COMUNE DI ROCCA PRIORA

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1 Provincia di Roma Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 08 del 09/03/1999

2 COMUNE DI ROCCA PRIORA REGOLAMENTO IMPOSTA COMUNALE IMMOBILI CAPO 1 NORME GENERALI ART. 1 OGGETTO E SCOPO DEL REGOLAMENTO 1) Il presente regolamento integra le norme di legge che disciplinano l imposta comunale sugli immobili di cui al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 e successive modificazioni ed integrazioni. 2) In particolare, con il presente regolamento, viene esercitata la potestà regolamentare attribuita ai comuni con il combinato degli articoli 52 e 59 del D.LGS. 15 dicembre 1997, n. 446, nonché dell art. 50 della legge 27 dicembre 1997, n ) Le norme del presente regolamento sono finalizzate ad assicurare che l attività amministrativa persegua i fini determinati dalla legge, con criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità e con le procedure previste per i singoli procedimenti. ART.2 SOGGETTO PASSIVO 1) Ad integrazione dell art.3 D.Leg.30 Dicembre 1992, n. 504, e successive modificazioni, per gli alloggi a riscatto o con patto di future vendite da parse di istituti o Agenzie Pubbliche l imposta è dovuta dall assegnatario della data di assegnazione. ART.2 BIS PRIMA CASA E PERTINENZE 1) Agli effetti dell applicazione delle aliquote e delle agevolazioni per la prima casa deve essere considerata tale l unità immobiliare adibita ad abitazione del contribuente e del suo nucleo famigliare, quale risultante dagli atti ufficiali dell anagrafe. 2) Costituiscono parte dell abitazione e quindi sono assoggettate alla medesima aliquota, le pertinenze, anche se distintamente iscritte in catasto, purchè esse siano durevolmente ed esclusivamente asservite all immobile principale e risultino di proprietà dello stesso contribuente. Ai fini del presente comma vengono considerate pertinenze: il garage, o box, o posto auto, la soffitta, la tettoia, il porticato, la cantina, la legnaia, il lavatoio-stendoio. Di limitare l agevolazione in numero di 1 (una) unità per ogni categoria catastale e cioè nel numero di 1 (una) unità per la cat. C/2, nel numero di 1 (una) unità per la cat. C/6, nel numero di 1 (una) unità per la cat. C/7. 3) E assimilata ad abitazione principale, per la quale trova applicazione quanto disposto ai commi 1 e 2 del presente articolo, l unità immobiliare concessa in uso gratuito comodato agli ascendenti o discendenti di primo grado in linea retta, per il solo periodo in qui tale condizione si verifica. Presupposto per l applicazione del presente comma è la residenza, il diritto e di fatto, del discendente o ascendente, con il suo nucleo famigliare, nell unità immobiliare. Ai fini dell applicazione del presente comma il contribuente deve tuttavia dare comunicazione della circostanza al servizio finanziario del Comune, il

3 quale è tenuto ad effettuare le conseguenti verifiche, anche per il tramite del servizio di vigilanza del Comune. 4) E altresì equiparata ad abitazione principale l unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o altro diritto reale da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero in modo permanente, a condizione che la stessa non sia locata. Per beneficiare dell equiparazione di qui al presente comma il contribuente deve dare comunicazione della circostanza al servizio finanziario del Comune, che effettua gli occorrenti riscontri ed accertamenti anche avvalendosi degli operatori del servizio di vigilanza. 5) Le norme del presente articolo si applicano con decorrenza 1 gennaio ART.2 TER ULTERIORE DETRAZIONE PER DISABILI 1) Per i soggetti passivi ICI il cui nucleo familiare, convivente nell abitazione oggetto della detrazione, comprenda uno o più disabili con invalidità non inferiore al 75% risultante dal certificato di riconoscimento di invalidità civile rilasciato dalle competenti strutture pubbliche, la detrazione è aumentata fino ad euro 258,23 (lire ). 2) Si demanda alla Giunta Comunale la possibilità di aumentare entro il limite stabilito, la detrazione da applicare per ogni anno di imposta al momento della determinazione dell aliquota ICI da applicare per ciascun anno. 3) Per beneficiare dell ulteriore detrazione, il contribuente deve dare comunicazione della circostanza corredandola dell apposita documentazione. ART. 3 TERRENI CONSIDERATI NON FABBRICABILI (D.LGS. 15 dicembre 1997, n. 446, art. 59, comma 1 Lettera a ) 1.Sono considerati non fabbricabili, ai fini dell applicazione delle disposizioni del secondo periodo della lettera b) del comma 1 dell art. 2 del D.LGS. 30 dicembre 1992, n. 504, i terreni coltivati direttamente dai proprietari e familiari conviventi, che conseguono, dall attività agricola, almeno il 50% del reddito dichiarato ai fini I.R.P.E..F. per l anno precedente. ART. 4 AREE DIVENUTE INEDIFICABILI. (D.LGS. 15 dicembre 1997, n. 446, art. 59, comma 1, lettere f) 1. Le imposte pagata per le aree successivamente divenute inedificabili dovranno essere rimborsate a decorrere dall anno d imposta corrispondente all entrata in vigore cello strumento urbanistico che aveva dichiarato le aree edificabili. Il rimborso dovrà essere disposto, a domanda dell interessato, da produrre entro 1 ANNO dalla variazione apportata allo strumento urbanistico, entro SEI MESI dalla richiesta. Sono dovuti gli interessi nella misura legale. 2. Le condizioni di cui al precedente comma dovranno essere dichiarate da uno dei proprietaricoltivatori diretti ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15. ART. 5 VALORE AREE FABBRICABILI. (D.LGS. 15 dicembre 1997, n. 446, art. 52 e 59, comma 1, lettera g) 1.Al fine di ridurre al minimo l insorgenza del contenzioso, i valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili come stabiliti nel comma 5 del D.LGS. n. 504 del 30 dicembre 1992, per zone omogenee, ai fini dell applicazione dell imposta comunale sugli immobili, vengono determinati come dal seguente prospetto :

4 ZONA VALORE VENALE PER MQ. Zona B di PRG Centro Urbano Zona di completamento euro 67,14/mq Zona D1 di PRG Ristrutturazione Urbanistica Ara Dandini Zona G2 Parco Privato Località Buero euro 25,82/mq euro 20,66/mq Zona G1 Parco Privato Vincolato Località Valle Narcisi Via Mediana 1 tratto Comprensorio A. B. C. (ex lottizzazione Barberini Vanda euro 10,33/mq Zona di espansione di PRG loc. Colle Scappucciato sotto le Capine San Sebastiano euro 5,16mq 2. Non sono sottoposti a rettifica i valori delle aree fabbricabili quando l importo sia stato versato sulla base di un valore non inferiore a quello predeterminato. 3. I valori di cui al precedente comma 1 potranno essere variati, con deliberazione della GIUNTA COMUNALE da adottare entro il 31 ottobre di ciascun anno ed entreranno in vigore a decorrere dal 1 gennaio dell anno successivo. In assenza di modifiche si intendono confermati per l anno successivo. ART.6 FABBRICATI FATISCENTI (D.LGS. 15 dicembre 1997, n. 446, art. 59, comma 1, lettera h) 1. Le caratteristiche di fatiscenti di un fabbricato sono considerate non superabili con interventi di manutenzione, agli effetti dell applicazione della riduzione alla meta dell imposta prevista nell articolo 8, comma 1, del D.LGS. 30 dicembre 1992, n. 504, come sostituito dall articolo 3, comma 55 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, quando, per l esecuzione dei lavori, si rende necessaria l evacuazione, dal fabbricato, delle persone, per almeno 6 MESI. 2. Per ottenere le agevolazioni di cui al precedente comma 1, riservate alla competenze del responsabile del servizio, gli interessati dovranno produrre apposite domanda in carta semplice dichiarando anche, ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15 la circostanza prescritta per ottenere il beneficio. ART.7 VALIDITA DEI VERSAMENTI DELL IMPOSTA (D.LGS. 15 dicembre 1997, n.446, art. 59, comma 1, lettera i) 1. I versamenti dell imposta comunale sugli immobili eseguiti da un contitolare sono considerati regolarmente eseguiti anche per conto degli altri. ART. 8 COMUNICZIONE DI VARIAZIONE (D.LGS. 15 dicembre 1997, n.446, art. 59, comma 1, lettera 1) 1. L obbligo della dichiarazione o denuncia di cui Art. 10, comma 4, del D.LGS. 30 dicembre 1992, n.504, e sostituito con l obbligo della comunicazione di variazione, da parte del contribuente, entro il termine di 60 giorni dall evento acquisitivo, modificativo o estintivo della soggettività passive, con la sola individuazione dell unita immobiliare interessata, su apposito modello da ritirare gratuitamente presso l ufficio comunale tributi.

5 ART. 9 DISCIPLINA DEI CONTROLLI (D.LGS. 15 dicembre 1997, n. 446, art. 59, comma 1, lettera e, N.ri 2 e 3) 1. I controlli formali degli elementi dichiarati sono aboliti. LA GIUNTA COMUNALE, con apposite deliberazioni, da adottare entro il 31 ottobre di ciascun anno, disciplinerà le procedure da seguire per i controlli a decorrere dal 1 gennaio dell anno successivo. 2. E fissato il termine di decadenza del 31 dicembre del terzo anno successivo a quello cui si riferisce l imposizione, per la notifica, al contribuente, anche a mezzo posta mediante Raccomandata con avviso di ricevimento, del motivato avviso di accertamento per omesso, parziale o tardivo versamento con la liquidazione dell imposta o maggiore imposta dovuta, delle sanzioni o degli interessi. 3. Il responsabile dell ufficio tributi, in relazione al deposito Art. 59, comma 1, lettera e) n. 5 del D.LGS. 15 dicembre 1997, n. 446 avrà cura di prendere tutte le iniziative utili per il potenziamento dell attività di controllo mediante collegamenti con i sistemi informativi immobiliari del Ministero delle Finanze e con altre Banche dati rilevanti per la lotta all evasione. 4. La disciplina del presente articolo, in relazione al disposto Art. 59, comma 3 del D.L n.446/1997, non trova applicazione anche per gli anni pregressi ART. 10. MODALITA DEL VERSAMENTO - DIFFERIMENTI. (D.LGS. 15 dicembre 1997, n. 446 art. 59, comma 1, lettera n) e o) 1. I soggetti obbligati possono eseguire i versamenti, sia in autotassazione che a seguito di accertamenti, tramite, a) il concessionario della riscossione dei tributi b) il c/c postale intestato alla tesoreria comunale c) il versamento diretto presso la tesoreria comunale. CAPO V NORME FINALI ART. 11 NORME ABROGATE 1. Con l entrata in vigore del presente regolamento sono abrogate tutte le norme regolamentari con esse contrastanti. ART. 12 NORMA TRANSITORIA 1. La comunicazione di variazione di cui Art. 10 del presente regolamento non si considera omessa se presentata entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all anno in cui si e verificata la modificazione, per i primi due anni di applicazione del presente regolamento.

6 Art. 13 PUBBLICITA DEL REGOLAMENTO E DEGLI ATTI 1. Copia del presente regolamento, a norma Art. 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241, sarà tenuta a disposizione del pubblico perché ne possa prendere visione in qualsiasi momento. ART. 14 ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO 1. Il presente atto entra in vigore il 1 gennaio dell anno successivo alla sua approvazione, unitamente alla deliberazione di approvazione viene comunicato al MINISTERO DELLE FINANZE entro 30 giorni dalla sua esecutività ed e reso pubblico mediante avviso nella GAZZETTA UFFICIALE. ART. 15 CASI NON PREVISTI DAL PRESENTE REGOLAMENTO 1.Per quanto non previsto nel presente regolamento troveranno applicazione : a) Le leggi nazionali e regionali b) Lo statuto comunale c) I regolamenti comunali. ART. 16 RINVIO DINAMICO 1. Le norme del presente regolamento si intendono modificate per effetto di sopravvenute norme vincolanti statali e regionali. 2. In tal casi, in attesa della formale modificazione del presente regolamento, si applica la normativa sopraordinata