Le norme UNI in versione facile da leggere

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1 Le norme UNI in versione facile da leggere Prima bozza a cura di Anffas Onlus Pag. 1 a 14

2 Alcune informazioni sulle norme UNI Cosa sono le norme UNI? Le norme UNI sono delle regole che dicono come fare bene alcune cose. Queste regole possono riguardare cose, prodotti e servizi. Ad esempio, ci sono norme UNI sui frigoriferi, sui rubinetti, sui materassi, Le norme UNI vengono scritte da tanti esperti che si riuniscono e discutono su come fare bene alcune cose. Queste regole sono diverse dalle leggi. Le norme UNI sono diverse dalle leggi perchè rispettare le leggi è un obbligo, mentre rispettare le norme UNI non è obbligatorio. Rispettare le norme UNI significa però fare le cose bene. Chi rispetta le norme UNI può avere un certificato. Chi rispetta le norme UNI può usare un logo come questo Le Norme Uni sui servizi per le persone con disabilità L UNI ha deciso di scrivere delle norme sui servizi per le persone con disabilità. I servizi per le persone con disabilità sono ad esempio i centri diurni, le case famiglia e le comunità residenziali. Questi servizi sono gestiti da varie organizzazioni ed enti. Anche chi gestisce i servizi per le persone con disabilità può decidere di rispettare le norme UNI. Pag. 2 a 14

3 Rispettare le norme UNI significa fare le cose bene anche nei servizi per le persone con disabilità. Le norme sui servizi per le persone con disabilità sono scritte secondo quanto è scritto nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Questo significa che le norme danno tantissima importanza ai diritti delle persone con disabilità. Infatti avere i servizi è un diritto per le persone con disabilità. I servizi per le persone con disabilità sono utili per rispettare tanti diritti. Ad esempio: - Il diritto alla vita indipendente, cioè il diritto a vivere dove piace e con chi piace e ad avere tutto l aiuto che serve per farlo - Il diritto a fare delle scelte e prendere decisioni sulla propria vita anche quando si ha una disabilità - Il diritto a partecipare a tutte le attività del posto in cui si vive (per esempio paese o città) - Il diritto ad avere i giusti aiuti per fare le cose, che significa non avere troppo aiuto né troppo poco - Il diritto ad essere ascoltati sui propri desideri ed obiettivi Cosa riguardano queste norme UNI? Queste norme UNI riguardano i servizi per l abitare e per l inclusione sociale per le persone con disabilità adulte. Questi servizi sono per esempio il centro diurno, la comunità residenziale, la casa famiglia. Queste norme non riguardano i servizi domiciliari e quelli per il lavoro. Pag. 3 a 14

4 I servizi domiciliari sono quei servizi che vengono fatti a casa della persona con disabilità. Queste norme si possono usare in tutta Italia. Le norme UNI sui servizi per le persone con disabilità Ecco di seguito le norme UNI sui servizi per le persone con disabilità. 1. Le informazioni alle persone con disabilità Chi gestisce il servizio deve dare alle persone con disabilità tutte le informazioni sul servizio in un formato accessibile. Questo significa che le informazioni devono essere chiare e semplici da capire anche per le persone con disabilità intellettiva. Le persone con disabilità che frequentano il servizio devono poter usare tutti i mezzi di comunicazione come ad esempio la televisione, il computer, internet, i tablet. Questi mezzi di comunicazione devono essere accessibili alle persone con disabilità. 2. Gli obiettivi dell organizzazione L organizzazione che gestisce il servizio deve avere degli scopi e degli obiettivi molto chiari. Questi scopi e obiettivi sono difendere i diritti delle persone con disabilità e promuovere la loro inclusione sociale. Chi gestisce i servizi si deve impegnare a: - Fare partecipare le persone con disabilità alle scelte che riguardano il servizio - Controllare bene di quali aiuti le persone con disabilità hanno bisogno Pag. 4 a 14

5 - Ascoltare i desideri delle persone con disabilità - Fare programmi che tengono conto del diritto delle persone con disabilità a prendere decisioni e fare delle scelte - Dare il giusto aiuto alle persone che ne hanno bisogno - avere operatori che fanno bene il loro lavoro e fanno tanti corsi di formazione 3. Carta dei servizi L organizzazione deve scrivere un documento che si chiama carta dei servizi. In questo documento deve scrivere quali sono i suoi obiettivi e scopi. Questo documento deve essere accessibile alle persone con disabilità. Questo significa che le persone con disabilità devono poter leggere il documento e capire cosa c è scritto. 4. Il contesto I servizi devono essere nei posti in cui tutte le persone vivono. Questo significa che le persone con disabilità non devono vivere lontane o isolate dalle altre persone. I servizi devono essere sempre collegati con quello che succede nella città o nel paese in cui si trovano. Questo significa che le persone con disabilità che frequentano i servizi possono sapere cosa succede intorno a loro e possono partecipare agli eventi e ai fatti del proprio territorio anche nel loro tempo libero. Pag. 5 a 14

6 Questo significa anche che alle persone con disabilità deve essere dato l aiuto che serve loro per partecipare a questi eventi. Questi eventi possono essere ad esempio feste, fiere, concerti, corsi, convegni. 5. Il progetto di vita Le persone con disabilità che frequentano i servizi hanno diritto ad avere un programma ed un progetto di vita. Il programma riguarda le cose e le attività che si fanno dentro al servizio e gli obiettivi da raggiungere per la persona con disabilità. Il progetto riguarda gli obiettivi e le attività che la persona fa in generale nella sua vita e gli aiuti che riceve e può ricevere. Chi gestisce i servizi deve fare in modo che il programma ed il progetto non siano troppo diversi tra di loro. Le persone con disabilità devono essere sempre aggiornate e informate e prendere decisioni e fare scelte sul loro programma e progetto di vita. 6. Il coinvolgimento delle persone con disabilità Le persone con disabilità devono essere sempre coinvolte. Per esempio possono dire cosa pensano sulle attività e sui programmi. Chi gestisce il servizio deve dare alle persone con disabilità tutto l aiuto di cui hanno bisogno per essere coinvolte. Anche le persone con disabilità più gravi devono avere aiuto per fare scelte e prendere decisioni all interno del servizio. Pag. 6 a 14

7 Questo significa che possono avere delle persone che le aiutano a spiegare i loro bisogni e a prendere le decisioni. 7. Il programma personalizzato Ogni persona che frequenta il servizio deve avere il suo programma. Questo programma si chiama programma personalizzato perchè è scritto per ogni persona con disabilità e quindi è diverso per ogni persona con disabilità. In questo programma ci sono gli obiettivi da raggiungere e gli aiuti da dare alla persona per raggiungere questi obiettivi. Gli aiuti da dare alla persona possono diventare sempre più piccoli mano a mano che la persona diventa più autonoma e raggiunge i suoi obiettivi. Ad esempio, alla persona può essere dato all inizio tanto aiuto per vestirsi da sola e mano a mano che impara questo aiuto può diventare sempre di meno. Il programma deve tenere conto del progetto di vita della persona. Per scrivere il programma chi gestisce il servizio deve parlare con: - La persona con disabilità - Le persone che rappresentano la persona con disabilità (come ad esempio la famiglia o l amministratore di sostegno) - Il committente, cioè l ente che finanzia il servizio - La famiglia, gli amici ed il contesto in cui la persona vive - Gli enti e gli operatori esperti - Altre persone importanti per la persona con disabilità Per ogni persona con disabilità ci deve essere un operatore che è responsabile per il programma. Il programma deve essere firmato dalla persona con disabilità. La persona con disabilità deve firmare il programma anche quando il programma viene modificato. Pag. 7 a 14

8 Il programma deve essere accessibile. Questo significa, ad esempio, che deve essere scritto in modo facile da leggere e da capire. Ogni persona con disabilità o il suo rappresentante deve avere una copia scritta del programma. I dati della persona devono essere tenuti privati e gestiti secondo quanto dice la legge. Gli obiettivi del programma Gli obiettivi del programma devono tenere conto dei diritti delle persone con disabilità così come sono scritti nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Un obiettivo può essere ad esempio imparare a vestirsi da soli, o a fare la spesa oppure essere più tranquilli e sereni. Il contenuto del programma Nel programma deve essere scritto: - La situazione e la storia della persona con disabilità - I desideri e le cose che piacciono alla persona con disabilità - Gli aiuti di cui la persona ha bisogno nella sua vita di tutti giorni - Gli obiettivi da raggiungere - Gli aiuti di cui la persona ha bisogno per raggiungere gli obiettivi - Le attività che la persona può fare all interno del servizio - I risultati che si raggiungono La persona più importante nel programma è la persona con disabilità. La persona con disabilità ha diritto di dire cosa pensa e deve essere sempre ascoltata quando si parla del suo programma. Chi gestisce il servizio deve dimostrare di aver ascoltato le persone con disabilità quando ha scritto il programma. Pag. 8 a 14

9 Qualche volta può succedere che la scelta o l opinione della persona con disabilità non può essere rispettata. Anche in questo caso però la persona deve essere ascoltata e chi gestisce il servizio deve spiegare bene perché non ha potuto rispettare la sua scelta 8. Iniziare a frequentare un servizio Le persone con disabilità devono avere tutte le informazioni sul servizio già prima di iniziare a frequentarlo. Prima di iniziare a frequentare il servizio le persone con disabilità possono visitarlo o fare un periodo di prova. Questo può essere utile alle persone con disabilità a prendere la decisione migliore. Le persone che già frequentano un servizio devono essere informate su tutte le nuove persone che iniziano a frequentare il servizio ed avere la possibilità di conoscerle e di trovarsi bene a stare insieme. 9. Finire di frequentare un servizio Chi gestisce un servizio deve pensare bene a cosa fare quando è una persona smette di frequentare il servizio. Le persone con disabilità non devono essere costrette a smettere di frequentare un servizio contro la loro volontà. Questo però può succedere quando: - la salute della persona peggiora troppo e nel servizio non ci sono più gli aiuti che le servono per stare bene - ci sono altri motivi che non dipendono da chi gestisce il servizio. In questi casi chi gestisce il servizio deve spiegare bene i motivi per cui la persona deve smettere di frequentare il servizio. Quando una persona smette di frequentare il servizio deve avere tutte le informazioni e gli aiuti che le servono. Pag. 9 a 14

10 10. Salute e sicurezza Chi gestisce un servizio deve fare in modo che tutte le persone che lo frequentano siano al sicuro e protette. Le informazioni e i segnali sulla sicurezza devono essere accessibili a tutte le persone con disabilità. Protezione dalla violenza Le persone con disabilità devono essere protette dalle violenze e dagli abusi. Nessuno deve fare del male o fare stare male le persone con disabilità. Chi gestisce il servizio deve essere sicuro che le persone con disabilità siano sicure e protette e che nessuno le faccia stare male. Le persone con disabilità hanno diritto ad avere informazioni ed aiuto per proteggersi dalle violenze e dalle persone che le trattano male. Rispetto della vita privata e delle cose riservate Chi gestisce il servizio deve rispettare la vita privata e il diritto ad avere informazioni e cose private delle persone con disabilità. In particolare bisogna rispettare: - Le idee, le opinioni, la religione e le relazioni - L orientamento sessuale - La gestione del tempo libero e degli hobby - La gestione della posta personale Promozione della salute Chi gestisce il servizio deve organizzare delle attività per far stare bene e in salute le persone con disabilità. Le persone con disabilità devono avere informazioni accessibili Pag. 10 a 14

11 e aiuti su: - dieta e alimentazione - esercizio ed attività fisica - salute mentale - rischi legati al fumo, alcool e droga - rapporti sessuali e salute sessuale - cure mediche - farmaci e psicofarmaci Gli spazi Gli spazi e i luoghi dove si trova il servizio devono essere sicuri, comodi e accessibili per tutte le persone con disabilità. I servizi dove le persone con disabilità vivono, come ad esempio le comunità, devono avere spazi privati dove le persone con disabilità possono stare da sole se ne hanno bisogno. Nella propria camera le persone con disabilità devono poter avere i propri mobili e oggetti secondo quello che più piace loro. Le cose di proprietà delle persone con disabilità Le persone con disabilità possono avere cose che appartengono solo a loro ed anche i loro soldi. Chi gestisce il servizio deve dare alle persone con disabilità il giusto aiuto per occuparsi delle proprie cose e dei propri soldi. Per aiutare le persone con disabilità a gestire le proprie cose e i loro soldi si può chiedere un amministratore di sostegno. L amministratore di sostegno viene dato dal Giudice ma può essere scelto dalla persona con disabilità. Pag. 11 a 14

12 11. Le persone che lavorano nel servizio Le persone che lavorano nel servizio, come gli operatori, gli assistenti, gli psicologi, i medici, devono essere preparate e saper fare bene il proprio lavoro. Tutte le persone che lavorano nel servizio devono rispettare i diritti delle persone con disabilità e queste norme UNI. Tutte le persone che lavorano nel servizio devono fare dei corsi di formazione per fare sempre meglio il loro lavoro. Queste regole valgono anche per i volontari. Pag. 12 a 14

13 Lista delle parole utili 1) Persone con disabilità: le persone con disabilità sono persone che a causa di una condizione di salute in alcune situazioni possono avere bisogno di aiuto o di strumenti per fare le cose da sole. La disabilità può essere motoria, uditiva, visiva, intellettiva. Le persone con disabilità sono proprio come tutte le altre ed hanno gli stessi diritti di tutte le altre persone. 2) Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità: la Convenzione è un elenco di regole e di diritti che alcuni Paesi decidono di rispettare per far vivere bene le persone con disabilità. In Italia la Convenzione Onu è una legge. 3) Autodeterminazione: autodeterminarsi significa fare le proprie scelte e prendere le proprie decisioni. Autodeterminarsi è un diritto di tutte le persone e quindi anche delle persone con disabilità. Alle persone con disabilità deve essere dato il giusto aiuto per autodeterminarsi. Questo significa non dare troppo aiuto e nemmeno troppo poco aiuto. L aiuto può essere: - Da parte di una o più persone che danno consigli e aiutano a prendere decisioni - Le informazioni accessibili (come ad esempio il linguaggio facile da leggere e da capire, o le immagini e i simboli ed i video) - I corsi di formazione e le attività del programma - Gli strumenti (come ad esempio un tablet o un pc) All interno di un servizio le persone con disabilità possono fare scelte su cose come: - Le attività - I posti in cui vivere o in cui andare - Gli amici e le persone da frequentare - I cambiamenti importanti della vita - Le cose da imparare o le cose in cui si vuole migliorare - la salute 4) Accessibilità: accessibilità significa poter andare in tutti i luoghi in cui si vuole andare e sapere tutte le cose che si vogliono sapere. L accessibilità può riguardare i posti e ad esempio la possibilità di entrare dappertutto con una sedia a rotelle. Pag. 13 a 14

14 L accessibilità può riguardare anche le informazioni e quindi potere avere le informazioni in braille per le persone che non vedono oppure il linguaggio facile da leggere e da capire per le persone che hanno una disabilità intellettiva o che hanno difficoltà a leggere. Pag. 14 a 14