PRIMA RELAZIONE DEL NUCLEO PER IL SUPPORTO E L ANALISI DELLA REGOLAMENTAZIONE
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1 Nucleo per il Supporto e l Analisi della Regolamentazione (NUSAR) PRIMA RELAZIONE DEL NUCLEO PER IL SUPPORTO E L ANALISI DELLA REGOLAMENTAZIONE Relazione annuale ai sensi dell art. 5 del Disciplinare per la redazione dell AIR e dell ATN in attuazione degli articoli 5, 6, 7, e 8 della legge regionale 14 ottobre 2015 n. 11, allegato al DPGR 137/2016 Anno 2016
2 INDICE 1. Il Nucleo per il Supporto e l Analisi per la Regolamentazione (NUSAR) 1.1 L istituzione del NUSAR: per una migliore qualità della regolamentazione p Il DPGR 137/2016: la procedura di AIR e ATN La composizione del NUSAR 6 2. Il NUSAR al primo anno di attività 2.1 L attività del NUSAR: uno sguardo d insieme AIR e ATN La condivisione delle migliori pratiche a livello nazionale e internazionale Semplificazione e riordino normativo I principali casi di interesse 3.1 Le consultazioni dei portatori di interesse DDL Cinema Campania DDL Registro tumori animali 16 ALLEGATI Allegato 1: DPGR 137/2016 e allegati 17 1
3 1. Il Nucleo per il Supporto e l Analisi per la Regolamentazione (NUSAR) 1.1 L istituzione del NUSAR: per una migliore qualità della regolamentazione Il Nucleo per il Supporto e l Analisi per la Regolamentazione (NUSAR), istituito presso la Giunta regionale dalla legge regionale 14 ottobre 2015, n. 11 (Misure urgenti per semplificare, razionalizzare e rendere più efficiente l apparato amministrativo, migliorare i servizi ai cittadini e favorire l attività di impresa), svolge funzioni volte alla semplificazione e al miglioramento della qualità della regolazione al fine di ottenere un contesto normativo adeguato ad accelerare e sostenere la crescita della Regione. In particolare, il NUSAR redige l Analisi tecnico normativa (ATN) e l Analisi di impatto della regolamentazione (AIR) dei disegni di legge di iniziativa della Giunta regionale, promuove il ricorso a tecniche di normazione volte alla semplificazione dei testi e al loro riordino, effettua studi, analisi comparate e ricerche in materia di Better regulation al fine di individuare best practices a livello europeo, nazionale e regionale e di applicarle alla realtà regionale Campana. Inoltre, il Nucleo svolge un lavoro di coordinamento fra l Ufficio legislativo e le strutture amministrative regionali di volta in volta competenti, al fine di realizzare le opportune consultazioni dei portatori di interesse nella fase di svolgimento dell istruttoria legislativa. L ATN e l AIR rappresentato i principali strumenti di Better regulation per migliorare la qualità delle leggi e renderle più efficaci. Lo Statuto della Regione Campania ha recepito tali strumenti disponendo, all articolo 29, che le normative regionali debbano essere chiare e semplici e rinviando al Regolamento consiliare la definizione delle modalità di redazione dei testi normativi. Il Regolamento del Consiglio dedica il XVI capitolo alla qualità della regolamentazione, stabilendo espressamente, tra l altro, che ogni disegno di legge di iniziativa del Consiglio debba essere accompagnato da AIR e ATN. Nonostante le citate previsioni normative, fino al 2015 la Regione ha utilizzato questi strumenti in modo sporadico, disomogeneo e discrezionale, a seconda della volontà del singolo consigliere o membro della Giunta regionale titolare dell iniziativa legislativa. Le uniche AIR prodotte sono state realizzate grazie a progetti di supporto all attività normativa regionale sviluppati insieme al Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DAGL) e al Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l ammodernamento delle P.A. (Formez PA). Un discorso a parte va fatto per le ATN, solitamente realizzate dalla Giunta regionale seppur in maniera semplificata e non esaustiva. Non sono, invece, mai state effettuate valutazioni di impatto della regolamentazione (VIR), benché espressamente previste in talune leggi regionali sotto forma di clausole valutative. A modificare lo scenario è intervenuta la legge regionale n. 11/2015, la legge annuale di semplificazione per il Le previsioni al capo I del titolo II, che si concentrano sul miglioramento della qualità della regolamentazione, ridisegnano il quadro complessivo degli 2
4 strumenti di semplificazione normativa. Le disposizioni contenute agli articoli 4, 5, 6 e 7, rendono obbligatoria l adozione degli strumenti di Better regulation, facendo espressamente riferimento alle Comunicazioni della Commissione Europea COM(2011)78 del 23 febbraio 2011 (Small Business Act) e COM(2015)215 del 19 maggio 2015 (Better regulation for better results). In particolare, l articolo 4 della legge regionale 11/2015 prevede espressamente che i disegni di legge di iniziativa della Giunta debbano essere corredati dalle due relazioni ATN e AIR ai fini della loro trattazione a norma dello Statuto regionale. In caso di mancata presentazione delle relazioni il provvedimento non può essere esaminato dal Consiglio. L articolo 5 definisce i contenuti dell ATN, analisi finalizzata a verificare l incidenza della normativa proposta sull ordinamento giuridico vigente, la sua conformità alle fonti sovraordinate e il rispetto degli ambiti di autonomia riconosciuti agli enti locali, dando anche conto della giurisprudenza esistente, della pendenza di giudizi di costituzionalità, sul medesimo o analogo oggetto, di eventuali progetti sulla stessa materia già in corso, della correttezza delle definizioni e dei riferimenti normativi contenuti nel testo della normativa proposta, nonché delle tecniche di modificazione e abrogazione delle disposizioni vigenti e di eventuali precedenti interventi di delegificazione. Secondo l articolo 6, l AIR costituisce un supporto alle decisioni dell organo politico dell amministrazione regionale e consiste nella preventiva valutazione socio-economica degli effetti sulle attività dei cittadini e delle imprese degli interventi normativi proposti, nonché sull organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, mediante comparazione di opzioni alternative, nel rispetto della legge 246/2005 e della legge 11 novembre 2011, n. 180 (Norme per la tutela della libertà di impresa. Statuto delle imprese) e in attuazione dell Accordo tra Governo, Regioni e Autonomie locali in materia di semplificazione e di miglioramento della qualità della regolamentazione 23/CU del 29 marzo Al fine di garantire l attuazione delle citate previsioni, di cui alla legge 11/2015, l articolo 7 istituisce, presso la Giunta regionale, il Nucleo per il supporto e l analisi della regolamentazione (NUSAR), formato da tre esperti con riconosciuta esperienza e competenza rispetto agli strumenti di better regulation. Attribuire la redazione dell AIR a un organismo indipendente, il NUSAR, ancorché strutturato all interno della Giunta regionale, e prevederne il confronto continuo con le strutture amministrative competenti, consente di massimizzare l efficacia dell AIR e di esentarla da condizionamenti, soprattutto quando si tratta di censurare provvedimenti che impongono oneri eccessivi per il mondo economico o sociale. Grazie a questo tipo di analisi preventiva, i provvedimenti legislativi della Giunta sono sempre accompagnati da una verifica degli oneri e da una valutazione dell eventuale opzione zero o di non intervento, attraverso cui il legislatore è chiamato a porsi degli interrogativi sulla necessità della regolamentazione, sull appropriatezza dello strumento normativo e sulla proporzionalità dell intervento. In questo senso, AIR e ATN rappresentano un metodo di lavoro, un processo e una 3
5 prassi avviata dall Amministrazione regionale che punta soprattutto al confronto con gli stakeholders. Come previsto al comma 2 dell articolo 6 della legge regionale 11/2015, ogni schema di disegno di legge d iniziativa della Giunta regionale in Campania è, infatti, sottoposto alle consultazioni dei portatori d interesse pubblici o privati, realizzate dalla struttura amministrativa proponente con l affiancamento operativo del Nucleo. Tali consultazioni sono effettuate attraverso incontri e riunioni in presenza o anche per via telematica qualora i destinatari della normativa proposta non siano direttamente individuabili, ma sempre attraverso procedure allargate, che cercano il coinvolgimento di tutti i potenziali portatori di interesse. 1.2 Il DPGR 137/2016: la procedura di AIR e ATN L attuazione delle disposizioni della legge 11/2015 è stata successivamente completata dal decreto del Presidente della Giunta del 14 maggio 2016, n Con tale provvedimento è stato approvato un disciplinare che ha definito l ambito di applicazione e le procedure per la realizzazione di ATN e AIR, specificando le funzioni ed il ruolo del NUSAR e individuando non solo le modalità per effettuare le consultazioni delle principali categorie di soggetti pubblici e privati destinatari degli effetti diretti e indiretti della proposta normativa, ma anche i metodi di analisi e modelli di AIR. Come stabilito dall articolo 4 del disciplinare, ai fini della redazione di un disegno di legge, la struttura amministrativa competente, sulla base delle indicazioni dell Assessore di riferimento, svolge un adeguata istruttoria ed elabora, a conclusione, le linee generali dell intervento normativo. A tal fine, la struttura proponente il disegno di legge procede a consultare i portatori di interessi particolari pubblici o privati destinatari degli effetti diretti ed indiretti dell ipotesi di intervento normativo, così da quantificare, anche in termini economici, l impatto della proposta e verificarne l utilità per la collettività. Tali consultazioni possono essere svolte anche per via telematica ovvero attraverso il sito internet istituzionale della Regione o secondo le modalità ritenute più opportune dalla struttura proponente. Al termine dell istruttoria, la struttura proponente trasmette, tramite posta elettronica istituzionale (PEI) al NUSAR, all indirizzo nusar@regione.campania.it, le linee generali dell intervento normativo e gli esiti delle consultazioni. Il NUSAR, entro 3 giorni dalla ricezione degli elementi di cui al comma precedente, provvede a redigere la Scheda AIR richiedendo agli uffici competenti, in caso di particolare complessità della materia, un supplemento di istruttoria. Sulla base delle risultanze dell AIR, la struttura proponente, con il supporto dell Ufficio Legislativo e sulla base delle indicazioni dell Assessore competente, elabora il disegno di legge e lo trasmette, con la relativa quantificazione degli oneri finanziari effettuata dalla Direzione Generale per le risorse finanziarie, al NUSAR per la redazione della Scheda ATN. 4
6 Il disegno di legge completo di relazione illustrativa, Scheda AIR e Scheda ATN, è trasmesso alla Giunta regionale secondo quanto previsto dal Regolamento interno della Giunta regionale della Campania di cui alla DGR n. 256/2014. All art. 6 il Disciplinare allegato al DPGR n. 137/2016 individua infine i casi di esenzione d ufficio dall AIR e dall ATN, ovvero: i disegni di legge di revisione statutaria; il bilancio di previsione annuale e il bilancio pluriennale, i disegni di legge collegati e il DEFR, nonché le loro variazioni ed il rendiconto generale presentati dalla Giunta regionale, nel rispetto dell articolo 61 dello Statuto regionale; i disegni di legge di riconoscimento dei debiti fuori bilancio di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42. Infine, è da evidenziare che, su motivata richiesta dell Assessore proponente un disegno di legge, la Giunta regionale può consentire l esenzione dall AIR nei casi di necessità ed urgenza. La delibera della Giunta regionale di approvazione del disegno di legge, in tal caso, prende atto della richiesta di esenzione. Le figure seguenti sintetizzano la procedura sopra illustrata attualmente in uso per la redazione di AIR e ATN. Figura 1 Diagramma di flusso della procedura AIR Assessore di riferimento Struttura amministrativa competente Schema di provvedimento Consultazione destinatari Il NUSAR elabora l AIR 5
7 Figura 2 Diagramma di flusso della procedura ATN Assessore di riferimento Struttura amministrativa competente DDL con il supporto dell Ufficio Legislativo del Presidente con la quantificazione degli oneri della DG Risorse finanziarie Il NUSAR elabora l ATN 1.3 La composizione del NUSAR Al fine di garantire la corretta attuazione delle previsioni di cui all'articolo 8 della legge 11/2015, nel gennaio 2016 sono stati individuati gli esperti che compongono il NUSAR. Con la deliberazione n. 554 del 18/11/2015 la Giunta regionale ha indetto, successivamente a un interpello interno, un bando di selezione pubblico, tramite procedura comparativa, prevedendo per la selezione delle professionalità chiamate a comporre il NUSAR i medesimi requisiti già applicati presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l individuazione e l integrazione delle risorse dell ufficio competente per AIR e ATN del Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi. In data 11/01/2016 sono stati, pertanto, selezionati due dei tre esperti dotati di comprovata professionalità ed esperienza nei settori della elaborazione dell AIR e dell ATN, nella definizione e realizzazione di procedure di consultazione con gli stakeholders, nella redazione, analisi e istruttoria dei testi normativi e nella rilevazione della fattibilità economica, nell analisi e nella valutazione di impatto, nonché nell'analisi statistica, economica e giuridica dei testi normativi: l avv. Cecilia Honorati e il dott. Alessandro Zagarella. Il Nucleo ha avviato la sua attività dall 1 febbraio 2016, entrando nel pieno delle sue funzioni nel maggio 2016 successivamente all approvazione del sopra citato decreto del Presidente della Giunta regionale del 14 maggio 2016, n
8 2. Il NUSAR al primo anno di attività 2.1 L attività del NUSAR: uno sguardo d insieme L attività svolta dal NUSAR ha prodotto una corposa documentazione negli ambiti di competenza, relativi, come previsto dall art. 8 della Legge regionale 11/2015, a: - redazione dell Analisi dell Impatto della Regolamentazione e dell Analisi Tecnico- Normativa; - scambio delle migliori pratiche a livello nazionale e internazionale; - attività di supporto nella semplificazione normativa regionale ed elaborazione di testi unici. La mole di documenti prodotti dal NUSAR nel periodo relativo al 2016 è sintetizzata attraverso la seguente tabella. Ambito Tabella 1 Documentazione prodotta dal NUSAR Tipologia di documento Numero Note e attività di comunicazione interna 25 Appunti di approfondimento 16 AIR 7 Redazione di AIR e ATN ATN 5 Consultazioni attivate 6 Soggetti coinvolti nelle consultazioni 53 Incontri a livello nazionale e internazionale 6 Scambio delle migliori pratiche Appunti comparati Report 6 13 Semplificazione e riordino normativo Appunti di sintesi Proposte normative di semplificazione Schede di analisi per i testi unici Il grafico seguente rielabora i dati quantitativi contenuti nella tabella precedente, illustrando in percentuale la distribuzione degli elementi documentali prodotti dal NUSAR nell anno 2016secondo gli ambiti di competenza individuati dalla legge. 7
9 Figura 3 Attività del NUSAR AIR e ATN 30% Note 20% Semplificazione e riordino normativo 29% Scambio migliori pratiche 21% Note Scambio migliori pratiche Semplificazione e riordino normativo AIR e ATN Dall analisi di tali dati emerge come l attività prevalente del Nucleo è quella di redazione delle schede AIR e ATN (30%) per i disegni di legge d iniziativa della Giunta regionale. In questa attività sono ricompresi sia l elaborazione delle schede di AIR e ATN per ciascuno dei disegni di legge trasmessi dalle strutture amministrative regionali competenti per l istruttoria, sia gli appunti ricognitivi di approfondimento sulle motivazioni socioeconomiche e giuridiche alla base dell adozione di tali provvedimenti. La voce semplificazione e riordino normativo (29%) è riferita, invece, alla partecipazione del NUSAR ai gruppi di lavoro della Giunta regionale che si occupano della redazione dei testi unici nelle materie di interesse dell Amministrazione regionale, tra cui l agricoltura, le attività produttive, il turismo, ed il commercio, secondo quanto stabilito dalla legge regionale 11/2015. Il NUSAR ha coadiuvato tali gruppi nella loro attività preliminare di indagine attraverso l elaborazione delle schede di analisi di ricognizione. Inoltre, il NUSAR ha supportato le strutture amministrative e l Ufficio legislativo nella stesura di proposte normative, specialmente in relazione alla definizione dei contenuti della legge annuale di semplificazione. Lo scambio delle migliori pratiche (21%), sviluppato sia attraverso una fase proattiva di partecipazione ai tavoli di confronto a livello nazionale ed europeo, sia attraverso l approfondimento delle questioni giuridiche connesse all intervento normativo, anche attraverso studi, ricerche ed analisi comparate, si attesta come un ulteriore filone rilevante nell attività complessiva del NUSAR. L attività di dialogo sia interno, con le strutture amministrative, sia esterno, con i portatori di interesse e le istituzioni, finalizzata ad implementare nel processo normativo regionale i valori della trasparenza e della partecipazione, ha occupato il 20% dell attività del NUSAR. 8
10 2.2 AIR e ATN Dall analisi della produzione documentale per l anno 2016, è possibile osservare come nella presenta legislatura dopo l entrata in vigore della procedura istituzionalizzata con il DPGR n. 137/2016, il livello di adempimento della Giunta regionale, per tramite del NUSAR, all obbligo di svolgere le Analisi di Impatto della Regolamentazione (AIR) sui disegni di legge di iniziativa della Giunta è passato dallo 0% al 100%, come illustrato dalla figura successiva. Figura 4 Rapporto percentuale tra DDL e AIR realizzate 120% 100% 80% 100% 60% 40% 20% 0% 5/ /2016 (dopo l'entrata a regime della procedura AIR) 0% 8/2015-4/2016 (prima dell'entrata a regime della procedura AIR) Rapporto DDL/AIR Inoltre, si evidenzia che l AIR è stata svolta anche su provvedimenti poi non formalizzati in disegno di legge, proprio in virtù delle osservazioni contenute nell analisi di impatto (come nel caso del DDL Registro tumori animali di cui al paragrafo 3,3). L eventualità di esenzione dall AIR per i disegni di legge d iniziativa della Giunta non si è mai verificata nel corso dei primi 8 mesi di attività, ovvero dall entrata in vigore del Decreto 137/2016. Tabella 2 DDL di cui è stata richiesta l esenzione dall AIR Numero DDL con esenzione richiesta 0 Se per l ATN si registra un invarianza rispetto al suo adempimento in quanto, infatti, veniva già compilata per i disegni di legge d iniziativa della Giunta, anche se attraverso una scheda di analisi obsoleta, la vera novità riguarda la redazione dell AIR, in Regione Campania 9
11 prevista sia dallo Statuto sia dal Regolamento consiliare, ma mai adempiuta se non attraverso iniziative sperimentali sporadiche. Figura 5 Rapporto percentuale tra DDL e ATN realizzate 120% 100% 80% 100% 100% 60% 40% 20% 0% 5/ /2016 (dopo l'entrata a regime della procedura ATN) 8/2015-4/2016 (prima dell'entrata a regime della procedura ATN) Rapporto DDL/ATN L istituzionalizzazione della procedura AIR ha determinato 3 principali risultati: 1) l effettiva partecipazione di cittadini e stakeholders al processo decisionale fin dalla fase prodromica di avvio del percorso normativo, in maniera tale da rendere l intervento normativo rispondente alle necessità effettive della collettività. Ciò ha impattato positivamente anche sull'effettività e l'efficacia delle norme approvate, proprio perché preventivamente condivise; 2) il miglioramento della qualità della regolamentazione (grazie all utilizzo degli strumenti di semplificazione e di better regulation e all approvazione dei soli disegni di legge che hanno una reale effettività e comportano un impatto positivo sulle imprese e sulla crescita economica. A titolo di esempio basti pensare che, ad esito di questa procedura, in un caso si è deciso di non procedere alla presentazione del ddl essendo prevalsa la cd "opzione zero"); 3) l adozione di un metodo di lavoro che ha incrementato l efficienza del processo decisionale attraverso la riduzione delle tempistiche e degli oneri burocratici, il pieno e riuscito coinvolgimento di tutte le strutture amministrative regionali. Questi effetti altamente impattanti sul processo decisionale garantiscono in ultima istanza l accountability dei decisori politici e la coerenza delle politiche pubbliche regionali perché, da un lato, inducono il decisore a programmare e a condividere a priori tutti gli interventi, assumendosi pubblicamente la responsabilità delle proprie scelte; dall altro rendono trasparente ogni scelta compiuta attraverso l Analisi di impatto della 10
12 regolamentazione, così da cancellare anche quelle "zone d'ombra" che spesso si annidano in talune scelte normative. Si tratta, infine, di un modello che, pur essendo inclusivo e partecipato, non ha rallentato il processo decisionale, ma lo ha reso più efficiente, come dimostrano i dati sul trend di riduzione dei tempi di approvazione di un disegno di legge in Campania (da 70 giorni medi per l'approvazione di un ddl nel 2015, a 39 giorni medi per l'approvazione di un ddl nel 2016). La tabella successiva indica per quali disegni di legge sono state realizzate le AIR e le ATN nel periodo che va dal maggio 2016 al dicembre Tabella 3 Elenco delle AIR e ATN svolte DDL AIR ATN Cinema Campania. Norme per la promozione e la valorizzazione della cultura cinematografica ed audiovisiva X X Registro tumori animali X X Disposizioni volte a promuovere e a tutelare il rispetto degli animali d'affezione, a favorirne il benessere e a garantire la corretta relazione uomo-animale X X Ulteriori disposizioni in materia di razionalizzazione, adeguamento e semplificazione della normativa regionale X X Testo unico in materia di commercio X X Razionalizzazione della disciplina sulla gestione ed alienazione dei beni regionali X X Norme in materia di esercizio, controllo, manutenzione, accertamento ed ispezione degli impianti termici e modalità di accertamento ed ispezione sulle attività di certificazione energetica degli edifici X X Nel grafico sottostante, invece, è indicata la percentuale di AIR e ATN svolte distinte secondo la tipologia tematica afferente a ciascun disegno di legge. Figura 6 AIR e ATN svolte per tipologia tematica dei DDL Tipologia tematica DDL Attività produttive 29% Intersettoriale 14% Politiche culturali 28% Sanità 29% 11
13 2.3 Lo scambio delle migliori pratiche a livello nazionale e internazionale Il NUSAR partecipa attivamente ai lavori dell'osservatorio Legislativo Interregionale (OLI), strumento di collegamento e formazione tra gli uffici legislativi dei Consigli e delle Giunte regionali. Il NUSAR ha assicurato la partecipazione alle iniziative dell OLI, rappresentando le innovazioni intervenute recentemente nell ordinamento regionale e garantendo l attività di diffusione dei risultati di una migliore attività normativa in Campania, attraverso l illustrazione di casi concreti. In particolare, il NUSAR ha partecipato ai seguenti incontri: Roma 1-2 dicembre 2016: sulle politiche di sostegno ai processi partecipativi ed in particolare sui contenuti della legge 3/2010 della Regione Emilia- Romagna; sugli atti dell Unione europea di interesse regionale; sulla nuova disciplina della dirigenza pubblica; Firenze settembre 2016: sui nuovi principi in materia di Better regulation (il TOOL BOX); sulla mappatura delle attività soggette a SCIA dopo l adozione dello Schema di decreto legislativo in materia di individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti, ai sensi dell articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124; sul c.d. Decreto FOIA e il diritto di accesso; Roma 18 settembre 2016: sull economia circolare: la legislazione dell unione europea sui rifiuti nel nuovo pacchetto; Roma giugno 2016: sullo schema di decreto legislativo sulla Trasparenza - Riforma Madia e sulla riforma Costituzionale; Roma aprile 2016: sugli schemi di decreti legislativi della Riforma Madia della Pubblica amministrazione; sulla qualità della regolazione nella programmazione : PON Governance e capacità istituzionale; sulla legislazione elettorale statale con riflessi sulla legislazione elettorale regionale. Il NUSAR partecipa, inoltre, ai tavoli di confronto coordinati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Legislativi, in seno alla Conferenza Unificata. In tale ambito, il NUSAR ha provveduto alla riattivazione della necessaria collaborazione multilivello nell ambito del Gruppo di lavoro AIR-VIR, trasmettendo formalmente per via telematica il 31 marzo 2016 le informazioni necessarie per la compilazione della Relazione al Parlamento 2016 sullo stato di applicazione dell analisi di impatto della regolamentazione (AIR) che il DAGL, quale referente nazionale per la materia, deve redigere annualmente e che compendia anche una sezione dedicata alla qualità della regolamentazione in ambito regionale. Inoltre, sono state condivise a livello interregionale le iniziative, in corso di elaborazione, finalizzate a delineare il nuovo progetto che il DAGL proporrà a valere sul PON Governance e capacità istituzionale (obiettivo tematico 12
14 n. 11). La nuova proposta progettuale è stata ipotizzata su tre linee principali di intervento, sotto le quali sono state individuate delle attività specifiche, tese a sviluppare i Piani di rafforzamento amministrativo (PRA) adottati dalle Regioni: - sostegno all attuazione dei PRA, in materia di manutenzione ed adeguamento normativo in ambiti di regolazione di interesse per le politiche di sviluppo, in una logica di coordinamento e condivisione multilivello; - promozione del partenariato nei processi di formazione e revisione della regolazione, nell ottica del Codice di condotta europeo, mediante la sperimentazione e l integrazione delle procedure di consultazione nel ciclo della regolazione; - digitalizzazione ed efficientamento dei processi di formazione e valutazione delle norme, nell ottica del ciclo della regolazione, mediante il riuso, da parte delle Regioni interessate, della piattaforma web qualitaregolazione.gov.it. 2.4 Semplificazione e riordino normativo Al fine di semplificare il quadro normativo regionale e rendere più competitivo il mercato, generando benefici diretti e indiretti per i cittadini e le imprese, il NUSAR ha supportato le strutture amministrative regionale e l Ufficio Legislativo del Presidente nelle attività di riflessione e individuazione di proposte normative relative alla semplificazione amministrativa e normativa, nonché all individuazione di pratiche di successo vigenti in altri contesti regionali. Il NUSAR è stato pertanto attivamente coinvolte nelle seguenti attività: redazione di 13 proposte normative per l elaborazione della Legge annuale di semplificazione, di cui l approvazione annuale è prevista dalla Legge regionale 5 dicembre 2005, n. 21 Riordino normativo ed abrogazione espressa di leggi tacitamente abrogate o prive di efficacia, che prevede l approvazione annuale di una legge di semplificazione entro il 31 marzo di ogni anno; Elaborazione di appunti e schede comparate per l esame delle normative regionali in ambiti di interesse della giunta regionale, finalizzate alla redazione di proposte normative da implementare nell ordinamento vigente; elaborazione di una scheda operativa di indagine per la ricognizione normativa a livello regionale finalizzata alla redazione di Testi Unici, supportando i gruppi di lavoro nella loro attività di riesame e riordino della normativa regionale, principalmente in materia di: a) agricoltura; b) attività produttive; c) turismo; d) commercio, secondo quanto stabilito dalla legge regionale 11/2015. Oltre ad un attività di ricognizione delle normative regionali vigente, il Nucleo ha effettuato attività di indagine e studio al fine di predisporre uno studio preliminare per l attivazione a livello regionale di una nuova procedura per la partecipazione della Regione alla definizione delle politiche dell Unione europea in fase ascendente e a un loro recepimento più efficace in fase discendente. 13
15 3. I casi di interesse 3.1. Le consultazioni dei portatori di interesse Le fasi di consultazione rappresentano, secondo gli indirizzi dell Unione europea e degli organismi internazionali che si occupano di qualità della regolamentazione, un momento essenziale dell'istruttoria dei disegni di legge poiché, garantendo la partecipazione dei soggetti direttamente e indirettamente destinatari degli effetti dei provvedimenti, consentono di acquisire informazioni preziose per migliorare i testi. Adottare tale procedura a livello regionale ha portato la Regione Campania all'avanguardia nel processo di implementazione degli strumenti finalizzati a rendere più partecipato e trasparente il processo normativo, considerato che spesso, a causa dell elevato numero di stakeholder, è difficile poterli coinvolgere in maniera diretta. Accanto quindi alle riunioni con i portatori d interesse organizzate nei quali questi fossero identificabili e circoscritti, si affianca l attività di pubblicazione online degli schemi di provvedimento in una specifica sezione del sito istituzionale CAMPANIA INFORMA, in modo da garantire pieno accesso e conoscibilità dell attività normativa della Giunta regionale e in modo da acquisire per via telematica proposte ed osservazioni da parte dei soggetti interessati. Nell effettuare le consultazioni, il NUSAR tiene presenti alcuni standard minimi di garanzia ovvero trasparenza e chiarezza dell informazione, pubblicità, accessibilità, durata, analisi dei dati, feedback. In ossequio a tali standard, infatti, la pubblicazione degli schemi di provvedimento è: 1) accompagnata da una relazione illustrativa; 2) preceduta da una comunicazione formale da parte della Regione nei confronti di tutti i potenziali destinatari individuabili a priori; 3) accessibile a chiunque ne voglia prendere visione; 4) garantita per un termine minimo di 15 giorni, ad eccezione dei casi di urgenza; 5) supportata da dati e analisi a corredo; 6) corredata dalla rendicontazione delle proposte di modifica od osservazioni accolte. Proprio in quest'ottica, il NUSAR sta perfezionando ed ampliando la prassi delle consultazioni. Per realizzarle nel modo più spedito, aperto ed efficiente possibile, sarà a breve introdotta un apposita sezione del nuovo portale della Regione, ben visibile, accessibile e usabile, il cui titolo sarà CAMPANIA PARTECIPA. Tale pagina sarà interamente dedicata alle consultazioni e alla presentazione del materiale elaborato dal NUSAR, con la pubblicazione dei contributi di chiunque voglia intervenire e commentare i disegni di legge della Giunta regionale. L'esito della consultazione sarà poi indicato nella documentazione a corredo del disegno di legge e pubblicato all atto della presentazione del provvedimento. 14
16 3.2 DDL Cinema Campania Le consultazioni svolte ai fini della redazione dell AIR allo schema di disegno di legge sul cinema, poi divenuto legge regionale 17 ottobre 2016, n. 30 recante Cinema Campania. Norme per il sostegno, la produzione, la valorizzazione e la fruizione della cultura cinematografica ed audiovisiva, ha visto la partecipazione attraverso momenti specifici di confronto, degli operatori regionale del settore, tra cui anche gli appartenenti al Comitato per una Legge Regionale sul Cinema in Campania, che raccoglie circa 350 operatori e professionisti del settore, e la Fondazione Film Commission Regione Campania. In particolare, il 28 giugno 2016 si è svolta presso la sede della Regione Campania una riunione in cui gli operatori del settore e le associazioni di categoria si sono confrontate con la struttura amministrativa regionale, alla presenza del Presidente della Giunta Regionale. A margine della riunione è stato richiesto ai partecipanti di inviare all Ufficio Legislativo del Presidente tramite posta elettronica ed entro il 1 luglio specifiche proposte di modifica e/o integrazione del testo discusso. Il Comitato per una Legge Regionale sul Cinema in Campania ha inviato per via telematica il 30 giugno all Ufficio Legislativo del Presidente un position paper chiedendo alla Regione di dotarsi di una legge che affronti tutti gli aspetti del settore cinematografico e audiovisivo, mettendo a sistema le risorse attraverso un meccanismo chiaro e trasparente di regole, al fine di riordinare il comparto e integrare, in maniera organica e secondo un unico disegno di sviluppo, le diverse filiere esistenti. Il 1 luglio è stato acquisito dall Ufficio Legislativo del Presidente un ulteriore documento di posizione inviato dalla Fondazione Film Commission Regione Campania sul ruolo delle Film Commission nelle esperienze regionali e sull attività della Fondazione. Nella medesima giornata sono state anche acquisite le osservazioni provenienti da Rai Cinema, che richiedeva che il riferimento al settore dell audiovisivo fosse presente in tutti i riferimenti del testo di legge. Rilevata e valutata la pertinenza delle proposte e il loro valore socio-economico, nonché al loro sostenibilità e compatibilità con l ordinamento, le linee generali di sviluppo delle proposte sono state acquisite nel testo dell intervento normativo. Tale operazione di coinvolgimento nella primissima fase di redazione del provvedimento ha comportato tre effetti positivi: 1) la piena partecipazione degli stakeholders al procedimento normativo attraverso un momento di confronto proattivo finalizzato ad individuare le soluzioni più rispondenti alle necessità del settore; 2) l ampia convergenza di maggioranza e opposizione sul testo del disegno di legge che ne ha consentito l approvazione all unanimità in sede consiliare; 3) un iter consiliare estremamente spedito, che si è concluso in poco più di un mese (dall 8 settembre al 6 ottobre 2016). 15
17 3.3 DDL Registro tumori animali Come anticipato, nello svolgimento dell AIR, il NUSAR procede alla valutazione ed alla comparazione tra la situazione normativa, sociale ed economica attuale e quella attesa a seguito dell attuazione di opzioni alternative. In questa analisi, risultano pertanto fondamentali due passaggi, ovvero: la valutazione dell opzione di non intervento di regolamentazione (c.d. Opzione zero ) sezione 3 della Scheda AIR ; la valutazione delle opzioni alternative all intervento regolatorio - sezione 4 della Scheda AIR. Queste valutazioni attengono a due diversi ordini di considerazioni. Nel primo caso l opzione zero va preferita quando la normativa vigente si dimostra più vantaggiosa rispetto a un nuovo intervento pubblico. Essa non va pertanto confusa con un azzeramento della regolazione. Nel secondo caso, si valutano opzioni alternative di intervento esaminando i presupposti, ovvero le condizioni giuridiche, economico-sociali, organizzative e finanziare per la relativa attuazione. Sulla base dei risultati della valutazione delle diverse opzioni, in rapporto agli obiettivi prefissati, viene quindi individuata l opzione preferita. Nel caso del DDL Registro tumori animali, il NUSAR, valutando opzioni alternative di intervento, ha ravvisato che in mancanza di un esplicito obbligo di disciplinare la materia con legge, la possibilità di ricorrere ad una delibera di Giunta fosse la soluzione migliore presentando l indubbio vantaggio di poter usufruire di un iter di approvazione e di possibile futura modifica del testo estremamente ridotti, senza la necessità di un dispendioso passaggio in Consiglio Regionale. Inoltre, la bontà della scelta di questa opzione è stata suffragata da altri fattori, quali: 1) la già piena operatività del Registro Tumori Animali così come disciplinato dal Piano Regionale Integrato adottato dalla Regione Campania con DGR n. 617 del 2015; 2) l intervento solo con delibera di Giunta regionale da parte delle altre Regioni (così l'umbria, la Toscana e il Piemonte); 3) il pieno raggiungimento degli obiettivi attesi anche con l adozione di una delibera di giunta e non di una legge regionale. 16
18 4. Allegati Allegato 1: DPGR 137/2016 e allegati 17
19 IL PRESIDENTE PREMESSO che: a) lo Statuto della Regione Campania, approvato con legge regionale 28 maggio 2009, n. 6, all articolo 30, prevede che le normative regionali si caratterizzino per la chiarezza e la semplicità dei testi, al fine di assicurarne la qualità; b) l Accordo Interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell Unione europea e la Commissione europea Legiferare meglio del 13 aprile 2016 promuove la qualità della normativa e la trasparenza del processo al fine di garantire una legislazione comprensibile e chiara, di consentire ai cittadini, alle amministrazioni e alle imprese di comprendere facilmente i loro diritti e obblighi, di prevedere adeguate prescrizioni in materia di relazioni, monitoraggio e valutazione e di evitare l eccesso di regolamentazione e gli oneri amministrativi; c) la legge 28 novembre 2005, n. 246 avente ad oggetto Semplificazione e riassetto normativo per l anno 2005, all articolo 14, comma 1, introduce disposizioni volte alla semplificazione della regolamentazione; d) la legge regionale 14 ottobre 2015, n. 11, recante Misure urgenti per semplificare, razionalizzare e rendere più efficiente l apparato amministrativo, migliorare i servizi ai cittadini e favorire l attività di impresa. Legge annuale di semplificazione 2015, prevede che il processo normativo regionale si conformi ai principi di proporzionalità, sussidiarietà, trasparenza, responsabilità, accessibilità, chiarezza e semplicità delle norme, e che a tali fini la Giunta Regionale si avvalga dei seguenti strumenti: 1. Analisi di Impatto della Regolamentazione (AIR); 2. Analisi Tecnico Normativa (ATN); e) l articolo 5 della legge regionale n. 11/2015 espressamente dispone che: Con decreto del Presidente della Giunta regionale sono definiti, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con riferimento ai disegni di legge di iniziativa della Giunta, i metodi di analisi e i modelli di ATN, sottoposti a revisione con cadenza non inferiore al triennio. ; f) l articolo 6 della legge regionale n. 11/2015 espressamente dispone che: Con decreto del Presidente della Giunta regionale sono definiti, con riferimento ai disegni di legge di iniziativa della Giunta, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge: a) i criteri generali e le procedure dell'air, da concludere con apposita relazione, nonché le relative fasi di consultazione individuando, al contempo, le sezioni: 1) dedicate alla valutazione dell'impatto della ipotesi normativa sulle piccole e medie imprese e gli oneri informativi e i relativi costi amministrativi introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese; 2) dedicate alla valutazione del rispetto dei livelli minimi di regolazione comunitaria come definiti dall'articolo 14 della legge 246/2005; b) le tipologie sostanziali, i casi e le modalità di esclusione dell'air; c) i metodi di analisi e i modelli di AIR, sottoposti a revisione con cadenza non inferiore al triennio; d) i criteri ed i contenuti generali della relazione annuale al Consiglio regionale sullo stato di attuazione dell'air. ; g) con delibera della Giunta regionale n. 256 dell 11 luglio 2014 è stato adottato il Regolamento interno della Giunta regionale della Campania recante norme sul funzionamento interno dell organo collegiale; RITENUTO di dover definire, in attuazione della normativa sopra richiamata, i criteri generali e le procedure dell AIR, le relative fasi di consultazione, le tipologie sostanziali e i casi e le modalità di esclusione dell AIR, i metodi di analisi e i modelli di AIR e i criteri e i contenuti generali della relazione annuale al Consiglio regionale sullo stato di attuazione dell AIR; CONSIDERATO opportuno individuare modelli di relazione AIR e ATN che siano uniformi rispetto a quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 settembre 2008, n. 170, Regolamento recante disciplina attuativa dell analisi dell impatto della regolamentazione (AIR), ai sensi dell articolo 14, comma 5, della legge 28 novembre 2005, n. 246, dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 gennaio 2013 recante Disciplina sul rispetto dei livelli minimi di regolazione previsti dalle direttive europee, nonchè aggiornamento del modello di Relazione AIR, ai sensi dell'articolo 14, comma 6, della legge 28 novembre 2005, n. 246 e dalla direttiva del Presidente del Consiglio 10 settembre 2008, recante Tempi e modalità di effettuazione dell analisi tecnico-normativa (ATN) ; VISTI: a) lo Statuto della Regione Campania; b) l Accordo Interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell Unione europea e la Commissione europea Legiferare meglio del 13 aprile 2016; c) la legge 28 novembre 2005, n. 246;
20 d) la legge regionale 14 ottobre 2015, n. 11; e) il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 settembre 2008, n. 170, f) la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 settembre 2008; g) la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 gennaio 2013; h) il Regolamento interno della Giunta regionale della Campania di cui alla delibera della Giunta regionale n. 256 dell 11 luglio 2014; DECRETA 1. di approvare il disciplinare allegato (all. 1) al presente decreto recante Disciplinare per la redazione dell Analisi di Impatto della Regolamentazione (AIR) e dell Analisi Tecnico Normativa (ATN) in attuazione degli articoli 5, 6, 7, e 8 della legge regionale 14 ottobre 2015 n. 11 ; 2. di approvare le schede AIR e ATN allegate al suddetto disciplinare (all. 2 e all. 3); 3. di trasmettere il presente decreto al Capo di Gabinetto, al Capo dell Ufficio Legislativo, ai Capi Dipartimento, ai Direttori Generali, ai Dirigenti degli Uffici Speciali e alle strutture di riferimento, al Direttore Generale dell Attività Legislativa del Consiglio Regionale, nonché al BURC per la pubblicazione. DE LUCA
21 ALLEGATO 1 Disciplinare per la redazione dell Analisi di Impatto della Regolamentazione (AIR) e dell Analisi Tecnico Normativa (ATN) in attuazione degli articoli 5, 6, 7, e 8 della legge regionale 14 ottobre 2015 n. 11 Art. 1 Ambito di applicazione 1. Per assicurare l utilità e l efficacia dell intervento normativo, ogni disegno di legge d iniziativa della Giunta Regionale è corredato, per la sua trattazione a norma dello Statuto regionale, dall Analisi di Impatto della Regolamentazione (AIR) e dall Analisi Tecnico Normativa (ATN). 2. Il Nucleo per il supporto e l'analisi della regolazione (di seguito NUSAR), ai sensi dell articolo 8 della legge regionale 14 ottobre 2015, n. 11, assicura, per conto della Giunta Regionale, la corretta e completa elaborazione dell AIR e dell ATN sulla base delle schede allegate al presente Disciplinare e della procedura di seguito illustrata. 3. Le schede AIR e ATN costituiscono documentazione a corredo delle proposte di deliberazione di approvazione dei disegni di legge, ai sensi dell articolo 4, comma 2, del Regolamento interno della Giunta regionale della Campania, adottato con Delibera della Giunta regionale n. 256, dell 11 luglio Art. 2 Analisi di Impatto della Regolamentazione (AIR) 1. L AIR costituisce un supporto alle decisioni dell'organo politico dell amministrazione regionale e consiste nella preventiva valutazione socio-economica degli effetti sulle attività dei cittadini e delle imprese degli interventi normativi proposti, nonché sull'organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, mediante comparazione di opzioni alternative, nel rispetto della legge 28 novembre 2005, n. 246 (Semplificazione e riassetto normativo per l'anno 2005) e della legge 11 novembre 2011, n. 180 (Norme per la tutela della libertà di impresa. Statuto delle imprese) e in attuazione dell Accordo tra Governo, Regioni e Autonomie locali in materia di semplificazione e di miglioramento della qualità della regolamentazione 23/CU del 29 marzo La scheda AIR è redatta secondo la scheda allegata (all. 2).
22 Art. 3 Analisi Tecnico Normativa (ATN) 1. L ATN verifica l'incidenza della normativa proposta sull'ordinamento giuridico vigente, accerta la sua conformità alle fonti sovraordinate e il rispetto degli ambiti di autonomia riconosciuti agli enti locali e dà conto della giurisprudenza esistente, della pendenza di giudizi di costituzionalità, sul medesimo o analogo oggetto, di eventuali progetti della stessa materia già in corso, della correttezza delle definizioni e dei riferimenti normativi contenuti nel testo della normativa proposta, nonché delle tecniche di modificazione e abrogazione delle disposizioni vigenti e di eventuali precedenti interventi di delegificazione. 2. L ATN, nel rispetto della legge 28 novembre 2005, n. 246 (Semplificazione e riassetto normativo per l'anno 2005) e in attuazione dell Accordo tra Governo, Regioni e Autonomie locali in materia di semplificazione e di miglioramento della qualità della regolamentazione 23/CU del 29 marzo 2007, verifica in particolare: a) la necessità dell'intervento normativo, considerando anche la possibilità di non intervenire (cosiddetta opzione zero); b) l'incidenza ed il coordinamento delle norme proposte con le leggi e i regolamenti della Regione e degli enti locali; c) la compatibilità dell'intervento con l'ordinamento nazionale e quello dell Unione Europea; d) l'analisi delle interrelazioni tra i diversi livelli di produzione normativa per superare la frammentarietà del quadro normativo; e) la verifica dell'assenza di rilegificazioni e del possibile utilizzo di strumenti di semplificazione normativa; f) gli eventuali effetti abrogativi impliciti di disposizioni al fine di tradurli in norme abrogative espresse. 3. La scheda ATN è redatta secondo la scheda allegata (all. 3). Art. 4 Procedura di redazione dell AIR e dell ATN 1. Ai fini della redazione di un disegno di legge, la struttura amministrativa competente, sulla base delle indicazioni dell Assessore di riferimento, svolge un adeguata istruttoria ed elabora, a conclusione, le linee generali dell intervento normativo. 2. Ai fini dell elaborazione delle linee di intervento di cui al comma precedente, la struttura proponente il disegno di legge procede a consultare i portatori di interessi particolari pubblici o privati destinatari degli effetti diretti ed indiretti dell ipotesi di intervento normativo, così da quantificare, anche in termini economici, l impatto della proposta e verificarne l utilità per la collettività. 3. Le consultazioni possono essere svolte anche per via telematica ovvero attraverso il sito internet istituzionale della Regione o secondo le modalità ritenute più opportune dalla struttura proponente. 4. Al termine dell istruttoria, la struttura proponente trasmette, tramite posta elettronica istituzionale (PEI) al NUSAR, all indirizzo nusar@regione.campania.it, le linee generali dell intervento normativo e gli esiti delle consultazioni.
23 5. Il NUSAR, entro 3 giorni dalla ricezione degli elementi di cui al comma precedente, provvede a redigere la Scheda AIR richiedendo agli uffici competenti, in caso di particolare complessità della materia, un supplemento di istruttoria. 6. Sulla base delle risultanze dell AIR, la struttura proponente, con il supporto dell Ufficio Legislativo e sulla base delle indicazioni dell Assessore competente, elabora il disegno di legge e lo trasmette, con la relativa quantificazione degli oneri finanziari effettuata dalla Direzione Generale per le risorse finanziarie, al NUSAR per la redazione della Scheda ATN. 7. Il disegno di legge completo di relazione illustrativa, Scheda AIR e Scheda ATN, è trasmesso alla Giunta regionale secondo quanto previsto dal Regolamento interno della Giunta regionale della Campania di cui alla DGR n. 256/2014. Art. 5 Relazione annuale 1. Entro il 31 gennaio di ogni anno, il NUSAR predispone una relazione sintetica che dia conto delle AIR e delle ATN redatte e delle modalità seguite per la loro redazione, evidenziando, ove presenti, criticità applicative. 2. La Giunta regionale adotta la relazione di cui al comma precedente e la trasmette al Consiglio regionale. Art. 6 Norme finali 1. Su motivata richiesta dell Assessore proponente un disegno di legge, la Giunta regionale può consentire l esenzione dall AIR nei casi di necessità ed urgenza. La delibera della Giunta regionale di approvazione del disegno di legge prende atto della richiesta di esenzione. 2. Sono esclusi dall ambito di applicazione del presente disciplinare: 1. i disegni di legge di revisione statutaria; 2. il bilancio di previsione annuale e il bilancio pluriennale, i disegni di legge collegati e il DEFR, nonché le loro variazioni ed il rendiconto generale presentati dalla Giunta regionale, nel rispetto dell articolo 61 dello Statuto regionale; 3. i disegni di legge di riconoscimento dei debiti fuori bilancio di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42.
24 ALLEGATO N. 2 SCHEDA AIR ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE SEZIONI Sezione 1 - Contesto e obiettivi dell intervento di regolamentazione CONTENUTI La sezione illustra il contesto in cui si colloca l iniziativa di regolazione, l analisi dei problemi esistenti, le ragioni di opportunità dell intervento di regolazione, le esigenze e gli obiettivi che l intervento intende perseguire. In particolare, la sezione contiene i seguenti elementi: 1. la rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate; 2. l indicazione degli obiettivi perseguiti con l intervento normativo; 3. la descrizione degli indicatori che consentono di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l attuazione dell intervento nell ambito della VIR; 4. l indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell intervento regolatorio. La sezione indica eventualmente le fonti informative utilizzate per i diversi profili dell analisi. Sezione 2 - Procedure di consultazione precedenti l intervento La sezione descrive le consultazioni effettuate con i destinatari pubblici e privati dell iniziativa di regolazione o delle associazioni rappresentative degli stessi, indicando le modalità seguite, i soggetti consultati e le risultanze emerse ai fini dell analisi d impatto. La sezione indica, eventualmente, le ragioni del limitato o mancato svolgimento delle consultazioni. Nelle consultazioni di cui alla presente sezione non rientrano i pareri di organi istituzionali. Sezione 3 - Valutazione dell opzione di non intervento di regolamentazione La sezione descrive la valutazione dell opzione del non intervento («opzione zero»), indicando i prevedibili effetti di tale scelta, con particolare riferimento ai destinatari e agli obiettivi di
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