IL PUNTO DI VISTA DEI CDA SUI FENOMENI DI DISAGIO SOCIALE NEI TERRITORI DELLA DIOCESI MILANO,
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- Cristoforo Carraro
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1 1 IL PUNTO DI VISTA DEI CDA SUI FENOMENI DI DISAGIO SOCIALE NEI TERRITORI DELLA DIOCESI MILANO,
2 PROFILO DEI RESPONSABILI DEI CDA Genere Profilo anagrafico età media 67,6 Uomini; 28,2 anni di volontariato 13,4 Donne; 71,8 anni come responsabile 9,7 % di over 65 anni 69,
3 CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DEL TERRITORIO E INSEDIAMENTO CDA Mappa delle VII zone pastorali Insediamento dei Cda sul territorio della diocesi Zone Num Comuni con Cda Num Cda POP 2017 POP 2017 stranieri POP 2016 > 65 anni ZP I-MI ZP II-VA ZP III-LC ZP IV- Rho ZP V Monza ZP VI Mel ZP VII SSG TOT
4 STRANIERI E OVER 65 ANNI NELLE ZP E DIFFUSIONE DEI CDA Quota pop >65 anni e pop straniera Rapporto tra Pop, Pop stra e pop >65 anni per Cda TOT 12,5 21,5 TOT Zona I - MI 22,5 18,9 Zona I - MI Zona II - VA 9,3 22,3 Zona II - VA Zona III - LC 8,9 24,2 Zona III - LC Zona IV - Rho 8,6 20,7 Zona IV - Rho Zona V - Monza 8,8 20,5 Zona V - Monza Zona VI - Mel 10,9 21,6 Zona VI - Mel Zona VII - SSG 13,2 20,3 Zona VII - SSG % pop >65 anni % stranieri Pop/Cda Pop stra/cda Pop >65 anni/cda 4
5 DESCRIZIONE DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO DEL CDA (1=PER NULLA, 4=MOLTO), VALORI MEDI area con presenza di abitanti anziani area abitata da ceti medi e bassi 3,18 3,31 area connotata da reti formali e informali di solidarietà area con presenza di disagio sociale area con presidio di servizi pubblici area a connotazione etnica area abitata da ceti benestanti area interessata da declino economico 2,84 2,78 2,76 2,57 2,55 2,53 area interessata da fenomeni di criminalità 2,04 area interessata da calo demografico 1,55 1 2,5 4 5
6 LA CRISI ECONOMICA E LE SUE RICADUTE (1=PER NULLA, 4=MOLTO), VALORI MEDI la crisi ha determinato una crescita evidente dei fenomeni di disagio sociale la crisi ha aumentato le distanze sociali tra ricchi e poveri ls crisi sta evidenziando il ruolo fondamentale del terzo settore e dell'associazionismo volontario 2,92 2,86 3,05 la crisi ha favorito una maggiore propensione alla solidarietà sociale 2,51 la crisi ha peggiorato il clima sociale con la crescita di forme di intollerenza e problemi di ordine pubblico la crisi ha favorito la nascita di iniziative di autoorganizzazione sociale informale La crisi sta stimolando una riconfigurazione positiva delle politiche sociali locali Ci sono segnali significativi di ripresa dal lungo periodo di crisi economica 2,02 1,91 1,83 1,63 1 2,5 4 6
7 I FENOMENI DI DISAGIO SOCIALE PIÙ RILEVANTI NEI TERRITORI (POSSIBILI TRE RISPOSTE) impoverimento materiale delle famiglie crescente precarietà del lavoro crisi dei legami famigliari accentuarsi della solitudine di alcune categorie sociali diffondersi del disagio psicologico e psichiatrico scarsa fiducia e solidarietà nei rapporti sociali difficoltà di convivenza tra italiani e stranieri crescita dei fenomeni di dipendenza da gioco d'azzardo afflusso crescente di profughi stranieri indifferenza sociale al destino degli ultimi mancanza di figure autorevoli di riferimento mancanza di aspirazioni tra i giovani diffondersi di comportamenti violenti crescita dei fenomeni di dipendenza da sostanze 17,2 8,4 12,9 5,3 11,0 11,8 9,5 11,0 17,2 9,2 20,4 10,5 8,3 19,4 20,0 7,3 15,1 11,6 6,4 4,3 4,6 8,6 8,4 1,8 6,5 14,7 17,9 26,9 26,6 24,8 26,3 50,5 52,2 41,1 33,9 34,7 80,7 67,4 62,4 0,0 4,3 3,2 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 7 nel territorio del Cda nel territorio della diocesi in Italia
8 I FENOMENI DI DISAGIO SOCIALE CON I QUALI ENTRA IN CONTATTO PIÙ FREQUENTEMENTE IL CDA (POSSIBILI PIÙ RISPOSTE) impoverimento materiale delle famiglie crescente precarietà del lavoro 98,2 94,7 crisi dei legami famigliari accentuarsi della solitudine di alcune categorie sociali 58,8 56,1 diffondersi del disagio psicologico o psichiatrico afflusso di profughi stranieri fenomeni di dipendenza da gioco d'azzardo indifferenza sociale al destino degli ultimi scarsa fiducia e solidarietà nei rapporti sociali 37,7 29,8 26,3 26,3 25,4 mancanza di aspirazioni tra i giovani mancanza di figure autorevoli di riferimento difficoltà di convivenza tra italiani e stranieri fenomeni di dipendenza da sostanze comportamenti violenti 15,8 14,0 9,6 7,0 6,1 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 8
9 I FENOMENI DI DISAGIO SOCIALE CHE PREOCCUPANO MAGGIORMENTE LA GENTE (POSSIBILI TRE RISPOSTE) impoverimento materiale delle famiglie crescente precarietà del lavoro afflusso crescente di profughi stranieri crisi dei legami famigliari accentuarsi della solitudine di alcune categorie sociali difficoltà di convivenza tra italiani e stranieri diffondersi di comportamenti violenti diffondersi del disagio psicologico e psichiatrico scarsa fiducia e solidarietà nei rapporti sociali crescita dei fenomeni di dipendenza da gioco d'azzardo mancanza di aspirazioni tra i giovani indifferenza sociale al destino degli ultimi mancanza di figure autorevoli di riferimento crescita dei fenomeni di dipendenza da sostanze 78,4 60,9 64,8 68,5 59,8 49,5 36,3 41,4 36,3 29,7 24,1 19,8 15,3 13,8 6,6 15,3 23,0 34,1 12,6 12,6 28,6 10,8 6,9 4,4 6,3 12,9 6,6 6,3 5,9 3,3 6,3 10,3 7,7 5,4 13,8 5,5 2,7 2,3 9,9 0,0 0,0 6,6 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 9 nel territorio del Cda nel territorio della diocesi in Italia
10 MOTIVI DELLE PREOCCUPAZIONI DELLE PERSONE (POSSIBILI TRE RISPOSTE) Esasperazione a causa delle crisi economica 72,3 72,1 70,2 Mancanza di fiducia nelle istituzioni 63,4 70,2 Mancanza di strumenti culturali di interpretazione 32,1 22,3 Smarrimento e disorientamento 31,3 22,3 Condizionamento dei media 25,9 42,6 Perdita di valori di un tempo 19,6 22,3 Sentimento di ingiustizia 13,4 4,3 Mancanza di interesse verso l'altro 11,7 8,9 Superficialità 1,8 8, nel territorio del Cda nel territorio della diocesi in Italia 10
11 IL DISAGIO IERI E OGGI. RISPETTO A QUALCHE ANNO FA (VALUTAZIONE DA 1 A 10), VALORI MEDI E' più difficile dare risposte al disagio sociale 8,3 E' più difficile riconoscere il disagio delle persone 5,2 E' più difficile comprendere i motivi del disagio sociale 5,0 Il disagio sociale può contare su ambiti sociali di mediazione e presa in carico migliori 5,0 Il disagio sociale può contare su servizi sociali di qualità migliore 4,5 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 11
12 GRADO DI ATTENZIONE DEGLI ATTORI E DELLE RETI NEL COGLIERE FENOMENI DI DISAGIO SOCIALE (VALUTAZIONE DA 1 A 10), VALORI MEDI parrocchie, oratori 7,4 associazioni di volontariato 7,0 servizi sociali reti famigliari e amicali scuole 5,6 5,9 6,1 forze dell'ordine medici di base enti locali vicinato 4,6 4,5 4,3 4,3 organi di informazione locale 3,9 esercenti di pubblici esercizi social network 3,4 3,
13 IMPATTO DELLA CRISI SULLE ATTIVITÀ DEI CDA Impatto della crisi sull attività del Cda Conseguenze per i Cda della crescita della domanda di aiuto (1=per nulla, 4=molto) valori medi diminuito ; 1,8 nullo; 6,4 Capacità di risposta aumentata con ampliamento reti con istituzioni locali e altre associazioni 2,69 molto sensibile; 37,3 sensibile; 54,5 Capacità di risposta aumentata con supporto reti della comunità parrocchiale Capacità di risposta aumentata con coinvolgimento di più volontari 2,20 2,69 Capacità di risposta dei Cda entrata in sofferenza, aumento stress volontari 1,97 1 2,5 4 13
14 AMBITO PRIORITARIO DI INTERVENTO PER MIGLIORARE L EFFICACIA DELL INTERVENTO CDA (POSSIBILI DUE RISPOSTE) sviluppo di reti di collaborazione con altri soggetti impegnati nel sociale 65,2 maggiore coinvolgimento delle parrocchie 42,9 maggiore sforzo nel coinvolgimento di nuovi volontari 39,5 più formazione per i volontari 37,5 maggiore coinvolgimento in altre iniziative promosse da Caritas Ambrosiana 4,
15 Valutazione sul contributo della Caritas locale nell orientare la mentalità comune verso atteggiamenti di accoglienza e solidarietà Condivisione locale dei valori promossi dal Cda per nulla significati vo; 0,9 poco significati vo; 23,0 molto significati vo; 14,2 valori condivisi e praticati dalla maggiora nza; 6,2 non sa; 3,6 valori condivsi solo da una minoranz a; 31,0 abbastan za significati vo; 61,9 valori condivisi dalla maggiora nza, ma non molto praticati; 59,3 15
16 AMBITI DI RICONOSCIBILITÀ DI PRATICHE DI SOLIDARIETÀ NEL TERRITORIO DEL CDA VALUTAZIONE DA 1 A 10, VALORI MEDI nella sensibilità dei cittadini nel prendersi cura delle persone in difficoltà 5,2 nella sensibilità istituzionale nel prendersi cura dei bisogni sociali 5,1 nella capacità di auto organizzazione sociale per rispondere ai bisogni 4,1 nella sensibilità dei ceti benestanti nel farsi partecipi delle problematiche sociali 3,
17 Episodi di insofferenza sociale verso il Cda per quello che fa Presenza di atteggiamenti di insofferenza tra i volontari Non c'è ragione che succeda; 24,8 Sì, episodi isolati; 27,4 Sì, sempr e più spesso ; 5,3 della comunità parrocchiale locale 37,2 9,6 45,7 7,4 dei Cda in generale 16,1 39,1 43,7 No, non succederà; 23,0 No, ma potrebbe succedere; 16,8 Sì, cost ante ment e; 0,0 del Cda 19,6 78,6 1,8 0% 20% 40% 60% 80% 100% No, ma poca tolleranza; 2,7 sì, in maniera marginale sì, in maniera consistente non sa sì, in maniera significativa no 17
18 OPINIONI SULLE MIGRAZIONI VALUTAZIONE DA 1 A 10, VALORI MEDI Le migrazioni sono uno dei fenomeni più drammatici del nostro tempo Le migrazioni sono un fenomeno epocale del nostro tempo L'accoglienza è un dovere a prescindere dalle motivazioni dei migranti L'accoglienza dei migranti deve essere commisurata alle reali capacità di offrire un L'accoglienza indiscriminata è causa di malessere sociale crescente L'accoglienza sta diventando terreno di eccesso di speculazione Le difficoltà dell'accoglienza dipendono da una macchina organizzativa troppo complessa I soggetti che si rendono disponibili per l'accoglienza sono oggetto di ostracismo politico I soggetti che si rendono disponibili per l'accoglienza sono oggetto di ostracismo sociale Occorre disincentivare le migrazioni perché la società non è in grado di assorbire ulteriori 5,4 5,4 5,1 9,1 8,6 8,5 8,3 8,2 7,9 7,
19 VALUTAZIONE SULL AZIONE DI ALCUNI SOGGETTI IN MATERIA DI ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI VALUTAZIONE DA 1 A 10, VALORI MEDI Rete Caritas 8,8 Coop e associazionismo volontario 8,1 Rete parrocchiale 7,4 Governo Italiano Scuole Forze dell'ordine Prefetture 6,7 6,5 6,2 6,1 Comunità locali / quartieri Enti locali 5,4 5,3 Media 4,3 UE 2,
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