Relazione illustrativa
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- Evangelista Massari
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1 Relazione illustrativa Codice di Comportamento dei dipendenti della Camera di Commercio di Roma ai sensi della Delibera A.N.AC. n. 75/2013: Linee Guida in materia di Codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni.
2 Quadro normativo di riferimento. La Legge n. 190/2012 recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione, modificando l art. 54 del D.lgs. n. 165/2001 (Testo unico sul pubblico impiego Codice di Comportamento) impone a ciascuna pubblica amministrazione, mediante una procedura aperta alla partecipazione e acquisito il parere obbligatorio del proprio Organismo Indipendente di Valutazione (O.I.V.), di adottare un proprio Codice di comportamento, che integra e specifica il Codice Generale di comportamento dei dipendenti pubblici approvato con il D.P.R. n. 62/2013, in vigore dal L adozione del Codice è stata dunque ritenuta dal Legislatore come una delle azioni e misure principali di attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione, secondo quanto indicato anche nel Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.) approvato dall A.N.AC. con la delibera n. 72/2013. Esso costituisce, inoltre, un elemento essenziale del Piano triennale per la prevenzione della corruzione della Camera di Commercio di Roma per il triennio , approvato con la delibera di Giunta n. 45 del Il D.P.R. n. 62/2013 richiamato è articolato in n. 17 articoli, che, rispetto ai contenuti del precedente Codice di Comportamento approvato dal Dicastero della Funzione Pubblica con il DM del , contiene le seguenti novità: - Ambito di applicazione (art. 2): estensione degli obblighi di condotta, per quanto compatibili, a tutti i collaboratori o consulenti, nonché alle imprese fornitrici di beni e servizi, e obbligo di inserire negli atti di incarico e nei contratti di acquisizione delle collaborazioni, delle consulenze o dei servizi clausole di risoluzione o decadenza in caso di violazione degli obblighi derivanti dal codice; - Princìpi (artt. 3-4): rispetto dei princìpi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza, indipendenza e imparzialità, con obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi, con riduzione al secondo grado del rapporto di parentela per il quale sussiste l obbligo di informazione; - Regali, compensi e altre utilità; incarichi (art. 4): individuazione del limite minimo di 150 euro per i regali o le utilità di modico valore e divieto di accettare incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano o abbiano avuto nel biennio precedente interessi economici significativi in decisioni o attività collegati all ufficio di appartenenza; obbligo specifico di vigilanza del responsabile dell ufficio, con riduzione al secondo grado del rapporto di parentela per il quale sussiste l obbligo di informazione; Relazione Illustrativa Codice di Comportamento dei dipendenti della C.C.I.A.A. di Roma Pag. 1
3 - Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse (art. 6): riduzione agli ultimi tre anni del periodo in cui sussiste l obbligo di comunicazione dei rapporti di collaborazione intercorsi con i soggetti privati e riduzione al secondo grado; - Obbligo di rispettare le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti e le prescrizioni contenute nel Piano per la prevenzione della corruzione (art. 8); - Obbligo di trasparenza e tracciabilità dei processi decisionali e di collaborazione nel reperimento e trasmissione dei dati sottoposti all obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale (art. 9); - Disposizioni particolari per i dirigenti (art. 13): riprende disposizioni già previste in altre norme e contratti e dedicato alla illustrazione dei doveri dei dirigenti; - Vigilanza, monitoraggio e attività formative (art. 15); - Responsabilità conseguenti alla violazione dei doveri del Codice (art. 16). 1. Il Codice di comportamento della Camera di Commercio di Roma. L ipotesi di Codice di comportamento dei dipendenti della Camera di Commercio di Roma è stata elaborata anche tenendo conto del format standard elaborato dall Unioncamere per il sistema delle Camere di Commercio italiane. L ipotesi, che si compone di n. 21 articoli, è così strutturata: - TITOLO I: Principi generali art. 1 Princìpi, finalità e ambito di applicazione; art. 2 Disposizioni di carattere generale; - TITOLO II: Regali, Partecipazioni, Interessi, Incarichi, Conflitti di interesse art. 3 Regali, compensi e altre utilità; art. 4 Partecipazione ad associazioni ed organizzazioni; art. 5 Incarichi extraistituzionali ai dipendenti; art. 6 Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse; - TITOLO III: Astensione, prevenzione, trasparenza - art. 7 Obblighi di astensione; art. 8 Prevenzione della corruzione; art. 9 Trasparenza e Tracciabilità; - TITOLO IV: Doveri e comportamenti art. 10 Comportamenti nei rapporti privati, riservatezza e rapporti con i mezzi di informazione; art. 11 Comportamento in servizio; art. 12 Rapporti con il pubblico; art. 13 Contratti e atti negoziali; - TITOLO V: Disposizioni particolari art. 14 Dirigenti e Responsabili di strutture; art. 15 Personale assegnato a settori maggiormente esposti al rischio di corruzione; art. 16 Tutela del dipendente che segnala illeciti; - TITOLO VI: Disposizioni generali e finali art. 17 Vigilanza, monitoraggio e compiti dell UPD e del Responsabile per la prevenzione della corruzione; art. 18 Attività divulgative, informative e formative; art. 19 Responsabilità Relazione Illustrativa Codice di Comportamento dei dipendenti della C.C.I.A.A. di Roma Pag. 2
4 conseguente alla violazione dei doveri del Codice; art. 20 Diffusione; art. 21 Pubblicazione ed entrata in vigore. Oltre ad essere articolata in modo conforme rispetto al Codice generale, ha recepito ulteriormente: - Le specifiche del Piano Nazionale Anticorruzione del Dicastero della Funzione Pubblica, quali quelle della tutela del dipendente che segnala illeciti (integrato dall apposito modello di segnalazione di condotte illecite elaborato dal medesimo Dicastero e da questo pubblicato il 7 aprile 2014) e delle prescrizioni dedicate al personale assegnato a settori maggiormente esposti al rischio di corruzione; - il format standard predisposto dall Unioncamere, con particolare riferimento alle prescrizioni in materia di riservatezza e di rapporti con i mezzi di informazione, a tutela dell immagine dell amministrazione, di comportamento in servizio, di rapporti con il pubblico, nonché la suddivisione delle responsabilità in capo ai Dirigenti e ai Responsabili di strutture, propria della realtà organizzativa delle Camere. Particolare attenzione è stata inoltre posta, in quanto ritenute basi fondamentali della prevenzione della corruzione, rispetto alle attività divulgative e informative sui contenuti del Codice, nonchè alle attività formative in tema di integrità, trasparenza e legalità, che saranno organizzate e svolte con cadenza almeno annuale, nella prospettiva che i suddetti princìpi diventino parte integrante dell intera organizzazione, orientandone in modo pervasivo l azione amministrativa. 2. La procedura di adozione del Codice. La procedura di adozione, indicata nell art. 54, comma 5, del D.lgs. n. 165/2001 e s.m.i.. e l art. 1, c. 2, del D.P.R. n. 62/2013 e declinata all interno degli altri atti normativi sopra riportati, è articolata nelle seguenti fasi: a) procedura aperta partecipativa, attuata mediante la pubblicazione dell ipotesi di Codice di comportamento e del relativo Avviso nei confronti degli stakeholder, nel periodo dal 4 al 14 aprile 2014, sia sul sito web istituzionale della Camera che sul Portale di comunicazione interna Mercurio. Inoltre, ne è stata data contestuale trasmissione alle Associazioni sindacali, all O.I.V. e al C.U.G.; b) raccolta delle osservazioni presentate, complessivamente pari a due, entrambe provenienti da esponenti di Associazioni sindacali; c) parziale revisione del testo dell ipotesi di Codice di comportamento per tenere conto di alcune precisazioni indicate nelle predette osservazioni, in quanto ritenute meritevoli di considerazione Relazione Illustrativa Codice di Comportamento dei dipendenti della C.C.I.A.A. di Roma Pag. 3
5 In particolare, si è proceduto ad una parziale riscrittura dei seguenti articoli: - 1, comma 5: riferimento più puntuale della clausola di risoluzione o decadenza dal rapporto contrattuale in caso di violazione degli obblighi comportamentali con la previsione, in luogo di inserire e far sottoscrivere - nel contratto, atto di incarico o altro documento di natura negoziale o regolativa apposita clausola che sancisca la risoluzione o la decadenza del rapporto contrattuale, in caso di violazione degli obblighi comportamentali, la seguente inserire e far sottoscrivere, ai soggetti di cui al richiamato comma 3 - nel contratto, atto di incarico o altro documento di natura negoziale o regolativa apposita clausola che sancisca la risoluzione o la decadenza del rapporto contrattuale, in caso di violazione degli obblighi comportamentali ; - 4, comma 4: il dipendente non costringe altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni, né esercita pressioni a tal fine, promettendo utilità o prospettando vantaggi di carriera è stato meglio precisato in promettendo utilità o prospettando svantaggi o vantaggi di carriera ; - 10, comma 3: il dipendente non pubblica, sotto qualsiasi forma, sulla rete internet (forum, social network, ecc.) dichiarazioni inerenti l attività lavorativa, indipendentemente dal contenuto è stato meglio precisato con la seguente il dipendente non pubblica, sotto qualsiasi forma, sulla rete internet (forum, social network, ecc.) dichiarazioni denigratorieoffensive-diffamatorie inerenti l attività lavorativa, indipendentemente dal contenuto ; - 11, comma 2, lett. b): il dipendente è tenuto ad utilizzare le risorse informatiche senza comportare costi specifici e in modo che sia svolto in momenti di pausa dell attività lavorativa è stato meglio precisato nel seguente le risorse informatiche senza comportare costi specifici ed evitandone l utilizzo in momenti di pausa dell attività lavorativa - 14, comma 5: il Responsabile di struttura è tenuto a monitorare..che l utilizzo dei permessi contrattuali di assenza a giorni o ad ore avvenga effettivamente per le ragioni e nei limiti è stato riscritto nel seguente il Responsabile di struttura è tenuto a monitorare..che l utilizzo dei permessi contrattuali di assenza a giorni o ad ore avvenga effettivamente nei limiti - 19, comma 3: corretti i rinvii ad alcuni articoli e commi. d) ricezione del parere obbligatorio dell Organo Indipendente di Valutazione (O.I.V.) espressosi in senso favorevole all adozione del Codice nella seduta del 3 giugno u.s; Relazione Illustrativa Codice di Comportamento dei dipendenti della C.C.I.A.A. di Roma Pag. 4
6 e) adozione del Codice e del connesso modulo per la segnalazione di condotte illecite e della Relazione illustrativa ; f) pubblicazione sul sito web istituzionale della Camera nella sezione Amministrazione Trasparente, nonché sul Portale di comunicazione interna Mercurio, unitamente alla relativa Relazione illustrativa; g) comunicazione all A.N.AC. del link alla pagina web istituzionale, come indicato dall Autorità nella Comunicazione del 25 novembre 2013; h) entrata in vigore: decorsi 15 giorni dalla data di pubblicazione della deliberazione di adozione; i) Diffusione, Informazione e Formazione. Oltre che attività di informazione e di divulgazione ai dipendenti, e consegna di una copia ai dipendenti neoassunti, una copia del Codice verrà, altresì, consegnata ai titolari di contratti di consulenza o collaborazione a qualsiasi titolo, anche professionale, ai titolari di organi e alle imprese fornitrici di servizi. Relazione Illustrativa Codice di Comportamento dei dipendenti della C.C.I.A.A. di Roma Pag. 5
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