PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA denominata Libero Consorzio Comunale ai sensi della L.R. n. 8/2014

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1 PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA denominata Libero Consorzio Comunale ai sensi della L.R. n. 8/2014 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO con i poteri del Consiglio Nr. 39 Del 31/03/2015 Oggetto: RICOGNIZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE E RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI AZIONARIE DETENUTE. APPROVAZIONE PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE, EX ART. 1, COMMA 611, LEGGE 190/2014. L anno duemilaquindici il giorno trentuno.del mese marzo alle ore 09:30 nella sede della Provincia Regionale di Catania, denominata Libero Consorzio Comunale ai sensi della L.R. n. 8/2014 Via Nuovaluce, 67/a Tremestieri Etneo (Catania), il Commissario Straordinario, Dr. Giuseppe Romano, con le competenze del Consiglio, ai sensi del decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 408/SERV1/S.G.. del 01 dicembre 2014, assistito dal Segretario Generale avv. Francesca Ganci. Vista la proposta di deliberazione n. 45 del 27/03/2015 redatta dal Dirigente Dott. Francesco Schillirò del Servizio D1.02 BILANCIO E PARTECIPATE, che di seguito si trascrive: Premesso che: Il quadro normativo di riferimento in materia di adempimenti ai fini della legittima detenibilità delle società partecipate dagli EE.LL. è costituito da: 1. l art. 3 commi della Legge 244/2007 ha previsto l obbligo per le Amministrazioni di cui all art. 1 c. 2 del D. Lgs. 165/2001, fra le quali rientrano le Regioni e gli Enti locali, di cedere, nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica, le partecipazioni in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali. In modo particolare, l art. 3, comma 27, della Legge 244/2007 stabilisce quanto di seguito: Al fine di tutelare la concorrenza ed il mercato, le amministrazioni di cui all art. 1, comma 2, del D. Lgs. 30 marzo 2001 n. 165 non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società. E sempre ammessa la costituzione di società che producano servizi di interesse generale e l assunzione di partecipazioni in tali società da parte delle amministrazioni di cui all art. 1,

2 comma 2, del D. Lgs. 30 marzo 2001 n. 165, nell ambito dei rispettivi livelli di competenza ; 2. L art. 1, comma 569 della Legge n. 147 (Legge di stabilità 2014), nel prorogare i termini fissati dal comma 29 dell articolo 3 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 al 31 dicembre 2014 per la dismissione partecipazioni che rientrano nel perimetro fissato dalla norma ha stabilito che, decorso il termine: la partecipazione non alienata mediante procedura di evidenza pubblica cessa ad ogni effetto; entro dodici mesi successivi alla cessazione la società liquida in denaro il valore della quota del socio cessato in base ai criteri stabiliti all articolo 2437 ter, secondo comma, del codice civile ; 3. La Legge n. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015) art. 1, comma 611 e seguenti, ha da ultimo disposto che : comma 611: fermo restando quanto previsto dall'articolo 3, commi da 27 a 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, e dall'articolo 1, comma 569, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e successive modificazioni, che le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano, gli enti locali, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le università e gli istituti di istruzione universitaria pubblici e le autorità portuali, a decorrere dal 1º gennaio 2015, avviano un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31dicembre 2015, anche tenendo conto dei seguenti criteri: a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione; b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni. comma 612: I presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, i presidenti delle province, i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità e i tempi di attuazione, nonché l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Tale piano, corredato di un'apposita relazione tecnica, è trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata. Entro il 31 marzo 2016, gli organi di cui al primo periodo predispongono una relazione sui risultati conseguiti, che è trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicata nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata. La pubblicazione del piano e della relazione costituisce obbligo di pubblicità ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. comma 614: Nell attuazione dei piani operativi di cui al comma 612 si applicano le previsioni di cui all articolo 1, commi da 563 a 568-ter, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e successive modificazioni, in materia di personale in servizio e di regime fiscale delle operazioni di

3 Strumentali Società a partecipazione minoritaria scioglimento e alienazione. Le disposizioni del comma 568-bis dell articolo 1 della legge n. 147 del 2013 si applicano anche agli atti finalizzati all attuazione dei predetti piani operativi deliberati entro il 31 dicembre Dato atto che: - al fine di ottemperare al disposto della normativa sopra richiamata, il competente Servizio ha iniziato, sin dal mese di Gennaio 2015, la relativa istruttoria verificando, preliminarmente, la ricorrenza delle condizioni che attengono l obbligo di dismissione, ed in particolare la sussistenza o meno di motivazioni che consentano a questa Provincia Regionale di Catania, denominata Libero Consorzio Comunale ai sensi della L.R. N. 8/2014, il mantenimento delle partecipazioni azionarie in atto detenute; - dalla superiore verifica, è emerso che le società interessate alle misure di razionalizzazione sono quelle riportate nel seguente prospetto: n. Denominazione Quota di partecipazione Valore azioni/quote nominale Valore effettivo azioni/ quote al Agenzia provinciale per l'energia e l'ambiente (Apea) srl 100% , ,00 2 Pubbliservizi spa 95, 5% 995, ,00 3 GAC - GRUPPO DI AZIONE COSTIERA RIVIERA ETNEA DEI CICLOPI E DELLE LAVE s.c.c. a.r.l. 3% 1.000,00 997,00 4 Gal Etna s.c.a.r.l. 1,60% 1.734,00 904,00 5 Gal Kalat s.c.a.r.l 3, ,00 999,93 6 Gal Terre dell'etna e dell'alcantara 7 Mercati Agro Alimentari Sicilia (MAAS) spa 8 S.A.C. Società Aeroporto Catania spa 9 Servizi Idrici Etnei spa 10 Società degli interporti siciliani spa 10,42% , ,00 2,07% , ,00 12,5% , ,00 7,86% , ,00 10,01% ,2711 calcolato sulla base della riduzione del capitale ad , ,2711 calcolato sulla base del patrimonio netto alla data del Dato atto che, nel corso dell istruttoria, sono stati coinvolti i Dirigenti delle strutture dell Ente competenti per materia delle suddette dieci società, al fine di acquisire il loro parere in merito

4 all individuazione delle partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali di questa Provincia e /o e non più convenienti dal punto di vista economico - strategico nonché delle modalità di attuazione da indicare per singole azioni (cessioni, fusioni, scissioni ecc), tenendo anche conto delle ricadute per questo Ente e per la collettività amministrata; Che, a conclusione dell istruttoria, è stato predisposta la bozza di Piano Operativo di razionalizzazione, della Relazione tecnica e delle singole schede relative a ciascuna società, contenenti le informazioni relative ai singoli profili aziendali, alla situazione contabile - finanziaria di ognuna di esse nonché di apposito prospetto riepilogativo dei criteri di massima, compresi nell'elenco del comma 611, lettere da a) ad e), in base ai quali si è determinata la scelta del mantenimento o liquidazione o cessione della partecipazione; Che, nella suddetta Relazione tecnica si è provveduto a: operare una ricognizione delle società ad oggi partecipate dall Ente; dare conto dei provvedimenti già adottati alla luce della normativa, citata in premessa del presente atto, ( art. 3 commi della Legge 244/2007, art. 1, comma 569 della Legge n. 147 nonché art. 1 comma 611 Legge 190/2014) ; precisare la compatibilità del mantenimento delle partecipazioni alle singole società alla luce dei criteri di massima indicati al comma 611; valutare, per ogni singola società, la convenienza economico - strategica del mantenimento, finalizzata a ridurre il numero delle partecipazioni in considerazione, anche, delle mutate condizioni economico-finanziarie dell Ente nell attuale contesto della finanza pubblica, caratterizzato dalla scarsità di risorse, nonché alle future connotazioni giuridiche che verranno assunte a seguito della imminente riforma degli Enti di area vasta in Sicilia; precisare, per ogni singola partecipata, anche minoritaria, la scelta operata ( mantenimento, liquidazione, cessione ); indicare, come previsto dalla normativa, le modalità ed i tempi di attuazione, subordinandoli alla emananda normativa regionale di riforma degli enti di area vasta in Sicilia; esporre gli eventuali risparmi da conseguire; Visti, pertanto, la Relazione tecnica, le Schede societarie ed la bozza di Piano Operativo di razionalizzazione, allegati quale parte integrante e sostanziale al presente atto; Considerato che la norma di legge su richiamata attribuisce, per la definizione ed approvazione del Piano Operativo, espressa competenza al vertice monocratico di ogni amministrazione interessata e, pertanto, nel caso delle Province ai Presidenti delle stesse; Che, tuttavia, al di là della formulazione letterale del comma 612, si ritiene che l approvazione finale del Piano spetti al Consiglio Provinciale, a mente dell art. 32 della legge n. 142 del 08/06/1990, così come recepita in Sicilia dalla legge regionale n. 48/1991; Che, pertanto, la presente proposta si sottopone all approvazione del Sig. Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio; Ritenuto opportuno dare comunicazione del presente provvedimento al Collegio dei Revisori dei Conti, chiedendone il parere, ai sensi dell art. 84 del vigente Regolamento di contabilità, nella fase attuativa del piano operativo di razionalizzazione allegato al presente atto; Visto il vigente statuto provinciale; Quanto sopra premesso e considerato, PROPONE AL COMMISSARIO STRAORDINARIO Per le ragioni espresse nella parte motiva, che qui si intendono interamente riportate, la deliberazione dal seguente dispositivo:

5 1. approvare il Piano Operativo di razionalizzazione, così come risultante nell allegata bozza, nella Relazione tecnica e nelle schede societarie alla stessa allegate, parti integranti e sostanziali del presente atto; 2. dare mandato al Dirigente Proponente di porre in essere tutti gli adempimenti gestionali conseguenti; 3. dare atto che gli atti ed i negozi giuridici che daranno attuazione al Piano Operativo di razionalizzazione godranno delle agevolazioni tributarie, come previsto dall art. 1 comma 568 bis della L. 147/2013; 4. trasmettere copia del presente atto alla Corte dei Conti per le valutazioni di competenza. 5. pubblicare, ai sensi del d.lgs 33/2013, sul sito istituzionale dell Ente copia del presente atto e dei relativi allegati; Dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo, ai sensi dell art. 12, comma 2, della l.r. n. 44/1991. Visto il parere di regolarità tecnico/amministrativa Favorevole reso in data 30/03/2015 dal Dirigente Dott. Francesco Schillirò del Servizio D1.02 BILANCIO E PARTECIPATE; Visto il parere di regolarità contabile Si esprime Parere Favorevole reso in data 30/03/2015 dal Dirigente del Servizio Finanziario; Ritenuto di approvare integralmente detta proposta per le motivazioni nella stessa contenute; DELIBERA 1. approvare il Piano Operativo di razionalizzazione, così come risultante nell allegata bozza, nella Relazione tecnica e nelle schede societarie alla stessa allegate, parti integranti e sostanziali del presente atto; 2. dare mandato al Dirigente Proponente di porre in essere tutti gli adempimenti gestionali conseguenti; 3. dare atto che gli atti ed i negozi giuridici che daranno attuazione al Piano Operativo di razionalizzazione godranno delle agevolazioni tributarie, come previsto dall art. 1 comma 568 bis della L. 147/2013; 4. trasmettere copia del presente atto alla Corte dei Conti per le valutazioni di competenza. 5. pubblicare, ai sensi del d.lgs 33/2013, sul sito istituzionale dell Ente copia del presente atto e dei relativi allegati; Dare mandato al Dirigente Proponente di porre in essere tutti gli adempimenti gestionali conseguenti. La presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi della L.R. 03/12/1991 N. 44 e successive modifiche ed integrazioni. Letto, approvato e sottoscritto Il Segretario Generale Avv. Francesca Ganci Il Commissario Straordinario Dott. Giuseppe Romano