SQL DDL. Create database. Alter database. Drop database

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1 SQL In informatica, SQL (Structured Query Language) è un linguaggio standardizzato per database basati sul modello relazionale (RDBMS), progettato per le seguenti operazioni: creare e modificare schemi di database (DDL = Data Definition Language); inserire, modificare e gestire dati memorizzati (DML = Data Manipulation Language); interrogare i dati memorizzati (DQL = Data Query Language); creare e gestire strumenti di controllo e accesso ai dati (DCL = Data Control Language). A dispetto del nome, non si tratta perciò di un semplice linguaggio di interrogazione: alcuni suoi sottoinsiemi, infatti, permettono di creare, gestire e amministrare database. SQL è un linguaggio per interrogare e gestire basi di dati mediante l'utilizzo di costrutti di programmazione denominati query. Con SQL si leggono, modificano, cancellano dati e si esercitano funzioni gestionali ed amministrative sul sistema dei database. La maggior parte delle implementazioni dispongono di interfaccia a riga di comando per l'esecuzione diretta di comandi, in alternativa alla sola interfaccia grafica GUI. Originariamente progettato come linguaggio di tipo dichiarativo, si è successivamente evoluto con l'introduzione di costrutti procedurali, istruzioni per il controllo di flusso, tipi di dati definiti dall'utente e varie altre estensioni del linguaggio. A partire dalla definizione dello standard SQL:1999 molte di queste estensioni sono state formalmente adottate come parte integrante di SQL. DDL Il Data Definition Language (DDL) è un linguaggio, parte del linguaggio SQL, che permette di creare, modificare o eliminare gli oggetti in un database. Sono i comandi DDL a definire la struttura del database e quindi l'organizzazione logica dei dati in esso contenuti, ma non fornisce gli strumenti per modificare i valori assunti dai dati o per interrogare i dati stessi per il quale si usano rispettivamente il Data Manipulation Language e il Data Query Language. È utilizzato sia in fase di progettazione, sia in fase di ristrutturazione del database. Per agire sulla struttura del database l'utente deve avere i permessi necessari, assegnati tramite il Data Control Language (DCL). Create database Il comando create database serve a creare un nuovo database, che potrà contenere tabelle, viste, stored procedure, trigger o altri tipi di oggetti. Alter database Il comando alter database serve a modificare un database esistente. Non esiste nello standard SQL, ma la maggior parte dei Dbms lo implementa. Drop database Il comando drop database serve a cancellare un database. Tale comando non esiste nello standard SQL, ma tutti i Dbms lo implementano.

2 Create table Il comando create table ha la funzione di creare una nuova tabella. Il nome della tabella può essere scritto indifferentemente in maiuscolo o in minuscolo, in ogni caso, però, è necessario che rispetti le seguenti regole: 1. Può essere formato da lettere e numeri, ma il primo carattere deve sempre essere una lettera; 2. Non può superare i 30 caratteri di lunghezza; 3. Non può avere lo stesso nome di una tabella o vista già esistente sullo stesso utente di database. Oltre a definire gli attributi di una tabella è possibile definire dei vincoli. La tabella può essere creata vuota oppure può essere creata e riempita di dati tramite un operazione di select. Alter table Il comando alter table ha la funzione di modificare la struttura della tabella. L'operatore ADD consente di inserire una nuova colonna su una tabella esistente oppure di aggiungere delle constraint alle colonne della tabella. L'operatore MODIFY consente di cambiare il tipo di dato e/o la constraint propri di ogni colonna di una tabella. L'operatore DROP consente di eliminare la constraint dalla colonna. Drop table Il comando drop table consente di distruggere una tabella, eliminandola fisicamente dal database. Come tutti i comandi DDL è un'operazione irreversibile, e provoca la perdita di tutti i dati contenuti nella tabella. Create Index Aggiunge un indice a una tabella. Drop Index Elimina un indice da una tabella. DCL In informatica il Data Control Language (DCL) è un linguaggio utilizzato nel SQL per fornire o revocare agli utenti i permessi necessari per poter utilizzare i comandi di Data Definition Language (DDL) e Data Manipulation Language (DML) oltre agli stessi comandi DCL (che gli servono a sua volta per poter modificare i permessi su alcuni oggetti) Grant Il comando Grant fornisce uno o più permessi a un determinato utente su un determinato oggetto del database (es: il permesso di inserimento in una tabella). Revoke Il comando Revoke revoca uno o più permessi a un determinato utente su un determinato tipo di oggetti (es: il permesso di cancellazione da una tabella).

3 DML In informatica Data Manipulation Language (DML) è un parte del linguaggio SQL che consente di leggere, inserire, modificare o eliminare i dati in un database. Insert Il comando ha la funzione di inserire i dati nelle tabelle. Le colonne (o campi) di destinazione dei valori possono essere o meno dichiarate nel comando. Se non vengono dichiarate, è necessario passare al comando un valore per ogni colonna della tabella, rispettando rigorosamente l'ordine delle colonne stesse. Se, invece, le colonne di destinazione vengono dichiarate, è possibile indicare le sole colonne per le quali vengono passati dei valori, purché vengano inseriti comunque i valori per tutte le colonne not null (che non possono essere nulle) della tabella. Di per sé il comando Insert opera inserendo in tabella una sola riga per volta. È possibile, però, inserire più di una riga "in modo automatico" passando all'insert una serie di righe (o tuple) risultanti da un comando di Select, purché tali righe siano compatibili con le colonne della tabella su cui si inseriscono i dati. INSERT INTO nome_tabella (elenco dei campi interessati dall'inserimento) VALUES (elenco valori, rispettando l'ordine dei campi dichiarati sopra); Update Il comando update ha la funzione di modificare i dati delle tabelle. Il nome di ogni campo che deve essere modificato va dichiarato dopo la parola chiave SET e deve essere seguito dal simbolo " = " (uguale) e dal nuovo valore che deve assumere. È possibile modificare più campi della stessa riga in un unico comando update, separandoli l'uno dall'altro con il simbolo ", " (virgola). Il comando generico aggiorna tutte le righe della tabella. È possibile restringerne il numero applicando la parola chiave aggiuntiva WHERE, che permette di effettuare una selezione qualitativa delle righe imponendo delle condizioni sui dati presenti nelle righe prima dell'aggiornamento. UPDATE nome_tabella SET nome_campo1 = 'valore1_nuovo', nome_campo2 = 'valore2_nuovo' WHERE nome_campo3 = 'valore'; Delete Il comando delete ha la funzione di cancellare i dati dalle tabelle. Come il comando update anche delete può operare in modo generico cancellando tutte le righe della tabella oppure può identificare le righe da cancellare mediante la parola chiave aggiuntiva WHERE e la condizione (o le condizioni) ad essa associata. DELETE FROM nome_tabella WHERE nome_campo = 'valore';

4 DQL IL DQL (data query language linguaggio di interrogazione dei dati) secondo lo standard SQL comprende i comandi per leggere ed elaborare i dati presenti in un database, strutturato secondo il modello relazionale. Questi dati devono essere stati precedentemente inseriti attraverso il Data Manipulation Language(DML) in strutture o tabelle create con il Data Definition Language (DDL), mentre il Data Control Language (DCL) stabilisce se l'utente può accedervi. Select Col comando select abbiamo la possibilità di estrarre i dati, in modo mirato, dal database. SELECT [ ALL DISTINCT TOP LIMIT ] lista_elementi_selezione FROM lista_riferimenti_tabella [ WHERE espressione_condizionale ] [ GROUP BY lista_colonne [HAVING Condizione] ] [ ORDER BY lista_colonne ]; dove: lista_elementi_selezione è l'elenco dei campi da estrarre (separati tra loro con una virgola); lista_riferimenti_tabella è l'elenco delle tabelle da cui estrarre i dati; è possibile specificare un alias alternativo dopo il nome della tabella per abbreviare la sintassi: ad esempio: select * from LibriDellaBiblioteca A, LibriDella Collana B where A.titolo = B.titolo dove A e B sostituiscono i nomi delle tabelle. espressione_condizionale: consiste in una serie di condizioni sia di tipo logico che matematico che determinano quali righe (record) vengono restituite dalla query. clausola ALL: è sottintesa e corrisponde a tutti i risultati clausola TOP: restituisce solo i primi risultati della query clausola LIMIT: restituisce solo una parte dei risultati tra 2 valori di riferimento clausola group by : serve a gestire gli operatori di aggregazione che agiscono su diversi valori (come sum, avg, min, max) che vengono raggruppati secondo un criterio su una colonna con eventuali ulteriori condizioni dopo la clausola having: esempio: select sum(stipendio) where categoria = A group by incarico having stipendio > 10000; questa istruzione seleziona la somma degli stipendi superiori a raggruppati per incarico e appartenenti alla categoria A. clausola order by: specifica che i risultati devono essere ordinati secondo una o più colonne. Altre definizioni da conoscere Indice (index) o Si tratta di una struttura gestita dal DBMS che velocizza particolari ricerche. E possibile creare un numero qualsiasi di indici ma un numero eccessivo può causare un rallentamento delle prestazioni. Stored Procedure o Una Stored Procedure è una sequenza di comandi SQL che è possibile salvare ed eseguire più volte. Può prevedere uno o più parametri e può essere eseguito in maniera automatica. Commit (post) e rollback

5 o Le operazioni di scrittura sui database vengono eseguite in maniera atomica cioè in un unico passaggio durante il quale il database viene bloccato fino al termine dell operazione per evitare modifiche contemporanee. Le operazioni vengono confermate dal comando COMMIT (o POST). Se si verifica un qualsiasi errore durante l esecuzione della query, l operazione viene completamente annullata attraverso una procedura di ROLLBACK. Viste o Si tratta di visualizzazioni parziali delle tabelle per limitare l accesso alle informazioni per motivi di comodità o di sicurezza. Trigger o Sono sequenze di comandi da eseguire al verificarsi di un particolare evento (trigger). Ad esempio l aggiornamento dei valori di una colonna al variare del valore di un altra colonna. Constraint (vincolo) o Indica un eventuale vincolo sui valori possibili in una colonna (campo). Ad esempio NOT NULL o compreso tra 10 e 100, etc.

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