OLTRE LA PENA: IL SISTEMA DELLE CASE FAMIGLIA PER DETENUTI IN MISURA ALTERNATIVA PROMOSSO DAL COMUNE DI ROMA
|
|
- Valerio Rossa
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 OLTRE LA PENA: IL SISTEMA DELLE CASE FAMIGLIA PER DETENUTI IN MISURA ALTERNATIVA PROMOSSO DAL COMUNE DI ROMA Cooperativa Sociale P.I.D. Pronto Intervento Disagio O.N.L.U.S. - Roma
2 La cooperativa sociale P.I.D. (Pronto Intervento Disagio) è organismo non profit che svolge attività di segretariato sociale in carcere in convenzione con il Comune di Roma Gestisce la rete delle case famiglia per detenuti in misura alternativa Costruisce network, e fornisce: Orientamento ai servizi sociali favorisce l assolvimento delle pene restitutive alla collettività
3 OBIETTIVO PRIORITARIO costruire percorsi di rientro nella legalità di persone incorse in reato promuovere interventi per migliorare le condizioni di vita globale della popolazione detenuta P.I.D, dispone della collaborazione di: Ricercatori sociali, Psicologi, Orientatori, Avvocati, Sociologi, Operatori sociali Volontari Università
4 La nostra equipe interviene in tutti gli istituti di pena di Roma: Rebibbia Nuovo Complesso Rebibbia Femminile Rebibbia Casa di Reclusione Rebibbia Terza Casa Regina Coeli Il nostro metodo è l ascolto diretto del bisogno della persona incorsa in reato Durante l ultimo anno (2015) abbiamo svolto oltre 4000 colloqui con persone sottoposte a misure penali
5 ROMA 5 ISTITUTI PENITENZIARI Con oltre DETENUTI persone sottoposte a misure alternative alla detenzione o di giustizia riparativa La municipalità di Roma offre: 5 CASE FAMIGLIA per persone che usufruiscono della esecuzione di pena esterna per un totale di 30 posti In esse si formulano progetti individuali e percorsi guidati al reinserimento sociale e di rientro nella legalità
6 CRONISTORIA LE CASE FAMIGLIA VENGONO APERTE NEL 1998 NECESSITA CARENZA DI ALLOGGI DOVE POTER USUFRUIRE DELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE NECESSITÀ DI COSTRUIRE LINEE PROGETTUALI DI INTERVENTO A FAVORE DEI DETENUTI IN ESECUZIONE PENALE ESTERNA tavoli di lavoro con Comune di Roma e Ministero di Giustizia Università di Roma (cattedre di Sociologia e Psicologia) hanno contribuito alla definizione della metodologia di intervento adottata all interno
7 CASA FAMIGLIA: CHI VI ACCEDE PERSONE AMMESSE ALLE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE DECISIONE DEL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI ROMA SU BASE DEL PROGRAMMA PROPOSTO
8 IL RUOLO DEL SERVIZIO PID COLLOQUI CON IL DETENUTO CHE RICHIEDE LA MISURA ALTERNATIVA AL CARCERE Parte dell equipe di valutazione in accordo con Carceri e Tribunale di Sorveglianza
9 PROCEDURE D INGRESSO ACCOGLIENZA SU SEGNALAZIONE E PROPOSTA: MINISTERO GIUSTIZIA SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE DI ROMA CARCERE AUTORIZZAZIONE DEL GIUDICE COMPETENTE Il PID MONITORA E FAVORISCE L INTERO PERCORSO
10 SCELTA CENTRO DI ACCOGLIENZA UBICAZIONE DEL CENTRO CARATTERISTICHE OSPITI GIÀ PRESENTI PROBLEMATICHE DELLA PERSONA DA OSPITARE INDIVIDUATO IL CENTRO VIENE INVIATA FORMALE RISPOSTA AGLI UFFICI INTERESSATI
11 CASE FAMIGLIA inserite nel tessuto sociale cittadino condomini di civile abitazione differenti contesti territoriali diverso impatto sulla popolazione residente
12 LA CASA FAMIGLIA DON PINO PUGLISI Bene sottratto alla mafia Importante messaggio di legalità: da bene frutto di azione criminale a luogo dove poter pensare percorsi di reinserimento sociale CONTRASTO ALLA MAFIA La lotta alle mafie non è demandata esclusivamente a magistratura e alle forze dell ordine ma deve passare attraverso una reale presa di coscienza e di responsabilità da parte di tutti i cittadini, nella vita e negli atteggiamenti quotidiani
13 LA «CASA DI EMANUELE» special needs casa famiglia per detenuti over 65 bisogni specifici attivazione di servizi di welfare dedicati
14 LA CASA FAMIGLIA PRIMO CONTATTO PER I DETENUTI CON IL MONDO ESTERNO DOPO LA CARCERAZIONE ASPETTATIVE
15 ORGANIZZAZIONE CASA FAMIGLIA Operatori sociali, sociologi antropologi, educatori Equipe di sostegno psicologico Volontari
16 COMPITO DELL EQUIPE DEGLI OPERATORI SOCIALI DELLA CASA FAMIGLIA MEDIAZIONE SOCIALE CON IL VICINATO Intervento di educazione alla legalità e all accoglienza
17 SORVEGLIANZA Polizia Carabinieri
18 Realtà coinvolte nel programma di reinserimento socio lavorativo di persone incorse in reato
19 Leggi utili per favorire il reinserimento sociale e lavorativo di persone incorse in reato
20 Risorse specifiche attive ed attivabili per ogni cittadino
21 Imprese, aziende, associazioni che concorrono all occupabilità delle persone incorse in reato
22 Servizi specifici per favorire l inserimento lavorativo dei cittadini alcuni di questi dedicati alle persone incorse in reato
23 Servizi specifici per favorire l inserimento lavorativo dei cittadini
24 Rete dei servizi attivi per tutti i cittadini con competenze mirate alle persone incorse in reato
25 PROGETTO REINSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO INDIVIDUALE CONDIVISO ADESIONE
26 OBIETTIVI MOLTEPLICI ED INDIVIDUALIZZATI offrire la possibilità di accedere a misure alternative e benefici di legge recupero di rapporti umani significativi realizzazione di percorsi di recupero scolastico, di formazione e qualificazione professionale realizzazione di piani di reinserimento lavorativo ricerca dell autonomia abitativa riduzione dei rischi di recidiva OGNI OSPITE LAVORA AL RAGGIUNGIMENTO DEI PROPRI OBIETTIVI CON IL SOSTEGNO DI UN TUTOR
27 RAPPORTO TUTOR- OSPITE EMPATIA SOSTEGNO EMOTIVO CREDIBILITÀ TUTOR SOSTEGNO EMOTIVO DURANTE LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
28 COSTRUIRE PROGETTI CHE PUNTINO SU OBIETTIVI REALI GRADUALI VERIFICABILI
29 ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO PRINCIPIO DELLA COMPARTECIPAZIONE PULIZIE ACQUISTO DI PRODOTTI PER LA MANUTENZIONE DELLA CASA E ALIMENTI PREPARAZIONE PASTI LAVAGGIO BIANCHERIA
30 DURATA DELL INTERVENTO TEMPO VARIABILE DURATA DELLA MISURA ALTERNATIVA CONCESSA DALLA MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA FINO A 18 MESI RINNOVABILI AI FINI DELLA COMPLETA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
31 GLI OPERATORI DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA RELAZIONANO AL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA SULL ANDAMENTO DEL PROGETTO INDIVIDUALE DEGLI OSPITI L ACCOGLIENZA HA TERMINE CON RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI DEL PROGETTO INDIVIDUALE FINE PENA
32 IL SERVIZIO P.I.D. MONITORA LA STABILITA DEL PERCORSO DOPO LA DIMISSIONE DALLA STRUTTURA DI ACCOGLIENZA
33 IL COSTO DELLE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA il Comune di Roma investe per ogni struttura di accoglienza Il costo per detenuto è di 30 giornalieri Il costo comprende vitto, alloggio, utenze, equipe di operatori sociali Il costo medio di un detenuto in regime carcerario è di 130 giornalieri Risparmio giornaliero di circa 100 IL VALORE UMANO NON È CALCOLABILE!
34 Anno ACCOGLIENZE I dati relativi al buon esito delle misure alternative attivate presso le Case famiglia si conformano a quelli forniti dal Ministero di Giustizia: oltre l 80% delle misure ha avuto esito positivo
35 Dott. Emanuele Goddi Social Worker - PID Cooperativa Sociale P.I.D. Pronto Intervento Disagio O.N.L.U.S. - Roma
DISABILITA E CARCERE: IL CASO DEL CARCERE REBIBBIA DI ROMA
DISABILITA E CARCERE: IL CASO DEL CARCERE REBIBBIA DI ROMA Dott. Emanuele Goddi Social Worker - PID Cooperativa Sociale P.I.D. Pronto Intervento Disagio O.N.L.U.S. - Roma www.pid.coop P.I.D. (Pronto Intervento
DettagliSCHEDA DI MONITORAGGIO
SCHEDA DI L.r. 8/2005 - Dgr 1004 del 29 novembre 2013 BIENNIO 2014-2015 Dati identificativi del progetto Ente titolare del progetto: Associazione Carcere Territorio Bergamo Data convenzione con ASL: 10/06/2014
DettagliSHARE Sistema Housing, Accompagnamento e Reinclusione
Sistema Housing, Accompagnamento e Reinclusione Asl Monza e Brianza - L.r. 8/2005- Biennio 2014-2015 Il lavoro è valore di vita, Monza, 27 ottobre 2015 Marco Belloni Responsabile Servizi Sociali per l
DettagliASP centro servizi alla persona:
ASP centro servizi alla persona: 13 Dicembre Sala Romagnoli Il Servizio si rivolge ai cittadini dei Comuni di Ferrara, Masi Torello, Voghiera nella fascia di età che dai 18 ai 65 anni. Il cura la presa
DettagliPROGETTO. Interventi di lotta alle dipendenze e relativi al recupero ed al reinserimento sociale
PROGETTO Interventi di lotta alle dipendenze e relativi al recupero ed al reinserimento sociale PROGETTO N. 8 1. Titolo del progetto Interventi di lotta alle dipendenze e relativi alla prevenzione, al
DettagliPIANO DI ZONA Annualità SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE, SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE e PRONTO INTERVENTO SOCIALE
PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 PROGETTO SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE, SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE e PRONTO INTERVENTO SOCIALE 1. Titolo del progetto 1 Segretariato Sociale Professionale,
DettagliTERRA DI INCONTRI 2 Settore: ASSISTENZA Area di intervento: DETENUTI IN MISURA ALTERNATIVA ALLA PENA, EX DETENUTI
ELEMENTI SINTETICI TERRA DI INCONTRI 2 Settore: ASSISTENZA Area di intervento: DETENUTI IN MISURA ALTERNATIVA ALLA PENA, EX DETENUTI POSTI DISPONIBILI Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4
DettagliAREA DI INTERVENTO SOCIALE: SERVIZI E STRUTTURE PER ADULTI
AREA DI INTERVENTO SOCIALE: SERVIZI E STRUTTURE PER ADULTI Catalogo delle Tipologie di Servizio Trento 2002 2.1 CENTRO DI ACCOGLIENZA NOTTURNO Struttura residenziale destinata ad ospitare, con carattere
DettagliPolitiche regionali per i detenuti: la relazione al Consiglio All.6 doc 11/2016
Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione Seduta del 16 Marzo 2017 Politiche regionali per i detenuti: la relazione al Consiglio All.6 doc 11/2016 Ufficio Analisi Leggi e Politiche regionali Presentazione
DettagliProgetto Aria. Università Bicocca Milano, 25 Febbraio 2013
Progetto Aria Università Bicocca Milano, 25 Febbraio 2013 Giustizia Riparativa È il procedimento nel quale la vittima, l autore di reato e/o altri soggetti o membri della comunità lesi da un reato partecipano
DettagliProtocollo d intesa. Premessa. Richiamati:
PROVINCIA DI CAGLIARI Centro servizi per il lavoro MURAVERA MINISTERO DELLA GIUSTZIA Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Cagliari Carbonia-Iglesias Medio
DettagliScheda Progetto Sociale Individualizzato
Scheda Progetto Sociale Individualizzato Assistente sociale a cui è affidato il caso Data della presa in carico / / Soggetto inviante Cognome Nome Genere M F Data di nascita / / Codice Fiscale** Stato
DettagliMinistero della Giustizia
Ministero della Giustizia Protocollo d Intesa tra Ministero della Giustizia Regione Piemonte Tribunale di Sorveglianza di Torino ANCI Piemonte Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive
DettagliTRIBUNALE PRIVATO SOCIALE
Carcere e droghe, aspetti organizzativi Dr.ssa Sonia Calzavara - Ser.T. - U.L.S.S. 16 - Padova SISTEMA COMPLESSO OGNI ISTITUZIONE HA IL PROPRIO MANDATO SERT TRIBUNALE RACCORDO SERT ESTERNI CARCERE ISTITUZIONI
DettagliRegione Toscana Consiglio regionale
Regione Toscana Consiglio regionale Legge regionale 16 novembre 2007, n. 59 Bollettino Ufficiale n. 39, parte prima, del 26 novembre 2007. Art. 1 - Principi 1. La Regione Toscana riconosce che ogni tipo
DettagliPIANO DI ZONA Annualità 2012 SERVIZIO DI CONSULENZA GIURIDICO SOCIALE
PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 SERVIZIO DI CONSULENZA GIURIDICO SOCIALE 1. Titolo del progetto Servizio di consulenza giuridico sociale 2. Nuovo progetto - no X 3. Progetto già avviato - si X avviato
DettagliSCHEMA di INTESA ISTITUZIONALE. Premesso che
Allegato parte integrante schema di intesa istituzionale SCHEMA di INTESA ISTITUZIONALE Premesso che L articolo 27, comma 3 della Costituzione prevede che le pene non possono consistere in trattamenti
DettagliRegione Toscana LEGGE REGIONALE 16 NOVEMBRE 2007, N. 59. Norme contro la violenza di genere.
Regione Toscana LEGGE REGIONALE 16 NOVEMBRE 2007, N. 59 Norme contro la violenza di genere. Il Consiglio Regionale ha approvato Il Presidente della Giunta promulga la seguente legge: SOMMARIO Art. 1 -
DettagliLEGGE REGIONALE N. 59 DEL REGIONE TOSCANA. Norme contro la violenza di genere.
LEGGE REGIONALE N. 59 DEL 16-11-2007 REGIONE TOSCANA Norme contro la violenza di genere. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 39 del 26 novembre 2007 Il Consiglio Regionale ha approvato
Dettagli7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio
SEGRETARIATO SOCIALE E P.U.A. PUNTO UNICO DI ACCESSO INTEGRATO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Multiarea 5. Macrotipologia
DettagliIL SISTEMA DEI SERVIZI MINORILI DELL AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITA
IL SISTEMA DEI SERVIZI MINORILI DELL AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITA CENTRO PER LA GIUSTIZIA MINORILE PER L EMILIA-ROMAGNA E MARCHE
DettagliLE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI
LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI PROGETTO ORIZZONTI AOSTA 23 MARZO 2011 LA VIOLENZA, IL MALTRATTAMENTO INTRAFAMILIARE
DettagliMonica Moisello Marisa Massolo
RELATORI Monica Moisello Marisa Massolo Responsabile Servizio di Mediazione al Lavoro per Disabili, Provincia di Genova, ISFORCOOP, Genova Responsabile Servizio di Orientamento per Disabili, Provincia
DettagliEnte proponente: Partners: Sostenitori: Periodo di svolgimento: da Marzo 2009 a Marzo 2010
MASCHIO E FEMMINA Progetto di formazione per operatori del sistema educativo sui temi dell identità di genere e l orientamento sessuale, contro le discriminazioni e il bullismo omofobico Ente proponente:
DettagliCOMUNITA ALLOGGIO e di Pronto Accoglimento per MINORI VIAREGGIO (LU) CARTA DEL SERVIZIO
COMUNITA ALLOGGIO e di Pronto Accoglimento per MINORI VIAREGGIO (LU) CARTA DEL SERVIZIO Sommario C.RE.A. società cooperativa sociale Pag. 02 Che cosa è la Comunità Alloggio per Minori Pag. 02 Destinatari
DettagliPrestazioni previste
Progetto (ai sensi art. 23 D.Lgs. n. 50/2016) per Affidamento dei servizi di accoglienza residenziale e semiresidenziale destinato a detenuti ed ex detenuti presso istituti di pena nella struttura denominata
DettagliOperatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio
Operatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio identificativo scheda: 21-006 stato scheda: Validata Descrizione sintetica L Operatore del servizio di orientamento
Dettagli18 bollettino ufficiale della regione autonoma friuli venezia giulia 18 luglio
18 bollettino ufficiale della regione autonoma friuli venezia giulia 18 luglio 2012 29 12_29_1_DPR_146_1_TESTO Decreto del Presidente della Regione 4 luglio 2012, n. 0146/ Pres. Regolamento per la determinazione
DettagliRuolo dell A.S. del D.P.
Ruolo dell A.S. del D.P. Le attività svolte dall A.S. sono quelle inerenti alle funzioni del servizio: prevenzione, terapia e riabilitazione, attività di consulenza e formazione, come previsto dal D.P.R.
DettagliLIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione
DIRITTI DEI BAMBINI E DOVERI DEGLI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia LIVEAS Assistenza
DettagliAMBITO TERRITORIALE DI CAMPI SALENTINA
Campi Salentina Carmiano Guagnano Novoli Salice Salentino Squinzano Trepuzzi Veglie AMBITO TERRITORIALE DI CAMPI SALENTINA PROGETTI INNOVATIVI INTEGRATI PER L INCLUSIONE SOCIALE DI PERSONE SVANTAGGIATE
DettagliSporchiamoci le mani. Referente: Prof. Vavassori a.s
Laboratorio di volontariato Liceo scientifico L. Mascheroni Sporchiamoci le mani Referente: Prof. Vavassori a.s 2012-2013 Laboratorio pomeridiano di volontariato Gli obiettivi principali: sul piano culturale
DettagliCARTA DEL SERVIZIO S.A.I.S.A.
CARTA DEL SERVIZIO S.A.I.S.A. 1 SERVIZIO PER L AUTONOMIA E L INTEGRAZIONE SOCIALE DELL ANZIANO L a cooperativa San Saturnino è una cooperativa sociale di tipo A, che eroga servizi alla persona. Si avvale
DettagliCARTA DEL SERVIZIO. Comunità Alloggio Modulo Estensivo LA RISORGIVA, Erbè (VR)
CARTA DEL SERVIZIO Comunità Alloggio Modulo Estensivo LA RISORGIVA, Erbè (VR) BREVI INFORMAZIONI SULLA COOPERATIVA SOCIALE CERCATE La Cooperativa Sociale Cercate di Verona è una cooperativa tipo plurimo
Dettaglicooperativa sociale comunità del giambellino CARTA DEI SERVIZI Ver ottobre 2010
cooperativa sociale comunità del giambellino CARTA DEI SERVIZI housing sociale Ver. 1 19 ottobre 2010 housing@giambellino.org Cooperativa sociale Comunità del Giambellino via Gentile Bellini 6-20146 Milano
DettagliCONVENZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI DETENUTI ED AFFIDATI IN PROVA AL SERVIZIO SOCIALE
CONVENZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI DETENUTI ED AFFIDATI IN PROVA AL SERVIZIO SOCIALE Il COMUNE DI MASSA, rappresentato dal Dirigente del Settore Politiche Sociali, per la Casa e Pari opportunità
DettagliAccoglienza integrata dello SPRAR: approccio, metodologia, strumenti
Formazione di base per il personale dei progetti SPRAR La gestione dei servizi di accoglienza integrata dello SPRAR Accoglienza integrata dello SPRAR: approccio, metodologia, strumenti Servizio Centrale
DettagliSERVIZI MINORILI DELLA GIUSTIZIA UFFICIO DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI ( USSM ) CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA ( CPA )
Area penale esterna SERVIZI MINORILI DELLA GIUSTIZIA UFFICIO DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI ( USSM ) CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA ( CPA ) COMUNITA ISTITUTO PENALE PER I MINORENNI ( IPM ) D.P.R. 448\88
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1.NUMERO AZIONE 10 2. TITOLO AZIONE La Casa dell Accoglienza 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ La Casa dell Accoglienza si configura come luogo di pronto intervento rivolto a donne con
DettagliRicerca sul reinserimento sociale dei detenuti ed ex detenuti a Padova
Ricerca sul reinserimento sociale dei detenuti ed ex detenuti a Padova Questionario per i detenuti ed ex detenuti Intervista n I. Dati anagrafici - Sesso: M F - Età: - Regione di origine (se italiano)
DettagliCONVEGNO LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
CONVEGNO LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE 18 19 MAGGIO 2007 HOTEL MONT BLANC LA SALLE (AO) A CURA DI PATRIZIA SCAGLIA, DIRIGENTE DEL SERVIZIO FAMIGLIA E POLITICHE GIOVANILI ASSESSORATO SANITA,
DettagliIl Servizio Sociale Professionale
Il Servizio Igiene e cultura medico-sanitaria Unità 2 Organizzazione dei servizi socio-sanitari e delle reti informali 1 Il Servizio ha il compito di garantire prestazioni e servizi che permettano di superare
DettagliAssistente sociale impiegata per un totale di 30 ore settimanali in regime di libera professione. nel Progetto HOME CARE PREMIUM 2012.
ESPERIENZA PROFESSIONALE Da 24/05/2017 al 30/06/2019 Assistente sociale impiegata per un totale di 30 ore settimanali in regime di libera professione nel Progetto HOME CARE PREMIUM 2017. PLUS 21 presso
DettagliBandi promossi dalla Fondazione con il Sud
2019 Bandi promossi dalla Fondazione con il Sud Sercam Advisory 26/04/2019 SERCAMADVISORY è una società di consulenza formata da professionisti iscritti agli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti
DettagliPROGETTO EDUCATIVO GENERALE
COOP. SOCIALE LA MONGOLFIERA (ONLUS) via A. Stellato - San Prisco (CE) 81054 - Telefax 0823 810310 P. i.v.a. 01609380611 www.lamongolfieraonlus.org info@lamongolfieraonlus.org Albo Cooperative N A140324
DettagliMISURA/SOTTOMISURA SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA RIVOLTA A MINORI E FAMIGLIE
MISURA/SOTTOMISURA 1.1 1.2 1. Titolo dell Intervento SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA RIVOLTA A MINORI E FAMIGLIE 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato
DettagliCARTA DEL SERVIZIO. Centro Diurno Il Mestiere di vivere Villafranca (VR)
CARTA DEL SERVIZIO Centro Diurno Il Mestiere di vivere Villafranca (VR) BREVI INFORMAZIONI SULLA COOPERATIVA SOCIALE CERCATE La Cooperativa Sociale Cercate di Verona è una cooperativa tipo plurimo A e
DettagliMinistero della Giustizia Comunicato Stampa
Ministero della Giustizia Comunicato Stampa Roma, 27 maggio 2014 CARCERI: PROTOCOLLO D INTESA FRA MINISTERO GIUSTIZIA, REGIONE FRIULI V.G. E TRIBUNALE SORVEGLIANZA TRIESTE Il protocollo d intesa tra Ministero
DettagliCARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013
CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013 Ambito Tutela Minori e Famiglia Servizio Tutela Minori indicatore Tempestività + I casi valutati come urgenti dall equipe sono presi in carico entro
DettagliN.I.L. SERVIZIO DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA DEL RHODENSE Report attività 2016
N.I.L. SERVIZIO DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA DEL RHODENSE Report attività 2016 INTRODUZIONE 1) IL SERVIZIO NIL 1.1 Presentazione del servizio 1.2 Mission del servizio 1.3 Principio di riferimento 1.4 I destinatari
DettagliPROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud
Dadaa Ghezo Ambito N17 Centro Astalli Sud PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud SERVIZIO CENTRO DI ACCOGLIENZA PER IMMIGRATI SENZA FISSA DIMORA
Dettagli40 anni di formazione professionale nelle carceri del Piemonte. Dall esperienza, la progettualità
40 anni di formazione professionale nelle carceri del Piemonte Dall esperienza, la progettualità Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus Chi siamo Siamo un ente storico di formazione professionale
DettagliMediatore interculturale
identificativo scheda: 21-009 stato scheda: Validata Descrizione sintetica Il mediatore interculturale svolge l attività di intermediazione linguistica e culturale tra l immigrato e il personale della
DettagliIndice. Carta dei servizi CENTRO ANTIVIOLENZA. Segnavia Milano 01. LA FONDAZIONE SOMASCHI ONLUS
Indice Carta dei servizi CENTRO ANTIVIOLENZA Segnavia Milano 01. LA FONDAZIONE SOMASCHI ONLUS 01. Le nostre radici 02. Chi siamo 03. I nostri servizi 04. Dove siamo 02. SCHEDA SINTETICA DEL SERVIZIO 01.
DettagliSCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL CENTRO MEDIAZIONE AL LAVORO CeLav
Comune di SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL CENTRO MEDIAZIONE AL LAVORO CeLav 1 Gennaio 2011 Comune di Il CENTRO MEDIAZIONE AL LAVORO (CELAV) Il servizio vuole rispondere agli obiettivi di cui al punto 3.1 del
DettagliBUONA PRATICA: LE AZIONI A FAVORE DELLE PERSONE IN ESECUZIONE PENALE Mercoledì 19 giugno 2019
BUONA PRATICA: LE AZIONI A FAVORE DELLE PERSONE IN ESECUZIONE PENALE Mercoledì 19 giugno 2019 Programmazione regionale Programmazione di Piani e Inviti per l inclusione socio lavorativa: dei minori e dei
DettagliA) ESPERIENZA LAVORATIVA
Nome GRASSO LUDOVICO Telefono 339 3220735 Indirizzo Loc Martel 289, Angrogna (TO) E-mail lgrasso7014@gmail.com PEC ludovico.grasso.325@psypec.it Partita IVA 10400110010 Data di nascita 04-04-1970 Codice
DettagliPROGETTO ITINERARI ANNO
PROGETTO ITINERARI ANNO 2004-2005 Azione 1 Attività di accoglienza, orientamento e accompagnamento verso le politiche attive del lavoro Utenza: giovani e adulti senza limiti di età. Numero massimo di utenti:
DettagliSINTESI PROTOCOLLO OPERATIVO TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA REGIONE ABRUZZO ANCI ABRUZZO TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI L AQUILA Il protocollo operativo tra Ministero della Giustizia, Regione Abruzzo, ANCI
DettagliAVVISO DI DISPONIBILITA
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO D.11 Bompensiere Milena Marianopoli Serradifalco Montedoro Comune capofila - San Cataldo Via Belvedere 93017 - SAN CATALDO Tel. 0934511235 Tel/Fax. 0934/511203 Sito Internet:
Dettagli"Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della Regione Lombardia"
LEGGE REGIONALE 14 febbraio 2005, N. 8 "Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della Regione Lombardia" (BURL n. 7, 1º suppl. ord. del 18 Febbraio 2005 ) urn:nir:regione.lombardia:legge:2005-02-14;8
DettagliGENTE DI PAROLA PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE SULLE DIPENDENZE RIVOLTO AI DETENUTI DEL CARCERE DI COMO
GENTE DI PAROLA PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE SULLE DIPENDENZE RIVOLTO AI DETENUTI DEL CARCERE DI COMO Premessa Nel corso di questi ultimi anni, è divenuto sempre più evidente come il tema delle persone
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Premesso che
PROTOCOLLO D INTESA Il giorno 7 febbraio 2012 alle ore 11,00 presso la sede della Provincia di Massa Carrara, in Piazza Aranci a Massa, alla presenza dell Assessore Provinciale alle Politiche Sociali Domenico
DettagliIl Tavolo congiunto sociale-lavoro
Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Tavolo di confronto e concertazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni e Province Autonome e dell ANCI, per l attuazione delle politiche
DettagliBUONA PRATICA POR UMBRIA FSE 2014/2020 SERENELLA TASSELLI
BUONA PRATICA POR UMBRIA FSE 2014/2020 SERENELLA TASSELLI Avviso Pubblico biennale per la presentazione di progetti destinati alla presa in carico multidisciplinare delle persone in esecuzione penale esterna.
DettagliProgetto La Casa Senza Violenza
Progetto La Casa Senza Violenza Introduzione è un centro antiviolenza, nato come associazione nel 2011, e trasformato nel 2015 in Cooperativa Sociale Onlus. La nostra missione è quella di produrre attività
DettagliINDICE-SOMMARIO. pag. Avvertenza... Elenco delle principali abbreviazioni utilizzate nel testo... Capitolo III
INDICE-SOMMARIO Avvertenza... Elenco delle principali abbreviazioni utilizzate nel testo... V VII Capitolo I IL DIRITTO PENITENZIARIO 1. Il diritto penitenziario... 1 1.1. Concetto.... 1 1.2. Il diritto
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 settembre
39356 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 settembre 2014, n. 1887 Protocollo d intesa tra la Direzione Casa Circondariale di Bari ed Assessorato al Diritto allo Studio e Formazione Professionale della
DettagliDonna italiani progettazione di interventi per favorire una qualità migliore della vita al femminile ricerca, documentazione e formazione
SIRIO CSF cooperativa sociale ONLUS SPORTELLO DONNA chi siamo SIRIO CSF, cooperativa sociale ONLUS, opera dal 1996 sul territorio di Treviglio e della provincia di Bergamo. SIRIO sviluppa principalmente
DettagliSINTESI PROTOCOLLO OPERATIVO TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA REGIONE MOLISE ANCI MOLISE TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI CAMPOBASSO
SINTESI PROTOCOLLO OPERATIVO TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA REGIONE MOLISE ANCI MOLISE TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI CAMPOBASSO Il protocollo operativo tra Ministero della Giustizia, Regione Molise, ANCI
DettagliSINTESI PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA REGIONE BASILICATA ANCI BASILICATA TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI POTENZA
SINTESI PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA REGIONE BASILICATA ANCI BASILICATA TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI POTENZA Il protocollo d intesa tra Ministero della Giustizia, Regione Basilicata,
DettagliGROUP LIVING PROGRESS, FASE AUTONOMY Group Living
I GROUP LIVING, rappresentano un unità di alloggi collettivi e rispondono all esigenza di fornire, a quei pazienti che hanno già avviato un percorso di autonomia e di riabilitazione, l accesso alla fase
DettagliLe Porte Sociali del Municipio XI
Le Porte Sociali del Municipio XI Sono organismi del Privato Sociale e del Volontariato che, attraverso propri operatori, all interno del Punto Unico di Accesso Integrato del Municipio Roma XI, svolgono
DettagliRiforma del sistema dei procedimenti di convalida di arresto e giudizio direttissimo Catania 19/03/2012
Riforma del sistema dei procedimenti di convalida di arresto e giudizio direttissimo Catania 19/03/2012 Porte girevoli e sovraffollamento nelle carceri Dirigente penitenziario Elisabetta ZITO Direttore
DettagliCORSO DI FORMAZIONE OPERATORE SPECIALIZZATO NELL ACCOGLIENZA DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
CORSO DI FORMAZIONE OPERATORE SPECIALIZZATO NELL ACCOGLIENZA DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI ROMA 3 febbraio - 23 giugno 2017 PROGRAMMA REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON: CON LA PARTECIPAZIONE DI:
DettagliCiclo di seminari e tavole rotonde GenerAzioni SocialMente Attive. Quando la marginalità sociale sfocia in devianza e criminalità
Ciclo di seminari e tavole rotonde GenerAzioni SocialMente Attive 24 febbraio 2017 Quando la marginalità sociale sfocia in devianza e criminalità Il ruolo dell'educatore penitenziario per adulti e l'organizzazione
DettagliSCHEDA TECNICA TIPOLOGIA A: ATTIVAZIONE NUOVE RETI ANTIVIOLENZA
Allegato B1) parte integrante dell all. B al decreto. del.../ /. SCHEDA TECNICA TIPOLOGIA A: ATTIVAZIONE NUOVE RETI ANTIVIOLENZA Azioni progettuali finalizzate al contrasto, alla prevenzione della violenza
Dettagli17. Criminalità: il pianeta carcere a Roma
17. Criminalità: il pianeta carcere a Roma Anche in questa edizione del Mosaico Statistico, l ultimo capitolo torna ad affrontare il tema della sicurezza, focalizzando l attenzione sulla situazione degli
DettagliIL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI. a cura di Carlo Bassignani
IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI a cura di Carlo Bassignani LE 3 FASI DELL ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA \ PRONTO INTERVENTO SECONDA ACCOGIENZA
DettagliIl Servizio Civile al Centro Tau 2019
ELEMENTI SINTETICI Il Servizio Civile al Centro Tau 2019 Settore: Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport Area di intervento: Animazione
DettagliCarta dei Servizi Comunità Socio Educativa Residenziale: IL MAGGESE. Cooperativa Amici di Gigi Onlus
Carta dei Servizi Comunità Socio Educativa Residenziale: IL MAGGESE Cooperativa Amici di Gigi Onlus 1 Cooperativa Sociale Amici di Gigi: Comunità Socio Educativa Residenziale: IL MAGGESE Vivere è servire
DettagliBrindisi città riservataria
Brindisi città riservataria Per la peculiarità dei problemi socio ambientali dell area urbana 1 Ambito territoriale ELEMENTI DI CRITICITA DEL TERRITORIO BRINDISINO 1. GRAVE CRISI ECONOMICA DELLA CITTÀ
DettagliALLEGATO D. Carta Intestata
ALLEGATO D Carta Intestata (si prega di NON compilare a mano) A Roma Capitale Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute Servizi alla Persona e integrazione socio-sanitaria U.O. Protezione
DettagliCENTRO ANTIVIOLENZA SEGNAVIA MILANO
CENTRO ANTIVIOLENZA SEGNAVIA MILANO Indice Carta dei servizi CENTRO ANTIVIOLENZA Segnavia Milano 01. LA FONDAZIONE SOMASCHI ONLUS 01. Le nostre radici 02. Chi siamo 03. I nostri servizi 04. Dove siamo
DettagliL ESECUZIONE PENALE ESTERNA E IL VOLONTARIATO
Ministero della Giustizia Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria PROVVEDITORATO REGIONALE PE LA PUGLIA UFFICIO DELL ESECUZIONE PENALE ESTERNA L ESECUZIONE PENALE ESTERNA E IL VOLONTARIATO Cos
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome VALENTINA CRESPI Indirizzo via Alfieri, 4 Monza (MB) Telefono 340.2457681 Stato civile Nubile E-mail valentina.crespi85@gmail.com
DettagliSINTESI PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA REGIONE BASILICATA ANCI BASILICATA TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI POTENZA
SINTESI PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA REGIONE BASILICATA ANCI BASILICATA TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI POTENZA Il protocollo d intesa tra Ministero della Giustizia, Regione Basilicata,
DettagliHousing Sociale. La Strada Società Cooperativa Sociale
Housing Sociale Gestione di alloggi per persone e nuclei familiari in grave emergenza abitativa La Strada Società Cooperativa Sociale Sede legale: Via G.B. Piazzetta 2 20139 Milano tel. 0255213838 fax
DettagliART.1 (Definizione) ART.2 (Obiettivi e finalità)
ART.1 (Definizione) Il Centro diurno per disabili Thalita Kumi Società Cooperativa Sociale Onlus è una struttura che persegue lo scopo di offrire una risposta qualificata ai bisogni di autonomia e di inclusione
DettagliCONVENZIONE. Premesso
ALLEGATO A (CONVENZIONE TIPO TRA COMUNE E ISTITUTO PENITENZIARIO) CONVENZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI DETENUTI E INTERNATI. L anno 2012, il giorno.. Il sindaco del Comune di., dr. Il Direttore
DettagliI CENTRI DI ASCOLTO SONO:
I CENTRI DI ASCOLTO SONO: Realtà promosse dalle Parrocchie dove le persone in difficoltà possono incontrare dei volontari preparati per essere ascoltati e accompagnati nella ricerca di soluzioni ai propri
Dettaglimanuela.ulivi@tiscali.it
C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ULIVI MANUELA Indirizzo CORSO VENEZIA, 61 20121 MILANO ITALIA Telefono 02.29526806 02.2043398 Fax 02.29510835 E-mail manuela.ulivi@tiscali.it Nazionalità
DettagliSERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE- PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA)
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE- PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA) 2. Nuovo Progetto o Si Il Progetto presentato nei precedenti Piani di Zona è il risultato di una rimodulazione del precedente; viene ripresentato
DettagliIl PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA (POF) è la CARTA D IDENTITA della scuola.
SCUOLA PRIMARIA STATALE PRIMO CIRCOLO DI ABBIATEGRASSO Il PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA (POF) è la CARTA D IDENTITA della scuola. Contiene tutte le informazioni utili e necessarie per conoscere le finalità
DettagliPercorsi e strumenti. Servizio Centrale SPRAR
Percorsi e strumenti per l accoglienza l integrata Servizio Centrale SPRAR Obiettivo dell accoglienza SPRAR Consentire a richiedenti e titolari di protezione internazionale di avviare un percorso personale
DettagliSIL - Servizio Integrazione Lavorativa. Azienda ULSS 17 GUIDA AL SERVIZIO
SIL - Servizio Integrazione Lavorativa Azienda ULSS 17 GUIDA AL SERVIZIO Anno 2015 1 SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA (SIL) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie
DettagliPiani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani
Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Rimini 28 ottobre 2011 Francesca Marmo Legge Quadro 328/2000 La legge n 328 del 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
DettagliIl profilo professionale del Pedagogista (elaborazione ANIPED)
Il profilo professionale del Pedagogista (elaborazione ANIPED) Il pedagogista è un professionista ai sensi del comma 2 art.1 legge 04 del 14-01-2013, Disposizioni in materia di professioni non organizzate
DettagliL.R. 1/2007, art. 4, c. 69 B.U.R. 18/7/2012, n. 29. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 4 luglio 2012, n. 0146/Pres.
L.R. 1/2007, art. 4, c. 69 B.U.R. 18/7/2012, n. 29 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 4 luglio 2012, n. 0146/Pres. Regolamento per la determinazione delle modalità e dei criteri di finanziamento degli
Dettagli