EXCELSIOR INFORMA I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE RILEVATI DA UNIONCAMERE

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1 EXCELSIOR INFORMA I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE RILEVATI DA UNIONCAMERE Sommario Sintesi dei risultati Il mercato del lavoro regionale La domanda di lavoro 3 Le assunzioni programmate nelle province I settori che assumono I profili richiesti dalle imprese I giovani Le assunzioni "al femminile" I lavoratori immigrati I livelli di istruzione richiesti La regione nella graduatoria nazionale 10 Uno sguardo alle altre opportunità di lavoro 10 Nota metodologica Sistema Informativo Excelsior 11 Sintesi dei risultati Il nuovo rallentamento del ciclo economico, evidente già a ridosso dell estate del 2011, si è progressivamente accentuato nella seconda metà dell anno, tanto da portare a prevedere una contrazione del Pil per il La recessione attesa per l inizio del nuovo anno sarà determinata sia dalla frenata dell'economia mondiale, sia dagli effetti sulla domanda interna legati in primo luogo alle misure intraprese dal Governo per fronteggiare la crisi finanziaria. In questo scenario, è probabile che nel breve termine anche l occupazione possa avere contraccolpi negativi. Tuttavia, le assunzioni programmate dalle imprese dell'industria e dei servizi per il risultano superiori a quelle dell'ultimo trimestre del Questo perché dicembre è il mese in cui tipicamente si concentrano numerose uscite di lavoratori dalle imprese, a causa di pensionamenti, di dimissioni volontarie e della scadenza di contratti a termine, mentre gennaio è il mese in cui i lavoratori vengono sostituiti e i contratti rinnovati. Questi sono i principali risultati della rilevazione Excelsior per il 1 trimestre 2012 in : le assunzioni previste corrispondono a un tasso di entrata pari a circa 14 assunzioni ogni dipendenti; l'80% delle assunzioni sarà concentrato nel settore dei servizi e il 63% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; nel 60% dei casi le imprese richiederanno un'esperienza lavorativa nella professione o almeno nello stesso settore; le difficoltà di reperimento riguarderanno il 14% delle assunzioni totali; quelle più marcate vengono segnalate nell'industria metalmeccanica (35%); fino a 18 assunzioni su 100 potranno essere destinate a personale immigrato; per il 56% delle assunzioni non stagionali sarà richiesta una laurea o un diploma. Le figure più richieste nella regione e le difficoltà di reperimento Cuochi, camerieri e professioni simili 13, , , , ,3813 Commessi e altro personale di vendita nelle attività commerciali 20, , , , ,3431 Specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari 7, , , , ,06806 Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche 22, , , , ,1538 Operai specializzati e conduttori di impianti nelle costruzioni 6, , , , ,57439 Quota di assunzioni che le imprese considerano difficili da reperire: 0-9,9% 10-19,9% 20-29,9% 30-39,9% 40% e + Ove non diversamente specificata, la fonte dei dati è: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior.

2 2009-T T T T T T T T T T T3 Pagina 2 Il mercato del lavoro regionale L indebolimento della congiuntura economica, che in tutti i paesi europei ha cominciato a manifestarsi con l inizio del 2011, non ha impedito il primo apprezzabile miglioramento della situazione del mercato del lavoro in. A metà 2011 (2 trimestre) gli occupati totali sono infatti in aumento di 17 mila unità su base annua, dei quali 12 mila alle dipendenze (quasi 10mila uomini e 7mila donne). Ciò ha determinato un aumento del tasso di occupazione (dal 63,5% al 64,7%), che a sua volta ha favorito una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, con un innalzamento di mezzo punto percentuale anche del tasso di attività (dal 67,3% al 67,8%). Questi aumenti hanno interessato in misura non molto diversa sia la componente maschile che quella femminile. A trainare la crescita dell occupazione sono state soprattutto le attività terziarie (+13 mila unità) e segnatamente quelle commerciali e turistico-alberghiere, i cui occupati aumentano di 28mila unità. Il bilancio è positivo anche per gli occupati nell industria (+5 mila), nonostante la perdurante crisi delle costruzioni, che perdono 4 mila occupati. Sono particolarmente apprezzabili i riflessi sulla disoccupazione, che scende di 7 mila unità (da 37 a 30 mila), e del relativo tasso (dal 5,6 al 4,4%), anche in questo caso in misura simile per maschi e femmine. TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO NELLA REGIONE (*) OCCUPATI A TEMPO PIENO "EQUIVALENTI" ALLE ORE AUTORIZZATE DI CIG (quota % su totale dipendenti - media mobile a quattro termini) Tasso di attività Tasso di occupazione 4,0 3,5 0,5 1,3 3,0 2,5 Tasso di disoccupazione Tasso di eccedenza (CIG) 2,0 1,5 1,0 0,5-1,1-0,2 0,0 (*) Differenza in punti % del 2 trimestre 2011 rispetto al 2 trimestre 2010 (3 trimestre per la CIG) Fonte: elaborazioni su dati ISTAT (Forze di Lavoro) e INPS (CIG) Fonte: elaborazioni su dati INPS LIGURIA: INDUSTRIA LIGURIA: TOTALE LIGURIA: SERVIZI ITALIA: TOTALE A ciò si aggiunge un forte decremento degli interventi della Cassa Integrazione Guadagni, che nel 3 trimestre dell anno si riducono di quasi un terzo rispetto allo stesso periodo del 2010, limitando al solo 6% l incremento dei primi 9 mesi dell anno. In tale periodo, tuttavia, si riducono gli interventi ordinari (-34%) e quelli in deroga (-13%), ma raddoppiano quelli straordinari, soprattutto nell industria di trasformazione, segnalando il permanere di alcune gravi situazioni aziendali di crisi strutturale, alle quali corrisponde un eccedenza di forza lavoro difficilmente reintegrabile negli organici aziendali. E pur vero che gli occupati a tempo pieno equivalenti alle ore di Cassa autorizzate sono in riduzione (da nel 3 trimestre 2010 a unità circa nel 3 trimestre 2011), ma questo avviene soprattutto per la riduzione degli interventi ordinari, cioè quelli di natura più congiunturale e quindi di più facile riassorbimento. La ridotta incidenza delle attività industriali sull economia ligure, se non altro, aiuta a contenere la diffusione di tale fenomeno: gli occupati equivalenti alla ore di CIG autorizzate corrispondono - considerando anche gli effetti delle ore autorizzate nei trimestri precedenti - a un eccedenza del solo 1,1% dell occupazione totale alle dipendenze, valore in riduzione rispetto al 3 trimestre 2010 (quando erano l'1,3%) e pari alla metà della media nazionale (2,2%).

3 Pagina 3 La domanda di lavoro Nel 1 trimestre del 2012 le imprese liguri prevedono di effettuare complessivamente assunzioni, per un tasso di entrata del 14,2 per mille, vale a dire poco più di 14 assunzioni ogni dipendenti, valore superiore sia alla media delle regioni del Nord Ovest (11,7), sia alla media nazionale (13,4). Questo dato colloca la in 11a posizione nella graduatoria trimestrale regionale per questo primo quarto dell'anno, i cui valori sono compresi tra il 19,7 per mille della Sardegna e il 10,4 per mille delle Marche. In proposito si osserva che nel 1 trimestre questo indicatore, e la graduatoria di riflesso, risentono positivamente del fatto che in questo periodo, e in particolare in gennaio, avvengono molti rinnovi di contratti e si avviano nuovi rapporti di lavoro. Per questo motivo, i tassi di ingresso sono nettamente più elevati rispetto al trimestre precedente, nonostante la situazione difficile del mercato del lavoro. Si può inoltre osservare come il 23% delle assunzioni totali previste in tra gennaio e marzo sarà a carattere stagionale, quota superiore sia alla media nazionale (17%), sia a quella del Nord Ovest (14%). Analizzando le previsioni di assunzione secondo la classe dimensionale delle imprese, si osserva come, in, queste si ripartiranno per il 63% in imprese fino a 49 dipendenti e per il 37% in imprese di dimensioni superiori, cui corrispondono tassi di ingresso pari rispettivamente a 16,4 e a 11,6 assunzioni ogni dipendenti. In Italia la stessa ripartizione delle assunzioni è del 61% nelle "piccole e medie" e del 39% nelle "grandi", mentre i tassi di ingresso sono rispettivamente del 15,2 e dell'11,3 per mille. I più elevati tassi di ingresso per dimensioni aziendali concorrono quindi a spiegare la maggiore dinamicità delle assunzioni totali previste in regione rispetto alla media nazionale. Dal punto di vista territoriale le assunzioni totali si concentreranno per oltre la metà (circa unità) in provincia di Genova e per il 24% a Savona. Sono invece più limitate le quote di Imperia (13%) e di La Spezia, che non supera il 10%. Se invece consideriamo il tasso di entrata, la graduatoria si modifica notevolmente, con Genova che si colloca solo in terza posizione (12,8 per mille, 1,4 punti al di sotto della media regionale), preceduta da Savona (20,7) e da Imperia (17,8). Il tasso di entrata più contenuto si riscontra a La Spezia (10 per mille), che risulta quindi ultima anche da questo punto di vista. Le assunzioni delle imprese liguri nel per il 63 troveranno impiego nell area aziendale della produzione di beni e servizi, quota superiore di tre punti alla media nazionale (60%). Le altre principali aree di impiego saranno quella commerciale e delle vendite (14%), l'area amministrativa e finanziaria (8%) e quella tecnica e della progettazione (6%), mentre le rimanenti si mantengono su quote inferiori. Assunzioni previste per provincia Valori assoluti Assunzioni per dipendenti Savona ,7 Imperia ,8 Genova ,8 La Spezia , ,2 Nord Ovest ,7 Italia ,4 N.B. Valori assoluti arrotondati alle decine ASSUNZIONI PER CLASSE DIMENSIONALE DELLE IMPRESE 1-49 dipend. 63% Si ricorda che i dati Excelsior presentati in questa pubblicazione riguardano esclusivamente il settore privato, ad eccezione dell'agricoltura. A partire da questo trimestre l'indagine rileva, oltre alle assunzioni programmate di personale dipendente non interinale, altri movimenti previsti in entrata nelle imprese. Si veda in proposito pag dipend. e oltre 37%

4 Pagina 4 ASSUNZIONI SECONDO IL TIPO DI CONTRATTO LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO SONO FINALIZZATE A... (quote % sulle assunzioni con contratto a tempo determinato) A tempo indeterminato 27% A tempo determinato 61% Sostituire temporaneamente altri dipendenti Coprire picchi di attività Realizzare attività e lavorazioni stagionali Altre forme contrattuali 12% Periodo di prova per eventuale assunzione Dal punto di vista della tipologia contrattuale, nel le assunzioni stabili, cioè a tempo indeterminato, previste dalle imprese liguri saranno pari a oltre unità, vale a dire il 27% del totale, 7 punti in meno della media nazionale (34%). La maggior parte delle assunzioni (oltre unità, 61% del totale) avverrà pertanto con un contratto a tempo determinato (56% la quota nazionale). La maggior parte di queste assunzioni, circa 940, è rappresentata da quelle a carattere stagionale, mentre 660 unità saranno finalizzate alla copertura dei picchi di attività. Altre 530 assunzioni dovranno essere effettuate in sostituzione temporanea di personale assente, mentre quelle restanti (400 unità) saranno destinate a periodi di prova per l'inserimento di nuovo personale stabile, e potrebbero quindi essere affiancate alle assunzioni a tempo indeterminato. Per completare il quadro, alle tipologie finora considerate si aggiungeranno altre 500 assunzioni, pari al 12% del totale, a cui verranno proposti contratti di apprendistato o altri tipi di contratti "a termine". Le imprese liguri prevedono di richiedere una specifica esperienza di lavoro al 60% dei candidati che intendono assumere per il 1 trimestre, valore allineato alla media nazionale (60%). Tale esperienza dovrà essere prevalentemente nel settore di attività dell'impresa (38%), mentre nel 22% dei casi viene richiesta un'esperienza specifica nella professione che saranno chiamati a svolgere i nuovi assunti. La richiesta di esperienza sarà praticamente analoga nell'industria e nei servizi, e molto più frequente nelle imprese fino a 49 dipendenti (65%) rispetto a quelle dimaggiori dimensioni (50%). Pur evidenziando tassi di entrata discretamente elevati, le imprese liguri prevedono di non incontrare particolari difficoltà di reperimento del personale, che riguarderanno non più del 14% delle assunzioni previste, valore inferiore di quasi 5 punti rispetto alla media nazionale. Le motivazioni indicate per tali difficoltà riguardano sia la mancanza di candidati disponibili a svolgere il lavoro proposto (8%), sia l'inadeguata preparazione degli stessi in termini di competenze ed esperienza richieste (6%). ASSUNZIONI SECONDO L'ESPERIENZA RICHIESTA ASSUNZIONI SECONDO LA DIFFICOLTÀ DI REPERIMENTO Nessuna esperienza 22% Esperienza professionale 22% Mancanza di candidati 8% Preparazione inadeguata dei candidati 6% Esperienza generica di lavoro 18% Esperienza nel settore 38% Nessuna difficoltà 86%

5 Pagina 5 Le assunzioni programmate nelle province Un breve esame di come si presentano le principali caratteristiche delle assunzioni programmate nelle province liguri nel 1 trimestre dell anno, mostra, come in passato, una certa variabilità di situazioni. Per quanto riguarda le tipologie contrattuali che le imprese intendono applicare alle assunzioni, la quota di contratti a tempo indeterminato risulta più elevata a Genova, dove sfiora il 34%, e a La Spezia (29%), anch'essa su valori superiori alla media regionale. Viceversa, le altre due province presentano valori ridotti e pari al 15% a Imperia e al 18% a Savona. Per quanto riguarda Savona e Imperia, la bassa incidenza dei contratti a tempo indeterminato è spiegata sia dall'elevato ricorso a personale stagionale (che rappresenterà rispettivamente il 28% e il 30% delle assunzioni totali), sia dal diffuso ricorso a contratti a tempo determinato per motivazioni diverse dalle attività stagionali (46-47%). Nella provincia di La Spezia, invece, è altrettanto elevato il ricorso a lavoratori stagionali (27%) ma è più limitata la quota degli altri contratti a tempo determinato. Imperia Savona Genova La Spezia ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO Nord Ovest Italia 14,7 18,2 28,7 27,1 33,7 34,0 36,0 Relativamente alla quota di candidati a cui sarà richiesta una precedente esperienza (nella professione o nel settore dell azienda), i valori provinciali non appaiono molto differenziati. Imperia raggiunge il 65%, mentre le altre tre province presentano valori del 58-60%. Anche se in realtà non esiste una stretta correlazione tra la propensione a inserire persone già "collaudate" o con esperienza e la propensione ad assumere giovani fino a 30 anni, nel caso ligure si osserva che anche con riferimento alla quota di assunzioni destinate ai giovani i valori provinciali risultano molto ravvicinati (27-28%), con la sola eccezione digenova (34%). La presenza di una richiesta di esperienza mediamente superiore alla media può influire anche sulla difficoltà di reperimento, che in abbiamo visto essere piuttosto contenuta. Tra le province, le difficoltà più elevate si riscontrano a Imperia (22%) e a La Spezia (19%), mentre nelle altre due aree questa problematica risulta invece decisamente meno sentita, attestandosi al solo 11-12%. In particolare, sia a Imperia che a La Spezia, il principale elemento di criticità nella fase di reclutamento del personale è la mancanza di candidati disponibili a svolgere il lavoro proposto, che risulta prevalente rispetto all'altra motivazione, relativa all''inadeguatezza dei candidati a svolgere le mansioni proposte. A Genova e a Savona le due motivazioni tendono invece a equivalersi. ASSUNZIONI SECONDO L'ESPERIENZA RICHIESTA Imperia Savona Genova La Spezia ASSUNZIONI SECONDO LA DIFFICOLTÀ DI REPERIMENTO Imperia Savona Genova La Spezia Nord Ovest Italia Esperienza nella professione o nel settore Esperienza generica o nessuna esperienza Nord Ovest Italia Difficoltà per mancanza di candidati Difficoltà dovuta a preparazione inadeguata dei candidati

6 Pagina 6 I settori che assumono Le assunzioni previste in nel si ripartiscono per circa il 10% nell industria, per una quota analoga nelle costruzioni e per il restante 80% nei servizi (in valore assoluto rispettivamente 410, 420 e unità), struttura che rispetto alla media nazionale presenta una quota nettamente più elevata dei servizi. Nell'industria prevale il comparto metalmeccanico con 150 assunzioni, pari al 4% del totale regionale, mentre gli altri settori industriali, nel loro insieme, richiederanno oltre 250 figure (6%). Tra i servizi, le assunzioni si concentreranno soprattutto nel turismo e nella ristorazione, che con circa assunzioni previste concentra il 26% del totale regionale. Seguono il commercio (oltre 600 assunzioni, 15% del totale), i servizi alle persone (460 unità, 11%), i servizi operativi (380 unità) e i trasporti e attività connesse (350), questi ultimi due settori con una quota del 9% circa ciascuno. Alle assunzioni previste corrisponde un tasso di entrata dell'8,6 per mille nell industria e del 17 per mille nei servizi. Tra questi ultimi, i valori più elevati si dovrebbero registrare nel turismo (41,4 per mille), nei servizi operativi (20,6), nei servizi alle persone (19,1) e nei servizi avanzati (14,3). Le difficoltà di reperimento - che nella media regionale sono pari al 14% - risultano di uguale "intensità" nell'industria e nei servizi. Fra i settori a più elevato assorbimento occupazionale, queste sono più diffuse nell'industria metalmeccanica, dove interesseranno oltre un terzo del totale delle figure da assumere, nonché nelle "altre industrie" (circa un quarto del totale). Le imprese liguri richiederanno una precedente esperienza specifica di lavoro, nella professione che dovrà essere svolta o nel settore di attività dell impresa, a circa dei candidati che intendono assumere nel 1 trimestre, per una quota pari al 60% del totale. Come già osservato, questa percentuale sarà sostanzialmente la stessa nei due settori dell'industriali e dei servizi. Più in particolare, sarà richiesta una consistente esperienza nel turismo e nella ristorazione (77%), nelle costruzioni (68%), nell'industria metalmeccanica e nei servizi alle persone (entrambi con una quota del 65%). Tra questi settori, solo la metalmeccanica presenta al tempo stesso anche rilevanti difficoltà di reperimento. I servizi finanziari, quelli operativi e quelli avanzati sono invece i settori maggiormente disponibili a inserire personale non in possesso di una specifica esperienza lavorativa. Servizi operativi 9% Servizi finanziari 2% Servizi avanzati 8% Trasporti 9% ASSUNZIONI PER SETTORE Servizi alle persone 11% Metalmecc. 4% Turismo e ristorazione 26% Altre industrie 6% Costruzioni 10% Commercio 15% ASSUNZIONI SECONDO L'ESPERIENZA RICHIESTA PER SETTORE Metalmecc. Altre industrie Costruzioni Commercio Turismo e ristorazione Trasporti Servizi avanzati Servizi finanziari Servizi operativi Servizi alle persone TOTALE Esperienza nel settore o nella professione Esperienza generica o nessuna esperienza ASSUNZIONI DI DIFFICILE REPERIMENTO PER SETTORE Metalmecc. Altre industrie Costruzioni Commercio Turismo e ristorazione Trasporti Servizi avanzati Servizi finanziari Servizi operativi Servizi alle persone TOTALE

7 Pagina 7 I profili richiesti dalle imprese Considerando la distribuzione delle assunzioni previste in secondo il tipo di profilo, si riscontra che la richiesta di professioni "high skill" (cioè dirigenti, professioni altamente specializzate e tecnici) risulta piuttosto sostenuta, arrivando a un migliaio di unità, per una quota pari al 24% circa del totale delle assunzioni previste nel trimestre. Questa quota, che si colloca al 4 posto fra tutte le regioni italiane, è inferiore di oltre 5 punti all'elevata media del Nord Ovest ma supera di un punto circa la media nazionale. Le professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi si attesteranno a loro volta attorno alle unità, pari al 41% del totale. Le figure operaie dovrebbero essere pari a poco più di unità (24%), mentre il personale generico e non qualificato raggiungerà le 440 unità (11% del totale). Operai specializzati e conduttori macchinari 24% ASSUNZIONI PER TIPO DI PROFILO (*) Profili generici 11% Dirigenti, specialisti e tecnici 24% Profess. commerciali e dei servizi 30% (*) Aggregazioni dei grandi gruppi della classificazione ISTAT delle professioni Impiegati 11% Tra le prime cinque professioni più richieste in regione - che concentrano poco più della metà delle assunzioni programmate nel trimestre - si conta una sola professione "high skill" (cioè gli specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari), due professioni tipiche dei servizi e due profili operai. In prima posizione figurano i cuochi, i camerieri e le professioni simili con 700 assunzioni. Il reperimento di questi profili risulta abbastanza agevole (solo una figura su 8 le imprese liguri prevedono infatti problemi di reclutamento), nonostante il fatto che in 9 casi su 10 venga richiesta una precedente esperienza lavorativa. Al secondo posto, con 410 assunzioni programmate, si collocano i commessi di negozio e il personale di vendita. Per queste figure una precedente esperienza lavorativa è richiesta con minore frequenza (55% dei casi), ma il loro reperimento presenta difficoltà in un caso su 5. Nella larga maggioranza dei casi l'inserimento di questi due principali profili avverrà con contratti a tempo determinato, anche a carattere stagionale. Tra le altre tre professioni più richieste, i problemi di reperimento sono abbastanza rilevanti solo per gli operai metalmeccanici e elettromeccanici (oltre un quinto dei casi), anche perchè per questi viene richiesta una precedente esperienza lavorativa in tre quarti dei casi. Anche per questo secondo gruppo di professioni, le assunzioni "a termine" saranno prevalenti, ma almeno per gli specialisti e i tecnici amministrativi una parte di esse si configurano probabilmente come periodi di prova, e quindi come un primo passo verso l'inserimento stabile in azienda. PROFESSIONI PIU' RICHIESTE: ASSUNZIONI, ESPERIENZA E CONTRATTI Numero di assunzioni Esperienza richiesta 0% 50% 100% Tipo di contratto 0% 50% 100% Cuochi, camerieri e professioni simili 700 Commessi e altro personale di vendita nelle attività commerciali 410 Specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari 380 Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche 330 Operai specializzati e conduttori di impianti nelle costruzioni 290 N.B. Sono escluse dal grafico le assunzioni di personale non qualificato (generico). Esperienza nella professione o nel settore Esperienza generica o nessuna esperienza A tempo indeterminato A tempo determinato e altri contratti

8 Pagina 8 I giovani Nel le imprese liguri prevedono di assumere circa giovani al di sotto dei 30 anni, vale a dire il 31% del totale. Per un altra quota del 28% verrà invece preferito personale oltre i 30 anni (probabilmente per le figure a cui viene richiesta maggiore esperienza e professionalità), mentre nel restante 41% dei casi l età non è ritenuta rilevante. Ripartendo proporzionalmente quest ultima quota, le assunzioni di giovani under 30 potranno arrivare attorno alla metà del totale. Dal punto di vista settoriale, la richiesta di giovani sarà leggermente più alta nei servizi (31%) rispetto all industria (29%). In particolare, risulterà più sostenuta nei servizi finanziari e nel commercio, dove saranno "under 30" circa il 60% degli assunti, mentre troveranno minori opportunità nel turismo e nella ristorazione (12%) - settore però scarsamente interessato all'età dei candidati - e nei servizi avanzati (25%). Sempre con riferimento alla sola quota esplicitamente indicata dalle imprese, le professioni per cui le imprese liguri sono più orientate all assunzione di giovani "under 30" sono quelle specialistiche e tecniche nel campo delle vendite e in ambito sanitario, nonché quelle operative della vendita. ASSUNZIONI DI GIOVANI "UNDER 30" PER SETTORE LE PROFESSIONI PIÙ "GIOVANI" (quote % di giovani "under 30" sulle assunzioni totali) Spec. e tecnici commerciali Commessi e pers. di vendita Specialisti e tecnici sanità Spec. e tecn. amministr., finanz. Operai specializzati edilizia Personale di segreteria e simili (Sono escluse le assunzioni per cui l'età non è considerata rilevante) (Sono escluse le assunzioni per cui l'età non è considerata rilevante) TOTALE Le assunzioni "al femminile" Le assunzioni di personale femminile esplicitamente programmate dalle imprese liguri nel 1 trimestre (in quanto ritenuto più adatto per le professioni che sarà chiamato a svolgere) si attestano al 18% del totale, contro il 30% di preferenze accordate al genere maschile, mentre nella maggioranza dei casi (52%) il genere non è ritenuto importante. Ripartendo questa quota secondo le proporzioni esplicitamente assegnate a uomini e donne, si arriva a stimare che la componente femminile potrà accedere a oltre il 40% delle assunzioni totali. Considerando queste preferenze comprensive della quota di indifferenza di genere "riassegnata" alle donne, l'inserimento delle stesse sarà più agevole nei servizi (54% del totale) piuttosto che nell'industria (24%). In particolare le donne troveranno maggiori spazi nei servizi finanziari, nei servizi alle persone, in quelli operativi e nel turismo. Servizi finanziari Servizi alle persone Servizi operativi Turismo e ristoraz. Commercio Servizi avanzati Trasporti Altre industrie TOTALE I SETTORI PIÙ "FEMMINILI" (quote % di donne sulle assunzioni totali) (Sono comprese le assunzioni per cui il genere non è considerato rilevante)

9 Pagina 9 LE PROFESSIONI PIÙ "FEMMINILI" (quote % di donne sulle assunzioni totali) Addetti reception e call center Personale di segreteria Spec. e tecn. ammin., finanz. Specialisti e tecnici sanità Cuochi, camerieri e simili Spec. e tecnici commerciali TOTALE Ovviamente vi sono professioni che risultano tipicamente al femminile, indipendentemente dal settore di attività e dal numero assoluto di assunzioni. Tra queste si segnalano per il trimestre in esame, in, gli addetti alla reception e al call center, il personale di segreteria, gli specialisti e tecnici amministrativi e finanziari, gli specialisti e tecnici della sanità, i cuochi/camerieri e simili, nonché gli specialisti e i tecnici commerciali e delle vendite. Tra queste, figurano tre professioni "high skill", due profili tipicamente terziari e una professione impiegatizia trasversale a tutti i settori. (Sono comprese le assunzioni per cui il genere non è considerato rilevante) I lavoratori immigrati Per soddisfare una parte dei fabbisogni lavorativi previsti, le imprese liguri si orienteranno anche verso l'assunzione di personale immigrato, in misura però assai variabile in funzione dei diversi settori. Nel 1 trimestre del 2012 si prevede che le assunzioni di personale immigrato potranno raggiungere, al massimo, il 18% del totale, quota corrispondente, in valore assoluto, a oltre 760 assunzioni e superiore di 2 punti percentuali alla media nazionale. In ambito provinciale i valori risultano abbastanza diversificati e compresi tra un minimo del 13% a Genova e un massimo del 26% a Savona. Servizi finanziari 2% Servizi avanzati 2% ASSUNZIONI DI LAVORATORI IMMIGRATI PER SETTORE Servizi operativi 15% Servizi alle persone 6% Metalmecc. 2% Altre ind. 4% Costruzioni 5% Commercio 2% Queste assunzioni si distribuiranno per il solo 11% nell'industria e per il restante 89% nei servizi, ma nel primo settore rappresenteranno (considerando i valori massimi) il 10% del totale e nei secondi quasi il 21%. A un livello di maggiore dettaglio, le assunzioni di lavoratori immigrati si concentreranno in gran parte nel turismo (dove potranno arrivare a sfiorare il 40% degli assunti totali nel settore) e nei servizi operativi (dove saranno il 31%). Le professioni che questi lavoratori saranno chiamati a svolgere saranno per il 60% impiegatizie e di natura commerciale e dei servizi, per il 20% figure operaie, per il 10% professioni non qualificate, mentre il restante 9% sarà costituito da professioni tecniche. Rispetto al totale delle assunzioni previste, il personale immigrato potrà quindi coprire il 18% della richiesta complessiva di personale non qualificato, il 15% delle figure operaie e oltre un quarto delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi. Trasporti 5% ASSUNZIONI DI LAVORATORI IMMIGRATI PER PROVINCIA Imperia Savona Genova La Spezia Nord Ovest Italia Turismo e ristorazione 57%

10 Pagina 10 I livelli di istruzione richiesti ASSUNZIONI NON STAGIONALI PER LIVELLO DI ISTRUZIONE Escludendo le assunzioni destinate ad attività e lavorazioni a carattere stagionale (pari al 23% circa del totale), emerge che, in, su circa nuovi assunti "non stagionali", i laureati e i diplomati saranno pari al 56% del totale, quota abbastanza elevata, che eguaglia sostanzialmente la media nazionale (anch'essa sul 56% circa). Laurea 16% Diploma 40% Per quanto riguarda in particolare i laureati, in quasi 6 casi su 10 gli imprenditori regionali ritengono necessaria la laurea specialistica e in 2 casi su 10 si sono dichiarati indifferenti riguardo alla durata del corso di laurea. La laurea triennale è quindi considerata preferibile rispetto a quella specialistica in un quarto dei casi. Nessuna formazione specifica 29% Qualifica profess. 15% La regione nella graduatoria nazionale Dall'analisi delle graduatorie regionali, la risulta al 4 posto in Italia per la quota di assunzioni di figure di alto profilo ("high skill") sul totale delle assunzioni previste, e si posiziona inoltre al 6 posto per la quota di assunzioni di laureati e diplomati. La regione migliora nettamente la sua posizione rispetto al trimestre scorso (quando era solo 15a per le assunzioni "high skill" e 12a per la richiesta di laureati e diplomati). Tasso di entrata (per dipendenti) Assunzioni a tempo indeterminato (quota % sulle assunzioni totali) Assunzioni di giovani con meno di 30 anni (% sulle assunzioni totali)* Richiesta di figure professionali di alto profilo (% sulle assunzioni totali) Italia 14,2 13,4 27,1 34,0 17a 31,0 34,3 Posizione in graduatoria 11a 14a 23,6 22,5 4a La raggiunge poi l'11 posto per il tasso di entrata e si colloca invece nella parte medio-bassa della classifica per le richieste di giovani e per la quota di assunzioni a tempo indeterminato. Assunzioni di laureati e diplomati (% sulle assunzioni totali) ** *Sono escluse le assunzioni per cui l'età non è considerata rilevante. **Dati riferiti esclusivamente alle assunzioni non stagionali. 56,1 55,7 6a Uno sguardo alle altre opportunità di lavoro ENTRATE TOTALI PREVISTE SECONDO LA MODALITÀ Oltre ai lavoratori assunti come dipendenti, sia a tempo indeterminato che determinato, con sempre maggior frequenza le imprese si avvalgono di lavoratori che vengono inseriti con altre modalità: contratti di lavoro interinale (anch'essi, comunque, dipendenti a tutti gli effetti), collaborazioni a progetto e forme di lavoro non dipendente (liberi professionisti con partita IVA e lavoratori occasionali). In, considerando tutte le modalità contrattuali, nel il fabbisogno complessivo di lavoratori nelle imprese arriverà a oltre unità. Fra queste, le assunzioni di dipendenti incidono per il 62%, cui si aggiungeranno oltre 900 interinali (14%), circa 540 indipendenti (8%) e un migliaio di collaboratori a progetto (16%). Altri non dipend. 8% Interinali 14% Dipendenti (non interinali) 62% Collaboratori a progetto 16%

11 4 trimestre 2011 Pagina 11 Nota metodologica I dati qui presentati derivano dalla terza edizione dell indagine Excelsior a cadenza trimestrale realizzata da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e rivolta ad un campione di circa imprese, rappresentative dell universo delle imprese private dell'industria e dei servizi con almeno un dipendente. Tale universo è costituito dalle imprese con almeno un dipendente in media nell'anno 2008 ed è desunto dal Registro Imprese integrato con i dati di altre fonti (in particolare INPS e ISTAT). Non sono oggetto di rilevazione imprese che hanno iniziato ad avere dipendenti successivamente, salvo nel caso di un limitato numero di imprese di significativa dimensione che è stato possibile inserire nelle liste di indagine. Per la classe dimensionale 1-49 la frazione sondata è risultata pari al 4,6% rispetto alle unità locali provinciali (ULP) e al 7% in termini di numero di dipendenti, mentre per le imprese con almeno 50 dipendenti tale valore è risultato pari al 25,7% delle ULP e al 16,2% dei dipendenti. Le interviste da cui sono tratte le previsioni per il sono state realizzate nel periodo 11 ottobre 7 dicembre 2011, utilizzando tecnica CATI per le imprese sino a 250 addetti e contatti diretti prevalentemente a cura delle locali Camere di commercio - per quelle di dimensione maggiore. Il riporto all universo è effettuato considerando quale unità di riporto all universo l impresa - o la singola unità provinciale nel caso di imprese localizzate in più province - ciascuna di esse ponderata con il rispettivo numero di dipendenti. I risultati dell indagine sono disponibili a livello provinciale e regionale secondo un numero variabile di settori economici (fino a un massimo di 10), ottenuti quale accorpamento di codici di attività economica della classificazione ATECO2007, determinati in funzione dell ottenimento dei livelli di significatività predefiniti. Si precisa che per le imprese plurilocalizzate la classe dimensionale è sempre riferita all impresa nel suo complesso. La ripartizione delle assunzioni previste per gruppo professionale fa riferimento ad opportune aggregazioni dei codici della classificazione ISTAT 2006 delle professioni.

12 Excelsior Informa è realizzato nell ambito del Sistema Informativo Excelsior, promosso da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro. La redazione del presente bollettino regionale Excelsior Informa è a cura di un gruppo di ricerca congiunto del Centro Studi Unioncamere e di Gruppo CLAS, coordinato da Domenico Mauriello e Pietro Aimetti. Al gruppo di lavoro hanno partecipato: Unioncamere: Chiara Bruni, Sabrina Catalano, Ilaria Cingottini, Roberta D'Arcangelo, Fabio Di Sebastiano, Francesca Luccerini, Marco Pini, Lamberto Ravagli, Stefano Scaccabarozzi. Gruppo CLAS: Bruno Paccagnella, Marco Bertoletti, Elisa Bianchi, Franco Bitetti, Andrea Gianni, Gianni Menicatti, Dario Musolino, Enrico Quaini, Monica Redaelli, Paola Zito; Mariuccia Azzali, Luigi Benigni, Davide Biffi, Cecilia Corrado, Davide Pedesini, Marcello Spreafico. Per approfondimenti si consulti il sito: nel quale sono disponibili dati e analisi riferiti a tutte le regioni e a tutte le province. La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle tavole contenute nella presente pubblicazione è consentita esclusivamente con la citazione completa della fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2011