6.2 Pompe volumetriche

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "6.2 Pompe volumetriche"

Transcript

1 6.2 Pompe volumetriche Le pompe volumetriche sfruttano gli stessi principi di funzionamento degli omonimi compressori, in questo caso però il fluido di lavoro è di tipo incomprimibile. Si distinguono in pompe alternative e rotative a seconda che l organo meccanico mobile compia un moto alterno o rotativo Pompe alternative a stantuffo Le pompe alternative a stantuffo vengono utilizzate per portate abbastanza modeste (al massimo dell ordine di 50 l / s) e per prevalenze molto elevate (sino a 4000 m), dipendenti solo dalla potenza del motore di comando, dalla robustezza del cilindro e dai condotti di mandata. Lo stantuffo può essere di tipo tuffante (figura 6.23) o di tipo aderente (figura 6.24); con lo stantuffo tuffante è possibile realizzare le tenute sulla parte fissa, con l indiscutibile vantaggio di poterle registrare anche a macchina in moto, mentre con lo stantuffo aderente le tenute sono poste alla periferia dello stantuffo stesso. Per quanto riguarda il tipo di tenute, la pompa a stantuffo aderente è utilizzabile solo con acque limpide e per modeste prevalenze (20-30 m) mentre quella a stantuffo tuffante è utilizzabile in tutti gli altri casi, specie per prevalenze elevate. Figura 6.23: pompa alternativa a stantuffo di tipo tuffante

2 Figura 6.24: pompa alternativa a stantuffo di tipo aderente Nella figura 6.24 è rappresentata una pompa a stantuffo aderente con valvole automatiche di mandata ricavate nello stantuffo; nella corsa di discesa dello stantuffo la sovrapressione che si crea nella camera A chiude la valvola di aspirazione e apre quelle di mandata, così che l acqua passa dalla camera A alla B; durante la corsa di risalita dello stantuffo l acqua contenuta in B viene inviata nella condotta di mandata, mentre la depressione creatasi nella camera A chiude le valvole di mandata ed apre quelle di aspirazione, risucchiando acqua dal condotto di aspirazione. In questa pompa le fasi di aspirazione e mandata sono contemporanee ed avvengono durante la corsa di risalita dello stantuffo; in questa sola fase, praticamente, si fornisce lavoro alla pompa e quindi l asta della pompa è sollecitata solo a trazione e di conseguenza può essere molto lunga. Tale pompa è pertanto spesso utilizzata per i pozzi profondi, con cilindro sempre verticale e dotate inoltre di un filtro e di una valvola di non ritorno all inizio del condotto di aspirazione. In figura 6.25 è rappresentata una pompa a membrana, il cui funzionamento è analogo a quello della pompa di figura 6.23, salvo la sostituzione dello stantuffo con una membrana deformabile (in cuoio o gomma). E una pompa generalmente azionata a mano, adatta a basse prevalenze (< 15 m) ed è spesso utilizzata per pompare liquidi torbidi, sabbiosi o fangosi.

3 Figura 6.25: pompa alternativa a membrana La portata erogata da una pompa volumetrica alternativa può essere calcolata per mezzo della seguente relazione: m& = η v ρ iv n dove V è la cilindrata singola e i è il numero di cilindri della macchina. La velocità media dello stantuffo è ricavabile per mezzo della relazione seguente: u = 2 c n dove c è la corsa dell organo mobile e n il numero di giri. Il rendimento volumetrico può essere ritenuto compreso tra 0.9 e 0.98 per pompe ad uso normale, mentre scenderà a nel caso di pompe utilizzate per liquidi a temperatura elevata. Il rapporto tra corsa e alesaggio dello stantuffo è ordinariamente compreso tra 1.2 (pompe a corsa breve) e 2 (pompe a corsa lunga). In base alla velocità media dello stantuffo le pompe si classificano in lente, normali e veloci secondo quanto indicato dalla tabella: pompe um [ m/ s] lente normali veloci La portata delle pompe a stantuffo è in prima approssimazione dipendente solo dal numero di giri; in seconda approssimazione al crescere della prevalenza a pari numero di giri, la portata si riduce un po, per il ridursi di η v dovuto ad un lieve incremento delle fughe di liquido. Le valvole di aspirazione e di mandata

4 sono generalmente automatiche; esse devono avere sezioni di passaggio elevate per ridurre le perdite di carico del liquido nel loro attraversamento, ed essere leggere per potersi aprire e chiudere rapidamente Ciclo ideale e reale di lavoro Consideriamo una pompa a stantuffo che aspiri acqua da un serbatoio a pressione p 1 inviandola in un serbatoio a pressione p 2 (figura 6.26). In assenza di perdite nei condotti e di fenomeni dinamici, la pressione statica alla bocca di aspirazione è pari a p1 γ z1 mentre quella alla bocca di mandata è p2 + γ z2. Il ciclo ideale della pompa è riportato in figura 6.27: (A-B) aspirazione a pressione p1 ρ g z1, (B-C) compressione pressochè istantanea per l incomprimibilità del fluido, (C-D) mandata a pressione p2 + γ z2, (D-A) espansione pressochè istantanea. Figura 6.26: pompa alternativa a stantuffo che aspira acqua da un serbatoio a pressione p 1 e la invia in un serbatoio a pressione p 2 Figura 6.27: ciclo ideale della pompa

5 Il lavoro L c assorbito dalla pompa in un ciclo è pari all area del ciclo di lavoro e quindi: Lc = V [( p2 + γ z2 ) ( p1 γ z1 )] mentre la potenza assorbita è pari a: Lc n Pa = η dove η m tiene conto degli attriti nei cuscinetti, nei perni, ecc. e può mediamente variare tra 0.88 e Di fatto una serie di fenomeni reali concorre a rendere il ciclo diverso dalla sua forma ideale. Innazitutto la presenza eventuale di aria nel cilindro, di aria disciolta nell acqua e della lieve comprimibilità del fluido reale rendono inclinate le linee di compressione e di espansione. Ben più rilevanti sono altri fenomeni che modificano l andamento della pressione nelle fasi di aspirazione e mandata; essi sono connessi con inevitabili differenze di pressione rispetto al caso ideale, dovute a: fenomeni d inerzia (cioè cadute di pressione necessarie per accelerare e decelerare l acqua nei condotti di aspirazione e mandata ); trafilamenti del fluido attraverso le valvole; cadute cinetiche e perdite di pressione nei condotti. Da quanto sopra risulta che il ciclo di lavoro di una pompa reale (figura 6.28), a differenza dei compressori, sarà tipico non della sola pompa, ma della pompa considerata e dei condotti ad essa collegati. m Figura 6.28: ciclo reale della pompa

6 La corsa di aspirazione potrà essere espressa dalla seguente relazione: p' 1 = p1 γ z1 + pi + pr + pv dove: p i tiene conto dei fenomeni inerziali, p r tiene conto delle perdite continue nelle tubazioni e delle resistenze localizzate (cambiamento di sezione e direzione) nei condotti, p v tiene conto delle perdite di carico nelle valvole (figura 6.29). In maniera analoga per la fase di mandata si può scrivere (figura 6.30): p' p + γ z + p' + p' + p 2 = 2 2 i r ' v Figura 6.29: andamento di p i, p r e p v per la fase di aspirazione Figura 6.30: andamento di p i, p r e p v per la fase di mandata Il lavoro L c assorbito dalla pompa è ancora pari all area del ciclo di lavoro, ora difficilmente valutabile; si è soliti pertanto introdurre il rendimento idraulico η y della pompa, inteso come rapporto tra l area del ciclo ideale e quella del ciclo reale; in tal modo si può scrivere: V (( p2 p1 ) + γ ( z2 + z1 )) Lc = η y

7 Numericamente η y è normalmente compreso nel campo Per ridurre la depressione presente all inizio della fase di aspirazione, nonchè la sovrapressione all inizio della mandata, occorre minimizzare pr, pv, pi ; i primi due termini sono poco riducibili, mentre sul terzo si può intervenire predisponendo dei polmoni (o casse di aria) immediatamente a monte e a valle della pompa (figura 6.31): Figura 6.31: utilizzo di casse di aria a monte e a valle della pompa al fine di minimizzare p i per ridurre la depressione all inizio della fase di aspirazione e la sovrapressione all inizio della mandata Il polmone ha la funzione di regolarizzare la portata nelle condotte, sopperendo alla variabilità di portata richiesta o mandata dalla pompa, mediante variazioni del volume a disposizione dell aria presente nel polmone e quindi mediante variazione della quantità di acqua accumulata in esso Pompe pluricilindriche Il grado di irregolarità della portata mandata di una pompa a stantuffo diminuisce al crescere del numero dei cilindri. E quindi chiara l opportunità di ricorrere a pompe pluricilindriche. Queste si distinguono in pompe a stantuffo radiale ed in pompe a stantuffo assiale. La pompa a stantuffi radiali è costituita (figura 6.32) da una parte centrale fissa divisa in due da un setto separatore, da un rotore nel cui blocco sono ricavati i cilindri, da stantuffi mobili nei suddetti cilindri e da una cassa esterna fissa eccentrica rispetto al rotore. Il rotore trascina in rotazione gli stantuffi e questi, per forza centrifuga o tramite sistemi più complessi, si mantengono in contatto con la cassa esterna; a causa dell eccentricità tra rotore e cassa esterna, gli stantuffi risultano dotati di moto alterno rispetto ai cilindri in cui scorrono. La distribuzione è realizzata tramite la parte centrale fissa: la comunicazione tra cilindri e zona di aspirazione (A) durante la fase di aumento del volume della camera del cilindro permette l aspirazione del liquido, mentre la comunicazione con (M) durante la fase di riduzione del volume della camera realizza la mandata. Il numero dei cilindri varia normalmente tra 5 e 9; inoltre si possono avere una o due stelle di cilindri ricavati nello stesso rotore.

8 Figura 6.32: pompa pluricilindrica a stantuffi radiali La regolazione di queste pompe è effettuata variando l eccentricità del rotore: in tal modo varia la corsa degli stantuffi e quindi la cilindrata e la portata della pompa; allorchè l eccentricità si annulla, anche la portata si annulla. Le pompe a stantuffi assiali sono costituite da un insieme di cilindri ad assi paralleli o quasi (figura 6.33) ricavati in un rotore cilindrico dai relativi stantuffi con un estremità oppoggiata su una piastra fissa ad inclinazione variabile (l aderenza è garantita da molle o da altri sistemi più complessi), e da una cassa esterna, che porta le luci di aspirazione e di mandata. La rotazione del rotore e l aderenza degli stantuffi alla piastra inclinata obbligano questi a muoversi di moto alterno nei relativi cilindri. La distribuzione è ottenuta mediante luci di aspirazione e di mandata ricavate nella piastra di destra della cassa fissa (una vista della piastra di distribuzione è riportato in figura 6.33). Una variante della pompa ora descritta prevede la rotazione della piastra attorno ad un asse parallelo a quello dei cilindri, mentre il tamburo cilindrico in cui sono ricavati i cilindri rimane fermo; naturalmente la distribuzione è in tal caso realizzata diversamente. La regolazione delle pompe a stantuffi assiali multipli è realizzata variando l inclinazione della piastra su cui poggiano gli stantuffi, quindi la cilindrata e di conseguenza la portata erogata dalla pompa. Figura 6.33: pompa pluricilindrica a stantuffi assiali

9 Le pompe a stantuffi multipli, essendo prive di un sistema di comando a biella e manovella permettono velocità più elevate delle normali pompe a stantuffi, e per l elevato numero di cilindri danno luogo a portate nelle condotte sensibilmemte costanti nel tempo. Esse trovano larga applicazione nel campo dei liquidi dotati di proprietà lubrificanti, quali olii, kerosene, ecc.., e sono quindi, ad esempio, impiegate come componenti delle trasmissioni idrostatiche e come pompe del combustibile per impianti di turbine a gas. Queste pompe sono dotate di elevati rendimenti volumetrici e meccanici e lavorano con differenze di pressione, tra mandata e aspirazione, che possono raggiungere i 1000 bar Pompe rotative L impiego delle pompe rotative è abbastanza diffuso: si va dalle pompe di lubrificazione a quelle per generare olio in pressione nei servocomandi, dalle pompe del combustibile a quelle impiegate nelle trasmissioni idrostatiche. In queste pompe la varazione del volume della camera di lavoro è ottenuta tramite rotazione di elementi in grado di delimitare camere rotanti a volume variabile. La rotazione delle camere permette di eliminare le valvole di aspirazione e di mandata, affidando la distribuzione a luci che permettono il collegamento tra tali camere e gli ambienti di aspirazione e di mandata nel momento opportuno. E da notare che, per l incomprimibilità del liquido, il collegamento con la mandata avviene in tutta la fase di riduzione del loro volume, mentre quello con l aspirazione si ha durante tutta la fase di aumento del volume della camera. Le pompe rotative si presentano in svariate forme; noi esamineremo quelle ad ingranaggi e quelle a palette. In figura 6.34 è rappresentata una pompa ad ingranaggi esterni: il liquido racchiuso nel vano tra due denti consecutivi e la cassa esterna viene trasportato dall aspirazione alla mandata e non può rifluire verso l aspirazione a causa della tenuta centrale, garantita dall ingranamento tra i denti delle due ruote. Figura 6.34: pompa rotativa ad ingranaggi esterni

10 Quest ultimo permette di collegare il motore con una sola delle due ruote, facendo trascinare l altra tramite il suddetto accoppiamento. Queste pompe danno buone prestazioni quando siano usate per fluidi lubrificanti; infatti l usura dei denti, dovuta a materiali abrasivi o a particalle metalliche, tende ad incrementare i giochi e a farne decadere il rendimento volumetrico. Il forte carico gravante sui cuscinetti ed il decadere del rendimento volumetrico al crescere della prevalenza consigliano di usare tali pompe per prevalenze non superiori ai 100 bar. Un tipo particolare di pompa ad ingranaggi è la pompa Roots (analoga all omonimo compressore) dotata di due o tre denti per ruota; l accoppiamento del moto è dovuto ad ingranaggi calettati sugli assi delle due ruote, ma esterni alla pompa. Ciò permette l uso di tali pompe con liquidi non lubrificanti. Un altro tipo di pompa è quella ad ingranaggi interni (figura 6.35): in questo caso le camere a volume variabile sono delimitate dalle pareti di due denti appartenenti alle due ruote. La pompa ad ingranaggi interni aggiunge al pregio di essere costruttivamemte semplice (proprio delle pompe ad ingranaggi) quello di un elevata compattezza e di dimensioni ridotte rispetto a quella ad ingranaggi esterni. Figura 6.35: pompa rotativa ad ingranaggi interni Infine in figura 6.36 è rappresentata una pompa a palette che è costruttivamente analoga all omonimo compressore.

11 Figura 6.36: pompa rotativa a palette Il liquido racchiuso tra due palette, il rotore e la cassa esterna viene trasportato dall aspirazione alla mandata, mentre non può rifluire, se non in piccola parte, per il modesto volume della camera sottostante. Le palette aderiscono al profilo interno della cassa o per forza centrifuga o per l azione di molle poste all interno di scanalature (praticate nel rotore) entro cui scorrono le palette. Questa pompa è meno sensibile all usura della pompa ad ingranaggi poichè l usura delle palette a contatto della cassa non ne riduce la capacità di tenuta; la prevalenza ottenibile può giungere a 150 bar. Variando l eccentricità del rotore si riduce il volume della camera che passa dall aspirazione alla mandata, mentre si aumenta quello della camera di ritorno; in tal modo si può ridurre la portata di mandata fino ad annullarla (eccentricità nulla). Per il calcolo della portata e della potenza nelle pompe rotative si applicano le formule già viste per le pompe alternative. Il rendimento volumetrico presenta valori molto variabili da pompa a pompa; inoltre esso si riduce al crescere della prevalenza (per l incrementarsi del fluido che rifluisce) ed al diminuire del numero di giri (perchè a portata rifluente circa costante si riduce la portata idealmente mandabile). Il rendimento complessivo è intorno a 0.7 per pompe ad ingranaggi mentre sale a 0.85 ed oltre per pompe a paletta. Le pompe rotative raggiungono portate dell ordine di 0.3 m 3 /s, ruotando a velocità angolari abbastanza elevate da permettere l accoppiamento diretto con i motori di comando (elettrici o a combustione interna).

Classificazione delle pompe. Pompe rotative volumetriche POMPE ROTATIVE. POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... VOLUMETRICHE

Classificazione delle pompe. Pompe rotative volumetriche POMPE ROTATIVE. POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... VOLUMETRICHE Classificazione delle pompe Pompe rotative volumetriche POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... POMPE ROTATIVE VOLUMETRICHE Pompe rotative volumetriche Principio di funzionamento Le pompe rotative sono caratterizzate

Dettagli

CORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE

CORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE ACCADEMIA NAVALE 1 ANNO CORSO APPLICATIVO GENIO NAVALE CORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE Lezione 09 Motori diesel lenti a due tempi A.A. 2011 /2012 Prof. Flavio Balsamo Nel motore a due tempi l intero

Dettagli

Ventilatori. Generalità e classificazione VENTILATORI. Apparecchi per il trasporto degli aeriformi (pneumofore) e pompe da vuoto

Ventilatori. Generalità e classificazione VENTILATORI. Apparecchi per il trasporto degli aeriformi (pneumofore) e pompe da vuoto Generalità e classificazione Apparecchi per il trasporto degli aeriformi (pneumofore) e pompe da vuoto MACCHINE PNEUMOFORE BASSE P applicano energia cinetica Elicoidali In base al moto dell aria Centrifughi

Dettagli

14.4 Pompe centrifughe

14.4 Pompe centrifughe 14.4 Pompe centrifughe Le pompe centrifughe sono molto diffuse in quanto offrono una notevole resistenza all usura, elevato numero di giri e quindi facile accoppiamento diretto con i motori elettrici,

Dettagli

Compressori volumetrici a) Compressori alternativi

Compressori volumetrici a) Compressori alternativi Compressori volumetrici a) Compressori alternativi Il parametro fondamentale per la valutazione di un compressore alternativo è l efficienza volumetrica: η v = (Portata volumetrica effettiva) / (Volume

Dettagli

Funzionamento del motore 4 tempi I componenti fondamentali del motore 4 tempi I componenti ausiliari del motore 4 tempi La trasmissione del moto Le innovazioni motoristiche L influenza dell aerodinamica

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

SILEA SpA - Via Collegio di Spagna 34-40064 Ozzano Emilia (BO) - Italy Tel +39 051 799229 Fax +39 051 799268 e-mail: info@silea.it web: www.silea.

SILEA SpA - Via Collegio di Spagna 34-40064 Ozzano Emilia (BO) - Italy Tel +39 051 799229 Fax +39 051 799268 e-mail: info@silea.it web: www.silea. GRUPPO ELETTRO SERIE 1056 Il Gruppo Elettropompa Silea, serie 1056, è composto da una pompa, da un motore e da una trasmissione meccanica, tutto su di un basamento. L impianto funziona tramite motore elettrico

Dettagli

Pompe di circolazione

Pompe di circolazione Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIA Pompe di circolazione per gli impianti di riscaldamento Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it Pompe di circolazione

Dettagli

1. CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE

1. CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE 1. CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE Si definisce macchina un insieme di organi meccanici, fissi e mobili, collegati tra loro in maniera cinematicamente definita, dei quali almeno uno è in movimento soggetto

Dettagli

Classificazione delle pompe. Pompe cinetiche centrifughe ed assiali. Pompe cinetiche. Generalità POMPE CINETICHE CLASSIFICAZIONE

Classificazione delle pompe. Pompe cinetiche centrifughe ed assiali. Pompe cinetiche. Generalità POMPE CINETICHE CLASSIFICAZIONE Pompe cinetiche centrifughe ed assiali Prof.ssa Silvia Recchia Classificazione delle pompe In base al diverso modo di operare la trasmissione di energia al liquido le pompe si suddividono in: POMPE CINETICHE

Dettagli

Impianto Pneumatico. Capitolo 6 - 6.1 -

Impianto Pneumatico. Capitolo 6 - 6.1 - Capitolo 6 Impianto Pneumatico - 6.1 - 6.1 Introduzione In diversi casi è conveniente sfruttare energia proveniente da aria compressa; questo è soprattutto vero quando il velivolo possiede dei motori a

Dettagli

PROBLEMA 1. Soluzione

PROBLEMA 1. Soluzione PROBLEMA 1 Prendendo come riferimento la pressione atmosferica di 1013 mbar agente sulla superficie libera di un corso d acqua, risulta che la pressione idrostatica sott acqua raddoppia a una profondità

Dettagli

Impianti di produzione e distribuzione di aria compressa

Impianti di produzione e distribuzione di aria compressa Impianti di distribuzione di aria compressa 1 Applicazioni dell aria compressa L impiego dell aria compressa negli stabilimenti è ormai generalizzato per il comando, la regolazione di utenze e come forza

Dettagli

CAPITOLO 5 IDRAULICA

CAPITOLO 5 IDRAULICA CAPITOLO 5 IDRAULICA Cap. 5 1 FLUIDODINAMICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO FLUIDO CORPO MATERIALE CHE, A CAUSA DELLA ELEVATA MOBILITA' DELLE PARTICELLE CHE LO COMPONGONO, PUO'

Dettagli

Lezione IX - 19/03/2003 ora 8:30-10:30 - Ciclo di Carnot, Otto, Diesel - Originale di Spinosa Alessandro.

Lezione IX - 19/03/2003 ora 8:30-10:30 - Ciclo di Carnot, Otto, Diesel - Originale di Spinosa Alessandro. Lezione IX - 9/03/003 ora 8:30-0:30 - Ciclo di Carnot, Otto, Diesel - Originale di Spinosa Alessandro. Ciclo di Carnot Si consideri una macchina termica semplice che compie trasformazioni reversibili,

Dettagli

Impianti per il trasferimento di energia

Impianti per il trasferimento di energia Capitolo 2 Impianti per il trasferimento di energia 2.1 2.1 Introduzione In molte zone di un velivolo è necessario disporre di energia, in modo controllato; questo è necessario per molte attività, ad esempio

Dettagli

Prima di analizzare i sistemi di compressione

Prima di analizzare i sistemi di compressione AO automazioneoggi appunti Un aria produttiva appunti L aria compressa è utilizzata in svariate applicazioni ma deve avere caratteristiche operative differenti a seconda della tipologia di impiego: ecco

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Descrizione della trasmissione idraulica CORIMA GROUP (Fig.2):

Descrizione della trasmissione idraulica CORIMA GROUP (Fig.2): www.barigelli.com www.corimacentrifughe.com ESPOSIZIONE ANALITICA DEI VANTAGGI DELLA TRASMISSIONE IDRAULICA NEI DECANTER CORIMA GROUP 1. REGOLAZIONE EFFICIENTE E UTILIZZO DI BASSI REGIMI DIFFERENZIALI

Dettagli

Esercizio 20 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 2002

Esercizio 20 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 2002 Esercizio 0 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 00 er regolare il regime di rotazione di un gruppo elettrogeno, viene calettato sull albero di trasmissione del motore un volano in ghisa.

Dettagli

A. Maggiore Appunti dalle lezioni di Meccanica Tecnica

A. Maggiore Appunti dalle lezioni di Meccanica Tecnica Il giunto idraulico Fra i dispositivi che consentono di trasmettere potenza nel moto rotatorio, con la possibilità di variare la velocità relativa fra movente e cedente, grande importanza ha il giunto

Dettagli

MACCHINE IDRAULICHE Le macchine idrauliche si suddividono in. ELEMENTI DI IDRODINAMICA (3 a PARTE)

MACCHINE IDRAULICHE Le macchine idrauliche si suddividono in. ELEMENTI DI IDRODINAMICA (3 a PARTE) ELEMENTI DI IDRODINAMICA (3 a PARTE) PERDITE DI CARICO NEI TUBI Le tubature comunemente utilizzate in impiantistica sono a sezione circolare e costante, con conseguente velocità del liquido uniforme e

Dettagli

Architettura dei GENERATORI di VAPORE

Architettura dei GENERATORI di VAPORE Corso di IMPIEGO INDUSTRIALE dell ENERGIA L energia, fonti, trasformazioni i ed usi finali Impianti a vapore I generatori di vapore Impianti turbogas Cicli combinati e cogenerazione Il mercato dell energia

Dettagli

Esercizi sui Compressori e Ventilatori

Esercizi sui Compressori e Ventilatori Esercizi sui Compressori e Ventilatori 27 COMPRESSORE VOLUMETRICO (Appello del 08.06.1998, esercizio N 2) Testo Un compressore alternativo monocilindrico di cilindrata V c = 100 cm 3 e volume nocivo V

Dettagli

Disegno di Macchine. Lezione n 7 Componentistica di base: alberi. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing.

Disegno di Macchine. Lezione n 7 Componentistica di base: alberi. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Disegno di Macchine corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Lezione n 7 Componentistica di base: alberi Introduzione ai componenti di macchine I componenti meccanici

Dettagli

Pompe di circolazione per gli impianti di riscaldamento

Pompe di circolazione per gli impianti di riscaldamento Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIAl Pompe di circolazione per gli impianti di riscaldamento Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D AnnunzioD Annunzio Pescara www.lft.unich.it Pompe

Dettagli

CANDIDATO: William Berardi. RELATORE: Prof. Ing. Luca Piancastelli

CANDIDATO: William Berardi. RELATORE: Prof. Ing. Luca Piancastelli Alma Mater Studiorum Università di Bologna Facoltà di Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica A.A. 2010/2011 - Sessione III CANDIDATO: William Berardi RELATORE: Prof. Ing. Luca Piancastelli

Dettagli

Motori e cicli termodinamici

Motori e cicli termodinamici Motori e cicli termodinamici 1. Motore a scoppio 2. Motore diesel 3. Frigoriferi 4. Centrali elettriche XXII - 0 Trasformazioni Trasformazioni reversibili (quasistatiche: Ciascun passo della trasformazione

Dettagli

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare

Dettagli

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Disegno di Macchine corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Lezione n 4 Componentistica di base: alberi, trasmissione per cinghie e catene, giunti Alberi Appunti

Dettagli

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS ADS La serie ADS è stata progettata sulla base della comprovata serie di ammortizzatori per carichi pesanti LDS da utilizzare su ascensori per persone e carichi. La prova di omologazione garantisce che

Dettagli

ENERGIA INTERNA ENERGIA INTERNA SPECIFICA. e = E/m = cv T ENTALPIA. H = E + pv ENTALPIA SPECIFICA. h = H/m = cp T h = e + pv = e + p/d L-1

ENERGIA INTERNA ENERGIA INTERNA SPECIFICA. e = E/m = cv T ENTALPIA. H = E + pv ENTALPIA SPECIFICA. h = H/m = cp T h = e + pv = e + p/d L-1 L - SISTEMI APERTI ENERGIA INTERNA E = n Cv T E = m cv T (Cv molare = J/kmol C) (cv massico = J/kg C) ENERGIA INTERNA SPECIFICA e = E/m = cv T ENTALPIA H = E + pv H = n Cp T H = m cp T (Cp molare = J/kmol

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA turbine eoliche ad asse verticale VAWT A.A. 2008/09 Energie Alternative Prof.B.Fortunato

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO

CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO REGIONE CALDA Liquido saturo o sottoraffreddato Q out 3 2 Vapore surriscaldato valvola di espansione condensatore compressore P c evaporatore 4 1 Miscela bifase liquidovapore

Dettagli

PRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE

PRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE PRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE La Interpump Hydraulics ha di recente introdotto un intera gamma di prese di forza totali a trazione idrostatica come evoluzione tecnica dei modelli tradizionali già

Dettagli

SISTEMA DI ATTUAZIONE DEI GIUNTI

SISTEMA DI ATTUAZIONE DEI GIUNTI SISTEMA DI ATTUAZIONE DEI GIUNTI Organi di trasmissione Moto dei giunti basse velocità elevate coppie Ruote dentate variano l asse di rotazione e/o traslano il punto di applicazione denti a sezione larga

Dettagli

SISTEMA DI POMPAGGIO (introduzione)

SISTEMA DI POMPAGGIO (introduzione) SISTEMA DI POMPAGGIO (introduzione) Si utilizzano le pompe, per il sollevamento dell acqua dai pozzi e per inviarla ai serbatoi o inviarla ad una rete di distribuzione e comunque per trasferire l acqua

Dettagli

PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE E TRATTAMENTO ARIA COMPRESSA

PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE E TRATTAMENTO ARIA COMPRESSA PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE E TRATTAMENTO ARIA COMPRESSA Comando pneumatico: è costituito da un insieme di tubazioni e valvole, percorse da aria compressa, che collegano una centrale di compressione ad una

Dettagli

Pompa elettrica di alimentazione carburante

Pompa elettrica di alimentazione carburante Pagina 1/8 Pompe elettriche di alimentazione carburante Panoramica del prodotto per l utilizzo universale PRODuCT INFORMATION Veicolo/utilizzo Prodotto PIeRbuRg n. vedere catalogo/cd TecDoc Pompa elettrica

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Il circuito combustibile del motore comprende in realtà tre circuiti, precisamente: Circuito imbarco e travaso che provvede: All imbarco da terra o da bettoline del combustibile e a smistarlo nelle casse

Dettagli

DIVISORI DI FLUSSO "Serie XV 3" ITALIANO VERS:07-04-201 0

DIVISORI DI FLUSSO Serie XV 3 ITALIANO VERS:07-04-201 0 DIVISORI DI FLUSSO "Serie XV 3" ITALIANO VERS:07-04-201 0 VERS:20-02-2008 XV-D DIVISORE DI FLUSSO XV-G DIVISORE DI FLUSSO + MOTORE Questo modello è la versione standard dei divisori di flusso, divide semplicemente

Dettagli

ITIS OTHOCA ORISTANO I GIUNTI. Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08

ITIS OTHOCA ORISTANO I GIUNTI. Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08 ITIS OTHOCA ORISTANO I GIUNTI Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08 I giunti Si definisce giunto un dispositivo capace di rendere solidali tra loro due estremità d'albero in modo tale che l'uno possa trasmettere

Dettagli

L AVVIAMENTO NEI MOTORI MARINI DI MEDIA E GRANDE POTENZA

L AVVIAMENTO NEI MOTORI MARINI DI MEDIA E GRANDE POTENZA L AVVIAMENTO NEI MOTORI MARINI DI MEDIA E GRANDE POTENZA Quando il motore è fermo, bisogna fornire dall'esterno l'energia necessaria per le prime compressioni, onde portare l'aria ad una temperatura sufficiente

Dettagli

Attuatori Pneumatici

Attuatori Pneumatici Gli attuatori pneumatici sono organi che compiono un lavoro meccanico usando come vettore di energia l aria compressa con indubbi vantaggi in termini di pulizia, antideflagranza, innocuità e insensibilità

Dettagli

Stagisti: Bottaini Federico, Konica Francesco Tutor aziendali: Calistri Cesare, Ferri Leonardo Tutor scolastico: Carosella Vincenzo

Stagisti: Bottaini Federico, Konica Francesco Tutor aziendali: Calistri Cesare, Ferri Leonardo Tutor scolastico: Carosella Vincenzo Stagisti: Bottaini Federico, Konica Francesco Tutor aziendali: Calistri Cesare, Ferri Leonardo Tutor scolastico: Carosella Vincenzo 1 Prefazione Lo scopo principale di queste cabine è quello di ottenere

Dettagli

Per poter operare su un grande varietà di pezzi, la gamma delle macchine granigliatrici/sabbiatrici/pallinatrici disponibili è molto ampia.

Per poter operare su un grande varietà di pezzi, la gamma delle macchine granigliatrici/sabbiatrici/pallinatrici disponibili è molto ampia. Gli impianti di granigliatura/sabbiatura Descrizione generale del funzionamento e principali gruppi componenti Per poter operare su un grande varietà di pezzi, la gamma delle macchine granigliatrici/sabbiatrici/pallinatrici

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Motori diesel 4T Sistemi per ridurre la fumosità e le emissioni La sempre più continua attenzione alle problematiche ambientali e l inasprirsi di alcune normative regionali in tema di fumosità ed emissioni,

Dettagli

SOLUZIONE ESAME DI STATO TEMA NR.1 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI ANNO 2015

SOLUZIONE ESAME DI STATO TEMA NR.1 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI ANNO 2015 SOLUZIONE ESAME DI STATO TEMA NR.1 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI ANNO 2015 PREFAZIONE AL TEMA Nella parte sottostante è rappresentato lo schema circuitale dell impianto idraulico, dove, vengono raffigurate:

Dettagli

12_d COMPRESSORI VOLUMETRICI ROTATIVI

12_d COMPRESSORI VOLUMETRICI ROTATIVI Università degli studi di Bologna D.I.E.M. Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni Meccaniche, Nucleari, Aeronautiche e di Metallurgia 12_d COMPRESSORI VOLUMETRICI ROTATIVI Rev. Novembre 2008 1 MACCHINE

Dettagli

CILINDRI OLEODINAMICI

CILINDRI OLEODINAMICI CILINDRI OLEODINMICI I cilindri oleodinamici sono degli attuatori lineari che realizzando la conversione dell energia idraulica in energia meccanica producono una forza e lo spostamento lineare del carico.

Dettagli

Generalità sulle elettropompe

Generalità sulle elettropompe Generalità sulle elettropompe 1) Introduzione Ne esistono diverse tipologie ma si possono inizialmente suddividere in turbopompe e pompe volumetriche. Le prime sono caratterizzate da un flusso continuo

Dettagli

DFP 13 100/112 ID POMPE A PALETTE A CILINDRATA FISSA SERIE 20 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO CARATTERISTICHE TECNICHE SIMBOLO IDRAULICO.

DFP 13 100/112 ID POMPE A PALETTE A CILINDRATA FISSA SERIE 20 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO CARATTERISTICHE TECNICHE SIMBOLO IDRAULICO. 3 00/ ID DFP POMPE A PALETTE A CILINDRATA FISSA PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Le pompe DFP sono pompe a palette a cilindrata fissa, realizzate in quattro diverse grandezze, divise a loro volta in cinque dimensioni

Dettagli

Le pompe (Febbraio 2009)

Le pompe (Febbraio 2009) Le pompe (Febbraio 2009) Sommario Premessa 2 Classificazione e campi d impiego delle pompe 3 Prevalenza della pompa 4 Portata della pompa 6 Potenza della pompa 6 Cavitazione 6 Perdite di carico 6 Curve

Dettagli

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL MOTORE QUATTRO TEMPI(4-Stroke)

COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL MOTORE QUATTRO TEMPI(4-Stroke) COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL MOTORE QUATTRO TEMPI(4-Stroke) Salve a tutti. In questa recensione spiegherò la composizione e il funzionamento del motore a scoppio Quattro Tempi, in inglese 4-stroke.

Dettagli

DISPENSA DI PNEUMATICA

DISPENSA DI PNEUMATICA DISENS DI NEUMTIC 1 RESSIONE La pressione è una grandezza fisica derivata dal rapporto tra forza e superficie. L unità di misura internazionale della pressione è il ascal, anche se è più comodo utilizzare

Dettagli

MOLTIPLICATORE DI PRESSIONE ARIA/OLIO

MOLTIPLICATORE DI PRESSIONE ARIA/OLIO Il moltiplicatore di pressione sfrutta una combinazione di aria/olio ottenendo notevoli pressioni. Il principio si basa sulla differenza della superficie dei due pistoni collegati tra di loro da un unico

Dettagli

29 Circuiti oleodinamici fondamentali

29 Circuiti oleodinamici fondamentali 29 Circuiti oleodinamici fondamentali Fig. 1. Circuito oleodinamico: (1) motore elettrico; (2) pompa; (3) serbatoio; (4) filtro; (5) tubazione di mandata; (6) distributore; (7) cilindro; (8) tubazione

Dettagli

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in MOTORI CORRENTE ALTERNATA: CARATTERISTICA MECCANICA La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in funzione della velocità di rotazione del rotore n r Alla partenza la C

Dettagli

Valvola motorizata 3 vie 3/4 ACS

Valvola motorizata 3 vie 3/4 ACS Valvola motorizata 3 vie 3/4 CS cod.3902021 Descrizione Le valvole deviatrici motorizzate permettono la deviazione automatica del fluido termovettore negli impianti di climatizzazionee idrosanitari. Le

Dettagli

Da sempre MITA sviluppa i propri prodotti ponendo particolare attenzione ai consumi energetici e ai costi di gestione.

Da sempre MITA sviluppa i propri prodotti ponendo particolare attenzione ai consumi energetici e ai costi di gestione. Da sempre MITA sviluppa i propri prodotti ponendo particolare attenzione ai consumi energetici e ai costi di gestione. La scelta di utilizzare per tutta la gamma motori direttamente accoppiati a ventole

Dettagli

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di

Dettagli

MACCHINE Lezione 7 Impianti di pompaggio

MACCHINE Lezione 7 Impianti di pompaggio MACCHINE Lezione 7 Impianti di pompaggio Dr. Paradiso Berardo Laboratorio Fluidodinamicadelle delle Macchine Dipartimento di Energia Politecnico di Milano Generalità Un impianto di pompaggio ha la funzione

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE

DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE Per un corretto dimensionamento del martinetto a ricircolo di sfere è necessario operare come segue: definizione dei dati del dell applicazione (A)

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Con la denominazione Circuito aria comburente si intendono tre distinti sistemi: Sistema di ventilazione della sala macchine; Sistema di fornitura dell aria comburente; Circuito aria di sovralimentazione

Dettagli

Attuatori pneumatici lineari

Attuatori pneumatici lineari Attuatori pneumatici lineari a semplice effetto a doppio effetto astelo passante tandem a più posizioni ad aste gemellate a corsa breve e compatti Senza stelo rotanti moto generato Attuatori pneumatici

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale La potenza elettrica è normalmente generata a bordo da uno o più dei seguenti sistemi che possono funzionare isolati o in parallele tra loro: Gruppi diesel-alternatori ; Alternatori asse trascinati dal

Dettagli

Attuatori oleodinamici

Attuatori oleodinamici Un sistema oleodinamico con regolazione di potenza utilizza come vettore di energia olio minerale, o sintetico, che in prima approssimazione può essere considerato incomprimibile. Un tale sistema comprende

Dettagli

Programmazione modulare a.s. 2015-2016 Disciplina: Meccanica

Programmazione modulare a.s. 2015-2016 Disciplina: Meccanica Programmazione modulare a.s. 2015-2016 Disciplina: Meccanica Classe: 5 Meccanica Docente prof. Angelo Rinaldi Ore settimanali previste: 4 ore ro totale di ore 4x33=132 ore Libro di testo Corso di Meccanica

Dettagli

Soluzioni per il risparmio energetico nelle macchine di PRESSOCOLATA

Soluzioni per il risparmio energetico nelle macchine di PRESSOCOLATA Soluzioni per il risparmio energetico nelle macchine di PRESSOCOLATA 1 Fonte: Centro Studi CNA 2 Fonte: Centro Studi CNA 3 L efficienza energetica di una macchina di pressocolata dipende da: Efficienza

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

Motori endotermici I MOTORI ENDOTERMICI. Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie

Motori endotermici I MOTORI ENDOTERMICI. Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie Motori endotermici Dipartimento Ingegneria del Territorio - Università degli Studi di Sassari I MOTORI ENDOTERMICI Il motore converte l energia termica del

Dettagli

LE VALVOLE TERMOSTATICHE

LE VALVOLE TERMOSTATICHE LE VALVOLE TERMOSTATICHE Per classificare ed individuare le valvole termostatiche si deve valutare che cosa si vuole ottenere dal loro funzionamento. Per raggiungere un risparmio energetico (cosa per la

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

La propulsione Informazioni per il PD

La propulsione Informazioni per il PD Informazioni per il PD 1/10 Compito Come funziona un automobile? Gli alunni studiano i diversi tipi di propulsione (motore) dell auto e imparano qual è la differenza tra un motore diesel e uno a benzina.

Dettagli

Progetto MICS Abilitazioni Macchine Giornata Nazionale di Formazione Formatori MACCHINE MOVIMENTO TERRA. Ing. Antonino Bonanno IMAMOTER-C.N.R.

Progetto MICS Abilitazioni Macchine Giornata Nazionale di Formazione Formatori MACCHINE MOVIMENTO TERRA. Ing. Antonino Bonanno IMAMOTER-C.N.R. Progetto MICS Abilitazioni Macchine Giornata Nazionale di Formazione Formatori MACCHINE MOVIMENTO TERRA in collaborazione con ASCOMAC / CANTIERMACCHINE FEDERUNACOMA / COMAMOTER Milano 10 Luglio 2012 Ing.

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

Anglo Belgian Corporation (ABC) è uno dei principali costruttori di motori diesel a

Anglo Belgian Corporation (ABC) è uno dei principali costruttori di motori diesel a Anglo Belgian Corporation (ABC) è uno dei principali costruttori di motori diesel a media velocità d Europa. L azienda ha quasi un secolo di esperienza in motori affidabili e poteni. Originariamente, la

Dettagli

AUTOMAN. Compressori a pistone (0,75-8,1 kw / 1-11 CV)

AUTOMAN. Compressori a pistone (0,75-8,1 kw / 1-11 CV) AUTOMAN Compressori a pistone (0,75-8,1 kw / 1-11 CV) SERIE AH: AZIONAMENTO DIRETTO: COMPATTI, MANEGGEVOLI, OIL-FREE I compressori oil-free della serie AH sono progettati per un ampia serie di applicazioni.

Dettagli

I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova.

I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova. PAG. 1/5 I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova.it DIPARTIMANTO DI MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO Rev.

Dettagli

FONTI DI ENERGIA SFRUTTATE DALL UOMO NELL ANTICHITA

FONTI DI ENERGIA SFRUTTATE DALL UOMO NELL ANTICHITA FONTI DI ENERGIA SFRUTTATE DALL UOMO NELL ANTICHITA Lavoro della classe III H Scuola secondaria di 1 1 grado L. Majno - Milano a.s. 2012-13 13 Fin dall antichità l uomo ha saputo sfruttare le forme di

Dettagli

Lo spazio percorso in 45 secondi da un treno in moto con velocità costante di 130 km/h è: a) 2.04 km b) 6.31 km c) 428 m d) 1.

Lo spazio percorso in 45 secondi da un treno in moto con velocità costante di 130 km/h è: a) 2.04 km b) 6.31 km c) 428 m d) 1. L accelerazione iniziale di un ascensore in salita è 5.3 m/s 2. La forza di contatto normale del pavimento su un individuo di massa 68 kg è: a) 2.11 10 4 N b) 150 N c) 1.03 10 3 N Un proiettile viene lanciato

Dettagli

Dimensionamento di massima di una compressore volumetrico alternativo

Dimensionamento di massima di una compressore volumetrico alternativo Dimensionamento di massima di una compressore volumetrico alternativo Giulio Cazzoli Giugno 2013 v1.0 Si chiede di eettuare il dimensionamento di massima di un compressore volumetrico alternativo che aspiri

Dettagli

Azionamenti a inverter nel settore HVAC

Azionamenti a inverter nel settore HVAC Azionamenti a inverter nel settore HVAC Pubblicato il: 03/05/2005 Aggiornato al: 03/05/2005 di Alessandro Pueroni [ABB SACE - Sales Engineer, Drives & Power Electronics] Pubblicato su: Costruire Impianti

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Il circuito acqua di raffreddamento deve asportare e dissipare il calore generato dalle tre fonti principali, precisamente: Cilindri motore; Olio lubrificante; Aria di sovralimentazione. Il circuito è

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER Drivetec s.r.l. Ufficio Tecnico INTRODUZIONE Riferendoci ad una macchina operatrice centrifuga come una

Dettagli

Fotovoltaico Solare Termico

Fotovoltaico Solare Termico PascaleCave e Costruzioni S.r.l. Fotovoltaico Solare Termico Fotovoltaico Un impianto fotovoltaico è un impianto per la produzione di energia elettrica. La tecnologia fotovoltaica permette di trasformare

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

ESERCITAZIONE N. 1 (11 Ottobre 2007) Verifica di un impianto di pompaggio

ESERCITAZIONE N. 1 (11 Ottobre 2007) Verifica di un impianto di pompaggio ESERCITAZIONE N. 1 (11 Ottobre 2007) Verifica di un impianto di pompaggio È dato un pozzo con piano campagna H posto a 90 m s.l.m., dal quale l acqua è sollevata verso un serbatoio il cui pelo libero H

Dettagli

PROBLEMA 1. Soluzione. Indicare quattro requisiti fondamentali che un fluido frigorigeno deve possedere: 1) 2) 3) 4)

PROBLEMA 1. Soluzione. Indicare quattro requisiti fondamentali che un fluido frigorigeno deve possedere: 1) 2) 3) 4) PROBLEMA 1 Indicare quattro requisiti fondamentali che un fluido frigorigeno deve possedere: 1) 2) 3) 4) Deve possedere un elevato calore latente, cioè, deve evaporare asportando molto calore dall ambiente

Dettagli

Proponente: GIOSUE FEOLA TEL. 3401014152 E-Mail: giosuefeola@libero.it

Proponente: GIOSUE FEOLA TEL. 3401014152 E-Mail: giosuefeola@libero.it Titolo del progetto: STERILIZZATORE ULTRA-FLASH Proponente: GIOSUE FEOLA TEL. 3401014152 E-Mail: giosuefeola@libero.it GENERALITA L idea è quella di realizzare uno sterilizzatore per latte, di nuova concezione,

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

SOLUZIONE ESAME DI STATO ITIS INDIRIZZO MECCANICA - PROGETTO BROCCA ANNO 1996

SOLUZIONE ESAME DI STATO ITIS INDIRIZZO MECCANICA - PROGETTO BROCCA ANNO 1996 SOLUZIONE ESAME DI STATO ITIS INDIRIZZO MECCANICA - PROGETTO BROCCA ANNO 1996 PREFAZIONE AL TEMA Nella parte sottostante è rappresentato lo schema circuitale dell impianto idraulico, dove, vengono raffigurate:

Dettagli

All Seasons CLIMATE COMFORT. Heating. Air Conditioning. Applied Systems. Refrigeration

All Seasons CLIMATE COMFORT. Heating. Air Conditioning. Applied Systems. Refrigeration All Seasons CLIMATE COMFORT Heating Air Conditioning Applied Systems Refrigeration In un distretto può esistere la richiesta di sola potenza frigorifera Nei Grandi Impianti in ambito industriale, Commerciale

Dettagli

Dimensionamento di un ADDUTTORE

Dimensionamento di un ADDUTTORE Dimensionamento di un ADDUTTORE L adduttore è una parte fondamentale dello schema acquedottistico, che nella legislazione definito come impianto di trasporto: si intende il complesso delle opere occorrenti

Dettagli