Raccomandazioni specifiche per paese 2015:servono ulteriori sforzi per sostenere una ripresa vigorosa

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1 1 Raccomandazioni specifiche per paese 2015:servono ulteriori sforzi per sostenere una ripresa vigorosa Occorre un ulteriore impegno a livello politico per tornare a una crescita in grado di autosostenersi. Oggi la Commissione europea ha adottato le raccomandazioni di politica economica specifiche per ciascun paese per il 2015 e il 2016, in cui chiede l adozione di misure nazionali volte a creare occupazione e a stimolare la crescita. Bruxelles, 13 maggio 2015 Le raccomandazioni rispecchiano l agenda economica e sociale della Commissione, che, da quando la Commissione del Presidente Juncker è entrata in carica, nel novembre 2014, e ha pubblicato la suaanalisi annuale della crescita 2015, è incentrata su tre pilastri che si rafforzano a vicenda: rilancio degli investimenti, realizzazione di riforme strutturali e perseguimento della responsabilità di bilancio. Un attuazione efficace delle raccomandazioni specifiche per paese del 2015 sarà fondamentale per riavviare l Europa verso un occupazione e una crescita sostenibili e renderla meno dipendente dai fattori congiunturali esterni che attualmente favoriscono la ripresa. Il Vicepresidente Valdis Dombrovskis, responsabile per l euro e il dialogo sociale, ha dichiarato: Per consolidare la ripresa economica europea occorre un ulteriore e deciso impegno a livello politico. Molti Stati membri devono affrontare sfide quali l elevato debito pubblico e privato, la bassa produttività e la mancanza di investimenti, che determinano una forte disoccupazione e un deterioramento delle condizioni sociali. Su questo vertono le raccomandazioni specifiche per paese presentate oggi. Per rafforzare il coinvolgimento e l attuazione a livello nazionale, abbiamo intensificato i contatti con i governi, i parlamenti e le parti sociali, abbiamo notevolmente razionalizzato le nostre raccomandazioni e le abbiamo rese più mirate. Marianne Thyssen, Commissaria per l occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha commentato: Dobbiamo sfruttare appieno le opportunità offerte dalla nascente ripresa economica e riportare gli europei nel mondo del lavoro. Su questo slancio, gli Stati membri devono adoperarsi per realizzare le riforme strutturali. Va prestata particolare attenzione alle persone più colpite dalla crisi, in particolare i giovani e i disoccupati di lunga durata. - 1 / 12 -

2 2 Pierre Moscovici, Commissario per gli affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: Oggi chiediamo agli Stati membri di garantire che la ripresa economica attuale non sia solo un fenomeno stagionale. Le priorità economiche della Commissione Juncker sono state fin dal primo giorno la promozione degli investimenti, il sostegno alle riforme strutturali e il perseguimento di politiche di bilancio responsabili. Con le raccomandazioni odierne Bruxelles non intende dare lezioni ai governi, ma incoraggiare gli sforzi profusi a livello nazionale per garantire l occupazione e la crescita di cui tutti abbiamo bisogno. Un semestre europeo potenziato e razionalizzato La Commissione europea ha apportato una serie di modifiche al processo del semestre europeo, il calendario dell UE per il coordinamento delle politiche economiche, per accrescere la titolarità politica e la rendicontabilità delle decisioni adottate a livello europeo e nazionale. I cambiamenti introdotti sono: - una maggiore attenzione alle priorità evidenziate nell analisi annuale della crescita, riducendo il numero delle raccomandazioni e incentrandole su pochi settori prioritari d intervento; - la pubblicazione anticipata delle analisi specifiche per paese e dell analisi della zona euro per consentire discussioni approfondite con gli Stati membri e le parti sociali sulle questioni fondamentali; - un maggiore coinvolgimento a livello politico e tecnico affinché si discuta delle raccomandazioni passate e future; - un calendario riveduto per dare a tutte le parti interessate più tempo per discutere e concordare le priorità da un punto di vista europeo e confrontare in quest ottica i risultati e le priorità nazionali. Le raccomandazioni specifiche per paese 2015 La Commissione rivolge raccomandazioni relative a 26 paesi e all intera zona euro[1], che riflettono le seguenti priorità: incentivare gli investimenti per sostenere la futura crescita. Questo presuppone l eliminazione degli ostacoli ai finanziamenti, il varo di progetti di investimento e la rapida attuazione del piano di investimenti per l Europa da 315 miliardi di euro; intraprendere riforme strutturali ambiziose sui mercati dei prodotti, dei servizi e del lavoro che aumentino la produttività, la competitività e gli investimenti. Promuovendo l occupazione e la crescita, queste riforme contribuiranno alla prosperità e ad una maggiore giustizia sociale. Le riforme nel settore finanziario agevoleranno l accesso ai finanziamenti per gli investimenti e attenueranno le ripercussioni negative della riduzione della leva finanziaria nei settori bancario, privato e pubblico; attuare politiche di bilancio responsabili in grado di conciliare la stabilizzazione a breve termine con la sostenibilità a lungo termine. Gli Stati membri con livelli di disavanzo o di debito elevati devono compiere ulteriori sforzi per risanare i loro bilanci, - 2 / 12 -

3 3 mentre gli Stati membri con un margine di bilancio dovrebbero prendere provvedimenti per sostenere gli investimenti produttivi. Le modifiche della composizione delle finanze pubbliche dovrebbero renderle più favorevoli alla crescita; migliorare la politica occupazionale e la protezione sociale per favorire l inserimento delle persone nel mercato del lavoro, sostenerle e proteggerle lungo l intero arco della vita e garantire una maggior coesione sociale quale elemento fondamentale di una crescita economica sostenibile. Le raccomandazioni si basano sull analisi dettagliata della situazione di ciascun paese. Questi orientamenti su misura, frutto di un dialogo aperto svolto con gli Stati membri durante tutto l anno, si basano in particolare sull analisi delle relazioni della Commissione per i singoli paesi, nonché sui programmi nazionali di riforma e sui programmi di stabilità o di convergenza presentati dagli Stati membri ad aprile, e tengono conto dei dati più aggiornati contenuti nelle previsioni di primaveradella Commissione. Il pacchetto adottato oggi dalla Commissione comprende anche diverse decisioni sulle finanze pubbliche degli Stati membri nell ambito del patto di stabilità e crescita, che rappresentano complessivamente una serie ambiziosa di orientamenti e priorità per l economia dell UE. Decisioni in materia di bilancio Oggi la Commissione ha raccomandato che il Consiglio dei ministri dell UE chiuda la procedura per i disavanzi eccessivi nei confronti di Malta e della Polonia. Entrambi i paesi hanno corretto i loro disavanzi eccessivi. Nel 2014 la Polonia ha registrato un disavanzo nominale pari al 3,2% del PIL, che supera quindi il valore di riferimento (3% del PIL). Gli effetti di una riforma globale delle pensioni attuata nel 1999, che pure è stata abrogata da una legge del dicembre 2013, si fanno ancora sentire nel Se si tiene conto di questi costi netti risalenti al 1999, il disavanzo 2014 risulta inferiore al 3% del PIL (2,7% nel 2015), per cui la Commissione ritiene che la Polonia rispetti il criterio del disavanzo definito dal patto di stabilità e crescita. A Malta il disavanzo pubblico è stato riportato al 2,1% del PIL nel 2014 e dovrebbe attestarsi al 3% del PIL nel Nel 2014, inoltre, Malta ha rispettato la regola del debito, condizione necessaria per uscire dalla procedura per i disavanzi eccessivi che si basava sulla violazione dei criteri del disavanzo e del debito. Nel caso del Regno Unito, la Commissione raccomanda al Consiglio di concludere che il governo non ha dato alcun seguito effettivo alla raccomandazione formulata nel dicembre 2009 di correggere il disavanzo eccessivo entro l esercizio , poiché lo sforzo di bilancio realizzato è risultato inferiore allo sforzo di bilancio annuo medio raccomandato, cioè l 1,75% del PIL, e l anno scorso il disavanzo è stato del 5,2%. La Commissione raccomanda di concedere al Regno Unito altri due anni, fino all esercizio , per riportare il disavanzo al di sotto del valore di riferimento del 3% del PIL. La Commissione ha inoltre elaborato una relazione sulla Finlandia in cui conclude che il paese non rispetta i criteri del debito e del disavanzo definiti dal patto di - 3 / 12 -

4 4 stabilità e crescita. Il comitato economico e finanziario si pronuncerà sulla relazione entro due settimane, dopo di che si deciderà se avviare la procedura per i disavanzi eccessivi. La Francia è attualmente soggetta a una procedura per i disavanzi eccessivi. Nel suo programma di stabilità 2015, il governo intende correggere il disavanzo eccessivo e ridurlo entro il 2017 in linea con la raccomandazione del Consiglio del 10 marzo 2015 a seguito della proposta della Commissione. La Francia dovrà dare un seguito effettivo alla raccomandazione entro il 10 giugno Situazione degli Stati membri per quanto riguarda la procedura per gli squilibri macroeconomici Riquadro 1. Situazione degli Stati membri per quanto riguarda la procedura per gli squilibri macroeconomici Categoria della procedura per gli squilibri macroeconomici Stati membri nel 2015* Nessuno squilibrio Austria, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Polonia, Slovacchia Squilibri che richiedono un azione politica e un monitoraggio Belgio, Paesi Bassi, Romania**, Finlandia, Svezia, Regno Unito Squilibri che richiedono un azione politica decisa e un Ungheria, Germania monitoraggio Squilibri che richiedono un azione politica decisa e un Irlanda, Spagna, Slovenia monitoraggio specifico Squilibri eccessivi che richiedono un azione politica decisa e un monitoraggio specifico Bulgaria, Francia, Croazia, Italia, Portogallo Squilibri eccessivi che richiedono un azione politica decisa e l attivazione della procedura per gli squilibri eccessivi * Cipro e la Grecia sono oggetto di programmi di aggiustamento macroeconomico. ** La Romania è oggetto di un programma di assistenza finanziaria precauzionale. Situazione degli Stati membri per quanto riguarda il patto di stabilità e crescita Riquadro 2. Situazione degli Stati membri per quanto riguarda il patto di stabilità e crescita al 13 maggio 2015 Nessuna procedura per i disavanzi eccessivi Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Germania, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia, Svezia Abrogazione della procedura per i disavanzi eccessivi Malta, Polonia - 4 / 12 -

5 5 Procedure per i disavanzi eccessivi in corso Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Irlanda, Portogallo, Slovenia, Spagna Nuovo termine: 2016/2017 Regno Unito Eventuale avvio di una nuova procedura per i disavanzi eccessivi Finlandia Prossime fasi Le raccomandazioni specifiche per paese saranno discusse dai ministri dell UE a giugno, prima di essere approvate dai capi di Stato e di governo il 25 e 26 giugno e adottate formalmente a luglio. Spetterà poi agli Stati membri attuarle includendole nelle politiche e nei piani di bilancio nazionali per il IT COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, COM(2015) 262 final RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2015 dell Italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2015 dell Italia Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2015 dell Italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2015 dell Italia IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, in particolare l articolo 121, paragrafo 2, e l articolo 148, paragrafo 4, visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche 1, in particolare l articolo 5, paragrafo 2, visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici 2, inparticolare l articolo 6, paragrafo 1, vista la raccomandazione della Commissione europea 3, viste le risoluzioni del Parlamento europeo 4, viste le conclusioni del Consiglio europeo, visto il parere del comitato per l occupazione, visto il parere del comitato economico e finanziario, visto il parere del comitato per la protezione sociale, visto il parere del comitato di politica economica, considerando quanto segue: (1) Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per l occupazione e la crescita basata su un maggiore coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per rafforzare il potenziale di crescita sostenibile e di competitività dell Europa. (2) Il 13 luglio 2010 il Consiglio ha adottato, sulla base delle proposte della Commissione, - 5 / 12 -

6 6 una raccomandazione sugli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell Unione ( ) e, il 21 ottobre 2010, una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore 1 GU L 209 del , pag. 1.2 GU L 306 del , pag COM(2015) P8_TA(2015)0067, P8_TA(2015)0068, P8_TA(2015)0069. IT 3 IT dell occupazione che insieme formano gli orientamenti integrati. Gli Stati membri sono stati invitati a tenerne conto nelle proprie politiche nazionali in materia economica e di occupazione. (3) L 8 luglio 2014 il Consiglio ha adottato una raccomandazionesul programma nazionale di riforma 2014 dell Italia e ha formulato il suo parere sul programma di stabilità aggiornato 2014 dell Italia. Il 28 novembre 2014, in linea con il regolamento (UE) n.473/2013 5, la Commissione ha presentato il suo parere sul documento programmatico di bilancio 2015 dell Italia 6. (4) Il 28 novembre 2014 la Commissione ha adottato l analisi annuale della crescita 7, segnando l inizio del semestre europeo di coordinamento delle politiche economiche Lo stesso giorno la Commissione ha adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta 8, in cui l Italia è stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito. (5) Il 18 dicembre 2014 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per il rilancio degli investimenti, l accelerazione delle riforme strutturali e il proseguimento di un risanamento di bilancio responsabile e propizio alla crescita. (6) Il 26 febbraio 2015 la Commissione ha pubblicato la relazione per paese relativa all Italia , nella quale valuta i progressi compiuti dall Italia nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate l 8 luglio La relazione per paese comprende i risultati dell esame approfondito a norma dell articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011. L analisi ha portato la Commissione a concludere che l Italia presenta squilibri macroeconomici eccessivi che richiedono un azione politica decisa e un monitoraggio specifico. In particolare, è essenziale affrontare le cause all origine del persistere di bassi livelli di produttività del lavoro e della debolezza della competitività, nonché riportare il debito nazionale su un percorso discendente. È oltremodo importante interv enire per ridurre il rischio di effetti negativi sull economia italiana e, date le sue dimensioni, sull Unione economica e monetaria in generale. (7) Il 28 aprile 2015 l Italia ha presentato il suo programma nazionale di riforma 2015 e il suo programma di stabilità I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni. (8) L Italia è attualmente sottoposta al braccio preventivo del patto di stabilità e crescita ed è soggetta alla regola del debito transitoria nel periodo Il 27 febbraio 2015 la Commissione ha pubblicato una relazione a norma dell articolo 126, paragrafo 3, - 6 / 12 -

7 7 del TFUE, poiché non si prevedeva che l Italia avrebbe compiuto progressi sufficienti verso l osservanza della regola del debito nel periodo Dalle conclusioni dell analisi è emerso che in quel momento era opportuno considerare il criterio del debito rispettato. (9) Il 30 aprile 2015, dopo la data limite per le previsioni economiche di primavera, la Corte costituzionale italiana ha g iudicato incostituzionale la non indicizzazione temporanea delle pensioni più elevate nel L esatto impatto di questa 5 GU L 140 del , pag C(2014) 8806 final. 7 COM(2014) 902 final. 8 COM(2014) 904 final. 9 SWD(2015) 31 final. IT 4 IT sentenza sul bilancio dipenderà dalle modalità della sua esecuzione da parte del governo italiano, che debbono ancora essere definite. Alla luce delle nuove informazioni, potrebbe essere giustificata in una fase successiva l emanazione di una relazione a norma dell articolo 126, paragrafo 3, del TFUE. In assenza di questo nuovo elemento e in attesa del suo ulteriore chiarimento, in questa fase le conclusioni della relazione di febbraio possono essere considerate ancora in larga misura valide. (10) Nel programma di stabilità 2015 l Italia ha chiesto una deviazione temporanea pari a 0,4 punti percentuali di PIL dal percorso di avvicinamento richiesto verso l obiettivo a medio termine nel 2016, in vista della prevista attuazione di grandi riforme strutturali con ricadute positive sulla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche. I dettagli alla base di queste riforme sono stati definiti nel programma nazionale di riforma 2015 dell Italia. Gli ambiti della riforma che il programma presenta come sfere di intervento aventi un impatto sulla sostenibilità delle finanze pubbliche comprendono: i) la pubblica amministrazione e la semplificazione; ii) i mercati dei prodotti e dei servizi; iii) il mercato del lavoro; iv)la giustizia civile; v)l istruzione; vi) uno spostamento del carico fiscale e vii) la revisione della spesa come misura di finanziamento. Secondo le stime delle autorità,che appaiono plausibili, l impatto delle riforme sul PIL reale è pari a 1,8 punti percentuali entro il Se attuate puntualmente, integralmente e in tempo utile, queste riforme avranno effetti positivi sulla sostenibilità delle finanze pubbliche. A condizione che il governo italiano prenda nel 2015 le misure necessarie per compensare adeguatamente l impatto permanente della suddetta sentenza della Corte costituzionale in modo da garantire che: i) l Italia rimanga nel braccio preventivo del patto di stabilità e crescita; ii) sia preservato un margine di sicurezza adeguato rispetto al valore di riferimento stabilito dal trattato e iii) sia conseguito l obiettivo a medio termine nell arco dei quattro anni del programma di stabilità, si può attualmente ritenere che l Italia possa beneficiare della deviazione temporanea richiesta nel 2016, a condizione che dia adeguata attuazione alle riforme concordate, aspetto che sarà monitorato nell ambito del semestre europeo. (11) Il programma di stabilità 2015 prevede un graduale miglioramento del disavanzo nominale fino al 2,6% del PIL nel 2015 e all 1,8% del PIL nel Nel programma di stabilità 2015, il governo intende raggiungere l obiettivo a medio termine, ossia una posizione di bilancio in pareggio in termini strutturali, entro il 2017, anche se il - 7 / 12 -

8 8 saldo strutturale ricalcolato 10 raggiunge l obiettivo a medio termine nel Appareadeguato il conseguimento dell obiettivo a medio termine entro il 2017, tenuto conto dell applicazione della clausola relativa alle rifor me strutturali e del rispetto degli impegni contemplati dal programma di stabilità (12) Si prevede che il rapporto debito pubblico/pil raggiunga un picco nel 2015, attestandosi al 132,5%, e diminuisca gradualmente fino al 120,0% nel Lo scenario macroeconomico su cui si fondano le proiezioni di bilancio è plausibile. Il governo deve ancora precisare gli ulteriori tagli di spesa che consentiranno al paese di evitare l entrata in vigore nel 2016 dell incremento dell IVA previsto dalla legge. (13) Nel 2015 l Italia dovrebbe migliorare il saldo strutturale dello 0,25% del PIL. Sulla base delle previsioni di primavera 2015 della Commissione, il previsto aggiustamento strutturale verso l obiettivo a medio termine pari allo 0,3% del PIL 10. Saldo strutturale ricalcolato dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nel programma di stabilità, applicando la metodologia concordata. IT 5 IT nel 2015 è in linea con gli obblighi dell Italia nell ambito del braccio preventivo del patto di stabilità e crescita. Nel 2016 il paese dovrebbe migliorare il saldo strutturale almeno dello 0,1% del PIL, tenuto conto dello scostamento consentito in base alla clausola relativa all e riforme strutturali. Tuttavia, nell ipotesi di politiche invariate, le previsioni della Commissione evidenziano una riduzione del PIL dello 0,2% che comporta il rischio di una qualche deviazione. Saranno pertanto necessarie ulteriori misure. In base alla valutazione del programma di stabilità e tenuto conto delle previsioni di primavera 2015 della Commissione, il Consiglio è del parere che vi sia il rischio che l Italia non ottemperi alle disposizioni del patto di stabilità e crescita. (14) Nonostante il previsto contributo allo sforzo di riduzione del debito, che è cruciale per l Italia, l attuazione dell ambizioso programma di privatizzazioni presentato dalle autorità italiane ha subito un certo ritardo nel 2014; di conseguenza, i proventi delle privatizzazioni nel 2014 sono stati pari allo 0,2% del PIL, al di sotto dell obiettivo dello 0,7% all anno. (15) Nel corso dell ultimo anno l Italia ha compiuto passi in avanti significativi per alleggerire l onere fiscale sul lavoro, che resta però alto. Sono ancora eccessivamente elevati il numero e la portata delle agevolazioni fiscali, in particolare le aliquote ridotte dell IVA. Quanto alla tassazione dei beni immobili, ci sono stati soltanto lenti progressi della riforma del catasto, nell ambito della quale si rende particolarmente necessaria una revisione dei valori catastali obsoleti. Inoltre, rimangono lettera morta la revisione dell imposizione ambientale e l eliminazione delle sovvenzioni dannose per l ambiente. L Italia ha istituito un comitato per la fiscalità ambientale. Questi diversi aspetti sono contemplati dalla legge delega di riforma fiscale, la cui attuazione è stata tuttavia rimandata per l assenza di decreti legislativi attuativi. Nonostante alcuni interventi in questo settore, in Italia l efficienza del sistema fiscale è anche compromessa da livelli ancora bassi e costosi di adempimento degli obblighi fiscali e dall elevata evasione fiscale (secondo le stime del governo, pari a 91 miliardi di - 8 / 12 -

9 9 EUR all anno o al 5,6% del PIL). Il governo ha presentato prov vedimenti intesi a garantire l accuratezza delle dichiarazioni dei redditi, dei quali è necessario garantire ora la piena operatività. (16) Limitati sono stati i progressi verso un miglioramento duraturo dell efficienza e della qualità della spesa pubblica a tutti i livelli dell amministrazione. I risparmi di bilancio approvati per legge, anche a livello regionale e locale, sono inferiori a quanto previsto dal programma nazionale di riforma Il fatto che la revisione della spesa non costituisca ancora parte integrante del processo di bilancio incide negativamente sulla generale efficienza a lungo termine dell esercizio. In materia di gestione dei fondi dell UE persistono gravi carenze, in particolare nelle regioni meridionali. È in fase di preparazione un piano strategico nazionale della portualità e della logistica, ma parziali sono stati i passi in avanti per il miglioramento dei porti e dei loro collegamenti con l entroterra. (17) La pubblica amministrazione italiana è ancora caratterizzata da significative inefficienze che gravano sul contesto imprenditoriale e sulla capacità del paese di attuare efficacemente le riforme. Sono stati compiuti e continuano a essere profusi sforzi intesi a migliorare il quadro istituzionale e la qualità complessiva della pubblica amministrazione. Per la fine del 2015 è prevista un ambiziosa riforma della Costituzione, particolarmente volta a chiarire la ripartizione delle competenze tra i vari livelli dell amministrazione. Non è ancora stata completata una riforma complessiva della pubblica amministrazione in materia di ricambio del personale, mobilità e retribuzioni. Benché siano stati compiuti passi in avanti per incrementare IT 6 IT la trasparenza e rafforzare i poteri dell autorità nazionale anticorruzione, non è stata ancora effettuata la riforma dei termini di prescrizione, ritenuta anche da altre organizzazioni internazionali un caposaldo della lotta contro la corruzione in Italia. Negli ultimi anni sono state prese misure importanti sia per migliorare l amministrazione della giustizia, mediante la revisione della geografia giudiziaria e la creazione di tribunali specializzati, sia per ridurre il numero di ricorsi, promuovendo la risoluzione extragiudiziale delle controversie. La lunghezza dei procedimenti rimane un grave problema e la riforma intrapresa deve ancora portare i primi frutti. (18) Dalla fine del 2008 la quota dei crediti deteriorati del settore bancario italiano è aumentata vertiginosamente, principalmente in relazione alle esposizioni delle banche verso le imprese. Il tasso d i riassorbimento delle attività deteriorate è stato finora troppo basso e limitata ne resta la liquidazione, in parte a causa del sottosviluppo del mercato italiano dei crediti deteriorati. Una recente normativa affronta le debolezze del governo societario delle maggiori banche cooperative (le banche popolari), ma il ruolo delle fondazioni e quello delle piccole banche di credito cooperativo sono definiti mediante accordi di autoregolamentazione di natura non vincolante. Sono necessarie ulteriori misure di ristrutturazione e consolidamento del settore bancario italiano per migliorare l efficacia dell intermediazione finanziaria e sostenere la ripresa dell economia. (19) Adottata nel dicembre 2014 mantenendo l indirizzo di riforme precedenti, una legge delega di ampia portata per la riforma del mercato del lavoro, il cosiddetto - 9 / 12 -

10 10 Jobs Act, ha introdotto, in particolare, modifiche della normativa sulla tutela dell occupazione, del sistema dell indennità di disoccupazione, oltre che della governance e del funzionamen to delle politiche attive e passive del mercato del lavoro e della conciliazione tra famiglia e lavoro. L effettiva attuazione di questa legge sarà strettamente legata all adozione dei necessari decreti legislativi attuativi riguardanti il ricorso alla cassa integrazione guadagni, la revisione degli strumenti contrattuali, l equilibrio tra attività professionale e vita privata e il rafforzamento delle politiche attive del mercato del lavoro. La contrattazione di secondo livello, che potrebbe contribuire a un miglior allineamento dei salari alla produttività e incentivare l adozione di soluzioni innovative nelle aziende, è ancora appannaggio soltanto di una minoranza di imprese. L accordo di gennaio 2014, che fissa le procedure per la misurazione della rappresentanza sindacale nel settore manifatturiero, potrebbe contribuire a promuovere la contrattazione di secondo livello, ma non è ancora operativo. La partecipazione delle donne al mercato del lavoro, sebbene in crescita, rimane tra le più basse dell UE. La disoccupazione giovanile, inoltre, ha quasi raggiunto il 43% nel terzo trimestre del 2014, e la percentuale di giovani tra i 15 e i 24 anni che non lavorano né sono impegnati in corsi di studio o di formazione è la più elevata dell UE. Alcune delle cause sono da ricercare nel sistema dell istruzione, ancora caratterizzato da risultati scolastici inferiori alla media dell UE e da tassi di abbandono scolastico relativamente elevati. A fronte di una media UE del 78,6%, risultava occupato soltanto il 54,6% delle persone di età compresa tra 15 e 34 anni che hanno concluso la prima e la seconda fase dell istruzione terziaria nei tre anni precedenti. L Italia ha registrato uno degli aumenti più elevati dei tassi di povertà e di esclusione sociale nell UE, con ripercussioni soprattutto sui minori. I regimi di assistenza sociale continuano ad essere frammentati e inefficaci nell affrontare questo problema, con conseguenti inefficienze sostanziali sotto il profilo dei costi. IT 7 IT (20) Il corretto funzionamento dei mercati dei prodotti e dei servizi è ancora ostacolato da una serie di restrizioni alla concorrenza. È all esame del parlamento nazionale una legge intesa a rimuovere alcuni ostacoli in diversi settori, tra cui le assicurazioni, le telecomunicazioni e la distribuzione dei carburanti. Permangono ostacoli rilevanti in altri settori importanti, tra cui i servizi pubblici locali, i porti e gli aeroporti, i servizi giuridici, le banche, le farmacie e la sanità. Il settore degli appalti pubblici resta caratterizzato da debolezze significative, nonostante un ricorso più ampio a procedure d appalto centralizzate. I servizi pubblici locali, che mostrano segni evidenti di inefficienza, restano al riparo dalla concorrenza, con ricadute negative anche sulle finanze pubbliche. La gara aperta è utilizzata per una piccola parte di contratti, mentre la stragrande maggioranza dei contratti è assegnata in house o con procedure analoghe. (21) Nell ambito del semestre europeo la Commissione ha effettuato un analisi completa della politica econ omica dell Italia che ha pubblicato nella relazione per paese 2015.Ha altresì valutato il programma di stabilità e il programma nazionale di riforma, nonché il seguito dato alle raccomandazioni rivolte all Italia negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica dell Italia, ma anche della loro conformità alle - 10 / 12 -

11 11 norme e agli orientamenti dell UE, alla luce della necessità di rafforzare la governance economica dell Unione nel suo insieme, offrendo un contributo a livello UE per le future decisioni nazionali. Le raccomandazioni nell ambito del semestre europeo trovano riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 6. (22) Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità dell Italia e il suo parere 11 trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1. (23) Alla luce dell esame approfondito della Commissione e della citata valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma nazionale di riforma e il programma di stabilità. Le sue raccomandazioni a norma dell articolo 6 del regolamento (UE)n. 1176/2011 trovano riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 6. (24) Nell ambito del semestre europeo la Commissione ha effettuato inoltre un analisi della politica economica della zona euro nel suo complesso. Sulla base di tale analisi il Consiglio ha formulato raccomandazioni specifiche rivolte agli Stati membri la cui moneta è l euro. L Italia dovrebbe altresì assicurare l attuazione piena e tempestiva di tali raccomandazioni, RACCOMANDA che l Italia adotti provvedimenti nel 2015 e nel 2016 al fine di: 1. conseguire un aggiustamento di bilancio verso l obiettivo a medio termine pari ad almeno lo 0,25% del PIL nel 2015 e allo 0,1% del PIL nel 2016, adottando le necessarie misure strutturali sia nel 2015 che nel 2016, tenuto conto dello scostamento consentito per l attuazione di importanti riforme strutturali; attuare in modo rapido e accurato il programma di privatizzazioni e ricorrere alle entrate straordinarie per compiere ulteriori progressi al fine di assicurare un percorso adeguato di riduzione del rapporto debito pubblico/pil; attuare la legge delega di riforma fiscale entro settembre 2015, con particolare riguardo alla revisione delle 11 A norma dell articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio. IT 8 IT agevolazioni fiscali e dei valori catastali e alle misure per migliorare il rispetto della normativa tributaria; 2. adottare il piano strategico nazionale della portualità e della logistica previst, in particolare per contribuire alla promozione del trasporto intermodale mediante migliori collegamenti; assicurare la piena operatività dell Agenzia per la coesione territoriale in modo da determinare un sensibile miglioramento della gestione dei fondi dell UE; 3.adottare e attuare le leggi in discussione intese a migliorare il quadro istituzionale e a modernizzare la pubblica amministrazione; riformare l istituto della prescrizione entro la metà del 2015; fare in modo che le riforme adottate per migliorare l efficienza della giustizia civile contribuiscano a ridurre la durata dei procedimenti; 4. introdurre misure vincolanti entro la fine del 2015 per risolvere le debolezze che permangono nel governo societario delle banche, con particolare riguardo al ruolo delle fondazioni, e adottare provvedimenti per accelerare la riduzione generalizzata dei crediti deteriorati; 5. adottare i decreti legislativi riguardanti il ricorso alla cassa integrazione guadagni, larevisione degli strumenti contrattuali, l equilibrio tra attività professionale e vita privata e il rafforzamento delle politiche attive del mercato del lavoro; istituire, di concerto con le parti sociali e in conformità alle pratiche nazionali, un quadro - 11 / 12 -

12 12 efficace per la contrattazione di secondo livello; nell ambito degli sforzi per ovviare alla disoccupazione giovanile, adottare e attuare la prevista riforma della scuola e ampliare l istruzione terziaria professionalizzante; 6. attuare l Agenda per la semplificazione al fine di snellire gli oneri amministrativi e normativi; adottare misure finalizzate a favorire la concorrenza intutti i settori contemplati dal diritto della concorrenza e intervenire in modo deciso sulla rimozione degli ostacoli che ancora permangono; garantire la rettifica dei contratti di servizi pubblici locali che non ottemperano alle disposizioni sugli affidamenti in house entro la fine del Fatto a Bruxelles, il Per il Consiglio Il presidente - 12 / 12 -

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