CONVEGNO INTERNAZIONALE AGROENERGIE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE LE FILIERE AGROENERGETICHE IN ITALIA: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE

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1 CONVEGNO INTERNAZIONALE AGROENERGIE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE LE FILIERE AGROENERGETICHE IN ITALIA: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE Giovanni Riva UNIVPM Università Politecnica delle Marche Reggio Emilia, 5 maggio

2 NECESSITÀ DI BASE DEL SISTEMA NAZIONALE Diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili importati Diversificazione del mix energetico Riduzione delle emissioni gassose climalteranti Rilancio del settore primario Rilancio del settore industriale e dei servizi con particolare riferimento alle attività diffuse sul territorio In questo contesto appaiono di chiaro interesse le Filiere energetiche basate sull impiego delle biomasse (agroenergia)

3 ENERGIA DA BIOMASSE Settore molto vasto che riguarda una moltitudine di materie di origine vegetale e animale, di tecnologie di trasformazione e conversione energetica in EE e ET Oggi si parla sovente, a livello di sviluppo, il concetto di Bioraffineria, dove l energia e i prodotti energetici sono parte dei potenziali output (biobased products) Problematiche correnti legate ai concetti di rifiutonon rifiuto / materiali parz. biogenici / bilanci energetici e ambientali / competizione food non food / costi materia prima / sviluppo tecnologico. 3

4 LE FILIERE ENERGETICHE Filiere per produzione di EE e ET da sostanze di scarto Filiere per EE e ET da biomasse ai sensi All. X L.5 e sostanze di rifiuto agricole (oggi sottoprodotti; es: pollina) Filiere per la produzione di biocarburanti di Ia generazione MOLTO SI CONOSCE MA ANCORA DI PIU VA SVILUPPATO AMPIO SPAZIO PER BIOTECH Rispetto alle altre fonti rinnovabili pesa molto in termini economici e ambientali l approvvigionamento della materia prima 4

5 FILIERE ENERGETICHE: SE NE PARLA DA QUALCHE ANNO, OGGI E CAMBIATO RISPETTO QUALCHE ANNO FA? Le biomasse erano e sono al centro dell attenzione del via del loro presunto potenziale (55% del bilancio energetico); Maggiore attenzione da parte della CE che a seguito del varo delle Direttive 8 e 3/9 ha dato impulso formale ai biocarburanti/bioliquidi; Maggiore attenzione anche alla produzione di ET (es.: Report CE sulle biomasse solide e gassose); A livello nazionale: promozione della filiera corta. 5

6 FILIERE ENERGETICHE: SE NE PARLA DA QUALCHE ANNO, OGGI E CAMBIATO RISPETTO QUALCHE ANNO FA? Sicuramente maggiore conoscenza sui vari temi; Maggiore offerta industriale/commerciale probabilmente alimentata dalla necessità di trovare nuovi mercati / ambiti di sviluppo / professionalità; Settore agricolo forestale maggiormente interessato per via della continua perdita di competitività e quindi alla ricerca di alternative o soluzioni integrative. Solo speranze? A livello normativo nazionale è tuttavia sempre presente una notevole incertezza. 6 6

7 MAGGIORI CONOSCENZE E CAPACITA Materie prime: controllo delle caratteristiche al fine di ottenere biocombustibili di qualità (es.: pellet di classe A, nuovi biocarburanti); Relativo sviluppo tecnologico a livello di mercato Evidente per alcuni settori (esempio: biogas) meno evidente in altri (esempio: combustione); Problema della sostenibilità e del controllo delle emissioni. 7 7

8 CHE FILIERE CONSIDERIAMO? Filiere basate su impianti COMMERCIALI EFFETTIVAMENTE GARANTITI IDONEI PER UTENTI MEDIOPICCOLI E SUSCETTIBILI DI CREDITO BANCARIO Filiere basate su impianti PILOTA SENZA UNA VERA GARANZIA CON PRESTAZIONI DIFFICILMENTE PREVEDIBILI SUL LUNGO PERIODO 8

9 CHE FILIERE CONSIDERIAMO? FILIERA LEGNO ENERGIA FILIERA DEL PELLET FILIERE BIOMASSA ENERGIA FILIERA OLIO ENERGIA FILIERA DEL BIOGAS 9

10 FILIERE DI PICCOLEMEDIE DIMENSIONI Filiera legnoenergia Da un ettaro si ottengono: 6. kwh elettrici Energia per il riscaldamento di 3 m di edifici

11 IMPIANTI DI TELERISCALDAMENTO (totale) Regione Trentino Alto Adige Valle D Aosta Lombardia Piemonte Veneto Emilia Romagna Totale Numero impianti Potenza termica installata (MW) ,9 34,,6 3 38,7 DEI QUALI DI COGENERAZIONE N. Comune sede dell impianto Dobbiaco (BZ) Sluderno (BZ) Sellero (BS) Tirano (SO) Totale Potenza elettrica installata (MW),5,5,6, 4,7 Fonte: CRPACTI, 8

12 FILIERA LEGNOENERGIA: un esempio Un esempio: gli impianti di teleriscaldamento dell arco alpino (combustibile: cippato di legno) Un esempio specifico: impianti di Sondalo e Tirano (SO) della TCVVV S.p.A.: impianti per quasi 4 MWt e, MWe (in aumento) investimenti per oltre 5 M molti utenti sono azionisti, capitale: > 8 M valore azione da 4 a 7,5 (39) parte degli utili destinati al recupero dei boschi forte indotto, economico e anche culturale

13 FILIERE DI PICCOLEMEDIE DIMENSIONI Filiera del pellet Da un ettaro si ottengono: t/ha di pellet Energia per il riscaldamento di 3 m di edifici 3

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15 FILIERE PER SISTEMI AGRICOLOINDUSTRIALI Filiera colture ligneocellulosiche energia A B Da un ettaro si ottengono: A./. kwh (centrali dedicate) B./5. kwh (cocombustione) 5

16 FILIERE DI PICCOLEMEDIE DIMENSIONI Filiera olioenergia OLIO PER BIODIESEL ~,7, t/ha Da un ettaro si ottengono: 3./5. kwh elettrici Energia per il riscaldamento di 3 m di edifici /,5 t di mangime zootecnico6

17 PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA BIOMASSE Regione Impianti in produzione Potenza installata (MW) Impianti in progettazione Potenza in progetto (MW) Totale impianti Totale potenza (MW) Abruzzo 5, 5,8 Basilicata 7,5 7,5 Calabria 5 95,7 4, ,5 Campania ,7 5, 37,75 4 5,75 4,7 4,7 3,8 5 4, ,45 Emilia Romagna 5 45,4 Friuli V. G. 4 * Lazio Liguria 3,8 * * * Lombardia 3 34,8 Marche,4,35,75 Molise 8,, ,45 Piemonte 4 9,6 3,35 6 3,94 Puglia 5 43,9, ,93 Sardegna 3 3,4* 3 3,4 Sicilia, 3 5,7 4 6,87 Toscana 8 7,6 3 45,6 Trentino A. A. 6 4,3 6 4,3 Umbria 3 6,8 3 6,8 Valle d Aosta Veneto 4 3,5 4 5, ,86 ITALIA , , ,5 Fonte: CRPACTI, 8 7

18 FILIERE DI PICCOLEMEDIE DIMENSIONI Filiera del biogas LIQUAMI PER USO AGRONOMICO Da un ettaro si ottengono: 8./5. kwh elettrici (mais) Energia per il riscaldamento di 6/ m di edifici 8

19 IMPIANTI DI BIOGAS (CON ESCLUSIONE DI IMPIANTI CIVILI E IMPIANTI OPERANTI SU RSU) Tipologia di substrato trattato Impianti (n.) Solo liquame suino 44 Solo liquame bovino 38 Liquame suino + liquame bovino 5 Liquame bovino e/o suino e/o pollina + scarti organici + colture energetiche 35 Liquame bovino e/o suino e/o pollina + colture energetiche Colture energetiche e/o scarti organici 9 Pollina + scarti organici e/o colture energetiche 3 Totale (Effluenti zootecnici + scarti organici + colture energetiche) Quantità (t/anno) () FORSU + fanghi di depurazione 9 8. () Reflui agroindustriali 46. (3) Totale Fonte: CRPACTI, 8 9

20 IMPIANTI DI BIOGAS Potenza elettrica Impianti (n.) () () (3) Totale < kwe kwe kwe 9 > MWe 4 7 Biogas in caldaia Dato non disponibile Totale kwe totali () Effluenti zootecnici + scarti organici + colture energetiche () Reflui agroindustriali (3) Forsu + fanghi di depurazione 59.8 Fonte: CRPACTI, 8

21 POSSIBILE CONTRIBUTO ENERGETICO DELLE BIOMASSE Tipologia di biomassa/rifiuto Residui delle coltivazioni erbacee Residui delle coltivazioni arboree Residui forestali Residui agroindustriali Residui agroindustriali macellazione Residui dell'industria del mobile e del legno Deiezioni bovine Deiezioni suine Deiezioni avicole Totale residui agroforestali Potenziale considerato Max Max Max Max Max Max Max Max Max Colture dedicate Legna per uso energetico Max Potenziamento delle attività forestali Raddoppio Coltivazioni dedicate per processi termochimici 5. ha Coltivazioni dedicate per processi anaerobici 5. ha Totale ipotesi di sviluppo attività specifiche TOTALE NAZIONALE Percentuale del consumo energetico nazionale Biomassa per Biomassa per Potenziale processi processi energetico termochimici anaerobici lordo (kt di ST/anno) (kt di SV/anno) (ktep) Potenziale Potenziale già Energia lorda Energia lorda recuperabile recuperato a recuperabile già recuperata (%) fini energetici (ktep) (ktep) (%) ,7% ,9% Fonte: CRPACTI, 8

22 ASPETTI DA CONSIDERARE CON ATTENZIONE APPROVVIGIONAMENTO: effettiva disponibilità e a che costo, necessità di pensare al lungo periodo IMPIANTI REALIZZAZIONE: autorizzazione (coinvolgimento utenti/vicini), investimenti, piani di rientro del capitale IMPIANTI GESTIONE: impiego di manodopea EVENTUALE COLLOCAZIONE REFLUI: logistica, costi associati ad eventuali smaltimenti

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25 ASPETTI SOCIOAMBIENTALI Normalmente sorgono spontanee due domande: Il bilancio energetico torna? (ovvero, corriamo il rischio di consumare più energia di quella che otteniamo?) Si tratta di filiere realmente ecologiche? (ovvero si inquina o si evita l inquinamento?) Effetto serra (Bilancio CO) Effetto sulla salute umana (COV e polveri) 5

26 IL PROBLEMA DELLE EMISSIONI DELLA COMBUSTIONE E LE CONSEGUENZE SULLA SALUTE UMANA Principale problema: le polveri 6

27 EMISSIONI DELLA COMBUSTIONE (In generale) Il problema della qualità dell aria 7

28 EMISSIONI DELLA COMBUSTIONE Il problema dei piccoli apparecchi domestici: il caso della Lombardia

29 COSA SI INTENDE PER SOSTENIBILITA AMBIENTALE 9

30 BILANCI ENERGETICI ED EFFETTO SERRA Produzioni di CO ed impiego di energia sono tra loro fortemente correlate. Per le biomasse solide i vantaggi sotto questo profilo sono evidenti e consistenti 3

31 EMISSIONI DI GAS SERRA Definizione di emissioni tipiche: Filiera biocombustibile Cippato di legno da residui forestali (foresta europea) Cippato di legno da residui forestali (foresta brasiliana) Cippato di legno da short rotation forestry (foresta europea) Cippato di legno da short rotation forestry (eucalyptus) Briquette o pellet di legno da residui forestali (foresta europea) legna come combustibile di processo Briquette o pellet di legno da residui forestali (foresta europea) gas naturale come combustibile di processo Emissioni Risparmio COeq standard (%) (gcoeq/mj) Energia Energia elettrica termica

32 Grazie per l attenzione! 3 3