D.G. Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale

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1 Bollettino Ufficiale 103 D.G. Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale D.d.g. 3 agosto n Attuazione d.g.r. 25 luglio 2012, n Determinazioni in merito allo sviluppo del sistema sociale regionale. Assegnazione di euro ,00 agli ambiti territoriali e relativa erogazione alle A.S.L. - Approvazione del piano operativo per l attuazione degli interventi sociali a favore delle persone con disabilità e degli interventi sociosanitari a favore di minori IL DIRETTORE GENERALE Vista la d.g.r. 25 luglio 2012, n «Determinazioni in merito allo sviluppo del sistema sociale regionale» con la quale si è stabilito: 1. di destinare le risorse del Fondo Sociale Regionale 2012 per: ,00 alle unità d offerta afferenti le aree anziani e minori e integrazione lavorativa delle fasce svantaggiate secondo le modalità e i criteri già in uso e definiti con le precedenti delibere di riparto del fondo; ,00 alle unità d offerta afferenti l area della disabilità attraverso l assegnazione di voucher alla persone disabili per l acquisto dei servizi resi da Centri Socio Educativi, Comunità Alloggio per disabili, Servizi di formazione all autonomia e di Assistenza domiciliare di disabili; 2. di approvare le modalità di assegnazione del Fondo Sociale Regionale 2012, con particolare riguardo ai criteri di riparto tra gli ambiti territoriali di associazione dei Comuni e di utilizzo delle risorse, secondo quanto disposto nell allegato A; 3. di individuare e applicare sperimentalmente a livello regionale, per un periodo di dodici mesi: l assegnazione ai comuni di un contributo giornaliero sulle spese complessive sostenute per l accoglienza in Comunità residenziale dei minori allontanati, a seguito di provvedimento dell Autorità Giudiziaria Minorile, per motivazioni riconducibili a fenomeni di abuso, violenza e/o maltrattamento, dal nucleo familiare di origine; l assegnazione alle famiglie affidatarie che accolgono, a seguito di provvedimento dell Autorità Giudiziaria Minorile, minori provenienti da situazioni di deprivazione familiare connotate da carenze educative, episodi di maltrattamento, di un contributo mensile per le spese che le famiglie sostengono per interventi di prevenzione e cura di carattere sociosanitario e/o sanitario; 4. di approvare i criteri e le modalità di assegnazione delle risorse destinate, in via sperimentale, al sostegno degli interventi sociosanitari a favore dei minori accolti nelle strutture residenziali per minori e dei minori in affido secondo quanto disposto nell allegato B; Dato atto che la citata d.g.r. n. 3850/2012 demanda a successivi provvedimenti della Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale l indicazione delle modalità, tempi e strumenti per l espletamento delle procedure di assegnazione e erogazione delle risorse secondo le modalità indicate negli allegati A e B della d.g.r. medesima; Ritenuto di procedere al riparto delle risorse del Fondo Sociale Regionale 2012 per 40 milioni di euro per le unità d offerta afferenti le aree anziani e minori, e integrazione lavorativa secondo i criteri stabiliti nell allegato A della d.g.r. n. 3850/2012 (50% per quota capitaria e 50% su spesa storica), nelle misure indicate nell allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Ritenuto inoltre di procedere all impegno e liquidazione alle A.S.L. delle risorse pari a 40 milioni di euro che provvederanno a erogarle agli Ambiti Territoriali secondo le modalità definite nell allegato A della d.g.r. n. 3850/2012; Verificato che le risorse del Fondo Sociale Regionale 2012 pari a 40 milioni di euro sono stanziate sull U.P.B capitolo 5943 del bilancio regionale per l esercizio 2012; Considerato di dover procedere alla definizione del piano operativo per l attuazione degli interventi sociali a favore delle persone disabili e degli interventi a favore di minori accolti in comunità o in affido come indicato nell allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Dato atto che le risorse pari a 30 milioni di euro destinate agli interventi a favore delle persone disabili sono stanziate sull U.P.B capitolo 5943 del bilancio regionale per l esercizio 2012; Dato atto inoltre che le risorse per l attuazione sperimentale di interventi sociosanitari a favore dei minori accolti nelle strutture residenziali per minori e dei minori in affido per complessivi 24 milioni di euro sono disponibili sull U.P.B capitolo 7647 del bilancio regionale per l esercizio 2012; Considerato che le risorse sopra indicate saranno assegnate e erogate con successivi provvedimenti; Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell ambito di applicazione dell art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari)»; Vista la l.r. n. 34/78 e il Regolamento regionale di contabilità n. 1/01 e loro successive modifiche ed integrazioni nonché la legge di approvazione del bilancio regionale per l anno in corso; Stabilito infine di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, nonché la pubblicazione sul sito internet della Direzione Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale ai fini della più ampia diffusione; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della IX legislatura; Vista la d.g.r. 29 aprile 2010, n. 4, con la quale è stata costituita la Direzione Famiglia Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale ed è stato conferito l incarico di direttore generale della Direzione Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale al dott. Roberto Albonetti; DECRETA 1. di assegnare e ripartire agli Ambiti territoriali, per il tramite delle A.S.L., la somma di euro ,00 quali risorse del Fondo Sociale Regionale 2012 destinate alle unità d offerta sociali per anziani e minori e integrazione lavorativa delle fasce svantaggiate secondo quanto stabilito nell allegato A della d.g.r. n. 3850/2012, nelle misure indicate nell allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, a valere capitolo del bilancio regionale 2012; 2. di impegnare e contestualmente liquidare la somma di Euro a valere sul capitolo di bilancio dell esercizio finanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilità di competenza e di cassa, a favore A.S.L. lombarde (cod ); 3. di precisare che le A.S.L. provvederanno a erogare agli Ambiti Territoriali le risorse secondo le modalità definite nell allegato A della d.g.r. n. 3850/2012; 4. di approvare il piano operativo per l attuazione degli interventi sociali destinati alle persone disabili e degli interventi sociosanitari a favore dei minori accolti nelle strutture residenziali per minori e dei minori in affido contenuto nell allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 5. di dare atto che le risorse pari a 30 milioni di euro destinate agli interventi a favore delle persone disabili, disponibili sull U.P.B capitolo 5943 del bilancio regionale per l esercizio 2012, saranno assegnate e erogate secondo le modalità previste nell allegato 2; 6. di dare atto inoltre che le risorse per l attuazione sperimentale di interventi sociosanitari a favore dei minori accolti nelle strutture residenziali per minori e dei minori in affido per complessivi 24 milioni di euro, disponibili sull U.P.B capitolo 7647 del bilancio regionale per l esercizio 2012 saranno assegnate e erogate secondo le modalità previste nell allegato 2; 7. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, nonché la pubblicazione sul sito internet della Direzione Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale ai fini della più ampia diffusione. Il direttore generale Roberto Albonetti

2 104 Bollettino Ufficiale TABELLA 1 RIPARTO DELLE RISORSE REGIONALI PER LE ATTIVITA SOCIO-ASSISTENZIALI - ANNO 2012 ASSEGNAZIONE PER AMBITO DISTRETTUALE ALLEGATO 1 Cod. AMBITO DISTRETTUALE TOTALE ASSEGNAZIONE 2012 (criteri 50% storico-50% quota cap.) 301 DI BERGAMO DISTRETTO ALTO SEBINO , DI BERGAMO DISTRETTO DI ALBINO , DI BERGAMO DISTRETTO DI BERGAMO , DI BERGAMO DISTRETTO DI DALMINE , DI BERGAMO DISTRETTO DI GRUMELLO , DI BERGAMO DISTRETTO DI ROMANO DI LOMBARDIA , DI BERGAMO DISTRETTO DI SERIATE , DI BERGAMO DISTRETTO DI TREVIGLIO , DI BERGAMO DISTRETTO ISOLA BERGAMASCA , DI BERGAMO DISTRETTO MONTE BRONZONE - BASSO SEBINO , DI BERGAMO DISTRETTO VALLE BREMBANA , DI BERGAMO DISTRETTO VALLE CAVALLINA , DI BERGAMO DISTRETTO VALLE IMAGNA E VILLA D'ALME' , DI BERGAMO DISTRETTO VALLE SERIANA SUPERIORE E VALLE DI SCALVE , DI BRESCIA DISTRETTO BASSA BRESCIANA CENTRALE , DI BRESCIA DISTRETTO BASSA BRESCIANA OCCIDENTALE , DI BRESCIA DISTRETTO BASSA BRESCIANA ORIENTALE , DI BRESCIA DISTRETTO BRESCIA EST , DI BRESCIA DISTRETTO BRESCIA OVEST , DI BRESCIA DISTRETTO DI BRESCIA , DI BRESCIA DISTRETTO DI GARDA -SALO' , DI BRESCIA DISTRETTO MONTE ORFANO , DI BRESCIA DISTRETTO OGLIO OVEST , DI BRESCIA DISTRETTO SEBINO , DI BRESCIA DISTRETTO VALLE SABBIA , DI BRESCIA DISTRETTO VALLE TROMPIA , DI COMO DISTRETTO DI CAMPIONE D'ITALIA 6.170, DI COMO DISTRETTO DI CANTU' , DI COMO DISTRETTO DI COMO , DI COMO DISTRETTO DI DONGO , DI COMO DISTRETTO DI ERBA , DI COMO DISTRETTO DI MARIANO COMENSE , DI COMO DISTRETTO DI MENAGGIO , DI COMO DISTRETTO DI OLGIATE COMASCO , DI COMO DISTRETTO LOMAZZO - FINO MORNASCO , DI CREMONA DISTRETTO DI CASALMAGGIORE , DI CREMONA DISTRETTO DI CREMA , DI CREMONA DISTRETTO DI CREMONA , DI LECCO DISTRETTO DI BELLANO ,00

3 Bollettino Ufficiale 105 Cod. AMBITO DISTRETTUALE TOTALE ASSEGNAZIONE 2012 (criteri 50% storico-50% quota cap.) 305 DI LECCO DISTRETTO DI LECCO , DI LECCO DISTRETTO DI MERATE , DI LODI DISTRETTO DI CASALPUSTERLENGO-LODI-SANT'ANGELO LODIGIANO , DI MANTOVA DISTRETTO DI ASOLA , DI MANTOVA DISTRETTO DI GUIDIZZOLO , DI MANTOVA DISTRETTO DI MANTOVA , DI MANTOVA DISTRETTO DI OSTIGLIA , DI MANTOVA DISTRETTO DI SUZZARA , DI MANTOVA DISTRETTO DI VIADANA , DI MILANO DISTRETTO COMUNE DI MILANO , DI MILANO DISTRETTO DI CINISELLO BALSAMO , DI MILANO DISTRETTO DI SESTO SAN GIOVANNI , DI MILANO 1 DISTRETTO DI ABBIATEGRASSO , DI MILANO 1 DISTRETTO DI CASTANO PRIMO , DI MILANO 1 DISTRETTO DI CORSICO , DI MILANO 1 DISTRETTO DI GARBAGNATE MILANESE , DI MILANO 1 DISTRETTO DI LEGNANO , DI MILANO 1 DISTRETTO DI MAGENTA , DI MILANO 1 DISTRETTO DI RHO , DI MILANO 2 DISTRETTO BINASCO - AREA , DI MILANO 2 DISTRETTO CERNUSCO SUL NAVIGLIO - AREA , DI MILANO 2 DISTRETTO DI SAN GIULIANO MILANESE - AREA , DI MILANO 2 DISTRETTO DI TREZZO SULL'ADDA , DI MILANO 2 DISTRETTO MELZO - AREA , DI MILANO 2 DISTRETTO PAULLO - AREA , DI MILANO 2 DISTRETTO PIOLTELLO - AREA , DI MILANO 2 DISTRETTO ROZZANO - AREA , DI MONZA E BRIANZA DISTRETTO DI CARATE BRIANZA , DI MONZA E BRIANZA DISTRETTO DI DESIO , DI MONZA E BRIANZA DISTRETTO DI MONZA , DI MONZA E BRIANZA DISTRETTO DI SEREGNO , DI MONZA E BRIANZA DISTRETTO DI VIMERCATE , DI PAVIA DISTRETTO DI BRONI , DI PAVIA DISTRETTO DI CASTEGGIO , DI PAVIA DISTRETTO DI CERTOSA , DI PAVIA DISTRETTO DI CORTE OLONA , DI PAVIA DISTRETTO DI GARLASCO , DI PAVIA DISTRETTO DI MORTARA , DI PAVIA DISTRETTO DI PAVIA , DI PAVIA DISTRETTO DI VIGEVANO , DI PAVIA DISTRETTO DI VOGHERA , DI SONDRIO DISTRETTO DI BORMIO ,00

4 106 Bollettino Ufficiale Cod. AMBITO DISTRETTUALE TOTALE ASSEGNAZIONE 2012 (criteri 50% storico-50% quota cap.) 313 DI SONDRIO DISTRETTO DI CHIAVENNA , DI SONDRIO DISTRETTO DI MORBEGNO , DI SONDRIO DISTRETTO DI SONDRIO , DI SONDRIO DISTRETTO DI TIRANO , DI VARESE DISTRETTO DI ARCISATE , DI VARESE DISTRETTO DI AZZATE , DI VARESE DISTRETTO DI BUSTO ARSIZIO , DI VARESE DISTRETTO DI CASTELLANZA , DI VARESE DISTRETTO DI GALLARATE , DI VARESE DISTRETTO DI LAVENO CITTIGLIO , DI VARESE DISTRETTO DI LUINO , DI VARESE DISTRETTO DI SARONNO , DI VARESE DISTRETTO DI SESTO CALENDE , DI VARESE DISTRETTO DI SOMMA LOMBARDO , DI VARESE DISTRETTO DI TRADATE , DI VARESE DISTRETTO DI VARESE , DI VALLECAMONICA-SEBINO DISTRETTO VALLECAMONICA , ,00 TABELLA 2 RIPARTO DELLE RISORSE REGIONALI PER LE ATTIVITA SOCIO-ASSISTENZIALI - ANNO 2012 RIEPILOGO PER Cod. A.S.L. A.S.L. TOTALE ASSEGNAZIONE 2011 PER A.S.L. 301 di Bergamo , di Brescia , di Como , di Cremona , di Lecco , di Lodi , di Mantova , di Milano , di Milano N , di Milano N , di Monza e Brianza , di Pavia , di Sondrio , di Varese , di Vallecamonica ,00 TOTALE ,00

5 Bollettino Ufficiale 107 INTERVENTI A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ CHE USUFRUISCONO DELLE UNITÀ DI OFFERTA SOCIALI ALLEGATO 2 1. Finalità Regione Lombardia intende sostenere più efficacemente le persone con disabilità che usufruiscono delle unità d offerta sociali, quali Centri Socio Educativi, Comunità Alloggio, Servizi di formazione all autonomia e di Assistenza domiciliare, instaurando una relazione diretta con le famiglie. L intervento sarà realizzato attraverso il riconoscimento alla persona con disabilità di un voucher sociale. 2. Target Regione Lombardia intende sostenere, mediante l emissione di Voucher, i cittadini disabili che nell anno 2012 abbiano usufruito di servizi e/o prestazioni erogate da unità di offerta sociali, pubbliche o private conformemente in esercizio, quali: - Comunità Alloggio Disabili (CAH) - Centro Socio Educativo (CSE) - Servizio di Formazione all Autonomia (SFA) - Servizio di Assistenza Domiciliare per Disabili (SADH). 3. Valore del voucher Gli utenti che nell anno 2012 usufruiscono dei servizi erogati dalle unità di offerta sociali sopra indicate, riceveranno un voucher determinato su base mensile, per un valore massimo annuale come di seguito indicato: - Voucher Residenzialità (CAH) fino a 6.000,00 - Voucher Semiresidenzialità (CSE SFA) fino a 3.240,00 - Voucher Assistenza Domiciliare (SADH) fino a 1.800,00 4. Durata dell intervento La determinazione del voucher su base mensile riguarderà il periodo gennaio dicembre Risorse economico-finanziarie Il budget di risorse individuato per l attuazione del presente intervento è determinato nell importo massimo di , Individuazione dei destinatari Gli Ambiti territoriali assumeranno modalità operative che garantiscano la più ampia comunicazione e informazione in merito all accesso al Voucher per le diverse unità di offerta sociali di cui al punto 2. Gli Ambiti territoriali, coordineranno i Comuni di competenza per l individuazione e la redazione dell elenco delle unità di offerta sociali per persone con disabilità presenti sul proprio territorio e conformemente in esercizio nell anno 2012; provvederanno altresì a individuare i Servizi di Assistenza Domiciliare per disabili attivati dai Comuni nel medesimo anno. Entrambi gli elenchi saranno formalmente validati da parte del ciascun Comune dichiarante. In collaborazione con gli Enti Gestori delle unità di offerta sociali, gli Ambiti territoriali, utilizzando le apposite schede di rilevazione che saranno trasmesse, redigeranno gli elenchi delle persone con disabilità che abbiano frequentato uno dei seguenti servizi: CAH, CSE SFA e SADH dal 1 gennaio 2012 e sino alla data del 31 agosto Una ulteriore ricognizioni consentirà di determinare gli elenchi delle presenze presso le unità di offerta sociali sopra elencate per il periodo che va dal 1 settembre al 31 dicembre Assegnazione delle risorse Gli Ambiti territoriali aggregheranno in un unico elenco gli elenchi relativi al periodo gennaio-agosto Il dato aggregato dovrà essere trasmesso entro il 30 settembre 2012 a Regione Lombardia, al seguente indirizzo di posta elettronica

6 108 Bollettino Ufficiale certificata e contestualmente all Azienda sanitaria locale territorialmente competente. Tale rilevazione è a completamento di quella relativa ai dati anagrafici delle persone destinatarie degli interventi il cui invio è previsto per il 31 agosto 2012 La medesima procedura dovrà essere seguita anche per gli elenchi relativi al periodo settembre-dicembre 2012 entro la data del 31 gennaio La D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, sulla base degli elenchi pervenuti, provvederà all assegnazione delle risorse economico-finanziarie per ciascuna Azienda sanitaria locale entro il 31 ottobre La D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, sulla base degli elenchi pervenuti, provvederà insieme alle Aziende sanitarie locali alla verifica delle risorse assegnate in rapporto al numero di voucher da erogare. 8. Modalità e criteri di determinazione ed erogazione del voucher Il voucher è assegnato a titolo di contributo sulle rette praticate dalla struttura a carico dell utente e/o dell Ente locale e sarà determinato sulla base del periodo di effettiva presenza/ fruizione del servizio a partire da gennaio a dicembre 2012 e comunque sino alla concorrenza delle risorse disponibili. Per gli utenti che usufruiscono contestualmente di più servizi viene riconosciuto il diritto al voucher con l importo più favorevole. Per la determinazione delle presenze mensili degli utenti nelle unità di offerta sociali CAH, CSE, SFA si stabiliscono i seguenti criteri: riferimento per ciascun mese all apertura ufficiale del servizio; assegnazione della quota mensile di voucher a tutti gli utenti di CAH e CSE che, per il mese in questione, siano risultati frequentanti per almeno la metà + 1 dei giorni di funzionamento del servizio; per coloro i quali è prevista la frequenza secondo un modulo part-time, si applica il medesimo criterio sopra indicato (la metà + 1 dei giorni di funzionamento) e l importo del voucher sarà determinato nella misura del 50 %; per gli utenti dello SFA il calcolo sarà determinato sulla base delle ore effettivamente fruite secondo quanto previsto dal progetto individuale. Per quanto riguarda il voucher Assistenza Domiciliare SADH, il voucher è assegnato per piani assistenziali che prevedono un pacchetto di almeno 4 ore settimanali e che le prestazioni usufruite non siano esclusivamente di carattere domestico (pulizia e igiene dell ambiente). Il voucher verrà liquidato dall Azienda sanitaria locale all utente e/o all Ente locale in percentuale sulla retta a carico di ciascuno. L importo del voucher verrà assegnato a consuntivo in tranche periodiche: una prima tranche calcolata per il periodo di presenza/fruizione del servizio compresa tra il 1 gennaio 2012 e il 31 agosto 2012; la quota restante del voucher verrà erogata con successive tranche per il periodo di presenza/fruizione del servizio compresa tra il 1 settembre 2012 e il 31 dicembre Comunicazione Regione Lombardia comunicherà agli utenti l assegnazione del voucher spettante. Sarà inviato agli ambiti il modello di lettera-voucher a firma Presidente/Assessore e il modello di lettera a firma del sindaco. 10. Verifiche e controlli I Comuni, direttamente o per il tramite degli ambiti territoriali, sono responsabili dei controlli sull effettiva presenza degli utenti beneficiari del voucher presso le Comunità Alloggio Disabili (CAH),Centro Socio Educativo (CSE), Servizio di Formazione all Autonomia (SFA), Servizio di Assistenza Domiciliare per Disabili (SADH).

7 Bollettino Ufficiale 109 INTERVENTI A FAVORE DEI MINORI ACCOLTI NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI E DEI MINORI IN AFFIDO A. INTERVENTI A FAVORE DEI MINORI ACCOLTI NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI 1. Finalità Regione Lombardia riconosce la complessità degli interventi da mettere in atto per la prevenzione, l assistenza e il percorso di recupero dei minori vittime di abuso, violenza e/o maltrattamento, accolti nelle comunità, il cui progetto educativo individualizzato spesso prevede la necessità di prestazioni sociosanitarie e/o sanitarie erogate da professionalità specialistiche, con il conseguente aumento dei costi a carico delle strutture residenziali e dei Comuni tenuti al pagamento delle rette. Al fine di garantire un adeguata presa in carico del minore e di ridurre i fattori di rischio, si individua e si applica a livello regionale - per un periodo sperimentale di dodici mesi un contributo per quelle prestazioni di natura sociosanitaria e/o sanitaria erogate, nell ambito del progetto educativo assistenziale individualizzato definito dalla comunità, per la tipologia di destinatari descritta al successivo punto Target Destinatari Minori accolti presso le strutture di accoglienza residenziali a seguito di provvedimento di allontanamento dal nucleo familiare di origine disposto dall Autorità giudiziaria minorile, per motivazioni riconducibili a fenomeni di abuso, violenza e/o maltrattamento, che necessitano di interventi di cura, assistenza e recupero terapeutico. A questo proposito, si richiama la d.g.r. 23 dicembre 2004 n Linee guida per il riordino e l orientamento dei servizi dedicati alla tutela dei minori vittime di violenza, in particolare il paragrafo 1 che individua le principali forme di maltrattamento, abuso e violenza, delineando un quadro di rifermento generale rispetto ad un fenomeno complesso le cui diverse manifestazioni non si presentano quasi mai separate o scindibili. Tipologia unità di offerta sociali Comunità Educative, Comunità Familiari e Alloggi per l autonomia conformemente in esercizio ai sensi della d.g.r 16 febbraio 2005 n Nel caso si sia reso necessario il collocamento del minori presso strutture residenziali ubicate sul territorio di altre regioni, le stesse devono essere conformemente in esercizio secondo le disposizioni in vigore nella regione di ubicazione. 3. Modalità di intervento Riconoscimento della quota di 35,00 a giornata di effettiva presenza del minore presso la struttura residenziale. 4. Durata dell intervento Dodici mesi a partire dalla data di pubblicazione sul BURL della d.g.r. 25 luglio 2012 n Serie Ordinaria n. 31 del 30 luglio Risorse economico-finanziarie Il budget di risorse individuato per l attuazione del presente intervento è stimato nell importo massimo di , Individuazione dei destinatari Gli Ambiti territoriali garantiranno la più ampia comunicazione e informazione ai rispettivi Comuni in merito alle modalità di assegnazione ed erogazione del contributo regionale. Gli Ambiti territoriali coordineranno i Comuni di competenza per la redazione degli elenchi dei minori - con provvedimento del Tribunale per i Minorenni e con le caratteristiche di cui al punto 2 del presente documento - collocati in comunità educative, comunità familiari e alloggi per l autonomia, conformemente in esercizio sul territorio regionale ai sensi della d.g.r 16 febbraio 2005 n Sulla base di tali criteri ciascun Comune comunicherà all Ambito territoriale di appartenenza i dati riferiti ai minori inseriti nelle strutture alla data del 1 agosto 2012 per i quali è tenuto al pagamento della retta prevista. In questa prima fase gli elenchi potranno essere aggiornati al 15 settembre Ciascun elenco dovrà essere formalmente validato dal Comune interessato e inviato all Ufficio di Piano dell Ambito territoriale di appartenenza che, a sua volta, dovrà aggregare gli elenchi utilizzando l apposita scheda di rilevazione trasmessa. Il dato aggregato dovrà essere trasmesso entro il 30 settembre 2012 a Regione Lombardia al seguente indirizzo di posta elettronica certificata famiglia@pec.regione.lombardia.it e contestualmente all Azienda sanitaria locale territorialmente competente. Con cadenza trimestrale saranno previsti ulteriori aggiornamenti degli elenchi dei minori per la riconferma dei beneficiari già censiti e per l ammissione di eventuali nuovi beneficiari.

8 110 Bollettino Ufficiale 7. Assegnazione delle risorse La D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, sulla base degli elenchi pervenuti, provvederà a una prima assegnazione delle risorse economico-finanziarie per ciascuna Azienda sanitaria locale entro il 31 ottobre Sulla base degli aggiornamenti trimestrali si procederà alle ulteriori assegnazioni. 8. Modalità di erogazione del contributo Contestualmente all invio degli elenchi all Azienda sanitaria locale, il Comune singolo o l Ambito territoriale di appartenenza, qualora vi siano modalità organizzative condivise tra i Comuni per una gestione associata del servizio di tutela del minore, procede alla richiesta di contributo regionale all Azienda sanitaria locale per i minori inseriti nell elenco aggiornato al 15 settembre 2012 e formalmente validato come previsto al precedente punto 6. L Azienda sanitaria locale istruisce la richiesta di contributo presentata dal Comune singolo o dall Ambito territoriale di appartenenza verificando per ciascun minore: - la documentazione (decreto del Tribunale per i Minorenni e/o altri documenti in possesso dei servizi sociali comunali) attestante le condizioni, descritte al punto 2, che hanno determinato il collocamento in comunità; - la previsione all interno del Piano Educativo Individualizzato, definito dalla struttura e condiviso con i servizi sociali comunali, di un programma di interventi a carattere sociosanitario e/o sanitario necessari ai fini del percorso di recupero terapeutico del minore, quali ad esempio cicli di psicoterapia, sostegno psicologico, ecc. - le effettive giornate di presenza del minore presso la struttura come dichiarato nell elenco. La documentazione necessaria ai fini dell istruttoria dovrà essere presentata dal Comune o dall Ambito all Azienda sanitaria locale di appartenenza la quale, in caso di documentazione incompleta, potrà richiedere al Comune/Ambito le necessarie integrazioni. 9. Convenzione L Azienda sanitaria locale, a seguito dell istruttoria effettuata degli elenchi e della richiesta di contributo, stipula con il Comune/ l Ambito territoriale una convenzione al fine di garantire l effettiva erogazione delle prestazioni di natura sociosanitaria e/o sanitaria e stabilire le modalità di erogazione delle risorse. La convenzione dovrà prevedere i seguenti aspetti: - oggetto della convenzione - gli obbiettivi dell intervento - gli impegni delle parti - le modalità di rendicontazione delle presenze giornaliere del minore accolto nella struttura residenziale; - le modalità di rendicontazione delle prestazioni sociosanitarie e/o sanitarie erogate nell ambito del Piano Educativo Individualizzato; - le modalità per l effettuazione dei controlli; - le modalità di liquidazione del contributo regionale al Comune singolo o all Ambito territoriale di appartenenza se i Comuni hanno concordato la gestione del servizio e degli interventi in modo associato. La Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale predisporrà uno schema tipo di convenzione che sarà trasmesso alle A.S.L. entro il 31 ottobre Comunicazione Regione Lombardia darà ampia informativa ai comuni sull iniziativa regionale. 11. Verifiche e Controlli Le Aziende sanitarie locali sono responsabili dei controlli sull effettiva presenza dei minori in comunità e sull effettiva erogazione delle prestazioni sociosanitarie e/o sanitarie previste dal piano educativo individualizzato (PEI). L Azienda sanitaria locale rendiconta a Regione Lombardia periodicamente le risorse assegnate ai Comuni.

9 Bollettino Ufficiale 111 B. INTERVENTI A FAVORE DEI MINORI IN AFFIDO 1. Finalità Sostenere le famiglie affidatarie che accolgono minori provenienti da situazioni di deprivazione familiare connotate da carenze educative, episodi di maltrattamento e/o abuso, riconoscendo un contributo per le spese connesse ai compiti di cura, assistenza e recupero terapeutico. 2. Destinatari Famiglie che accolgono minori in affido il cui progetto preveda interventi sociosanitari e/o sanitari. In questa prima fase sperimentale dell intervento il contributo è riconosciuto per le seguenti tipologie di affidamento familiare: - affido consensuale, reso esecutivo con provvedimento del giudice tutelare; - affido giuridico disposto dal Tribunale per i Minorenni. Saranno oggetto del presente intervento gli affidi etero familiare e a tempo pieno. 3. Modalità di intervento Riconoscimento di un contributo regionale pari a 100,00 mensili per minore in affido fino ad un massimo di 12 mensilità. Il contributo è svincolato dal reddito della famiglia affidataria e non sostituisce il contributo che la famiglia percepisce già dal Comune. Nel caso in cui il Comune riconosca, nel proprio regolamento, oltre alla quota mensile anche un rimborso specifico per spese relative a prestazioni sociosanitarie e/o sanitarie, l Ente locale potrà ridefinire l importo del rimborso al fine di evitare delle sovrapposizioni con il contributo regionale. 4. Durata dell intervento Dodici mesi a partire dalla data di pubblicazione sul BURL della d.g.r. 25 luglio 2012 n Serie Ordinaria n. 31 del 30 luglio Risorse economico-finanziarie Il budget di risorse individuato per l attuazione del presente intervento è stimato nell importo massimo di , Individuazione dei destinatari Gli Ambiti territoriali e i Comuni garantiranno la più ampia comunicazione e informazione alle famiglie affidatarie in merito alle modalità di assegnazione ed erogazione del contributo regionale. Gli Ambiti territoriali coordineranno i Comuni di competenza per la redazione degli elenchi delle famiglie affidatarie e dei minori in affido secondo le tipologie di affidamento individuate al punto 2. Ciascun Comune comunicherà all Ambito territoriale di appartenenza i dati riferiti ai minori in affido alla data del 1 agosto 2012 e delle relative famiglie affidatarie. In questa prima fase gli elenchi potranno essere aggiornati al 15 settembre Ciascun elenco dovrà essere formalmente validato dal Comune interessato ed inviato all Ufficio di Piano dell Ambito territoriale di appartenenza che, a sua volta, dovrà aggregare gli elenchi utilizzando l apposita scheda di rilevazione che contestualmente si trasmette. Il dato aggregato dovrà essere trasmesso entro il 30 settembre 2012 a Regione Lombardia al seguente indirizzo di posta elettronica certificata famiglia@pec.regione.lombardia.it e contestualmente all Azienda sanitaria locale territorialmente competente. Tale rilevazione è a completamento di quella relativa ai dati anagrafici delle persone destinatarie degli interventi il cui invio è previsto per il 31 agosto 2012 Con cadenza trimestrale saranno previsti ulteriori aggiornamenti degli elenchi delle famiglie affidatarie e dei minori per la riconferma dei beneficiari già censiti e per l ammissione di eventuali nuovi beneficiari. 7. Assegnazione delle risorse La D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, sulla base degli elenchi pervenuti, provvederà a una prima assegnazione delle risorse economico-finanziarie per ciascuna Azienda sanitaria locale entro il 31 ottobre Sulla base degli aggiornamenti trimestrali si procederà alle ulteriori assegnazioni. 8. Comunicazione Regione Lombardia darà ampia informativa alle famiglie affidatarie sull iniziativa regionale.

10 112 Bollettino Ufficiale 9. Modalità di erogazione del contributo A seguito di comunicazione dell iniziativa effettuata da Regione Lombardia e dal Comune/Ambito, la famiglia affidataria può richiedere il contributo regionale direttamente all Azienda sanitaria locale, a cui afferisce il Comune che ha validato l elenco di cui al punto 6. L Azienda sanitaria locale verifica la corrispondenza tra i dati della famiglia affidataria che si presenta per il contributo e le informazioni contenute nell elenco validato dal Comune ed inviato tramite l Ambito territoriale di appartenenza. Nel caso in cui i dati della famiglia non compaiano nell elenco, l Azienda sanitaria locale provvederà a dare immediata comunicazione al Comune di riferimento e a chiedere alla famiglia affidataria la documentazione comprovante la tipologia di affido di cui al punto 2. Il contributo regionale sarà liquidato dall Azienda sanitaria locale direttamente alla famiglia affidataria in tranche trimestrali. 10. Verifiche e Controlli L Azienda sanitaria locale è responsabile dei controlli sui requisiti in possesso della famiglia affidataria. L Azienda sanitaria locale rendiconta a Regione Lombardia periodicamente le risorse assegnate alle famiglie affidatarie.

DIREZIONE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE ALLEGATO A Tabella 1

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