COMUNE DI SIMAXIS PROVINCIA DI ORISTANO

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1 COMUNE DI SIMAXIS PROVINCIA DI ORISTANO V I A S. S I M A C O S. N. C S I M A X I S ( O R ) - UFFICIO TECNICO - IMPIANTO DI LIQUEFAZIONE DI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (S.O.A.) DERIVATI DA SCARTI DI MACELLAZIONE FRESCHI PROPONENTE GROIL S.R.L. - RELAZIONE DELL UFFICIO TECNICO - All. D alla delibera del C.C.n 44 del 19/12/2012

2 1.0 PREMESSA La finalità della presente relazione è quella di fornire chiarimenti sia all Amministrazione comunale che l ha espressamente richiesta che ai cittadini in merito alla realizzazione da parte della Società GROIL S.r.l. di un impianto di liquefazione di sottoprodotti di origine animale derivati da scarti di macellazione freschi nel lotto n.29 della lottizzazione artigianale denominata GA.MA. in località Feurredda. Nella seguente ortofoto (Fig.1) è evidenziata l ubicazione dell impianto rispetto al territorio circostante. FIG. 1 1

3 2.0 - INFORMAZIONI GENERALI SUL PROGETTO Il progetto consiste nella realizzazione di un impianto di trattamento di sottoprodotti di origine animale all interno di un capannone prefabbricato che occupa una superficie di 255 mq. e un volume di mc. L impianto è dimensionato per produrre il biocombustibile necessario per l alimentazione dell impianto di cogenerazione da realizzare all interno dello stesso insediamento da parte della COGEN S.r.l., che avrà potenza elettrica di 992 Kw: circa Ton/Anno di grasso fuso, equivalenti a circa ton./anno di S.O.A. in ingresso. Più in dettaglio l impianto sarà caratterizzato dai seguenti parametri: Ciclo produttivo: Tutti i giorni dal lunedì al sabato Turno di lavorazione di 6 ore giornaliere ( 36 settimanali) 48 settimane/anno Materia prima trattata: scarti freschi di macellazione (SOA), raccolti entro 48 ore dalla macellazione. Quantitativo materia prima trattata: (70% parte molle 30% ossa) Media Giornaliera 95 Q.li/Giorno Media Settimanale 570 Q.li/Settimana Media Annua (49 sett.): Ton./Anno Produzione di grasso liquefatto: Produzione Media Giornaliera 56 Q.li/Giorno Produzione Media Settimanale 336 Q.li/Settimana Produzione Media Annua (49 sett.): Ton./Anno Produzione di sfarinato: Produzione Media Giornaliera 39 Q.li/Giorno Produzione Media Settimanale 234 Q.li/Settimana Produzione Media Annua (49 sett.): Ton./Anno 2

4 3.0 - DESCRIZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO Gli scari derivanti dalla macellazione fresca delle carni Bovine, Ovine, Avicole, Suine ed Equine sono trasferiti tramite idonei automezzi dai siti di produzione (macelli), sino al sito dell impianto di liquefazione. Il grasso liquefatto ottenuto, stoccaggio. purificato meccanicamente, è inviato al serbatoio di I residui solidi vengono a loro volta estratti e stoccati in apposito silos, per poi essere destinati ad impianti di produzione del biogas, o in alternativa essiccati e venduti come combustibile a società autorizzate. 3

5 4.0 - LE FASI DEL PROCESSO PRODUTTIVO 1. Alimentazione dell impianto Gli sfridi di macellazione provenienti dai vari macelli vengono direttamente scaricati nella tramoggia di carico dell impianto di colatura. 2. Verifica materia prima Tutto il prodotto in ingresso all impianto viene verificato tramite metal detector, prima dell ingresso al trituratore. Se contaminato, viene scartato tramite coclea. 3. Triturazione materia prima La materia prima in ingresso viene trasformata in composto omogeneo tramite triturazione. Il trituratore è equipaggiato con una coclea di alimentazione specificatamente progettata per alimentare grasso animale nel trituratore stesso. 4. Cottura del composto omogeneo La materia triturata viene riscaldata da 5 C a 90 C in meno di 90 secondi, tramite cuocitore Alfa Laval. Il cuocitore è riscaldato direttamente da vapore ed è equipaggiato con un miscelatore statico. 5. Separazione delle fasi liquida e solida Il prodotto colato viene separato in fase solida e fase liquida dal decanter Alfa Laval, dotato di sistema di controllo giri differenziali, per ottimizzare la separazione della fase solida dalla fase liquida, attraverso il controllo dei giri differenziali della coclea. La fase solida (sfarinato) è inviata al serbatoio di stoccaggio e la fase liquida (da purificare) alla successiva sezione di impianto. 6. Purificazione della fase liquida Per la separazione della fase liquida in grasso purificato da residui di e dell acqua di colla viene impiegata una centrifuga Alfa Laval, il cui tamburo è specificatamente studiato per ottimizzare la purificazione e massimizzare il recupero del grasso. Il grasso purificato viene scaricato in continuo attraverso un uscita aperta, mentre l acqua di colla viene scaricata tramite pompa centripeta interna. Lo scarico del solido è temporizzato ed è studiato con un sistema di scarico a volume variabile per adattarsi alle condizioni di processo e ridurre al minimo le perdite di grasso. 7. Controllo purezza del grasso Una fotocellula rileva se il grasso è stato opportunamente chiarificato ed attiva automaticamente la valvole di ricircolo grasso non chiarificato ed attiva allarme sul quadro di comando. 8. Stoccaggio del grasso puro Il grasso in uscita dal separatore centrifugo è inviato ad un serbatoio di stoccaggio intermedio e da qui, tramite pompa rotativa a lobi, al serbatoio di stoccaggio. 9. Sistema di pulizia in linea (CIP) Tutto l impianto è lavato e sanificato in linea. Il CIP è alloggiato in locale separato. 4

6 5.0 - CALDAIA DI BACK UP Nelle normali condizioni di utilizzo, le necessità termiche dell impianto di liquefazione saranno integralmente soddisfatte sfruttando l energia termica recuperata, dall impianto di cogenerazione realizzato dalla Società GROIL, sotto forma di vapore ed acqua calda. Nel qual caso l impianto di cogenerazione fosse non disponibile per manutenzione programmata e non, l impianto sarà dotato di una caldaia di back-up (emergenza), composta da: N 1 generatore di vapore a tubi di acqua a circolazione forzata per la produzione di 450 kg/h di vapore a 10 bar, completo di pompe di carico dell acqua e di bruciatore modulante a gasolio; N 1 cisterna interrata per gasolio a doppia parete avente capacità litri, completa di accessori di sicurezza a norme di Legge; N 1 canna fumaria a doppia parete in acciaio inox AISI 304, diametro 250 mm e altezza di circa 10 mt.; N 1 scambiatore di calore alimentato a vapore per la produzione dell acqua calda necessaria al riscaldamento dei serbatoi; N 1 serbatoio raccolta condense avente capacità 2 mc in acciaio inox AISI/304 completo di coibentazione e livelli di segnalazione; N 1 linea vapore in acciaio al carbonio completa di coibentazione da generatore a collettore di mandata alle utenze; N 1 linea vapore in acciaio al carbonio completa di coibentazione da collettore mandata allo scambiatore di produzione acqua calda; QUALITÀ E QUANTITÀ DELLE EMISSIONI L impianto di liquefazione, utilizzando per il proprio processo l energia termica recuperata dall impianto di cogenerazione non ha punti di emissione attivi in funzionamento continuo. L unico punto di emissione risulterebbe essere quello della caldaia di back-up (emergenza), che entrerà in funzione solo ed unicamente nel caso in cui l impianto di cogenerazione dovesse essere spento. Le caratteristiche delle emissioni della caldaia di back-up, risultano essere le seguenti - OSSIDO DI CARBONIO (CO): 100 mg/nm3 - OSSIDI DI AZOTO (NOx): 200 mg/nm3 5

7 7) CONCLUSIONI Evidenziato che: a) l area su cui è stato realizzato l impianto produttivo è classificata D - Artigianale dal PUC vigente e da quello adottato e la stessa è all interno di un piano di lottizzazione di iniziativa privata convenzionato. b) come da norme tecniche di attuazione del PUC vigente e di quello adottato in zona urbanistica omogenea D possono essere realizzati edifici ed impianti di interesse artigianale, industriale e commerciale. c) il progetto presentato rispetta i parametri urbanistici di zona nonché quelli del piano di lottizzazione convenzionato. d) l iter procedurale seguito per ottenere l autorizzazione è regolare e conforme alla normativa vigente. Lo scrivente ufficio attesta la regolarità dell iter procedimentale seguito per la realizzazione da parte della GROIL S.r.l. di un impianto di liquefazione di sottoprodotti di origine animale derivati da scarti di macellazione freschi nel lotto n.29 della lottizzazione artigianale denominata GA.MA. in località Feurredda. Il Responsabile del servizio tecnico: Geom. Giorgio Pianu Il Responsabile del procedimento urbanistico: Ing. Giorgio Murranca 6