AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N.4 MEDIO FRIULI

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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N.4 MEDIO FRIULI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 583 DEL 02/12/2014 O G G E T T O Adozione Criteri di Rotazione del Personale Dirigenziale IL DIRETTORE GENERALE dott. Giorgio Ros nominato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 0194/Pres. del 25/09/2012, con la partecipazione per l espressione dei pareri di competenza: del Direttore Amministrativo dott. Saverio Merzliak, nominato con deliberazione del Direttore Generale n. 454 del 30/09/2013, del Direttore Sanitario dott. Maurizio Andreatti nominato con deliberazione del Direttore Generale n. 2 del 07/01/2014, e del Coordinatore Sociosanitario dott.ssa Federica Rolli, nominata con deliberazione del Direttore Generale n. 564 del 6/12/2012, su proposta della Dott.ssa Franca Bruna, Dirigente amministrativo delegato Centro di Risorsa "Gestione Risorse Umane", che ha curato l'istruttoria dell'atto assicurandone la regolarità tecnica, ADOTTA IL SEGUENTE PROVVEDIMENTO

2 Regione Friuli Venezia Giulia AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI n. 4 MEDIO FRIULI CRITERI DI ROTAZIONE DEL PERSONALE DIRIGENZIALE Area IV della dirigenza medica e veterinaria Area III della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa

3 Premesso che: - l art. 28 CCNL area dirigenza MED/VET e S/P/T/A recante Affidamento e revoca degli incarichi dirigenziali al comma 4, lett. f) prevede, tra i criteri per l attribuzione degli incarichi dirigenziali, anche il criterio della rotazione ove applicabile ; - il Regolamento aziendale per il conferimento degli incarichi dirigenziali, la verifica e la valutazione dei dirigenti approvato con deliberazione n. 316 del , all art. 10 ha espressamente previsto che per il conferimento e il passaggio ad incarichi dirigenziali diversi l Azienda si attiene anche al criterio della rotazione ove applicabile; - l art. 16, comma 1, lett. l quater del D.Lgs. n. 165/2001, come modificato dal D.L. n. 95/2012 convertito in L. n. 135/2012 stabilisce che i dirigenti provvedono al monitoraggio delle attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione svolte nell'ufficio a cui sono preposti, disponendo, con provvedimento motivato, la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva; - l art. 1, comma 4 lett. e) della L. 190/2012 recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione prevede che il DFP definisca criteri per assicurare la rotazione dei dirigenti nei settori particolarmente esposti alla corruzione e misure per evitare sovrapposizioni di funzioni e cumuli di incarichi nominativi in capo ai dirigenti pubblici, anche esterni. Spetta invece al Responsabile della prevenzione della corruzione, ai sensi dell art. 1, comma 10, lett. b) verificare, d'intesa con il dirigente competente, dell'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione ; - l Autorità nazionale anticorruzione ha successivamente approvato il Piano Nazionale Anticorruzione che al punto recante Rotazione del personale prevede che:

4 a. le P.A. sono tenute ad adottare adeguati criteri per realizzare la rotazione del personale dirigenziale e del personale con funzioni di responsabilità operante nelle aree a più elevato rischio di corruzione; b. per il personale dirigenziale la rotazione integra i criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali ed è attuata alla scadenza dell incarico, fatti salvi i casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotta di natura corruttiva; - in data è intervenuta l Intesa tra Governo, Regioni ed Enti Locali per l attuazione dell art. 1, commi 60 e 61 della L. n. 190/2012 che, sul tema della rotazione degli incarichi nell ambito delle funzioni maggiormente a rischio, ha previsto che: a) ciascun ente, previa informativa sindacale, adotti dei criteri generali oggettivi; b) la rotazione può avvenire solo al termine dell incarico la cui durata deve essere contenuta; c) l attuazione deve avvenire in modo da tener conto delle specificità professionali in riferimento alle funzioni e in modo di salvaguardare la continuità della gestione amministrativa; d) gli enti curano la formazione del personale, prediligendo l affiancamento e l utilizzo di professionalità interne; e) gli enti adeguano i propri ordinamenti alle previsioni di cui all art. 16, comma 1 lett. l quater del D.Lgs. n. 165/2001 in modo da assicurare la prevenzione della corruzione mediante la tutela anticipata; - con deliberazione n. 37 del 30/01/2014 questa Azienda ha adottato il proprio Piano triennale di prevenzione della corruzione ( ), prevedendo, per quanto concerne la Rotazione del personale che, previa informativa sindacale, vengano definite le modalità concrete di rotazione del personale coinvolti a maggior rischio di corruzione; - il criterio di rotazione non rappresenta solo uno strumento di prevenzione della corruzione ma è anche uno strumento a tutela del dirigente rispetto a situazioni che potrebbero comprometterne, suo malgrado, la professionalità e l immagine; - l importanza dello strumento di rotazione dei professionisti all interno dell Azienda, proprio per il ruolo stesso delle figure dirigenziali, richiede condivisione, collaborazione e disponibilità reciproca nell individuazione e nella risoluzione delle problematiche applicative; si definiscono i seguenti criteri di rotazione del personale dirigenziale: punto 1): vengono confermate le attuali modalità di conferimento degli incarichi dirigenziali di cui al Regolamento approvato con deliberazione n. 316 del 23/04/2003 che già prevede,

5 tra i vari criteri per il conferimento e il rinnovo degli incarichi, anche il criterio della rotazione; punto 2): la rotazione degli incarichi dirigenziali trova applicazione nei seguenti termini e modalità: a) prioritariamente, nelle aree a maggior rischio corruzione ovvero con un valore di rischio superiore a 4 nella ponderazione del rischio effettuata a livello aziendale come individuate nel Piano triennale di prevenzione della corruzione adottato in ASS4; b) di norma, alla scadenza dell incarico, salve le ipotesi previste dall art. 16 comma 1, lett. l quater del D.Lgs. n. 165/2001. In tali fattispecie e, precisamente, in presenza di notizia formale di avvio di procedimento penale a carico di un dirigente o in caso di avvio di procedimento disciplinare, entrambi per fatti di natura corruttiva, ferma restando ogni valutazione in merito alla sospensione del rapporto ai sensi delle vigenti disposizioni contrattuali, il Responsabile procede con atto motivato alla revoca dell incarico in essere ed al passaggio ad altro incarico ai sensi del combinato disposto del richiamato art. 16, comma 1, lett. l quater e dell art. 55 ter comma 1 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.; c) la durata degli incarichi dirigenziali nelle aree a rischio come individuate alla precedente lett. a) corrisponde alla durata minima contrattualmente prevista e, precisamente: 3 anni per incarico di Direttore di Dipartimento o struttura assimilata; 5 anni per incarico di Direttore di SOC; 3 anni per incarico di Responsabile di SOS di CdA e di Responsabile di SOS; 3 anni per i restanti incarichi dirigenziali di natura professionale; d) la rotazione degli incarichi non trova applicazione per le attività infungibili o altamente specializzate. Sono ritenute infungibili le attività svolte da profili professionali per i quali è previsto il possesso di lauree specialistiche e/o abilitazioni possedute da una sola unità lavorativa all interno dell Azienda. Sono ritenute altamente specializzate le attività svolte da profili professionali per le quali l applicazione automatica del criterio rotatorio comprometterebbe, anche in riferimento alla tempistica di una necessaria e indispensabile formazione e aggiornamento professionale, il corretto svolgimento dell attività istituzionale. La valutazione va fatta preventivamente a livello di Azienda e non di singola struttura. In caso di mancata applicazione del criterio di rotazione il Responsabile, nella proposta scritta, dovrà adeguatamente motivare, l infungibilità o l alta professionalità;

6 e) la rotazione degli incarichi dirigenziali si intende comunque realizzata anche qualora, pur rimanendo confermato l incarico dirigenziale precedentemente attribuito, o anche prima della sua scadenza naturale, venga modificato coerentemente con le esigenze organizzative delle strutture interessate l ambito territoriale di riferimento di svolgimento dell attività istituzionale. La modifica di uno degli elementi del contratto individuale deve risultare da atto scritto tra le parti; f) il criterio di rotazione si realizza anche sul piano dell organizzazione del lavoro delle strutture interessate. Rientra infatti tra i compiti e le responsabilità di ciascun responsabile di struttura applicare il criterio di rotazione nell affidamento della responsabilità di procedimenti e nel compimento di atti di vigilanza, nella composizione delle singole equipes aziendali deputate allo svolgimento delle suddette attività e attivando procedure interne di supervisione/valutazione dell attività svolta da parte del responsabile sovraordinato; g) al fine di dare la più ampia applicazione al principio di rotazione l Azienda prevederà l attivazione di percorsi formativi e di aggiornamento con l obiettivo di creare competenze di carattere trasversale e professionalità che possano essere utilizzate, nel medio periodo, in una pluralità di settori; h) la rotazione degli incarichi dirigenziali può essere accompagnata, qualora ritenuto necessario, da formazione ad hoc e da attività preparatoria di affiancamento per il dirigente neo incaricato affinchè vengano acquisite le conoscenze e la perizia necessarie per lo svolgimento della nuova attività. Eventuali provvedimenti già adottati dai Responsabili di struttura in applicazione dei principi contenuti nella normativa richiamata in premessa, sono ricondotti nell ambito di quanto previsto dal presente documento e ad esso adeguati. L ASS4 prevede un monitoraggio delle ricadute organizzative e tecniche derivanti dall applicazione di quanto previsto nel presente documento formulazione di proposte modificative e migliorative. al fine di addivenire alla

7 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: SAVERIO MERZLIAK CODICE FISCALE: MRZSVR54T03L378D DATA FIRMA: 02/12/ :21:26 IMPRONTA: 88002F8DA9AB4392FC93249AC9BB243A3FED3AC6441ED8974B82F FED3AC6441ED8974B82F D4CF788D6AE0BEE12FF3AD5E209F56FA D4CF788D6AE0BEE12FF3AD5E209F56FAF3765A090E8D97B0F596A1600A769B46 F3765A090E8D97B0F596A1600A769B46D1531BAEED4D67B3429D88DB3A NOME: MAURIZIO ANDREATTI CODICE FISCALE: NDRMRZ56A25A952M DATA FIRMA: 02/12/ :27:13 IMPRONTA: 28E0852B9DDB4711AC89DA E9AFEAA1C891D0DD4BD2F E E9AFEAA1C891D0DD4BD2F EAA6B115CEB5E68A444AD18A4065EC23B AA6B115CEB5E68A444AD18A4065EC23B33D984FD311C31EF756F23A198A5691F 33D984FD311C31EF756F23A198A5691F6D2937F79E2C746320D F92A4 NOME: FEDERICA ROLLI CODICE FISCALE: RLLFRC71L67D548S DATA FIRMA: 02/12/ :41:01 IMPRONTA: 6258DA4B8686D5A31AE10D737F AD4F B0EC0CEE62ACB84C94B8 0AD4F B0EC0CEE62ACB84C94B884241D BE A D BE A99E5D6A35D4E721F01FEC56CF268D6B177 E5D6A35D4E721F01FEC56CF268D6B1773B6FA8845EF512BF96F6E4B27A33E00E NOME: GIORGIO ROS CODICE FISCALE: RSOGRG51P15B215E DATA FIRMA: 02/12/ :05:46 IMPRONTA: 5CA052C49AAD1F894D6F81454F62EFE0B2B49BA CA55AD984 B2B49BA CA55AD984505C8E02E699274DACDC3C55010A5D03 505C8E02E699274DACDC3C55010A5D03387C6F14403CFD9552D62A2F816955FC 387C6F14403CFD9552D62A2F816955FC0B0634D20DEF2EE6CD523A38F06512AC

8 Premesso che: - l art. 28 del CCNL delle Aree della Dirigenza Medico-Veterinaria e della Dirigenza Sanitaria, Professionale, Tecnica ed Amministrativa recante Affidamento e revoca degli incarichi dirigenziali al comma 4, lett. f) prevede, tra i criteri per l attribuzione degli incarichi dirigenziali, anche il criterio della rotazione ove applicabile ; - il Regolamento aziendale per il conferimento degli incarichi dirigenziali, la verifica e la valutazione dei dirigenti approvato con deliberazione n. 316 del , all art. 10 ha espressamente previsto che per il conferimento e il passaggio ad incarichi dirigenziali diversi l Azienda si attiene anche al criterio della rotazione ove applicabile; - l art. 16, comma 1, lett. l quater del D.Lgs. n. 165/2001, come modificato dal D.L. n. 95/2012 convertito in L. n. 135/2012 stabilisce che i dirigenti provvedono al monitoraggio delle attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione svolte nell'ufficio a cui sono preposti, disponendo, con provvedimento motivato, la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva; - l art. 1, comma 4 lett. e) della L. 190/2012 recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione prevede che il DFP definisca criteri per assicurare la rotazione dei dirigenti nei settori particolarmente esposti alla corruzione e misure per evitare sovrapposizioni di funzioni e cumuli di incarichi nominativi in capo ai dirigenti pubblici, anche esterni. Spetta invece al Responsabile della prevenzione della corruzione, ai sensi dell art. 1, comma 10, lett. b) verificare, d'intesa con il dirigente competente, dell'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione ; - l Autorità nazionale anticorruzione ha successivamente approvato il Piano Nazionale Anticorruzione che al punto recante Rotazione del personale prevede che: a. le P.A. sono tenute ad adottare adeguati criteri per realizzare la rotazione del personale dirigenziale e del personale con funzioni di responsabilità operante nelle aree a più elevato rischio di corruzione; b. per il personale dirigenziale la rotazione integra i criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali ed è attuata alla scadenza dell incarico, fatti salvi i casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotta di natura corruttiva; - in data è intervenuta l Intesa tra Governo, regioni ed Enti Locali per l attuazione dell art. 1, commi 60 e 61 della L. n. 190/2012 che, sul tema della rotazione degli incarichi nell ambito delle funzioni maggiormente a rischio, ha previsto che: a) ciascun ente, previa informativa sindacale, adotti dei criteri generali oggettivi; b) la rotazione può avvenire solo al termine dell incarico la cui durata deve essere contenuta; c) l attuazione deve avvenire in modo da tener conto delle specificità professionali in riferimento alle funzioni e in modo di salvaguardare la continuità della gestione amministrativa; d) gli enti curano la formazione del personale, prediligendo l affiancamento e l utilizzo di professionalità interne; e) gli enti adeguano i propri ordinamenti alle previsioni di cui all art. 16, comma 1 lett. l quater del D.Lgs. n. 165/2001 in modo da assicurare la prevenzione della corruzione

9 mediante la tutela anticipata; - con deliberazione n. 37 del 30/01/2014 questa Azienda ha adottato il proprio Piano triennale di prevenzione della corruzione ( ), prevedendo, per quanto concerne la Rotazione del personale che, previa informativa sindacale, vengano definite le modalità concrete di rotazione del personale coinvolti a maggior rischio di corruzione; Dato atto che, in applicazione della normativa soprarichiamata, sono stati definiti a livello aziendale, i criteri di rotazione del personale dirigenziale e che gli stessi sono stati oggetto di puntuale informativa alle OO.SS. della Dirigenza Medico-Veterinaria e della Dirigenza Sanitaria, Professionale, Tecnica ed Amministrativa nell incontro sindacale dell senza che venissero formulate osservazioni in merito; Sentito il parere favorevole del Direttore sanitario, del Direttore amministrativo e del Coordinatore Sociosanitario, per quanto di rispettiva competenza; DELIBERA per i motivi di cui in premessa e qui confermati: 1. di approvare il documento recante Criteri di rotazione del personale dirigenziale allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante (all. n. 1); 2. di trasmettere il presente atto al Responsabile aziendale della prevenzione della corruzione per gli adempimenti conseguenti. Letto, approvato e sottoscritto F.to dott. Giorgio Ros F.to dott. Maurizio Andreatti F.to dott. Saverio Merzliak F.to dott.ssa Federica Rolli Direttore Generale Direttore Sanitario Direttore Amministrativo Coordinatore Sociosanitario Elenco allegati: Progressivo Descrizione 1 ALLEGATO1.doc DLB n. 583 del 02/12/2014 Pagina 3 di 3

10 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: SAVERIO MERZLIAK CODICE FISCALE: MRZSVR54T03L378D DATA FIRMA: 02/12/ :21:35 IMPRONTA: 817C67AEC318FD45E1E6ABCE4162B4F420AE7AEFD0DE5FA8F27B4461C AE7AEFD0DE5FA8F27B4461C DCE2E794EFA2287E0DDC279DBE DCE2E794EFA2287E0DDC279DBE66B8D68FF E6164F3DAA44903A 6B8D68FF E6164F3DAA44903AD0C271727FBB E6E97EB0F92 NOME: MAURIZIO ANDREATTI CODICE FISCALE: NDRMRZ56A25A952M DATA FIRMA: 02/12/ :27:22 IMPRONTA: 7280E185B9B F8C4089D65E0D31F521856A66CC74672E95A 089D65E0D31F521856A66CC74672E95A8686B2A9F3D57BD2ACE1EA417AD5D B2A9F3D57BD2ACE1EA417AD5D014245BE6FAF8E5B81FC5C4123F529C61AD 245BE6FAF8E5B81FC5C4123F529C61AD5D825D89B9568D42196F896D52CCF860 NOME: FEDERICA ROLLI CODICE FISCALE: RLLFRC71L67D548S DATA FIRMA: 02/12/ :41:09 IMPRONTA: 130F4339F360E0D22EADBF99D470CC93AEBAD0ED8DAB CE287051A2689 AEBAD0ED8DAB CE287051A26894CEC1DF4FAFDD3D57069D0133AFCF64E 4CEC1DF4FAFDD3D57069D0133AFCF64ED E AD6BBA A D E AD6BBA AF5FF1B2D094EF4533F1396D5B3D413D6 NOME: GIORGIO ROS CODICE FISCALE: RSOGRG51P15B215E DATA FIRMA: 02/12/ :05:53 IMPRONTA: C7E3A53DB FDBD02360C5AA3A3AAF98B123CEEE4C8DD5CCDF5CB2B A3A3AAF98B123CEEE4C8DD5CCDF5CB2B7DA E381E702020FC83770AD 7DA E381E702020FC83770ADEEE9512D54621DBB4231C08B6C8E3B98 EEE9512D54621DBB4231C08B6C8E3B980513CF1DBBA7A46392B6CD2EC9E12D20