dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale
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- Ornella Rocchi
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1 Conferenza annuale per la salute mentale : un modello per i servizi di Salute Mentale Venerdì 22 Maggio 2009 Teatro della ASL di Brescia Viale Duca degli Abruzzi 15 1
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3 IDENTIFICAZIONE E IMPOSTAZIONE DEL PROBLEMA L assistenza agli adolescenti con gravi disturbi psichiatrici richiede la migliore integrazione di diverse competenze professionali, la definizione di linee operative per la presa in carico, la valutazione dei punti critici e dei punti di forza in ambiti clinici e organizzativi. Una appropriata p metodologia per il passaggio di presa in carico, rappresenta uno strumento indispensabile per dare continuità ad una buona relazione terapeutica e riabilitativa con l adolescente e la sua famiglia e costituisce una premessa per l efficacia degli interventi (accessibilità e accettabilità delle cure). 3
4 Il quadro di riferimento per la programmazione e l erogazione di interventi a favore dei minori è costituito dai principi della Convenzione sui diritti del fanciullo, ed in particolare: - L interesse preminente del bambino alla non discriminazione, alla partecipazione, al diritto alla vita e allo sviluppo. - Il diritto della famiglia, in quanto nucleo di base della società, di ricevere protezione e sostegno nelle responsabilità. 4
5 Questi principi, da soli, sottolineano che l ambito dei nostri interventi in favore degli adolescenti disabili e delle loro famiglie, attiene alla sfera complessa e fondamentale dei diritti umani, prima ancora che dei diritti civili, politici, economici e sociali. 5
6 Ni Nei nostri iservizi, iiche si rivolgono alla cura delle gravi disabilità infantili ed adolescenziali e che si caratterizzano per la multidisciplinarietà degli interventi, la definizione di procedure condivise per il passaggio di presa in carico permette di tracciare dei percorsi non traumatici per gli utenti, che possono arricchirsi delle competenze ed esperienze dei singoli e successivi operatori coinvolti nel processo (efficacia teorica ed efficacia pratica). 6
7 Il nostro progetto nasce dall esigenza di disporre di criteri per la costruzione di un sistema di cura integrato, che coinvolga servizi iper l età evolutiva e per l età adulta, multidisciplinare, dedicato agli adolescenti con disabilità psichica e neuropsichica del nostro territorio, i che veda l intervento t di operatori dei Servizi invianti e degli operatori idei iservizi idi accoglienza, a fianco e a sostegno della famiglia e dl del giovane paziente. i 7
8 Il progetto si propone di fornire indicazioni i iper la messaa punto di interventi atti a rispondere alle seguenti domande: Come superare la difficoltà e la frammentarietà nell accesso alle cure specialistiche, nel passaggio all età adulta, per le famiglie di ragazzi con gravi disabilità neuropsichiche? Come ridurre rre la parcellizzazione a ione nel Sistema Sanitario, della conoscenza medica stessa e delle offerte di cura nell ambito specifico? Come evitare la discontinuità assistenziale? 8
9 Descrizione del contesto La situazione attuale si caratterizza per un verso dal fatto che l organizzazione. i per singole disciplinei del Servizio i Sanitario può favorire la frammentazione delle cure ein qualche modo ne diminuisce l efficacia efficacia, riconducendo gli interventi più al modello organizzativo adottato dalla singola branca specialistica piuttosto che modulandoli sulla persona malata (diagnosi funzionale). 9
10 Uno dei problemi posti dall utenza dei nostri Servizi è dato dalla discontinuità assistenziale, che si rivela particolarmente pesante per adolescenti dl affetti ida grave disabilità psichica, i quali spesso vedono ridefinire addirittura la diagnosi ed il conseguente approccio terapeutico in virtù di un passaggio di presa in carico da un Servizio per l età evolutiva ad un Servizio di diagnosi e cura per adulti. 10
11 Il progetto si propone di andare a definire: - come possano essere organizzati i Servizidiriferimento al fine di risultare it integratiin modomultidisciplinare; i li - un protocollo che evidenzi i processi organizzativi tra le diverse U.O.coinvolte; - -come elaborare eventuali attività formative per il personale sanitario. sociale, educativo; - -come mettere a punto percorsi e linee condivise nei diversi settori specialistici. 11
12 Metodo: Conferenza annuale per la Salute Mentale Il nostro progetto sarà svolto nei Presidi ospedalieri dell A.O. di Chiari, i e sarà curato da team di medici i specialisti e dirigenti psicologi del DSM in grado di operare in modo integrato con le altre figure professionali coinvolte nella presa in carico dei pazienti (PLS, MDB,assistenti sociali, infermieri, terapisti della riabilitazione, educatori).
13 identificato il team di specialisti ospedalieri per le disabilità psichiche e neuropsichiche in adolescenza; gli operatori coinvolti, facenti capo ai Servizi Territoriali di N.P.I.A., all SPDC e ai CPS aziendali dovranno: - garantire assistenza guidata alle famiglie nei percorsi diagnostici, valutativi e terapeutici e adottare un percorso di continuità; - sviluppare percorsi di cura condivisi tra i servizi di NPIA e i Servizi per l età adulta (SPDC e CPS) dell A.O.di di Chiari - attivare interventi a sostegno delle famiglie di natura informativa e strutturare un efficace collegamento con i pediatri di libera scelta e i medici di base sia nella gestione clinica degli adolescenti che nella individuazione precoce di disturbi neuropsichici ad esordio adolescenziale.
14 REALIZZAZIONI ATTESE - l organizzazione integrata multidisciplinare dei servizi di riferimento nelle strutture coinvolte coordinate dai responsabili del progetto (team ospedalieri); - - la definizione di protocolli clinici e di procedure organizzative tra le diverse U.O.; - - la definizione di uno strumento (cartaceo) atto all individuazione dei pazienti coinvolti, delle patologie per cui sono seguiti, del personale coinvolto nel passaggio di presa in carico e nella rete di supporto territoriale, e del piano riabilitativo messoinattooinfasedi attuazione. - - lo sviluppo delle eventuali attività formative per il personale coinvolto nella sperimentazione nei presidi ospedalieri; - - la messa a punto di percorsi e linee di indirizzo condivise nei diversi settori specialistici.
15 Prima fase: obiettivi azioni prodotti Integrazione Attivazione team Condivisione multidisciplinare ospedalieri protocolli operativi Continuità Intesa SPDC-CPS-CPS Figure di assistenziale NPIA territorio riferimento Formazione del Approfondimenti Qualità clinica personale linee operative e confronto con esperienze in corso nelle diverse aree cliniche i
16 Seconda fase: obiettivi azioni prodotti Attivazione sistema di cura Attività amb. Integrata Applicazione protocolli n. assistiti/ n. valutazioni specifiche/n.discuss ione casi Studio per la Analisi casi con stesura progetti continuità ità della evidenziazione i i idiid individuali presa in carico limiti, problemi e risorse Coinvolgimento i Discussione i casi- continuità ità di cure famiglie, PLS e passaggio strutture educative informazioni ai soggetti coinvolti
17 In base agli attuali orientamenti normativi, gli Enti Locali con l ASL, leaziende Ospedaliere, lascuola, gli Organismi per la Tutela Minorile, le Strutture del Privato Accreditato, le Associazioni dei Familiari ed il Volontariato, rappresentano soggetti garanti del diritto alla presa in carico e del progetto individuale dei bambini e degli adolescenti con disabilità. E quindi fondamentale un dialogo costruttivo eun coordinamento efficace di tutti questi soggetti. 17
18 Un attenta analisi dei fabbisogni nel territorio sono interessante materia di collaborazione per tutti questi soggetti. Dalla normativa attuale, si evince che uno degli ambiti più idonei allo sviluppo di tale collaborazione è l Organismo di Coordinamento della NPIA In generale, gli strumenti utili per una efficace collaborazione tra Aziende Sanitaria ed Ospedaliera, Enti Locali ed agenzie della rete naturale sono gli accordi di programma eiprotocolli operativi fino alle modalità di gestione dei progetti individuali così come previsto dalla nostra cartella. 18
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