PIANO PARTICOLAREGGIATO per l'attuazione dell'area Nuova Estense in zona Vaciglio - elaborati dello Strumento Attuativo - Oggetto :
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- Antonietta Parodi
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1 COMUNE DI MODENA PIANO PARTICOLAREGGIATO per l'attuazione dell'area Nuova Estense in zona Vaciglio - elaborati dello Strumento Attuativo - Borgo Estense s.r.l. Via C. Pisacane n Carpi (MO) Oggetto : Opere di urbanizzazione Relazione preliminare sull'utilizzo delle fonti di energia rinnovabili ed alternative Attuatori La Corte Estense s.r.l. Via C. Pisacane n Carpi (MO) Progettisti Arch. Corrado Piccinini Arch. Silvia Piccinini Ing. Federico Salardi Elaborato n L scala data Gen '14 n protocollo ufficio tecnico
2 I N D I C E 1 PREMESSA OGGETTO DELLA RELAZIONE UBICAZIONE TIPO DI PIANO ED OBIETTIVI ANALISI DEL SITO ANALISI DEI CONSUMI ENERGETICI PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI CONSUMI TERMICI SPECIFICI PER RISCALDAMENTO CONSUMI TERMICI SPECIFICI PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA CONSUMI ELETTRICI SPECIFICI (CONDIZIONAMENTO ESCLUSO) CONSUMI ELETTRICI PER IL CONDIZIONAMENTO ESTIVO CONSUMI ELETTRICI SPECIFICI PER LE AREE COMUNI (PUBBLICA ILLUMINAZIONE, ECC.) ANALISI SULLA POSSIBILITÀ DI UTILIZZO DELLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI, AI SENSI DELL ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI REQUISITI DI RENDIMENTO ENERGETICO E SULLE PROCEDURE DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, DGR N DEL 26/09/2011, ALL. 2, PTI 21 E ANALISI SULLA POSSIBILITÀ DI INSERIMENTO DI IMPIANTI SOLARI TERMICI ANALISI SULLA POSSIBILITÀ DI INSERIMENTO DI POMPE DI CALORE DEL TIPO ARIA ACQUA PER LA COPERTURA DEL 35% (O DEL 50 %) DELLA SOMMA DEI CONSUMI COMPLESSIVAMENTE PREVISTI PER L ACQUA CALDA SANITARIA, IL RISCALDAMENTO E IL RAFFRESCAMENTO ANALISI SULLA POSSIBILITÀ DI INSERIMENTO DI IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI ANALISI SULLA POSSIBILITÀ DI INSERIMENTO DI UNITÀ DI MICRO O PICCOLA COGENERAZIONE AD ALTO RENDIMENTO E IN GRADO DI PRODURRE CONTEMPORANEAMENTE ENERGIA A COPERTURA DI QUOTE EQUIVALENTI DEI CONSUMI PREVISTI PER L ENERGIA TERMICA ED ELETTRICA DI CUI AL DGR N DEL 26/09/2011, ALL. 2, PTI 21 E 22.; VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEI FABBISOGNI ENERGETICI DI COMPARTO, PERCENTUALE DI COPERTURA MEDIANTE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO 2, SULLA BASE DI SOLUZIONI INDIVIDUATE COME FATTIBILI SOLUZIONE N 1: SOLUZIONE CON FOTOVOLTAICO E POMPE DI CALORE DEL TIPO ARIA ACQUA SOLUZIONE N 2: IMPIANTO DISTRIBUITO DI UNITÀ DI MICRO O PICCOLA COGENERAZIONE AD ALTO RENDIMENTO, DA REALIZZARSI PER EDIFICIO O PER AMBITO
3 0872FSPR pag. 2 di 11 1 Premessa In linea con quanto previsto dagli strumenti di programmazione energetica in vigore, si riportano le valutazioni preliminari relative al Comparto denominato Morane Borgo Estense del Comune di Modena (Mo). Le linee di azione ad oggi proposte dalle Pubbliche Amministrazioni riguardano: il risparmio energetico e l uso efficiente dell energia nel settore civile e terziario attraverso azioni di contenimento dei consumi energetici degli edifici, la riqualificazione e la certificazione degli edifici pubblici, la bioarchitettura e la domotica, l illuminazione pubblica; lo sviluppo delle fonti rinnovabili, quali il solare termico e il fotovoltaico; lo sviluppo della cogenerazione e della generazione distribuita ad alta efficienza (fonti energetiche assimilate alle rinnovabili) a copertura del fabbisogno di comparto con eventuale adozione di reti teleriscaldamento/raffrescamento urbano. Tra gli obiettivi proposti si elencano di seguito i diversi strumenti di pianificazione vigenti relativi al risparmio energetico: per le nuove urbanizzazioni si è fatto obbligo il rispetto dei requisiti minimi di prestazione energetica previsti dall Atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici quali Delibera Assemblea Legislativa 156/2008 e sue successive modifiche quali Deliberazione Giunta Regionale n del 26/09/2011 emanate dalla Regione Emilia Romagna); in particolare: o gli indici di prestazione energetica per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria; o i limiti per la trasmittanza termica degli elementi edilizi opachi e trasparenti; o il rendimento globale medio stagionale minimo; o il contenimento del fabbisogno energetico per il raffrescamento estivo; o l integrazione impiantistica con sistemi di domotica; o la produzione di Energia da impianti alimentati da Fonti Rinnovabili o assimilabili per la copertura di energia Termica od Elettrica degli edifici come riportato nella DGR n del 26/09/2011 ALLEGATO 2 Pti 21 e 22. riportati successivamente nel dettaglio nella presente Relazione. o la limitazione dei consumi di energia primaria non rinnovabile e le emissioni inquinanti climalteranti facendo ricorso all utilizzo di fonti energetiche rinnovabili o assimilate, quest ultime qualora ci sia l impossibilità tecnica di rispettare le disposizioni di cui ai p.ti A e C del Req Per i nuovi insediamenti si è fatto obbligatorio il ricorso a fonti energetiche rinnovabili o alla cogenerazione/trigenerazione per soddisfare almeno il 30% del fabbisogno di energia per il riscaldamento, l acqua calda per usi igienici sanitari e l energia elettrica (P.T.C.P., art. 83, comma 8). Per le nuove urbanizzazione o riqualificazioni con superficie utile totale superiore ai mq è fatto obbligo di valutare, ai sensi della L.R. 26/2004, art. 5, comma 4, la fattibilità tecnicoeconomica dell applicazione di impianti di produzione di energia a fonti rinnovabili, impianti di cogenerazione/trigenerazione, pompe di calore, sistemi centralizzati di riscaldamento e raffrescamento (P.T.C.P., art. 85, comma 2). Per interventi di nuove urbanizzazioni o riqualificazioni con superficie utile complessiva superiore a mq si impone come azione prioritaria l alimentazione termica degli edifici attraverso reti di teleriscaldamento con cogenerazione/trigenerazione (P.T.C.P., art. 85, comma 3).
4 0872FSPR pag. 3 di 11 Nei processi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti si accompagna una riduzione complessiva delle emissioni di CO 2 equivalente almeno pari al 50% rispetto a quelle della situazione preesistente, fatto salvo il rispetto delle normative nazionali e regionali (P.T.C.P., art. 85, comma 4). 2 Oggetto della Relazione 2.1 Ubicazione La presente relazione consiste in una valutazione preliminare sull utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili (in ottemperanza alla L.R. 26/2004, art. 5, comma 4,) nel Comparto denominato Morane Borgo Estense del Comune di Modena (Mo) che si estende in fregio a Via Morane con una superficie territoriale complessiva di circa 12 Ha e una superficie utile realizzabile pari a circa mq. Nel comparto oggetto di intervento si presume una unica tipologia d ambito caratterizzata da nuove edificazioni di tipo residenziale. In particolare gli interventi verranno realizzati in tempi successivi e nello specificoverranno costruiti: 1. l ambito oggetto di intervento privato [A1] in cui si prevedono circa mq di superficie utile con n. 283 unità abitative con una superficie utile di circa 75 mq ciascuna. I fabbricati si ipotizzano del tipo a palazzina con n. 4-6 piani e i relativi parcheggi di pertinenza dislocati nelle zona antistante gli edifici stessi. 2. l ambito oggetto di intervento privato del Comune [A2] in cui si prevedono circa mq di superficie utile con n. 23 unità abitative con una superficie utile di circa 75 mq ciascuna. L unico fabbricato si ipotizza del tipo a palazzina con n. 5 piani e i relativi parcheggi di pertinenza dislocati nelle zona antistante gli edifici stessi. 3. l ambito oggetto di intervento privato per edilizia convenzionata [B1], in cui si prevedono circa mq di superficie utile con n. 113 unità abitative con una superficie utile di circa 75 mq ciascuna. I fabbricati si ipotizzano del tipo a palazzina con n. 5-9 piani e i relativi parcheggi di pertinenza dislocati nelle zona antistante gli edifici stessi. 4. l ambito oggetto di intervento privato per edilizia in affitto [B2] in cui si prevedono circa mq di superficie utile con n. 131 unità abitative con una superficie utile di circa 65 mq ciascuna. I fabbricati si ipotizzano del tipo a palazzina con n. 5-6 piani e i relativi parcheggi di pertinenza dislocati nelle zona antistante gli edifici stessi. 2.2 Tipo di Piano ed obiettivi L intervento oggetto di studio della presente relazione energetica si sviluppa nell area Nuova Estense in zona Vaciglio del Comune di Modena (Mo). Per le valutazioni energetiche che si sviluppano di seguito si è ritenuto corretto ipotizzare un uso migliore dell energia rispetto al tradizionale approccio in cui è improntato il settore civile. In particolare, relativamente all involucro edilizio si presume l adozione di diversi accorgimenti edilizi atti a contenere le dispersioni termiche, intervenendo sui pacchetti murari ed includendo infissi a taglio termico con vetri a doppia camera basso emissivi. Per razionalizzare e ottimizzare il rendimento degli impianti si ipotizza invece di avere una distribuzione del calore mediante reti interne a pavimento, integrati da sistemi di regolazione e controllo della temperatura e dell umidità da posizionare in ogni ambiente.
5 0872FSPR pag. 4 di 11 L obiettivo della presente relazione è stimare il risparmio energetico negli impianti di produzione e distribuzione dell energia con l utilizzo di generatori a fonte rinnovabile e assimilabili quali il solare termico, il fotovoltaico -da installare sulle coperture degli edifici- e la cogenerazione. 3 Analisi del sito Dal punto di vista energetico si è tenuto conto degli elementi previsti dal documento regionale D.G.R. 21/2001 recante i Requisiti volontari per le opere edilizie al fine di raggiungere obiettivi di benessere ambientale e uso razionale delle risorse climatiche ed energetiche. L analisi del sito ha comportato la ricognizione dei dati reperibili in merito agli agenti fisici caratterizzanti il sito; tali parametri hanno condizionato, dal punto di vista energetico, le scelte tecniche e tecnologiche delle valutazioni che seguono. 4 Analisi dei consumi energetici Al fine della stima dei fabbisogni energetici, occorre ricostruire le curve di carico rappresentative della richiesta di potenza elettrica, termica e frigorifera del complesso residenziale in oggetto. Per svolgere tale valutazione si è proceduto facendo riferimento a tre giorni tipo, differenziati sulle stagioni (inverno, estate e mezza stagione), considerando le seguenti tipologie di fabbisogni energetici: ~ acqua calda sanitaria; ~ riscaldamento; ~ raffrescamento; ~ elettricità. Più in dettaglio, sono stati creati dei profili orari giornalieri di richiesta elettrica, termica e frigorifera per ognuna delle stagioni considerate; tali profili, ovvero giorni tipo, assunti costanti per tutta la stagione considerata, hanno permesso la stima dei fabbisogni energetici di tutto il complesso residenziale. È infatti evidente come tali fabbisogni energetici siano influenzati, sia quantitativamente che qualitativamente, dalla stagione dell anno considerata. In particolare, il Comune di Modena si colloca nella Zona Climatica E che prevede un periodo di accensione degli impianti di riscaldamento dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore giornaliere. Il limite superiore sulle ore giornaliere di riscaldamento consentite decade nell ipotesi di impiegare un impianto cogenerativo. 4.1 Prestazione energetica degli edifici Per ricostruire il fabbisogno di energia termica finalizzata al riscaldamento degli ambienti residenziali si è fatto riferimento alle specifiche prestazionali imposte dalla Direttiva Tecnica CasaClima (aggiornata a Marzo 2009). È da precisare che tale assunzioni vengono fatte ai fini della simulazione energetica qui presentata per il calcolo dei consumi termici. Pertanto, sulla base di esigenze tecnico-economiche dettate dal mercato dell edilizia, si prevede di edificare le palazzine del solo intervento [A1] in classe energetica (A) il cui fabbisogno di calore limite per il riscaldamento HWB NGF, riferito alla superficie netta, risulta essere pari a 30 kwh/mq anno. Per i restanti interventi (A2-B1-B2) si prevede di adottare la classe energetica (B) con un fabbisogno di calore limite per il solo riscaldamento pari a HWB NGF = 50 kwh/mq anno. 4.2 Consumi termici specifici per riscaldamento In merito alla stima dei consumi termici medi annui delle unità abitative, si sono ipotizzate le seguenti grandezze:
6 0872FSPR pag. 5 di 11 - il numero di piani fuori terra; - il numero delle unità abitative realizzabili; - la superficie utile media per unità abitativa. In base a tale considerazioni e tenuto conto dell indice di prestazione energetica HWB NGF adottato in conformità alla Direttiva Tecnica CasaClima (vedi Paragrafo 4.1), si è calcolato un fabbisogno di energia utile per il riscaldamento invernale complessivo pari a kwh anno, distintiti in: per il residenziale in classe (A) kwh per il residenziale in classe (B) kwh 4.3 Consumi termici specifici per la produzione di acqua calda sanitaria Analogamente a quanto fatto per il calcolo del fabbisogno di energia termica per il riscaldamento degli involucri a destinazione residenziale, per la stima del fabbisogno di energia per la produzione di ACS si fa riferimento a quanto indicato dalla norma UNI TS II, p.to 5.2.1, ovvero: per gli edifici residenziali si stima un fabbisogno giornaliero medio di acqua calda sanitaria pari a 1,6 l/mq dì (UNI TS II, prosp. 12). Pertanto, il comparto residenziale necessità di un fabbisogno di energia utile totale per la produzione di ACS pari a kwh anno così distinti: per il residenziale in classe (A) kwh per il residenziale in classe (B) kwh 4.4 Consumi elettrici specifici (condizionamento escluso) In merito alla stima dei consumi elettrici medi delle unità abitative, escluso il condizionamento, si sono ipotizzate le seguenti grandezze: - ogni alloggio sia abitato in media da n. 3 persone; - potenza media installata per ogni unità abitativa pari a 0,7 kw. Il fabbisogno elettrico annuo del complesso residenziale è stato stimato differenziando i consumi per le varie apparecchiature e valutando gli andamenti in funzione delle diverse stagioni (inverno, mezza stagione, estate); infatti tra i diversi periodi dell anno vi sono delle differenza nei consumi imputabili soprattutto al consumo delle apparecchiature frigorifere e agli impianti di condizionamento (computati a parte) che sono molto sensibili al variare delle condizioni climatiche, ed aumentano sensibilmente il consumo di energia in modo proporzionale al crescere della temperatura dell ambiente. Pertanto, il fabbisogno elettrico per il comparto residenziale ammonta kwh così distinti: per il residenziale in classe (A) kwh per il residenziale in classe (B) kwh 4.5 Consumi elettrici per il condizionamento estivo La ricostruzione del fabbisogno frigorifero del comparto residenziale è un operazione estremamente complessa e affetta da un notevole grado di aleatorietà; tale incertezza è dovuta soprattutto al gradiente individuale di fruizione del servizio. Tenendo conto della premessa appena fatta, si è considerato che ogni appartamento provveda al raffrescamento estivo mediante split, ipotizzando la presenza di condizionamento del 30% delle abitazioni con un impegno medio di 1,0 kw elettrico per unità. In totale si stima una richiesta elettrica annua per il raffrescamento estivo pari a kwh distinti in:
7 0872FSPR pag. 6 di 11 per il residenziale in classe (A) kwh per il residenziale in classe (B) kwh 4.6 Consumi elettrici specifici per le aree comuni (pubblica illuminazione, ecc.) Per quanto riguarda le aree comuni del comparto residenziale, si è tenuto conto di tutte le voci che concorrono a costruire il fabbisogno di elettricità di un complesso edificato (illuminazione delle aree comuni quali scale, garage, percorsi pedonali, forza motrice degli ascensori, saracinesche dei garage, ecc.) differenziandole, quando necessario, sia sulla base della stagione che delle ore della giornata. Le differenze nella richiesta di potenza oraria tra le varie stagioni, non sempre comunque sostanziali, sono essenzialmente dovute ai carichi elettrici per l illuminazione che, stagionalmente, viene calcolata in funzione delle ore di luce solare al giorno. Complessivamente, si somma un fabbisogno elettrico annuo di kwh così differenziato: per il residenziale in classe (A) kwh per il residenziale in classe (B) kwh
8 0872FSPR pag. 7 di 11 5 Analisi sulla possibilità di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, ai sensi dell Atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici della Regione Emilia Romagna, DGR n del 26/09/2011, All. 2, Pti 21 e 22. Secondo quanto riportato dalla normativa nazionale (D.Lgs. 311/2006, All. I, art. 12), e ribadito in forma più impegnativa nel DGR n del 26/09/2011, All. 2, Pti 21 e 22 in relazione alla produzione di Energia termica ed elettrica da impianti alimentati da Fonti Rinnovabili o assimilabili, ad oggi per la nuova realizzazione di edifici nell' Emilia Romagna è necessario ottemperare i seguenti requisiti. Punto 21) Utilizzo di fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia termica Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, è fatto obbligo in sede progettuale di prevedere l utilizzo di fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia termica dell edificio. a tal fine: a) nel caso di interventi di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione degli impianti termici in edifici esistenti, l impianto termico e/o l impianto tecnologico idrico-sanitario deve essere progettato e realizzato in modo da garantire la copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria; b) nel caso di edifici di nuova costruzione o di edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti e nei casi di cui alla Parte Prima, punto 3.1 lettera b), l impianto termico e/o l impianto tecnologico idricosanitario deve essere progettato e realizzato in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, 1) del 50% dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria e delle seguenti percentuali dei consumi di energia termica: 2a) per gli interventi per i quali la richiesta di titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 fino al 31 dicembre 2014: del 35% della somma dei consumi complessivamente previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. 2b) per gli interventi per i quali la richiesta di titolo edilizio è presentata a partire dal 1 gennaio 2015: del 50% della somma dei consumi complessivamente previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. Gli obblighi di cui alle precedenti lett. a) e lett. b) si intendono soddisfatti anche: I. con l'installazione nell'edificio o nel complesso edilizio di unità di micro o piccola cogenerazione ad alto rendimento e in grado di produrre energia termica a copertura di quote equivalenti dei consumi previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento, aventi caratteristiche conformi a quanto specificato in Allegato 15; II. mediante il collegamento alle reti di teleriscaldamento di cui al precedente punto 20, che copra l intero fabbisogno di calore per il riscaldamento degli ambienti e la fornitura di acqua calda sanitaria; III. mediante la partecipazione in quote equivalenti in potenza di impianti di produzione di energia termica alimentati da fonti rinnovabili o da unità di cogenerazione ad alto rendimento, anche nella
9 0872FSPR pag. 8 di 11 titolarità di un soggetto diverso dall'utente finale e realizzati anche mediante conversione di impianti esistenti, siti nel territorio del comune dove è ubicato l'edificio o in un ambito territoriale sovracomunale nel caso di specifici accordi. Punto 22) Utilizzo di fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia elettrica. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n.412, nel caso di edifici di nuova costruzione o di edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, è fatto obbligo in sede progettuale di prevedere l utilizzo delle fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia elettrica dell edificio. A tale fine è obbligatoria l installazione sopra o all interno dell edificio o nelle relative pertinenze di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, asserviti agli utilizzi elettrici dell'edificio, con caratteristiche tali da garantire il contemporaneo rispetto delle condizioni seguenti: a) potenza elettrica P installata non inferiore a 1 kw per unità abitativa e 0,5 kw per ogni 100 m 2 di superficie utile energetica di edifici ad uso non residenziale; b) potenza elettrica P installata non inferiore a: P = Sq/65, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 e fino al 31 dicembre 2014, P = Sq/50, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata a partire dal 1 gennaio 2015, dove Sq è la superficie coperta dell edificio misurata in m2. Gli obblighi di cui alle precedenti lett. a) e lett. b) si intendono soddisfatti (come al sopracitato pto 21) anche: I. con l'installazione nell'edificio o nel complesso edilizio di unità di micro o piccola cogenerazione ad alto rendimento e in grado di coprire quote equivalenti in potenza elettrica di impianti alimentati da fonti rinnovabili, aventi caratteristiche conformi a quanto specificato in Allegato 15; II. con la copertura di una quota equivalente in potenza elettrica mediante il collegamento ad un sistema efficiente di utenza (SEU) o a una rete locale di utenza (RLU), come definiti in Allegato 1, alimentate da fonti rinnovabili o da unità di cogenerazione ad alto rendimento, oppure mediante il collegamento alle reti di teleriscaldamento di cui al punto 20, unicamente quando queste siano asservite a unità di cogenerazione ad alto rendimento; III. mediante la partecipazione in quote equivalenti in potenza di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili o da unità di cogenerazione ad alto rendimento, anche nella titolarità di un soggetto diverso dall'utente finale e realizzati anche mediante conversione di impianti esistenti, siti nel territorio del comune dove è ubicato l'edificio o in un ambito territoriale sovracomunale nel caso di specifici accordi. 5.1 Analisi sulla possibilità di inserimento di impianti solari termici Per i singoli edifici del presente comparto, in base alle ipotesi urbanistiche fatte (superficie disponibile, giusto orientamento, ecc.), si rileva la possibilità di installare tutto il solare termico necessario a coprire il 50% del fabbisogno per l acqua calda sanitaria.
10 0872FSPR pag. 9 di Analisi sulla possibilità di inserimento di Pompe di Calore del tipo Aria Acqua per la copertura del 35% (o del 50 %) della somma dei consumi complessivamente previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. In accordo con il DGR n del 26/09/2011, All. 2, Pto 21 (Utilizzo di fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia termica) è richiesta la copertura del 35% (o del 50 % se richiesta di titolo edilizio è presentata a partire dal 1 gennaio 2015) della somma dei consumi complessivamente previsti per l acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento mediante impianti alimentati da Fonti Rinnovabili o assimilabili. E possibile soddisfare i predetti requisiti con l installazione di Pompe di Calore del tipo Aria Acqua. La posizione privilegiata di queste apparecchiature sarà la copertura dell edificio in quanto questa ubicazione consente: Migliore scambio termico; Impatto acustico ridotto; Contenimento dell impatto estetico/architettonico. Per il completo adempimento dei requisiti di cui al DGR n del 26/09/2011sarà necessaria l osservanza anche del Punto 22, Utilizzo di fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia elettrica e quindi della concomitante installazione di impianti solari fotovoltaici. (vedi par successivo). Si esclude l installazione di pompe di calore geotermiche infatti dato l elevato carico termico e frigorifero richiesto dall intero comparto, sarebbe necessaria la realizzazione di un numero consistente di pozzi geotermici per la posa di sonde verticali. Tenuto conto degli interassi da mantenere tra le sonde verticali per consentire la rigenerazione del terreno e vista la conseguente elevata area da occupare, e conseguente estensione planimetrica dell impianto di distribuzione, si ritiene che la proposta di una centrale termica di comparto alimentata da una o più pompe di calore geotermiche sia troppo impegnativa dal punto di vista economico e di esecuzione tecnica. Viene scartata inoltre l ipotesi di realizzare le sonde in senso orizzontale vista la non fattibilità di sviluppo delle stesse. È bene sottolineare che in esperienze precedenti sul territorio della provincia di Modena si è verificato un tempo di ritorno dell investimento di medio-lungo periodo. 5.3 Analisi sulla possibilità di inserimento di impianti solari fotovoltaici. In accordo con il DGR n del 26/09/2011, All. 2, Pto 22 (Utilizzo di fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia elettrica) è richiesto il contemporaneo rispetto delle condizioni seguenti: a) potenza elettrica P installata non inferiore a 1 kw per unità abitativa; b) potenza elettrica P installata non inferiore a: P = Sq/65, o (P = Sq /50, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata a partire dal 1 gennaio 2015), In base all orientamento del Comparto e stimata l estensione di copertura disponibile e richiesta per ogni edifico, è verificata la possibilità di installare un generatore fotovoltaico con le seguenti caratteristiche prestazionali e con le seguenti modalità d installazione: copertura fotovoltaica orientata verso Sud con pannelli in silicio policristallino da 230 Wp, su struttura metallica, tale da coprire parte il minimo obbligatorio imposto dal DGR n
11 0872FSPR pag. 10 di Analisi sulla possibilità di inserimento di unità di micro o piccola cogenerazione ad alto rendimento e in grado di produrre contemporaneamente energia a copertura di quote equivalenti dei consumi previsti per l energia termica ed elettrica di cui al DGR n del 26/09/2011, All. 2, Pti 21 e 22.; E possibile ottemperare ad entrami i requisiti di cui al DGR n del 26/09/2011, All. 2, Pti 21 e 22 Utilizzo di fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia termica ed energia elettrica, con la installazione nei singolo edifici o a servizio di interi ambiti di unità di di micro o piccola cogenerazione ad alto rendimento. Queste apparecchiature presentano elevata efficacia e la massima funzionalità in relazione alla presente tipologia edificatoria: 1. Presentano impatto edilizio contenuto se opportunamente ubicate in opportune aree o ambienti attentamente individuati sin dalle prime fasi di progettazione. 2. Riducono l onere strutturale ed economico necessario alla realizzazione delle strutture di sostegno dei sistemi fotovoltaici da installare in copertura che risultano proporzionalmente più onerose all aumento del n dei piani dell edificio. 3. Consentono di ottemperare contemporaneamente ai vigenti requisiti in materia di produzione di energia da impianti a fonti rinnovabili sia per la parte elettrica che termica. 4. Questa tipologia impiantistica risulta coerente allo sviluppo edificatorio del presente comparto che, data la contingente situazione economica nazionale ed internazionale, imporrà di realizzare l intero intervento per stralci successivi. 5. Mediante le unità di micro o piccola cogenerazione è possibile realizzare edifici o ambiti del comparto autonomi dal punto di vista energetico senza dovere anticipare la costruzione di Centrali di Cogenerazione a servizio dell intero comparto che risulterebbero efficienti e produttive solo al completamento dell intero intervento, con elevati costi di manutenzione e di mancato ritorno dell investimento. 5.5 Valutazione complessiva dei fabbisogni energetici di comparto, percentuale di copertura mediante Fonti Energetiche Rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2, sulla base di soluzioni individuate come fattibili. Soluzione n 1: Soluzione con Fotovoltaico e Pompe di Calore del tipo Aria Acqua. Da quanto sopra esposto si verifica che, per garantire il raggiungimento della produzione del 30% del fabbisogno di energia del comparto mediante fonti rinnovabili (secondo quanto previsto dall art. 83, comma 8 del P.T.C.P. di Modena attualmente in vigore), vi è la possibilità di installare in copertura impianti a Pompe di calore del tipo Aria-Acqua. E tuttavia doveroso segnalare le seguenti criticità: 1. Elevata difficoltà realizzativa e conseguente inevitabilmente vincolo all aspetto architettonico ed estetico dell intervento. Per ottenere i valori di cui sopra si è ipotizzato un utilizzo della copertura pari al 40% della superficie del tetto così determinata: riduzione della copertura complessiva del 50% per il giusto orientamento verso Sud; riduzione del 10% per disponibilità della copertura limitata dalla presenza di vani tecnici quali: impianto dell ascensore, camini di estrazione aria ed esalazione, tipologia costruttiva della falda e dimensioni standard modulari dei pannelli.;
12 0872FSPR pag. 11 di 11 Sono quindi evidenti le conseguenti difficoltà realizzative ed i vincoli imposti all estetica dell edificio. 2. Disomogeneità nel sistema di produzione dell energia a servizio del comparto. L eventuale impossibilità di reperire l ulteriore quota parte di superficie per l installazione di impianti fotovoltaici, con sistemi a terra o su coperture di edifici tecnologici di servizio, rende obbligatoria l integrazione con impianti cogenerativi di piccola taglia, determinando la disomogeneità nella produzione di energia sopra indicata. Soluzione n 2: Impianto distribuito di unità di micro o piccola Cogenerazione ad Alto Rendimento, da realizzarsi per edificio o per ambito. A fronte delle suddette criticità, al fine di garantire con assoluta certezza il rispetto del 30% del fabbisogno di energia, si conferma anche in questa casistica, in quanto più efficace, la produzione mediante unità di micro o piccola Cogenerazione ad Alto Rendimento. La suddetta impiantistica è in grado di servire l intero comparto, e non è finalizzata al solo soddisfacimento del 30%, ma sarebbe in grado di garantire, oltre ai n 5 puti già evidenziati al par 4.4: omogeneità nella produzione di energia; economicità di scala nell ottica del ritorno dell investimento in tempi più contenuti rispetto a sistemi con tipologia differenziata; riduzione massima di emissioni di CO 2 climalteranti; ottimizzazione dei rendimenti. Si indica che l analisi energetica qui svolta è di tipo preliminare e solo a seguito della definizione dei volumi, delle tipologie architettoniche e delle tempistiche di realizzazione degli interventi e quindi in una fase più avanzata della progettazione, potranno essere confermate con maggiore attendibilità le presenti valutazioni energetiche e, conseguentemente, definite le soluzioni da adottare per il soddisfacimento dei requisiti energetici prescritti dalla normativa
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