SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE- PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA)

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1 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE- PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA) 2. Nuovo Progetto o Si Il Progetto presentato nei precedenti Piani di Zona è il risultato di una rimodulazione del precedente; viene ripresentato con modalità organizzative diverse e un numero minore di figure professionali al fine di assicurare i Liveas (funzione di Servizio Sociale) su tutto il territorio distrettuale. 3. Progetto già avviato o Si X o No Il Servizio, nella sua prima organizzazione è stato realizzato negli anni 2006 e Si è suddiviso in due funzioni principali: Segretariato Sociale e Servizio Sociale Professionale. Il Servizio Sociale Professionale Distrettuale si propone quale luogo di coordinamento degli interventi attivati dai Servizi Sociali Comunali e dai Servizi Sanitari al fine di evitare sovrapposizioni di competenze, settorializzazione di risposte e migliorare l efficacia delle prestazioni erogate (art.22 L.328/2000), per rispondere alle esigenze ed ai bisogni delle persone nell area delle responsabilità familiari, dei diritti dei minori, delle persone anziane, del contrasto alla povertà e dei disabili. Il servizio è stato attivato attraverso la copertura di figure professionali, quali operatori dei Servizi Sociali Comunali, Assistenti Sociali e Psicologi. Il Comune di Campagnano di Roma, già Ente capofila, aveva avviato le procedure di selezione nell anno 2005 mentre il Comune di Formello, attuale Ente capofila dal marzo 2006, ha completato le procedure e concluso con sottoscrizione dei contratti professionali. Il Progetto è stato avviato dal 1 aprile 2006 ma solo parzialmente, in quanto parte del personale selezionato non ha sottoscritto il contratto di lavoro per motivi personali, con la inevitabile conseguenza che alcuni Comuni del Distretto non hanno potuto usufruire dell Assistente Sociale a carico del Piano di Zona (tra questi Comuni: Ponzano Romano, Civitella San Paolo, Filacciano e Fiano Romano). Con le procedure di cui sopra sono state assunte n. 7 Assistenti Sociali e n. 3 Psicologhe, incaricati nei Comuni di Campagnano di Roma, Capena, Castelnuovo di Porto, Formello, Magliano R., Mazzano R., Morlupo, Nazzano, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano, Sant Oreste e Torrita Tiberina. A luglio del 2007 il Servizio Sociale è stato rimodulato attraverso un progetto di compartecipazione che prevedeva la partecipazione economica di tutti i Comuni relativamente alla spesa sostenuta per l erogazione delle ore destinate al Distretto ed assegnate ai Comuni in base al numero di abitanti. Attraverso questo progetto si e cercato di garantire il Servizio Sociale a quei Comuni che precedentemente non avevano potuto usufruire del servizio, attribuendo ad essi n.3 ore di Servizio Sociale Comunale economicamente sostenute dai Comuni e n. 6 ore di Servizio Sociale Distrettuale economicamente sostenute dal Distretto, ( Comuni di Civitella San Paolo, Filacciano, Ponzano Romano), n.12 ore di solo Servizio Sociale Distrettuale a carico del Distretto per il Comune di Fiano Romano. In questo modo è stato possibile garantire il Servizio a tutti i 17 Comuni del Distretto e ciò è stato realizzato impegnando in parte il personale che già aveva avuto ricevuto incarico presso i singoli Servizi Sociali Comunali, in parte impegnando nuovamente i professionisti assunti nel 2006 mediante contratto con l Ente capofila (Comune di Formello).

2 Il progetto si è concluso il 30 dicembre 2007 e viene riproposto con nuove modalità nel Piano di Zona triennale Dal 2007 ad oggi il progetto, dopo ampia concertazione con gli organismi istituzionali, è stato presentato in forma ridotta prevedendo: 2 Assistenti Sociale, un Educatore Professionale/Pedagogista e un supporto di segreteria. La sua attivazione è stata fino ad oggi limitata ad una sola figura professionale incaricata. Il servizio viene ampliato con le attività del progetto PUA (Punto Unico di Accesso ) un intervento nuovo, che integra le azioni del Servizio Sociale Professionale in risposta alla Delibera Regionale n 315/2011 Il Punto Unico d Accesso Socio-sanitario integrato nella Regione Lazio- Linee d indirizzo. Il PUA prevede l istituzione di un ufficio unico (Punto Unico di Accesso) a cui i cittadini del Distretto F4 possano accedere e trovare operatori competenti per dar loro risposte ed indicazioni circa i servizi Sociosanitari che il territorio offre. 4. Se il Progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l ambito territoriale e/o l utenza di riferimento. Il Progetto mantiene l ambito territoriale del Distretto Socio-sanitario F4, composto da 17 Comuni e si riferisce all intera utenza dei servizi distrettuali. Il PUA, è un servizio di prima attivazione. Costituisce una nuova modalità organizzativa nell accesso dei cittadini del Distretto ai Servizi Socio-sanitari, nell ottica dell integrazione e del coordinamento degli interventi. 5. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa famiglia, comunità alloggio, servizio assistenza domiciliare, ADI) L idea progettuale del Servizio Sociale Professionale Distrettuale nasce dall esigenza dei singoli Servizi Sociali Comunali di garantire a tutti i cittadini pari opportunità e livelli uniformi di assistenza, attraverso un sistema di prestazioni integrate e coordinate, dirette a migliorare la qualità della vita delle persone e delle famiglie. Il Servizio Sociale Professionale prevede un attività d aiuto volta a tutta la popolazione del Distretto, coordinata dall Ufficio di Piano di Zona, riferita a singole categorie di utenza o ad una specifica area di problemi. Il processo d aiuto all utenza si colloca nell ambito di una comunità e comprende la prima informazione alla popolazione, la presa in carico dell utenza distrettuale, il collegamento dei vari servizi previsti nel Piano di Zona, la conoscenza dello stesso ma anche il lavoro con i gruppi della comunità. Il progetto PUA prevede l istituzione di un unità operativa che svolga le funzioni essenziali dell intervento sull utente, ovvero accoglienza, analisi della domanda e presa in carico. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO Per l espletamento delle funzioni previste dall attività del Servizio Sociale sono previste n. 2 figure professionali: un Assistente Sociale per 24h settimanali annue e un Pedagogista per 30 h settimanali di servizio. Per la realizzazione delle attività previste dal PUA si prevede di utilizzare per n. 6 ore settimanali l Assistente Sociale del Servizio Sociale Distrettuale, come previsto dal Protocollo d Intesa per la realizzazione del PUA sottoscritto dalla ASL e dai Comuni del Distretto F4. 6. Liveas Servizio Sociale Professionale Il Servizio Sociale Professionale viene garantito a livello dei singoli Comuni con la presenza di figure altamente professionali. 7. Macroarea Responsabilità familiari Anziani

3 Minori Disabili Ecc. 8. Costo del progetto Costo di funzionamento e di struttura: a carico del comune Capofila e della ASL per il PUA Costo di personale: ,00 9. Servizi/prestazioni erogati Le funzioni degli operatori sono quelle proprie del Servizio Sociale Professionale con riferimento operativo alle attività distrettuali di Piano di Zona e progetti o interventi integrativi. Andranno modulate a seconda delle esigenze e delle modalità organizzative dei singoli comuni. Ha funzione di coordinamento l Ufficio di Piano di Zona. Le funzioni degli operatori del PUA saranno articolate nelle tre fasi che caratterizzano i diversi momenti dell intervento sull utente. - Nella prima fase gli operatori si occuperanno dell accoglienza, dell ascolto e dell analisi della domanda; orienteranno l utente nell individuazione degli elementi caratterizzanti il proprio bisogno e dei servizi presenti nel territorio adeguati a darvi risposta; informeranno i cittadini sui loro diritti e sulle modalità di accesso ai servizi;apriranno un fascicolo personalizzato per ogni utente che accede al PUA ed attiveranno l eventuale segnalazione ad un servizio territoriale attraverso una scheda standardizzata; - Nella seconda fase avverrà la vera e propria presa in carico. Nei casi più semplici verrà data una risposta immediata e diretta mentre per i casi più complessi verrà attivata, ove necessario, un ulteriore valutazione multi-dimensionale. - Nella terza fase gli operatori del PUA si occuperanno di monitorare e valutare i percorsi precedentemente attivati. Il PUA avrà la funzione specifica di coordinare ed ottimizzare l intervento globale sulla persona, attivando la connessione tra i servizi della rete territoriale. 10. Bacino di utenza Distrettuale X Sub-distrettuale ( specificare i Comuni ) Comunale ( specificare il Comune ) 11. Tipologia di utenza I destinatari del Servizio Sociale Professionale sono l utente singolo, la famiglia o il gruppo e la comunità intesa come l insieme delle aggregazioni sociali presenti sul territorio, la popolazione nel suo complesso, gli organismi di partecipazione popolare e dell utenza con le loro caratteristiche socioculturali e ambientali. Il PUA è un servizio offerto a tutti i cittadini del Distretto. Presentandosi come primo luogo di contatto dell utente con le istituzioni preposte alla tutela ed alla cura della persona, sarà garantita la massima accessibilità e fruibilità da parte di tutti. In particolare sarà curata la possibilità di accesso da parte delle fasce di popolazione più fragili, ovvero anziani, disabili, minori a rischio, cittadini stranieri. Per questi ultimi potrà essere attivato, qualora necessario, un servizio di mediazione culturale. 12. Obiettivi del Progetto Gli obiettivi progettuali sono quelli di: Assicurare per tutti i Comuni del Distretto i livelli essenziali di assistenza; Integrare le prestazioni sociali con le prestazioni sanitarie e per una risposta globale ai bisogni delle persone e delle famiglie; Evitare sovrapposizioni di competenze e settorializzazione di risposte; Migliorare la qualità delle modalità di presa in carico dell utenza e della conseguente

4 risposta del servizio. Benefici attesi: o Riduzione dei tempi di risposta delle richieste; o Garanzia di equità, per tutti i cittadini, nella fruizione dei servizi e delle prestazioni erogate. 13. Tempi di attuazione 12 mesi. 14. Tipologie di strutture Numero strutture Tipologia struttura o Gruppo appartamento o Casa Famiglia o Comunità alloggio o Comunità di pronta accoglienza o Casa di riposo o Casa albergo o Strutture semiresidenziali (Specificare ) o Altro (Uffici Servizi Sociali dei Comuni) Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n posti) / 15. Numero utenti nell anno precedente 10% della popolazione totale residente nel territorio del Distretto F4 16. Soggetto che gestisce o Comune X o Convenzione con cooperative o Convenzione con associazioni di volontariato o Altro. 17. Utenza Annuale prevista 10% della popolazione totale residente nel territorio del Distretto F4 18. Personale coinvolto nel progetto o Amministrativi o Assistenti sociali : X n. 1 assistente sociale o Sociologi o Psicologi: X n.1 coordinatore Ufficio di Piano o Pedagogisti o Educatori professionali: X n. 1 educatore professionale o Operatori socio-sanitari o Volontari o Mediatori culturali o Altre figure (Infermieri, Medici di distretto) 19. Sede della struttura e/o dell attività Il Servizio Sociale Professionale viene collocato presso l Ufficio di Piano di Zona e gli Uffici del Servizio Sociale di ogni singolo Comune. La sede del PUA è attualmente in via definizione. 20. Liste di attesa o Si ( specificare i motivi ) Si prevede di accogliere e prendere in carico tutte le richieste che perverranno al Servizio Sociale Professionale. 21. Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?

5 o Si ( specificare quali ) X o No Contestualmente all attivazione del servizio verranno definiti i criteri e le modalità di monitoraggio dello stesso in collaborazione con il SISS. Si definirà un sistema di valutazione attraverso indicatori di efficacia e di efficienza, nella prospettiva di un graduale miglioramento e potenziamento del servizio, al fine di rispondere in maniera rapida ed efficace ai bisogni dei cittadini. 22. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? o Si, totalmente o Si, parzialmente 23 Quali sono le modalità di integrazione con l ASL? Il PUA è da considerare come facilitatore dell accesso integrato ai servizi Socio-sanitari per le persone con fragilità. Intende sviluppare una progressiva implementazione dell integrazione Sociosanitaria attraverso l importante funzione di fornire informazioni e orientamento al cittadino, risolvere i problemi semplici e rinviare i casi di maggior complessità verso le sedi adeguate. L integrazione professionale degli operatori del Servizio Sociale Professionale con i Servizi della ASL avviene attraverso la definizione del Piano Personalizzato di Intervento, a seconda dei bisogni e delle peculiarità del caso. Si prevedono riunioni periodiche tra gli operatori coinvolti nel servizio, per valutare l'andamento delle attività e delle problematiche eventualmente insorte (Unità Operative Distrettuali). Il Servizio Sociale Professionale garantisce il collegamento con la ASL, le Amministrazioni Pubbliche, i Distretti Scolastici ed eventuali soggetti del privato sociale. Infine la ASL interviene con proprie risorse di personale messo a disposizione per n. 6 ore settimanali di assiste sociale per il PUA.

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