AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA SEMPLIFICATA

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1 SCHEDA per la RICHIESTA di AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA SEMPLIFICATA ai sensi dell art. 146 del D.Lgs n. 42/04 e del Regolamento sul procedimento semplificato di cui al D.P.R. n. 139/10 per interventi di lieve entità. COMUNE DI CARIGNANO 1. IL RICHIEDENTE: SO.RI.TE srl - Società di Riqualificazione Territoriale con sede a Torino, C.so Re Umberto, 56 nella persona del presidente del CdA rag. Donato COLACICCO. 2. TIPOLOGIA DELL INTERVENTO: Ripristino della recinzione in corrispondenza dei laghi di cava esistenti, anche attraverso la realizzazione di due nuovi cancelli di accesso all area; posa di nuova recinzione nei tratti mancanti; ricollocazione parziale della recinzione esistente, in corrispondenza delle aree demaniali, ex pertinenza idraulica, in concessione alla SO.RI.TE srl.; opere di manutenzione della recinzione esistente ove necessario. Le opere in oggetto sono frutto di una prescrizione vincolante dei regolamenti di polizia mineraria e costituiscono attuazione del Progetto di Sistemazione definitiva delle aree in disponibilità SO.RI.TE srl dell ambito 13 del Piano d Area del Fiume Po Po Morto di Carignano per il quale è già stato presentata ed approvata apposita Relazione Paesaggistica complessiva (elaborato V4) cui si rimanda per maggiore completezza. 3. OPERE CORRELATE A: Territorio aperto in prossimità di bacini di cava esistenti, con tracce di infrastrutture viarie ed attività industriali al momento parzialmente in abbandono. 4. CARATTERE DELL INTERVENTO: Il ripristino della recinzione esistente risponde ad una prescrizione vincolante dei regolamenti di polizia mineraria e all esigenza di controllare gli accessi di mezzi e persone all area di Tetti Faule, in attuazione del Progetto di Sistemazione definitiva delle aree in disponibilità che prevede la riqualificazione naturalistica dell area con la temporanea realizzazione di impianti estrattivi e per la lavorazione del materiale inerte, lo smantellamento di tutti gli impianti esistenti e la realizzazione di percorsi fruitivi delle sponde dei laghi e della Lanca del Po Morto. L ipotesi di collocare la recinzione senza realizzare un cordolo continuo di cls va nella direzione di agevolare la rimozione del manufatto a sistemazione avvenuta, nel momento in cui cesserà l attività estrattiva e non sarà più necessaria la regolamentazione degli accessi all area. 5a. DESTINAZIONE D USO: area interessata da interventi di qualificazione ambientale ed attività estrattive temporanee ad esso connesse. 5b. USO ATTUALE DEL SUOLO: agricolo, con presenza di elementi di detrazione rappresentati da infrastrutture viarie e attività industriali dismesse. 6. CONTESTO PAESAGGISTICO DELL INTERVENTO: Il progetto di Sistemazione definiva delle aree in disponibilità SO.RI.TE srl interessa gran parte delle aree dell'ex alveo del Po, ora costituenti la cosiddetta "Lanca del Po morto di Carignano" comprese nell'ambito n. 13 del Piano d Area del Po. Nei tre comparti in cui si struttura il progetto complessivo sono comprese aree interessate da attività estrattive ora cessate e da attività di preconfezionamento calcestruzzo, con relativo laboratorio tecnico, queste ultime tuttora operanti. Sono inoltre interessati dall intervento di riqualificazione anche tratti dei terreni demaniali o ex demaniali sui quali si riconosce la residua traccia dell'alveo del Po, nel meandro abbandonato negli

2 anni '50, sino a costituire, nel loro insieme, un sistema ambientale e fruitivo che, senza soluzione di continuità investe l'intera lanca del Po Morto. Si tratta di aree storicamente interessate dall attività antropica legata alla vicinanza di Carignano e fanno parte del senso del paesaggio della comunità carignanese costituendo un tratto importante, anche se oggi trascurato, dell identità locale. 7. MORFOLOGIA DEL CONTESTO PAESAGGISTICO: L area vasta in cui si inserisce l intervento in progetto ha una morfologia tendenzialmente subpianeggiante (situato ad una quota compresa tra 225,00 e 230,00 metri s.l.m.,), caratterizzata da dislivelli contenuti e dalla pressoché totale assenza di forme e profili in elevazione, interrotta solo localmente da avvallamenti (rappresentati dall ambito fluviale del fiume Po, dei suoi affluenti e dai bacini lacustri).

3 8. UBICAZIONE DELL INTERVENTO: a) Estratto Carta Tecnica Regionale con evidenziazione dell area di intervento TETTI FAULE

4 b) estratto tavola PRG con evidenziazione dell area di intervento

5 9. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Foto 1 e 2 - L area degli impianti vista dal piazzale e dalla sponda Foto 3 Il piazzale vicino agli impianti colonizzato da vegetazione erbacea Foto 4 l attuale strada di servizio lungo il confine occidentale con recinzione esistente

6 10 PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del Dlgs 42/04): - Ambito 13 del Piano d Area del Fiume Po Sistema regionale delle Aree protette della fascia fluviale del Po Po Morto di Carignano

7 Vincoli ai sensi della Legge Regionale n. 28 del istituzione dell Ente di Gestione del Sistema delle Aree protette della Fascia fluviale del Po N3 zone di potenziale interesse naturalistico

8 Vincoli ai sensi della Legge 8 agosto 1985, n. 431 Aree vincolate L. 431: parchi boschi Aree di rispetto 11 NOTE DESCRITTIVE DELLO STATO ATTUALE DELL AREA TUTELATA L area oggetto di intervento nel complesso, sebbene mantenga alcuni elementi (macchie e corridoi) di una certa importanza, registra un impoverimento complessivo dell ecosistema ed un alterazione sensibile del paesaggio per cause di origine antropica (infrastrutture e manufatti in abbandono). Le opere di ripristino della recinzione esistente, per l entità dei lavori previsti, la possibilità di smantellamento della stessa, quando cesserà lo scopo per cui è stata installata (limite di proprietà e delimitazione di un area estrattiva), non possono in alcun modo incidere sui processi di trasformazione previsti nell area di Tetti Faule dal Progetto di Sistemazione definitiva delle aree in disponibilità SO.RI.TE srl, ma si pongono come opera propedeutica alla realizzazione delle stesse. 12. DESCRIZIONE SINTETICA DELL INTERVENTO E DELLE CARATTERISTICHE DELL OPERA (dimensioni, materiali, colore, finiture, modalità di messa in opera, ecc con allegata documentazione di progetto) Le opere in progetto sono finalizzate al recupero della recinzione esistente, allo scopo di poter procedere all attuazione del Progetto di Sistemazione definiva delle aree di Tetti Faule, nel rispetto della normativa esistente. Gli interventi sono rappresentati graficamente nella planimetria di insieme contenuta della tavola 2R in allegato, cui si rimanda. Nel dettaglio si prevede: la realizzazione di due nuovi cancelli a due ante di larghezza pari a 4,50 m e 7,00 m e un altezza massima di 2,50m (punti A e D dell elaborato grafico di riferimento); il completamento della recinzione esistente nel tratto mancante (tratta B-C dell elaborato grafico di riferimento); la rilocalizzazione parziale della recinzione esistente (tratta D-E dell elaborato grafico di riferimento). In continuità con il manufatto esistente, la recinzione prevista ha una struttura formata da montanti metallici a T disposti ad un interasse di 2-3 m, da valutare in opera, ancorati al terreno con opportuni getti puntuali di c.a., cui viene opportunamente fissata la rete metallica plastificata.

9 Analogamente i cancelli hanno struttura a telaio, realizzato con profilati metallici di serie, opportunamente controventati, incernierati lateralmente a montanti di sostegno realizzati in profilati cavi di metallo a sezione quadrata (10x10 cm), di altezza massima pari a 2,50 m e fissati al terreno con proprio plinto di fondazione in c.a. Tutte le parti in metallo sono verniciate di colore grigio scuro. 13. EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELL OPERA I manufatti in previsione, per l alto grado di trasparenza e il basso impatto sui luoghi, conseguente anche al tipo di posa in opera, con fondazioni puntuali e non continue, non altera lo stato dei luoghi in modo permanente e consente la fruizione delle aree anche durante le fasi lavorative previste nell area di Tetti Faule. 14. MITIGAZIONE DELL IMPATTO DELL INTERVENTO Plinti e getti in c.a. previsti in corrispondenza dei montanti a T saranno puntiformi e non continui, in modo da ridurre l impatto dell opera sull ambiente, facilitando lo smantellamento delle stesse al termine delle operazioni estrattive e di ripristino dell area. Allo stesso scopo il cordolo dei montanti di sostegno dei cancelli sarà ribassato rispetto al piano di campagna in modo da essere coperto con terreno. Torino, ottobre 2012 Il richiedente Rag. Donato COLACICCO presidente del CdA della SO.RI.TE srl Il progettista dell intervento arch. CASTELNOVI Paolo

10 15. MOTIVAZIONE DEL RILASCIO DELL AUTORIZZAZIONE E PER EVENTUALI PRESCRIZIONI DA PARTE DELL AMMINISTRAZIONE COMPETENTE Firma del Responsabile 16. EVENTUALE DINIEGO O PRESCRIZIONI DELLA SOPRINTENDENZA COMPETENTE Firma del Soprintendente o del Delegato