PROGETTO SAIRISI. Bollettino di maggio e giugno 2018 INDICE
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- Flaviano Perri
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1 PROGETTO SAIRISI Bollettino di maggio e giugno 2018 INDICE 1. POSSIBILI PROBLEMATICHE DELLE SEMINE IN ACQUA POSSIBILI PROBLEMATICHE DELLE SEMINE INTERRATE FITOTOSSICITÀ DA RESIDUI DI DISERBO CONCIMAZIONE IN 4 FOGLIA/INIZIO ACCESTIMENTO PRATICHE PER IL CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI DI DISERBO DELLA RISAIA INFESTANTI DELLA RISAIA: RICONOSCIMENTO E CONTROLLO... 6 Indicazioni di carattere generale da adattare alle specifiche realtà territoriali e aziendali. 1. POSSIBILI PROBLEMATICHE DELLE SEMINE IN ACQUA Formazione di alghe. Caratteristico problema delle semine in acqua, si deve a due tipi di alghe: le verdi e le azzurre. Le alghe verdi si sviluppano formando un feltro galleggiante sulla superficie dell acqua che impedisce la fuoriuscita delle plantule o ne causa il soffocamento dopo che sono emerse. Le alghe azzurre, invece, formano un feltro sul terreno che ostacola l affrancamento dei germinelli o provoca, sollevandosi, lo sradicamento delle plantule. Lo sviluppo di alghe è favorito, oltre che da temperature dell acqua elevate, da ampi sbalzi termici notturni/diurni e da alte concentrazioni di fosforo nel terreno. Coppetta (Triops cancriformis). Questo crostaceo rappresenta un altra minaccia per i germinelli nelle primissime fasi del loro sviluppo. Con la sua attività trofica può interrare i semi di riso, ostacolandone la germinazione, oppure spezzare i germinelli, devitalizzandoli. A fine Aprile sono già state segnalate in risaie sommerse. Moria dei germinelli. Gli agenti causanti più comuni in risaia sono Pythium spp. e Saprolegna. Questi patogeni si manifestano come una muffa bianca cotonosa che avvolge il seme che ne impedisce la germinazione. Più tardi si manifesta con plantule giallastre e sofferenti il cui sviluppo risulta bloccato. Queste infezioni sono favorite da temperature che rallentano la germinazione del riso (sotto i 13 C) o che favoriscono lo sviluppo dei patogeni (superiori a 27 C). Una semente di scarsa qualità, con bassa energia 1
2 germinativa e contenente molte granelle spezzate, risulta particolarmente esposta all attacco da parte di questi patogeni. L uso di semente certificata riduce il problema (FSA 14). Per tutte queste avversità, non essendoci possibilità di lotta chimica, si rende necessaria un asciutta drastica della risaia, da mantenersi fino alla scomparsa dei sintomi o alla risoluzione del problema (FSA 35). Punteruolo acquatico del riso (Lissorhoptrus oryzophilus). I danni più gravi si hanno verso giugno, periodo in cui le larve iniziano a nutrirsi erodendo le radici. Se nel mese di maggio, periodo in cui gli adulti riprendono la loro attività trofica erodendo le foglie, si nota una discreta presenza di insetti si consiglia di intervenire chimicamente mediante un trattamento insetticida a base di piretroidi per abbattere la popolazione. La lotta agronomica a questo insetto consiste nell asciutta drastica e prolungata delle camere di risaia per poter limitare lo sviluppo delle larve (FSA 35). In zone particolarmente infestate da Lissorhoptrus oryzophilus, come risaie ai margini di zone incolte, si consiglia di impiegare, a scopo preventivo, sementi conciate con Chlorantraniliprole, principio attivo che combatte le larve dell insetto, vere responsabili del danno alla coltura. 2. POSSIBILI PROBLEMATICHE DELLE SEMINE INTERRATE Germinazione lenta o difficoltà di emergenza. In caso di stagione particolarmente secca, il seme può non trovare abbastanza umidità nel terreno per poter germinare e svilupparsi. In questo caso dopo 7-10 giorni dalla semina è utile procedere con una bagnatura di soccorso, importante anche per l attivazione dei prodotti diserbanti utilizzati in pre emergenza. Le bagnature di soccorso, tuttavia, in terreni con elevate percentuali di limo e argilla, portano alla formazione di crosta superficiale, che può rendere estremamente difficoltosa l emergenza delle plantule. La formazione di crosta superficiale è favorita anche da piogge di forte intensità e, in alcuni tipi di terreno, dalla rullatura. In questi casi occorre continuare a bagnature sino alla emergenza delle plantule dal terreno. Pythium spp. Le infezioni dovute a questi patogeni, particolarmente attivi su coltivazioni in stato di stress, possono causare la morte delle giovani piante di riso. Per limitare la diffusione dell infezione e i danni che può causare, bisogna limitare le condizioni di stress con una bagnatura. Punterolo acquatico del riso (Lissorhoptrus oryzophilus). Adottando la semina interrata i danni causati da questo insetto vengono fortemente limitati, grazie alla posticipazione del periodo di sommersione delle camere di risaia. Le larve inizieranno a nutrirsi su apparati radicali già sviluppati, quindi la coltura ne risente in maniera limitata. Stress da sommersione. Con la prima sommersione, che instaura nel terreno condizioni di anaerobiosi, la pianta di riso deve sviluppare il suo parenchima aerifero. Ciò provoca una condizione di stress che si manifesta con blocco temporaneo della crescita, spesso accompagnato da ingiallimento, condizione questa che si risolve generalmente in breve tempo. Per aiutare la pianta a superare lo stress più velocemente, prima della sommersione vera e propria, si può procedere con due o tre bagnature dalla durata sempre maggiore: così facendo la pianta passa da un ambiente aerobico ad uno anaerobico in modo più graduale, riducendo i tempi di reazione. 2
3 3. FITOTOSSICITÀ DA RESIDUI DI DISERBO Può accadere che residui dei trattamenti diserbanti di presemina o pre emergenza abbiano effetti negativi sulla germinazione e sulle prime fasi di sviluppo della coltura. I sintomi di fitotossicità che si manifestano sono caratteristici per ciascun principio attivo e la loro gravità varia in base alle dosi di erbicida impiegate, al tempo trascorso tra trattamento e semina, all andamento delle temperature giornaliere del periodo e alla granulometria del terreno. Semina in acqua. Tutti i prodotti utilizzati in pre semina, sia antigerminello sia graminicidi, sono degradati dalla luce in condizioni di asciutta, per cui gli effetti fitotossici possono essere alleviati con un asciutta delle camere accompagnata, in caso di persistenza dei sintomi, da un ricambio dell acqua di sommersione. Semina interrata a file. I sintomi di fitotossicità dei trattamenti di pre emergenza sono sostanzialmente due: il rallentamento della crescita e lo sbiancamento delle plantule, il primo dovuto al pendimethalin, il secondo al clomazone. Entrambi, in genere, si risolvono abbastanza velocemente. In caso di sintomi gravi è opportuno fare un lavaggio delle camere facendo scorrere abbondante acqua. 3
4 4. CONCIMAZIONE IN 4 FOGLIA/INIZIO ACCESTIMENTO È opportuno avere un piano di gestione della fertilizzazione (FSA 24) e mantenere un registro dei fertilizzanti applicati (FSA 28). I fertilizzanti devono essere conservati in modo sicuro per gli esseri umani e l'ambiente (FSA 29). Le fonti di approvvigionamento dei fertilizzanti devono essere affidabili (FSA 25) Azoto In caso di concimazione in presemina in questa fase occorre somministrare dal 30 al 50% del totale previsto. In caso di NON concimazione in presemina e per varietà a limitato sviluppo vegetativo, le percentuali vanno elevate al 70-80% del totale. In particolare, prediligono elevate somministrazioni quei genotipi in cui il risultato produttivo è fortemente legato ad un elevato investimento finale. Al contrario, uno sviluppo vegetativo eccessivo è penalizzante per varietà suscettibili all allettamento, alla sterilità da freddo ed al brusone. La concimazione in accestimento influisce su tali problematiche in maniera superiore agli interventi in fase riproduttiva. Semina in acqua. Per quanto riguarda le modalità di distribuzione occorre considerare la gestione dell acqua adottata per le operazioni di diserbo (FSA 23). Se durante l asciutta per gli interventi erbicidi il terreno si asciuga è preferibile somministrare il fertilizzante appena prima della sommersione; altrimenti, meglio propendere per la distribuzione in acqua bassa, una volta risommersa la risaia. Nel caso di distribuzione in asciutta e ritardo della sommersione sono consigliabili concimi a base di urea addizionati dall inibitore dell ureasi NBPT. Semina interrata. Per questa tecnica l intervento in accestimento risulta fondamentale. Si può apportare sino al 70-80% del totale. Valgono le considerazioni sul frazionamento descritte per la semina in acqua. Il concime azotato deve essere distribuito su terreno asciutto, sommergendo successivamente più rapidamente possibile; se la sommersione dovesse essere ritardata è consigliabile l uso di NBPT. Fosforo Se non si fosse intervenuti in pre-semina, somministrare kg/ha di P 2 O 5 in condizioni di terreno con dotazione tra i ppm di P 2 O 5 Olsen Potassio Come anticipato nel primo bollettino, il frazionamento ideale della concimazione con potassio (FSA 60) prevede la distribuzione del 60-70% della dose totale di potassio ad inizio accestimento, e il restante 30-40% al momento della differenziazione della pannocchia. Meglio non superare le unità di azoto distribuite contemporaneamente. Con dotazioni di ppm di potassio scambiabile e con interramento delle paglie, non superare i kg/ha di K 2 O totale apportato. 4
5 5. PRATICHE PER IL CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI DI DISERBO DELLA RISAIA I trattamenti chimici per il controllo delle infestanti costituiscono innanzitutto un potenziale pericolo inquinamento puntuale dell ambiente e in secondo luogo i prodotti fitosanitari sono una delle maggiori voci di spesa delle aziende agricole. È quindi fondamentale che ogni trattamento venga pianificato con attenzione e messo in atto con cura mediante macchine operatrici mantenute efficienti e opportunamente tarate (FSA 43). La manipolazione di prodotti fitosanitari necessita di adeguata formazione (FSA 47) e dell utilizzo di dispositivi di protezione individuale (FSA 48). Pianificazione dei trattamenti. La scelta dei prodotti da impiegare deve tener conto del tipo di infestanti presenti in campo (FSA 32), della loro pressione e della eventuale presenza di popolazioni resistenti ad alcuni principi attivi (FSA 37). Le dosi di prodotto da impiegare dovranno rispettare quanto riportato nell etichetta di ciascuno, sia per quanto riguarda le dosi massime che le minime (FSA 34). I prodotti per cui è prevista una forchetta di utilizzo, la dose dovrà essere correlata allo stadio di sviluppo delle infestanti e della coltura, in modo da ottenere il miglior compromesso tra l efficacia del trattamento e la sua selettività. Utilizzando prodotti che agiscono per assorbimento fogliare è fondamentale adottare volumi d acqua adeguati per ottenere la completa bagnatura delle infestanti. Consultare bollettini meteo prima di procedere al trattamento (FSA 70) e rimandarne l esecuzione in caso siano previsti eventi piovosi nelle 6-8 ore successive. Preparazione della miscela. Prima di miscelare i prodotti fitosanitari, procedere al parziale riempimento con acqua della botte, solo a miscelazione terminata completare le operazioni di riempimento (FSA 44). La sequenza con cui si inseriscono in botte i diversi prodotti riveste una discreta importanza, questa dipende dal tipo di formulazione dei diversi prodotti fitosanitari. Il corretto ordine di inserimento è il seguente: regolatori di ph e antischiuma, sacchetti idrosolubili (WSB), grani idrosolubili (SG) e polveri solubili (SP), granuli dispersibili (WG), polveri bagnabili (WP), sospensioni concentrate (SC), suspoemulsioni (SE), emulsioni acquose (EW/ME), emulsioni concentrate (EC), concentrati solubili in acqua (SL) e in ultimo bagnanti, fertilizzanti e prodotti antideriva. Preparare una dose di miscela appena superiore a quella necessaria per trattare la superficie desiderata riduce i volumi residui da smaltire al termine del trattamento. Esecuzione del trattamento. Dal punto di vista ambientale durante l esecuzione del trattamento dovranno essere rispettati tutti gli accorgimenti necessari per proteggere le aree e le colture non target (FSA 42) e così garantire la sicurezza dell ambiente e delle persone che possono trovarsi vicine agli appezzamenti oggetto del trattamento (FSA 39). Dal punto di vista agronomico è importante operare in modo da evitare fallanze in cui le infestanti non ricevono il diserbante. Altresì dovranno essere evitate, o quantomeno ridotte al minimo, le sovrapposizioni per mantenere ai massimi la selettività sulla coltura del trattamento. La pressione di lavoro dell irroratrice e l altezza della barra dal dovranno essere regolate in modo da ridurre al minimo il rischio di deriva (FSA 39) e ottenere l uniforme bagnatura della vegetazione da trattare. Sospendere i trattamenti in caso di presenza di vento (FSA 69). Operazioni successive al trattamento. Il residuo della miscela fitoiatrica va smaltito in maniera da evitare possibili rischi per l ambiente (FSA 44). Direttamente in campo è possibile, al termine del trattamento, procedere al lavaggio dell impianto con acqua pulita (FSA 59), si ottiene così una miscela estremamente diluita che va distribuita sulla coltura. La porzione più idonea per lo smaltimento di detta miscela è quella in cui sono iniziate le operazioni di diserbo, dove nell impianto di distribuzione si trovava ancora acqua proveniente dal lavaggio dell impianto per il trattamento precedente. 5
6 Registro dei trattamenti. Oltre che per adempire ad un obbligo legislativo, è utile mantenere in azienda un registro dei trattamenti effettuati (FSA 40). Annotando date dei trattamenti, stadio della coltura e infestanti presenti, prodotti utilizzati e relative dosi, efficacia e selettività finale dei trattamenti sarà possibile avere una storicità utile su cui basare gli interventi di controllo delle infestanti degli anni successivi. 6. INFESTANTI DELLA RISAIA: RICONOSCIMENTO E CONTROLLO Di seguito vengono riportate le schede descrittive di alcune delle più diffuse infestanti di risaia unitamente a un elenco di prodotti fitosanitari per il loro contenimento. Ogni scheda è correlata da una serie di consigli utili per il controllo dell infestante in questione. 6
7 Echinochloa spp. Giavoni rossi e bianchi Descrizione e riconoscimento. Infestante presente in tutto l areare risicolo. Per praticità i giavoni vengono suddivisi in rossi, con base dei culmi di color rossastro e dal portamento prostrato, e bianchi, con base biancastra e portamento eretto. Le spighe dei rossi sono aperte, più compatte nei bianchi. La germinazione è estremamente scalare, può andare da inizio aprile fino a luglio nei casi più estremi. Presenza di RESISTENZE a ALS inibitori, a ACCasi e multiple (contemporaneamente ad entrambi i meccanismi d azione). Prodotti per il controllo di Echinochloa spp. in trattamenti di post-emergenza. DOSE (a ha) MECCANISMO DI AZIONE Azimsulfuron Gulliver g Inibitore ALS B Bispyribac sodium Nominee ml Inibitori ALS B Penoxsulam Viper TM 2 l Inibitori ALS B Imazamox Beyond 0,875 l Inibitori ALS B Cyhalofop butile Clincher TM One 1,5-2 l Inibitori ACCasi A Profoxydim Aura 0,3-0,8 l Inibitori ACCasi A Clomazone Command 36 CS e altri 0,3-0,5 l Inibitore biosintesi carotenoidi F3 Pretilachlor Rifit 500 CE 1,5-2 l Inibitore divisione cellulare K3 Per brevità in tabella vengono riportati solo i prodotti principali per ciascuna molecola. N.B. I diversi prodotti in tabella hanno efficacia differente sulle diverse popolazioni di giavoni presenti. La scelta del prodotto è in relazione ai tipi di giavoni e alla presenza di RESISTENZE. 1. A giavonicidi non specifici quali Viper TM, Nominee, Beyond e Gulliver è possibile miscelare, per il controllo di altre infestanti, prodotti ALS inibitori e ad azione auxinosimile (ormonici). Le miscele di altri prodotti con giavonicidi specifici, come Aura e Clincher TM One, ne riducono l efficacia, sono da evitare. 2. Clincher TM One: vista la sua grande selettività, deve essere impiegato precocemente contro infestanti poco sviluppate e non soggette a stress. La gestione dell acqua gioca un ruolo fondamentale: in semina in acqua trattare con risaia sgrondata e risommergere entro 24 ore. In semina interrata trattare 24 ore prima di una bagnatura o della prima sommersione. La dose di 2 l/ha è limitata solamente a trattamenti di soccorso, da eseguire in fase di levata del giavone. Per giavoni bianchi trattare entro le 2/3 foglie, per i rossi entro 2 culmi di accestimento. Stadio coltivazione minima pari a 1 foglia. 3. Aura : la sua efficacia su infestanti in stato di stress è molto limitata. Per ottenere la massima efficacia è fondamentale una corretta gestione dell acqua dopo il trattamento. In semina in acqua trattare su risaia sgrondata e risommergere entro ore. In semina interrata trattare 48 ore prima di una bagnatura o della prima sommersione. Questo prodotto deve essere dosato in base allo stadio di sviluppo del riso e delle infestanti, utilizzando dosaggi maggiori su giavoni bianchi e 7
8 riso ben sviluppato. Dosi troppo elevate possono avere effetti negativi sulla coltura, in particolare su varietà a foglia larga. 4. RESISTENZE. Sempre più diffuse sul territorio. Occorre impiegare prodotti con meccanismi d azione diverso da quelli a cui le infestanti hanno manifestato resistenza. L impiego di clomazone (Command 36 CS o altri) e Rifit 500 CE (in deroga per l utilizzo di emergenza) in miscela nei trattamenti di post emergenza limita le nascite tardive di giavoni. In ambito aziendale la lotta alle resistenze deve essere principalmente di tipo preventivo. Fondamentale è l alternanza nel tempo di prodotti a diverso meccanismo d azione per ridurre fortemente il rischio di insorgenza di resistenze (FSA 37). Setaria viridis Pabbio comune o coda di volpe Digitaria sanguinalis Sanguinella comune Panicum dichotomiflorum Giavone americano Descrizione e riconoscimento. Infestanti tipiche delle risaie con semina interrata, che però trovano una crescente diffusione anche in quelle a semina in acqua. Setaria viridis: pianta con esili fusti eretti, foglie verde intenso e spiga compatta e molto villosa. Digitaria sanguinalis: pianta dal portamento strisciante, con steli e foglie verde scuro violaceo, la spiga è a forma di mano. Panicum dichotomiflorum: pianta molto vigorosa con base dei culmi rosso-violaceo, steli a sezione tonda e spiga filiforme. Prodotti per il controllo di Setaria viridis, Digitaria sanguinalis e Panicum dichotomiflorum in trattamenti di post-emergenza. DOSE (a ha) MECCANISMO DI AZIONE Cyhalofop butile Clincher TM One 1,5-2 l Inibitori ACCasi A Profoxydim Aura 0,3-0,8 l Inibitori ACCasi A Le tre infestanti hanno una risposta ai prodotti piuttosto simile, il controllo più difficoltoso risulta essere quello di Digitaria sanguinalis. Per tutte è fondamentale intervenire nei primi stadi di sviluppo delle infestanti. 2. La gestione dell acqua di sommersione dopo il trattamento gioca un ruolo fondamentale nel controllo. I migliori risultati si ottengono sommergendo la risaia ore dopo l applicazione degli erbicidi. 8
9 Lepthochloa fascicularis Descrizione e riconoscimento. Infestante in rapida diffusione in tutto l areare risicolo. Presenta steli e foglie molto esili e di colore verde chiaro, le spighe sono molto aperte filiformi e i semi sono di dimensioni ridotte. Questa infestante è caratterizzata da una germinazione molto tardiva, che ne complica il controllo, e può andare da fine maggio fino alla metà di luglio. Prodotti per il controllo di Lepthochloa fascicularis in trattamenti di post-emergenza. DOSE (ha) MECCANISMO DI AZIONE Cyhalofop butile Clincher TM One 1,5-2 l Inibitori ACCasi A Profoxydim Aura 0,3-0,8 l Inibitori ACCasi A Pretilachlor Rifit 500 CE 1,5-2 l Clomazone Command 36 CS e altri 0,3-0,5 l Inibitore divisione cellulare Inibitore biosintesi carotenoidi Per brevità in tabella vengono riportati solo i prodotti principali per ciascuna molecola. K3 F su inf. non nate su inf. non nate 1. Vista la germinazione molto tardiva spesso si rende necessario un trattamento dedicato per il controllo di questa infestante. 2. Se al momento del trattamento si ha già la presenza dell infestante si può aggiungere Aura o Clincher TM One al trattamento per il controllo dei giavoni fatto con giavonicidi non specifici quali Viper TM, Nominee, Beyond e Gulliver. Nonostante Aura e Clincher TM One perdano di efficacia se miscelati con altri prodotti, la sensibilità ai due prodotti di questa infestante è elevata tanto da essere comunque controllata nelle prime fasi di sviluppo da dette miscele. 3. L aggiunta di pretilachlor o clomazone ai trattamenti di post emergenza è in grado di controllare agevolmente le nascite tardive di Lepthochloa fascicularis. 9
10 Bolboschoenus maritimus Cipollino Descrizione e riconoscimento. Specie perenne tipica delle risaie coltivate con semina in acqua, presenta steli a sezione arrotondata e foglie esili di color verde scuro. L infiorescenza è globosa e di colore marrone. Si riproduce tramite rizomi tuberiformi e fusti sotterranei. Capace di svilupparsi precocemente in primavera, giungere velocemente a fioritura. Prodotti per il controllo di Bolboschoenus maritimus in trattamenti di post-emergenza. DOSE (a ha) MECCANISMO DI AZIONE Azimsulfuron Gulliver g Inibitore ALS B Bensulfuron-methyl Londax 60 DF e altri 100 g Inibitori ALS B Halosulfuron-Methyl Permit e altri g Inibitori ALS B Imazosulfuron Brazzos 0,7-0,8 l Inibitori ALS B Bensulfuron-methyl + Metsulfuron-methyl Sigma 52 DF e Pull 52 DF 100 g Inibitori ALS B MCPA (estere) Tripion E 1,5-2 l Azione auxinosimile O MCPA (sale) U46 M Class e altri 0,8-1,3 l Azione auxinosimile O Triclopyr Garlon TM 0,3-0,5 l Azione auxinosimile O *Per brevità in tabella vengono riportati solo i prodotti principali per ciascuna molecola. 1. Nel caso per il controllo del giavone siano previsti giavonicidi non specifici quali Viper TM, Nominee, Beyond, sia gli ALS inibitori elencati sia i prodotti ad azione auxino simile (ormonici), possono essere miscelati ai primi. 2. Nel caso di una strategia di diserbo che preveda l uso di graminicidi specifici (Aura, Clincher TM One), tutti i prodotti in elenco vanno applicati successivamente all intervento giavonicida. 10
11 Cyperus difformis Zigolo delle risaie Descrizione e riconoscimento. Infestante tipica delle risaie coltivate con semina in acqua, presenta radici rossastre e steli a forma di V, l infiorescenza è globosa e di colore violaceo scuro. Si propaga esclusivamente per seme e la sua germinazione è piuttosto tardiva: fine maggio, inizio giugno. In espansione popolazioni RESISTENTI a ALS inibitori. Prodotti per il controllo di Cyperus difformis in trattamenti di post-emergenza. DOSE (ha) MECCANISMO DI AZIONE Azimsulfuron Gulliver g Inibitori ALS B Bensulfuron-methyl Londax e altri 100 g Inibitori ALS B Halosulfuron-Methyl Permit e altri g Inibitori ALS B Imazosulfuron Brazzos 0,7-0,8 l Inibitori ALS B Bensulfuron-methyl + Metsulfuron-methyl Sigma 52 DF e Pull 52 DF 100 g Inibitori ALS B MCPA (estere) Tripion E 1,5-2 l Azione auxinosimile O MCPA (sale) U46 M Class e altri 0,8-1,3 l Azione auxinosimile O Triclopyr Garlon TM 0,3-0,5 l Azione auxinosimile O Pretilachlor Rifit 500 CE 1,5-2 l Inibitore divisione cellulare K su inf. non nate *Per brevità in tabella vengono riportati solo i prodotti principali per ciascuna molecola. N.B. L efficacia riportata per il gruppo ALS INIBITORI si riferisce a infestanti NON RESISTENTI a questo meccanismo d azione. La diversità di controllo è legata allo stadio dell infestante, al dosaggio ed alla miscela utilizzata. 1. Nel caso per il controllo del giavone siano previsti giavonicidi non specifici quali Viper TM, Nominee, Beyond, sia gli ALS inibitori elencati sia i prodotti ad azione auxinosimile (ormonici), possono essere miscelati ai primi. 2. Nel caso di una strategia di diserbo che preveda l uso di graminicidi specifici (Aura, Clincher TM One), tutti i prodotti in elenco vanno applicati successivamente all intervento giavonicida. 3. RESISTENZE. In questi casi occorre impiegare prodotti a base di MCPA. La dose del prodotto a base di MCPA dovrà essere tarata (FSA 39) in base allo stadio di sviluppo dell infestante e dalla concentrazione di principio attivo. L aggiunta in post-emergenza del pretilachlor (Rifit 500 CE) ha un ottimo contenimento delle nuove nascite da seme, specialmente in trattamenti precoci con infestante poco presente. 11
12 Schoenoplectus mucronatus Quadrettone o lisca mucronata Descrizione e riconoscimento. Infestante tipica delle risaie coltivate con semina in acqua, presenta radici bianche e steli a sezione triangolare, con infiorescenze di color marrone. Si propaga sia per seme che per rizoma. Lo sviluppo da rizomi è molto precoce e può avere inizio già a metà aprile, più tardiva la germinazione dei semi che si può avere in maggio inoltrato. Presenza RESISTENZE a ALS inibitori. Prodotti per il controllo di Schoenoplectus mucronatus in trattamenti di post-emergenza. DOSE (a ha) MECCANISMO DI AZIONE Azimsulfuron Gulliver g Inibitore ALS B 50 Bensulfuron-methyl Londax e altri 100 g Inibitori ALS B Halosulfuron-Methyl Permit e altri g Inibitori ALS B Imazosulfuron Brazzos 0,7-0,8 l Inibitori ALS B Bensulfuron-methyl + Metsulfuron-methyl Sigma 52 DF e Pull 52 DF 100 g Inibitori ALS B MCPA (estere) Tripion E 1,5-2 l Azione auxinosimile O MCPA (sale) U46 M Class e altri 0,8-1,3 l Azione auxinosimile O Triclopyr Garlon TM 0,3-0,5 l Azione auxinosimile O Pretilachlor Rifit 500 EC 1,5 2 l Inibitore divisione cellulare K su inf. non nate *Per brevità in tabella vengono riportati solo i prodotti principali per ciascuna molecola. N.B. L efficacia riportata per il gruppo ALS INIBITORI si riferisce a infestanti NON RESISTENTI a questo meccanismo d azione. La diversità di controllo è legata allo stadio dell infestante, al dosaggio ed alla miscela utilizzata. 1. Nel caso per il controllo del giavone siano previsti giavonicidi non specifici quali Viper TM, Nominee, Beyond, sia gli ALS inibitori elencati sia i prodotti ad azione auxino simile (ormonici), possono essere miscelati ai primi. 2. Nel caso di una strategia di diserbo che preveda l uso di graminicidi specifici (Aura, Clincher TM One), tutti i prodotti in elenco vanno applicati successivamente all intervento giavonicida. 3. RESISTENZE. In questi casi occorre impiegare una miscela di MCPA e triclopyr attivati con propanile. Le dosi dei due prodotti miscelati dovranno essere tarate (FSA 39) in base allo stadio di sviluppo dell infestante e dall origine delle piante (rizoma o seme). Si può aggiungere in post-emergenza del pretilachlor (Rifit 500 CE) che ha un contenimento parziale delle nascite da seme. È sicuramente consigliabile, in caso di elevata presenza di questa infestante, prevedere un passaggio dedicato con le miscele di prodotti ad azione auxino simile. 12
13 Cyperus esculentus Zigolo dolce Descrizione e riconoscimento. Infestante tipica delle risaie coltivate con semina interrata, presenta steli a sezione triangolare, foglie di colore verde chiaro portate ad arco. L infiorescenza è di colore giallo. Si propaga principalmente per rizoma, ma può farlo anche per seme. Lo sviluppo da rizomi è precoce, più tardiva invece la germinazione dei semi che si può avere in maggio inoltrato. Il GIRE ha inoltre confermato la presenza nelle risaie italiane (e in Europa) delle prime due popolazioni di Cyperus esculentus RESISTENTE a ALS inibitori. Prodotti per il controllo di Cyperus esculentus in trattamenti di post-emergenza. DOSE (ha) MECCANISMO DI AZIONE Azimsulfuron Gulliver g Inibitore ALS B Bensulfuron-methyl Londax e altri 100 g Inibitori ALS B Halosulfuron-Methyl Permit e altri g Inibitori ALS B Imazosulfuron Brazzos 0,7-0,8 l Inibitori ALS B Bensulfuron-methyl + Metsulfuron-methyl Sigma 52 DF e Pull 52 DF 100 g Inibitori ALS B MCPA (estere) Tripion E 1,5-2 l Azione auxinosimile O MCPA (sale) U46 M Class e altri 0,8-1,3 l Azione auxinosimile O Triclopyr Garlon TM 0,3-0,5 l Azione auxinosimile O *Per brevità in tabella vengono riportati solo i prodotti principali per ciascuna molecola. 1. Nel caso per il controllo del giavone siano previsti giavonicidi non specifici quali Viper TM, Nominee, Beyond, sia gli ALS inibitori elencati sia i prodotti ad azione auxino simile (ormonici), possono essere miscelati ai primi. 2. Nel caso di una strategia di diserbo che preveda l uso di graminicidi specifici (Aura, Clincher TM One), tutti i prodotti in elenco vanno applicati successivamente all intervento giavonicida. 3. RESISTENZE. Gli erbicidi in grado di controllare Cyperus esculentus sono limitati ad alcuni ALS inibitori, quali azimsulfuron e halosulfuron-methyl, mentre l applicazione di glifosate dopo falsa semina non è efficace. Pertanto, per poter gestire questa infestante è necessario non considerare solamente il controllo chimico ma prevedere un controllo integrato, diversificato nel tempo e nello spazio, considerando le sue caratteristiche biologiche e il contesto agro-ecologico dell ambiente in cui si sviluppa. 13
14 Alisma plantago-aquatica e Alisma lanceolata Cucchiaio o mestolaccia Descrizione e riconoscimento. Infestante presente sia in risaie coltivate con semina in acqua che con semina interrata, molto diffusa nel novarese. Le due infestanti si differenziano per la forma delle foglie: sono ovali o lanceolate, per il resto presentano steli ramificati con all apice piccoli fiori bianchi. Sono in grado di propagarsi sia per seme sia per rizoma. Lo sviluppo da rizomi è molto precoce e può avere inizio già a metà aprile, più tardiva la germinazione dei semi che si può avere in maggio inoltrato. Presenza RESISTENZE a ALS inibitori. Prodotti per il controllo di Alisma plantago-aquatica e A. lanceolata in trattamenti di post-emergenza. DOSE (ha) MECCANISMO DI AZIONE Azimsulfuron Gulliver g Inibitore ALS B Bensulfuron-methyl Londax e altri 100 g Inibitori ALS B Halosulfuron-Methyl Permit e altri g Inibitori ALS B Imazosulfuron Brazzos 0,7-0,8 l Inibitori ALS B Bispyribac Sodium Nominee ml Inibitori ALS B Bensulfuron-methyl + Metsulfuron-methyl Sigma 52 DF e Pull 52 DF 100 g Inibitori ALS B MCPA (estere) Tripion E 1,5-2 l Azione auxinosimile O MCPA (sale) U46 M Class e altri 0,8-1,3 l Azione auxinosimile O Triclopyr Garlon TM 0,3-0,5 l Azione auxinosimile O Pretilachlor Rifit 500 CE 1,5-2 l Inibitore divisione cellulare K su inf. non nate *Per brevità in tabella vengono riportati solo i prodotti principali per ciascuna molecola. N.B l efficacia riportata per il gruppo ALS INIBITORI si riferisce a infestanti NON RESISTENTI a questo meccanismo d azione. La diversità di controllo è legata allo stadio dell infestante, al dosaggio ed alla miscela utilizzata. 1. Nel caso per il controllo del giavone siano previsti graminicidi non specifici quali Viper TM, Beyond, sia gli ALS inibitori elencati sia i prodotti ad azione auxino simile, possono essere miscelati ai primi. 2. Nel caso che la strategia di diserbo che preveda l uso di graminicidi specifici (Aura, Clincher MT One), tutti i prodotti in elenco vanno applicati successivamente all intervento giavonicida. 3. RESISTENZE. In questi casi occorre impiegare una miscela di MCPA e triclopyr. Le dosi dei due prodotti miscelati dovranno essere tarate in base allo stadio di sviluppo dell infestante e dall origine delle piante (rizoma o seme) (FSA 39). Si può aggiungere in post-emergenza del Rifit 500 CE che ha un contenimento parziale delle nascite da seme. È sicuramente consigliabile, in caso di elevata presenza di questa infestante prevedere un passaggio dedicato con le miscele di prodotti ad azione auxino simile. 14
15 Bidens spp. Forbicina o pidocchio del lupo Descrizione e riconoscimento. Infestante maggiormente presente nelle risaie coltivate con semina interrata, si sta adattando anche alle semine in acqua. Il fusto è ramificato e lignificato, le foglie sono tripartite e i fiori sono di colore giallo intenso. La sua propagazione avviene grazie a semi in grado di germinare molto precocemente, già a inizio aprile. PRINCIPIO ATTIVO Prodotti per il controllo di Bidens spp. in trattamenti di post-emergenza. DOSE (ha) MECCANISMO DI AZIONE MCPA (estere) Tripion E 1,5-2 l Azione auxinosimile O MCPA (sale) U46 M Class e altri 0,8-1,3 l Azione auxinosimile O Triclopyr Garlon TM 0,3-0,5 l Azione auxinosimile O *Per brevità in tabella vengono riportati solo i prodotti principali per ciascuna molecola. N.B. La diversità di controllo è legata allo stadio dell infestante, al dosaggio ed alla miscela utilizzata. 1. Nel caso per il controllo del giavone siano previsti graminicidi non specifici quali Viper TM, Beyond, Nominee o altri, i prodotti ad azione auxino simile, possono essere miscelati ai primi. 2. Nel caso che la strategia di diserbo che preveda l uso di graminicidi specifici (Aura, Clincher TM One), tutti i prodotti in elenco vanno applicati successivamente all intervento giavonicida. 3. Se l infestante raggiunge un discreto grado di sviluppo il suo controllo risulta estremamente difficoltoso, quindi intervenire tempestivamente con i trattamenti è fondamentale. 15
16 Persicaria maculosa e Persicaria lapathifolia Poligono nodoso o persicaria Descrizione e riconoscimento. Infestante presente sia in risaie coltivate con semina in acqua che con semina interrata. Ha fusto nodoso di colore rossiccio, le foglie sono lanceolate, in P. maculusa presentano nel centro una macchia scura, i fiori sono di colore rosa chiaro. La propagazione avviene sia per semi che per stoloni. Lo sviluppo tendenzialmente è precoce e può avere inizio già a metà aprile. Prodotti per il controllo di Persicaria maculosa e P. lapathifolia in trattamenti di post-emergenza. DOSE (ha) MECCANISMO DI AZIONE MCPA (estere) Tripion E 1,5-2 l Azione auxinosimile O MCPA (sale) U46 M Class e altri 0,8-1,3 l Azione auxinosimile O Triclopyr Garlon TM 0,3-0,5 l Azione auxinosimile O *Per brevità in tabella vengono riportati solo i prodotti principali per ciascuna molecola. N.B. La diversità di controllo è legata allo stadio dell infestante, al dosaggio ed alla miscela utilizzata. 1. Nel caso per il controllo del giavone siano previsti graminicidi non specifici quali Viper TM, Beyond, Nominee o altri, i prodotti ad azione auxino simile, possono essere miscelati ai primi. 2. Nel caso che la strategia di diserbo che preveda l uso di graminicidi specifici (Aura, Clincher TM One), tutti i prodotti in elenco vanno applicati successivamente all intervento giavonicida. 3. I migliori risultati si ottengono con trattamenti effettuati su infestanti non sviluppate, quindi la buona riuscita del trattamento dipende dalla tempestività dello stesso. 16
17 Butomus umbellatus - Giunco fiorito Descrizione e riconoscimento. Infestante tipicamente presente nelle risaie coltivate con semina in acqua. L infestante si caratterizza per foglie basali lanceolate, fusto a sezione tonda con all apice un fiore ramificato di colore bianco e rosa. Si propaga esclusivamente per rizoma e il suo sviluppo si ha a partire da maggio. Prodotti per il controllo di Butomus umbellatus in trattamenti di post-emergenza. DOSE (ha) MECCANISMO DI AZIONE GRUPP O Bensulfuron-methyl Londax e altri 100 g Inibitori ALS B Halosulfuron-Methyl Permit e altri g Inibitori ALS B Imazosulfuron Brazzos 0,7-0,8 l Inibitori ALS B Bispyribac Sodium Nominee ml Inibitori ALS B Bensulfuron-methyl + Metsulfuron-methyl Sigma 52 DF e Pull 52 DF 100 g Inibitori ALS B MCPA (estere) Tripion E 1,5-2 l Azione auxinosimile O MCPA (sale) U46 M Class e altri 0,8-1,3 l Azione auxinosimile O Triclopyr Garlon TM 0,3-0,5 l Azione auxinosimile O *Per brevità in tabella vengono riportati solo i prodotti principali per ciascuna molecola. N.B La diversità di controllo è legata allo stadio dell infestante, al dosaggio ed alla miscela utilizzata. 1. Nel caso per il controllo del giavone siano previsti graminicidi non specifici quali Viper TM, Beyond, sia gli ALS inibitori elencati sia i prodotti ad azione auxino simile, possono essere miscelati ai primi. 2. Nel caso che la strategia di diserbo che preveda l uso di graminicidi specifici (Aura, Clincher TM One), tutti i prodotti in elenco vanno applicati successivamente all intervento giavonicida. 17
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