Azienda Mobilità e Trasporti S.p.A. Via Montaldo, Genova Impianto Ferrovia Genova Casella RELAZIONE TECNICA

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1 Azienda Mobilità e Trasporti S.p.A. Via Montaldo, Genova Impianto Ferrovia Genova Casella RELAZIONE TECNICA Ferrovia Genova Casella GENOVA, MARZO 2018 AGGIORNAMENTO:

2 RELAZIONE TECNICA Ferrovia Genova Casella Premessa: La presente relazione riguarda una serie di interventi di messa in sicurezza dei fronti franosi a seguito di nota USTIF n del 16 novembre 2017 Gli interventi nascono dalla necessità e dall urgenza di garantire la sicurezza e la stabilità del sedime ferroviario, criticità segnalate nel verbale di visita delle opere d arte USTIF. Considerazioni tecniche relative alla geologia e morfologia dell area interessata: Nei siti di intervento, come meglio individuati nel seguito, i versanti sovrastanti la linea ferroviaria, sono caratterizzati, oltre che da forte pendenza, dalla presenza di una coltre detritica eluvio-colluviale, di spessore variabile ma riconducibile mediamente intorno a 1/1,5 m, costituita da brecce sabbiose in matrice limosa, inglobanti ciottoli e massi anche di notevoli dimensioni, che si è mobilizzata dando luogo a scorrimento sul substrato roccioso. La pendenza dei versanti induce una forte corrivazione delle acque di precipitazione dando luogo, anche in conseguenza di disfunzioni delle strutture di regimazione idrica, a concentrazione di apporto idrico in porzioni ristrette di versante, provocando la forte imbibizione idrica delle coltri e unitamente a profondi fenomeni erosivi, la loro mobilizzazione. Ampi sono i segnali e gli effetti di tale mobilizzazione: ampie fessure in corrispondenza del ciglio di distacco e lungo la scarpata, vistose protuberanze morfologiche sul versante, smottamenti sul corpo di frana con cospicue cadute di materiale a valle. I fenomeni franosi che si produrrebbero dal definitivo scorrimento di tali coltri, se non adeguatamente consolidate, porrebbero a rischio la stabilità della linea ferroviaria; in particolare i fenomeni gravitativi, nel caso di scarpate poste a monte, apporterebbero pericolose cadute di materiale sulla linea. Individuazione delle aree degli interventi: Intervento pali TE n (controripa) Nel sito in oggetto si è verificato il distacco di materiale lapideo dalla parete rocciosa a monte, con caduta di materiale lapideo nella cunetta. La parete presenta al suo piede un muro di sostegno in pietrame in buone condizioni di conservazione Finora la caduta è stata trattenuta dalla presenza di vegetazione rigogliosa che ha limitato la mobilizzazione del materiale lapideo. 2

3 Intervento pali TE n (controripa) Nel sito in oggetto si è verificato il distacco di materiale lapideo e terroso dalla scarpata a monte, sovrastante il muraglione di sostegno, con caduta di materiale lapideo sulla sede ferroviaria. Si è verificato un movimento franoso lento, che negli ultimi 15 anni non ha provocato segnali di criticità, ma che comunque è attivo. Si evidenzia che in sommità del muro è presente un blocco lapideo che necessità di essere bonificato. Intervento pali TE n (Roccioni di Molinetti) Nel sito in oggetto si è verificato il distacco di materiale lapideo dalla retrostante parete rocciosa, con trattenimento del materiale lapideo da parte della vegetazione rigogliosa ivi presente. La zona in oggetto, nota come i Roccioni di Molinetti, che presenta una parete rocciosa a strapiombo sulla ferrovia, nel corso degli anni è stata bonificata e consolidata con interventi di rafforzamento corticali. In particolare, a seguito di caduta di un masso di grosse dimensioni (1 mc circa) sulla sede ferroviaria, avvenuta nel mese di Dicembre 2003, è stato effettuato un approfondito disgaggio e bonifica parete per complessivi mq, seguito dal rafforzamento corticale mediante posa di reti armate, per complessivi mq, dall armatura della rete esistente, per complessivi mq e dalla posa di pannelli in fune, per complessivi mq. Nel corso del 2006 sono state riscontrate ulteriori cadute, limitate nella tratta compresa fra i pali TE , culminate con una frana di crollo avvenuta nel mese di Dicembre 2006, limitata alla tratta compresa fra i pali TE , provocando lo sradicamento di parte della rete armata posata nel succitato precedente intervento. E stato pertanto effettuato un ulteriore disgaggio e bonifica parete per complessivi mq, seguito dal rafforzamento corticale mediante posa di reti armate, per complessivi 538 mq e dalla posa di pannelli in fune, per complessivi 744 mq. A mantenimento di questi interventi nel settembre 2010 è stato effettuato un controllo e svuotamento di tutte le reti posate, al fine di evitare la formazione di sacche di materiale lapideo trattenuto, pericolose per la stabilità della struttura. Nel febbraio 2011, limitatamente alla tratta compresa fra pali TE 1016 e 1018, si è verificato un distacco di materiale lapideo dalla zona sommitale non rivestita; negli interventi precedentemente descritti tale zona non ha subito il rafforzamento corticale, in quanto si diede priorità alle zone direttamente incombenti sulla sede ferroviaria. 3

4 A seguito di distacco si è provveduto ad effettuare un ispezione in parete, con relativo disgaggio delle parti ammalorate. Nell autunno 2014 è stato effettuato sulla tratta fra i pali TE 1016 e 1018 il disgaggio e bonifica parete per complessivi 200 mq, seguito dal rafforzamento corticale mediante posa di reti armate, per complessivi 1200 mq. Resta pertanto da intervenire sulla tratta compresa fra i pali TE 1021 e 1022, dove sono avvenuti questi ultimi fenomeni di caduta. Considerazioni tecniche inerenti la definizione degli interventi: Gli interventi che si intendono progettare e realizzare sono costituiti da: Interventi pali TE n (controripa) a) Dal disgaggio e bonifica di tutta la superficie, allontanando tutte le parti instabili e b) Dalla cippatura di tutto il materiale vegetativo ottenuto dal taglio e bonifica; c) Dalla posa di rete metallica in pannelli della lunghezza di 3 m in filo di ferro ricotto del diametro di 2,7 mm a forte zincatura, in maglia 8x10 a doppia torsione; d) Dall armatura della rete, secondo una maglia teorica di 3 m x 3 m, ad orditura romboidale, costituita da ancoraggi passivi con barre in acciaio FeB 450 C diam. 24 mm, in foro diam. 40 mm, lunghezza 3 m, comprensive di golfaro all'estremità, intasati con malta cementizia reoplastica, e da fune metallica diam. 12 mm, a trefoli con anima metallica in acciaio zincato. Interventi pali TE n (controripa) e) Dal disgaggio e bonifica di tutta la superficie, allontanando tutte le parti instabili e f) Dalla cippatura di tutto il materiale vegetativo ottenuto dal taglio e bonifica; g) Profilatura regolare del versante mediante ragno escavatore; h) Posa di georete flessibile tridimensionale, in monofilamenti di nylon, con funzione antierosiva; i) Posa di rete metallica in pannelli della lunghezza di 3 m in filo di ferro ricotto del diametro di 2,7 mm a forte zincatura, in maglia 8x10 a doppia torsione; j) Posa di pannelli di rete in fune, con funi di diametro 8/12, maglia di cm 20x20 e di dimensioni di m 3 x 6; k) Esecuzione di ancoraggi in barra di acciaio Dywidag del diam 26,5 mm, lunghezza m 6 e disposti in maglia di m 3 x 2. La testa dell ancoraggio sarà dotata di piastra di ripartizione di dimensioni cm 30 x 30 e dado di ancoraggio. 4

5 Intervento pali TE n (Roccioni di Molinetti) l) Dal disgaggio e bonifica di tutta la superficie, allontanando tutte le parti instabili e m) Dalla cippatura di tutto il materiale vegetativo ottenuto dal taglio e bonifica; n) Dalla fornitura e posa in opera di barriera paramassi a rete, (con assorbimento di energia in conformità alle norme ETAG027) del tipo ad elevato assorbimento di energia, deformabile, con energia di V classe di resistenza (assorbimento energetico MEL = 2000 KJ), con altezza 5 m, lunghezza minima ancoraggi in roccia 4,5 m e/o in terreno sciolto 6,5 m. Nel seguito si riportano le dimensioni e le quantità delle singole componenti degli interventi. Tratta e numerazione pali Rete metallica (mq) Lunghezza Altezza Disgaggio Sbancamento Georete Pannelli Barriere (m) (m) (mq) (mc) (mq) (mq) (mq) ,00 15,00 750,00 750, ,00 20,00 440,00 44,00 440,00 440,00 440, ,00 Totale 1190,00 44, ,00 440,00 440,00 150,00 Tempistica esecutiva: Vista la particolare configurazione dell aree di cantiere e i ridotti spazi disponibili, le lavorazioni dovranno essere eseguite di giorno in presenza di esercizio ferroviario e pertanto particolare attenzione dovrà essere tenuta da parte delle maestranze, attenendosi ai regolamenti in vigore in A.M.T. Impianto Ferrovia Genova Casella. In caso di particolari necessità, dovrà essere richiesta, da parte dell Impresa, l interruzione della circolazione ferroviaria e la disalimentazione della TE, attenendosi ai regolamenti in vigore in A.M.T. Impianto Ferrovia Genova Casella. Genova, Marzo 2018 Il Progettista e Direttore di Esercizio Impianto Ferrovia Genova Casella Ing. Diego Ricci 5