MAURIZIO DELFANTI PIER FRANCO LIONETTO: CEI CT 316 IL CONTROLLORE CENTRALE DI IMPIANTO: LO STATO DELL'ARTE NEI LAVORI DEL CEI CT 316

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MAURIZIO DELFANTI PIER FRANCO LIONETTO: CEI CT 316 IL CONTROLLORE CENTRALE DI IMPIANTO: LO STATO DELL'ARTE NEI LAVORI DEL CEI CT 316"

Transcript

1 MAURIZIO DELFANTI PIER FRANCO LIONETTO: CEI CT 316 IL CONTROLLORE CENTRALE DI IMPIANTO: LO STATO DELL'ARTE NEI LAVORI DEL CEI CT 316

2 Il contesto/ Risorse per il dispacciamento: partecipazione delle FRNP alla gestione del sistema Le risorse per il dispacciamento, oltre che dalle unità convenzionali, possono essere fornite direttamente da: Fonti Rinnovabili Non Programmabili (FRNP) connesse alla RTN; Generazione Distribuita (GD, FRNP e non) connessa alle reti di distribuzione; carico MT e BT; sistemi di accumulo dell utente, del TSO o del DSO. Queste nuove risorse per il dispacciamento possono suddividersi in funzione dei servizi che sono in grado di fornire; in particolare requisiti/obblighi di natura tecnica servizi che le FRNP e la GD dovrebbero garantire per connettersi alla rete, per un funzionamento del complessivo sistema sicuro ed affidabile alcune prescrizioni già fornite (Grid Code; CEI 0-16; CEI 0-21); servizi di mercato servizi necessari a gestire le congestioni della rete rilevante, a predisporre adeguata capacità di riserva, e a garantire l equilibrio tra immissioni e prelievi anche in tempo reale 2

3 Il contesto/ Dispacciamento Centralizzato Esteso Modello 1 DCO 354/13 TSO Unità di produzione AAT/AT Clienti finali AAT/AT Unità di produzione da FRNP AAT/AT UdD (per unità GD MT e BT fino a 10 MW) UdD (per clienti finali MT e BT) Responsabile del rispetto degli impegni fisici e della presentazione di offerte su MSD Responsabile del rispetto degli impegni fisici e della presentazione di offerte su MSD DSO Servizi locali (chiamata diretta) Unità GD MT e BT Clienti finali MT e BT Il mercato è gestito come ad oggi da TSO abilitando i punti di dispacciamento di produzione e consumo, come nuovamente definiti con l introduzione delle FRNP e della GD Il DSO verifica che i limiti di transito in fase di programmazione e in tempo reale dovuti alla partecipazione della GD su MSD siano compatibili con la capacità della rete locale: concede (o meno) l abilitazione alla fornitura delle risorse per la GD di una CP; ma non si verifica mai se rete dimensionata in fit&forget Il DSO può richiedere alla GD, su chiamata diretta, alcuni servizi locali (es. regolazione tensione, non sempre in conflitto con i servizi di sistema) 3

4 Il contesto/ dalla regolazione alle prescrizioni tecniche ACER (on behalf of EC) ENTSO-E issues CODES CENELEC issues EuroNorm (EN) AEEGSI CEI 0-16 &

5 Il mandato da parte dell Autorità DCO 298/16 - introduzione In questo contesto tra i molteplici aspetti che l'autorità è chiamata ad approfondire sono da segnalare: La definizione delle modalità di accesso e partecipazione al Mercato per il Servizio di Dispacciamento (MSD) per il tramite degli Utenti del Dispacciamento o di opportuni intermediari (aggregatori); La definizione della figura dell'aggregatore e la fattibilità di possibili modelli di mercato in cui tale figura possa anche non coincidere con l'utente del Dispacciamento (UdD) La definizione di un'appropriata Interfaccia tra Terna (responsabile del Dispacciamento) e l Aggregatore, tra l Aggregatore e i gestori delle unità di produzione e di consumo (clienti, produttori, prosumer), nonché tra i predetti soggetti e le imprese distributrici (DSO) 5

6 Il mandato da parte dell Autorità DCO 298/16 - introduzione Fatte queste premesse e con particolare riferimento al problema delle interfacce fra l Aggregatore e i gestori delle unità di produzione e di consumo, nonché tra questi soggetti e le imprese distributrici (DSO), la Direzione Mercati dell Autorità con il documento DCO 298/16 ha richiesto al CEI di definire, previa inchiesta pubblica, le specifiche tecniche del controllore d impianto da installarsi presso impianti di produzione connessi alle reti MT e BT. 6

7 Il mandato da parte dell Autorità DCO 298/16 - introduzione Come viene definito questo Controllore di Impianto? Come un dispositivo in grado, al tempo stesso, di ricevere segnali da soggetti diversi dal produttore (p.e. l aggregatore) traducendoli in movimentazioni dell impianto di produzione sulla base di logiche condivise fra il produttore e il corrispondente UDD inviare segnali contenenti informazioni sullo stato di funzionamento reale dell impianto di produzione (osservabilità). 7

8 Il mandato da parte dell Autorità DCO 298/16 - introduzione Quale è lo scopo di questi segnali sullo stato di funzionamento reale dell'impianto? Essi dovrebbero essere utilizzati dall UDD (e da questi inviati a Terna in forma aggregata) ai fini della partecipazione a MSD (conferma della movimentazione dell'impianto secondo le logiche richieste); dal DSO per poter disporre di informazioni utili all esercizio della propria rete (migliorando e integrando l osservabilità della stesa). 9

9 Il mandato da parte dell Autorità DCO 298/16 - introduzione Il CCI potrebbe diventare uno strumento obbligatorio nel caso di nuove installazioni & nel caso di partecipazione a MSD. Ancora l'autorità ritiene necessario che le caratteristiche tecniche di tale strumento siano normate dal CEI (come per inverter e SPI), al fine di: Renderlo inter-operabile con i sistemi delle diverse imprese distributrici; non debba essere sostituito ogni volta che dovesse cambiare l UDD, tutelando i produttori e favorendo la concorrenza. 10

10 11 Architettura generale di sistema TSO DSO DG, ma anche TSO Aggregatore DG Local Center TSO Center Local Center TSO Control Infrastructure Aggregator Control Center Aggregator Control Center Gatew. conc. Gatew. conc. RTU RTU RTU RES-NP plant connected to TN interconnected to Aggregator AS direct acquisition DSO control Center RTU Plant connected to TN AS direct acquisition RTU Plant connected to TN Transmission network Gatew. conc. Gatew. conc. DSO Center Distribution network DG plant connected to MV or LV network coordinated by Aggregator CCI CCI CCI Local Center Local Center DG plant connected to MV or LV network CCI CCI CCI DSO Control Infrastructure

11 L'AUTORITA', IL CEI CT 316 e LA TF 8 Nell'ambito dei suoi lavori il CT 316 aveva già istituito la TF 8 con lo scopo di definire le specifiche funzionali di un controllore centrale di impianto il cui scopo principale era quello di costituire l'interfaccia fra DSO e impianto di produzione visto come generatore equivalente nel Punto di Connessione alla Rete Alla luce dei nuovi orientamenti dell'autorità relativamente alla revisione del MSD è venuto semplice estendere i compiti della TF alle nuove richieste. 12

12 Il CEI CT 316 e la TF 8 Convenor: Componenti: Pier Franco Lionetto (CEI) Gianpatrizio Bianco (e-distribuzione) Fabio Zanellini (Siemens) Alberto Curioni (SICES) Claudio Francescon/Antonio Rossi/Francesco Baccino (ABB) Diana Moneta (RSE) Filippo Roveggio (Eurotest) Andrea Zampieri (Creiven) Paolo Cavallanti (Omron) Roberto Turri (unipd); Valeria Olivieri (PoliMI); Andrea Battu (Schneiderelectric) Emanuele Renzetti (Senvion) 13

13 La TF 8 prepara l Allegato O: Oggetto Controllore Centrale di Impianto (CCI): apparato che coordina il funzionamento dei diversi elementi costituenti l'impianto affinché l impianto stesso operi, nel suo complesso, in maniera da soddisfare le richieste del Distributore e dell Aggregatore al punto di connessione (PdC) con la rete. Il controllore di impianto consente di presentare alla rete e/o al mercato l impianto come costituito da un singolo generatore equivalente Scopo Definire la specifica funzionale del CCI stabilendo i requisiti minimi che il controllore deve rispettare perchè l'impianto da esso controllato risponda a quanto già oggi richiesto dalla Norma CEI 016 Perchè possa consentire l'accesso e la partecipazione al MSD 14

14 La TF 8 prepara l Allegato O: Campo di Applicazione Nuove connessioni di impianti di produzione di potenza complessiva uguale o superiore a 1000 kw (produzione + accumulo) facoltà di adozione per connessioni esistenti, o per nuove connessioni di impianti di minore potenza. Il CCI non deve svolgere alcuna funzione di protezione: queste funzioni devono essere svolte da dispositivi autonomi come specificato nella CEI 0-16 Il CCI non deve svolgere alcuna funzione di regolazione primaria di frequenza in presenza di transitori di sovra- o sotto-frequenza: tale funzione è demandata alla singola unità di generazione e di accumulo. Il CCI non assolve alle funzioni di distacco delle unità di generazione/accumulo, occorre pertanto il dispositivo prescritto da allegato M della norma CEI

15 Contenuto dell Allegato O Indice Definizioni Caratteristiche principali del Controllore Modalità di funzionamento del controllore Prestazioni funzionali (obbligatorie, opzionali) Schema generale del sistema Monitoraggio dell'impianto: Caratteristica poligonale di impianto, Misure per la stima dei flussi di potenza della rete MT, Misure per l osservabilità della rete MT, Misure opzionali per la partecipazione al MSD, Segnali relativi allo stato dell impianto Descrizione e caratteristiche delle Funzioni Obbligatorie: Regolazione di Tensione, Limitazione della Potenza attiva, Partecipazione ai piani di difesa Descrizione delle Funzioni Opzionali: Presa di carico in avviamento, Presa di carico in caso di ri-connessione, Partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento Compatibilità e priorità fra le funzioni di regolazione del CCI Schemi di installazione Principali caratteristiche tecniche: Interfacce di comunicazione, Ingressi di misura, Alimentazione, Aggiornamento firmware, Orologio interno e sincronizzazione, Autodiagnostica Data logger Prove 16

16 Caratteristiche principali del controllore: Il sistema delle Interfacce: il Distributore l'aggregatore gli elementi costituenti l'impianto Le unità funzionali: unità di interscambio di informazioni con il Distributore e l Aggregatore unità di interscambio di informazioni con l'utente unità di acquisizione grandezze al PdC (misure e segnali) unità di elaborazione unità di regolazione degli elementi di impianto unità di interscambio di informazioni con gli elementi di impianto unità di memorizzazione (data logger). La separazione in unità funzionali è indicativa: nella realizzazione del controllore esse possono essere tutte o in parte integrate fra loro. Il CCI può essere integrato (funzionalità aggiuntiva) in un altro apparato d impianto (es. controllore di unità). 17

17 Schema generale del sistema CCI Schema delle interfacce Lafigura rappresenta i servizi funzionali per la comunicazione del CCI La figura non indica la possibilità di intercomunicazione non regolata fra gli attori interconnessi 18

18 Dettaglio dello schema generale delle interfacce 19

19 Prestazioni funzionali del Controllore (riferimento alle grandezze al PdC) Prestazioni funzionali obbligatorie partecipazione alla regolazione della tensione nel punto di connessione alla rete partecipazione alla limitazione della potenza attiva per valori di tensione prossimi al 110% di Un e su comando esterno del DSO Prestazioni funzionali opzionali Prestazioni per la gestione dell'impianto avviamento e ri-avviamento dell'impianto con una presa di carico a gradiente specificato riconnessione dell'impianto dopo distacco dalla rete, a frequenza e tensione stabilizzata gestione ottimizzata dell'impianto dal punto di vista energetico o criterio scelto dall utente Prestazioni per altre funzioni Partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento, in previsione della possibile partecipazione a tale Mercato degli impianti connessi alla rete MT tramite soggetti intermediari (Aggregatori) 20

20 Priorità tra funzioni di regolazione Le funzioni di regolazione che non sono mutuamente esclusive (ad es. quelle che agiscono sulla potenza attiva) possono essere potenzialmente attuabili in contemporanea: deve allora essere prevista una priorità di esecuzione, meglio se definita a logica variabile, al fine di permettere la eventuale modifica dell'ordine delle stesse. In allegato O sono state previsti appropriati indici di priorità: più è basso l indice più alta è la priorità 21

21 Priorità tra funzioni di regolazione Qualora venga richiesta l attivazione di una funzione mentre è attiva una funzione non compatibile è stata prevista la seguente logica: se la nuova funzione ha priorità esecutiva maggiore o uguale viene attivata quest ultima e disattivata l altra (e viceversa se ha priorità minore quest ultima non viene attivata. Se sono attive due funzioni fra loro compatibili qualora vengano raggiunti limiti tecnici dell impianto il controllore eseguirà prima la funzione con priorità maggiore e nei limiti di capability residui la seconda Se una grandezza elettrica non è soggetta ad alcuna funzione di regolazione essa si porta alle condizioni di funzionamento nominali definite per l impianto. 22

22 Modalità operativa del CCI per le funzioni di regolazione. Anello rapido (regolazione impianto) Anello lento (analisi curve di regolazione) 23

23 Anello di regolazione rapida e anello di regolazione lenta Per anello di regolazione rapida si intende quella parte del sistema di regolazione preposta a definire lo specifico punto di lavoro di ogni singolo elemento di impianto controllato dal controllore fine di ottenere al PdC il punto di lavoro richiesto (atteso) all impianto Il punto di lavoro richiesto viene veicolato all ingresso dell anello di regolazione rapida o direttamente attraverso un comando esterno (Set point) o indirettamente come comando in uscita risultante dall anello di regolazione lenta. L anello di regolazione lenta è quella parte del sistema di regolazione preposta a calcolare il punto di lavoro atteso al PdC quando l impianto è chiamato a partecipare al controllo della tensione attraverso le curve di regolazione previste dalla norma CEI 016 In conclusione il punto di lavoro atteso viene definito attraverso una delle tre seguenti modalità: stabilito dall utente con uno specifico Set-Joint di potenza attiva P o di potenza reattiva Q imposto da un set point esterno di Potenza attiva P o di potenza reattiva Q calcolato dall anello di regolazione lenta come risultato di Q=Q(V) o cosfi= cosfi(p) 24

24 Dinamica dell'anello di regolazione rapida L'anello di regolazione rapida deve coordinare i singoli elementi d impianto sottesi assicurando all'intero impianto i tempi di assestamento massimi (Ts) non superiori a : TsP = 60 s per variazioni del set point interno di potenza attiva di qualsiasi entità, TsQ = 10 s per variazioni del set point interno di potenza reattiva di qualsiasi entità. Il tempo di assestamento Ts è l intervallo di tempo che intercorre dall istante To di applicazione del nuovo set-point all istante in cui la grandezza controllata al PdC rientra stabilmente in una fascia di tolleranza pari al ±5% rispetto al valore atteso. Il CCI e l impianto da esso coordinato possono essere realizzati in modo da raggiungere il valore atteso in tempi inferiori ai massimi qui prescritti. Per la verifica del raggiungimento del valore atteso da parte dell anello di regolazione rapida, si devono utilizzare i stessi criteri di verifica del tempo di assestamento ad un comando di riduzione di potenza e il tempo di risposta ad una variazione a gradino del livello assegnato, rispettivamente per la potenza attiva e reattiva.

25 Dinamica dell'anello di regolazione lenta L'anello di regolazione lenta lavora attraverso le curve di regolazione. Esso deve operare con una dinamica caratterizzata da un Tempo di ciclo DT impostabile fra 10 s e 600 s. Il valore deve essere impostato attraverso i parametri di funzionamento del CCI Il valore di default per il Tempo di ciclo è: 60 s

26 Monitoraggio: flussi di potenza e stato dell impianto Il CCI deve essere predisposto di base (CEI 016) per acquisire e trasmettere: misure delle principali grandezze elettriche dell impianto (P,Q,V) al PdC; misure di P e Q delle diverse unità di generazione, aggregate per fonte primaria (solare, eolico, accumulo, altre fonti ecc.). Le misure di P, Q e V relative al PdC devono essere aggregate secondo quanto previsto dalla EN paragrafo classe S (tempo aggregazione 10 min). Il CCI deve essere predisposto anche per acquisire e trasmettere le informazioni relative allo stato dell impianto, e alla modalità operativa nella quale si trova lo stesso CCI stato operativo complessivo dell impianto (On/Off) stato operativo delle unità di generazione (On/Off) stato operativo delle unità di accumulo (On/Off) modalità operativa di funzionamento dell impianto (funzioni di regolazione) Ogni variazione significativa dello stato degli elementi d impianto deve essere acquisita dal CCI e resa disponibile all interfaccia esterna per la notifica in un tempo massimo di 3 s dall evento. 27

27 Monitoraggio per l osservabilità della rete MT Il CCI deve essere predisposto per acquisire e trasmettere misure istantanee delle principali grandezze elettriche dell impianto (P,Q,V) al punto di connessione (PdC). Esse devono essere ottenute a partire da campioni di tensione e corrente misurati alla frequenza fondamentale su un intervallo di misura di 200ms e aggregati secondo quanto previsto dalla norma EN paragrafo classe S con tempo di aggregazione pari a 3 s, Esse devono essere complete di marca temporale ed indicazione di qualità. Il dato di misura istantaneo deve essere reso disponibile con periodicità di 20 s La scadenza di ogni periodo deve essere sincrona con gli istanti a 00, 20, 40 s di ogni minuto 28

28 Partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento I servizi sottesi ai meccanismi del Mercato per il Servizio di Dispacciamento sono: Servizi di Bilanciamento; Regolazione terziaria di potenza Regolazione secondaria di potenza Ciascuno dei tre servizi ha requisiti specifici, descritti nel Codice di Rete; la validazione dell'idoneità dell'impianto a fornire determinati servizi deve avvenire attraverso appropriati test, non oggetto dell allegato. Per la partecipazione dell impianto al MSD tramite soggetto Aggregatore, il CCI deve implementare al suo interno alcune funzionalità specifiche: una funzione in grado di ricevere ed elaborare un comando esterno di Set- Point di Potenza Attiva (P) opportuni servizi logici per la comunicazione (diretta o indiretta) con l Aggregatore secondo standard IEC61850 misure al PdC per il monitoraggio dell impianto con frequenza prescritta 29

29 Partecipazione al Mercato del Dispacciamento: la funzione di Set-Point di P La funzione Set-Point di Potenza Attiva, una volta attivata a seguito di comando esterno, obbliga l impianto, nei limiti tecnici della capability dei suoi elementi, ad immettere al PdC il valore di potenza attiva richiesta. La funzione opera attraverso la regolazione della potenza immessa in rete dalle diverse unità di generazione presenti nell'impianto. Se l'impianto è dotato di sistema di accumulo, la regolazione della potenza attiva in immissione può essere conseguita anche attraverso la modulazione della potenza attiva da parte del sistema di accumulo, se compatibile con il suo stato di carica. L'architettura del controllore centrale di impianto può anche essere predisposta a tal fine. In ogni caso, il CCI deve portare la potenza attiva al PdC al valore richiesto entro il tempo prescritto di 60 s

30 Partecipazione al Mercato del Dispacciamento: le misure per il monitoraggio Nell ambito della partecipazione dell impianto ai meccanismi del mercato del dispacciamento, sono necessarie misure specifiche della Potenza attiva al PdC che il CCI deve acquisire e trasmettere all Aggregatore, a conferma della movimentazione dell'impianto secondo le logiche richieste. In particolare è importante la misura istantanea della potenza attiva dell impianto (P) al punto di connessione a partire da campioni rilevati su un intervallo di misura di 200ms e aggregati secondo quanto previsto dalla norma EN paragrafo classe S con tempo di aggregazione pari a 3 s. Anche ora tali misure istantanee devono essere complete di marca temporale ed indicazione di qualità. La modalità di trasmissione di queste misure deve avvenire con la stessa periodicità dell aggregazione, ovvero ogni 3 s. La scadenza di ogni periodo è sincrona con gli istanti a 00, 03, 06 ecc. s di ogni minuto

31 Controllore Centrale di impianto: le Interfacce di comunicazione L interfaccia del CCI verso i servizi di comunicazione esterni è realizzata tramite porte fisiche. Il CCI deve permettere di mappare liberamente le interfacce di comunicazione per lo scambio informativo dei servizi logici sulle relative porte fisiche di comunicazione. Ogni servizio logico deve essere caratterizzato da parametri di comunicazione (IP, VLAN, ) tali da poterlo distinguere dagli altri, anche se ospitato sulla stessa porta fisica. L accesso ai servizi logici deve rispondere a criteri di sicurezza (cyber security), definizione esula dalle prescrizioni dell Allegato O. la cui Il CCI non deve attuare funzioni di switch o di bridge rispetto al traffico dati transitante sulle porte fisiche. Ogni porta fisica deve essere realizzata con connettore per moduli Small Form-factor Pluggable (SFP) atto ad ospitare transceiver idonei alle specifiche esigenze. 32

32 Controllore Centrale di impianto: le Interfacce di comunicazione Il CCI deve prevedere almeno tre porte fisiche distinte per: Servizi verso il Distributore: tale porta deve essere predisposta per la comunicazione fisica in fibra ottica ed equipaggiata con un transceiver per fibra ottica standard 100 base FX con connettore doppio LC multimodale 1310 nm Servizi verso il terminale remoto d utente: su questa porta dovranno essere mappati i servizi logici di comunicazione verso il terminale remoto d utente. Tale porta verrà dotata, a cura dell utente e/o del progettista d impianto, del modulo SFP adatto per la connessione Servizi verso l Aggregatore: questa solo se per questa comunicazione si debba utilizzare un canale fisico distinto dai precedenti. In ogni caso l interfaccia di comunicazione verso l Aggregatore deve prevedere un canale logico di comunicazione secondo standard EN Tale canale può essere fisicamente realizzato tramite provider pubblico di servizi di telecomunicazione oppure veicolato tramite il servizio di comunicazione realizzato dal Distributore. 33

33 Conclusioni (poche) e lavoro da fare (parecchio) 34 Il lavoro della TF8 (specifiche CCI, allegato O) e della TF 4 (allegato T) sarà mandato in IP a inizio 2017 pubblicazione in Norma entro marzo 17? L architettura del complessivo sistema TSO aggregatore GD deve essere ancora definita: serve un tavolo di lavoro da istituire a inizio 2017 L architettura del complessivo sistema TSO DSO GD è già definita: gli esperimenti sull osservabilità sono in corso Il CCI potrebbe essere impiegato per rendere disponibili rapidamente e a basso costo alcuni impianti GD per ciascuna cabina primaria di interesse (impianti sentinella) Per esempio, nell attesa di un impiego diffuso ai fini della partecipazione a MSD alcuni produttori (impianti sentinella) potrebbero ricevere il CCI senza costi dal sistema, che ne beneficerebbe immediatamente in termini di osservabilità delle risorse diffuse

34 Ringraziamenti 35 Grazie Maurizio Delfanti Department of Energy - Politecnico di Milano - Chairman of CT CEI 316 Pier Franco Lionetto Chairman of TF 8 CT 316 Controllore Centrale diimpianto

Titolo presentazione sottotitolo

Titolo presentazione sottotitolo L evoluzione delle Norme CEI 0-16: il Controllore Centrale d Impianto CCI nell ambito della Delibera 300 E. De Berardinis (CESI) Maurizio Delfanti (Politecnico di Milano) CEI CT 316 Bolzano 27 ottobre

Dettagli

Il ruolo dell Aggregatore nel progetto SMARTNET

Il ruolo dell Aggregatore nel progetto SMARTNET Il ruolo dell Aggregatore nel progetto SMARTNET Fabio Zanellini Divisione Energy Management Siemens SpA Seminario AEIT Regolazione del servizio di dispacciamento nello sviluppo della smart-grid Università

Dettagli

Lo sviluppo delle smart grid e il futuro dispacciamento della GD (DCO 354/2013/R/EEL)

Lo sviluppo delle smart grid e il futuro dispacciamento della GD (DCO 354/2013/R/EEL) Lo sviluppo delle smart grid e il futuro dispacciamento della GD (DCO 354/2013/R/EEL) M. Delfanti, G. Monfredini, V. Olivieri Politecnico di Milano Dipartimento di Energia Il Documento di Consultazione

Dettagli

Requisiti per la fornitura dei dati relativi alla generazione distribuita

Requisiti per la fornitura dei dati relativi alla generazione distribuita Requisiti per la fornitura dei dati relativi alla generazione distribuita 1 Il sistema elettrico e le reti di distribuzione «smart» Lo sviluppo di funzionalità di tipo smart sulla rete di distribuzione

Dettagli

Dispacciamento degli impianti di generazione distribuita

Dispacciamento degli impianti di generazione distribuita Dispacciamento degli impianti di generazione distribuita Milano, 6 febbraio 2014 Direzione Dispacciamento Nazionale Dispacciamento degli impianti di GD Milano, 6 febbraio 2014 Sommario La situazione della

Dettagli

Nuova normativa per la connessione degli impianti produttori alla rete BT

Nuova normativa per la connessione degli impianti produttori alla rete BT Nuova normativa per la connessione degli impianti produttori alla rete BT Francesco Groppi Responsabile GDL2 del CT82 CEI Convenor WG2 del TC82 CENELEC 1 Evoluzione normativa Conferenza dell Industria

Dettagli

Seminario AEIT «I piani di emergenza e la resilienza del sistema elettrico»

Seminario AEIT «I piani di emergenza e la resilienza del sistema elettrico» Seminario AEIT «I piani di emergenza e la resilienza del sistema elettrico» Generazione Distribuita e resilienza della rete elettrica Alessandro Pasino Selta SpA Università di Trento Venerdì 24 marzo 2017

Dettagli

Progetto Smart Grid Delibera ARG/elt 39/10

Progetto Smart Grid Delibera ARG/elt 39/10 Progetto Smart Grid Delibera ARG/elt 39/10 Utente Attivo SEA Energia S.p.A. Milano, 09/10/2015 INQUADRAMENTO DI SEA ENERGIA NEL PROGETTO SEA ENERGIA partecipa come «Utente attivo» al progetto pilota Smart

Dettagli

L osservabilita delle reti di distribuzione e i benefici per il gestore del sistema elettrico

L osservabilita delle reti di distribuzione e i benefici per il gestore del sistema elettrico L osservabilita delle reti di distribuzione e i benefici per il gestore del sistema elettrico La Generazione Distribuita nel sistema elettrico I soli impianti fotovoltaici italiani equivalgono a 70 gruppi

Dettagli

Sezione Trentino - Alto Adige Südtirol Le Norme CEI e le possibili soluzioni alle problematiche connesse alla diffusione delle FRNP

Sezione Trentino - Alto Adige Südtirol Le Norme CEI e le possibili soluzioni alle problematiche connesse alla diffusione delle FRNP Sezione Trentino - Alto Adige Südtirol Le Norme CEI e le possibili soluzioni alle problematiche connesse alla diffusione delle FRNP Maurizio Delfanti (Politecnico di Milano), Comitato Elettrotecnico Italiano

Dettagli

Smart distribution system: gli orientamenti dell Autorità per il passaggio dai progetti pilota al roll-out selettivo

Smart distribution system: gli orientamenti dell Autorità per il passaggio dai progetti pilota al roll-out selettivo Smart distribution system: gli orientamenti dell Autorità per il passaggio dai progetti pilota al roll-out selettivo Luca Lo Schiavo Direzione Infrastrutture lloschiavo@autorita.energia.it Giornata di

Dettagli

Il ruolo dello Storage nella gestione delle reti

Il ruolo dello Storage nella gestione delle reti Il ruolo dello Storage nella gestione delle reti Introduzione ai progetti pilota Terna: esigenze di rete e criticità legate alle FER. Guido Guida Milano, 27 settembre 2017 Lo sviluppo delle FER Milano,

Dettagli

RETI INTELLIGENTI: INVESTIRE OGGI SULLE IDEE DI DOMANI

RETI INTELLIGENTI: INVESTIRE OGGI SULLE IDEE DI DOMANI RETI INTELLIGENTI: INVESTIRE OGGI SULLE IDEE DI DOMANI Smart Grid: il ruolo delle rinnovabili Alessandro Cellini APER Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili Forum Telecontrollo Reti Acqua

Dettagli

Il ruolo dell AGGREGATORE Dispositivi per la comunicazione tra Aggregatore e Cliente Finale e/o Produttore

Il ruolo dell AGGREGATORE Dispositivi per la comunicazione tra Aggregatore e Cliente Finale e/o Produttore Il ruolo dell AGGREGATORE Dispositivi per la comunicazione tra Aggregatore e Cliente Finale e/o Produttore Fabio Zanellini Siemens SpA Convegno AEIT Bolzano, 27 ottobre 2017 siemens.com/digitalgrid Verso

Dettagli

Norme CEI 0-16 e CEI 0-21: Aggiornamento delle prescrizioni per la connessione alla rete e adeguamenti degli impianti esistenti

Norme CEI 0-16 e CEI 0-21: Aggiornamento delle prescrizioni per la connessione alla rete e adeguamenti degli impianti esistenti O&M&P DEL PARCO IMPIANTI FOTOVOLTAICI Norme CEI 0-16 e CEI 0-21: Aggiornamento delle prescrizioni per la connessione alla rete e adeguamenti degli impianti esistenti Francesco Groppi Responsabile GDL2

Dettagli

Evoluzioni della normativa tecnica italiana. Maurizio Delfanti (CEI CT 316) Politecnico di Milano Dipartimento di Energia

Evoluzioni della normativa tecnica italiana. Maurizio Delfanti (CEI CT 316) Politecnico di Milano Dipartimento di Energia Evoluzioni della normativa tecnica italiana Maurizio Delfanti (CEI CT 316) Politecnico di Milano Dipartimento di Energia Giovedì 28 Novembre 2013 Nuovi scenari per la regolazione (AEEG/ACER) e per la normazione

Dettagli

ADEGUAMENTO DELLA GENERAZIONE DISTRIBUITA AI REQUISITI DI SISTEMA

ADEGUAMENTO DELLA GENERAZIONE DISTRIBUITA AI REQUISITI DI SISTEMA ADEGUAMENTO DELLA GENERAZIONE DISTRIBUITA AI REQUISITI DI SISTEMA Relatore: Poli Michele Bolzano, 18 maggio 2012 Esigenze di sistema Il crescente sviluppo della generazione distribuita connessa alle reti

Dettagli

Il Futuro del dispacciamento delle FRNP. Dott. Ing. Cristian Cattarinussi Responsabile Tecnico EscoEspe S.r.l.

Il Futuro del dispacciamento delle FRNP. Dott. Ing. Cristian Cattarinussi Responsabile Tecnico EscoEspe S.r.l. Il Futuro del dispacciamento delle FRNP Dott. Ing. Cristian Cattarinussi Responsabile Tecnico EscoEspe S.r.l. c.cattarinussi@espe.it Il Sistema Elettrico Prelievi -Previsioni -Programmazione -Monitoraggio

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 26 FEBBRAIO 2015 79/2015/R/EEL COMPLETAMENTO DELLA REGOLAZIONE IN MATERIA DI TELEDISTACCO DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE EOLICI E FOTOVOLTAICI DI POTENZA MAGGIORE O UGUALE A 100 KW CONNESSI

Dettagli

Generazione distribuita: problematiche di esercizio delle reti di trasmissione e distribuzione

Generazione distribuita: problematiche di esercizio delle reti di trasmissione e distribuzione Generazione distribuita: problematiche di esercizio delle reti di trasmissione e distribuzione G. Valtorta Enel Distribuzione DTR Emilia Romagna e Marche Esercizio Rete Elettrica Bologna, 15 Aprile, 2014

Dettagli

Soluzioni innovative al servizio del mercato domestico italiano

Soluzioni innovative al servizio del mercato domestico italiano Soluzioni innovative al servizio del mercato domestico italiano Energy Community e sistema elettrico prof. Maurizio Delfanti Politecnico di Milano Dipartimento di Energia maurizio.delfanti@polimi.it Agenda

Dettagli

ALLEGATO A ADDENDUM AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO MT

ALLEGATO A ADDENDUM AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO MT ALLEGATO A ADDENDUM AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO MT Quanto segue annulla e sostituisce le parti del Regolamento di Esercizio relative a capability dell impianto di produzione e caratteristiche ed impostazioni

Dettagli

Le regole di connessione alla rete per i Sistemi di Accumulo

Le regole di connessione alla rete per i Sistemi di Accumulo @ANIEnergia Le regole di connessione alla rete per i Sistemi di Accumulo Luciano Giacometti CT Sistemi di Accumulo ANIE Energia Catania, 17 Aprile 2015 Indice Aggiornamento Regole Tecniche di Connessione:

Dettagli

Dott. Ing. Massimo Monopoli Studio Simax s.r.l. Rimini 23 marzo 2019

Dott. Ing. Massimo Monopoli Studio Simax s.r.l. Rimini 23 marzo 2019 Dott. Ing. Massimo Monopoli Studio Simax s.r.l. Rimini 23 marzo 2019 Agenda Produzione di energia elettrica -scenario CEI 0-16 connessione alla rete MT/AT CEI 0-21 Connessione alla rete BT Verifiche periodiche

Dettagli

FER e Accumuli: aspetti tecnici per la connessione. Marco Trova ANIE Rinnovabili Fiera KEY ENERGY, Rimini, 6 Novembre 2014

FER e Accumuli: aspetti tecnici per la connessione. Marco Trova ANIE Rinnovabili Fiera KEY ENERGY, Rimini, 6 Novembre 2014 FER e Accumuli: aspetti tecnici per la connessione Marco Trova ANIE Rinnovabili Fiera KEY ENERGY, Rimini, 6 Novembre 2014 Indice Processo di aggiornamento delle Regole Tecniche di Connessione (Norme CEI

Dettagli

MODALITÀ DI INVIO DEGLI ORDINI DI DISPACCIAMENTO

MODALITÀ DI INVIO DEGLI ORDINI DI DISPACCIAMENTO 1 di 8 MODALITÀ DI INVIO DEGLI ORDINI DI DISPACCIAMENTO Storia delle revisioni Rev.00 01/11/2005 Prima Stesura Rev.01 Modificata modalità di invio messaggi relativi agli ordini di dispacciamento 2 di 8

Dettagli

Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica

Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica N O R M A I T A L I A N A C E I 1 Data Scadenza Inchiesta C. 1203 13-06-2017 Data Pubblicazione 2017-05 Classificazione 0-21;V1 Titolo Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi

Dettagli

MODALITÀ DI INVIO DEGLI ORDINI DI DISPACCIAMENTO

MODALITÀ DI INVIO DEGLI ORDINI DI DISPACCIAMENTO 1 di 7 MODALITÀ DI INVIO DEGLI ORDINI DI DISPACCIAMENTO Storia delle revisioni Rev.00 01/11/2005 Prima Stesura Rev.01 31//10/2017 Modificata modalità di invio messaggi relativi agli ordini di dispacciamento

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Deliberazione 25 gennaio 2010 - ARG/elt 4/10 Procedura per il miglioramento della prevedibilità delle immissioni dell energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili

Dettagli

Implicazioni sulla gestione della RTN a seguito dello sviluppo degli impianti a Fonti di Energia Rinnovabile

Implicazioni sulla gestione della RTN a seguito dello sviluppo degli impianti a Fonti di Energia Rinnovabile Implicazioni sulla gestione della RTN a seguito dello sviluppo degli impianti a Fonti di Energia Rinnovabile Napoli, 29 Novembre 2012 Ing. Giorgio Giannuzzi - Terna Rete Italia Dispatching and Energy Operation

Dettagli

Il ruolo della rete di trasmissione nello Smart System

Il ruolo della rete di trasmissione nello Smart System Il ruolo della rete di trasmissione nello Smart System Roma, 14 aprile 2014 Enrico Maria Carlini Sommario La principali sfide nella gestione del sistema elettrico La Smart Grid della trasmissione Dalla

Dettagli

I vantaggi di una smart grid

I vantaggi di una smart grid I vantaggi di una smart grid Claudia Guenzi Presidente Gruppo Smart Grid ANIE Energia Settore Elettrico Nuovo contesto e sfide Smart Grid Trasmissione Dal Piano Investimento Terna Interventi di potenziamento

Dettagli

Innovazioni nella regolazione del dispacciamento AEIT Catania 23 novembre 2018

Innovazioni nella regolazione del dispacciamento AEIT Catania 23 novembre 2018 Innovazioni nella regolazione del dispacciamento AEIT Catania 23 novembre 2018 Andrea Galliani Direzione Mercati Energia all Ingrosso e Sostenibilità Ambientale Autorità di regolazione per energia reti

Dettagli

La fornitura di servizi di dispacciamento da parte delle fonti rinnovabili non programmabili

La fornitura di servizi di dispacciamento da parte delle fonti rinnovabili non programmabili La fornitura di servizi di dispacciamento da parte delle fonti rinnovabili non programmabili Maurizio Delfanti Valeria Olivieri Politecnico di Milano Dipartimento di Energia Mercoledì 26 novembre 2014

Dettagli

Adeguamenti degli impianti FV alle norme CEI 0-16 e CEI Documentazione per GSE e Gestore di rete

Adeguamenti degli impianti FV alle norme CEI 0-16 e CEI Documentazione per GSE e Gestore di rete O&M&P : OPERATION & MAINTENANCE & PERFORMANCE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Adeguamenti degli impianti FV alle norme CEI 0-16 e CEI 0-21. Documentazione per GSE e Gestore di rete Francesco Groppi Responsabile

Dettagli

Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica

Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica N O R M A I T A L I A N A C E I 1 Data Scadenza Inchiesta C. 1202 13-06-2017 Data Pubblicazione 2017-05 Classificazione 0-16;V3 Titolo Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi

Dettagli

Le funzioni di aggregazione per l integrazione della generazione distribuita nel sistema elettrico italiano

Le funzioni di aggregazione per l integrazione della generazione distribuita nel sistema elettrico italiano Le funzioni di aggregazione per l integrazione della generazione distribuita nel sistema elettrico italiano C. Arrigoni, M. Bigoloni, F. Corti, F. Zanellini Carlo Arrigoni Divisione Energy Management Siemens

Dettagli

stato dei lavori sottotitolo normativi e impianti P&P Dipartimento di Energia Politecnico di Milano

stato dei lavori sottotitolo normativi e impianti P&P Dipartimento di Energia Politecnico di Milano Connessioni Titolo alle presentazione reti MT e BT: stato dei lavori sottotitolo normativi e impianti P&P Maurizio Delfanti Milano, XX mese 20XX Dipartimento di Energia Politecnico di Milano Il contesto/

Dettagli

ELENCO DEGLI ALLEGATI AL CODICE DI RETE

ELENCO DEGLI ALLEGATI AL CODICE DI RETE ELENCO DEGLI ALLEGATI AL CODICE DI RETE Si segnala che gli allegati in grassetto costituiscono parte integrante del Codice di rete. A.1 Criteri per il coordinamento degli isolamenti nelle reti a tensione

Dettagli

ELENCO DEGLI ALLEGATI AL CODICE DI RETE

ELENCO DEGLI ALLEGATI AL CODICE DI RETE ELENCO DEGLI ALLEGATI AL CODICE DI RETE Si segnala che gli allegati in grassetto costituiscono parte integrante del Codice di rete. A.1 Criteri per il coordinamento degli isolamenti nelle reti a tensione

Dettagli

Aggiornamento delle Regole di dispacciamento

Aggiornamento delle Regole di dispacciamento Aggiornamento delle Regole di dispacciamento Relazione su principali modifiche del Codice di Rete 1 Premessa Sono pubblicate per la consultazione dei soggetti interessati le versioni aggiornate dei seguenti

Dettagli

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA GENERALITÀ

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA GENERALITÀ GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA Sezione A GENERALITÀ 1/7 INDICE INDICE... 2 SEZIONE A GENERALITA... 3 OGGETTO... 3 AMBITO DI APPLICAZIONE... 3 RIFERIMENTI... 3 DEFINIZIONI... 6 2/7

Dettagli

Il valore dell aggregazione della generazione rinnovabile per una rete smart

Il valore dell aggregazione della generazione rinnovabile per una rete smart Il valore dell aggregazione della generazione rinnovabile per una rete smart Andrea Cristini Delegato ANIE Rinnovabili ANIE Rinnovabili ANIE Rinnovabili con circa 200 aziende associate rappresenta, tutela

Dettagli

Le nuove centrali e i requisti di regolazione: vincoli nel macchinario e nelle apparecchiature presenti sul mercato

Le nuove centrali e i requisti di regolazione: vincoli nel macchinario e nelle apparecchiature presenti sul mercato CONFERENZA AEI - ATI CENTRALI DI PRODUZIONE ENERGIA: INTERAZIONE PROCESSO-SISTEMA ELETTRICO Milano 18 marzo 2003 Le nuove centrali e i requisti di regolazione: vincoli nel macchinario e nelle apparecchiature

Dettagli

La cogenerazione diffusa è un opzione valida per la produzione dei flussi energetici necessari?

La cogenerazione diffusa è un opzione valida per la produzione dei flussi energetici necessari? La cogenerazione diffusa è un opzione valida per la produzione dei flussi energetici necessari? INTERFACCIA TRA COGENERAZIONE DIFFUSA E RETE ELETTRICA PIER FRANCO LIONETTO - FWI Milano 27 ottobre 2003

Dettagli

L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE

L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE DELIBERAZIONE 18 DICEMBRE 2018 675/2018/R/EEL APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PREDISPOSTO DA TERNA S.P.A. PER L APPROVVIGIONAMENTO DELLA DISPONIBILITÀ DI RISORSE PER LA REGOLAZIONE DI TENSIONE NELL AREA DI

Dettagli

Servizio di reti MT e AT in isola e supporto alla gestione delle emergenze Marco Rossi

Servizio di reti MT e AT in isola e supporto alla gestione delle emergenze Marco Rossi 24 Marzo 2017 Servizio di reti MT e AT in isola e supporto alla gestione delle emergenze Marco Rossi Indice 1. Introduzione sull isola elettrica a. L isola indesiderata b. L isola intenzionale e la microgrid

Dettagli

L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE

L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE DELIBERAZIONE 12 LUGLIO 2018 384/2018/R/EEL APPROVAZIONE DELLE MODIFICHE AGLI ALLEGATI A.4, A.11, A.17, A.53 E A.68 AL CODICE DI TRASMISSIONE, DISPACCIAMENTO, SVILUPPO E SICUREZZA DELLA RETE PREDISPOSTO

Dettagli

Le relazioni tra distributore sotteso e distributore di riferimento

Le relazioni tra distributore sotteso e distributore di riferimento La delibera 421/2014/R/eel Ulteriori interventi relativi agli impianti di generazione distribuita finalizzati a garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale Le relazioni tra distributore sotteso

Dettagli

Il sottoscritto, nato a, Provincia:, Nazione, il, Codice Fiscale:-, residente in via N, Comune di, Provincia, CAP -, di seguito anche Produttore,

Il sottoscritto, nato a, Provincia:, Nazione, il, Codice Fiscale:-, residente in via N, Comune di, Provincia, CAP -, di seguito anche Produttore, OGGETTO:ADDENDUM REGOLAMENTO DI ESERCIZIO IN PARALLELO CON RETI DI SNIE SOCIETA NOLANA DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA DI PROPRIETA' DEL PRODUTTORE PER ALLEGATO A e B Quanto segue integra,

Dettagli

Evolvere in senso smart : Lo sviluppo della tecnologia degli inverter al servizio della GD e delle Smart Grid

Evolvere in senso smart : Lo sviluppo della tecnologia degli inverter al servizio della GD e delle Smart Grid Evolvere in senso smart : Lo sviluppo della tecnologia degli inverter al servizio della GD e delle Smart Grid Francesco Groppi Responsabile GDL2 del CT82 CEI Convenor WG2 del TC82 CENELEC 1 Evoluzione

Dettagli

ovvero INTERAZIONE RETE ELETTRICA E IMPIANTI DI CO-GENERAZIONE

ovvero INTERAZIONE RETE ELETTRICA E IMPIANTI DI CO-GENERAZIONE MICRO e PICCOLA COGENERAZIONE e LA RETE ELETTRICA ovvero INTERAZIONE RETE ELETTRICA E IMPIANTI DI CO-GENERAZIONE Maurizio Delfanti Politecnico di Milano Dipartimento di Energia Pier Franco Lionetto Vicepresidente

Dettagli

Dalle smart grid alle smart city

Dalle smart grid alle smart city Dalle smart grid alle smart city Maurizio Delfanti Politecnico di Milano Dipartimento di Energia Martedì 17 febbraio 2015 La GD installata in Italia al 2013 qualche informazione 2 Gli impianti FER in Italia

Dettagli

Generazione diffusa: il servizio di dispacciamento e la nuova figura dell aggregatore

Generazione diffusa: il servizio di dispacciamento e la nuova figura dell aggregatore Generazione diffusa: il servizio di dispacciamento e la nuova figura dell aggregatore Seminario AEIT, Trento 20 gennaio 2017 Andrea Galliani Direzione Mercati Unità Produzione di energia, fonti rinnovabili

Dettagli

RELAZIONE TECNICA REV. DATA DESCRIZIONE DELLA REVISIONE ESEGUITO CONTROLLATO APPROVATO

RELAZIONE TECNICA REV. DATA DESCRIZIONE DELLA REVISIONE ESEGUITO CONTROLLATO APPROVATO Uso: Aziendale Pag.1 di 8 CRITERI DI RICOSTRUZIONE E STIMA DEI DATI DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRELEVATA, IMMESSA E PRODOTTA DALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DI RELAZIONE TECNICA

Dettagli

ANIE Energia I Sistemi di Accumulo al servizio dell autoproduzione e autoconsumo di energia elettrica

ANIE Energia I Sistemi di Accumulo al servizio dell autoproduzione e autoconsumo di energia elettrica ANIE Energia I Sistemi di Accumulo al servizio dell autoproduzione e autoconsumo di energia elettrica Le opportunità di mercato: la deliberazione 574/2014/R/eel e i SEU Ing. Alessandro Arena Direzione

Dettagli

Innovazioni regolatorie di rilievo per gli impianti mini-idroelettrici

Innovazioni regolatorie di rilievo per gli impianti mini-idroelettrici Innovazioni regolatorie di rilievo per gli impianti mini-idroelettrici Sondrio, 15 aprile 2016 Andrea Galliani Direzione Mercati Unità Produzione di energia, fonti rinnovabili ed efficienza energetica

Dettagli

Partecipazione della domanda flessibile al Mercato del Servizio di Dispacciamento CONCLUSIONI & SPUNTI PER LA DISCUSSIONE

Partecipazione della domanda flessibile al Mercato del Servizio di Dispacciamento CONCLUSIONI & SPUNTI PER LA DISCUSSIONE Partecipazione della domanda flessibile al Mercato del Servizio di Dispacciamento CONCLUSIONI & SPUNTI PER LA DISCUSSIONE Aula De Donato Milano, 23/2/2018 Maurizio Delfanti Politecnico di Milano Dipartimento

Dettagli

DELIBERAZIONE 10 dicembre Disposizioni in materia di trattamento delle immissioni di energia elettrica. (Deliberazione ARG/elt 178/08).

DELIBERAZIONE 10 dicembre Disposizioni in materia di trattamento delle immissioni di energia elettrica. (Deliberazione ARG/elt 178/08). DELIBERAZIONE 10 dicembre 2008. Disposizioni in materia di trattamento delle immissioni di energia elettrica. (Deliberazione ARG/elt 178/08). L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Nella riunione

Dettagli

Impianti nuovi adeguamento alla 84/2012

Impianti nuovi adeguamento alla 84/2012 O&M&P : OPERATION & MAINTENANCE & PERFORMANCE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Fiera Milano 9 maggio 2014 Adeguamenti degli impianti FV alle norme CEI 0-16 e CEI 0-21. Documentazione per GSE e Gestore di rete

Dettagli

SMART GRID: INTEGRARE RETI DI ENERGIA E DI INFORMAZIONE

SMART GRID: INTEGRARE RETI DI ENERGIA E DI INFORMAZIONE Verso infrastrutture intelligenti per le utility SMART GRID: INTEGRARE RETI DI ENERGIA E DI INFORMAZIONE Andrea Silvestri Politecnico di Milano Dipartimento di Energia andrea.silvestri@polimi.it Indice

Dettagli

CAPITOLO 7 REGOLAZIONE DELLE PARTITE ECONOMICHE RELATIVE AL SERVIZIO DI DISPACCIAMENTO E AL SERVIZIO DI TRASMISSIONE INDICE

CAPITOLO 7 REGOLAZIONE DELLE PARTITE ECONOMICHE RELATIVE AL SERVIZIO DI DISPACCIAMENTO E AL SERVIZIO DI TRASMISSIONE INDICE CAPITOLO 7 REGOLAZIONE DELLE PARTITE ECONOMICHE RELATIVE AL SERVIZIO DI DISPACCIAMENTO E AL SERVIZIO DI TRASMISSIONE INDICE CAPITOLO 7 - REGOLAZIONE DELLE PARTITE ECONOMICHE RELATIVE AL SERVIZIO DI DISPACCIAMENTO

Dettagli

Il contributo dei nuovi attori per la transizione del sistema elettrico italiano: introduzione

Il contributo dei nuovi attori per la transizione del sistema elettrico italiano: introduzione Il contributo dei nuovi attori per la transizione del sistema elettrico italiano: introduzione Giuseppe Marco Tina Catania, 23/11/2018 Concetti base Il contributo dei nuovi attori per la transizione del

Dettagli

Città e Comunità Sostenibili. Le emissioni di CO 2 e le misure di mitigazione

Città e Comunità Sostenibili. Le emissioni di CO 2 e le misure di mitigazione Convegno 5 GIUGNO 2017 Festival dello Sviluppo Sostenibile Politecnico di Milano Piazza Leonardo da Vinci, 32 Edificio 3 Aula De Donato Città e Comunità Sostenibili. Le emissioni di CO 2 e le misure di

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 20 DICEMBRE 2012 562/2012/R/EEL ULTERIORI INTERVENTI RELATIVI AGLI IMPIANTI DI GENERAZIONE DISTRIBUITA PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEL SISTEMA ELETTRICO NAZIONALE. MODIFICHE ALLA DELIBERAZIONE

Dettagli

ASM TERNI svolge la sua attività di distribuzione dell energia elettrica nell intero territorio del Comune di Terni

ASM TERNI svolge la sua attività di distribuzione dell energia elettrica nell intero territorio del Comune di Terni Progetto Pilota ASM TERNI svolge la sua attività di distribuzione dell energia elettrica nell intero territorio del Comune di Terni Caratteristiche generali Superficie servita: 221 km2 Ambiti territoriali:

Dettagli

Presentazione delle Proposte di riforma del mercato elettrico Roma, 22 settembre 2015

Presentazione delle Proposte di riforma del mercato elettrico Roma, 22 settembre 2015 Presentazione delle Proposte di riforma del mercato elettrico Roma, 22 settembre 2015 Confindustria Sala Andrea Pininfarina L EVOLUZIONE DOMANDA-OFFERTA 2008-2014 Il parco generativo ha subito un cambiamento

Dettagli

SISTEMA PER L ATTIVAZIONE DELLA CONNESSIONE DI EMERGENZA IN MT NEGLI ASSPC

SISTEMA PER L ATTIVAZIONE DELLA CONNESSIONE DI EMERGENZA IN MT NEGLI ASSPC Progetti Speciali e Sviluppo Tecnologico Unificazione Impianti e Materiali SISTEMA PER L ATTIVAZIONE DELLA CONNESSIONE DI EMERGENZA IN MT NEGLI ASSPC (Art. 18 Allegato A - Delibera AEEG 12 dicembre 2013

Dettagli

DEVAL Progetto Pilota Smart Grid

DEVAL Progetto Pilota Smart Grid DEVAL Progetto Pilota Smart Grid Rigenergia 2011 Perché I cambiamenti che stanno avvenendo sul mercato energetico, l aumento della generazione distribuita (GD), il passaggio di utenti da solo di tipo passivi

Dettagli

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA. Sezione C ELABORAZIONE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA. Sezione C ELABORAZIONE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA Sezione C ELABORAZIONE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE 1/6 C.1 VERIFICHE PRELIMINARI DI ALLACCIAMENTO PER LA CONNESSIONE DEGLI IMPIANTI IN AT... 3 C.2

Dettagli

DATI PER COMPILAZIONE DEGLI ALLEGATI ENEL SECONDO QUANTO PRESCRITTO DALLA NORMA CEI-021 E DALL'ALLEGATO A70 AL CODICE DI RETE TERNA

DATI PER COMPILAZIONE DEGLI ALLEGATI ENEL SECONDO QUANTO PRESCRITTO DALLA NORMA CEI-021 E DALL'ALLEGATO A70 AL CODICE DI RETE TERNA DATI PER COMPILAZIONE DEGLI ALLEGATI ENEL SECONDO QUANTO PRESCRITTO DALLA NORMA CEI-021 E DALL'ALLEGATO A70 AL CODICE DI RETE TERNA Nel presente documento vengono fornite le informazioni necessarie alla

Dettagli

Specifica tecnica. Servizio di misura

Specifica tecnica. Servizio di misura Specifica tecnica Vers. 1 1 / 6 In merito ai criteri di installazione, alle modalità di gestione degli apparecchi di misura nonché al servizio di misura dell energia elettrica prelevata e prodotta dagli

Dettagli

Allegare copia fotostatica non autenticata, di un documento di identità del sottoscrittore.

Allegare copia fotostatica non autenticata, di un documento di identità del sottoscrittore. Elenco documentazione da inviare in seguito all adeguamento tecnico dell impianto di produzione connesso alla rete di media tensione di CEdiS Soc. Coop. ai sensi della Delibera AEEGSI n. 421/2014/R/EEL

Dettagli

Il sistema RIGEDI per la riduzione della generazione distribuita da fonti rinnovabili non programmabili. Confindustria Bergamo, 18 maggio 2015

Il sistema RIGEDI per la riduzione della generazione distribuita da fonti rinnovabili non programmabili. Confindustria Bergamo, 18 maggio 2015 Il sistema RIGEDI per la riduzione della generazione distribuita da fonti rinnovabili non programmabili Confindustria Bergamo, 18 maggio 2015 1 Perché nasce la procedura di riduzione della generazione

Dettagli

Testo coordinato con le integrazioni e modifiche apportate dalla deliberazione 360/2015/R/EEL

Testo coordinato con le integrazioni e modifiche apportate dalla deliberazione 360/2015/R/EEL Testo coordinato con le integrazioni e modifiche apportate dalla deliberazione 360/2015/R/EEL DELIBERAZIONE 18 DICEMBRE 2014 642/2014/R/EEL ULTERIORI DISPOSIZIONI RELATIVE ALL INSTALLAZIONE E ALL UTILIZZO

Dettagli

Il ruolo dei sistemi di accumulo nel sistema energetico ed elettrico

Il ruolo dei sistemi di accumulo nel sistema energetico ed elettrico Il ruolo dei sistemi di accumulo nel sistema energetico ed elettrico M. Delfanti Dipartimento di Energia 27 giugno 2014 2 Le applicazioni dello storage: applicazioni in energia Le applicazioni dello storage

Dettagli

LA MICRO-COGENERAZIONE A FUEL CELL Opportunità per le multi-utility?

LA MICRO-COGENERAZIONE A FUEL CELL Opportunità per le multi-utility? LA MICRO-COGENERAZIONE A FUEL CELL Opportunità per le multi-utility? Marco Merler AD Dolomiti Energia Borgo Valsugana, 23 novembre 2013 Evoluzione del sistema elettrico Secondo il World Energy Outlook

Dettagli

Modifiche e integrazioni alla deliberazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas 11 aprile 2007, n. 88/07

Modifiche e integrazioni alla deliberazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas 11 aprile 2007, n. 88/07 Deliberazione 4 agosto 2010 - ARG/elt 126/10 Modifiche e integrazioni alla deliberazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas 11 aprile 2007, n. 88/07 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL

Dettagli

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA Atto n. 10/07 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTI DI GENERAZIONE Documento per la consultazione 26 febbraio 2007 1 Premessa Con la deliberazione 26 febbraio 2007,

Dettagli

L innovazione nella regolazione del servizio di dispacciamento e la nuova figura dell aggregatore

L innovazione nella regolazione del servizio di dispacciamento e la nuova figura dell aggregatore L innovazione nella regolazione del servizio di dispacciamento e la nuova figura dell aggregatore Seminario AEIT, Bolzano 27 ottobre 2017 Andrea Galliani Direzione Mercati Energia all ingrosso e Sostenibilità

Dettagli

ADDENDUM AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO IN PARALLELO TRA LA RETE ELETTRICA DI MEDIA TENSIONE DI ACEA DISTRIBUZIONE SPA

ADDENDUM AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO IN PARALLELO TRA LA RETE ELETTRICA DI MEDIA TENSIONE DI ACEA DISTRIBUZIONE SPA ADDENDUM AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO IN PARALLELO TRA LA RETE ELETTRICA DI MEDIA TENSIONE DI ACEA DISTRIBUZIONE SPA E L IMPIANTO DI GENERAZIONE DI PROPRIETA DEL CLIENTE ADEGUAMENTO IMPIANTO AI SENSI DELLA

Dettagli

Disposizioni in materia di trattamento delle immissioni di energia elettrica ai fini del dispacciamento dell energia elettrica

Disposizioni in materia di trattamento delle immissioni di energia elettrica ai fini del dispacciamento dell energia elettrica Disposizioni in materia di trattamento delle immissioni di energia elettrica ai fini del dispacciamento dell energia elettrica Articolo 1 Definizioni e disposizioni generali 1.1 Ai soli fini dell interpretazione

Dettagli

Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica

Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica N O R M A I T A L I A N A C E I Norma Italiana Data Pubblicazione CEI 0-21;V1 2017-07 Titolo Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici

Dettagli

Allegato A alla delibera n. 138/00

Allegato A alla delibera n. 138/00 Allegato A alla delibera n. 138/00 DIRETTIVA AL GESTORE DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE PER L ADOZIONE DI REGOLE TECNICHE PER LA MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA E DELLA CONTINUITÀ DEL SERVIZIO AI SENSI

Dettagli

Coinvolgimento della Generazione Distribuita nella qualità e stabilità della fornitura elettrica

Coinvolgimento della Generazione Distribuita nella qualità e stabilità della fornitura elettrica Coinvolgimento della Generazione Distribuita nella qualità e stabilità della fornitura elettrica Maurizio Pareti Head of Services and Engineering, SELTA Scenario La rapida diffusione della Generazione

Dettagli

) E DEFINIZIONE DI OBBLIGHI INFORMATIVI DEGLI ESERCENTI

) E DEFINIZIONE DI OBBLIGHI INFORMATIVI DEGLI ESERCENTI DETERMINAZIONE CONVENZIONALE DEI PROFILI DI PRELIEVO DELL ENERGIA ELETTRICA PER I CLIENTI FINALI IL CUI PRELIEVO NON VIENE TRATTATO SU BASE ORARIA (LOAD PROFILING) E DEFINIZIONE DI OBBLIGHI INFORMATIVI

Dettagli

Il rapporto tra Terna Rete Italia e Distributori

Il rapporto tra Terna Rete Italia e Distributori Il rapporto tra Terna Rete Italia e Distributori Enrico Maria Carlini Responsabile Gestione e Ingegneria del Sistema Elettrico Terna Rete Italia Bolzano, 6 Febbraio 2015 Come nascono gli allegati A70 Regolazione

Dettagli

La Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale e la Sfida delle Energie Rinnovabili

La Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale e la Sfida delle Energie Rinnovabili La Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale e la Sfida delle Energie Rinnovabili Implicazioni sulla gestione della RTN a seguito dello sviluppo degli impianti a Fonti di Energia Rinnovabile Giorgio Maria

Dettagli

Regole tecniche di connessione per Utenti attivi alle reti AT ed MT Norma CEI 0-16

Regole tecniche di connessione per Utenti attivi alle reti AT ed MT Norma CEI 0-16 Regole tecniche di connessione per Utenti attivi alle reti AT ed MT Norma CEI 0-16 Ing. Michele Pompei Laboratorio di Elettrotecnica Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Perugia

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 19 MAGGIO 2016 242/2016/E/EEL APPROVAZIONE DI DIECI VERIFICHE ISPETTIVE NEI CONFRONTI DI PRODUTTORI, IN MATERIA DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA CONNESSI IN

Dettagli

L evoluzione del Sistema di Telecontrollo di Enel Distribuzione: una struttura chiave di supporto alle Smart Grids

L evoluzione del Sistema di Telecontrollo di Enel Distribuzione: una struttura chiave di supporto alle Smart Grids L evoluzione del Sistema di Telecontrollo di Enel Distribuzione: una struttura chiave di supporto alle Smart Grids Alessio Moscuzza Pietro Tumino Enel Distribuzione S.p.A. Sistemi di Telecontrollo e Automazione

Dettagli

Gruppo Sistemi Elettrici per l Energia

Gruppo Sistemi Elettrici per l Energia Gruppo Sistemi Elettrici per l Energia Prof. Fabrizio Pilo Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica P.zza D armi sn 09123 Cagliari Tematiche di ricerca Pianificazione del sistema energetico.

Dettagli

Gateway per nuovo Smart Meter Elettrico e-distribuzione «Oper Meter» 2G Casi d uso & Data Model

Gateway per nuovo Smart Meter Elettrico e-distribuzione «Oper Meter» 2G Casi d uso & Data Model Gateway per nuovo Smart Meter Elettrico e-distribuzione «Oper Meter» 2G Casi d uso & Data Model 1 27/03/2018 SCENARI DI MERCATO CASI D USO Domotica Elettrodomestici Smart Rinnovabili & Storage Utility

Dettagli

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA Sezione D SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI 1/7 D.1 CRITERI DI SCELTA DELLA SOLUZIONE TECNICA... 3 D.2 SOLUZIONI TECNICHE

Dettagli

Con la presente lettera il sottoscritto propone ad Enel Distribuzione di stipulare il Regolamento di esercizio nel testo di seguito riportato.

Con la presente lettera il sottoscritto propone ad Enel Distribuzione di stipulare il Regolamento di esercizio nel testo di seguito riportato. SPETTABILE ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A. DTR Triveneto - Zona Udine OGGETTO: ALLEGATO A ADDENDUM AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO IN PARALLELO CON RETI BT DI ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A. DI IMPIANTI DI PRODUZIONE

Dettagli

Sistemi di Accumulo: norme tecniche e casi applicativi. Ing. Francesco Iannello ANIE Energia Napoli, 31 Marzo 2017

Sistemi di Accumulo: norme tecniche e casi applicativi. Ing. Francesco Iannello ANIE Energia Napoli, 31 Marzo 2017 Sistemi di Accumulo: norme tecniche e casi applicativi Ing. Francesco Iannello ANIE Energia Napoli, 31 Marzo 2017 Contenuti Federazione ANIE e ANIE Energia Brochure ANIE Energia sui Sistemi di Accumulo

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 27 NOVEMBRE 2014 582/2014/E/EEL APPROVAZIONE DI 5 VERIFICHE ISPETTIVE NEI CONFRONTI DI PRODUTTORI DI ENERGIA ELETTRICA, IN MATERIA DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Dettagli

Il ruolo centrale di coordinamento del Distributore Elettrico nello sviluppo del processo di sostenibilità

Il ruolo centrale di coordinamento del Distributore Elettrico nello sviluppo del processo di sostenibilità Il ruolo centrale di coordinamento del Distributore Elettrico nello sviluppo del processo di sostenibilità Sommario Ruolo del DSO nel processo di sostenibilità Progetto Smart Grid di Acea Nuovi criteri

Dettagli

SISTEMA PER L ATTIVAZIONE DELLA CONNESSIONE DI EMERGENZA IN BT NEGLI ASSPC

SISTEMA PER L ATTIVAZIONE DELLA CONNESSIONE DI EMERGENZA IN BT NEGLI ASSPC ARETI S.p.A. Pianificazione Progetti Speciali e Sviluppo Tecnologico Unificazione Impianti e Materiali SISTEMA PER L ATTIVAZIONE DELLA CONNESSIONE DI EMERGENZA IN BT NEGLI ASSPC (Art. 18 Allegato A - Delibera

Dettagli

Modifiche CdR ROMA, 2 agosto 2012

Modifiche CdR ROMA, 2 agosto 2012 Modifiche CdR 2013 ROMA, 2 agosto 2012 1 Documenti in revisione Motivazione Gettone di accensione Paragrafi in revisione 4.3.2.7 Modifica delle unità di produzione abilitate alla presentazione dell'offerta

Dettagli