PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

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1 Regione Puglia ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE P. GIANNONE Via Pier Giorgio Frassati, SAN MARCO IN LAMIS (FG) PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ex art.1, comma 14 della legge n.107 del 13 luglio 2015 aa.ss. 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022

2 ELABORATO dal Collegio docenti con delibera n. 257 del 19/12/2018, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori; APPROVATO dal Consiglio d Istituto con delibera n. 311 del 17/01/2019; TENUTO CONTO del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui alla delibera del Collegio docenti del 12/09/2017; TENUTO CONTO del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO, di cui alla delibera del Collegio docenti del 12/09/2017; PREVIA PUBBLICAZIONE del suddetto piano nel portale unico dei dati della scuola. AI SENSI dell Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche, così come novellato dall art.14 della legge 107 del ; Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell articolo 15, comma 2, lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150; Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015; Nota MIUR n.2805 dell 11 dicembre 2015;

3 DATI IDENTIFICATIVI DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA Istituto d Istruzione Superiore Pietro Giannone Liceo Scientifico Liceo Classico Istituto Tecnico Economico Amministrazione, Finanza e Marketing (A.F.M) Istituto Professionale Indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Qualifica Triennale: Operatore Elettrico Liceo Scientifico opzione Scienze applicate Istituto Tecnico Economico Sistemi Informativi Aziendali (S.I.A) Istituto Professionale Opzione: Produzioni Tessili - Sartoriali Istituto Professionale Qualifica Triennale: Operatore dell Abbigliamento

4 BREVE STORIA DELL ISTITUTO L Istituto di Istruzione Superiore P. Giannone affonda le sue radici nello storico Liceo Classico Statale che ha i suoi prodromi nella Scuola Tecnica Comunale Giovanni Pascoli istituita nel 1914 e trasformata in Scuola Complementare dopo la riforma Gentile del 23. Tre anni dopo viene trasformata in Ginnasio Comunale "G. Pascoli". Agli inizi degli anni '30 la scuola attraversa un periodo di crisi tanto che nel marzo del 1935 il Podestà, avv. Luigi Ciavarella, emette un provvedimento di licenziamento del personale della scuola, dichiarandola, quindi, virtualmente chiusa. Aspra e accorata è la protesta da parte del preside Luigi De Carolis. Nel contempo il Comune fa richiesta di cessione del ginnasio all'ente Nazionale d'istruzione Media (E.N.I.M.), ma fino all'anno scolastico rimane ancora comunale, grazie anche alle battaglie del prof. De Carolis. La cessione del Ginnasio (fino alla quinta classe) all'ente Nazionale d'insegnamento Medio e Superiore (E.N.I.M.S.) con sede in Roma, avviene nell'anno scolastico e dura fino al sotto la direzione del siciliano Pipitene. Nel secondo dopoguerra, diviene finalmente "Ginnasio legalmente riconosciuto: G. Pascoli". Il percorso iniziale del nuovo Istituto Superiore P. Giannone inizia a profilarsi, per cui con D.P.R. 19/9/52 la Scuola media e il Liceo di San Marco in Lamis ottengono l autonomia. Il Liceo viene intitolato a Pietro Giannone. Nel 1996 in conseguenza della legge sulla razionalizzazione, al Liceo Classico viene aggregato il Liceo Scientifico E. Fermi, operante come istituzione autonoma fin dal 1973/74, da questo ulteriore provvedimento nasce quello che oggi porta il nome di I.I.S.S. P. Giannone. Dal 2000 viene attivata la sezione Tecnico Commerciale per Programmatori (ora Istituto Tecnico Economico) e dal 2003 sempre in conseguenza della legge sulla razionalizzazione, all Istituto viene aggregata la Sezione Professionale, che operava nella nostra cittadina sin dal RISORSE ECONOMICHE E MATERIALI - OPPORTUNITÀ La scuola concorre a bandi relativi a PON e FESR. La qualità delle strutture della scuola risulta essere buona. Le certificazioni relative all'agibilità e alla prevenzione degli incendi sono state rilasciate, dunque l'istituto si attesta su un livello superiore alla media regionale e nazionale. Riguardo alla sicurezza degli edifici e al superamento delle barriere architettoniche l'istituto si attesta su un livello medio. La sede centrale è stata ristrutturata. Alcune classi sono dotate di LIM ed è stata predisposta una classe 3.0 presso la sede centrale. Tutti i plessi sono dotati di rete Wi-Fi. Presso la sede del Liceo Classico è in corso di ristrutturazione la palestra, sono stati rinnovati il laboratorio di Scienze e quello di Informatica che è stato dotato di nuovi computer. Nella biblioteca sono presenti numerosi testi donati dalla famiglia dell'ex Preside dell'istituto, Prof. Michele Coco. Nel plesso della sede centrale sono presenti spazi alternativi all'apprendimento: teatro, laboratorio teatrale, laboratorio di ceramica.

5 ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO E QUADRO ORARIO LICEI I Licei sono finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore e costituiscono parte del sistema dell istruzione secondaria superiore quale articolazione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. I licei adottano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione. I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. I percorsi liceali hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. I percorsi realizzano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione per il sistema dei licei. Il primo biennio è finalizzato all iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale, nonché all assolvimento dell obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n.139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell obbligo di istruzione nell intero sistema formativo, nella salvaguardia dell identità di ogni singolo percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione. Il secondo biennio è finalizzato all approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità e alla maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale. Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente, il completo raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e si consolida il percorso di orientamento agli studi successivi e all inserimento nel mondo del lavoro. Nell ambito dei percorsi liceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio, anche d intesa rispettivamente con le università, con le istituzioni dell alta formazione artistica, musicale e coreutica e con quelle ove si realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed i percorsi degli istituti tecnici superiori, specifiche modalità per l approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l accesso ai relativi corsi di studio e per l inserimento nel mondo del lavoro. L approfondimento può essere realizzato anche nell ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n.77, nonché attraverso l attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio. LICEO CLASSICO Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le

6 conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie. L orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, che mantiene la denominazione di ginnasio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 1023 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 31 ore medie settimanali. LICEO SCIENTIFICO E LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale. Nel rispetto della programmazione regionale dell offerta formativa, può essere attivata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l opzione scienze applicate che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientificotecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, della terra, all informatica e alle loro applicazioni. L orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali. RISULTATI DI APPRENDIMENTO COMUNI A TUTTI I PERCORSI LICEALI A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno: 1. Area metodologica a. Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi Superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l intero arco della propria vita; b. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti; c. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. 2. Area logico-argomentativa a. Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui; b. Acquisire l abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni; c. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. 3. Area linguistica e comunicativa a. Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: Dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

7 Saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e la sfumatura di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; Curare l esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. b. Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; c. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche; d. Saper utilizzare le tecnologie dell informazione e della comunicazione per studiare, fera ricerca, comunicare. 4. Area storico-umanistica a. Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all Italia e all Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l essere cittadini; b. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall antichità sino ai giorni nostri; c. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo ) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l analisi della società contemporanea; d. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture; e. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico architettonico e artistico italiano della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione; f. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell ambito più vasto della storia delle idee; g. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. h. Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. 5. Area scientifica, matematica e tecnologica a. Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà; b. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate; c. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e

8 nell individuazione di procedimenti risolutivi. ISTITUTI TECNICI PREMESSA I percorsi degli Istituti Tecnici sono parte integrante del secondo ciclo del sistema istruzione e formazione. Gli Istituti Tecnici costituiscono un articolazione dell istruzione tecnica e professionale dotata di una propria identità culturale, che fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione. Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici L identità degli Istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell Unione Europea. Costruita attraverso lo studio, l approfondimento, l applicazione dei linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. I percorsi degli Istituti Tecnici si articolano in un area di istruzione generale comune in aree di indirizzo. I risultati di apprendimento di cui ai punti 2.1, 2.2 e 2.3 e agli allegati B) e C) costituiscono il riferimento per le linee guida nazionali di cui all art. 8, comma 3, del presente regolamento, definite a sostegno dell autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche. Le linee guida comprendono altresì l articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l apprendimento permanente (European Qualifications Framework-EQF). L area di istruzione generale ha l obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Le aree di indirizzo hanno l obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per le valutazioni e il miglioramento dei risultati ottenuti. Le attività e gli insegnamenti relativi a Cittadinanza e Costituzione di cui all art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008 n. 137 convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storicosociale e giuridico-economico. I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all università, al sistema dell istruzione e formazione tecnica superiore nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi A conclusione dei percorsi degli istituti tecnici, gli studenti attraverso lo studio, le esperienze operative di laboratorio e in contesti reali, la disponibilità al confronto e al lavoro cooperativo, la valorizzazione della loro creatività ed autonomia sono in grado di: agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento

9 razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente; padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storicoculturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi; utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; cogliere l importanza dell orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell etica e della deontologia professionale; saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale; essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.

10 Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore economico Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ampie aree: l economia, l amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l economia sociale e il turismo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macro fenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing, ai prodotti/servizi turistici. In particolare, sono in grado di: Analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall economia e dal diritto; Riconoscere l interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; Analizzare, con l ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali; Orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale; Intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione; Utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti; Distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali; Agire nel sistema informativo dell azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico; Elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali; Analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti. Strumenti organizzativi e metodologici I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano specifiche attività formative nell ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio. Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riferimento all esercizio delle professioni tecniche. Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro. Le metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo; analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a gestire

11 processi in contesti organizzati. Le metodologie educano, inoltre, all uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di cogliere concretamente l interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza. Gli stage, i tirocini e l alternanza scuola/lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale. Gli istituti tecnici possono dotarsi, nell ambito della loro autonomia, di strutture innovative, quali i dipartimenti e il comitato tecnico-scientifico, per rendere l organizzazione funzionale al raggiungimento degli obiettivi che connotano la loro identità culturale. Gli istituti tecnici per il settore tecnologico sono dotati di ufficio tecnico. Gli istituti attivano modalità per la costante autovalutazione dei risultati conseguiti, con riferimento agli indicatori stabiliti a livello nazionale secondo quanto previsto all art. 8, comma 2, lettera c) del presente regolamento. Ai fini di cui sopra possono avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del lavoro e delle professioni. ISTITUTI PROFESSIONALI PREMESSA I percorsi degli Istituti Professionali sono parte integrante del sistema dell'istruzione secondaria superiore in cui si articola il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Essi sono finalizzati al conseguimento, dal 2014/2015 di un diploma di qualifica triennale, e di un diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore. Gli istituti professionali costituiscono un'articolazione dell'istruzione tecnica e professionale, dotata di una propria identità culturale, metodologica e organizzativa, che fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione. Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Professionali L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica. In linea con le indicazioni dell'unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta formativa degli istituti professionali si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. I risultati di apprendimento di cui ai punti 2.1, 2.2 e 2.3 e agli allegati B) e C) costituiscono il riferimento per le linee guida nazionali di cui all'articolo 8, comma 6, del presente regolamento, definite a sostegno dell'autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche. Le linee guida comprendono altresì l'articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (European Qualifications Framework-EQF). L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico- sociale.

12 Gli studenti degli istituti professionali conseguono la propria preparazione di base con l'uso sistematico di metodi che, attraverso la personalizzazione dei percorsi, valorizzano l'apprendimento in contesti formali, non formali e informali. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. Le attività e gli insegnamenti relativi a "Cittadinanza e Costituzione" di cui all'art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008 n. 137 convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storicosociale e giuridico-economico. Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali la scelta metodologica dell'alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio. I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A tale scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che favorisca da parte degli studenti scelte fondate e consapevoli. Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi I percorsi degli istituti professionali hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento. A conclusione dei percorsi degli istituti professionali, gli studenti sono in grado di: agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell'apprendimento permanente; utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell'ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture, demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali; individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e

13 approfondimento disciplinare; riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell'espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo; comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi; utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi; padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio; individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizzare strategie orientate al risultato, del lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale; compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l'arco della vita nella prospettiva dell'apprendimento permanente; partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario. Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi Il profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali; cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio; essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato; sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo; svolgere la propria attività operando in equipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità; contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell'osservanza degli aspetti deontologici del servizio; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l'utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l'esercizio del controllo di qualità. Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore industria e artigianato II profilo del "settore industria e artigianato" si caratterizza per una cultura tecnico-professionale,

14 che consente di operare efficacemente in ambiti connotati di processi di innovazione tecnologica e organizzativa in costante evoluzione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: riconoscere nell'evoluzione dei processi produttivi, le componenti scientifiche, economiche, tecnologiche e artistiche che li hanno determinati nel corso della storia, con riferimento sia ai diversi contesti locali e globali sia ai mutamenti delle condizioni di vita; utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento; applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l'utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo dei servizi, per la produzione della documentazione richiesta e per l'esercizio del controllo di qualità; svolgere la propria attività operando in équipe, integrando le proprie competenze all'interno di un dato processo produttivo; riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi assicurando i livelli di qualità richiesti; riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione all'ideazione di processi e prodotti innovativi nell'ambito industriale e artigianale; comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche, ambientali dell'innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali, artigianali e artistiche. Strumenti organizzativi e metodologici I percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno. Il primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali dell'obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali areali situazioni di lavoro. In questa prospettiva, assume un ruolo fondamentale l'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza che consentono di arricchire la cultura dello studente e di accrescere il suo valore in termini di occupabilità. L'ampia flessibilità degli orari garantisce, inoltre, la personalizzazione dei percorsi, anche al fine dell'eventuale rilascio della qualifica professionale al termine del terzo anno in regime di sussidiarietà d'intesa con Regioni e Province autonome. Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. La flessibilità didattica e organizzativa, che caratterizza i percorsi dell'istruzione professionale, è strumento prioritario per corrispondere alle diverse esigenze di formazione espresse dagli studenti e dalle loro famiglie, alla necessità di prevenire e contrastare la dispersione scolastica e assicurare il successo formativo. I percorsi dell'istruzione professionale sono organizzati in modo da favorire organici raccordi in

15 particolare con l'istruzione tecnica e con i percorsi regionali di istruzione e formazione professionale, per garantire i passaggi tra i sistemi. A tal fine vanno valorizzati gli strumenti di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti. I percorsi degli istituti professionali sono caratterizzati da un raccordo organico con la realtà sociale ed economica locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici e sociali presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale. La metodologia dell'alternanza scuola lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico. A tale scopo si assicurano spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze indotte dall innovazione tecnologica e sociale oltre che dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni e dalle vocazioni del territorio. Le metodologie didattiche sono improntate alla valorizzazione del metodo laboratoriale e del pensiero operativo, all'analisi e alla soluzione dei problemi, al lavoro cooperativo per progetti, per consentire agli studenti di cogliere concretamente l'interdipendenza tra cultura professionale, tecnologie e dimensione operativa della conoscenza. Gli istituti professionali, nell'ambito della loro autonomia, possono dotarsi di strutture innovative, quali i dipartimenti e il comitato tecnico-scientifico, per rendere l'organizzazione funzionale al raggiungimento degli obiettivi che connotano la loro identità culturale. Gli istituti professionali del settore industria e artigianato sono dotati di ufficio tecnico. Gli istituti professionali attivano modalità per la costante autovalutazione dei risultati conseguiti, con riferimento agli indicatori stabiliti a livello nazionale secondo quanto previsto all'articolo 8, comma 4, lettera b) del presente regolamento. Ai fini di cui sopra possono avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del lavoro e delle professioni. NUOVO ORDINAMENTO ISTITUTI PROFESSIONALI * Regolamento recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale, ai sensi dell articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 PROFILI PROFESSIONALI Dall anno scolastico 2018/2019, l istruzione professionale cambia e si rinnova profondamente. Per dare risposte alla domanda diffusa di una formazione di qualità e fornire opportunità sempre più interessanti alle giovani e ai giovani, il processo di riforma si concretizza in un nuovo modello organizzativo basato su: Nuovi indirizzi: si passa da 6 a 11. Il profilo dei nuovi indirizzi è stato predisposto in modo innovativo e sempre più coerente con il sistema produttivo che caratterizza il Made in Italy ; Un nuovo modello didattico, basato sulla personalizzazione, sull uso diffuso ed intelligente dei laboratori, su un integrazione piena tra competenze, abilità e conoscenze; Una didattica orientativa, finalizzata ad accompagnare e indirizzare le studentesse e gli studenti in tutto il corso di studi; Maggiore flessibilità; Materie aggregate per assi culturali; Un biennio sostanzialmente unitario, seguito da un triennio finalizzato all approfondimento della formazione dello studente. I cambiamenti sono stati previsti dal decreto legislativo 61 del 13 aprile 2017, con l obiettivo di rilanciare l istruzione professionale, puntando ad aumentare la qualità educativa e con l obiettivo fondamentale di formare cittadine e cittadini di domani, aiutando le ragazze e i ragazzi a maturare autonomia, consapevolezza e responsabilità e ad acquisire strumenti per crescere e costruirsi un futuro

16 in ulteriori percorsi di studio o direttamente nel mondo del lavoro. Per perseguire questi obiettivi, il sistema scolastico e formativo investe risorse finanziarie e professionali. Grazie alla riforma ci saranno: Più insegnanti tecnico-pratici, in piena integrazione con gli insegnanti curricolari; Più fondi per laboratori ed attrezzature specialistiche; Una maggiore valorizzazione dell autonomia scolastica. L istruzione professionale punta a diventare un laboratorio permanente di ricerca e di innovazione, in continuo rapporto con il mondo del lavoro, motore di sviluppo e di crescita. L identità degli Istituti Professionali, come stabilisce l art.2 comma 1 del DPR n.87/2010, si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l accesso all università e all istruzione e formazione tecnica superiore. La loro finalità, come recita il comma 4 del succitato art.1, è quella di formare gli studenti ad arti, mestieri e professioni strategici per l economia del Paese per un saper fare di qualità comunemente denominato «Made in Italy», nonché di garantire che le competenze acquisite nei percorsi di istruzione professionale consentano una facile transizione nel mondo del lavoro e delle professioni I percorsi degli Istituti Professionali hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria di secondo grado, in relazione agli indirizzi di studio che possono essere attivati al loro interno. Il passaggio al nuovo ordinamento è disciplinato dall art.11 dove si stabilisce che I percorsi di istruzione professionale sono ridefiniti ai sensi del presente decreto a partire dalle classi prime funzionanti nell anno scolastico 2018/2019. In ogni percorso dell istruzione professionale si distingue un area di istruzione generale e un area di indirizzo. L area di istruzione generale è comune a tutti i percorsi, mentre le aree di indirizzo si riferiscono a ciascuno degli indirizzi che contraddistinguono gli Istituti Professionali. Il biennio dei percorsi dell istruzione professionale, come esplicitato nel comma 2 del succitato art.4, comprende 2112 ore complessive, articolate in 1188 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 924 ore di attività e insegnamenti di indirizzo, comprensive del tempo da destinare al potenziamento dei laboratori. Le attività e gli insegnamenti di istruzione generale e di indirizzo sono aggregati in assi culturali. Le istituzioni scolastiche che offrono percorsi di istruzione professionale, nell esercizio della propria autonomia organizzativa e didattica, e con riferimento al Progetto formativo individuale, possono organizzare le azioni didattiche, formative ed educative in periodi didattici. I periodi didattici possono essere collocati anche in due diversi anni scolastici ai fini dell accesso al terzo anno dei percorsi. Nell ambito delle 2112 ore, una quota, non superiore a 264 ore, è destinata alla personalizzazione degli apprendimenti, alla realizzazione del progetto formativo individuale ed allo sviluppo della dimensione professionalizzante delle attività di alternanza scuola-lavoro, previste dall articolo 5, comma 1, lettera e) dove si stabilisce la possibilità di attivare percorsi di alternanza scuola-lavoro già dalla seconda classe del biennio. Il triennio dei percorsi dell istruzione professionale è articolato in un terzo, quarto e quinto anno. Per ciascun anno del triennio, l orario scolastico è di 1056 ore, articolate in 462 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 594 ore di attività e insegnamenti di indirizzo, al fine di consentire agli studenti di: a) consolidare e innalzare progressivamente, soprattutto in contesti di laboratorio e di lavoro, i livelli

17 di istruzione generale acquisiti nel biennio, anche attraverso spazi orari riservati nell ambito della quota di autonomia; b) acquisire e approfondire, specializzandole progressivamente, le competenze, le abilità e le conoscenze di indirizzo in funzione di un rapido accesso al lavoro; c) partecipare alle attività di alternanza scuola-lavoro, previste dall articolo 1, comma 33, della legge 13 luglio 2015, n.107, anche in apprendistato ai sensi degli articoli 41, 42 e 43 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81; d) costruire il curriculum della studentessa e dello studente previsto dall articolo 1, comma 28, della legge 13 luglio 2015, n. 107, in coerenza con il Progetto formativo individuale; e) effettuare i passaggi tra i percorsi di istruzione professionale e quelli di istruzione e formazione professionale e viceversa, secondo le modalità previste dall articolo 8. Il quinto anno dell istruzione professionale è strutturato dalle istituzioni scolastiche nell ambito della loro autonomia, in modo da consentire il conseguimento del diploma di istruzione professionale previo superamento degli esami di Stato, nonché di maturare i crediti per l acquisizione del certificato di specializzazione tecnica superiore (IFTS), ove previsto dalla programmazione delle singole Regioni. Per la più efficace organizzazione della didattica secondo le coordinate sopra riassunte, le istituzioni scolastiche, nella stesura del PTOF, potranno utilizzare la quota di autonomia per l orario complessivo del Biennio e del Triennio, pari al 20% delle discipline di studio e delle attività di laboratorio (ai sensi del D.P.R. 275/99 e s.m.i.), al fine di meglio perseguire gli obiettivi di apprendimento previsti dal PECUP. Analogamente, potranno utilizzare le quote di flessibilità del 40% dell orario complessivo del terzo, quarto e quinto anno di corso per rimodulare l offerta formativa allorquando, in regime di sussidiarietà, esse intendano a domanda dello studente rilasciare anche le qualifiche triennali e i diplomi professionali quadriennali, previo accreditamento delle regioni susseguente a specifici accordi tra queste ultime e gli uffici scolastici regionali. Gli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale presenti all I.I.S.S. Giannone di San Marco in Lamis sono i seguenti: Industria e artigianato per il Made in Italy Manutenzione e assistenza tecnica Profilo indirizzo Industria e Artigianato per il Made in Italy Il Diplomato di Istruzione Professionale nell indirizzo Industria e Artigianato per il Made in Italy interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione dei prodotti artigianali. Il ciclo formativo è finalizzato a conservare e valorizzare stili, forme, tecniche proprie della storia artigianale locale e per salvaguardare competenze professionali specifiche del settore produttivo tessile - sartoriale. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze: 1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali; 2. Selezionare e gestire i processi della produzione tessile- sartoriale in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche; 3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi tessili - sartoriali, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell ambiente e del territorio; 4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del

18 territorio; 5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa; 6. Interpretare ed elaborare in modo innovativo forme e stili delle produzioni tradizionali del settore tessile-artigianale; 7. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali; 8. Intervenire nelle diverse fasi e livelli dei processi produttivi tessili e sartoriali, mantenendone la visione sistemica; 9. Il titolo conseguito consente l inserimento nel mondo del lavoro e l iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria. Qualifica Operatore dell'abbigliamento (triennale) L Operatore dell abbigliamento, interviene, a livello esecutivo, nel processo di produzione tessile e abbigliamento con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con competenze relative alla realizzazione di figurini e modelli, all esecuzione delle operazioni di taglio, all assemblaggio e confezionamento del prodotto. RISULTATI DI APPRENDIMENTO A conclusione del percorso triennale, l'operatore dell'abbigliamento possiede le competenze per: Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali, ecc.) e del sistema di relazioni Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di lavorazione sulla base della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso; Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria; Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali; Rappresentare figurini di capi d abbigliamento nelle loro linee di base, proporzionati nei particolari esecutivi, evidenziando linea, volume e forma; Rilevare le caratteristiche del tessuto e correggere eventuali difetti secondo le istruzioni; Elaborare tagli base, partendo da unità di misura prestabilite; Realizzare di capi d abbigliamento in taglia, nel rispetto delle fasi di lavorazione. PUÒ SCEGLIERE TRA: Sbocchi professionali: La qualifica professionale di op. dell'abbigliamento consentirà l'inserimento presso enti pubblici e aziende private, come operai operanti nei settori della produzione tessile, confezione di articoli di abbigliamento, confezioni di articoli in pelle e pelliccia, fabbricazione di articoli in pelle e simili e altre industrie manifatturiere. Prosecuzione degli studi: Istruzione Professionale (4 e 5 anno) - Esame di Stato. Profilo professionale Indirizzo: Manutenzione e assistenza tecnica Il percorso professionale MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA è articolato in un biennio e un triennio, al termine del quale gli studenti conseguono il diploma di istruzione professionale, utile anche ai fini della continuazione degli studi in qualsiasi facoltà universitaria. Il quinto anno è inoltre finalizzato ad un migliore raccordo tra scuola e istruzione superiore ed alla preparazione

19 all inserimento nella vita lavorativa. Sono previste 1056 ore annuali, pari a circa 32 ore settimanali. L area di istruzione generale ha l obiettivo di fornire ai giovani la preparazione attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l obbligo di istruzione: asse dei linguaggi / asse matematico / asse scientifico-tecnologico / asse storico-sociale. Le aree di indirizzo, presenti fin dal primo biennio, hanno l obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro. Il Diplomato nell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare, effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, diagnostica, riparazione, collaudo di apparecchiature, sistemi, impianti e apparati tecnici. E' in grado di: Comprendere, interpretare e analizzare schemi e impianti; Utilizzare con l applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici che usa e/o per i quali cura la manutenzione; Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi; Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione; Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste; Le competenze dell indirizzo «Manutenzione e assistenza tecnica» sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. Questa nuova figura professionale unisce le competenze dell impiantista termotecnico e dell elettrotecnico per ottenere un profilo integrato di notevole interesse e flessibilità per il mercato del lavoro. Al termine del percorso il tecnico garantisce e certifica la messa a punto a regola d arte degli apparati e impianti industriali e civili, collaborando alle fasi di installazione, collaudo e di organizzazione-erogazione dei relativi servizi tecnici. La curvatura elettrico-elettronica porta all acquisizione di competenze relative ai settori industriali di riferimento, sia attraverso le discipline dell'area di indirizzo, che assumono connotazioni specifiche, sia per il forte collegamento alla realtà produttiva del territorio per mezzo di attività di stage e alternanza scuola-lavoro svolte a partire dal terzo anno di corso. Il tecnico della Manutenzione e Assistenza Tecnica sa realizzare e interpretare uno schema elettrico ed elettronico, sa realizzare impianti elettrici civili e cablature industriali ed informatiche. Sa interpretare grafici e tabelle. Sa installare e intervenire su impianti e apparecchiature elettriche e di telecomunicazioni anche digitali. Conosce i cicli di automazione, i sensori e gli attuatori. Sa programmare il PLC e altri sistemi di automazione. Sa assemblare il PC ed installare driver e programmi. Sbocchi professionali Officine elettriche o elettromeccaniche, manutentore di linee di produzione all interno delle industrie che impiegano l automazione, elettricista ed installatore di apparecchiature elettromeccaniche, installatore e manutentore di apparati di telecomunicazione e radiotelevisivi, operatore nel campo delle reti informatiche, disegnatore, tecnico riparatore di apparecchiature elettriche ed elettroniche, operatore macchine utensili tradizionali e a controllo numerico computerizzato (CNC), responsabile di reparto produttivo, addetto controllo di qualità, addetto ufficio tecnico, addetto centri di revisione, addetto centro prove sui materiali, installatore e manutentore di impianti e apparati: elettrici, meccanici, termotecnici, elevatori, di automazione pneumatica, di automazione oleodinamica, di automazione con il Controllore a Logica Programmabile (PLC). L indirizzo prevede la formazione di una figura professionale con piegatura elettricoelettronica attraverso la caratterizzazione della materia di Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione.

20 Qualifica Operatore Elettrico (triennale) L Operatore elettrico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con competenze relative all installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione dell impianto. COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI IN ESITO AL TRIENNIO L operatore elettrico è in grado di: 1. Definire e pianificare fasi/successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto dell impianto elettrico; 2. Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso; 3. Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria; 4. Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali; 5. Effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le specifiche progettuali; 6. Predisporre e cablare l impianto elettrico nei suoi diversi componenti, nel rispetto delle norme di sicurezza e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche; 7. Effettuare le verifiche di funzionamento dell impianto elettrico in coerenza con le specifiche progettuali; 8. Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, individuando eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino. SBOCCHI OCCUPAZIONALI L operatore elettrico ha competenze e capacità per inserirsi in qualsiasi realtà produttiva nel campo dell impiantistica elettrica in situazioni sia di lavoro dipendente sia di lavoro autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI (art. 1, comma 7 L. 107/15) Lista obiettivi Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia CLIL (Content language integrated learning); Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura

21 dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità; Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; Definizione di un sistema di orientamento. CREDITO FORMATIVO A. Parametri di valutazione dei crediti Al fine di una valutazione per il credito formativo, le esperienze devono contribuire a migliorare la preparazione dell alunno attraverso l acquisizione di competenze ritenute coerenti con gli obiettivi del corso di studi seguito in relazione all omogeneità con i contenuti tematici del corso alle finalità educative della scuola al loro approfondimento al loro ampliamento alla loro concreta attuazione. L esperienza per essere qualificata deve avere carattere di continuità ed essere realizzata presso enti, associazioni, istituzioni, società che siano titolate a svolgere quella tipologia di attività. L alunno deve partecipare all esperienza con un ruolo attivo e non limitarsi a semplice auditore.

22 B. Tipologie specifiche di esperienze 1. Attività culturali e artistiche generali Partecipazione ad esposizioni individuali e/o collettive promosse e organizzate da Gallerie d arte, Enti e/o associazioni e non organizzate autonomamente con inserimento in cataloghi o esplicita menzione (con nome e cognome) nella pubblicità dell esposizione Pubblicazioni di testi, articoli, disegni, tavole o fotografie editi da Case Editrici regolarmente registrate all Associazione Italiana Editori Partecipazione a concerti, spettacoli e rassegne artistiche documentabile mediante certificazione dell ente o dell associazione organizzatori (gruppi folkloristici, compagnie teatrali, musicali) Frequenza certificata di una scuola di recitazione legalmente riconosciuta Studio di uno strumento musicale con certificazione di frequenza del Conservatorio 2. Formazione linguistica Certificazioni nazionali ed internazionali di enti legalmente riconosciuti dal M.I.U.R. attestanti il livello di conoscenze e di competenze in una delle lingue comunitarie Conoscenza certificata di una lingua straniera non comunitaria. 3.Formazione informatica Patente europea di informatica (ECDL) Competenze informatiche certificate da enti riconosciuti. 4. Formazione professionale Partecipazione certificata a corsi di formazione professionale promossi da Enti e/o associazioni ai sensi e nel rispetto della vigente normativa sulla formazione professionale. 5. Attività sportiva Partecipazione a gare a livello agonistico organizzate da Società aderenti alle diverse Federazioni riconosciute dal CONI o campionati studenteschi a cui l Istituto aderisce. 6. Attività di volontariato Attestati di volontariato, presso Associazioni (Donatori di sangue, Enti, Fondazioni, etc.) legalmente costituite con certificazione dello svolgimento dell attività.

23 QUADRO ORARIO LICEO CLASSICO MATERIE I II III IV V LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINGUA E CULTURA LATINA LINGUA E CULTURA GRECA LINGUA E CULTURA STRANIERA (Inglese) STORIA STORIA E GEOGRAFIA 3 3 FILOSOFIA MATEMATICA (Con Informatica al primo biennio) FISICA SCIENZE NATURALI (Biologia, Chimica, Sc. della Terra) STORIA DELL'ARTE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE CATTOLICA / ATTIVITA' ALTERNATIVE TOTALE ORE SETTIMANALI QUADRO ORARIO LICEO SCIENTIFICO MATERIE I II III IV V LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINGUA E CULTURA LATINA LINGUA E CULTURA STRANIERA (Inglese) STORIA E GEOGRAFIA 3 3 STORIA FILOSOFIA MATEMATICA (Con Informatica al primo biennio) FISICA SCIENZE NATURALI (Biologia, Chimica, Sc. della Terra) DISEGNO E STORIA DELL'ARTE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE CATTOLICA / ATTIVITA' ALTERNATIVE TOTALE ORE SETTIMANALI

24 QUADRO ORARIO LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE MATERIE I II III IV V LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINGUA E CULTURA STRANIERA (Inglese) STORIA E GEOGRAFIA 3 3 STORIA FILOSOFIA MATEMATICA INFORMATICA FISICA SCIENZE NATURALI (Biologia, Chimica, Sc. della Terra) DISEGNO E STORIA DELL'ARTE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE CATTOLICA / ATTIVITA' ALTERNATIVE TOTALE ORE SETTIMANALI QUADRO ORARIO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING MATERIE Biennio comune Triennio I II III IV V LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINGUA INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE) STORIA MATEMATICA DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 SCIENZE DELLA TERRA - BIOLOGIA 2 2 SCIENZE INTEGRATE - FISICA 2 SCIENZE INTEGRATE - CHIMICA 2 GEOGRAFIA 3 3 INFORMATICA DIRITTO ECONOMIA POLITICA ECONOMIA AZIENDALE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE CATTOLICA E ATTIVITA' ALTERNATIVE TOTALE ORE SETTIMANALI

25 QUADRO ORARIO A.F.M. ARTICOLAZIONE SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI MATERIE Biennio comune Triennio I II III IV V LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINGUA INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE) STORIA MATEMATICA DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 SCIENZE DELLA TERRA - BIOLOGIA 2 2 SCIENZE INTEGRATE - FISICA 2 SCIENZE INTEGRATE - CHIMICA 2 GEOGRAFIA 3 3 INFORMATICA 2 2 4(2) 5(2) 5(2) DIRITTO ECONOMIA POLITICA ECONOMIA AZIENDALE 2 2 4(1) 7(1) 7(1) SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE CATTOLICA / ATTIVITA' ALTERNATIVE *Le ore tra parentesi sono in compresenza con l I.T.P. TOTALE ORE SETTIMANALI QUADRO ORARIO INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili MATERIE I II III IV V LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINGUA INGLESE STORIA GEOGRAFIA generale ed economica 1 MATEMATICA DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 SCIENZE INTEGRATE (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE CATTOLICA / ATTIVITA' ALTERNATIVE TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRES. GRAFICA 3 3

26 SCIENZE INTEGRATE - (FISICA) 2(1) 2(1) SCIENZE INTEGRATE - (CHIMICA) 2(1) 2(1) TECNOLOGIE DELL INFORM. E DELLA COMUNICAZ. 2 2 LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI 5(2) 4(2) 4(2) TECNOLOGIE ELETTRICHE-ELETTRONICHE, DELL AUTOMAZIONE E APPLICAZIONI TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZ. DI APP. E IMP. CIVILI E INDUSTRIALI *Le ore tra parentesi sono in compresenza con l I.T.P. 5(2) 5(2) 3(2) 3(2) 5(2) 7(2) TOTALE ORE SETTIMANALI QUADRO ORARIO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI Opzione Produzioni tessili - sartoriali MATERIE I II III IV V LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINGUA INGLESE STORIA GEOGRAFIA generale ed economica 1 MATEMATICA DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 SCIENZE INTEGRATE (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE CATTOLICA / ATTIVITA' ALTERNATIVE TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRES. GRAFICA 3 3 SCIENZE INTEGRATE - (FISICA) 2(1) 2(1) SCIENZE INTEGRATE - (CHIMICA) 2(1) 2(1) TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI TESSILI, ABBIGLIAMENTO TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI TESSILI, ABBIGLIAMENTO PROGETTAZIONE TESSILE-ABBIGLIAMENTO, MODA E COSTUME (3) 5(2) 4(2) 6(3) 6(4) 6(4) TECNICHE DI DISTRIBUZIONE E MARKETING 2 3 *Le ore tra parentesi sono in compresenza con l I.T.P. TOTALE ORE SETTIMANALI

27 QUADRI ORARI NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI Indirizzo Industria e Artigianato per il made in Italy MATERIE BIENNIO TRIENNIO Area generale comune a tutti gli indirizzi I II III IV V Asse dei linguaggi Italiano Inglese Asse matematico Matematica Asse storico sociale Storia Geografia Diritto ed economia Scienze motorie Scienze motorie RC o attività alternative RC o attività alternative Area di indirizzo Asse scientifico, tecnologico e professionale S.I.: Scienze e biologia S.I.: Fisica S.I.: Chimica 1 1 2(2) 2(2) TIC 2(1) 2(1) Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie, disegno e progettazione 3(3) 3(3) 6(5) 6(5) 6(5) Tecnologie applic. ai materiali e ai processi produttivi 4(4) 4(4) 4(4) Tecniche di distribuzione e marketing 2 2 *Le ore tra parentesi sono in compresenza con l I.T.P. (6) (6) (9) (9) (9) TOTALE ORE SETTIMANALI

28 Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica MATERIE BIENNIO TRIENNIO Area generale comune a tutti gli indirizzi I II III IV V Asse dei linguaggi Italiano Inglese Asse matematico Matematica Asse storico sociale Storia Geografia Diritto ed economia Scienze motorie Scienze motorie RC o attività alternative RC o attività alternative Area di indirizzo Asse scientifico, tecnologico e professionale S.I.: Scienze e biologia S.I.: Fisica S.I.: Chimica 1 1 2(2) 2(2) TIC 2(1) 3(2) Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie e tecniche di presentazione grafica 3(3) 2(2) Tecnologie meccaniche e applicazioni 4(2) 4(2) 4(2) Tecnologie elettricheelettroniche e applicazioni 5(3) 4(3) 4(3) Tecnologie e tecn. di inst. e di manutenzione e di diagnostica 4(4) 5(4) 5(4) *Le ore tra parentesi sono in compresenza con l I.T.P. (6) (6) (9) (9) (9) TOTALE ORE SETTIMANALI

29 ORGANIGRAMMA Dirigente e collaboratori Dirigente scolastico: prof. Costanzo CASCAVILLA Collaboratore vicario del dirigente scolastico: prof. Maurizio SASSANO Collaboratore del dirigente scolastico: prof. Leonardo GUALANO (ITE) Responsabile di plesso: prof.ssa Maria Ripalta TAVOLIERE (Liceo Classico) Referente di plesso: prof.ssa Antonietta LONGO (Liceo Classico) Responsabile di plesso: prof. Matteo COCO (IPSIA) Referente di plesso: prof. Michele RUGGIERI (IPSIA) Referente di plesso: prof.ssa Celeste CIRELLA (Liceo Scientifico) Deleghe Delegato del DS per gli alunni con diverse abilità e DSA, alternanza scuola lavoro e progetti extra-curricolo: prof. Maurizio SASSANO Delegato all orario di tutte le sezioni: prof. Giuseppe FUGARO Funzioni dei collaboratori condividere e coordinare con il Dirigente Scolastico scelte educative e didattiche, programmate nel P.T.O.F. rappresentare il Dirigente in riunioni esterne (ASL, Enti Locali, Comunità Montana, etc) sostituire il Dirigente in caso di assenza (ferie o malattia) sostituire il Dirigente in caso d emergenza o di urgenza anche prendendo decisioni di una certa responsabilità. Funzioni dei referenti di plesso Funzioni interne al plesso: o essere punto di riferimento per alunni, genitori e colleghi; o far circolare le varie informazioni provenienti dalla segreteria, affidando ad un collega del plesso o ad un collaboratore scolastico l incarico di predisporre la raccolta e la catalogazione delle circolari; o gestire le sostituzioni dei colleghi assenti secondo gli accordi approvati in sede di Collegio docenti; o coordinare le mansioni del personale ATA; o gestire l orario scolastico nel plesso di competenza; o segnalare al Capo d Istituto l eventuale necessità di indire riunioni con colleghi e/o genitori; o creare un clima positivo e di fattiva collaborazione; o assicurarsi che il regolamento d Istituto sia applicato. Funzioni interne all Istituto: o informare il Capo d Istituto e con lui raccordarsi in merito a qualsiasi problema o iniziativa che dovesse nascere nel plesso di competenza; o raccordarsi, qualora se ne presentasse la necessità, anche con gli altri plessi dello stesso ordine in merito a particolari decisioni o iniziative d interesse comune; o realizzare un accordo orizzontale e verticale all interno dei plessi che ospitano ordini diversi di scuola. Funzioni esterne al plesso: o instaurare e coltivare relazioni positive con gli enti locali; o instaurare e coltivare relazioni positive e di collaborazione con tutte le persone che hanno un interesse nella scuola stessa.

30 Organizzazione Uffici e modalità di rapporto con l utenza Direttore dei servizi generali ed amministrativi: Michele Silvestris Assistenti Amministrativi 1. LA SALA ANNAMARIA Settore amministrativo A: Servizio finanziario e contabile 2. TENACE ARCANGELA - Settore amministrativo B: Servizio affari generali e amministrazione del personale 3. TENACE DOMENICO - Settore amministrativo B: Servizio affari generali e amministrazione del personale 4. BATTISTA GIOVANNI Settore amministrativo C: Servizio amministrazione alunni e supporto alla didattica 5. SABATINO ASSUNTA - Settore amministrativo C: Servizio amministrazione alunni e supporto alla didattica - Settore amministrativo D: Servizio gestione protocollo e magazzino 6. PROSPERO FEDERICA Settore amministrativo D: Servizio gestione protocollo e magazzino Assistenti Tecnici 1. BONFITTO MICHELE 2. GARGANO VITTORIO 3. IACOVANGELO GIOVANNI 4. MASULLO ELEONORA 5. NAPOLITANO MAURIZIO M. 6. NARDELLA ANNA 7. RENDINA BERARDINO 8. SALES LUIGI 9. SOCCIO GIUSEPPE 10. TRICARICO MICHELE A. 11. BONFITTO ANTONELLA PIA Collaboratori Scolastici 1. ARGENTINO MARIA 2. CARFAGNA ANNA M. 3. CARFAGNA MATTEO 4. CURSIO MICHELE 5. D'ALESSANDRO SAVERIO 6. FERRO MICHELINA 7. GAGGIANO MICHELE 8. GUALANO LUCIANO 9. FATONE PASQUALE 10. LA PORTA MICHELE A. 11. NARDELLA ROSA 12. NOTA ALFREDO 13. TANCREDI MATTEO Responsabili Prevenzione, Protezione, Sicurezza Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: ing. Donato Antonio Cipriani Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: prof. Giuseppe Motta

31 Funzioni Strumentali al piano dell offerta formativa AREA 1 Gestione PTOF: prof. Motta Giuseppe; AREA 2 Sostegno lavoro docenti e interventi per studenti: prof.ssa Tancredi Felicia Biagia AREA 3 Orientamento in ingresso e uscita: prof. La Riccia Gian Pasquale; AREA 3 Orientamento in ingresso e uscita: prof. Daniele Carlo; AREA 3 Orientamento in ingresso e uscita: prof.ssa Ippolito Sanità M.Lucia; AREA 4 Viaggi d'istruzione e Relazioni con Enti esterni: prof. Soccio Matteo; AREA 5 Innovazione: prof.ssa Catta Elisa. Commissione PTOF Prof.ssa DELLE FAVE Antonietta, Prof. FUGARO Giuseppe; Prof.ssa LONGO Antonietta, Prof. QUOTADAMO Giacinto. Commissione RAV PDM Prof.ssa TAVOLIERE Maria Ripalta, Prof. DE LEO Nicola, Prof. DI FIORE Vincenzo, Prof. NARDELLA Michele. Commissione INVALSI Prof.sse Cirella Celeste, Palladino Nunzia, Martino Maria, Gaggiano Luigina Commissione Alternanza Scuola Lavoro D.S. Cascavilla Costanzo Sassano Maurizio La Riccia Gian Pasquale Bonfitto Carla Ruggieri Michele Ciavarella Assunta Coordinatori C.C. e docenti tutor Responsabile Referente Componente (LICEO CLASSICO/ASA) Componente (LICEO SCIENTIFICO) Componente (IPSIA) Componente (ITE) Componenti Commissione tecnica Polignone Giuseppe Falcone Matteo Catta Elisa Tricarico Michelangelo Bonfitto Michele Docente Docente Docente Ass. tecnico Ass. tecnico

32 Commissione elettorale d istituto biennio 2018/2019 Prof. Sassano Maurizio Presidente Prof.ssa Tavoliere Maria Ripalta Componente docenti Sig. Battista Giovanni Componente ATA Prof. Nardella Michele Componente genitori Sig. Villani Pio Componente alunni Commissione PON Referente: prof. Sassano Maurizio Prof. Coco Matteo Prof.ssa Tancredi Felicia B. Prof. Del Giudice Pierluigi Asse linguistico - Italiano Asse linguistico lingue straniere Asse matematico - scientifico Coordinatori dei Consigli di classe Liceo Classico CLASSE COORDINATORI DISCIPLINA 1^ A Prof. ssa ARIANO GIUDITTA F. Latino e Greco 3^ A Prof. ssa CIAVARELLA MARIA Scienze motorie e sportive 4^ A Prof. TARDIO MARCO Latino e Greco 5^ A Prof:ssa LONGO ANTONIETTA Storia e Filosofia Liceo Scientifico 1^ A Prof.ssa GENTILE NUNZIATINA Italiano e Latino 2^ A Prof.ssa DI CARLO MARIA CARMELA Italiano e Latino 3^ A Prof.ssa ACCADIA RAFFAELA Inglese 4^ A Prof.ssa DELLE FAVE ANTONIETTA Disegno e Storia dell Arte 5^ A Prof.ssa DE CAROLIS GINA Matematica e Fisica 1^ B Prof.ssa CIANFLOCCA MARILENA Italiano e Latino 3^ B Prof. DEL GIUDICE PIERLUIGI Matematica e Fisica 4^ B Prof.ssa BONFITTO CARLA Italiano, Latino e Storia 5^ B Prof. ssa CIRELLA CELESTINA Matematica e Fisica Liceo Scienze Applicate 1^ A Prof.ssa TRICARICO ANGELINA Matematica 2^ A Prof.ssa CASSANO VALENTINA Matematica 3^ A Prof. DANIELE CARLO Scienze naturali 4^ A Prof. ssa TANCREDI FELICIA Inglese 5^ A Prof. PATETE SILVIA Scienze naturali 2^ B Prof. DI FIORE VINCENZO Matematica

33 Istituto Tecnico Economico 1^ A Prof. RADATTI GABRIELE Scienze naturali 2^ A Prof. ssa TETI ROSELLA M.RAFFAELLA Inglese 3^ A Prof. GUALANO LEONARDO Scienze motorie e sportive 4^ A Prof. MOTTA GIUSEPPE Italiano e Storia 5^ A Prof. DE LEO NICOLA Diritti ed Economia Politica 3^ B Prof.ssa MACCARONE BATTISTINA Francese 4^ B Prof.ssa DE THEO MARIA Religione 5^ B Prof. ssa POPPA ARCANGELA Economia Aziendale Istruzione Professionale 1^ AE Prof.ssa PALLADINO NUNZIA Matematica 2^ AE Prof. QUOTADAMO GIACINTO Tecnologie e Tecn. di Rappr. grafica 3^ AE Prof. RUGGIERI MICHELE Sostegno 4^ AE Prof. COCO MATTEO Italiano e Storia 5^ AE Prof. POLIGNONE GIUSEPPE Tecnologie Meccaniche e Applicazioni 1^ AM Prof.ssa TOTTA GRAZIA ANNA R. Prog. Tessile-Abbigliamento e Costume 2^ AM Prof. PERTA ANTONIO Matematica 3^ AM Prof.ssa SCHIENA MICHELE Italiano e Storia 4^ AM Prof.ssa CATTA ELISA Tecnologie Applicate ai Materiali 5^ AM Prof.ssa IPPOLITO SANITÀ MARIA L. Laboratori Tecnol. ed Esercitazioni Coordinatori dei dipartimenti disciplinari Area umanistica Area tecnologico-professionale Area matematica e informatica Area linguistica Area logico-scientifica Area giuridico-economica Area sostegno Prof. LA RICCIA Gianpasquale Prof. QUOTADAMO Giacinto Prof. DI FIORE Vincenzo Prof.ssa CRISTOFARO Arcangela Prof. DANIELE Carlo Prof. DE LEO Nicola Prof. NARDELLA Michele DENOMINAZIONE SCUOLA ORDINE DI SCUOLA (indirizzi ed articolazioni) NUMERO DI CLASSI II.SS. P. Giannone Liceo Classico I. Montanelli 4 71 II.SS. P. Giannone Liceo Scientifico E. Fermi II.SS. P. Giannone Liceo delle Scienze applicate II.SS. P. Giannone I.T.E. Amministr. Finanze e Marketing II.SS. P. Giannone I.T.E. Art.: Sistemi informativi e aziendali 3 46 II.SS. P. Giannone I.P.S.I.A. P.Levi Manut. e Ass.Tecnica 2 53 II.SS. P. Giannone I.P.S.I.A. P.Levi opz.: Apparati, impianti e servizi tecnici, industriali e civili 3 51 II.SS. P. Giannone I.P.S.I.A. P.Levi Produz. Ind. e artigian II.SS. P. Giannone I.P.S.I.A. P.Levi opz.: Prod. tessili-sartor NUMERO DI ALUNNI TOTALE

34 RAV (RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE) E PDM (PIANO DI MIGLIORAMENTO): priorità e traguardi. Atto prodomico all elaborazione del PTOF è il RAV (Rapporto di autovalutazione), visionabile nel dettaglio all albo on line dell istituzione scolastica e il PDM (Piano di miglioramento), di cui all art.6, comma 1, del DPR 28 marzo 2013 n. 80, da cui evincere criticità, priorità, traguardi, ed obiettivi di processo. PRIORITÀ E TRAGUARDI ESITI DEGLI STUDENTI Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate nazionali Competenze chiave europee DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' (max 150 caratteri spazi inclusi) Migliorare gli esiti scolastici premiando gli alunni che abbiano raggiunto risultati soddisfacenti. Migliorare il livello dei risultati nelle prove standardizzate di italiano e di matematica. Migliorare il livello dei risultati nelle prove standardizzate di matematica nel liceo classico. Migliorare il livello dei risultati nelle prove standardizzate di italiano nel tecnico e nel professionale. Rispetto delle regole e dell'orario scolastico; degli ambienti e dei ruoli; del divieto di fumo nelle aree di pertinenza della scuola. L'uso della lingua italiana come strumento di comunicazione. Comprendere l'importanza delle attività di alternanza scuola-lavoro. DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO (max 150 caratteri spazi inclusi) Sia nella fase della valutazione, con l'attribuzione dei voti sia con premi tangibili nelle attività organizzate dalla scuola. Riconoscere i meriti. Allineare i risultati nelle prove standardizzate alla media nazionale. Allineare i risultati nelle prove standardizzate di matematica nel liceo classico alla media nazionale. Allineare i risultati nelle prove standardizzate di italiano nel tecnico e nel professionale alla media nazionale. Gli obiettivi descritti devono essere acquisiti entro il terzo anno del corso di studio. Entro il primo anno del corso di studi, gli alunni devono prendere coscienza dell'importanza di comunicare in lingua italiana. Certificazione di competenze acquisite dagli alunni da parte delle aziende ospitanti. Risultati a distanza Adozione di una griglia per la valutazione delle suddette competenze. Raccogliere in modo sistematico i dati relativi all'ingresso degli studenti nel mondo del lavoro o nella prosecuzione degli studi. Instaurare rapporti di collaborazione con soggetti esterni per attività di alternanza scuola - lavoro, stage aziendale... Utilizzo della griglia per la valutazione delle competenze chiave europee. Organizzare un archivio con tutti i dati. Presenza di protocolli di intesa, convenzioni con soggetti pubblici e/o privati. Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi) Al fine di stimolare gli alunni allo studio e al raggiungimento delle competenze necessarie per affrontare l'università o il mondo del lavoro, il GAV ha individuato le seguenti modalità: premiare le eccellenze sia dei risultati scolastici sia di quelli che si riferiscono alle attività di alternanza scuola-lavoro. Così facendo, i più bravi potranno fungere da traino per il resto della classe. Il rispetto delle regole, in riferimento alle competenze di cittadinanza, rappresenta un elemento fondamentale per poter avviare qualsiasi processo di apprendimento. Gli Esiti delle prove Invalsi sono stati negativi; pertanto, si ritiene che sia una priorità da perseguire nel piano di miglioramento. Un'analisi sistematica dei risultati a distanza permetterà di avere un quadro completo.

35 OBIETTIVI DI PROCESSO AREA DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO (max 150 caratteri spazi inclusi) Individuazione di traguardi di competenze, disciplinari e trasversali, che gli studenti devono acquisire nei diversi anni. Prove comuni in ingresso e in uscita per le classi prime e terze nelle discipline di italiano, matamatica, inglese e scienze o materie tecniche. Inserire nella progettazione del curricolo per competenze prove di valutazione autentica e/o rubriche di valutazione. Raccordo tra la valutazione curricolare e i risultati raggiunti nei progetti PON. Ambiente di apprendimento Rinnovare, in rapporto alle possibilità economiche, la parte obsoleta dei laboratori. Sviluppare la collaborazione tra i docenti per l'attuazione del curricolo. Incrementare la comunicazione anche con un migliore utilizzo del sito on line dell'istituto. Ai ragazzi in situazione di svantaggio, facilitare l'inserimento nel nuovo contesto scolastico, con un'accoglienza programmata. Continuità e orientamento Monitorare i dati sui risultati degli studi universitari e/o del mondo del lavoro. Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratteri spazi inclusi) L'individuazione di un curricolo con mete precise riguardanti le competenze nonché l'adozione del certificato di competenze, che accompagni lo studente per tutto il ciclo di studi della secondaria di secondo grado, motiva e sprona alla valutazione per competenze. Le strategie che la scuola intende mettere in atto per migliorare la performance dei propri alunni non possono prescindere da uno studio sul curricolo che sia funzionale a ciò che il mondo del lavoro chiede ed alla figura professionale in uscita. La scuola intende programmare il proprio intervento formativo tenendo conto dei risultati degli scrutini e di quelli restituiti dall'invalsi per migliorare il successo formativo dei propri alunni, agendo sull'ambiente di apprendimento che tenga sempre più presente le esigenze di un'utenza che predilige la multimedialità e che impara meglio se posta in situazione di contesto. La scuola inoltre si prefigge di assicurare il successo formativo di tutti favorendo nel contempo le eccellenze, ma senza trascurare gli alunni BES o DSA. In vista di questi risultati intende inserire criteri di valutazione organici e sistematici e non solo occasionali delle attività curriculari ed extracurriculari in cui gli alunni sono coinvolti a pieno titolo. In questo processo la scuola intende avvalersi di risorse interne alla scuola, ma anche esterne, nonché di input provenienti dal territorio.

36 Risultati PROVE INVALSI L'individuazione di un curricolo con mete precise riguardanti le competenze nonché l'adozione del certificato di competenze, che accompagni lo studente per tutto il ciclo di studi della secondaria di secondo grado, motiva e sprona alla valutazione per competenze. Le strategie metodologico-didattiche da mettere in campo tengono conto dei risultati degli scrutini di fine anno (cfr.: 2.1 RAV allegato) ma anche dei risultati dei test INVALSI (vedasi sezione 2.2 del RAV allegato). ESITI In particolare i suddetti test INVALSI hanno evidenziato che gli esiti delle prove nazionali, sia in italiano che matematica, sono comparativamente in linea con quelli riferiti alla regione, macro area di appartenenza e all Italia, ma con una forte varianza interna. Esiste, infatti, una variabile elevata all'interno delle classi sia per matematica che italiano rispetto ai dati di riferimento. STRATEGIE METODOLOGICHE Determinante sarà la capacità di implementare metodologie didattiche che mettano gli allievi in situazioni di contesto e di fronte alla soluzione di casi concreti, dando continuità logica alla programmazione per competenze da incrementare e maggiormente adottare a livello d intero Istituto, specie nel biennio dell obbligo, in sintonia con lo stesso E.Q.F. - European Qualification Framework che definisce come competenza la comprovata capacita di utilizzare conoscenze, abilità e capacita personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale descritta in termini di responsabilità e autonomia e con l obiettivo di promuovere la mobilità transfrontaliera dei cittadini e agevolarne l apprendimento permanente Tabelle, sintesi e risultati potranno essere visionati sul sito istituzionale del Giannone Le prove INVALSI nell ultimo anno della scuola secondaria di II grado QUADRO DI RIFERIMENTO DELLE PROVE INVALSI DI ITALIANO La padronanza linguistica, una delle competenze di base che la scuola deve sviluppare, secondo quanto disposto dalle indicazioni curriculari, consiste nel possesso ben strutturato di una lingua assieme alla capacità di servirsene per i vari scopi. 4.4 La prova nell ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado La prova INVALSI di Italiano dell ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado è

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