Relazione di accompagnamento al Bilancio Preventivo dell Università degli Studi di Brescia Triennio
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- Alfonso Pasini
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1 Prot. n del 22/12/ [UOR: Classif. VIII/3] Relazione di accompagnamento al Bilancio Preventivo dell Università degli Studi di Brescia Triennio
2 2 1 GLI OBIETTIVI Il Bilancio Preventivo 2018 qui presentato dal Rettore Prof. Maurizio Tira e dalla sua squadra di Governo affonda le sue radici nel Piano Strategico dell Università per il Triennio , approvato dal CdA in data , tenendo però conto della situazione patrimoniale pregressa dell Ateneo, e delle più recenti iniziative in materia economico-finanziaria. In questa sono presentati entrambi i quadri di riferimento. Il Piano Strategico dipinge un Università ancor giovane, ma che vuole diventare adulta, e che sta per raggiungere dopo anni il traguardo dei iscritti, traguardo che le permetterà di entrare nel novero delle Università medie, con aumentati riscontri positivi ma anche con altrettante responsabilità. Il Piano riflette, in modo propositivo, tutti gli aspetti innovativi in materia di legislazione e di normativa Universitaria che puntano a un aumento di visibilità e alla valorizzazione delle attività degli Atenei in materia di (i) ricerca, (ii) didattica e (iii) terza missione e al consolidamento del suo ruolo nel territorio. Da un punto di vista generale, obiettivo primario dell azione di Governo è realizzare una comunità educante inclusiva. In primo luogo gli studenti, ma più in generale tutti i portatori d interesse, il comparto produttivo e delle professioni, il contesto sociale e il territorio in genere, potranno trarre beneficio da un sistema di alta formazione forte, diversificato e di qualità, in grado di formare donne e uomini capaci di assumere responsabilità in un mondo che ha estremo bisogno di competenze di alto profilo. In estrema sintesi, il Piano Strategico si propone di agire: 1. nella didattica, migliorando l offerta attuale e rafforzandone la qualità, anche attraverso strumenti di teaching e di learning diversificati per livello di corso di studio e al passo con le più moderne metodologie didattiche e tecnologie; 2. nella ricerca, stimolando i propri ricercatori a un attività scientifica ai più alti livelli internazionali, migliorando l accessibilità ai fondi nazionali e internazionali per un adeguato finanziamento delle attività e favorendo l accesso ai ruoli di ricercatore e di carriera successiva ai candidati migliori; 3. nell alta formazione, promuovendo la visibilità dei Corsi di Dottorato e delle Scuole di Specializzazione, ma incentivando nel contempo attività formative
3 che consentano a chi è già inserito nel sistema produttivo di mantenersi al passo con il progresso tecnologico; 4. nel trasferimento tecnologico e nella promozione di imprenditoria giovanile, stimolando i propri ricercatori a meglio valorizzare le proprie ricerche agendo ex ante e non più solo ex post sulla leva della promozione della Proprietà industriale dei propri trovati, mediante brevetti, marchi, e soprattutto forme di imprenditoria che coinvolgano sia i ricercatori che gli studenti di Dottorato e gli Specializzandi; 5. nelle attività culturali, coltivando tutte le iniziative che facciano emergere l Università come un luogo di produzione di cultura nei confronti dei propri studenti e di tutta la popolazione; 6. nelle relazioni con il territorio, proiettando l immagine di un Università attenta ai bisogni e alle esigenze di un territorio in rapida trasformazione dal punto di vista produttivo e sociosanitario, con l emergere di sempre nuove fragilità e bisogni che devono essere monitorati, ascoltati e gestiti. Nel contempo, il Piano Strategico si propone di operare efficacemente a livello interno, con un azione di: 1. armonizzazione tra le varie componenti (docente, tecnico-amministrativa e discente) e di rafforzamento, razionalizzazione e miglioramento dell efficacia dei servizi a favore di tutti; 2. consolidamento, aggiornamento ed espansione del proprio patrimonio edilizio e infrastrutturale mediante l acquisizione di nuove sedi e l ammodernamento di quelle attuali; 3. miglioramento delle performance energetiche, dei trasporti, della accessibilità e condivisione degli spazi universitari. Nel perseguimento di questi obiettivi del Piano Strategico l Università può contare su una situazione economico-patrimoniale solida, che la pone, grazie agli esercizi precedenti, nel novero delle Università meno indebitate del Paese. Dall altro lato, deve fare fronte alla nota inadeguatezza del sistema di finanziamento delle Università, che solo in quest ultimo anno ha invertito la tendenza al ribasso, alle rigidità dei meccanismi di spesa, che limitano la presunta autonomia degli Atenei, alle recenti decisioni in merito alla no-tax area e alla riduzione delle tasse studentesche per determinate categorie di reddito, non compensate da alcun aumento di tasse per le categorie a reddito più elevato, a seguito della decisione in tal senso dell Ateneo. Il Bilancio che viene presentato dunque: 3
4 1. prosegue nel finanziamento delle iniziative già in essere per promuovere la ricerca, la didattica e della terza missione di un Università che vuole mantenere saldo il suo carattere generalista e inclusivo; 2. investe nelle nuove iniziative di arruolamento di ricercatori, laboratori di contaminazione, divulgazione dei risultati, didattica di qualità, edilizia sostenibile, efficientamento energetico e promozione di nuovi servizi; 3. valorizza la qualità del personale, aprendosi nel contempo all esterno nella ricerca di nuovi partner e nuove risorse. 4
5 2 GLI OBIETTIVI SPECIFICI COLLEGATI AI PARAMETRI DI RIPARTIZIONE DELLE RISORSE (FFO) Nel quadro degli obiettivi esposti nel paragrafo precedente, è opportuno delineare alcuni obiettivi specifici per il 2018, che sono strettamente correlati agli indicatori e ai parametri previsti nel modello di Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) e nel Documento di Programmazione triennale 2016/2018, adottato dall Università a dicembre Detta programmazione analitica consente di assicurare una costante ed effettiva tensione dell Ateneo, in tutte le sue articolazioni organizzative, verso il miglioramento continuo di tutti i parametri che determinano l assegnazione delle risorse da parte del MIUR (FFO). La prospettiva, quindi, è quella di garantire un progressivo incremento delle entrate (=ricavi) del Bilancio, al fine di poter consolidare la sostenibilità di tutte le attività e di favorire la pianificazione e la realizzazione di ulteriori progetti di sviluppo della nostra Università. Per garantire la perfetta integrazione tra strumenti di programmazione economico finanziaria e ciclo della performance, come previsto dalla normativa vigente in materia, gli obiettivi che seguono sono ripartiti nelle tre aree strategiche (didattica, ricerca e servizi strumentali) che saranno previste nel Piano integrato della Performance a fine gennaio Gli obiettivi della didattica sono collegati, in primis, al parametro del costo standard di formazione per studente in corso (studenti regolari= studenti iscritti nella durata legale del corso), cui è correlata una percentuale (min 35% - max 40%) della quota base del FFO. In questa direzione si richiama anche l obiettivo prioritario, già previsto nel Programma triennale 2016/2018, tra gli obiettivi legati alla Valorizzazione dell autonomia responsabile degli Atenei, vale a dire l obiettivo D_2_1 (Proporzione di studenti iscritti entro la durata normale del corso di studi che abbiano acquisito almeno 40 CFU nell anno solare). Si rammenta che a questa tipologia di obiettivi, scelti autonomamente dall Ateneo, è correlato il 20% della quota premiale del FFO. Tutto ciò premesso, occorre migliorare la capacità attrattiva dei corsi di studio per incrementare le matricole e garantire il conseguimento del titolo di studio nei tempi previsti cercando di ridurre gli abbandoni nel corso della durata legale dei percorsi 5
6 formativi. A tal fine l Ateneo deve rafforzare l attrattività e la qualità della propria offerta formativa anche valutando possibili nuove istituzioni di corsi con contestuale razionalizzazione di altri che, registrando un trend negativo delle performance, penalizzano la prestazione complessiva di Ateneo sulla didattica. Vanno ulteriormente rafforzati i rapporti con le Scuole Secondarie Superiori al fine di potenziare le azioni di orientamento nell ambito delle attività già programmate in questo ambito; vanno potenziate le iniziative per il tutorato per supportare gli studenti durante il percorso formativo con specifiche azioni di sostegno, soprattutto per gli insegnamenti dove si riscontrano le maggiori difficoltà nell acquisizione dei CFU. I corsi di studio devono essere collegati in modo sempre più stretto al mondo del lavoro e alle potenzialità occupazionali, in una filiera formativa che accompagni gli studenti anche dopo la laurea, in modo da migliorare la soddisfazione degli studenti e degli stakeholder (famiglie, imprese, mondo del lavoro). Particolare attenzione dovrà essere riservata all offerta formativa dei corsi di Dottorato di ricerca, tenuto anche conto dei due obiettivi specifici di miglioramento contenuti nel Documento della programmazione triennale 2016/2018: A_B_2 Numero dei corsi di dottorato internazionali ai fini del Pnr (target al 2018 n.7): B_C_2A Numero di corsi di dottorato innovativi (intersettoriali) ai fini del PNR (target al 2018 n. 3). A questi due obiettivi è correlata la quota pari all 1% del FFO. Sul piano dell internazionalizzazione della didattica vanno resi stabili i canali di attrazione degli studenti stranieri potenziando gli insegnamenti e i corsi in lingua inglese nonché gli strumenti innovativi della didattica (e-learning). Al riguardo si richiama anche la realizzazione del Progetto, presentato dall Ateneo nell ambito del Documento della Programmazione triennale 2016/2018, relativo alla formazione dei docenti sulle metodologie didattiche innovative e sull utilizzo di strumenti tecnologici (riqualificazione tecnologica e funzionale delle aule con attrezzature informatiche per la didattica partecipativa). A quest obiettivo è correlata la quota pari all 1% del FFO. Si intende, inoltre, puntare sull aumento degli studenti in mobilità; in particolare, si rammenta quanto già previsto nell ambito della Programmazione triennale tra gli obiettivi legati alla Valorizzazione dell autonomia responsabile degli Atenei (20% quota premiale FFO) del Programma triennale 2016/2018, cioè l Obiettivo D_3_1 6
7 (Proporzione di CFU conseguiti all estero dagli studenti regolari sul totale dei CFU acquisiti dagli studenti entro la durata normale del corso). Si richiama, inoltre, quanto già riportato nel Documento della programmazione triennale relativo all obiettivo A_B_4 (Proporzione di CFU conseguiti all estero da parte degli studenti per attività di studio e tirocinio curricolare rispetto al totale dei CFU previsti nell anno solare). A quest ultimo obiettivo è correlata la quota dell 1% del FFO. Si segnala al riguardo che, nonostante la generale razionalizzazione delle spese comprimibili effettuata in bilancio, è stato mantenuto costante, per promuovere e sostenere la mobilità Erasmus, l incremento, a carico del bilancio di Ateneo, della borsa per gli studenti messa a disposizione dall Agenzia Nazionale; si intende: 1) potenziare le iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione volte alla promozione dell esperienza Erasmus; 2) digitalizzare al massimo le relative procedure amministrative; 3) razionalizzare e snellire le procedure per rendere più agile il riconoscimento dei crediti acquisiti all estero. Sono pianificate azioni per erogare agli studenti outgoing corsi di lingua idonei ad acquisire la certificazione linguistica B2 richiesta dagli Atenei partner come requisito di ammissione. Saranno, inoltre, rafforzate le relazioni con associazioni imprenditoriali straniere per lo svolgimento di tirocini all estero che possano favorire il conseguimento dei relativi CFU. Gli obiettivi della ricerca si concentrano essenzialmente sui parametri legati alla VQR (60% della quota premiale FFO) al fine di migliorare la qualità dei prodotti di ricerca del personale in servizio nonché le politiche di reclutamento (20% della quota premiale FFO); l obiettivo è quello di consolidare e rafforzare le ottime performance già registrate nella scorsa VQR in alcune aree, nonché migliorare e sostenere le aree più deboli, in una logica virtuosa volta ad incentivare i migliori risultati raggiunti dalle strutture mediante un corrispondente incremento delle risorse correlate alla ricerca assegnate ai Dipartimenti. Vanno rafforzate le iniziative per attrarre finanziamenti su bandi competitivi internazionali, europei, tra cui Horizon 2020, e nazionali. Infine, sul fronte della terza missione e del trasferimento tecnologico, devono essere incrementate le attività conto terzi e le iniziative volte a potenziare i brevetti nonché la creazione di nuovi spin-off. Infine, occorre potenziare la rilevanza internazionale dell attività di ricerca dell Ateneo. Tra gli obiettivi strumentali assume rilevanza prioritaria il mantenimento dell equilibrio finanziario (Indicatore di sostenibilità finanziaria >1). Questo obiettivo 7
8 deve presidiare le procedure di reclutamento del personale e le progressioni interne in modo da garantire, in una prospettiva pluriennale, la sostenibilità delle attività dell Ateneo e da evitare forme di indebitamento. È indispensabile proseguire nello scrupoloso monitoraggio costante della spesa. Di seguito sono sinteticamente indicati gli obiettivi e gli indicatori. I target, ove non espressamente quantificati, saranno inseriti in occasione dell adozione del Piano integrato della performance (entro 31 gennaio 2018) per consentire all Amministrazione una scelta ponderata che sia collegata alle proposte dei Dipartimenti. Nel Piano i seguenti obiettivi strategici saranno integrati con specifici obiettivi operativi e obiettivi del personale seguendo un processo a cascata. 8
9 Area strategica A - Didattica Descrizione obiettivo Indicatori Target Aumento studenti regolari Numero studenti regolari >anno precedente Incremento numero studenti che avviano la carriera a.a. 2018/19 Incremento numero studenti iscritti all a.a. 2018/19 Miglioramento acquisizione CFU a.a. 2017/2018 Miglioramento dell Offerta formativa dei corsi di dottorato Numero studenti che avviano la carriera a.a. 2018/2019 Numero iscritti a.a. 2018/2019 Proporzione di studenti iscritti entro la durata normale del corso che abbiano acquisito almeno 40 CFU nell anno solare Numero dei corsi di dottorato internazionali ai fini del Pnr Numero di corsi di dottorato innovativi (intersettoriali) ai fini del PNR >anno precedente >anno precedente >anno precedente 7 3 Innovazione della didattica Incremento dei CFU acquisti all estero dagli studenti regolari Incremento dei CFU conseguiti all estero per attività di studio e tirocinio curriculare Realizzazione progetto presentato per la programmazione triennale (si/no) Proporzione di CFU conseguiti all estero dagli studenti regolari sul totale dei CFU conseguiti dagli studenti entro la durata normale del corso Proporzione di CFU conseguiti all estero da parte degli studenti per attività di studio o tirocinio curricolare rispetto al totale dei CFU previsti nell anno solare. SI >anno precedente 0,013 9
10 Area strategica B - Ricerca Descrizione obiettivo Indicatori Target Miglioramento performance VQR: miglioramento degli obiettivi della ricerca e degli obiettivi di terza missione Valori indicatori performance VQR Valori indicatori: > VQR precedente Area strategica C Servizi strumentali Descrizione obiettivo Indicatori Target Equilibrio finanziario Indicatore sostenibilità economico finanziaria di cui al DM 47/2013 >1 10
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