Protocollo d Intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia. Consorzio Sol.Co Rete di Imprese Sociali Siciliane.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Protocollo d Intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia. Consorzio Sol.Co Rete di Imprese Sociali Siciliane."

Transcript

1 Protocollo d Intesa tra Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia e Consorzio Sol.Co Rete di Imprese Sociali Siciliane e Fondazione ÈBBENE 1

2 Il Giorno 11 Luglio 2013, presso la Sala Gialla dell Assemble Regionale Siciliana in Palermo sono presenti; Il Presidente del Comitato Regionale C.R.I. della Sicilia Avv. Rosario Maria Gianluca Valastro; Il Presidente del Consorzio Sol.Co. - Rete di Imprese Sociali Siciliane Dott. Francesco Passantino Il Presidente della Fondazione ÈBBENE Dott. Edoardo Barbarossa PREMESSO CHE La Croce Rossa Italiana è un associazione di interesse pubblico ausiliaria dei pubblici poteri del settore umanitario, posta sotto l alto patronato del Presidente della Repubblica, in virtù del Decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, l Associazione Italiana della Croce Rossa è autorizzata ad esercitare le seguenti attività d interesse pubblico: a) organizzare una rete di volontariato sempre attiva per assicurare allo Stato Italiano l applicazione, per quanto di competenza, delle Convenzioni di Ginevra, dei successivi Protocolli aggiuntivi e delle risoluzioni internazionali, nonché il supporto di attività ricomprese nel servizio nazionale di Protezione Civile; b) organizzare e svolgere, in tempo di pace e in conformità a quanto previsto dalle vigenti convenzioni e risoluzioni internazionali, servizi di assistenza sociale e di soccorso sanitario in favore di popolazioni, anche straniere, in occasione di calamità e di situazioni di emergenza, di rilievo locale, regionale, nazionale e internazionale; c) svolgere attività umanitarie presso i centri per l identificazione e l espulsione di immigrati stranieri, nonché gestire i predetti centri e quelli per l accoglienza degli immigrati, in particolare dei richiedenti asilo; d) svolgere in tempo di conflitto armato il servizio di ricerca e di assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati, dei dispersi, dei profughi, dei deportati e rifugiati e, in tempo di pace, il servizio di ricerca delle persone scomparse in ausilio alle forze dell ordine; e) svolgere attività ausiliaria dei pubblici poteri, in Italia e all estero, sentito il Ministro degli affari esteri nonché il Ministero della difesa in caso di impieghi di carattere ausiliario delle Forze Armate, secondo le regole determinate dal Movimento; 2

3 f) agire quale struttura operativa del servizio nazionale di Protezione Civile ai sensi dell articolo 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; g) promuovere e diffondere, nel rispetto della normativa vigente, l educazione sanitaria, la cultura della protezione civile e dell assistenza alla persona; h) realizzare interventi di cooperazione allo sviluppo in Paesi esteri, d intesa ed in raccordo con il Ministero degli Affari Esteri e con gli uffici del Ministro per la cooperazione internazionale e l integrazione; i) collaborare con i componenti del Movimento in attività di sostegno alle popolazioni estere, oggetto di rilevante vulnerabilità; j) svolgere attività di advocacy e diplomazia umanitaria, così come intese dalle convenzioni e risoluzioni degli organi internazionali della Croce rossa; k) svolgere attività con i più giovani ed in favore dei più giovani, anche attraverso attività formative presso le scuole di ogni ordine e grado; l) diffondere e promuovere i principi e gli istituti del diritto internazionale umanitario, nonché i principi umanitari ai quali si ispira il Movimento; m) promuovere la diffusione della coscienza trasfusionale e della cultura della donazione di sangue, organi e tessuti tra la popolazione, effettuare la raccolta ed organizzare i donatori volontari, nel rispetto della normativa vigente e delle norme statutarie; n) svolgere, ai sensi dell articolo 1, comma 2-bis, della legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modificazioni - nell ambito della programmazione regionale ed in conformità alle disposizioni emanate dalle regioni - attività di formazione per il personale non sanitario e per il personale civile all uso di dispositivi salvavita in sede extra ospedaliera, rilasciando le relative certificazioni di idoneità all uso; o) svolgere, nell ambito della programmazione regionale ed in conformità alle disposizioni emanate dalle Regioni, attività di formazione professionale, di formazione sociale, sanitaria e sociosanitaria, anche a favore delle altre componenti e strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile. L Associazione per lo svolgimento di attività sanitarie e socio sanitarie per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), può sottoscrivere convenzioni con pubbliche amministrazioni, partecipare a gare indette da pubbliche amministrazioni e sottoscrivere i relativi contratti. Per lo svolgimento delle attività di cui al presente articolo, le pubbliche amministrazioni di cui all articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 sono autorizzate a stipulare convenzioni prioritariamente con l Associazione. 3

4 Il Consorzio Sol.Co. - Rete di Imprese Sociali Siciliane è un consorzio regionale di cooperative sociali nato nel 1994 dall unione di 5 cooperative sociali di tipo A che, spinte dagli stessi valori e dalla stessa missione, decidono di intraprendere la strada della cooperazione sociale in Sicilia facendo dei valori di solidarietà, integrazione, promozione e garanzia della qualità del lavoro sociale, il fulcro di tutto il sistema cooperativo e delle attività portate avanti al servizio delle persone svantaggiate. Dalla sua costituzione ad oggi, il Consorzio Sol.Co. e i suoi soci hanno scelto di intraprendere una strada nuova in Sicilia, provando a dare un volto nuovo alla cooperazione sociale mediante un approccio solidaristico e imprenditoriale e ponendo massima attenzione sul valore della persona, sia essa destinataria dell agire sociale della Rete Sol.Co. o compagna di viaggio. Nel corso degli anni, moltissime esperienze di cooperazione sociale in Sicilia si sono ancorate alla mission di Sol.Co., portando alla nascita di nuovi consorzi territoriali di cooperative sociali. Grazie alla cooperazione sociale è stato possibile creare un meccanismo di sviluppo occupazionale, in cui trovano spazio soci lavoratori, lavoratori dipendenti, lavoratori svantaggiati e volontari. Attraverso Sol.Co. si è fatta avanti l idea della partecipazione alla vita consortile, basata su una gestione condivisa delle prospettive di sviluppo, soprattutto alla luce delle difficoltà che attraversano il terzo settore e della conseguente necessità di operare in rete. Oggi Sol.Co. S.C.S. conta al suo interno 11 consorzi territoriali, 113 cooperative sociali, 3 consorzi di filiera, 2 coordinamenti e altri 4 soci (consorzi e cooperative sociali), oltre che dà occupazione a circa 2000 persone. La rete Sol.co. è un esempio di economia solidale che mira al bene comune mettendo insieme connotati di impresa con valori sociali, e che lotta contro le discriminazioni e per la piena integrazione di tutti i cittadini, particolarmente quelli più fragili, per un rilancio della democrazia. Il Consorzio Sol.Co. - la cui mission e il proprio codice etico sono ben definiti sin dalla sua costituzione - si ispira a un sistema di valori che ha generato un cammino di solidarietà e ha portato a un impegno, personale e professionale, nella cooperazione sociale. Questo sistema di valori si è scelto di tradurlo, per l appunto, in un modello operativo particolare, quello dell impresa sociale. Sol.co. si propone a tutti gli interlocutori come partner per costruire un economia solidale che consenta la coesione sociale, la lotta alle discriminazioni e la piena integrazione di tutti i cittadini, particolarmente quelli più fragili, in particolare attraverso: 4

5 a) Studi e Ricerche: orientamento del Sistema alla continua innovazione dei servizi, all approfondimento e all analisi dei temi d interesse per la Rete, coerentemente con i cambiamenti del nuovo Welfare; b) Prossimità: messa a sistema dei servizi specializzati e orientati a soddisfare i bisogni dei singoli e delle famiglie svantaggiate; c) Modelli Organizzativi: valorizzazione e ottimizzazione delle relazioni tra gli attori di un territorio attraverso partnership stabili orientate allo sviluppo delle Comunità; d) Apertura ai nuovi mercati: individuazione di nuovi mercati e nuove opportunità di business anche attraverso la sperimentazione di nuove modalità di erogazione per i servizi di prossimità; e) Sviluppo della Immagine d impresa : identificazione e diffusione di buone prassi, attenzione alla comunicazione interna ed esterna, facendo confluire tutte le iniziative della Rete in un unico marchio identificativo; f) Formazione continua e attenzione alle risorse umane interne alla Rete: aggiornamento e qualificazione delle competenze delle professionalità interne alla Rete e focus sul benessere delle risorse umane interne; g) Ingegnerizzazione informatica della rete: realizzazione di una infrastruttura di servizi informatici finalizzati al miglioramento ed alla razionalizzazione del flusso delle informazioni e delle comunicazioni nella rete a tutti i livelli. La Fondazione ÈBBENE è una struttura autonoma dedicata ad attività di servizio e di solidarietà sociale con lo scopo di compiere azioni positive e disinteressate a favore di tutti e, in particolare, di coloro che versano in situazioni molto disagiate. ÈBBENE è una Fondazione di partecipazione multi-scopo in quanto opera in più campi in considerazione della molteplicità delle esigenze e dell approccio globale e multi-settoriale ai vari problemi della popolazione; opera per promuovere iniziative socialmente rilevanti nell ambito degli interventi sociali a favore della popolazione. La Fondazione intende promuovere interventi di prossimità alla persona mediante attività di assistenza sanitaria e socio-sanitaria, interventi di inclusione sociale e lavorativa dei soggetti più deboli del mercato del lavoro, interventi di assistenza ad ampio raggio che vanno dalla consulenza e tutela legale - tramite l associazione dei consumatori - alla consulenza in materia ambientale, dall assistenza fiscale e al credito a quella alimentare. Inoltre la Fondazione opera nel campo delle iniziative di partecipazione civica e di solidarietà sociale, favorendo le condizioni per il coinvolgimento di cittadini, istituzioni, realtà sociali ed ecclesiali, imprese e soggetti finanziari. 5

6 La Fondazione ÈBBENE è anche uno strumento con cui si vuole rivoluzionare il Welfare siciliano e non solo, attraverso l erogazione di servizi di prossimità ai cittadini fragili, realizzando preziose iniziative in ambito sociale ed attuando interventi urgenti di assistenza a categorie deboli e in condizioni di fragilità. Intende realizzare preziose iniziative in ambito sociale volte a colmare le lacune di un Welfare lento e poco sviluppato, laddove, invece, si richiedono urgenti interventi di assistenza a categorie deboli e in condizioni di fragilità. Data la crisi persistente e la difficoltà delle istituzioni ad assicurare alle famiglie risposte soddisfacenti ai bisogni sempre più articolati e differenziati, la Fondazione si rapporta direttamente con le famiglie per far fronte a bisogni quali la cura di persone non autosufficienti e dei bambini, la ricerca del lavoro, la casa, la cura della salute, l attenzione al consumo, etc. In particolare, la Fondazione intende: a) riqualificare luoghi sensibili con azioni di prossimità, diminuendo le situazioni conflittuali che generano la non omogeneità (conflitti tra anziani e giovani, tra coloro che vivono e lavorano in un quartiere e coloro che invece lo considerano un «quartiere dormitorio», tra popolazione e migranti o tra migranti e migranti); b) promuovere azioni concrete di recupero di persone e di luoghi alla legalità, quali la riqualificazione di luoghi sottratti alla criminalità per farne sedi di aggregazione sociale o di lavoro per giovani e persone in situazione di difficoltà; c) promuovere e realizzare azioni di sostegno alle famiglie, con particolare attenzione a quelle che versano in condizione di difficoltà, di disagio, di indigenza o povertà, favorendo i processi di integrazione sociale, le formule di acquisti collettivi, l accesso al credito; d) promuovere interventi di prossimità alla persona mediante attività di assistenza sanitaria e socio-sanitaria; e) intervenire sui fenomeni aggregativi giovanili devianti (promuovendo nuovi luoghi di aggregazione diversi dalla strada, sviluppando progetti che coniughino impegno, sport, attività ludico educative collegate al mondo della musica, favorendo la prevenzione e offrendo alternative concrete alla devianza) e porre attenzione sulla centralità del problema educativo nei giovani coniugando educazione e innovazione, orientando le loro potenzialità su obiettivi positivi, offrendo le medesime opportunità formative ai minori stranieri, promuovendo la mediazione culturale e la permanenza nel sistema scolastico; 6

7 f) realizzare attività rivolte all inclusione sociale e lavorativa dei soggetti deboli del mercato del lavoro; g) promuovere programmi di ricerca, negli ambiti attinenti le proprie competenze; h) promuovere attività di collaborazione con altri enti pubblici e privati, orientate alla formazione professionale ed alla educazione civica, sempre nel limite delle discipline di interesse della Fondazione; i) realizzare modalità e strumenti di Welfare aziendale; j) promuovere attività sociali, attraverso la promozione di iniziative di beneficenza. CONSIDERATE le specifiche competenze maturate nei settori di riferimento dal Comitato Regionale della Sicilia della Croce Rossa Italiana (di seguito: C.R.I.), dal Consorzio Sol.Co Rete di imprese sociali siciliane (di seguito Sol.co) e dalla Fondazione ÈBBENE (di seguito: ÈBBENE), LE PARTI CONVENGONO Articolo 1 Oggetto Il presente Protocollo ha finalità di conoscenza reciproca delle realtà, sia a livello regionale sia a livello locale. La C.R.I., il Sol.Co ed ÈBBENE, ognuno nel rispetto dei propri ambiti di intervento e della propria programmazione, si impegnano a collaborare nelle seguenti aree di interesse comune: iniziative, buone prassi, formazione, sensibilizzazione, ricerca e progettazione. La C.R.I., il Sol.Co ed ÈBBENE possono promuovere l elaborazione di progettualità e ricerca anche ai fini di una candidatura al finanziamento proveniente da rimesse di enti, fondazioni e organismi nazionali o europei per la loro realizzazione. Le parti si impegnano, a far data dalla firma del presente Protocollo e laddove l interesse sia manifestatamene comune, a proporre servizi congiunti ad Enti Pubblici e Privati con le naturali attività dalle stesse esercitate. Articolo 2 - Modalità di attuazione Ogni singola iniziativa è integrata di volta in volta da una specifica manifestazione di interesse, dove sono indicate nelle specifico le attività svolte dalle singole parti coinvolte. 7

8 La realizzazione delle varie iniziative può coinvolgere le sedi di C.R.I., Sol.co. ed ÈBBENE di relativa competenza territoriale. Articolo 3 Monitoraggio I firmatari del presente Protocollo si incontrano almeno una volta l anno per progettare le aree di lavoro congiunto. A tal fine essi costituiscono un gruppo di lavoro, composto complessivamente da sei componenti, due per ognuna delle parti, al fine di monitorare il raggiungimento degli obiettivi del presente Protocollo e segnalare alle parti eventuali criticità che impediscono il raggiungimento delle finalità stabilite. Articolo 4 - Obblighi di riservatezza La C.R.I., il Sol.Co ed ÈBBENE si impegnano a non rivelare a terzi e a non utilizzare in alcun modo dati, notizie, informazioni e quant altro venga messo a propria disposizione, e si rendono garanti del loro trattamento secondo il Codice sulla privacy nel testo vigente. Sono fatti salvi i motivi strettamente attinenti all esecuzione del presente Protocollo. Articolo 5 - Durata e modifiche del Protocollo Il presente Protocollo d intesa ha durata annuale ed è tacitamente rinnovato salvo disdetta. Letto, confermato e sottoscritto in Palermo, addì 11 Luglio 2013 Il Presidente del Comitato Regionale C.R.I. della Sicilia Avv. Rosario Maria Gianluca Valastro Il Presidente del Consorzio Sol.Co. - Rete di imprese sociali siciliane Dott. Francesco Passantino Il Presidente della Fondazione ÈBBENE Dott. Edoardo Barbarossa 8

Protocollo d intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia. Associazione ERIS

Protocollo d intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia. Associazione ERIS Protocollo d intesa tra Croce Rossa Italiana e pagina 1 di 5 PREMESSO L è un ente di formazione accreditato ai sensi del D. A. 13 Aprile 2006, n. 1037, modificato con D.A. 22 Dicembre 2011, n. 4905. L

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia

Protocollo d Intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia Protocollo d Intesa tra Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia e Associazione Italiana Celiachia Sicilia - ONLUS pagina 1 di 5 PREMESSO La Croce Rossa Italiana è un ente di diritto pubblico,

Dettagli

CONVENZIONE tra Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia

CONVENZIONE tra Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia CONVENZIONE tra Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia e Associazione Professionale Polizia Locale - Sicilia PREMESSO La Croce Rossa Italiana è un Associazione senza fini di lucro che si

Dettagli

Protocollo d intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia

Protocollo d intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia Protocollo d intesa tra Croce Rossa Italiana e pagina 1 di 5 PREMESSO Associazioni Sportive e Sociali Italiane è un Ente di Promozione Sportiva s Sociale riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell Interno:

Dettagli

Convenzione. tra. Centro Regionale Trapianti. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia

Convenzione. tra. Centro Regionale Trapianti. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia Convenzione tra Centro Regionale Trapianti e Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia pagina 1 di 5 PREMESSO Il Centro Regionale Trapianti in ossequio alle previsioni di cui all articolo10,

Dettagli

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO VISURA DI EVASIONE CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI SUSA DATI ANAGRAFICI Indirizzo Sede Susa (TO) Corso Stati Uniti 5 cap 10059

Dettagli

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO Registro Imprese - VISURA DI EVASIONE CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI RIVOLI DATI ANAGRAFICI Indirizzo Sede RIVOLI (TO) VIALE BELTRAMO

Dettagli

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di ASTI

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di ASTI Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di ASTI VISURA DI EVASIONE COMITATO LOCALE CROCE ROSSA ITALIANA DI CASTELNUOVO DON BOSCO E P IOVA' MASSAIA DATI ANAGRAFICI Indirizzo Sede Numero

Dettagli

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO - VISURA ORDINARIA DELL'IMPRESA CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI SUSA DATI ANAGRAFICI Indirizzo Sede SUSA (TO) CORSO STATI UNITI

Dettagli

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di CATANIA, RAGUSA e SIRACUSA della SICILIA ORIENTALE

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di CATANIA, RAGUSA e SIRACUSA della SICILIA ORIENTALE Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di CATANIA, RAGUSA e SIRACUSA della SICILIA ORIENTALE Registro Imprese - VISURA ORDINARIA DELL'IMPRESA CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO DI CATANIA DATI

Dettagli

LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE: RIFLESSI SULLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE

LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE: RIFLESSI SULLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE: RIFLESSI SULLE ASSOCIAZIONI DI 1 PROMOZIONE SOCIALE Carate Brianza, 27 ottobre 2018 2 IL TERZO SETTORE DEFINIZIONE 3 IL TERZO SETTORE «TERZO» perché si colloca tra lo Stato

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia

Protocollo d Intesa. tra. Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia Protocollo d Intesa tra Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia e Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ONLUS Sicilia pagina 1 di 6 PREMESSO La Croce Rossa Italiana è un

Dettagli

i punti comunità A cura di Dott.ssa Francesca Megni

i punti comunità A cura di Dott.ssa Francesca Megni i punti comunità A cura di Dott.ssa Francesca Megni Al fine di valorizzare le risorse comunitarie e favorire la messa in rete l AC ha proposto una nuova forma: i Punti Comunità. Punto Comunità è una organizzazione

Dettagli

Il PRESIDENTE. lo Statuto della Croce Rossa Italiana; VISTO

Il PRESIDENTE. lo Statuto della Croce Rossa Italiana; VISTO Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia Il Presidente ORDINANZA PRESIDENZIALE N. 58 DEL 11 LUGLIO 2013 STIPULA PROTOCOLLO D'INTESA CON IL CONSORZIO SOL.CO RETE DI IMPRESE SOCIALI SICILIANE

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA. TRA ANCI Puglia E AVIS Regionale Puglia

PROTOCOLLO D'INTESA. TRA ANCI Puglia E AVIS Regionale Puglia PROTOCOLLO D'INTESA TRA ANCI Puglia E AVIS Regionale Puglia PREMESSO CHE I'ANCI tutela e rappresenta gli interessi generali dei Comuni che sono il riferimento principale e riconosciuto dei cittadini nello

Dettagli

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1 Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA. la Società Cooperativa Sociale Iopervoiperio a r.l. Onlus. la Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Caltanissetta 1/5

PROTOCOLLO D INTESA TRA. la Società Cooperativa Sociale Iopervoiperio a r.l. Onlus. la Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Caltanissetta 1/5 PROTOCOLLO D INTESA TRA la Società Cooperativa Sociale Iopervoiperio a r.l. Onlus E la Croce Rossa Italiana 1/5 PREMESSO che la Croce Rossa Italiana, in forza dello Statuto approvato con D.P.C.M. 06.05.2005

Dettagli

ORDINANZA COMMISSARIALE N. 09 DEL 03 Marzo 2009

ORDINANZA COMMISSARIALE N. 09 DEL 03 Marzo 2009 CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE CALTANISSETTA ORDINANZA COMMISSARIALE N. 09 DEL 03 Marzo 2009 Oggetto: Approvazione Protocollo d intesa tra Associazione Solidarietà 2000 Onlus e la CRI Comitato Locale

Dettagli

Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale

Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale dott. Raffaele FABRIZIO Bologna, 20 gennaio 2010 La società regionale oggi Invecchiamento popolazione (aumento

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 7 DEL REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 7 DEL REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 7 DEL 20-02-2007 REGIONE LIGURIA NORME PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE SOCIALE DELLE CITTADINE E DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA (di seguito denominato USR) e CONFCOOPERATIVE TOSCANA (di seguito denominata CONFCOOPERATIVE) Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo

Dettagli

L Accordo quadro fra Interno, Lavoro e Unioncamere. e sostenere la formazione dei titolari di protezione internazionale

L Accordo quadro fra Interno, Lavoro e Unioncamere. e sostenere la formazione dei titolari di protezione internazionale L Accordo quadro fra Interno, Lavoro e Unioncamere per la formazione dei titolari di protezione internazionale È stato siglato il 25 gennaio 2018 al Viminale dal Ministro dell Interno, Marco Minniti, dal

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Progetto Regionale Sistema integrato dei servizi per le famiglie e gli assistenti familiari. Premesso che

PROTOCOLLO D INTESA. Progetto Regionale Sistema integrato dei servizi per le famiglie e gli assistenti familiari. Premesso che PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di un sistema di governance locale del lavoro di cura domiciliare Progetto Regionale Sistema integrato dei servizi per le famiglie e gli assistenti familiari Premesso

Dettagli

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO - VISURA STORICA DELL'IMPRESA CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI SUSA DATI ANAGRAFICI Indirizzo Sede SUSA (TO) CORSO STATI UNITI 5

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA PER

PROTOCOLLO DI INTESA TRA PER PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE TOSCANA COMUNI DI AREZZO, FIRENZE, GROSSETO, LIVORNO, LUCCA, MASSA, PISA, PISTOIA, PRATO, SIENA ANCI REGIONALE PER LA COSTITUZIONE DI UNITÀ TERRITORIALI PER L ACCOGLIENZA

Dettagli

A SCUOLA DI VOLONTARIATO

A SCUOLA DI VOLONTARIATO A SCUOLA DI VOLONTARIATO SI IMPARA A Ad incontrarsi e a rigenerarsi reciprocamente A stabilire nuove relazioni A creare nuovi legami di solidarietà A pensare e ad agire in termini di gratuità A scoprire

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 100 13.8.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 Legge regionale 41/2005. Protocollo d intesa fra Regione Toscana e Centro Nazionale per il Volontariato.

Dettagli

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L.

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. ì Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. Protocollo di intesa per l implementazione della Rete territoriale per il lavoro R.T.L. Premesso

Dettagli

Staff Direzione Generale Obiettivo Operativo 2017

Staff Direzione Generale Obiettivo Operativo 2017 Staff Direzione Generale Obiettivo Operativo 2017 Implementazione di una nuova metodologia per il controllo strategico applicata in via sperimentali ai Servizi alla Persona 1 Percorso di definizione Creazione

Dettagli

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n. SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra Regione Toscana Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale e Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.10 sono

Dettagli

Garanzia Giovani al Centro TAU

Garanzia Giovani al Centro TAU Garanzia Giovani al Centro TAU elementi essenziali del progetto Il progetto intende intervenire sul problema della povertà educativa del territorio palermitano Zisa Noce, rafforzando le opportunità educative,

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE

PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE TRA - Il Ministero dell Interno con sede legale in Roma Via del Viminale n. 1 ROMA, rappresentato

Dettagli

Codice ricevuta di completamento:

Codice ricevuta di completamento: SCHEDA DI SINTESI FONDAZIONE CARIPARMA BANDO 2014 Codice ricevuta di completamento: 1/6 Denominazione del soggetto richiedente Indicare il codice ID-R.O.L. della richiesta di contributo Indicare la NATURA

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. il Comitato Nazionale per il Microcredito, in persona del Presidente On. Mario Baccini,

PROTOCOLLO D INTESA. tra. il Comitato Nazionale per il Microcredito, in persona del Presidente On. Mario Baccini, PROTOCOLLO D INTESA tra il Comitato Nazionale per il Microcredito, in persona del Presidente On. Mario Baccini, e l Unione delle province italiane, in persona del Presidente On.Giuseppe Castiglione PREMESSO

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana PROTOCOLLO D INTESA tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale e AVIS Regionale Toscana VISTO il D.L. del 16 aprile 1994, n.297 e successive modificazioni ed integrazioni, contenente

Dettagli

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per l attuazione del progetto A.I.R.A. - Azioni Innovative Rete

PROTOCOLLO D INTESA. Per l attuazione del progetto A.I.R.A. - Azioni Innovative Rete PROTOCOLLO D INTESA Per l attuazione del progetto A.I.R.A. - Azioni Innovative Rete Antiviolenza, volto alla costruzione di una rete interistituzionale per la realizzazione di interventi finalizzati a

Dettagli

ITALIA PER LE IMPRESE CON LE PMI VERSO I MERCATI ESTERI Palermo, 23 novembre 2016 Albergo dei Poveri, corso Calatafimi, 217

ITALIA PER LE IMPRESE CON LE PMI VERSO I MERCATI ESTERI Palermo, 23 novembre 2016 Albergo dei Poveri, corso Calatafimi, 217 ITALIA PER LE IMPRESE CON LE PMI VERSO I MERCATI ESTERI Palermo, 23 novembre 2016 Albergo dei Poveri, corso Calatafimi, 217 Relatore: Rosario Di Prazza Dirigente responsabile del Servizio S4 «Internazionalizzazione,

Dettagli

STATUTO: LE ATTIVITA DI ASSOCIAZIONE VITE DIMENTICATE. Articolo 3. gratuito e senza scopo di lucro nell ambito sociale a tutela

STATUTO: LE ATTIVITA DI ASSOCIAZIONE VITE DIMENTICATE. Articolo 3. gratuito e senza scopo di lucro nell ambito sociale a tutela STATUTO: LE ATTIVITA DI ASSOCIAZIONE VITE DIMENTICATE Articolo 3 FINALITA E ATTIVITA DELL ASSOCIAZIONE L associazione svolge la propria attività sociale a titolo gratuito e senza scopo di lucro nell ambito

Dettagli

SCHEDA DI PROGETTO. 2 - Obiettivi generali 1 Devono essere indicati gli obiettivi che si intendono raggiungere con le iniziative progettuali

SCHEDA DI PROGETTO. 2 - Obiettivi generali 1 Devono essere indicati gli obiettivi che si intendono raggiungere con le iniziative progettuali AVVISO PUBBLICO PER IL FINANZIAMENTO DI INIZIATIVE E PROGETTI DI RILEVANZA REGIONALE PROMOSSI DA ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA DI

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 600 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 601 602 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013

Dettagli

PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE DI ARCI CREMONA (ANNO 2017/2018) TITOLO

PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE DI ARCI CREMONA (ANNO 2017/2018) TITOLO PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE DI ARCI CREMONA (ANNO 2017/2018) TITOLO OFFICINA RAPPRESENTANZA. Arci per il protagonismo studentesco e la cittadinanza attiva. SOGGETTI ATTUATORI Arci Cremona - Comitato

Dettagli

Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73

Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Norme per la promozione e lo sviluppo del sistema cooperativo della Toscana 04/01/2006 Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - N. 1 Art. 1 (Principi

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA

PROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA Direzione Regionale dell Umbria PROTOCOLLO D INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA e AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA PER LA PROMOZIONE, IMPLEMENTAZIONE E REALIZZAZIONE

Dettagli

FONDO ASILO MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE. Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione OS2 Integrazione/Migrazione legale - ON2 Integrazione

FONDO ASILO MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE. Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione OS2 Integrazione/Migrazione legale - ON2 Integrazione FONDO ASILO MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 OS2 Integrazione/Migrazione legale - ON2 Integrazione Il Programma Nazionale del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca. AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue

PROTOCOLLO D INTESA. MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca. AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue PROTOCOLLO D INTESA MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue VISTA la Legge quadro sul Volontariato 11 agosto 1991, n.266 ed in particolare l

Dettagli

AGENDA SOCIALE 2010 AREA METROPOLITANA CHIETI-PESCARA. Accordo Sociale

AGENDA SOCIALE 2010 AREA METROPOLITANA CHIETI-PESCARA. Accordo Sociale AGENDA SOCIALE 2010 AREA METROPOLITANA CHIETI-PESCARA Accordo Sociale ACCORDO SOCIALE PER L AREA METROPOLITANA CHIETI-PESCARA 1. Il presente Accordo sociale rappresenta un documento di condivisione dei

Dettagli

Fare ricerca, consulenza e formazione all Istituto per la Ricerca Sociale CECILIA GUIDETTI MILANO 31 MAGGIO 2016

Fare ricerca, consulenza e formazione all Istituto per la Ricerca Sociale CECILIA GUIDETTI MILANO 31 MAGGIO 2016 Fare ricerca, consulenza e formazione all Istituto per la Ricerca Sociale CECILIA GUIDETTI CGUIDETTI@IRSONLINE.IT MILANO 31 MAGGIO 2016 CHE COS È IRS E COSA FA IRS È un istituto di ricerca privato, costituito

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA. Maqueda 100, nella persona del Presidente e legale rappresentante, Prof.

PROTOCOLLO DI INTESA TRA. Maqueda 100, nella persona del Presidente e legale rappresentante, Prof. PROTOCOLLO DI INTESA TRA il CONSORZIO UNIVERSITARIO DELLA PROVINCIA DI PALERMO (di seguito CONSORZIO ), con sede legale in Palermo, via Maqueda 100, nella persona del Presidente e legale rappresentante,

Dettagli

PROTOCOLLO D' INTESA. tra COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VICENZA CROCE ROSSA ITALIANA SEZIONE DI VICENZA

PROTOCOLLO D' INTESA. tra COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VICENZA CROCE ROSSA ITALIANA SEZIONE DI VICENZA PROTOCOLLO D' INTESA tra COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VICENZA e CROCE ROSSA ITALIANA SEZIONE DI VICENZA Visti i seguenti riferimento normativi: - la legge 7 agosto 1990, n. 241 ed in particolare

Dettagli

Provincia di Mantova Servizi alla persona e alla comunità

Provincia di Mantova Servizi alla persona e alla comunità Provincia di Mantova Servizi alla persona e alla comunità Centro Polivalente Bigattera Animazione, formazione e assistenza per iniziative di agricoltura sociale a scala territoriale Azione di Sistema Piano

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITA DI VOLONTARIATO SVOLTA DA MIGRANTI TRA LA PREFETTURA DI VENEZIA, IL COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI, LA COOPERATIVA

PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITA DI VOLONTARIATO SVOLTA DA MIGRANTI TRA LA PREFETTURA DI VENEZIA, IL COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI, LA COOPERATIVA PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITA DI VOLONTARIATO SVOLTA DA MIGRANTI TRA LA PREFETTURA DI VENEZIA, IL COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI, LA COOPERATIVA TEMPUS E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, LE ASSOCIAZIONI

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA REGIONE PIEMONTE E COMITATO ITALIANO PER L UNICEF - ONLUS

PROTOCOLLO DI INTESA TRA GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA REGIONE PIEMONTE E COMITATO ITALIANO PER L UNICEF - ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA TRA GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA REGIONE PIEMONTE E COMITATO ITALIANO PER L UNICEF - ONLUS La Garante per l infanzia e l adolescenza della Regione Piemonte (di seguito Garante Regionale),

Dettagli

TRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva

TRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva Allegato A) CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI ROVIGO E LE AZIENDE ULSS 18 E 19 PER LA GESTIONE IN COLLABORAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINALIZZATE AD INSERIMENTI SOCIO-LAVORATIVI TRA la PROVINCIA DI ROVIGO, con

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità TITOLO: Protocollo d intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione congiunta

Dettagli

La concretizzazione di un idea Jobs4NEET

La concretizzazione di un idea Jobs4NEET La concretizzazione di un idea Jobs4NEET Agricoltura Sociale, Inclusione Sociale e Lavorativa per Giovani di Progetto 92 S.C.S. Trento, 21 giugno 2016 La Cooperativa Sociale Progetto 92 nasce nel 1992

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5 Protocollo d intesa nell ambito del Piano Regionale di Prevenzione TRA La Regione del Veneto C.F rappresentata dall

Dettagli

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/03/CU18/C7

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/03/CU18/C7 CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/03/CU18/C7 PARERE SULLO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO DI RIORGANIZZAZIONE DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLA CROCE ROSSA (C.R.I.) A NORMA DELL ARTICOLO

Dettagli

Siamo un organizzazione impegnata a proteggere la vita di bambini in difficoltà e trasformare il disagio in una nuova opportunità

Siamo un organizzazione impegnata a proteggere la vita di bambini in difficoltà e trasformare il disagio in una nuova opportunità Siamo un organizzazione impegnata a proteggere la vita di bambini in difficoltà e trasformare il disagio in una nuova opportunità Focalizziamo i nostri interventi e le attività in ambito sociale a favore

Dettagli

AREA ECONOMIA SOCIALE PROGETTO INNOVATIVO. Agenzia per l inclusione socio-lavorativa

AREA ECONOMIA SOCIALE PROGETTO INNOVATIVO. Agenzia per l inclusione socio-lavorativa AREA ECONOMIA SOCIALE PROGETTO INNOVATIVO Agenzia per l inclusione socio-lavorativa Sono di competenza del agenzia quegli interventi trasversali e personalizzati che si intrecciano con i bisogni e sono

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA. Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

PROTOCOLLO D'INTESA TRA. Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D'INTESA TRA Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Federazione Nazionale Stampa Italiana (di seguito denominato Federazione) Scuola e informazione:

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA (di seguito denominato USR TOSCANA) e LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA (di seguito denominata L.C.108La) Rafforzare e

Dettagli

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

IL CONSIGLIO DIRETTIVO Delibera del Consiglio Direttivo n 46 del 19 Ottobre 2018 Ratifica protocollo d intesa con associazione AVIS di Caltanissetta per la donazione del sangue IL CONSIGLIO DIRETTIVO L anno 2018 il giorno diciannove

Dettagli

PROGETTO STUDI E RICERCHE 2010

PROGETTO STUDI E RICERCHE 2010 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Direzione generale Servizio cooperazione, sicurezza sociale, emigrazione e immigrazione PROGETTO STUDI E RICERCHE 2010

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA tra MINISTERO DELLISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D'INTESA tra MINISTERO DELLISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D'INTESA tra MINISTERO DELLISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA e HEART CARE FOUNDATION Fondazione Italiana per la Lotta alle Malattie Cardiovascolari ONLUS (nel seguito denominata Fondazione)

Dettagli

Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate Assessorato all Istruzione Protocollo d intesa tra Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Trento e Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Istruzione PROTOCOLLO D INTESA tra l Agenzia delle

Dettagli

CREARE SVILUPPO RISPETTANDO I DIRITTI: IL RUOLO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NON GOVERNATIVA

CREARE SVILUPPO RISPETTANDO I DIRITTI: IL RUOLO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NON GOVERNATIVA CREARE SVILUPPO RISPETTANDO I DIRITTI: IL RUOLO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NON GOVERNATIVA Ada Civitani Presidente CoLomba Cooperazione Lombardia Milano, 18 Novembre 2016 CoLomba Cooperazione Lombardia

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI

Dettagli

CONVENZIONE TRA PREMESSO CHE

CONVENZIONE TRA PREMESSO CHE Questura di Firenze CONVENZIONE TRA INAIL - DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA, con sede in Firenze, Via Bufalini n.7, rappresentata dal dott. Giovanni Asaro, nato a Trapani il 16.02.59 nella sua qualità

Dettagli

L iniziativa è promossa da Leroy Merlin e Yunus Social Business Centre University.

L iniziativa è promossa da Leroy Merlin e Yunus Social Business Centre University. REGOLAMENTO 1. Il progetto Il progetto La casa ideale si situa nell ambito delle azioni di Leroy Merlin Italia a beneficio della comunità, per riaffermare l impegno dell azienda nel promuovere e sostenere

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA

PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA E LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA VISTI i seguenti riferimenti normativi: - la legge 7 agosto 1990, n. 241 ed in particolare l art. 15,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. ), di seguito denominata Regione, con sede in., nella persona del. suo Presidente.., quale

PROTOCOLLO D INTESA. tra. ), di seguito denominata Regione, con sede in., nella persona del. suo Presidente.., quale Allegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 9/2017/2, del 14 febbraio 2017 PROTOCOLLO D INTESA tra Regione TOSCANA (C.F. e partita IVA n. ), di seguito denominata Regione, con sede

Dettagli

Il Direttore del Servizio rapporti internazionali e con l Unione Europea, nazionali e regionali

Il Direttore del Servizio rapporti internazionali e con l Unione Europea, nazionali e regionali Determinazione prot. n. 1815/det/30 rep. n. ------ del 04/02/2016 Oggetto: Approvazione Avviso pubblico manifestazione di interesse per l adesione alla partnership per la realizzazione di azioni progettuali

Dettagli

Il nuovo sistema per il Terzo settore. Nataniele Gennari Avvocato esperto in diritto del Terzo settore

Il nuovo sistema per il Terzo settore. Nataniele Gennari Avvocato esperto in diritto del Terzo settore Il nuovo sistema per il Terzo settore Nataniele Gennari Avvocato esperto in diritto del Terzo settore CCV della Lombardia Sala Biagi di Palazzo Lombardia Milano, 24 febbraio 2018 PRINCIPALE DISCIPLINA

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra

PROTOCOLLO D INTESA. tra PROTOCOLLO D INTESA tra Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) E Unione italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura ( UNIONCAMERE) (di seguito le Parti)

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI PEDAGOGISTI ITALIANI (ANPE)

PROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI PEDAGOGISTI ITALIANI (ANPE) Ministero della Pubblica Istruzione Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani PROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE E ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI PEDAGOGISTI ITALIANI (ANPE)

Dettagli

La SCARL AMORe ha lo scopo di intraprendere iniziative idonee a costruire e promuovere una rete integrata per la ricerca e la cura delle patologie

La SCARL AMORe ha lo scopo di intraprendere iniziative idonee a costruire e promuovere una rete integrata per la ricerca e la cura delle patologie La SCARL AMORe ha lo scopo di intraprendere iniziative idonee a costruire e promuovere una rete integrata per la ricerca e la cura delle patologie oncologiche comprendente gli IRCCS specializzati in Oncologia

Dettagli

Linee Guida in materia di inclusione sociale a favore delle persone sottoposte a provvedimenti dell Autorità Giudiziaria

Linee Guida in materia di inclusione sociale a favore delle persone sottoposte a provvedimenti dell Autorità Giudiziaria COMMISSIONE NAZIONALE CONSULTIVA E DI COORDINAMENTO PER I RAPPORTI CON LE REGIONI, GLI ENTI LOCALI ED IL VOLONTARIATO Ufficio per i rapporti con le Regioni, gli Enti Locali ed il Terzo settore - D.A.P.

Dettagli

Oggetto: LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

Oggetto: LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE GRUPPO VOLONTARIATO Manageritalia Milano Oggetto: LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE INDICE SCHEDE RIEPILOGATIVE: 1. CHI SONO GLI ETS (Enti del Terzo Settore)... pagine 2/3 2. LE CARATTERISTICHE DEGLI ETS...

Dettagli

Quello in cui crediamo

Quello in cui crediamo Quello in cui crediamo LA CROCE ROSSA ITALIANA 1859 H.DUNANT IN LOMBARDIA BATTAGLIA di S.MARTINO e SOLFERINO SOCCORSI a CASTIGLIONE delle STIVIERE 1863 COMITATO di SOCCORSO ai FERITI e MALATI ( futuro

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA E FINCANTIERI PREMESSO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA E FINCANTIERI PREMESSO Ministero della Giustizia Dipartimento Giustizia Minorile PROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA E FINCANTIERI PREMESSO che il Ministero della Giustizia esercita le funzioni di coordinamento

Dettagli

LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE. Caritas Diocesana Veronese

LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE. Caritas Diocesana Veronese LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, 16-17 GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE IL CONTESTO DIOCESANO 914.382 abitanti 101.245 stranieri residenti: 11,1% della popolazione 48,7% donne e 23,4% minori 381 parrocchie,

Dettagli

CHI SIAMO. la NosTra FILOSOFIA

CHI SIAMO. la NosTra FILOSOFIA CHI SIAMO Il consorzio nasce a Venezia nel 2000 per poi trasferirsi nel 2009 a Padova prendendo il nome di IMPRESA SOCIALE ed unisce insieme cooperative sociali che da oltre 30 anni operano nell educazione

Dettagli

IL TERRITORIO E LA DISTRIBUZIONE DEMOGRAFICA

IL TERRITORIO E LA DISTRIBUZIONE DEMOGRAFICA IL TERRITORIO E LA DISTRIBUZIONE DEMOGRAFICA il territorio: 11 Comuni la comunità: 69.183 persone (dato al 31.12.2009) comuni con + di 10.000 abitanti comuni con + di 5.000 abitanti 1 6 comuni con - di

Dettagli

Relazione Tecnica e abstract di progetto. Presentata da nella sua qualità di legale rappresentante di partecipante alla procedura di selezione

Relazione Tecnica e abstract di progetto. Presentata da nella sua qualità di legale rappresentante di partecipante alla procedura di selezione Modello 4 relazione tecnica e abstract Procedura di selezione ad evidenza pubblica per l individuazione di un soggetto collaboratore per la co-progettazione, organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza,

Dettagli

L IMPRESA SOCIALE AI SENSI DEL D.LGS. 112/2017

L IMPRESA SOCIALE AI SENSI DEL D.LGS. 112/2017 LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE L IMPRESA SOCIALE AI SENSI DEL D.LGS. 112/2017 Torino, 16 ottobre 2017 Impresa Sociale E UNA QUALIFICA, UNA CATEGORIA ORGANIZZATIVA E NON UNA FATTISPECIE NUOVA TIPIZZATA DI

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE Questo documento offre una sintesi del POR 2014-2020 con particolare riferimento agli interventi previsti a favore degli immigrati. PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE 2014-2020 Il Programma Operativo

Dettagli

Organizzazione dei servizi sociali

Organizzazione dei servizi sociali Dipartimento di Studi Umanistici A.A. 2017-2018 Docente:Pierpaola Pierucci Organizzazione dei servizi sociali Terzo settore (?) 1 settore: lo Stato ed i Servizi Pubblici 2 settore: il Mercato ed i Servizi

Dettagli

IL LAVORO DI RETE NELLA VALLE OLONA

IL LAVORO DI RETE NELLA VALLE OLONA IL LAVORO DI RETE NELLA VALLE OLONA Incontro con gli educatori impiegati nei servizi scolastici Biennio 2011-2013 Busto Arsizio, sabato 1 giugno 2013 Premessa operativa A partire dalle linee di indirizzo

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I.

PROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I. PROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I. Ministero della Pubblica Istruzione e ItaliaNostra onlus Associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale VISTO l Accordo di programma del

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA IL COMITATO NAZIONALE ITALIANO FAIR PLAY

PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA IL COMITATO NAZIONALE ITALIANO FAIR PLAY PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA E IL COMITATO NAZIONALE ITALIANO FAIR PLAY 1 Protocollo d'intesa tra IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ

Dettagli

ateo Agraltticoaiimeiitare della Sicilia ^ ^ M,

ateo Agraltticoaiimeiitare della Sicilia ^ ^ M, ateo Agraltticoaiimeiitare della Sicilia ^ ^ M, Protocollo di intesa per: "La valorizzazione e la promozione dei prodotti ittici ed ortofrutticoli (agroalimentari in genere) attraverso la rete dei mercati

Dettagli

Ripartiamo con il FONDO SOCIALE EUROPEO

Ripartiamo con il FONDO SOCIALE EUROPEO Ripartiamo con il FONDO SOCIALE EUROPEO area tematica inclusione sociale Vinicio Biagi 1 Gli obiettivi tematici del FSE 1.Promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori 2.Promuovere l'inclusione

Dettagli

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l infanzia e l adolescenza e Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l infanzia e l adolescenza e Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d intesa tra Autorità garante per l infanzia e l adolescenza e Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca per promuovere e garantire i diritti delle alunne e degli alunni 1 L'AUTORITÀ

Dettagli