesso e comunica per iscritto all interessato oltre al proprio nome, cognome e unità operativa, l ora ed il giorno in cui lo stesso può esaminare i documenti e/o ritirare le copie richieste, nel caso in cui la domanda non possa essere evasa immediatamente. 2. Provvede altresì a comunicare agli eventuali controinteressati, anche a mezzo telegramma notizia dell esito della procedura di accesso. I controinteressati, nel termine di tre giorni dalla comunicazione, possono prendere visione della richiesta e presentare memorie scritte. Art. 22 Competenze del responsabile del procedimento 1. Se la domanda non consente di individuare le informazioni, i documenti e gli atti richiesti o non sia adeguatamente motivata, il responsabile del procedimento comunica all interessato: a) la decisione di diniego all accesso; b) la decisione di sospensione di ogni termine per acquisire i chiarimenti o gli elementi integrativi sulla domanda. 2. Le comunicazioni di cui al comma 1, se non ritirate personalmente, vengono inoltrate a mezzo raccomandata A.R. al domicilio del richiedente entro 15 giorni dalla presentazione della richiesta. 3. Nel caso previsto dal comma 1, lett. b) del presente articolo, l interessato, entro cinque giorni dal ricevimento della comunicazione, è tenuto a fornire i chiarimenti o gli elementi integrativi, a pena di archiviazione della richiesta.
10 TITOLO V COMMISSIONE DI GARANZIA Art. 23 Composizione e competenze 1. Il Consiglio comunale nomina la Commissione di garanzia per l esercizio del diritto di accesso, composta dal Segretario comunale, e da due consiglieri comunali, di nomina consiliare, di cui uno designato dalla minoranza. 2. La Commissione di Garanzia ha le seguenti competenze: a) vigila sull effettivo esercizio del diritto di accesso dei cittadini; b) si pronuncia nei casi previsti dagli artt. 11 e 18 del presente regolamento; c) esamina i casi di ritardo nell evasione delle richieste; d) mantiene i rapporti con la Commissione per l accesso ai documenti amministrativi istituita ai sensi dell art. 27 della legge 7 agosto 1990, n. 241 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; e) redige annualmente una relazione sull esercizio del diritto di accesso. La relazione è inviata ai Presidenti dei Gruppi Consiliari ed alla Commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
11 TITOLO VI NORME TRANSITORIE E FINALI Art. 24 Disposizioni transitorie 1. Fino all istituzione dell ufficio relazioni con il pubblico e comunque fino all individuazione dell ufficio competente, al fine di dare attuazione alle disposizioni del presente regolamento, le richieste di informazioni, di visione di atti o di rilascio di copia dei medesimi vanno rivolte al responsabile dell ufficio presso il quale si trova l atto. Art. 25 Disposizioni finali 1. Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si rinvia alla normativa vigente in materia. Art. 26 Entrata in vigore 1. Il presente regolamento entra in vigore dopo l esame, senza rilievi, da parte dell Organo Regionale di Controllo e la ripubblicazione per quindici giorni all Albo Pretorio del Comune.
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