AREA AFFARI TECNICI NEGOZIALI

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1 AREA AFFARI TECNICI NEGOZIALI CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE PER L ESECUZIONE DELLE VERIFICHE PERIODICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI MESSA A TERRA E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE AI SENSI DEL D.P.R. N. 462 DEL 22/10/2001 1

2 INDICE 1. OGGETTO ELENCO STRUTTURE ONERI, OBBLIGHI E RESPONSABILITA MODALITA DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO VERIFICHE SU IMPIANTI TECNOLOGICI VERIFICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI MESSA A TERRA VERIFICA DELL IMPIANTO DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE GARANZIE IN CASO DI CONTESTAZIONI DA PARTE DEGLI ORGANI DI CONTROLLO LEGGI E PRINCIPALI NORMATIVE

3 1. OGGETTO L appalto ha per oggetto l adeguamento degli Impianti elettrici di messa terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche ai sensi del D.P.R. n. 462 del e s.m.i. dei luoghi di lavoro degli edifici e uffici dell Università degli Studi di Foggia attraverso verifiche periodiche. Con il presente appalto si chiedono n 3 interventi, di cui n 1 all affidamento e n 2 secondo le periodicità di legge. 2. ELENCO STRUTTURE Le strutture interessate dalle verifiche di cui al punto 1) sono le seguenti: IMPIANTO POD UBICAZIONE LIVELLO DI TENSIONE POTENZA IMPIEGATA (kw) PERIODICITA DELLE VERIFICHE Bioagromed IT001E Lucera c.da S. Annunzio MT anni Bioagromed IT001E Foggia via Napoli MT anni Agraria IT001E Foggia via Napoli MT anni ISEF IT001E Foggia viale Virgilio BT 60 2 anni Odontoiatria IT001E Foggia via Rovelli BT 50 2 anni Aula Turtur IT001E Foggia via Pinto BT 50 2 anni Giurisprudenza IT001E Foggia l.go Giovanni Paolo II BT anni Giurisprudenza IT001E Foggia p.zza Italia BT anni Lettere IT001E Foggia via Arpi 176 MT anni Lettere IT001E Foggia via Arpi 155 BT anni CUS IT001E Foggia via Napoli BT 50 2 anni CLA IT001E Foggia p.zza Santa Chiara BT 33 2 anni Ateneo IT001E Foggia via Gramsci BT anni Economia IT001E Foggia via Caggese MT anni Polo Biomedico IT001E Foggia via Napoli MT anni 3. ONERI, OBBLIGHI E RESPONSABILITA L assuntore deve farsi carico, nell ambito di quanto previsto nel presente capitolato, del raggiungimento del completo rispetto normativo degli impianti e degli edifici assegnati. L assuntore del servizio deve, inoltre, farsi carico di: 1) Raccogliere e collezionare tutta la documentazione necessaria a supportare la verifica di rispondenza alle norme specifiche dei siti dell Università degli Studi di Foggia e degli impianti installati negli stessi edifici; 2) Fornire eventuali indicazioni circa la documentazione integrativa necessaria per il raggiungimento della rispondenza alle normative dei siti dell Università degli Studi di Foggia e degli impianti installati negli stessi edifici; 3

4 3) Comunicare tutti i dati su supporto informatico e cartaceo. 4. MODALITA DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO Le attività oggetto dell appalto devono essere espletate in accordo con il RUP, tenendo conto dell operatività degli immobili oggetto delle verifiche. L assuntore può, pertanto, essere chiamato a eseguire le predette verifiche anche nelle giornate di sabato, domenica e festivi senza che da ciò possa trarre titolo per vantare maggiori compensi e/o avanzare ulteriori pretese rispetto all offerta formulata, la quale dovrà intendersi omnicomprensiva di ogni onere accessorio. All avvio del servizio, l assuntore è tenuto a espletare il servizio presso le sedi di cui al punto 2) del presente capitolato. Detto elenco potrà essere integrato con ulteriori sedi/verifiche sulla base di nuove esigenze rilevate dall Università di Foggia. Fasi di esecuzione delle attività di verifica Le attività di verifica degli impianti dovranno essere espletate secondo le seguenti modalità operative: FASE A Sopralluogo preliminare L assuntore del servizio effettua quale prima attività necessaria all espletamento dell incarico, il sopralluogo preliminare con l assistenza dell impresa manutentrice degli impianti, convocata a cura del RUP, che soprintende e coordina tutte le operazioni necessarie. In tale fase sarà presa visione della consistenza, tipologia, dimensione, ubicazione, accessibilità ed esposizione dell immobile oggetto di verifica. Nel corso del sopralluogo preliminare, l assuntore del servizio individua gli impianti oggetto di verifica, per identificare in maniera univoca e completa le caratteristiche degli stessi quali, a titolo indicativo e non esaustivo, la natura, tipologia, estensione, capacità, potenza, ed in generale tutte le caratteristiche peculiari degli impianti installati presso la sede oggetto della verifica. Successivamente l assuntore verifica le documentazioni presenti congiuntamente al RUP, che lo supporta per rendergli disponibili tutte le certificazioni impiantistiche. In esito ai riscontri ottenuti l assuntore verifica la rispondenza e la completezza della documentazione tecnica, e qualora venissero rilevate difformità, redige apposita Relazione Tecnica di non rispondenza che dovrà far pervenire via mail al RUP entro cinque giorni dalla data di sopralluogo. L Università degli Studi di Foggia, conformemente alle indicazioni fornite dall assuntore del servizio, provvede anche tramite terzi fornitori a regolarizzare quanto da questi segnalato, in tempi compatibili con le date di validità delle certificazioni. FASE B Redazione del verbale A valle delle fasi sopra descritte e per ogni sede oggetto di verifica, l assuntore procede all esecuzione dei controlli e misure previste per legge (compreso verifiche su impianti di media tensione in immobili con propria cabina di trasformazione) necessarie per l espletamento del mandato. Al termine della fase sopra esposta e per ogni sito oggetto di verifica, l assuntore rilascia l apposito verbale di verifica e/o certificazione di rispondenza alle norme nonché un report riepilogativo ove dovranno essere riportati analiticamente i risultati delle misurazioni e delle verifiche effettuate. 4

5 5. VERIFICHE SU IMPIANTI TECNOLOGICI All avvio del servizio il RUP comunica all assuntore l elenco dei siti oggetto di verifiche unitamente alla pianificazione trimestrale delle stesse, dando priorità di intervento ai siti con verbali di verifica scaduti o prossimi alla scadenza. 6. VERIFICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI MESSA A TERRA L attività di verifica deve essere effettuata in conformità a quanto previsto dalla Guida CEI - Ministero Attività Produttive n Guida all applicazione del DPR 462/01 per gli impianti elettrici di messa a terra per i siti dell Università degli Studi di Foggia da sottoporre a verifica. In particolare le misure e le prove devono essere condotte secondo quanto indicato dal Cap. 4 della Guida CEI Prove e verifiche La verifica deve comprendere le seguenti attività: Esame della documentazione tecnica esistente; Esame a vista dei luoghi e degli impianti di messa a terra mediante la ricerca e ispezione dei picchetti; Verifica dello stato di equipotenzializzazione dei picchetti e degli impianti; Verifica della polarità; Misura della resistenza di terra; Verifica del valore della tensione totale di terra in caso di guasto in media tensione e confronto con la tensione di contatto ammissibile; Misura delle tensioni di passo e contatto; Misura della corrente di intervento degli interruttori automatici differenziali (almeno il 30% dei differenziali di ogni quadro che deve obbligatoriamente essere verificato; Misura impedenza anello di guasto (ove necessaria); Prova a campione della continuità dell impianto di terra; Prova a campione della continuità degli impianti utilizzatori non in doppio isolamento; Redazione del verbale di verifica. Prima di procedere all esecuzione di prove e misure, deve essere effettuato un esame a vista degli impianti ed il controllo della rispondenza degli stessi alla documentazione tecnica fornita (schemi elettrici, planimetrie, certificazioni, etc.). Tale esame deve accertare (avvalendosi della documentazione fornita), che i componenti dell'impianto elettrico siano: 1) conformi alle prescrizioni di sicurezza; 2) correttamente installati; 3) non danneggiati. La verifica deve comprendere l effettuazione delle operazioni sotto elencate, che rappresentano una linea guida e pertanto, vista la specificità e peculiarità tecnica degli impianti oggetto dell attività in appalto, non sono da ritenersi esaustive (ad integrazione potranno essere effettuate ulteriori prove secondo quanto richiesto dalle prescrizioni legislative / normative generali e particolari di riferimento): a) Identificazione delle caratteristiche dei dispositivi di protezione con cui è coordinato l impianto di terra; 5

6 b) Esecuzione di prova strumentale di continuità dei conduttori di terra di protezione per i quadri di distribuzione, e per un campione significativo di circuiti terminali ed equipotenziali principali e secondari; c) Effettuazione di prova di funzionamento dei dispositivi differenziali; d) Esami a vista dei gradi di protezione IP; e) Verifica efficienza/conformità alle prescrizioni normative dei sistemi di protezione contro i contatti indiretti; f) Segnalazioni di situazioni degli impianti potenzialmente pericolose, rilevate attraverso gli esami a vista; g) Presenza di schemi, cartelli monitori, ecc; h) Identificazione dei circuiti, dei fusibili, interruttori e dei morsetti istallati sui quadri elettrici primari e secondari; i) Verifica dell agevole accessibilità dei dispositivi di sicurezza dell'impianto (int. gen. Q.E., sganci sicurezza, etc.) per interventi operativi e di manutenzione. Per ogni sito oggetto di verifica l Appaltatore deve effettuare le misurazioni delle impedenze e della resistenza di terra (dispersori, anello di guasto, tensioni di passo e contatto, continuità, equipotenzialità), dei tempi di intervento degli interruttori differenziali di protezione, e quant altro necessario. Per l esecuzione delle prove devono essere utilizzati strumenti di misura conformi ed adeguati per sensibilità, valore di fondo scala e classe di precisione. 7. VERIFICA DELL IMPIANTO DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE L'impianto di protezione deve essere verificato al fine di accertarne la rispondenza alle norme vigenti di riferimento sulla base della documentazione di progetto. La verifica (norma CEI EN /4 per la protezione contro i fulmini e Guida tecnica CEI Guida per la verifica delle misure di protezione contro i fulmini) deve appurare: La rispondenza dell'impianto di protezione alle norme vigenti di riferimento; Il buono stato di conservazione degli organi di captazione, delle calate, dei conduttori di collegamento e la loro continuità elettrica; Il buono stato dei giunti, degli ancoraggi e dei sostegni; Il buono stato di funzionamento dei limitatori di tensione; Il valore della resistenza di terra del dispersore. Esame a vista dell impianto L'esame a vista ha il fine di accertare che l impianto di protezione sia stato realizzato e mantenuto secondo le norme di buona tecnica. Prove e verifiche Si intendono le operazioni e le misure da effettuare per accertare l'efficacia e l'idoneità dell'impianto realizzato. Le prove devono essere effettuate secondo le norme di buona tecnica e consistono nell accertamento: della resistività del terreno; della resistenza di terra del dispersore, della continuità elettrica delle connessioni equipotenziali; 6

7 del valore della resistenza dei ferri ai fini della loro continuità elettrica quando e se vengono utilizzati come elementi dell'impianto. Strumentazione Per l'effettuazione delle prove i tecnici devono essere in possesso almeno dei seguenti strumenti: Misuratori di resistenza di terra utilizzabili anche per la misura della resistività del terreno; Misuratori della continuità dei collegamenti; Misuratore dell anello di guasto; Equipaggiamento per la misura della tensione di passo e contatto per le cabine elettriche di trasformazione; Milliohmetri ad alta risoluzione con corrente dl prova non inferiore a 10A in c.a. e valore della tensione a vuoto compresa fra 12 e 24V per la misura della resistenza di collegamento dei ferri di armatura quando e se utilizzati come elementi dell'impianto; Calibro per misure degli spessori. 8. GARANZIE IN CASO DI CONTESTAZIONI DA PARTE DEGLI ORGANI DI CONTROLLO L assuntore è tenuto a garantire l assistenza tecnica gratuita all Università degli Studi di Foggia in caso di contestazioni da parte degli organi di controllo (Asl, VVF, ARPA, ecc.) sugli impianti elettrici e quant altro previsto dal presente Capitolato Speciale d Appalto. A tale scopo, deve essere comunicato il nominativo del/i tecnico/i che per conto della società assuntrice garantirà la suddetta assistenza tecnica. 9. LEGGI E PRINCIPALI NORMATIVE Le leggi e le principali normative cui si fa esplicito riferimento per le modalità di prova e di verifica sono: D.M. 11 aprile Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'all. VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché i criteri per l'abilitazione dei soggetti di cui all'articolo 71, comma 13, del medesimo decreto legislativo; DPR 462/2001- Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazione e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi; INAIL aprile Guida Tecnica alla prima verifica degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche e impianti di messa a terra; Legge n. 186/68 - Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, materiali ed impianti elettrici ed elettronici; Legge n. 791/77 - Attuazione della Direttiva del Consiglio della Comunità Europea (n. 72/23 CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione; D. Lgs. N. 37 del 22/01/08: Norme per la sicurezza degli impianti; CEI EN /4 per la protezione contro i fulmini; CEI 81-2 guida per la verifica delle misure di protezione contro i fulmini; 7

8 CEI EN "Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per presenza di gas - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) - classificazione CEI ed. giugno Fascicolo 4591; Norme CEI Equipaggiamenti elettrici di macchine industriali; Norme CEI Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori ; Norme CEI Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c.; Norme CEI EN Esercizio degli impianti elettrici; Norme UNI specifiche. 8

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