DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE

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1 /03/2013 Identificativo Atto n. 103 DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE ATTUAZIONE DELLA D.G.R. 26 OTTOBRE 2011 N "DETERMINAZIONI IN ORDINE AL RECEPIMENTO DELL'INTESA TRA IL GOVERNO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME E GLI ENTI LOCALI IN MERITO AL RIPARTO DELLA QUOTA DEL FONDO PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA A FAVORE DEI SERVIZI SOCIO EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA E DI ALTRI INTERVENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE"

2 IL DIRETTORE GENERALE VISTA l Intesa sancita in Conferenza Unificata il 29 aprile 2010 in merito alla ripartizione del Fondo per le politiche della famiglia che destina alle Regioni ed alle Province Autonome di Trento e Bolzano, per l anno 2010, la somma di 100 milioni di euro per interventi relativi ai compiti ed attività di competenza regionale e degli enti locali; CONSIDERATO che, in sede di Conferenza Unificata, è stata approvata, nella seduta del 7 ottobre 2010, l intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome e gli Enti Locali, ai sensi dell art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, in merito al riparto della quota del Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio educativi per la prima infanzia e di altri interventi a favore delle famiglie che sancisce: all art. 2, che le risorse ripartite sono finalizzate: 1. in via prioritaria, al perseguimento dello sviluppo ed al consolidamento del sistema integrato di servizi socio-educativi per la prima infanzia e potranno essere utilizzate per l attivazione di nuovi posti, per sostenere i costi di gestione dei posti esistenti e per il miglioramento qualitativo dell offerta; 2. alla realizzazione di altri interventi a favore delle famiglie, assicurando che ad essi accedano prioritariamente le famiglie numerose o in difficoltà, sulla base della valutazione del numero e della composizione del nucleo familiare e dei livelli reddituali; all art. 3, che le risorse sono ripartite secondo i criteri di riparto già previsti per il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali; all art. 4, che per l attuazione dell Intesa le Regioni e le Province autonome si impegnano ad approvare, in accordo con le autonomie locali (Anci Regionale) specifici programmi di intervento, elaborati per tipologie di servizi individuate con riferimento al Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali e nel rispetto della normativa vigente. Il Dipartimento per le politiche della famiglia si impegna ad erogare le quote di finanziamento spettante, previa sottoscrizione con ogni Regione o Provincia autonoma di un accordo sui programmi di intervento; all art. 5 le modalità per il monitoraggio degli interventi; VISTO il Decreto del Sottosegretario di Stato con delega alle politiche per la famiglia del 20 luglio 2010 di ripartizione del Fondo delle politiche per la famiglia per l anno 2010 che assegna alla regione di ,00, 1

3 VISTA la d.g.r. 26 ottobre 2011, n Determinazioni in ordine al recepimento dell Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome e gli Enti Locali in merito al riparto della quota del fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socioeducativi per la prima infanzia e di altri interventi a favore delle famiglie con la quale: si è preso atto dell Intesa approvata nella seduta 7 ottobre 2010, in sede di Conferenza Unificata, tra il Governo, le Regioni, i Comuni, le Province e le Comunità Montane, in merito al riparto della quota del Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio educativi per la prima infanzia e di altri interventi a favore delle famiglie; sono stati approvati i programmi di intervento di cui all allegato A della d.g.r. n. 2413/2011, per l attuazione delle finalità previste all art. 2 dell Intesa del 7 ottobre 2010; si è stabilito che le risorse per l attuazione dell Intesa saranno ripartite tra i soggetti attuatori secondo i criteri indicati nell allegato A della d.g.r. n. 2413/2011, con provvedimento della D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale; di rinviare a successivi provvedimenti la definizione delle modalità per l attuazione delle linee programmatiche di cui all allegato A della d.g.r. n. 2413/2011; VISTO il decreto 21 dicembre 2012 n che ha disposto: la ripartizione e l assegnazione agli Ambiti territoriali, per il tramite delle Aziende Sanitarie Locali, la somma di ,00 per l attuazione degli interventi previsti dall Intesa del 7 ottobre 2010, secondo i criteri stabiliti con d.g.r. 26 ottobre 2011 n. 2413; la ripartizione e l assegnazione agli Ambiti territoriali, per il tramite delle Aziende Sanitarie Locali, la somma di ,17 percentualmente rispetto alle assegnazioni di cui alle d.g.r. 22 ottobre 2008 n ed alla d.g.r. 30 marzo 2009 n. 9151; di definire, con successivo provvedimento, le procedure e le modalità operative per l attuazione degli interventi declinati nell allegato A della d.g.r. 26 ottobre 2011 n e degli interventi previsti dalle d.g.r. 22 ottobre 2008 n e 30 marzo 2009 n. 9151; RITENUTO quindi opportuno procedere alla definizione delle modalità operative per l attuazione delle azioni di cui alla d.g.r. 26 ottobre 2011 n che si richiamano di seguito: 1. proseguire in via prioritaria, l ampliamento ed il consolidamento della dotazione di nidi e/o servizi per minori 0-3 anni, sia sotto il profilo dei costi di gestione che dell attivazione di nuovi posti, nonché il miglioramento qualitativo dell offerta in atto e futura; 2. realizzazione di altri interventi a favore delle famiglie, assicurando che ad essi accedano prioritariamente le famiglie numerose o in difficoltà, sulla base della 2

4 valutazione del numero e della composizione del nucleo familiare e dei livelli reddituali; RITENUTO altresì necessario procedere alla definizione delle modalità operative per l utilizzo delle risorse residue dei finanziamenti statali delle Intese del 20 settembre 2007 e del 14 febbraio 2008 per iniziative, interventi ed azioni a favore delle famiglie, attuate da Regione Lombardia con le d.g.r. 22 ottobre 2008 n e 30 marzo 2009 n. 9151; PRESO ATTO dell Allegato A - parte integrante e sosstanziale del presente atto - con cui si definiscono le modalità operative di attuazione e di erogazione delle risorse riferite alle seguenti azioni: Azione 1 d.g.r. n. 2413/2011: proseguire in via prioritaria, l ampliamento ed il consolidamento della dotazione di nidi e/o servizi per minori 0-3 anni, sia sotto il profilo dei costi di gestione che dell attivazione di nuovi posti, nonché il miglioramento qualitativo dell offerta in atto e futura; Azione 2 d.g.r. n. 2413/2011: realizzazione di altri interventi a favore delle famiglie, assicurando che ad essi accedano prioritariamente le famiglie numerose o in difficoltà, sulla base della valutazione del numero e della composizione del nucleo familiare e dei livelli reddituali; Intese Famiglia 2007 e 2008: utilizzo delle risorse residue per la realizzazione delle azioni e degli interventi previsti dalle d.g.r. 22 ottobre 2008 n e d.g.r. 30 marzo 2009 n. 9151; VISTA la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico in materia di organizzazione e personale, nonché i provvedimenti organizzativi della IX legislatura; VISTA la d.g.r. 29 aprile 2010, n. 4, con la quale è stata costituita la Direzione Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale ed è stato conferito l incarico di direttore generale della Direzione Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale al dott. Roberto Albonetti; DECRETA 1. di approvare l Allegato A - parte integrante e sosstanziale del presente atto - con cui si definiscono le modalità operative di attuazione e di erogazione delle risorse riferite alle seguenti azioni: 3

5 Azione 1 d.g.r. n. 2413/2011: proseguire in via prioritaria, l ampliamento ed il consolidamento della dotazione di nidi e/o servizi per minori 0-3 anni, sia sotto il profilo dei costi di gestione che dell attivazione di nuovi posti, nonché il miglioramento qualitativo dell offerta in atto e futura; Azione 2 d.g.r. n. 2413/2011: realizzazione di altri interventi a favore delle famiglie, assicurando che ad essi accedano prioritariamente le famiglie numerose o in difficoltà, sulla base della valutazione del numero e della composizione del nucleo familiare e dei livelli reddituali; Intese Famiglia 2007 e 2008: utilizzo delle risorse residue per la realizzazione delle azioni e degli interventi previsti dalle d.g.r. 22 ottobre 2008 n e d.g.r. 30 marzo 2009 n. 9151; 2. di trasmettere il presente provvedimento alle Aziende Sanitarie Locali e agli Uffici di Piano per l attuazione degli interventi di cui all Allegato A. IL DIRETTORE GENERALE Roberto Albonetti 4

6 INTESA STATO REGIONI del 7 ottobre 2010 relativa al riparto della quota del Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio educativi per la prima infanzia e di altri interventi a favore delle famiglie. AZIONE 1 Proseguire in via prioritaria, l ampliamento ed il consolidamento della dotazione di nidi e/o servizi per minori 0-3 anni, sia sotto il profilo dei costi di gestione che dell attivazione di nuovi posti, nonché il miglioramento qualitativo dell offerta in atto e futura. OBIETTIVI 1. Sostenere le pari opportunità di accesso ai servizi socio educativi per la prima infanzia, intervenendo, attraverso i Comuni/Ambiti, sulla rimozione degli ostacoli di tipo economico mediante contributi alle famiglie con bambini 0 36 mesi; 2. Consolidamento della rete dei servizi socio educativi per la prima infanzia, pubblici e privati accreditati/convenzionati, per sostenere la libertà di scelta delle famiglie con bambini 0 36 mesi; INTERVENTI/AZIONI Corresponsione di voucher alle famiglie con bambini 0 36 mesi iscritti presso unità di offerta per la prima infanzia pubbliche o private accreditate/convenzionate: nidi, micronidi, nidi famiglia, centri per la prima infanzia. Ai fini di una reale integrazione delle risorse regionali e statali destinate al sostegno delle famiglie che usufruiscono dei servizi rivolti alla prima infanzia, la programmazione delle risorse di cui alla d.g.r. 28 ottobre 2011 n dovrà necessariamente tener conto dell utilizzo di altri canali di finanziamento. In particolare, per quanto riguarda il Piano Straordinario Nidi (d.g.r. n del ), potrà essere valutata, da parte dei Comuni dell Ambito, l opportunità di utilizzare le risorse in modo integrato al fine di garantire la continuità delle convenzioni sottoscritte con gli enti gestori, prevedendo una quarta annualità Condizione necessaria è l esaurimento da parte dei Comuni/Ambito delle risorse erogate dall Azienda Sanitaria Locale per la realizzazione della terza annualità prevista del Piano. DURATA DELL AZIONE ATTUAZIONE Gli interventi e le azioni dovranno concludersi entro il 31 luglio 2014 Il voucher sarà erogato dai Comuni/Ambiti alle famiglie in relazione alla graduatoria stilata sulla base di criteri definiti in modo omogeneo per il territorio dell Ambito e approvati dall assemblea distrettuale dei Sindaci. Tali criteri dovranno tener conto, oltre che della situazione reddituale e patrimoniale, del numero di figli minori presenti nel nucleo, della presenza di persone con disabilità o anziani non autosufficienti, della condizione lavorativa dei genitori e di nuclei monogenitoriali, in termini di priorità di accesso o di entità del voucher. Nel caso di unità di offerta private accreditate/convenzionate, Il Comune/Ambito stipula le convenzioni con gli enti gestori che si impegneranno ad accettare il voucher. Il Comune/Ambito renderà pubblico l elenco delle unità di offerta pubbliche e private accreditate convenzionate presenti sul territorio presso le quali il voucher 1

7 è spendibile, al fine di sostenere la conoscenza e l implementazione della rete di servizi pubblici e privati a sostegno delle famiglie. La famiglia destinataria potrà utilizzare il voucher presso l unità di offerta pubblica o privata accreditata convenzionata facente parte della rete territoriale. EROGAZIONE DELLE RISORSE Le risorse ammontano complessivamente a ,00 a valere sul Fondo Statale. Le risorse sono ripartite e assegnate agli Ambiti territoriali, per il tramite delle Aziende Sanitarie Locali, con decreto 21 dicembre 2012 n Le Aziende Sanitarie Locali erogheranno agli Ambiti territoriali la quota prevista da Regione Lombardia su presentazione di un Piano Operativo approvato dall Assemblea distrettuale dei Sindaci - che dovrà essere inviato alla D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, per il tramite dell Azienda Sanitaria Locale competente territorialmente, entro il 15 aprile Il Piano Operativo dovrà prevedere: - l analisi a livello di Ambito dei bisogni delle famiglie con figli di età compresa tra 0 e 36 mesi; - la tipologia di famiglie destinatarie del voucher specificando i criteri per l accesso alla graduatoria; - i criteri per la determinazione dell entità del voucher; - le modalità di comunicazione adottate per il raggiungimento del target; - i modelli organizzativi adottati; - il numero dei Comuni dell Ambito coinvolti; - la stima delle famiglie potenzialmente raggiungibili; - i tempi e le modalità di erogazione dei voucher alle famiglie; - il piano economico finanziario. RENDICONTAZIONE È prevista la fase di rendicontazione dell utilizzo delle risorse e di monitoraggio degli interventi da effettuarsi secondo le modalità e le tempistiche che saranno comunicate dalla D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale. 2

8 AZIONE 2 Realizzazione di altri interventi a favore delle famiglie, assicurando che ad essi accedano prioritariamente le famiglie numerose o in difficoltà, sulla base della valutazione del numero e della composizione del nucleo familiare e dei livelli reddituali. OBIETTIVI 1. Sostenere le pari opportunità di accesso ai servizi integrativi per bambini 0 13 anni, che offrono risposte flessibili e differenziate ai bisogni delle famiglie e in relazione all età dei bambini, intervenendo, attraverso i Comuni/Ambiti, sulla rimozione degli ostacoli di tipo economico mediante contributi alle famiglie. 2. Consolidamento della rete dei servizi integrativi per bambini 0 13 anni per sostenere la libertà di scelta delle famiglie. INTERVENTI/AZIONI Erogazione di voucher alle famiglie con figli da 0 a 13 anni che fruiscono dei seguenti servizi integrativi: spazi gioco, classi primavera, pre e post scuola, servizi per i periodi delle vacanze scolastiche, per la socializzazione, per attività sportive, ricreative, culturali e del tempo libero, servizi di trasporto e accompagnamento, servizi per l assistenza con particolare attenzione al minore disabile. DURATA DELL AZIONE ATTUAZIONE EROGAZIONE DELLE RISORSE Gli interventi e le azioni dovranno concludersi entro il 31 luglio 2014 Il voucher sarà erogato dai Comuni/Ambiti alle famiglie (direttamente o indirettamente) sulla base di una graduatoria stilata secondo criteri definiti in modo omogeneo per il territorio dell Ambito e approvati dall assemblea distrettuale dei Sindaci. Tali criteri dovranno tener conto, oltre che della situazione reddituale e patrimoniale, del numero di figli minori presenti nel nucleo, della presenza di persone con disabilità o anziani non autosufficienti, della condizione lavorativa dei genitori e di nuclei monogenitoriali, in termini di priorità di accesso o di entità del voucher. Il Comune/Ambito stipula convenzioni con gli enti gestori dei servizi integrativi che si impegneranno ad accettare il voucher. Il Comune/Ambito renderà pubblico l elenco dei gestori e dei servizi integrativi presenti sul territorio presso i quali il voucher è spendibile, al fine di diffondere il più possibile la conoscenza della rete di servizi pubblici e privati a sostegno delle famiglie. La famiglia destinataria potrà utilizzare il voucher presso i servizi integrativi pubblici o privati convenzionati facenti parte della rete territoriale. Le risorse ammontano complessivamente a ,00 a valere sul Fondo Statale. Le risorse sono ripartite e assegnate agli Ambiti territoriali, per il tramite delle Aziende Sanitarie Locali, con decreto 21 dicembre 2012 n Le Aziende Sanitarie Locali erogheranno agli Ambiti territoriali la quota prevista da Regione Lombardia su presentazione di un Piano Operativo approvato dall Assemblea distrettuale dei Sindaci - che dovrà essere inviato alla D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, per il tramite dell Azienda Sanitaria Locale competente territorialmente, entro il 15 aprile

9 RENDICONTAZIONE Il Piano Operativo dovrà prevedere: - l analisi a livello di Ambito dei bisogni delle famiglie con figli di età compresa tra 0 e 13 anni; - la tipologia di famiglie destinatarie del voucher specificando i criteri per l accesso alla graduatoria; - i criteri per la determinazione dell entità del voucher; - le modalità di comunicazione adottate per il raggiungimento del target; - i modelli organizzativi adottati; - il numero dei Comuni dell Ambito coinvolti; - la stima delle famiglie potenzialmente raggiungibili; - i tempi e le modalità di erogazione dei voucher alle famiglie; - il piano economico finanziario. È prevista la fase di rendicontazione dell utilizzo delle risorse e di monitoraggio degli interventi da effettuarsi secondo le modalità e le tempistiche che saranno comunicate dalla D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale. 4

10 INDICAZIONI PER L UTILIZZO DELLE RISORSE RESIDUE DEI FINANZIAMENTI STATALI DELLE INTESE FAMIGLIA 2007 E 2008 INTESA del 20 settembre 2007 per iniziative, interventi ed azioni a favore delle famiglie: Progetti di sperimentazione di iniziative di abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con un numero di figli pari o superiore a quattro, in particolare: A) Riduzione pressione fiscale B) Sostegno ai costi per le funzioni di cura attraverso il sistema dei titoli sociali Progetti sperimentali e interventi di qualificazione del lavoro delle assistenti familiari INTESA del 14 febbraio 2008 per iniziative, interventi ed azioni a favore delle famiglie: Progetti di sperimentazione di iniziative di abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con un numero di figli pari o superiore a quattro, in particolare: A) Riduzione pressione fiscale B) Sostegno ai costi per le funzioni di cura attraverso il sistema dei titoli sociali Progetti sperimentali e interventi di qualificazione del lavoro delle assistenti familiari Progetti sperimentali e interventi per la permanenza in famiglia di persone non autosufficienti INTERVENTI/AZIONI Le risorse assegnate potranno essere utilizzate per gli interventi e le azioni previste dalle delibere di attuazione delle sopra citate Intese Stato Regioni (d.g.r. n. 8243/2008 e d.g.r. n. 9151/2009) con le modalità di attuazione indicate dagli allegati alle delibere, con particolare riferimento a: a) erogazione di buoni e voucher sociali alle famiglie con almeno quattro figli finalizzati a sostenere l accesso ai servizi per la prima infanzia ed ai servizi integrativi, quali pre e post scuola, servizi per i periodi delle vacanze scolastiche, per la socializzazione, per attività sportive, ricreative, culturali e del tempo libero, servizi di trasporto e accompagnamento, servizi per l assistenza con particolare attenzione al minore disabile; b) Interventi finalizzati a sostenere la famiglia che si avvale di assistenti familiari per assicurare funzioni di assistenza a propri membri in condizione di fragilità (anziane o disabili), attraverso interventi finalizzati alla regolarizzazione dei contratti di lavoro, azioni volte ad informare ed orientare la famiglia ed il personale dedicato all assistenza familiare ed azioni di tutoring domiciliare ; c) Interventi finalizzati al concorso alle spese sostenute dalla famiglia per la retribuzione di un assistente familiare preposto alla cura di soggetti conviventi non autosufficienti. DURATA DELL AZIONE EROGAZIONE DELLE RISORSE Gli interventi e le azioni dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2013 Le risorse ammontano complessivamente a ,17 Le risorse sono ripartite e assegnate agli Ambiti territoriali, per il tramite delle Aziende Sanitarie Locali, con decreto 21 dicembre 2012 n Le Aziende Sanitarie Locali erogheranno agli Ambiti territoriali la quota prevista da Regione Lombardia su presentazione di un Piano Operativo approvato dall Assemblea distrettuale dei Sindaci - che dovrà essere inviato alla D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, per il tramite dell Azienda Sanitaria Locale competente territorialmente, entro il 15 aprile 5

11 RENDICONTAZIONE Il Piano Operativo dovrà prevedere: - la scelta degli interventi e delle azioni previste dalle d.g.r. n. 8243/2008 e d.g.r. n. 9151/2009; - l analisi a livello di Ambito dei bisogni delle famiglie rispetto agli interventi e alle azioni individuate; - la tipologia di famiglie destinatarie dei buoni/voucher sociali specificando i criteri per l accesso alla graduatoria; - i criteri per la determinazione dell entità del buono/voucher; - le modalità di comunicazione adottate per il raggiungimento del target; - i modelli organizzativi adottati; - il numero dei Comuni dell Ambito coinvolti; - la stima delle famiglie potenzialmente raggiungibili; - i tempi e le modalità di erogazione dei buoni/voucher alle famiglie; - il piano economico finanziario. È prevista la fase di rendicontazione dell utilizzo delle risorse e di monitoraggio degli interventi da effettuarsi secondo le modalità e le tempistiche che saranno comunicate dalla D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale. La D.G. Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale provvederà all invio di un format al fine di facilitare la redazione dei Piani Operativi. L Azienda Sanitaria Locale dovrà provvedere alla trasmissione dei Piani Operativi dei rispettivi Ambiti entro il 15 aprile 2013 ai seguenti indirizzi di posta elettronica: famiglia@pec.regione.lombardia.it pianidizona@regione.lombardia.it 6

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