La gestione del paziente con abrasioni ed erosioni estese Dott. Stefano Gracis

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1 Dott. Stefano Gracis - Live Web DBA, 4 dicembre 2013 pag. 1 La gestione del paziente con abrasioni ed erosioni estese Dott. Stefano Gracis Quando ci si confronta con il trattamento di pazienti che presentano abrasioni e/o erosioni estese, vi sono diversi dilemmi da chiarire: A che cosa è dovuta la perdita di sostanza dentale riscontrata nel paziente? Si tratta di abrasione, attrito o erosione? Il paziente è un bruxista? E stata persa dimensione verticale? Come bisogna procedere per curare tale situazione? Quali terapie bisogna prevedere? Che materiali restaurativi bisogna utilizzare? Prima di cominciare la terapia: Osservare il paziente mentre parla Effettuare un analisi estetica e occlusale Effettuare un indagine semeiologica Chiedere vecchie fotografie PROCEDURE CLINICHE e TECNICHE Analisi estetica per determinare: posizione apico-coronale del margine incisale dei centrali appropriatezza della lunghezza degli incisivi necessità di aprire la dimensione verticale andamento dei piani Analisi occlusale per determinare: overbite e overjet esistenti classe dentale a livello dei canini andamento dei piani andamento delle curve di compensazione Analisi fonetica per determinare: che quantità dei denti superiori ed inferiori il paziente scopre il movimento antero-posteriore della mandibola durante la pronuncia della s il rapporto dei margini incisali degli incisivi centrali mandibolari con quelli degli incisivi centrali mascellari Indagine semeiologica: Valutazione della mobilità mandibolare dal punto di vista qualitativo e quantitativo Palpazione dei muscoli della masticazione per valutare: eventuale dolore alla compressione consistenza del tessuto muscolare (bande indurite) la presenza di trigger points il valore della contrazione muscolare in lavoro spessore della massa muscolare Palpazione e auscultazione dell articolazione temporomandibolare

2 Dott. Stefano Gracis - Live Web DBA, 4 dicembre 2013 pag. 2 PRELIMINARE/1 PRELIMINARE/2 PRELIMINARE/3 Rilevare le impronte delle arcate in alginato Rilevare l arco facciale e la posizione mandibolare Prova del mock-up: istantanea per un certo periodo di tempo In caso di carie, rimuoverle e sostituire i restauri infiltrati Se vi sono protesi incongrue o che necessitano comunque la sostituzione, rimuoverle e verificare la necessità di terapie endodontiche Rilevare nuove impronte (in polivinilsilossano) Rilevare l arco facciale (se necessario) e la RC alla DVO indicata dal mock-up Montaggio in articolatore dei modelli in RC alla dimensione verticale scelta arbitrariamente Ceratura di diagnosi dei denti anteriori e verifica del rapporto di overbite e overjet Se indicato, modificare arbitrariamente la dimensione verticale sull articolatore Realizzazione del mock-up È necessario testare la nuova dimensione verticale? NON NECESSARIAMENTE se il paziente non ha alcun disturbo muscolare o articolare e i provvisori che si intendono applicare non comportano decisioni o danni irreversibili. FORSE E MEGLIO se il paziente presenta dolenzia muscolare o articolare In questo secondo caso, si può realizzare un bite alla dimensione verticale che si vuole testare da far indossare al paziente tutto il giorno tranne durante i pasti. Se il bite viene realizzato per l arcata superiore, si può montare il mock up in maniera da testare anche l aspetto estetico e, entro certi limiti, la fonetica.

3 Dott. Stefano Gracis - Live Web DBA, 4 dicembre 2013 pag. 3 REALIZZAZIONE DEI PRIMI PROVVISORI PRIMA TERAPEUTICA Ai denti con perdita limitata di sostanza dentale, applicare restauri parziali in composita con tecnica adesiva diretta o indiretta Ai denti con perdita estesa di sostanza dentale (no smalto), applicare restauri completi in acrilica con tecnica tradizionale oppure in composita con tecnica adesiva Montaggio in articolatore dei modelli in RC alla dimensione verticale del mock-up Ceratura di diagnosi completa Realizzazione dei restauri provvisori QUANTITA DI SOSTANZA DENTALE PERSA TECNICA MATERIALE < 40% diretta (a mano libera o con mascherina in silicone) 40-80% diretta o indiretta (restauri parziali realizzati in laboratorio e cementati) composita composita > 80% (no smalto) indiretta (corone complete da ribasare sul dente limato) composita o acrilica

4 Dott. Stefano Gracis - Live Web DBA, 4 dicembre 2013 pag. 4 PRIMA RIVALUTAZIONE SECONDA TERAPEUTICA (CORRETTIVA) SECONDA RIVALUTAZIONE Assenza di sintomi muscolari o articolari Assenza di mobilità dentale eccessiva (da trauma occlusale) Movimenti escursivi facili da eseguire e fluidi Analisi estetica per verificare lunghezza dei denti anteriori, andamento dei piani, e posizione e simmetria dei margini gengivali Terapia ortodontica Terapie parodontali osseoresettive o mucogengivali Esito delle terapie correttive Oltre al controllo della lunghezza dei denti anteriori, dell andamento dei piani, e della posizione e simmetria dei margini gengivali, valutazione dell appropriatezza della dimensione verticale Impronte delle arcate e registrazioni intermascellari per la realizzazione degli eventuali nuovi provvisori Sulla base di questa rivalutazione, ci sono tre possibili strade da percorrere: A. Mantenere i restauri in composito come restauri definitivi. B. Sostituire solo la parte vestibolare dei denti anteriori con delle faccette in ceramica e, al più, dei restauri posteriori selezionati. C. Sostituire tutti i restauri in composito con dei restauri in ceramica. In quest ultimo caso, bisogna far preparare dal laboratorio dei nuovi provvisori sgusciati. Nel realizzare i manufatti definitivi, ci sono altri dilemmi da affrontare: Mi conviene fare un arcata alla volta o ambedue le arcate insieme? Se dovessi completarne una alla volta, da quale è meglio cominciare? Se dovessi finalizzare le due arcate insieme, in quale sequenza dovrei cementare i restauri? E necessario cementare i restauri sotto diga? Questi ed altri dilemmi saranno argomento di una futura liveweb.

5 Dott. Stefano Gracis - Live Web DBA, 4 dicembre 2013 pag. 5 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO NEL PORTALE DBA Articoli scientifici: Menu 1 --> Articoli di interesse --> La riabilitazione protesica della dentizione abrasa o erosa Dietschi, D., & Argente, A. (2011). A comprehensive and conservative approach for the restoration of abrasion and erosion. Part I: concepts and clinical rationale for early intervention using adhesive techniques. The European Journal of Esthetic Dentistry 6(1), Fradeani, M., Barducci, G., Bacherini, L., & Brennan, M. (2012). Esthetic rehabilitation of a severely worn dentition with minimally invasive prosthetic procedures (MIPP). The International Journal of Periodontics & Restorative Dentistry, 32(2), Spreafico, R. C. (2010). Composite resin rehabilitation of eroded dentition in a bulimic patient: a case report. The European Journal of Esthetic Dentistry 5(1), Vailati, F., & Belser, U. C. (2008). Full-mouth adhesive rehabilitation of a severely eroded dentition: the three-step technique. Part 1. The European Journal of Esthetic Dentistry 3(1), Vailati, F., & Belser, U. C. (2009a). Full-mouth adhesive rehabilitation of a severely eroded dentition: the three-step technique. Part 3. The European Journal of Esthetic Dentistry 3(3), Vailati, F., & Belser, U. C. (2009b). Full-mouth adhesive rehabilitation of a severely eroded dentition: the three-step technique. Part 2. The European Journal of Esthetic Dentistry 3(2), Tecnica adesiva: Menu 1 --> Casi da discutere --> Caso clinico Ammannato_Riabilitazione adesiva Modulo da compilare: Menu 2 --> Modulistica --> Cartella paziente --> Cartella valuta dolore EXAM.doc