PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

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1 AGRICOLTURA E AMBIENTE DIPARTIMENTO AMBIENTE VALUTAZIONE AMBIENTALE E TUTELA QUALITA' DELL'ARIA PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE N in data OGGETTO : DICHIARAZIONE DI NON ASSOGGETTABILITÀ A PROCEDURA DI VAS DEL PUD INERENTE ALLA ZONA CD8 IN LOC CERVINIA, NEL COMUNE DI VALTOURNENCHE, E DICHIARAZIONE DI ASSOGGETTABILITÀ A PROCEDURA DI VIA DEL PROGETTO COMPLESSIVO DEGLI INTERVENTI PREVISTI PROPOSTO DALLA SOCIETÀ VIA FARA CORNALIA S.R.L. IMMOBILIARE DI MILANO, AI SENSI DELL ART 8 E DELL ART. 17 DELLA L.R. 12/2009. Il Dirigente della Struttura valutazione ambientale e tutela qualità dell aria vista la legge regionale 23 luglio 2010, n. 22 Nuova disciplina dell organizzazione dell Amministrazione regionale e degli enti del comparto unico della Valle d Aosta. Abrogazione della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, e di altre leggi in materia di personale e, in particolare, l articolo 4, relativo alle funzioni della direzione amministrativa; richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 994 in data 20 agosto 2018 recante "Definizione della Struttura organizzativa dell'amministrazione regionale", con decorrenza 17 settembre 2018; richiamata la deliberazione della Giunta regionale n del 29/07/2016 recante il conferimento dell'incarico dirigenziale al sottoscritto; richiamata la deliberazione della Giunta regionale n in data concernente l'approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio e del bilancio finanziario gestionale per il triennio 2018/2020 e delle connesse disposizioni applicative, come adeguato, con

2 decorrenza 17 settembre 2018, con deliberazione della Giunta regionale n in data 14 settembre 2018; richiamata la legge regionale 26 maggio 2009, n. 12 recante: Disposizioni per l adempimento degli obblighi della Regione autonoma Valle d Aosta derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee. Attuazione delle direttive 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente, e 85/337/CEE, concernente la valutazione dell impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. Disposizioni per l attuazione della direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno e modificazioni di leggi regionali in adeguamento ad altri obblighi comunitari. Legge comunitaria 2009 ; richiamato l articolo 8 della l.r. 12/2009 che dispone la procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS) attribuendo, ai sensi del comma 4 del medesimo articolo, alla Struttura regionale competente in materia il compito di verificare i possibili effetti significativi sull'ambiente del piano o programma ed esprimere conseguentemente un provvedimento di assoggettabilità; richiamato l articolo 17 della l.r. 12/2009, che dispone la procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (VIA) attribuendo, ai sensi del comma 7 del medesimo articolo, alla Struttura regionale competente in materia il compito di verificare i possibili impatti significativi sull'ambiente del progetto ed esprimere conseguentemente un provvedimento di assoggettabilità; rilevato che in data 26 settembre 2018 da parte della Società Via Fara Cornalia s.r.l. Immobiliare di Milano, è pervenuta alla Struttura valutazione ambientale e tutela qualità dell aria, la documentazione relativa al progetto di PUD relativo alla zona Cd8, in loc. Cervinia, del Comune di Valtournenche, comprensiva della progettazione relativa ai singoli interventi previsti, per la verifica di assoggettabilità a VAS e VIA; rilevato che l attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità a VAS si è resa necessaria in quanto trattasi di Piano Urbanistico di dettaglio (PUD) che presenta le caratteristiche di cui all art. 6, comma 2, della l.r. 12/2009; rilevato che l attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA si è resa necessaria in quanto gli interventi previsti dal suddetto PUD sono ricompresi fra quelli inseriti nell Allegato B, categoria progetti di infrastrutture, lettera k), e categoria Altri progetti lettera b), della l.r. 12/2009; preso atto che il PUD prevede la costruzione di un complesso edilizio a destinazione Residenza Turistica Alberghiera in loc. Cervinia, con annessa la realizzazione di un parcheggio integrato ad uso pubblico e la sistemazione della piazza pubblica sovrastante; rilevato che nell ambito della procedura istruttoria la Struttura competente ha ritenuto di individuare i seguenti soggetti aventi competenze in materia ambientale e territoriale consultati tramite comunicazione di inizio procedimento in data 2 ottobre 2018: - il Comune di Valtournenche quale Ente territoriale competente; - il Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio, la Struttura patrimonio archeologico, la Struttura patrimonio paesaggistico e architettonico, la Struttura pianificazione territoriale, la Struttura strutture ricettive e commercio, e l ARPA;

3 rilevato che ai sensi dell art. 17, comma 5, della l.r. 12/2009 la Struttura competente ha provveduto a pubblicare sul sito web istituzionale dell Amministrazione regionale, nella pagine a cura della Struttura regionale, la documentazione progettuale relativa all istanza in oggetto; dato atto che nel periodo di evidenza pubblica previsto dall art. 17, comma 6, della l.r. 12/2009, che si è concluso in data 9 novembre 2018, non sono pervenute osservazioni da parte di terzi; rilevato che nell ambito delle suddetta consultazione sono pervenute da parte dei soggetti competenti consultati le seguenti osservazioni: la Struttura patrimonio archeologico, ha comunicato di non ritenere di esprimere osservazioni in merito all assoggettabilità a procedura di VAS e VIA del presente progetto, in quanto, esaminata la documentazione, per quanto di competenza ha segnalato come l intervento non rientra all interno di aree archeologiche note, ricordando in ogni caso inoltre il seguente adempimento: Considerate le normative nazionali in materia di archeologia preventiva, in particolare l art. 25 del D.lgs 50/2016 e le circolari ministeriali relative alla disciplina dell archeologia preventiva, si comunica che il lavoro in oggetto, configurandosi come opera di pubblica utilità per la porzione relativa alla realizzazione di un parcheggio interrato ad uso pubblico, necessita della redazione di un documento di valutazione preventiva dell interesse archeologico, da allegare alla presentazione del progetto preliminare per l approvazione dello stesso da parte della Soprintendenza territoriale competente per materia. Tale documentazione, da redigersi da parte di professionisti archeologi in possesso dei requisiti ministeriali, è in capo al committente dell opera e deve rispettare gli standard di compilazione previsti dalla normativa vigente. Pertanto si rimane in attesa della documentazione richiesta al fine di poter esprimere motivato parere di competenza ; ARPA, pur non rilevando la necessità dell assoggettamento a VAS e VIA in riferimento ai potenziali impatti del progetto complessivo derivanti dagli interventi del PUD sulle varie componenti ambientali, ha sottolineato per quanto di competenza i seguenti aspetti: - per quanto concerne il suolo e le acque sotterranee: vengano trasmessi ad ARPA i risultati delle prove e delle indagini geognostiche preliminari, con particolare riguardo all eventuale rinvenimento di falde idriche significative; in occasione degli scavi venga posta particolare attenzione al rinvenimento di terreno eventualmente inquinato (ad es da idrocarburi, considerata l uso pregresso del sito); - per quanto concerne le emissioni in atmosfera: fatte salve le prescrizioni relative alle emissioni in fase di cantiere che verranno formulate nelle successive fasi di cantiere, sia effettuata in fase di PUD l analisi di coerenza con obiettivi del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell aria vigente; siano approfonditi gli impatti di eventuali impianti che producono emissioni in atmosfera; - in materia di rumore ambientale: nella documentazione presentata non emergono particolari criticità di superamento dei limiti normativi e si evidenzia la compatibilità del clima acustico dell area con l intervento di realizzazione della nuova residenza turistica alberghiera in progetto. Alla luce delle considerazioni di cui sopra, questa Agenzia, per quanto riguarda l opera in oggetto, esprime parere positivo ai sensi dell art. 11, comma 2, della Legge regionale n. 20 del 30/06/2009.; il Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio, in relazione alle competenze delle Strutture afferenti al suddetto Dipartimento, pur non rilevando la necessità dell assoggettamento a VAS e VIA in riferimento ai potenziali impatti del progetto complessivo derivanti dagli interventi del PUD, ha sottolineato i seguenti aspetti: Aspetti relativi allo studio di compatibilità degli interventi rispetto al quadro dei dissesti esistente:

4 Gli interventi previsti ricadono in fascia F3 e in fascia C (bassa pericolosità) della cartografia dei terreni sedi di frane e a rischio di inondazioni di cui agli artt. 35 e 36 della l.r. 11/1998. In base alla vigente disciplina d uso, stabilita dalla deliberazione della Giunta regionale n. 2939/2008, in fascia F3 e in fascia C, è consentito ogni genere di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di pericolosità idrogeologica ed idraulica determinato dall evento preso a riferimento per la delimitazione della fascia, contenente, altresì, la verifica dell adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le necessarie opere di mitigazione del rischio. Nella realizzazione dei nuovi fabbricati devono essere adottati accorgimenti per limitare gli effetti di eventuali flussi di acque, con particolare attenzione nei confronti di quelli provenienti dalla rete viabile. Tale documento non risulta allegato alla domanda in oggetto. A tal fine, si precisa che, per le successive fasi autorizzative, dovrà essere predisposto lo specifico studio di compatibilità degli interventi con i fenomeni di dissesto attesi, secondo le modalità previste dalla dgr 2939/2008, facendo puntuale riferimento alle informazioni territoriali contenute nella banca dati dissesti, alla documentazione tecnica allegata agli ambiti inedificabili vigenti, con particolare riferimento alla caratterizzazione della frana di Cielo Alto, alle informazioni provenienti dall interferometria satellitare, agli studi sviluppati sulla propagazione della frana di Fallinière e dei fenomeni di colata detritica e di inondazione connessi ai torrenti Marmore e Cervino. Si ricorda altresì che tale valutazione tecnica deve accertare la sicurezza dell esercizio delle funzioni cui sono destinati gli interventi ammessi. Aspetti connessi alle dinamiche valanghive: In applicazione dell'art. 37 della L.R. n. 11/98 e s.m.i., per quanto attiene agli aspetti valanghivi, si evidenzia che l area oggetto di intervento ricade in area classificata a bassa pericolosità (V3) nella cartografia degli ambiti inedificabili per terreni soggetti a rischio di valanga o slavina. In riferimento alla tipologia progettuale, nelle aree così classificate è consentita la realizzazione di interventi compatibili con un adeguato livello di sicurezza delle aree stesse. I relativi progetti devono fondarsi su specifiche analisi di interferenza valanghiva e sulla specifica valutazione dell adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto o di quelle conseguibili con le opere di difesa necessarie. Per le successive fasi autorizzative dovrà essere predisposta la suddetta perizia di interferenza valanghiva. Aspetti relativi alle distanze da corsi d acqua naturali: Si evidenzia, che l art. 41 della l.r. 11/1998, disciplinando dal punto di vista urbanistico l attività edificatoria in prossimità dei corsi d acqua, prevede la necessità di mantenere una fascia di rispetto di metri 10,00 dalle sponde dei torrenti, al fine di assicurare la tutela dei corpi idrici e per consentire la manutenzione delle sponde e degli argini. Il progetto di realizzazione dell autorimessa interrata prevede di mantenere tale fascia di rispetto dai torrenti Marmore e Cervino. Si precisa inoltre che nella fascia dei 10 metri dei corsi d acqua non sono comunque consentite attività di scavo e di riporto di materiale, in quanto potrebbero compromettere la stabilità delle opere di difesa spondali oggi presenti. Le modalità di scavo dovranno comunque essere dettagliate, così come le attività di reinverdimento delle sponde, avendo cura di prevedere unicamente l utilizzo di essenze locali e non prevedere piantumazioni di alberi ad una distanza inferiore ai 4 metri dalle sponde. Ulteriori considerazioni: Per quanto riguarda la valutazione degli impatti ambientali, si evidenzia che l impatto previsto sul suolo inteso in s.s. risulta irreversibile. Si chiede, a tal fine, di caratterizzare mediante l esecuzione di un profilo pedologico la tipologia di suolo oggi esistente nelle aree interessate dagli interventi, mediante la definizione delle caratteristiche idrologiche, fisiche, chimiche e biologiche del suolo. Tali informazioni potranno permettere un corretto restauro pedoambientale del sito, relativamente alle aree che rimarranno destinate a verde. Si chiede, inoltre, di valutare attentamente l effetto dell impermeabilizzazione di tali aree, sui settori circostanti al fine di consentire una corretta gestione dello smaltimento delle acque superficiali e l eventuale proposta di interventi

5 compensativi. Al fine di pervenire a risposte più precise, in tema di impermeabilizzazione delle aree, si ritiene opportuno predisporre un elaborato che riporti l estensione delle aree interessate ad oggi da suolo rispetto alle aree che verranno impermeabilizzate, al fine di valutare l impatto reale delle opere in progetto sul suolo e sul ruolo dello stesso nel contesto urbanistico esistente. ; la Struttura strutture ricettive e commercio, pur non formulando specifiche osservazioni in merito all assoggettabilità a VAS del PUD e a VIA degli interventi previsti, per quanto di competenza, ha rilevato i seguenti aspetti: Con riferimento alla procedura di verifica di assoggettabilità per l intervento in oggetto e considerato che il PUD concerne il Progetto di residenza turistico alberghiera e parcheggio pubblico interrato al disotto della piazza principale, è da ritenere che l esame da parte della Struttura scrivente debba essere limitato alla progettazione della residenza turistico alberghiera (RTA) ed alla verifica della sussistenza dei requisiti per la classificazione della stessa ai sensi della legge regionale 6 luglio 1984, n. 33 (Disciplina della classificazione delle aziende alberghiere). Alla luce delle tavole progettuali esaminate e in carenza di un elaborato che faccia riferimento alla classificazione attesa, si formulano, limitatamente agli aspetti di propria competenza, le seguenti osservazioni. Il Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche), all articolo 5, comma 5.3, dispone che: Ogni struttura ricettiva (alberghi, pensioni, villaggi turistici, campeggi etc.) deve avere tutte le parti e servizi comuni ed un determinato numero di stanze accessibili anche a persone con ridotta o impedita capacità motoria e che: Il numero di stanze accessibili in ogni struttura ricettiva deve essere di almeno due fino a 40 o frazioni di 40, aumentato di altre due ogni 40 stanze o frazione di 40 in più. La RTA in progetto, costituita da 47 unità abitative, equiparabili alla camera, dovrebbe, nel rispetto della norma sopra richiamata, disporre di tutte le parti e servizi comuni accessibili anche a persone con ridotta o impedita capacità motoria, oltre ad almeno 4 unità abitative accessibili alle stesse; dalle tavole progettuali non risulta previsto alcun servizio igienico, accessibile o meno, negli spazi comuni della RTA (non rilevano a tali fini i servizi igienici della SPA realizzati ai sensi dell art. 90ter della l.r. 11/1998), inoltre non vi è alcuna unità abitativa dotata di servizio igienico accessibile. Preme precisare che tali carenze non sono pregiudizievoli ai soli fini della classificazione alberghiera ma anche ai fini del rilascio del titolo abilitativo ai sensi della l.r. 11/1998. Il Quadro di classificazione delle aziende alberghiere, di cui alla l.r. 33/1984, alla Tabella B, paragrafo 2.11 (composizione delle unità abitative), fissa, quale requisito obbligatorio per la classificazione a 4 stelle, in almeno il 50% delle unità abitative composte da vani distinti per cucina-soggiorno e per pernottamento. Considerato che le 47 unità abitative della RTA in progetto si suddividono in 41 monolocali e 6 bilocali, se ne ricava che la struttura in progetto potrebbe ottenere una classificazione non superiore a 3 stelle. Si precisa, infine, che alla tavola progettuale P09 è riportato l articolo 6 della l.r. 33/1984 nella sua versione precedente le modificazioni introdotte con l articolo 14 della legge regionale 22 dicembre 2017, n. 23 (Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale per il triennio 2018/2020), che hanno modificato le disposizioni relative al computo dei posti letto. Pur tenendo conto del fatto che tutte le carenze sopra evidenziate possono essere superate attraverso la semplice riorganizzazione della distribuzione interna degli spazi, senza modificare l impatto plani-volumetrico dell edificio in progetto nonché i suoi prospetti, si conclude confermando che, in base agli elaborati progettuali, l edificio risulta non possedere i requisiti obbligatori per essere classificato RTA ai sensi della l.r. 33/1984. ;

6 la Struttura pianificazione territoriale ha comunicato di ritenere opportuno che il progetto degli interventi derivanti dal PUD sia oggetto di procedura di VIA, rilevando la necessità che, preliminarmente, il PUD sia oggetto di verifiche ed approfondimenti evidenziando i seguenti aspetti: La sottozona Cd8 è stata definita nella variante generale del piano regolatore, approvata dal Consiglio comunale il 19 aprile 2016, come area destinata prevalentemente ad attività ricettiva da attuare tramite la predisposizione di un PUD; nella tavola della zonizzazione è, inoltre, individuata una porzione della sottozona con un apposito retino LM28 che stabilisce l impossibilità di edificare fuori terra e l opportunità di trasferire la capacità edificatoria afferente nella restante parte della sottozona; tale condizione non pare essere verificata nel PUD nella misura in cui in corrispondenza del parcheggio si prevede la realizzazione dei bagni pubblici, oltre all arrivo delle scale dai piani di parcheggio sottostanti. Nella relazione che illustra il PUD è utilizzata come unità di misura la superficie lorda di pavimento, mentre il piano regolatore stabilisce un indice di capacità edificatoria riferito alla superficie utile ed un secondo indice riferito alla superficie complessiva (= superficie utile + superficie accessoria). Si ritiene, dunque, necessario che le verifiche di coerenza con il piano regolatore vigente e la quantificazione delle superfici assentibili utilizzino le stesse unità di misura del piano regolatore. Il computo delle superfici utili e accessorie deve anche distinguere la ordinaria applicazione degli indici edificatori definiti nel piano regolatore dalla eventuale applicazione di leggi speciali, quali ad esempio l articolo 90ter della l.r. 11/1998 che consente la realizzazione di centri benessere in deroga ai piani regolatori. Un ulteriore aspetto che non è chiaro nella documentazione esaminata è dato dal continuo richiamo ad altre aree di proprietà delle società proponenti, o delle quali sono stati acquisiti diritti edificatori, e conseguentemente se tali aree sono state considerate apportatrici di capacità edificatoria all interno del PUD della sottozona Cd8. Nel merito, si ricorda che ai sensi dell articolo 21 delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore non è ammesso il trasferimento della capacità edificatoria tra sottozone diverse. L argomento del calcolo delle superfici assentibili nella sottozona Cd8 richiede quindi un adeguato approfondimento. Si esprimono perplessità anche in merito al computo dei piani: il piano regolatore stabilisce quale numero massimo 3 piani + il piano mansardato, mentre nell illustrazione del PUD si rileva un numero di piani che non tiene conto del piano terreno e non se ne comprende la ragione. In merito alla tavola dedicata ai vincoli territoriali e ambientali, sono presi in considerazione esclusivamente i vincoli paesaggistici definiti sulle cartografie del PTP; poiché il piano regolatore del Comune di Valtournenche è stato adeguato al PTP e, in particolare, ha recepito e definito le perimetrazioni di tali vincoli sulla tavola P1 del piano regolatore stesso, precisandoli alle scale metriche 1:5000 e 1:2000, occorre riportare le perimetrazioni dei vincoli inserite nella tavola P1 del piano regolatore. Il certificato di destinazione urbanistica allegato alla relazione è ormai superato nei contenuti a seguito dell approvazione della variante generale al piano regolatore del Alla luce di quanto sopra esposto, si ritiene necessario che il piano urbanistico di dettaglio debba essere approfondito e riverificato per quanto riguarda i parametri e i limiti all edificabilità ai fini dell approvazione da parte del Comune, non rilevando, tuttavia la necessità di procedere con la valutazione ambientale strategica dello sviluppo di una sottozona già ben definito dalla variante al piano regolatore citata, che è stata a sua volta oggetto di valutazione ambientale ai sensi della norma previgente. Si ritiene, invece, opportuno avviare la procedura di valutazione d impatto ambientale per il progetto. ; atteso pertanto che:

7 - pur necessitando di approfondimenti in merito agli aspetti segnalati dalla Struttura pianificazione territoriale, il PUD in argomento rappresenta l attuazione di una zona il cui sviluppo strategico è già stato oggetto di valutazione ambientale in sede di adeguamento del PRG alla l.r. 11/1998 e alle determinazioni del piano territoriale paesistico; - per quanto concerne le modalità progettuali di sviluppo della suddetta zona risulta necessario approfondire l analisi degli impatti ambientali derivanti dai singoli interventi (che comportano volumi di nuova edificazione, e scavi, rilevanti) attraverso una valutazione congiunta da effettuarsi in sede di procedura di VIA; DECIDE 1) di dichiarare la non assoggettabilità a processo di valutazione ambientale strategica (VAS) del PUD inerente alla zona Cd8 in loc Cervinia, nel Comune di Valtournenche, proposto dalla Società Via Fara Cornalia s.r.l. Immobiliare di Milano, ai sensi dell art 8 della l.r. 12/2009; 2) di dichiarare l assoggettabilità a procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) del progetto complessivo degli interventi previsti dal PUD inerente alla zona Cd8 in loc Cervinia, nel Comune di Valtournenche, proposto dalla Società Via Fara Cornalia s.r.l. Immobiliare di Milano ai sensi dell art. 17 della l.r. 12/2009; 3) di motivare la non assoggettabilità a valutazione ambientale strategica del PUD di cui al punto 1), e l assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale del progetto di cui al punto 2) in quanto: - pur necessitando di approfondimenti in merito agli aspetti segnalati dalla Struttura pianificazione territoriale, il PUD in argomento rappresenta l attuazione di una zona il cui sviluppo strategico è già stato oggetto di valutazione ambientale in sede di adeguamento del PRG alla l.r. 11/1998 e alle determinazioni del piano territoriale paesistico; - per quanto concerne le modalità progettuali di sviluppo della suddetta zona risulta necessario approfondire l analisi degli impatti ambientali derivanti dai singoli interventi (che comportano volumi di nuova edificazione, e scavi, rilevanti) attraverso una valutazione congiunta da effettuarsi in sede di procedura di VIA; 4) di sottolineare che nei successivi sviluppi progettuali del PUD, e degli interventi da esso derivanti, dovranno essere approfonditi gli aspetti evidenziati dai soggetti competenti consultati; 5) di evidenziare che tale atto non comporta oneri a carico del bilancio regionale della Regione; 6) di disporre l integrale diffusione del presente provvedimento sul sito web istituzionale dell Amministrazione regionale nella pagine a cura della scrivente Struttura regionale. L ESTENSORE IL DIRIGENTE - Davide MARGUERETTAZ - - Paolo BAGNOD -

8 PAOLO BAGNOD

9 ASSESSORATO FINANZE, ATTIVITA' PRODUTTIVE, ARTIGIANATO E POLITICHE DEL LAVORO Struttura gestione della spesa, bilancio di cassa e regolarità contabile Atto non soggetto a visto regolarità contabile IL DIRIGENTE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL CONTROLLO CONTABILE

10 REFERTO PUBBLICAZIONE Il sottoscritto certifica che copia del presente provvedimento è in pubblicazione all'albo dell'amministrazione regionale dal 13/12/2018 per quindici giorni consecutivi, ai sensi dell'articolo 11 della legge regionale 23 luglio 2010, n. 25. IL SEGRETARIO REFERTO