Lezione 12. Il trattamento dei dati. database: il linguaggio SQL seconda parte. Proff. Valle Folgieri
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1 Lezione 12 Il trattamento dei dati database: il linguaggio SQL seconda parte Proff. Valle Folgieri Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 1 SQL: azioni sui dati Nella scorsa lezione abbiamo visto gli operatori aritmetici, di confronto e logici. Ora completiamo l argomento con i comandi che sono necessari per comporre istruzioni in SQL per maneggiare i dati. Vediamo, cioè, i VERBI di SQL, poiché le espressioni principali sono proprio costituite da cinque comandi che corrispondono ad azioni che si possono compiere sui dati. Si suole dire, per ricordarli meglio, che i verbi di SQL sono 5. Essi corrispondono alle operazioni possibili sui dati. Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 2 1
2 I 5 verbi di SQL I seguenti comandi consentono di effettuare, se combinati adeguatamente con gli operatori già visti, tutte le operazioni principali per trattare i dati: CREATE per creare le strutture (tabelle) che conterranno i dati in un database INSERT per inserire i valori nei campi delle tabelle create DELETE per cancellare i valori nei campi delle tabelle create SELECT per selezionare (ricercare) i dati rispondenti a determinati criteri (cioè per effettuare una query, ovvero un interrogazione) UPDATE per aggiornare i valori dei dati secondo un determinato criterio Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 3 Traduzione del modello E/R in struttura fisica del database Riprendiamo alcuni concetti circa la corrispondenza tra il modello E/R e la struttura fisica (implementazione) di una base di dati. Ricordate che: Le entità diventano le tabelle Gli attributi diventano i campi (colonne) delle tabelle Le relazioni sono indicate tramite le chiavi (primarie ed esterne) Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 4 2
3 Tabelle e relazioni In un database, dunque, una tabella corrisponde ad un entità. Gli attributi saranno i campi (le colonne) della tabella e le relazioni si specificano utilizzando le chiavi. Si dice grado della tabella il numero di colonne che la costituisce. La singola riga di dati (cioè le informazioni relative ad una istanza) si dice record. Codice targa Codice Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 5 Creare una tabella - 1 Per collezionare i dati in un database, occorre innanzitutto creare la struttura atta a contenerli. Occorre cioè creare una tabella (entità) contenente i corrispondenti campi (attributi). Per fare ciò, si usa il comando CREATE TABLE. La sintassi è: CREATE TABLE <nome-tabella>(<specifiche>) Tra parentesi vengono posti i nomi dei campi. Per ogni campo è specificato il tipo di dato e le sue dimensioni. Alcuni elementi di specifica sono opzionali: per esempio si può decidere se porre o meno dei vincoli sui campi (es. non deve essere nullo ) lo vedremo nei prossimi esempi Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 6 3
4 Creare una tabella - 2 Ricordiamo la sintassi del comando CREATE TABLE: CREATE TABLE <nome-tabella>(<specifiche>) Tra parentesi vengono posti i nomi dei campi. CREATE TABLE Anagrafica ( identificativo integer, cognome char(40), nome char(40), indirizzo varchar(60), telefono varchar(40) ) Per ogni campo è specificato il nome (a sinistra), il tipo di dato (a destra) e le sue dimensioni (tra parentesi, ad esempio char(40) che significa tipo di dato alfanumerico che può essere lungo al massimo 40 caratteri). Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 7 Creare una tabella - 3 Si possono aggiungere anche alcuni vincoli, ad esempio dire: - se un valore deve essere inserito per forza (NOT NULL) - se è previsto un valore preimpostato, che l utente può sempre cambiare (DEFAULT) - inoltre si può specificare quale sia la chiave primaria Esempio (i vincoli sono posti a destra della dimensione): CREATE TABLE Anagrafica ( identificativo char(16), cognome char(40) NOT NULL, nome char(40) NOT NULL, indirizzo varchar(60) DEFAULT sconosciuto, telefono varchar(40) NOT NULL, PRIMARY KEY(identificativo) ) NOTATE che ogni riga, sia in questo che nell esempio precedente, tranne l ultima prima della parentesi, deve terminare con una virgola. Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 8 4
5 Analizziamo quanto abbiamo scritto: Abbiamo creato la struttura (non vi abbiamo ancora immesso i dati) di una tabella Anagrafica che contiene: Creare una tabella - 4 CREATE TABLE Anagrafica ( identificativo char (16), cognome char(40) NOT NULL, nome char(40) NOT NULL, indirizzo varchar(60) DEFAULT sconosciuto, telefono varchar(40) NOT NULL, PRIMARY KEY(identificativo) ) Il campo identificativo (la chiave primaria, potrebbe essere anche il codice fiscale) che distingue un nominativo da un altro Il campo cognome e il campo nome, entrambi non nulli e di lunghezza massima 40 Il campo indirizzo, di lunghezza massima 60, che propone per default, in immissione, la dicitura sconosciuto Il campo telefono, di lunghezza massima 40, che non può essere nullo. Alla fine dell elenco dei campi, prima della parentesi di chiusura, abbiamo specificato che il campo identificativo è la variabile primaria, ovvero nella tabella non sono ammessi due record (due nominativi) diversi con lo stesso identificativo (così posso distinguere eventuali omonimie). Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 9 Come eliminare una tabella Infine vediamo come eliminare una tabella dal database. Il comando DROP permette di eliminare interamente una tabella (compresi i dati in essa contenuti!). La sintassi è: DROP TABLE <nome-tabella> DROP TABLE Anagrafica Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 10 5
6 INSERT - 1 Ora che abbiamo creato una tabella, vediamo come inserire i valori. Ovviamente qui parliamo di SQL standard, quindi dovremo usare i comandi. Non abbiamo cioè a disposizione interfacce, come avviene in molti RDBMS quali, ad esempio, Microsoft Access, cui faremo cenno nelle prossime lezioni. Per inserire i dati si usa il comando INSERT. Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 11 INSERT - 2 Permette di inserire una riga di valori (un record) in una tabella. Sintassi: INSERT INTO <nome-tabella> VALUES (<espressione- 1>[,...<espressione-N>]) Facciamo un esempio: INSERT INTO Anagrafica VALUES ( DPPPPO20D74S919X, 'Pippo', 'De Pippis', 'Via Topolinia 13', '0111, pippo.depippis@ .com ) I dati, per essere inseriti, vanno posti tra apice singolo. Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 12 6
7 INSERT - 3 Qualche nota su quel che abbiamo scritto: INSERT INTO Anagrafica VALUES ( DPPPPO20D74S919X, 'Pippo', 'De Pippis', 'Via Topolinia 13', '0111, pippo.depippis@ .com ) Come avrete sicuramente notato, i dati vanno posti nello stesso ordine dei campi. Per non sbagliare e dimenticarne qualcuno, è buona norma far precedere l elenco di valori dall elenco dei campi, come nell esempio della prossima slide. Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 13 INSERT - 4 Far precedere l elenco di valori dall elenco dei campi: Elenco dei campi Sintassi: INSERT INTO <nome-tabella> (<colonna-1>[,...<colonna-n>])] VALUES (<espressione-1>[,...<espressione-n>]); Elenco dei valori assegnati ai campi Adottando questa sintassi è difficile dimenticare di inserirne qualcuno. Nella slide successiva vedremo l esempio corrispondente Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 14 7
8 INSERT esempio INSERT INTO Anagrafica ( Identificativo, Cognome, Nome, Indirizzo, Telefono ) VALUES ( 01, 'Pippo', 'De Pippis', 'Via Topolinia 13', '0111,111111' ) Elenco dei campi Elenco dei valori assegnati ai campi Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 15 UPDATE Permette di aggiornare i valori di un record. Sintassi: UPDATE <tabella> SET <colonna-1>=<espressione-1>[,...<colonna-n>=<espressione-n>] [WHERE <condizione>] Gli elementi della sintassi posti tra parentesi quadra, per convenzione, sono opzionali. Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 16 8
9 UPDATE - esempio Prendiamo sempre la tabella anagrafica e supponiamo che vi sia contenuto un record corrispondente ad un certo Paolino De Paperis, che abita in via Galileo Galilei 12. Abbiamo sbagliato il nome e vogliamo modificare Paolino, mettendo il nome corretto, cioè Pico. Dovremo scrivere: UPDATE Anagrafica SET Nome='Pico' WHERE Cognome = 'De Paperis' AND Indirizzo = 'Via Galileo Galilei 12' Qui compare per la prima volta la parola chiave WHERE vediamo di cosa si tratta. Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 17 La parola chiave WHERE - 1 WHERE (letteralmente dove, in cui ) permette di specificare la condizione che deve verificarsi per la modifica del campo. Nell esempio, il significato del comando era: imposta il nome Pico nel record in cui ( where ) il cognome è De Paperis e (abbiamo infatti usato anche l AND) l indirizzo è via Galileo Galilei 12. Rivediamo quanto avevamo scritto: UPDATE Anagrafica SET Nome='Pico' WHERE Cognome = 'De Paperis' AND Indirizzo = 'Via Galileo Galilei 12' Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 18 9
10 La parola chiave WHERE - 2 UPDATE Anagrafica SET Nome='Pico' WHERE Cognome = 'De Paperis' AND Indirizzo = 'Via Galileo Galilei 12' Se nell esempio non avessimo messo il WHERE, la modifica indicata sarebbe stata effettuata su tutti i dati! (in verità nell SQL standard, proprio per evitare questa evenienza, l utente è avvertito dell errore e quindi ha modo di rendersi conto di dover aggiungere WHERE per evitare un comando senza senso, semanticamente parlando) Il WHERE sarà utilizzato anche nella cancellazione dei dati e nella selezione (non nell inserimento, poiché il dato non è ancora presente e quindi non posso specificare nessuna condizione!) Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 19 DELETE - 1 Serve per cancellare un record (una riga) di valori in una tabella. Sintassi: DELETE* FROM <tabella> [WHERE <condizione>] DELETE *FROM Anagrafica WHERE Cognome = 'De Paperis' AND Nome='Pico' Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 20 10
11 DELETE - 2 ATTENZIONE: se non indicate una condizione, l SQL non sa cosa deve cancellare. Se intendete cancellerare TUTTE le righe della tabella, ovvero tutti i record, dovete usare il metacarattere * che abbiamo già incontrato. DELETE * FROM Anagrafica Cancella tutti i dati presenti nella tabella Anagrafica. In alcune implementazioni standard di SQL si può utilizzare *.* invece di * DELETE *.* FROM Anagrafica Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 21 SELECT E il comando che permette di effettuare le query, cioè le interrogazioni della tabella, per estrarre i dati secondo un certo criterio (ovvero una desiderata condizione). Possiamo effettuare: INTERROGAZIONI SEMPLICI, cioè estrarre i dati da una sola tabella INTERROGAZIONI DI PIU TABELLE, estraendo i dati da più tabelle collegate (cioè le tabelle devono essere in relazione tra loro, tramite le chiavi, altrimenti l interrogazione non fornisce i risultati corretti e desiderati!) Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 22 11
12 SELECT interrogazioni semplici - 1 Noi faremo solo le interrogazioni semplici. Sintassi per estrarre dati da una sola tabella: SELECT <espress-col-1>[,...<espress-col-n>] from <tabella> [where <condizione>] SELECT Cognome, Nome FROM Anagrafica In questo modo si ottiene l elenco di tutti i cognomi ed i nomi corrispondenti, presenti nella tabella Anagrafica. Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 23 SELECT interrogazioni semplici - 2 Se si vogliono ottenere, nell ordine, tutti i valori di tutti i campi di una tabella, invece, si utilizza il metacarattere *. SELECT * FROM Anagrafica Anche in questo caso, in alcune implementazioni di SQL, si può utilizzare *.* invece di *: SELECT *.* FROM Anagrafica Non abbiamo però ancora utilizzato la condizione WHERE e quindi, come risultato, abbiamo ottenuto indistintamente tutti i valori contenuti nella tabella. Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 24 12
13 SELECT interrogazioni semplici - 4 Per concludere l argomento delle interrogazioni semplici (dati ottenuti da una sola tabella) facciamo ora alcuni esempi con WHERE, con cui otteniamo valori specifici, rispondenti al criterio indicato: SELECT Cognome, Indirizzo FROM Anagrafica WHERE Nome= Pico Abbiamo così ottenuto il cognome e l indirizzo di tutti i record in cui il nome è Pico Analogamente, specificando anche la tabella: SELECT Anagrafica.Cognome, Anagrafica.Indirizzo FROM Anagrafica WHERE Anagrafica.Nome= Pico Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 25 Note sulle condizioni (WHERE) La condizione di selezione delle righe può essere composta a piacimento, purché il risultato sia di logico e i dati a cui si fa riferimento provengano dalle tabelle di partenza. Si possono usare anche altri operatori di confronto, funzioni, e operatori booleani (AND, OR, NOT, <, >, < > (diverso), ecc..) Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 26 13
14 CONCLUSIONI Per gli scopi del nostro corso, abbiamo condotto una panoramica sufficientemente completa di SQL. Abbiamo tralasciato alcuni comandi specifici e la trattazione dei tipi di dati. Di quanto visto, ai fini dell esame, vanno studiate le sintassi e gli esempi dei 5 verbi di SQL e come concedere e revocare i privilegi agli utenti. Lez13 Trattamento dati. Database: il linguaggio SQL-seconda parte 27 14
Lezione 13. Il trattamento dei dati. database: il linguaggio SQL seconda parte. Proff. Valle Folgieri
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