PROGETTO OSSERVATORIO TARIFFE E TRIBUTI LOCALI Rapporto

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1 PROGETTO OSSERVATORIO TARIFFE E TRIBUTI LOCALI Rapporto L osservatorio è uno strumento di informazione dei cittadini adottato con il Programma Generale denominato Informazione ed assistenza ai consumatori ed agli utenti della Regione Umbria e realizzato con l utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. L AUR da anni cura la parte scientifica del progetto, occupandosi di analizzare i dati raccolti (dalle associazioni dei consumatori presso i Comuni umbri e presso gli ATI) con l obiettivo di fornire indicazioni sui principali oneri a carico del cittadino relativamente alle seguenti tasse o tariffe: Addizionale comunale Irpef Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) L occupazione del suolo pubblico: TOSAP e COSAP Il servizio di nettezza urbana: TARSU e TIA Il Servizio Idrico Integrato (SII) Gli asili nido comunali Le mense scolastiche I trasporti scolastici I trasporti pubblici locali 1

2 Servizio Idrico Integrato: il costo del servizio per le utenze domestiche dei residenti ( ) di Meri Ripalvella Il FOCUS del convegno del 19 luglio 2012 riguarda il costo del servizio idrico integrato per le utenze domestiche dei residenti e rappresenta un anticipazione dei risultati contenuti nel Rapporto Osservatorio tariffe e tributi locali che uscirà a settembre 1. Anni di riferimento: Fonte dati: rilevazione presso gli Ambiti Territoriali Integrati (ATI) umbri 2. Variabili analizzate: variazioni ( ) delle tariffe (fisse e a consumo) e della spesa sostenuta da una famiglia tipo per il Servizio Idrico Integrato (acqua, fognatura e depurazione) 3. La trasformazione degli Ambiti Territoriali Umbri In ottemperanza alle disposizioni nazionali (legge quadro 36/1994, meglio conosciuta come Legge Galli, recante Disposizioni in materia di risorse idriche) la regione Umbria aveva diviso il territorio regionale nei tre seguenti Ambiti Territoriali Ottimali (l.r. 43/1997): ATO 1: comuni dell Alto Tevere, dell Alto Chiascio e del Perugino-Trasimeno; ATO 2: comuni del Ternano, dell Amerino, dell Orvietano e del Narnese; ATO 3: comuni del Folignate, dello Spoletino e della Valnerina. 1 Un altro focus sul Servizio di Nettezza Urbana ha avuto luogo il 5 Luglio 2012 a Perugia. 2 Hanno aderito alla rilevazione tutti gli ATI umbri. 3 Si ribadisce che l analisi proposta nel presente contributo, riguarda le tariffe (fisse e a consumo) applicate dagli ATI umbri al SII (acqua, fognatura e depurazione) per le utenze domestiche dei residenti. Non vengono analizzati ulteriori elementi quali: l equilibrio della gestione del servizio, i livelli di qualità del servizio e l entità degli investimenti pro capite. 2

3 ATO 1 e l ATO 2 hanno rispettivamente affidato il servizio all Umbria Acque Spa e alla Servizio Idrico Integrato Scpa, società miste in cui il partner privato è stato scelto con gara ad evidenza pubblica (ex art. 115 c.5 b, DLgs 267/2000) mentre l ATO 3 ha individuato come gestore, attraverso un affidamento diretto (in house), la Valle Umbra Servizi Spa, società interamente pubblica. La geografia degli Ambiti Territoriali muta nel 2009, anno in cui vengono attuate le disposizioni della legge regionale n 23 del 18 luglio 2007 con la quale la Regione ha approvato ed istituito (delibera del consiglio regionale n 274 del 16/12/2008) una nuova forma di cooperazione degli enti locali umbri: gli Ambiti Territoriali Integrati (ATI). I tre Ambiti Territoriali Ottimali divengono 4 Ambiti Territoriali Integrati coincidenti con i distretti socio-sanitari 4 ed a questi vengono affidate, per tutti i comuni che ne fanno parte, funzioni che vanno dalla sanità, all integrazione socio-sanitaria, ai rifiuti, al turismo ed al ciclo idrico integrato. Sostanzialmente i comuni dell ex ATO 1 vanno a costituire gli ATI 1 e 2. L ATI 3 coincide con l ex ATO 3 mentre l ATI 4 è il precedente ATO 2. I gestori del servizio idrico sono gli stessi e cioè: Umbra Acque Spa per ATI 1 e 2, Valle Umbra Servizi Spa per ATI 3 e Servizio Idrico Integrato Scpa per ATI 4. Data la scelta dello stesso gestore da parte di ATI 1 ed ATI 2, osserveremo nel proseguo l applicazione dello stesso tariffario per il SII agli utenti residenti nei comuni appartenenti ai due ambiti 5. 4 I quattro ATI umbri individuati dalla L.R. 23/2007 sono: ATI 1: Citerna, Città di Castello, Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Lisciano Niccone, Monte S.M. Tiberina, Montone, Pietralunga, S. Giustino, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Umbertide; ATI 2: Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Collazzone, Corciano, Deruta, Fratta Todina, Magione, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Piegaro, San Venanzo,Todi,Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Valfabbrica; ATI 3: Bevagna, Campello sul Clitunno, Cascia, Castel Ritaldi, Cerreto di Spoleto, Foligno, Giano dell Umbria, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Monteleone di Spoleto, Nocera Umbra, Norcia, Poggiodomo, Preci, S. Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spello, Spoleto, Trevi, Vallo del Nera, Valtopina; ATI 4: Acquasparta, Allerona, Alviano, Amelia, Arrone, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi dell Umbria, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ferentillo, Ficulle, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Montefranco, Montegabbione, Monteleone d Orvieto, Narni, Orvieto, Otricoli, Parrano, Penna in Teverina, Polino, Porano, San Gemini, Stroncone, Terni. 3

4 Il canone fisso Il canone fisso è parte integrante dell onere che ogni utenza è chiamata a sostenere per il SII e non dipende dal utilizzo del servizio essendo dovuto anche in corrispondenza di consumi nulli: il presupposto che fa scattare l obbligo di corrispondere tale importo, infatti, è l aver stipulato un contratto di fornitura, l essere, cioè, intestatari dell utenza. Nel 2010, il canone fisso di un utenza domestica residente assume il suo valore massimo nell ATI 3 (37 /annui), intermedio nell ATI 4 (31 /annui) e minimo nell ATI 1 e 2 (33 /annui). Nel 2005 la situazione era ben diversa e vedeva la situazione opposta agli estremi e cioè, l ATI 3 che nel 2010 applica il canone più oneroso, nel 2005 era la più economica mentre gli ATI 1 e 2, che nel 2010 applicano i canoni più contenuti, erano i più onerosi nel A ben vedere è nel 2009 che si è verificato il cospicuo rialzo osservato per il canone fisso applicato ai consumi domestici dei residenti nei comuni dell ATI 3: il canone aumenta di ben 10 /annui dal 2008 al 2009 (nello stesso anno gli incrementi per gli altri ambiti sono dell ordine di 2 /annui). Canone fisso applicato al SII dagli ATI umbri. Valori in euro correnti e variazioni percentuali ( ) euro ,5 27,2 29,1 30,7 32,7 33,3 15,0 146,9% 35,0 37,0 20,0 22,1 25,0 20,0 24,0 25,7 27,4 29,3 31, ,5% 4 0 ATI 1 e 2 ATI 3 ATI var (%) 56,9% 5 All interno dell ATI 1 permane il regime speciale, con tariffe ridotte, per il consumo domestico e condominiale dei residenti nei comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo. Non essendo tuttavia pervenuti all Osservatorio, i tariffari applicati a tali Comuni per gli anni 2009 e 2010, non se ne tiene conto nella presente analisi. Le informazioni inerenti a tali Comuni saranno presenti nell edizione finale del Rapporto. 4

5 Le tariffe per i residenti Prima di procedere con l analisi delle quote a consumo del servizio idrico in uso negli ambiti territoriali umbri, è necessario premettere che, mentre i tariffari dell ATI 1 e 2 e dell ATI 3 sono abbastanza simili, quello dell ATI 4 è del tutto peculiare. Se, infatti, è vero che i piani tariffari dei quattro ambiti sono tutti accomunati da una struttura a gradini ovvero a blocchi crescenti che prevede una serie di scaglioni in termini di consumo annuo, cui sono associate tariffe via via crescenti: se il consumo supera il limite superiore del primo scaglione, all eccedenza viene applicata la tariffa (più elevata) relativa al secondo scaglione e così via. La ratio di questa struttura tariffaria può essere ritrovata nella volontà di scoraggiare i consumi eccessivi (attraverso un costo marginale crescente) garantendo, al contempo, costi inferiori per quei livelli di consumo considerati essenziali. E altrettanto vero che l articolazione tariffaria dell ATI 4 differisce da quella degli altri tre ambiti per due particolarità: la diversa unità di misura con la quale viene definita l ampiezza degli scaglioni (i litri per abitante al giorno anziché i mc per utente all anno) 6 e un articolazione in fasce tariffarie dall ampiezza non costante, ma differente a seconda del numero di componenti l utenza. Tale diversità fa si che non si possano fare confronti immediati tra le tariffe a consumo dell ambito ternano con quelle applicate negli altri tre ambiti: un raffronto, come vedremo nel proseguo, sarà possibile solo ricorrendo a opportuni esercizi di simulazione. Inoltre, l ATI 1 e 2 e l ATI 3, pur definendo entrambi 4 scaglioni in termini di consumo annuo (espresso in mc per utenza), prevedono gradini di differente ampiezza che mal si prestano a confronti circa la maggiore (minore) onerosità. Pertanto, in un primo momento, si analizzano separatamente le tariffe a consumo dei vari ambiti (le tariffe di ATI 1 e ATI 2, data l applicazione dello stesso piano tariffario, sono considerate congiuntamente). 6 Questa peculiarità del sistema di tariffazione dell Ato 2 non crea grandi problemi quando si volessero confrontare le tariffe a consumo dei tre ambiti. Per rendere tali valori equivalenti a quelli dei rimanenti territori è sufficiente, infatti, effettuare un opportuna conversione che si ottiene dividendo per e moltiplicando per 365 i litri giornalieri per abitante (si veda tabella 2). 5

6 Tariffe a consumo per uso domestico residente applicata al servizio idrico negli ATI 1 e 2 Il piano tariffario adottato per le utenze domestiche del servizio idrico nei comuni degli ATI 1 e 2 prevede, come precedentemente detto, quattro scaglioni di consumo annuo cui sono associate tariffe via via crescenti. Nel 2010, si va dai 0,18 per metro cubo consumato del primo scaglione (di ampiezza pari a 70 mc per utente all anno) ai 2,11 dei maggiori consumi (oltre 240 mc/annui per utente). Dal 2005 al 2010, vi è stato un progressivo aumento delle tariffe a consumo che aumentano di oltre il 30% in ognuno degli scaglioni esaminati indipendentemente, quindi, dai livelli di consumo. ATI 1 e 2*: quota variabile per uso domestico residente applicata al servizio idrico. Valori in euro correnti e variazioni percentuali ( ) /mc 2,2 2,0 1,8 1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0, fasce (mc/ut/aa) (*) Tutti i comuni dell ATI 1 e 2 eccetto Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo e Sigillo. Tariffe a consumo per uso domestico residente applicata al servizio idrico nell ATI 3 L ATI 3, come i precedenti ambiti, adotta una struttura a gradini ovvero a blocchi crescenti che prevede una serie di scaglioni in termini di consumo annuo, cui sono associate tariffe via via crescenti: se il consumo supera il limite superiore del primo scaglione (0 20 mc annui per utenza) 6

7 al quale, nel 2010, è associata una tariffa di 0,47 /mc, all eccedenza viene applicata la tariffa più elevata (0,54 /mc) relativa al secondo scaglione (da 20 a 80 mc/ut/aa) e così via fino a giungere allo scaglione dei massimi consumi (oltre 160 mc/ut/aa) superato il quale la tariffa sale a 1,67 /mc. Nel periodo , l incremento delle tariffe a consumo per il servizio idrico dei residenti nei comuni dell ATI 4 è pari a 44,7% indipendentemente dalla fascia considerata. ATI 3: quota variabile per uso domestico residente applicata al servizio idrico. Valori in euro correnti e variazioni percentuali ( ) /mc 1,7 1,6 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 1,0 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 fasce (mc/ut/aa) Tariffe a consumo per uso domestico residente applicata al servizio idrico nell ATI 4 Il piano tariffario applicato dall ATI 4, come preannunciato, mostra sostanziali differenze rispetto a quello degli altri ambiti umbri. Pur prevedendo anche esso una struttura a gradini, non fissa l ampiezza degli scaglioni in termini di consumo per utenza ma in base ad una dotazione individuale (per ogni singolo componente dell utenza) che non è costante ma decresce all aumentare del numero dei componenti dell utenza (secondo parametri moltiplicativi individuati da apposite scale di conversione). Il sistema di tariffazione adottato dall ambito di Terni presume una sorta di economia di scala nel consumo domestico, come se al crescere del numero di componenti, il fabbisogno di acqua cresca meno che proporzionalmente. Il grafico Tariffe del 7

8 servizio idrico per uso domestico residente applicate nell ATI 4 rappresenta il metodo adottato dall ATI 4; si riportano in ascissa gli scaglioni, e in ordinata le relative tariffe, nelle diverse ipotesi di composizione dell utenza (1, 2, 3, 4, 5 persone): è evidente come la stessa tariffa (ad esempio quella più bassa, pari a 0,32 ), sia applicata ad un livello di consumo che è più contenuto nel caso di famiglia monocomponente (fino a 37 mc) e che cresce man mano che aumenta la numerosità dell utenza (per 4 componenti, ad esempio, l ampiezza del primo scaglione arriva a 113 mc). Tariffe del servizio idrico per uso domestico residente applicate nell ATI 4. Valori in euro correnti (2010) /mc 4,2 4,0 3,8 3,6 3,4 3,2 3,0 2,8 2,6 2,4 2,2 2,0 1,8 1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 fasce (mc/ut*aa) persona 2 persona 3 persone 4 persone 5 persone Dal 2005 al 2010, proprio come osservato negli altri ambiti, si assiste ad un incremento delle tariffe a consumo applicate per il servizio idrico alle utenze domestiche dei residenti nei comuni dell ATI4. Tali rincari sono stati differenti da scaglione a scaglione ed hanno penalizzato i consumi più elevati. Si rileva, in sostanza, un incremento tariffario crescente al crescere delle fasce di consumo: dal rialzo del 33% delle fasce agevolate al più ben sostanzioso aumento (circa 80%) dell ultima fascia di consumo (oltre 88 mc). 8

9 ATI 4: quota variabile per uso domestico residente applicata al servizio idrico. Valori in euro correnti e variazioni percentuali ( ) /mc 4,4 4,0 3,6 3,2 2,8 2,4 2,0 1,6 1,2 0,8 0,4 0, fasce (mc/ab*aa) Rispetto al 2005, dunque, in ciascuno dei quattro ambiti umbri si sono verificati incrementi piuttosto consistenti delle tariffe a consumo applicate ad un utenza domestica residente. Nell ATI 1 e 2 e nell ATI 3 il rincaro è stato uniforme per tutte le fasce tariffarie: l incremento è stato più contenuto nei primi ambiti (31% contro il 45% dell ATI 3). Nell ATI 4, invece, i rincari sono stati differenti da scaglione a scaglione ed hanno penalizzato i consumi più elevati (dal 33% del primo scaglione all 81% dell ultima fascia). Tali incrementi tariffari, attribuibili in parte alla maggiore attenzione che oggi si pone nella ricerca dell equilibrio economico, potrebbero derivare anche da miglioramenti qualitativi del servizio derivanti da investimenti effettuati dai vari gestori del servizio ma tale aspetto dell incremento tariffario non è indagabile con i dati a disposizione. 9

10 La spesa per l acqua dei residenti Il passo successivo nell analisi dei costi affrontati per il servizio idrico da un utenza domestica residente consiste nella quantificazione della spesa familiare complessiva per la distribuzione idrica: la funzione di spesa, calcolata per ciascun ambito, consente di quantificare l onere sostenuto in ogni territorio per ogni possibile livello di consumo considerato ed è ottenuta dalla somma del costo fisso 7 e di quello variabile 8. In un primo momento, l ATI 4 continua ad essere trattato separatamente dagli altri ambiti proprio per il diverso sistema di tariffazione che lo contraddistingue; successivamente, per poter effettuare confronti tra tutti gli ambiti territoriali umbri, sono state effettuate delle ipotesi di studio che hanno consentito simulazioni di spesa raffrontabili. La funzione di spesa calcolata per gli ATI 1, 2 e 3 (nel grafico) mostra un vantaggio degli utenti dei primi due ambiti: il gap tra le due funzioni di spesa è più contenuto in corrispondenza dei consumi più bassi (fino 40 mc), cresce, poi, nelle fasce di consumo centrali per tornare a ridursi in corrispondenza dei consumi più elevati (oltre 250 mc). Funzioni di spesa annue del servizio idrico (2010): ATI 1*, ATI 2 e ATI correnti Ati 1 e 2 Ati 3 mc (*) Tutti i comuni dell ATI 1 ad eccezione di Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo e Sigillo. 7 Non si è invece tenuto conto di altri ulteriori costi cui l utente potrebbe essere chiamato a far fronte, come quelli di bollo, allaccio, deposito cauzionale, subentro, voltura, in quanto sostenuti saltuariamente o una tantum. 8 Quest ultimo è stato ottenuto considerando la specifica articolazione per scaglioni di ogni ambito. 10

11 La situazione si fa più complicata quando si passa ad analizzare la funzione di spesa di un utenza domestica residente appartenente all ATI 4. Infatti, a causa della modulazione dell ampiezza degli scaglioni in base alla numerosità della famiglia, non si ottiene una sola funzione di spesa ma tante: una per ogni ipotesi effettuata sulla numerosità dell utenza questo perché lo stesso livello di consumo comporta un onere diverso a seconda dei componenti che lo hanno generato. Dall analisi delle cinque funzioni di spesa calcolate (una per ogni ipotesi di composizione dell utenza), si rileva una certa uniformità di costo fino a 40 mc, a partire da tale livello di consumo la spesa relativa ad un single comincia a distanziare sensibilmente quella relativa a 2 persone (perché per all utenza monocomponente si applica la tariffa relativa allo scaglione di consumo superiore); a sua volta, la famiglia di 2 componenti fa registrare una spesa superiore a quella di 3 componenti che, ovviamente, supererà per un dato livello di consumo quella calcolata per un utenza composta da 4 persone. Tali differenze diventano sempre più accentuate man mano che aumenta il consumo. Funzioni di spesa annue del servizio idrico (2010): ATI 4 correnti persona 2 persone 3 persone 4 persone 5 persone mc 11

12 L esistenza di più funzioni di consumo per gli utenti dell ATI 4 implica un inconfrontabilità immediata delle funzioni di spesa dei quattro ambiti che possono essere raffrontati solamente mediante una serie di comparazioni distinte: una per ogni ipotesi circa la composizione dell utenza dell ambito ternano. Di fatto si tratterà di confrontare le funzioni di spesa dell ATI 1, 2 e 3 (che resteranno sempre le stesse nelle varie ipotesi) con quelle riferite alle singole tipologie di famiglie dell ATI 4. Analizzando l ipotesi di un utenza monocomponente si rileva la maggiore onerosità dell ATI 3, a causa della maggiore incidenza dei costi fissi, fino a 60 mc di consumo annui, dopo tale livello, la situazione cambia considerevolmente, infatti, la spesa dell ATI 4 diventa superiore a quella dell ATI 3 e, di conseguenza, anche degli altri ambiti che, come avevamo avuto modo di osservare precedentemente, mostrano una funzione di spesa sottostante quella dell ATI 3. Tale maggiore spesa diviene sempre più evidente all aumentare del consumo annuo questo perché il sistema di tariffazione dell ATI 4 disincentiva, ritenendolo ingiustificato, l eccesivo consumo di acqua da parte di un single. Occorre comunque precisare che, anche se per completezza di analisi viene riportato anche il caso di un alto consumo da parte di una famiglia monocomponente, di fatto si tratta di una situazione il cui verificarsi è ragionevolmente improbabile. Dal confronto delle funzioni di spesa nell ipotesi che l utenza sia composta da due persone, emerge ancora una maggiore onerosità dell ATI 3 fino ad un livello di consumo pari a 115 mc/annui circa quando la spesa dell ATI 4 diventa di nuovo più elevata. Volendo fare un esempio di consumo ragionevole (100 mc annui), otterremmo una spesa annua per la distribuzione idrica (comprensiva di quota fissa) di circa 98 nell ATI 3, di 90 nell ATI 4 e di 69 nell ATI 1 e 2. Anche nel caso in cui si consideri una famiglia composta da tre persone, la spesa sostenuta nell ATI 3 è la più elevata fino ad un livello di consumo annuo di 222 mc, da tale livello la funzione di spesa dell ATI 4 domina le altre. L ATI 1 e 2 continuano ad essere gli ambiti più convenienti e, infatti, la 12

13 spesa annua sostenuta in tali ambiti, per una ragionevole ipotesi di consumo (150 mc/annui), ammonta a 109 /annui contro i 127 /annui dell ATI 4 e i ben 146 /annui dell ATI 3. Per quanto attiene, infine, le funzioni di spesa calcolate nell ipotesi di utenza composta da 4 persone, si evince che in corrispondenza di consumi più elevati (probabilmente raggiunti da una famiglia di 4 componenti) l ATI 4 è la meno onerosa. La modulazione tariffaria, applicata dall ambito ternano, favorisce infatti i nuclei più numerosi estendendo la tariffa base fino a un consumo pari a 113 mc/annui. Funzioni di spesa annue del servizio idrico negli ATI umbri*. Valori in euro correnti (2010) 1 componente 2 componenti Ati 1 e 2 Ati 3 Ati 4 mc Ati 1 e 2 Ati 3 Ati 4 mc 3 componenti 4 componenti Ati 1 e 2 Ati 3 Ati 4 mc mc Ati 1 e 2 Ati 3 Ati 4 (*) Esclusi i comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo e Sigillo. 13

14 I tariffari per fognatura e depurazione Le tariffe In questa parte della ricerca ci occuperemo, in un primo momento, dell analisi dei tariffari per i servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue, secondariamente, dalle tariffe applicate si risalirà al calcolo ed alla rappresentazione della funzione di spesa per tale componente del SII, proprio come precedentemente fatto per la distribuzione idrica. I tariffari adottati da ATI 3 ed ATI 4 sono in realtà un unica tariffa che non varia al variare del livello di consumo: nel 2010, il costo unitario (al mc) dei servizi di depurazione e fognatura è leggermente superiore nell ATI 4 (0,72 /mc) rispetto all ATI 3 (0,67 /mc). L ATI 1 e 2, invece, prevedono un articolazione tariffaria a gradini (come per il servizio di distribuzione idrica solo che, in questo caso, gli scaglioni e le tariffe sono tre come riportato nel grafico): si va dai 0,66 /mc del primo scaglione ai 1,21 /mc dell ultimo. Si precisa, inoltre, che per quanto attiene i servizi di depurazione e fognatura, non esiste il regime speciale previsto per la fornitura idrica a favore dei residenti nei comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo e Sigillo. Rispetto alle tariffe del 2005, in ogni ambito si rilevano cospicui rincari dei costi per i servizi considerati: nell ATI 4 il maggior incremento (89,5%), segue l ATI 1 e 2 che aumentano in modo differenziato le tariffe dei tre scaglioni previsti dal tariffario, il maggior rincaro 53% si rileva in corrispondenza delle fasce di consumo più basse mentre il rialzo della sola ultima fascia (42%) è inferiore a quello verificato nell ATI 3 che si caratterizza, tuttavia, per il più contenuto, per quanto rilevante, aumento tariffario (45%). 14

15 ATI 3 e 4: quota variabile per uso domestico residente applicata ai servizi di DEPURAZIONE e FOGNATURA: valori in euro correnti e variazioni percentuali ( ) tariffe 2010 ( /mc) variazione (%) ATI 3 0,67 44,7 ATI 4 0,72 89,5 ATI 1 e 2: quota variabile per uso domestico residente applicata ai servizi di DEPURAZIONE e FOGNATURA: valori in euro correnti e variazioni percentuali ( ) /mc 1,3 1,2 1,1 1,0 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 fasce (mc/ut/aa) La spesa Come preannunciato, passiamo ora al calcolo e alla rappresentazione delle funzioni di spesa per i servizi di fognatura e depurazione; per ciascun ambito si è riprodotta e confrontata la spesa annua 9 sostenuta da un utenza domestica di residenti. Si osserva una certa omogeneità delle tre funzioni nel primo tratto di consumo, con uno svantaggio per gli utenti dell ATI 4, ma non appena la funzione 9 In corrispondenza del caso di consumo nullo non vengono evidenziati i costi fissi perché, sebbene questi ultimi siano relativi all intero SII, sono stati conteggiati all interno delle funzioni di spesa dell acqua. 15

16 dell ATI 1e 2 forma un gomito, ovvero quando il consumo supera il primo scaglione e scattano le tariffe maggiori, la spesa di tali ambiti diventa sensibilmente più alta rispetto a quella dell ATI 4 (a partire da 190 mc/annui). Funzioni di spesa annue del servizio di DEPURAZIONE E FOGNATURA* negli ATI umbri. Valori in euro correnti (2010) correnti Ati 1 e 2 Ati 3 Ati mc (*) In corrispondenza del caso di consumo nullo non vengono evidenziati i costi fissi perché, sebbene questi ultimi siano relativi all intero SII, sono stati conteggiati all interno delle funzioni di spesa dell acqua. La spesa per il SII di alcune famiglie tipo Questa ultima parte della ricerca completa l esame del costo del SII fornendo alcune simulazioni di spesa relative a ipotesi di consumo prefissate. Tali esercizi di simulazione consentono una migliore lettura delle differenze di spesa inter-ati, perché permettono di quantificare puntualmente il vantaggio-svantaggio di un ambito rispetto agli altri. Applicando, inoltre, alle stesse ipotesi di studio (consumi e composizioni familiari) i tariffari in uso nell anno assunto come base, si possono cogliere a pieno le variazioni di spesa registrate tra il 2005 e il

17 Le simulazioni di spesa effettuate, per un utenza domestica di residenti, sono relative a differenti ipotesi di consumo: in particolare, 30, 50, 100, 150, 200 e 250 mc annui, in modo da ampliare lo spettro di possibilità sulle quali può ricadere il consumo di una famiglia tipo 10. Le simulazioni sono state effettuate soltanto per quelle ipotesi di consumo considerate ragionevoli per ciascuna tipologia di famiglia (ad esempio, si è omesso il caso di una famiglia numerosa che consuma 30 o 50 mc) e per di più, sono indicate in giallo e verde le casistiche di consumo che si dovrebbero verificare con maggiore probabilità (ad esempio, per 4 componenti, ci si aspetta che la famiglia consumi 150 o 200 mc) mentre in rosso indichiamo i casi anomali di consumo eccessivo (tipo un single che consuma 100 mc all anno). Nel caso di famiglia monocomponente la spesa più elevata, per livelli di consumo più probabili, si riscontra nell ATI 3 (dai 72 ai 96 a seconda che il consumo sia 30 mc ovvero 50 mc annui), seguito dall ATI 4 (63 /annui per 30 mc/annui e 91 /annui per 50 mc/annui, rispettivamente) e, infine, dall ATI 1 e 2 (con 58 e 78 all anno a seconda che si consumino 30 mc ovvero 50 mc). La classifica non cambia anche nel caso in cui si consideri il nucleo composto da due persone e da tre persone: in ognuno di questi casi, infatti, per livelli di consumo più probabili, è l ATI 3 il più oneroso 11, seguito dall ATI 4 (che diventa il più oneroso per elevati livelli di consumo) e, infine, i meno gravosi ATI 1 e 2. La situazione cambia, invece, quando si passa a considerare la famiglia composta da quattro componenti. Nell ipotesi di famiglia più numerosa, infatti, il costo della spesa per il SII nell ATI 4 si allinea a quello calcolato per l ATI 1 e 2 per un ipotetico consumo annuo di 150 mc divenendo addirittura il meno oneroso per consumi maggiori (200 mc). Questa minore onerosità dell ambito ternano per famiglie numerose è, evidentemente, da attribuire alla modulazione tariffaria in base alla numerosità dell utenza. 10 Si è ipotizzato che la famiglia non riesca ad accedere ad agevolazioni e che consumi una stessa quantità di acqua e di fognatura-depurazione. 11 La maggiore onerosità dell ATI 3 è da attribuire al notevole incremento del canone fisso verificatesi nel Fino a tale anno, infatti, come rilevato dalle precedenti edizioni dell Osservatorio, non era così immediato capire quale fosse l ambito più oneroso. La spesa sostenuta per il SII da un utenza domestica variava, infatti, in base alle ipotesi di studio 17

18 Tra il 2005 e il 2010 la spesa sostenuta da tutte le diverse tipologie familiari considerate per il SII è considerevolmente aumentata con dinamiche differenti da ambito ad ambito: nell ATI 1 e 2, la bolletta annuale del SII è aumentata del 39%, indipendentemente dalla tipologia familiare ipotizzata (fanno eccezione solo i single che per un consumo molto basso, pari a 30 mc/annui, vedono un rialzo più contenuto del 35%); nell ATI 3, causa il notevole incremento del canone fisso della bolletta, il maggior rincaro colpisce i single che spendono dal 71% all 85% in più (a seconda dei livelli di consumo annui) rispetto al 2005; cospicui anche i rincari delle altre tipologie familiari (intorno al 50%-60%); nell ATI 4, l incremento della spesa per il SII è piuttosto uniforme ed, infatti, ognuna delle tipologie familiari negli ultimi 5 anni ha visto aumentare il costo del servizio di oltre il 60%. La spesa annuale per il Servizio Idrico Integrato negli ATI umbri. Valori in euro correnti e variazioni percentuali (2005, 2010)* consumi (mc) anno var % ATI 1 e ATI 2 a ATI var % var var % % Famiglia con 1 componente ATI Famiglia con 2 componenti ATI 1 e ATI 2 a ATI ATI Famiglia con 3 componenti ATI 1 e ATI 2 a ATI var % var % ATI Famiglia con 4 componenti ATI 1 e ATI 2 a ATI ATI (*) Comprensiva di quota fissa ma al netto di IVA. Sull ipotesi di un egual consumo, in termini di metri cubi consumati, per il servizio idrico e per il servizio di depurazione e fognatura; (a) Sono esclusi i comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo e Sigillo. 18

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