Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 18 dicembre 2015
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1 39 D.g.r. 10 dicembre n. X/4532 Determinazioni in merito alla ripartizione delle risorse del fondo nazionale per le politiche sociali anno 2015 LA GIUNTA REGIONALE Visto l articolo 2 dello «Statuto d autonomia della Lombardia», approvato con l.r. statutaria 30 agosto 2008, n.1; Viste le seguenti leggi regionali: 6 dicembre 1999, n. 23 «Politiche regionali per la famiglia»; 14 dicembre 2004, n. 34 «Politiche regionali per i minori»; 12 marzo 2008 n. 3 «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario»; 30 dicembre 2009, n. 33 «Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità»; 11 agosto 2015, n. 23 «Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33»; Richiamati i seguenti atti di programmazione regionale: d.c.r. 17 novembre 2010, n. IX/88, di approvazione del Piano Socio Sanitario Regionale ; d.c.r. 9 luglio 2013, n. 78 «Programma regionale di sviluppo della X Legislatura» (PRS) che, al capitolo «Diritti Sociali, politiche sociali e Famiglia», prevede che: si proseguirà per il riordino del welfare regionale, conciliando il nuovo sistema dei bisogni con la programmazione e l organizzazione di risposte appropriate; va, inoltre, incentivata la programmazione locale del nuovo sistema di welfare e, quindi, potenziata la possibilità dei territori di porre in essere una programmazione locale che possa definire priorità azioni e risorse all interno di un azione integrata tra i diversi livelli istituzionali e delle rappresentanze delle comunità, nel rispetto delle macro linee di indirizzo regionali in un contesto di efficace collaborazione con gli enti locali; Richiamati inoltre i seguenti provvedimenti regionali assunti nell attuale X Legislatura: la d.g.r. 14 maggio 2013, n. 116 «Determinazioni in ordine all istituzione del fondo regionale a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili: atto d indirizzo» che prevede di tutelare il benessere di tutti i componenti della famiglia, agevolando e sostenendo armoniose relazioni familiari, pur in presenza di problematiche complesse, derivanti da situazioni di fragilità; la d.g.r. 27 giugno 2013, n. 326 «Determinazioni in ordine alla ripartizione delle risorse del fondo sociale regionale 2013» che ha previsto, quale declinazione attuativa del principio di integrazione tra i diversi livelli istituzionali nei processi di analisi e di risposta al bisogno evitando duplicazioni e frammentazione nell utilizzo delle risorse e nell erogazione degli interventi, e contestualmente garantendo appropriatezza nella risposta, la costituzione di una specifica cabina di regia integrata tra A.S.L. e comuni; la d.g.r. 19 dicembre 2014 n «Interventi a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili ai sensi della d.g.r. n. 116/13: secondo provvedimento attuativo conferma misure avviate nel 2014 e azioni migliorative»; la d.g.r. 30 ottobre 2015 n «Programma operativo regionale a favore di persone in dipendenza vitale e in condizione di non autosufficienza e grave disabilità di cui al fondo nazionale per le non autosufficienze anno 2015»; Richiamata in particolare la d.g.r. 19 dicembre 2014 n «Approvazione del documento: Un welfare che crea valore per le persone, le famiglie e la comunità - Linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale » in cui Regione Lombardia individua, tra le priorità della programmazione, quella della ricomposizione, sia a livello locale sia a livello regionale, delle seguenti dimensioni: conoscenza orientata ai reali bisogni della persona e della famiglia; servizi ed interventi sempre più integrati tra A.S.L. e comuni per facilitare i percorsi degli utenti; risorse regionali e statali destinate allo sviluppo del welfare lombardo; Vista la legge 8 novembre 2000, n. 328 «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali» e in particolare l art. 20 riguardante le disposizioni per la determinazione e il riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali (successivamente indicato come F.N.P.S.); Richiamate le seguenti disposizioni riguardanti il F.N.P.S.: art. 59, commi 44 e 46, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, (legge finanziaria 1998), che istituisce il Fondo per le politiche sociali, ridenominato «Fondo nazionale per le politiche sociali» e fa confluire sul suddetto fondo gli stanziamenti previsti dai provvedimenti legislativi di settore; art. 80, commi 17 e 18, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2001) che ridefinisce il complesso delle disposizioni di legge (leggi di settore) le cui risorse finanziarie affluiscono al F.N.P.S. a far data da 1 gennaio 2001 e stabilisce il riparto alle regioni in un unica soluzione anche dei fondi delle leggi di settore; art. 52, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002) che integra le disposizioni di cui all articolo 80 comma 17 della legge n. 388/2000 (legge finanziaria 2001) per effetto del quale gli stanziamenti di cui alla legge 8 marzo 2000, n. 53, articolo 28 - Fondo per l armonizzazione dei tempi delle città - confluiscono al F.N.P.S.; art. 46, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) che stabilisce che, dal 2003, il F.N.P.S. è determinato dagli stanziamenti previsti per gli interventi disciplinati dalle disposizioni legislative indicate all articolo 80, comma 17, della legge n. 388/2000 e dagli stanziamenti previsti per gli interventi, comunque finanziati a carico del fondo medesimo, disciplinati da altre disposizioni e che gli stanziamenti affluiscono al fondo senza vincolo di destinazione; art. 46, comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) che stabilisce che le risorse del F.N.P.S. devono essere utilizzate dagli enti destinatari entro il 30 giugno dell anno successivo a quello di assegnazione, pena la revoca dei finanziamenti; Preso atto che: l articolo 46, comma 6, del decreto legge n. 66 del 2014, come modificato dalla legge n. 190 del 2014, articolo 1, comma 398, ha previsto il concorso delle regioni a statuto ordinario alla riduzione della spesa pubblica in termini di saldo netto da finanziare, indebitamento netto e fabbisogno per complessivi milioni di euro per gli anni (750 milioni di euro milioni di euro) da definire mediante intesa in conferenza stato regioni entro il 31 gennaio 2015; il predetto contributo si aggiunge a quanto previsto dal decreto legge n. 95 del 2012, articolo 16, comma 2, che prevede una riduzione delle risorse spettanti alle regioni a statuto ordinario per milioni di euro a decorrere dall anno 2015; il comma 398, dell articolo 1, della legge 190/2014 prevede che le regioni in sede di autocoordinamento provvedano ad indicare gli ambiti di spesa da sottoporre a taglio con Intesa da recepire in sede di conferenza permanente per i rapporti con lo stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano; Considerato che il 26 febbraio 2015 la conferenza permanente per i rapporti fra lo stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ha sancito l Intesa in merito all attuazione dell articolo 1, commi 398, 465 e 484 della legge 190/2014 definendo le modalità per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica per l anno 2015 delle regioni a statuto ordinario mediante la riduzione o l azzeramento dei seguenti trasferimenti: del fondo per lo sviluppo e coesione per milioni di euro (pari a milioni per il contributo dovuto secondo il DL 95/2012 e a 750 milioni per il contributo dovuto dal d.l. 66/2014); delle risorse destinate al finanziamento del settore sanitario per milioni di euro (con riferimento alla quota di pertinenza delle regioni a statuto ordinario); delle risorse per il patto verticale incentivato per 802,13 milioni di euro; delle risorse per l edilizia sanitaria per 285 milioni di euro; delle risorse per il materiale rotabile (ferro gomma) del trasporto pubblico locale per 364,87 milioni a seguito della lettera inviata dalla conferenza delle regioni e province autonome del 27 febbraio 2015 prot. n.1080/c2fin;
2 40 Considerato che, affinché il taglio del fondo di sviluppo e coesione per 750 milioni abbia effetti per i conti pubblici nazionali in termini di saldo netto da finanziare, indebitamento e fabbisogno, è necessario portare a termine i progetti finanziati con il FSC per il medesimo importo pagandoli con risorse regionali senza chiedere il rimborso del credito allo stato ovvero in caso di rimodulazione degli interventi la Regione è considerata adempiente se al termine dell esercizio finanziario si manifesta un miglioramento dei saldi di cui al comma 463 della legge 190/2014 pari al taglio previsto sul fondo di sviluppo e coesione. In caso contrario le regioni devono indicare fra eventuali altri trasferimenti a disposizione, fra cui quelli per le politiche sociali, l istruzione, la sanità, i trasporti, l agricoltura, tagli di pari importo; Preso atto che Regione Lombardia con lettera del 26 giugno 2015, protocollo n. A indirizzata alla presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche di coesione - ha attestato il pagamento dei progetti con risorse proprie del bilancio regionale per l importo dei tagli a proprio carico sul FSC. In particolare Regione Lombardia si è fatta totalmente carico di 186,060 M (rispetto al contributo di milioni) e di 132,9 M (rispetto al contributo di 750 milioni) senza chiederne rimborso allo stato così da contribuire alla manovra di finanza pubblica sia in termini di saldo netto da finanziare che in termini d indebitamento; Preso atto che tale copertura con risorse regionali ha permesso a Regione Lombardia di salvaguardare dai tagli gli altri trasferimenti di risorse in particolare quelli destinati alle politiche sociali e all istruzione fra cui il Fondo politiche sociali per un importo pari a ,94 e il fondo per le non autosufficienze per un importo pari a ,00; Visto il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell economia e delle finanze, del 4 maggio 2015, con il quale sono state assegnate alla Regione Lombardia le risorse del F.N.P.S. per l anno 2015 pari a ,94 e fornite indicazioni coordinate con regioni e Anci in ordine alle modalità di realizzazione delle attività di programmazione; Preso atto che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha versato a Regione Lombardia la somma di euro ,28 a titolo di riassegnazioni al F.N.P.S. 2014; Considerato che il citato decreto ministeriale del 4 maggio 2015 prevede: all art. 3 che le regioni si impegnano a programmare gli impieghi delle risorse loro destinate per le aree di utenza e secondo i macro - livelli e gli obiettivi di servizio indicati nell Allegato 1 del decreto. Le regioni si impegnano altresì a monitorare e rendicontare al Ministero gli interventi programmati a valere sulle risorse loro destinate secondo la medesima struttura di cui all Allegato 1; all art. 5, che eventuali risorse derivanti da provvedimenti di reintegro del F.N.P.S. per l anno 2015 saranno ripartite alle regioni e province autonome con le medesime modalità e criteri di cui al decreto medesimo; Preso atto che dal capitolo del bilancio regionale per l esercizio 2015, dedicato alle risorse del F.N.P.S., sono stati utilizzati ,00 destinati con d.g.r. 18 settembre 2015 n a misure di inclusione sociale per gli alunni disabili della scuola secondaria di secondo grado realizzati dalle amministrazioni provinciali e della città metropolitana di Milano ; Assunto l impegno di verificare, sul prossimo esercizio finanziario, il reperimento della somma ad integrazione delle risorse utilizzate come specificato al punto precedente, in base a quanto verrà messo a disposizione da parte dello Stato in un ambito strategico quale quello delle politiche sociali; Stabilito pertanto di destinare le risorse del F.N.P.S. per l anno 2015, comprensive della quota riassegnata del F.N.P.S. per l anno 2014, complessivamente pari a ,22, agli ambiti territoriali di associazione dei comuni per l attuazione dei piani di zona, stabilendo: di attuare il riparto delle risorse tra gli ambiti territoriali assegnatari per numero di residenti, comprensivo di una quota per i comuni montani ripartita per numero di residenti nei territori interessati; di prevedere che gli ambiti territoriali - anche in ragione di quando disposto con il citato decreto interministeriale del 4 maggio programmeranno le risorse loro assegnate con il presente provvedimento per le aree di utenza e secondo i macro - livelli di seguito specificati: a) servizi per l accesso e la presa in carico da parte della rete assistenziale; b) servizi e misure per favorire la permanenza a domicilio; c) servizi per la prima infanzia e servizi territoriali comunitari; d) servizi territoriali a carattere residenziale per le fragilità; e) misure di inclusione sociale sostegno al reddito; e secondo i relativi obiettivi di servizio indicati nello schema allegato al decreto ministeriale del 4 maggio 2015; Tenuto conto dei dati emersi dall analisi dei piani di zona , si ritiene opportuno prevedere la possibilità di utilizzo, da parte degli ambiti territoriali, di una quota - fino ad un massimo del 10% dell importo destinato alla realizzazione di azioni riferite al macro-livello «servizi per l accesso e la presa in carico da parte della rete assistenziale» - per lo sviluppo di sistemi finalizzati alla rilevazione delle informazioni sull utenza e delle prestazioni («cartella sociale elettronica»); Considerato a tal proposito l impegno di Regione Lombardia di definire entro il 2016 linee di indirizzo regionali al fine di favorire l interoperabilità e l integrazione con banche dati regionali e nazionali; Valutato, inoltre, l impegno degli ambiti territoriali rispetto allo sviluppo di «misure di inclusione sociale - sostegno al reddito», che emerge sia dalla nuova programmazione sociale sia dalla programmazione delle risorse del F.N.P.S che,evidenzia la destinazione a livello regionale di circa il 39% delle risorse assegnate per la realizzazione di tali interventi; Ritenuto pertanto opportuno sollecitare gli ambiti territoriali a proseguire verso la stabilizzazione e la omogeneizzazione delle risorse impiegate per lo sviluppo di interventi finalizzati all inclusione sociale, di cui al macro - livello e), anche in coerenza con i provvedimenti regionali; Ritenuto inoltre di prevedere e sottolineare che il fondo è diretto a cofinanziare il sostegno del sistema dei servizi e degli interventi sociali previsti nella programmazione espressa dai comuni associati negli ambiti territoriali attraverso i piani di zona, in un ottica di autentica declinazione del principio di autonomia programmatoria del livello locale sovra comunale associato negli ambiti per l individuazione della migliore destinazione del complesso delle risorse rispetto ai bisogni sociali rilevati, in ogni caso nel quadro di un attento e sistematico processo di monitoraggio e controllo sull appropriatezza dei servizi e degli interventi cofinanziati attraverso il fondo; Ritenuto opportuno, come richiamato anche dall art. 3 del sopra citato decreto ministeriale, che le risorse del F.N.P.S. per l anno 2015 siano integrate con le risorse derivanti da altri Fondi regionali e statali, con particolare riferimento al fondo nazionale per le non autosufficienze e al fondo sociale regionale; Richiamato il ruolo della cabina di regia, istituita presso ciascuna A.S.L. ai sensi della d.g.r. n. 326/13, volto a sviluppare un approccio più integrato tra uffici di piano e A.S.L. in risposta ai bisogni delle famiglie ed alla necessità di un migliore utilizzo ed integrazione delle risorse regionali e statali trasferite; Ritenuto pertanto opportuno che la Cabina di regia proceda alle seguenti attività: condivisione della programmazione delle risorse del F.N.P.S. per l anno 2015, proposta da ciascun ambito territoriale, tenendo presente la necessità di integrare le risorse regionali e statali trasferite come esplicitato al punto precedente; monitoraggio dell utilizzo delle risorse del F.N.P.S. per gli anni 2013, 2014 e 2015, in risposta al debito informativo verso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, secondo le indicazioni regionali che verranno successivamente comunicate alle A.S.L. e agli uffici di piano; Stabilito pertanto di procedere all assegnazione agli ambiti territoriali delle risorse del F.N.P.S. per l anno 2015, comprensive della quota riassegnata del F.N.P.S. per l anno 2014, complessivamente pari a ,22, ripartite per numero di residenti, come indicato nell allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, di cui ,00 pari allo 0,3%, destinati agli ambiti territoriali nei quali sono individuati i comuni ai sensi dell art. 5 della l.r. n. 10/98, ripartiti per numero di residenti nei territori interessati; Ritenuto che - ai fini della programmazione delle risorse del F.N.P.S. per l anno gli ambiti territoriali devono trasmettere alle A.S.L. di riferimento entro il 29 febbraio 2016 il piano di utilizzo delle risorse loro assegnate con il presente provvedimento per le aree di utenza e secondo i macro - livelli e gli obiettivi di servizio indicati nello schema allegato al decreto ministeriale del 4 maggio 2015;
3 41 Ritenuto quindi di subordinare l erogazione delle risorse del F.N.P.S. per l anno 2015 agli ambiti territoriali da parte dell A.S.L. di riferimento, successivamente alla condivisione in cabina di regia dei piani di utilizzo delle risorse assegnate, redatti secondo lo schema allegato al sopra citato decreto ministeriale; Precisato che le risorse del F.N.P.S., assegnate con questo provvedimento, devono essere considerate quale cofinanziamento che, unitamente al cofinanziamento comunale ed ai finanziamenti degli altri soggetti pubblici e privati, nonché alla compartecipazione alla spesa da parte degli utenti, costituisce il budget di risorse disponibili per la realizzazione della programmazione sociale a livello locale; Dato atto che ANCI Lombardia ha espresso parere favorevole in data 2 dicembre 2015, in ordine al riparto del F.N.P.S oggetto del presente provvedimento; Preso atto che le risorse del F.N.P.S. per l anno 2015, assegnate alla Regione Lombardia sono stanziate sul capitolo del bilancio regionale per l esercizio 2015; Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo Unico in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura; Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; DELIBERA per le motivazioni riportate in premessa, qui integralmente recepite: 1. di assegnare le risorse del F.N.P.S. per l anno 2015 agli ambiti territoriali di associazione dei comuni al fine di garantire una efficace programmazione zonale e un allocazione delle risorse coerente e coordinata con gli obiettivi e le priorità delle linee di indirizzo per la programmazione sociale territoriale per il triennio ; 2. di destinare le risorse del F.N.P.S. per l anno 2015, comprensive della quota riassegnata del F.N.P.S. per l anno 2014, complessivamente pari a ,22, agli ambiti territoriali di associazione dei comuni per l attuazione dei piani di zona, stabilendo: di attuare il riparto delle risorse tra gli ambiti territoriali assegnatari per numero di residenti, comprensivo di una quota per i comuni montani ripartita per numero di residenti nei territori interessati; di prevedere che gli ambiti territoriali anche in ragione di quando disposto con il citato decreto interministeriale del 4 maggio programmeranno le risorse loro assegnate con il presente provvedimento per le aree di utenza e secondo i macro - livelli di seguito specificati: a) servizi per l accesso e la presa in carico da parte della rete assistenziale; b) servizi e misure per favorire la permanenza a domicilio; c) servizi per la prima infanzia e servizi territoriali comunitari; d) servizi territoriali a carattere residenziale per le fragilità; e) misure di inclusione sociale sostegno al reddito; e secondo i relativi obiettivi di servizio indicati nello schema allegato al decreto ministeriale del 4 maggio 2015; 3. di prevedere la possibilità di utilizzo, da parte degli ambiti territoriali, di una quota - fino ad un massimo del 10% dell importo destinato da ciascun ambito alla realizzazione di azioni riferite al macro - livello «servizi per l accesso e la presa in carico da parte della rete assistenziale» - per lo sviluppo di sistemi finalizzati alla rilevazione delle informazioni sull utenza e delle prestazioni («cartella sociale elettronica»); 4. di sollecitare gli ambiti territoriali a proseguire verso la stabilizzazione e la omogeneizzazione delle risorse impiegate per lo sviluppo di interventi finalizzati all inclusione sociale, di cui al macro - livello e), anche in coerenza con i provvedimenti regionali; 5. di stabilire che il fondo è diretto a cofinanziare il sostegno del sistema dei servizi e degli interventi sociali previsti nella programmazione espressa dai comuni associati negli ambiti territoriali attraverso i piani di zona, in un ottica di autentica declinazione del principio di autonomia programmatoria del livello locale sovracomunale associato negli ambiti per l individuazione della migliore destinazione del complesso delle risorse rispetto ai bisogni sociali rilevati, in ogni caso nel quadro di un attento e sistematico processo di monitoraggio e controllo sull appropriatezza dei servizi e degli interventi cofinanziati attraverso il fondo; 6. di stabilire che la Cabina di regia, istituita presso ciascuna A.S.L. ai sensi della d.g.r. n. 326/13, proceda alle seguenti attività: condivisione della programmazione delle risorse del F.N.P.S. per l anno 2015, proposta da ciascun ambito territoriale, tenendo presente la necessità di integrare le risorse regionali e statali trasferite come esplicitato al punto precedente; monitoraggio dell utilizzo delle risorse del F.N.P.S. per gli anni 2013, 2014 e 2015, anche in risposta al debito informativo verso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, secondo le indicazioni regionali che verranno comunicate alle A.S.L. e agli uffici di piano; 7. di stabilire che gli ambiti territoriali devono trasmettere alle A.S.L. di riferimento entro il 29 febbraio 2016 il piano di utilizzo delle risorse del F.N.P.S. per l anno 2015 loro assegnate con il presente provvedimento per le aree di utenza e secondo i macro-livelli e gli obiettivi di servizio indicati nello schema allegato al decreto ministeriale del 4 maggio 2015; 8. di procedere all assegnazione agli ambiti territoriali delle risorse del F.N.P.S. per l anno 2015, complessivamente pari a ,22, ripartite per numero di residenti, come indicato nell allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, di cui ,00 pari allo 0,3%, destinati agli ambiti territoriali nei quali sono individuati i comuni ai sensi dell art. 5 della l.r. n. 10/98, ripartiti per numero di residenti nei territori interessati; 9. di autorizzare le A.S.L. a procedere all erogazione delle risorse del F.N.P.S. per l anno 2015 agli ambiti territoriali di riferimento, successivamente alla condivisione in cabina di regia dei piani di utilizzo delle risorse assegnate, redatti secondo lo schema allegato al sopra citato decreto ministeriale; 10. di dare atto che le risorse del F.N.P.S. per l anno 2015 assegnate alla Regione Lombardia sono stanziate sul capitolo del bilancio regionale per l esercizio 2015; 11. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL, sul sito di Regione Lombardia, nonché la pubblicazione ai fini dell adempimento degli obblighi sulla pubblicità e trasparenza ai sensi del d.lgs. 33/2013, art. 26 e 27, e di darne comunicazione alle ed ai comuni. Il segretario: Fabrizio De Vecchi
4 42 ALLEGATO A RIPARTIZIONE PER AMBITO DISTRETTUALE DELLE RISORSE DEL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI ANNO 2015 Cod. AMBITO DISTRETTUALE Fondo per la montagna (0,3 %) Risorse per ambito Totale risorse da FNPS 301 DI BERGAMO DISTRETTO ALTO SEBINO 5.845, , , DI BERGAMO DISTRETTO DI ALBINO , , , DI BERGAMO DISTRETTO DI BERGAMO , , DI BERGAMO DISTRETTO DI DALMINE , , DI BERGAMO DISTRETTO DI GRUMELLO , , DI BERGAMO DISTRETTO DI ROMANO DI LOMBARDIA , , DI BERGAMO DISTRETTO DI SERIATE , , DI BERGAMO DISTRETTO DI TREVIGLIO , , DI BERGAMO DISTRETTO ISOLA BERGAMASCA 581, , , DI BERGAMO DISTRETTO MONTE BRONZONE - BASSO SEBINO 5.941, , , DI BERGAMO DISTRETTO VALLE BREMBANA 8.011, , , DI BERGAMO DISTRETTO VALLE CAVALLINA 6.594, , , DI BERGAMO DISTRETTO VALLE IMAGNA E VILLA D ALME 7.472, , , DI BERGAMO DISTRETTO VALLE SERIANA SUPERIORE E VALLE DI SCALVE 8.142, , , DI BRESCIA DISTRETTO BASSA BRESCIANA CENTRALE , , DI BRESCIA DISTRETTO BASSA BRESCIANA OCCIDENTALE , , DI BRESCIA DISTRETTO BASSA BRESCIANA ORIENTALE , , DI BRESCIA DISTRETTO BRESCIA EST , , DI BRESCIA DISTRETTO BRESCIA OVEST , , DI BRESCIA DISTRETTO DI BRESCIA , , DI BRESCIA DISTRETTO DI GARDA -SALO , , DI BRESCIA DISTRETTO MONTE ORFANO , , DI BRESCIA DISTRETTO OGLIO OVEST , , DI BRESCIA DISTRETTO SEBINO , , DI BRESCIA DISTRETTO VALLE SABBIA 737, , , DI BRESCIA DISTRETTO VALLE TROMPIA , , DI COMO DISTRETTO DI CAMPIONE D ITALIA , , DI COMO DISTRETTO DI CANTU , , DI COMO DISTRETTO DI COMO , , DI COMO DISTRETTO DI DONGO , , DI COMO DISTRETTO DI ERBA , , DI COMO DISTRETTO DI MARIANO COMENSE , , DI COMO DISTRETTO DI MENAGGIO , , DI COMO DISTRETTO DI OLGIATE COMASCO , , DI COMO DISTRETTO LOMAZZO - FINO MORNASCO , , DI CREMONA DISTRETTO DI CASALMAGGIORE , , DI CREMONA DISTRETTO DI CREMA , , DI CREMONA DISTRETTO DI CREMONA , , DI LECCO DISTRETTO DI BELLANO 7.669, , , DI LECCO DISTRETTO DI LECCO , , DI LECCO DISTRETTO DI MERATE , , DI LODI DISTRETTO DI CASALPUSTERLENGO-LO- DI-SANT ANGELO LODIGIANO , , DI MANTOVA DISTRETTO DI ASOLA , , DI MANTOVA DISTRETTO DI GUIDIZZOLO , , DI MANTOVA DISTRETTO DI MANTOVA , , DI MANTOVA DISTRETTO DI OSTIGLIA , , DI MANTOVA DISTRETTO DI SUZZARA , , DI MANTOVA DISTRETTO DI VIADANA , , DI MILANO DISTRETTO COMUNE DI MILANO , , DI MILANO DISTRETTO DI CINISELLO BALSAMO , , DI MILANO DISTRETTO DI SESTO SAN GIOVANNI , , DI MILANO 1 DISTRETTO DI ABBIATEGRASSO , , DI MILANO 1 DISTRETTO DI CASTANO PRIMO , , DI MILANO 1 DISTRETTO DI CORSICO , ,00
5 43 Cod. AMBITO DISTRETTUALE Fondo per la montagna (0,3 %) Risorse per ambito Totale risorse da FNPS 309 DI MILANO 1 DISTRETTO DI GARBAGNATE MILANESE , , DI MILANO 1 DISTRETTO DI LEGNANO , , DI MILANO 1 DISTRETTO DI MAGENTA , , DI MILANO 1 DISTRETTO DI RHO , , DI MILANO 2 DISTRETTO BINASCO - AREA , , DI MILANO 2 DISTRETTO CERNUSCO SUL NAVIGLIO - AREA , , DI MILANO 2 DISTRETTO DI SAN GIULIANO MILANESE - AREA , , DI MILANO 2 DISTRETTO DI TREZZO SULL ADDA , , DI MILANO 2 DISTRETTO MELZO - AREA , , DI MILANO 2 DISTRETTO PAULLO - AREA , , DI MILANO 2 DISTRETTO PIOLTELLO - AREA , , DI MILANO 2 DISTRETTO ROZZANO - AREA , , DI MONZA E 311 DI MONZA E 311 DI MONZA E 311 DI MONZA E 311 DI MONZA E DISTRETTO DI CARATE , ,00 DISTRETTO DI DESIO , ,00 DISTRETTO DI MONZA , ,00 DISTRETTO DI SEREGNO , ,00 DISTRETTO DI VIMERCATE , , DI PAVIA DISTRETTO DI BRONI , , DI PAVIA DISTRETTO DI CASTEGGIO , , DI PAVIA DISTRETTO DI CERTOSA , , DI PAVIA DISTRETTO DI CORTE OLONA , , DI PAVIA DISTRETTO DI GARLASCO , , DI PAVIA DISTRETTO DI MORTARA , , DI PAVIA DISTRETTO DI PAVIA , , DI PAVIA DISTRETTO DI VIGEVANO , , DI PAVIA DISTRETTO DI VOGHERA , , DI SONDRIO DISTRETTO DI BORMIO 4.635, , , DI SONDRIO DISTRETTO DI CHIAVENNA 4.614, , , DI SONDRIO DISTRETTO DI MORBEGNO 8.789, , , DI SONDRIO DISTRETTO DI SONDRIO 4.197, , , DI SONDRIO DISTRETTO DI TIRANO 1.964, , , DI VARESE DISTRETTO DI ARCISATE , , DI VARESE DISTRETTO DI AZZATE , , DI VARESE DISTRETTO DI BUSTO ARSIZIO , , DI VARESE DISTRETTO DI CASTELLANZA , , DI VARESE DISTRETTO DI GALLARATE , , DI VARESE DISTRETTO DI LAVENO CITTIGLIO , , DI VARESE DISTRETTO DI LUINO , , DI VARESE DISTRETTO DI SARONNO , , DI VARESE DISTRETTO DI SESTO CALENDE , , DI VARESE DISTRETTO DI SOMMA LOMBARDO , , DI VARESE DISTRETTO DI TRADATE , , DI VARESE DISTRETTO DI VARESE , , DI VALLECA- MONICA-SEBINO DISTRETTO VALLECAMONICA , , , , , ,22
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