Workshop La Regione Puglia nel POAT DAGL Sperimentazione di nuovi strumenti valutativi per la qualità della regolazione

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1 Workshop La Regione Puglia nel POAT DAGL Sperimentazione di nuovi strumenti valutativi per la qualità della regolazione Sperimentazione Air: il disegno di legge sull edilizia residenziale pubblica agevolata e convenzionata Anna Rita Delgiudice Regione Puglia Bari, 30 luglio 2014

2 Le Comunicazioni della Commissione europea2 COM. n. 97 del Una migliore regolamentazione per la crescita e l occupazione nell Unione Europea (Better regulation) COM. n. 543 del Legiferare con intelligenza nell Unione europea (Smart regulation) COM. n. 746 del Adeguatezza della regolamentazione dell Unione Europea (REFIT)

3 La normativa regionale L.R. n. 29/11 introduce per la prima volta nella Regione Puglia strumenti per una normazione di qualità formale e sostanziale Principio ispiratore del regolamento è quello della concezione ciclica della regolazione: le norme seguono un ciclo di vita articolato in fasi: la loro pubblicazione ufficiale rappresenta solo l avvio, ma la loro vita prosegue con l attuazione nel corso degli anni, richiedendo poi la manutenzione e la verifica degli impatti e delle eventuali discrasie rispetto agli obiettivi iniziali. Gli strumenti della better regulation intervengono nel ciclo in diverse fasi correlate fra loro: così, ad esempio, l analisi ex ante dell impatto della regolazione contiene già gli indicatori che serviranno a verificarne ex post l impatto effettivo.

4 L.R. 2 novembre 2011, n. 29, «Semplificazione e qualità della normazione» Strumenti di qualità della normazione previsti: Chiarezza dei testi normativi (art. 2) (drafting normativo) Testi unici e codici (art. 3) Riordino e semplificazione normativa (art. 4) Consultazioni (art. 5) Air (art. 6) Atn (art. 7) Vir (art. 8) Clausole valutative (art. 9) Programmazione normativa (art. 11) Collegamento fra qualità della regolazione e semplificazione

5 La Programmazione degli interventi in tema di edilizia residenziale pubblica L.R. n. 10 del Nuova disciplina per l assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica L.R. n. 22 del Riordino delle funzioni amministrative in materia di edilizia residenziale pubblica e sociale e riforma degli enti regionali operanti nel settore

6 La sperimentazione Air sul disegno di legge sull edilizia residenziale pubblica agevolata e convenzionata rappresenta un occasione per applicare gli strumenti di better regulation nell ottica di REFIT: un analisi di impatto di una nuova regolamentazione che mira ad ammodernare e semplificare le regole dell edilizia agevolata nella Regione Puglia, dando voce ai cittadini e MPMI, per un rilancio del settore a sostegno delle crescita e l aumento della offerta residenziale a prezzi accessibili.

7 Definizione di Air Art. 6, primo comma, l. r. 29/2011 L Analisi di impatto della regolamentazione (AIR) è la valutazione preventiva degli effetti della normazione che si intende adottare sulle attività dei cittadini e delle imprese e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, anche mediante la comparazione di opzioni alternative, allo scopo di supportare le decisioni della Regione sull opportunità dell intervento normativo.

8 Gruppo di Lavoro AIR Composizione ai sensi della LR. 29/11 e proposta di regolamento Air e Vir - Servizio Politiche Abitative, Servizio Legislativo, Servizio Urbanistica - Ufficio Statistico - Nvvip Apporto dell Ufficio Legislativo del Consiglio Regionale per la redazione di una clausola valutativa e al relativo sistema di monitoraggio per verificare gli effetti

9 L analisi di impatto della regolamentazione Il percorso logico la relazione AIR Delimitazione dell ambito di intervento Definizione degli obiettivi Descrizione dell opzione zero Descrizione delle opzioni alternative Valutazione e definizione della opzione scelta (e motivazioni) Lo strumento di lavoro utilizzato è la consultazione

10 CONTESTO DI RIFERIMENTO E MOTIVAZIONI DELL INTERVENTO Contesto normativo di riferimento: - Definizioni di edilizia convenzionata ed agevolata con normativa nazionale e regionale Motivazioni alla base dell intervento: - Di carattere giuridico amministrativa - Di carattere economico sociale, organizzativoprocedurale

11 Definizione di edilizia convenzionata Con l espressione edilizia residenziale convenzionata si fa riferimento a quegli interventi di edilizia residenziale posti in essere da enti pubblici, cooperative e imprese edilizie e privati, previa stipulazione di una convenzione con il Comune con la quale, a fronte di concessioni da parte dell Amministrazione pubblica (riguardanti l assegnazione delle aree su cui edificare o la riduzione del contributo concessorio), vengono assunti obblighi inerenti l urbanizzazione del comparto e l edificazione di alloggi di edilizia assimilabile a quella economico popolare e dalla quale, inoltre, discendono vincoli incidenti sulla successiva circolazione degli alloggi così realizzati.

12 Definizione di edilizia agevolata Per edilizia agevolata si intende quella finalizzata alla costruzione di alloggi da destinare a prima abitazione, realizzata da privati o enti pubblici con contributo dello Stato o delle Regioni, in conto interessi o in conto capitale a fondo perduto. Può comprendere sia la costruzione di nuovi alloggi che il recupero di alloggi già esistenti da concedere in proprietà o locazione, anche con patto di futura vendita. I soggetti destinatari dei finanziamenti possono essere enti pubblici, cooperative edilizie, imprese edilizie e soggetti privati. Le abitazioni in oggetto devono avere caratteristiche assimilabili a quelle di edilizia economica popolare ed essere destinate a persone in possesso di determinati requisiti soggettivi, che in generale vanno a descrivere una situazione di bisogno.

13 Motivazioni dell intervento di carattere giuridico-amministrativo Carenza di una normativa regionale di riferimento Frammentarietà della normativa statale applicata Competenza concorrente residuale della Regione

14 Normativa di riferimento: Edilizia convenzionata Convenzione in zona P.E.E.P. ( art. 35 suddetta L. 865/1971); Convenzione Bucalossi (18 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 (T.U. in materia edilizia) che sul punto ha sostituito la disciplina in precedenza dettata dagli artt. 7 e 8 della L. 28 gennaio 1977 n. 10 Contenuto delle convenzioni (art. 37 della L.R. n. 6/79)

15 Normativa di riferimento: Edilizia agevolata D.L. 6 settembre 1965, n. 1022, convertito con legge 1 novembre 1965, n (artt. 4 e ss.); legge 22 ottobre 1971, n. 865 (art. 72); legge 5 agosto 1978, n. 457 (artt. 14 e ss.); D.L. 15 dicembre 1979,n. 629, convertito con legge 15 febbraio 1980, n. 25 (art. 9); legge 18 dicembre 1986, n. 891 (artt. 1 e 2); legge 17 febbraio 1992, n. 179 (artt. 6 e segg.); legge 28 gennaio 1994, n. 85; legge 30 aprile 1999, n. 136

16 Riparto di competenza legislativa stato-regioni l'art. 117 non indica l edilizia pubblica residenziale né tra le materie di legislazione esclusiva statale, né tra quelle di legislazione concorrente (ove figura, però, il c.d. governo del territorio ), con la conseguenza che le relative competenze ricadono nelle materie comprese nella legislazione residuale delle Regioni

17 La giurisprudenza ed i tre livelli normativi La Corte Costituzionale (sent. 94/2007) ha distinto nell edilizia pubblica residenziale, tre livelli normativi : Esclusiva statale ai sensi dell art. 117, 2 comma lett. m), che riguarda la determinazione dell offerta minima di alloggi destinati a soddisfare le esigenze dei ceti meno abbienti; Concorrente che riguarda la programmazione degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica (rientrante nella materia del governo del territorio ex art. 117, 3 comma della Costituzione; Residuale che riguarda la la gestione del patrimonio immobiliare ERP di proprietà degli IACP o degli altri enti a questi succeduti per effetto della legislazione regionale (riconducibile alla legislazione residuale ex art. 117, c. 4 della Costituzione).

18 Motivazioni dell intervento di carattere economico-sociale La normativa in materia di edilizia agevolata e convenzionata impatta: sulle piccole e medie imprese le famiglie di reddito medio che non riescono a sostenere i costi per l acquisto di un alloggio o il pagamento di un canone di libero mercato; Poche regole chiare, procedimenti più celeri e minori oneri, consentirebbero un rilancio del settore con conseguente sviluppo occupazionale ed un più agevole accesso alla casa.

19 Obiettivi generali della normazione sull edilizia convenzionata -agevolata Migliorare la conoscibilità della normativa Uniformare le procedure e i requisiti di accesso nel territorio regionale Aggiornare i criteri di accesso alla luce della normativa medio tempore intervenuta Abbattere il livello di contenzioso Semplificare le procedure e ridurre gli oneri amministrativi a carico di cittadini e imprese Creare una disciplina sull edilizia convenzionata ed agevolata coerente con la legislazione introdotta nel 2014

20 Consultazione All esito della consultazione individuazione degli obiettivi principali e secondari enucleazione della possibili opzioni, tra le quali anche l opzione zero

21 Scheda di piano consultazioni Obiettivi della consultazione Approfondire le problematiche e le principali esigenze delle amministrazioni comunali, con particolare riferimento alla convenzionata-pura. Con la consultazione si intendono analizzare le seguenti questioni: contenuti delle convenzioni tra enti locali e operatori economici; modalità di gestione dei bandi da parte dei comuni, procedure e costi; tipologie costruttive; determinazione dei criteri per il calcolo del reddito degli assegnatari e del canone di locazione; criteri e modalità alternative di assegnazione degli alloggi costruiti dalle imprese ai privati; Tale consultazione e le tematiche trattate rappresentano un passaggio preliminare alla costruzione del questionario da somministrare agli enti locali (vedi consultazione n. 2). Destinatari Anci Puglia (Luigi Perrone) e Uffici edilizia/patrimonio dei Comuni capoluogo. Modalità e tecnica di consultazione Sarà inviata un informativa da parte dell Assessore ai sindaci dei comuni capoluogo con allegato un Documento di consultazione. In particolare, si prevede di contattare: Rappresentante Anci: intervista semi-strutturata Uffici comuni capoluogo: focus group Data della consultazione Entro settembre Responsabile della consultazione Anna Rita Delgiudice - Dirigente Ufficio Concessione contributi, flussi finanziari e requisiti soggettivi. Servizio Politiche Abitative

22 Semplificazione della materia: il codice

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