D. Lgs. 81/2008 Modulo A. Valutazione del Rischio da «MICROCLIMA» nei luoghi di lavoro
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1 Valutazione del Rischio da «MICROCLIMA» nei luoghi di lavoro
2 MICROCLIMA Definizione: Complesso dei parametri climatici dell ambiente nel quale un individuo vive o lavora. Dipende da: caratteristiche ambientali (es. ambiente confinato o non) fattori fisici ambientali (es. Temperatura, Umidità) parametri individuali (es. attività svolta, abbigliamento)
3 Obiettivo da raggiungere: il BENESSERE TERMICO - «Stato della mente che esprime la soddisfazione verso l'ambiente termico». Def. tratta dalla Norma ISO Condizioni in cui l organismo riesce a mantenere l equilibrio termico (omeotermia) senza l intervento del sistema di termoregolazione propria.
4 RIFERIMENTI NORMATIVI Dlgs. 81/2008 TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo Definizioni e campo di applicazione 1... per agenti fisici si intendono il rumore, il microclima e le atmosfere iperbariche che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
5 RIFERIMENTI NORMATIVI Per tutti gli agenti fisici. Misure di prevenzione e protezione adottate, Eliminazione / riduzione dei rischi, Adeguamento al progresso tecnico, Formazione informazione, Tutela dei Lavoratori particolarmente sensibili, Principio di giustificazione, Sorveglianza sanitaria, Valutazione dei rischi da agenti fisici: Con cadenza almeno quadriennale, In occasione di mutamenti Sugli esiti della sorveglianza sanitaria Tramite personale qualificato in possesso di specifiche conoscenze in materia.
6 Dlgs. 81/2008 ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.9. Microclima RIFERIMENTI NORMATIVI» Aerazione dei luoghi» Temperatura dei locali» Umidità
7 D. Lgs. 81/2008 Allegato IV Temperatura dei locali: Adeguata all organismo umano Considerare metodi di lavoro e sforzi Influenza umidità Influenza movimento dell aria La temperatura di: locali di riposo, guardiania, WC, mense, locali di pronto soccorso: deve essere conforme alla destinazione.
8 D. Lgs. 81/2008 Allegato IV Non è conveniente modificare la temperatura di tutto l ambiente?? Provvedere mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione Gli apparecchi a fuoco diretto destinati al riscaldamento dell ambiente nei locali chiusi di lavoro, devono essere muniti di condotti del fumo..
9 Umidità D. Lgs. 81/2008 Allegato IV Nei locali chiusi di lavoro. evitare, per quanto è possibile, la formazione della nebbia, mantenendo la temperatura e l umidità nei limiti compatibili con le esigenze tecniche.
10 1. Il Datore di lavoro valuta tutti i rischi ( anche il Microclima ) 2. Il D.Lgs. 81/2008 per il Microclima: D. Lgs. 81/2008 DUE CONSIDERAZIONI NON indica una procedura specifica; NON fornisce valori di riferimento/limite. Pertanto si ricorre a: Linee Guida e Norme Tecniche.
11 Valutazione del MICROCLIMA CLASSIFICAZIONE degli AMBIENTI DI LAVORO Ambienti «moderati» o «SEVERI»? lievi variazioni dei parametri microclimatici; il sistema di termoregolazione del corpo umano è in grado di reagire efficacemente; Ambienti severi? CALDI FREDDI
12 Ambienti Moderati o Severi Ambienti moderati Ambienti severi CALDI Ambienti severi FREDDI
13 Valori di riferimento ambientali : Ambienti moderati Valori ottimali in assenza di irraggiamento e per individui che compiono lavori sedentari e sono vestiti adeguatamente Stagione Ta ( C) U.R. (%) V aria (m/s) Inverno ,05-0,1 Estate ,1-0,2
14 Ambienti moderati : Obiettivi: comfort - omeotermia Metodo di valutazione: su dati oggettivi: Tramite indici di valutazione globali PMV PPD Valutazione in AMBIENTI MODERATI (Predicted Mean Vote) (Predicted Percentage of Dissatisfied) Tramite parametri locali (es. V aria ) RISULTATO: programma di miglioramento continuo
15 AMBIENTI MODERATI Determinazione degli indici PMV e PPD Si usa la UNI EN ISO 7730:2006 Si basa sull equilibrio termico corpo-ambiente S =0 M W C RES E RES K C R E Metabolismo energetico [Watt] Lavoro meccanico/nell unità di tempo [Watt] Potenza persa nella respirazione per via convettiva Potenza persa nella respirazione per via evaporativa Potenza scambiata per conduzione Potenza scambiata per convezione Potenza scambiata per irraggiamento Potenza scambiata per evaporazione S Squilibrio energetico: se S > 0 guadagna energia, se S < 0 perde energia se S = 0 OMEOTERMIA S = M W C RES E RES K C R E
16 Valutazione ambienti moderati Per risolvere l equazione di equilibrio devo conoscere 6 parametri (4 fisici ambientali e 2 individuali) PARAMETRO Simbolo Intervallo di applicabilità Temperatura dell aria t a C Temperatura media radiante t r C Velocità dell aria v a 0 1 m/sec Pressione del vapore acqueo p a Pa Attività metabolica M 0,8 4 met Resistenza termica del vestiario I cl 0 2 clo
17 Valutazione ambienti moderati STRUMENTAZIONE per la misura dei parametri ambientali : Centralina microclimatica Dotata di: Termometro a bulbo secco (ta); Termometro a bulbo umido (tbu) (determino Pa per via indiretta); Globo termometro (tr); Anemometro (Va).
18 Valutazione ambienti moderati Stima dell ATTIVITA METABOLICA - MET «Potenza media erogata da un soggetto durante una attività lavorativa riferita a 1 m 2 di superficie corporea»; viene espressa in MET 1 MET = Watt/m 2 ).
19 Stima dell IMPEDENZA TERMICA DEL VESTIARIO - CLO Si misura in CLO; 1 CLO = gradiente termico di 0.18 C su un area di 1 m 2 attraversata da un flusso termico di 1 Kcal/h. Tali valori si traggono dalla UNI Ambienti moderati
20 Ambienti moderati Con i 6 parametri si procede a determinare PMV (Predicted Mean Vote) E un indice oggettivo basato su «S». Esprime il giudizio medio di qualità termica (come percepisco le condizioni) Da una scala di sensazione termica a 7 punti : -3 = molto freddo 0 = neutro +3 = molto caldo
21 Ambienti moderati PMV: se 0 ok neutro, se > 0 caldo, se < 0 freddo
22 Al PMV risulta associato un secondo indice: Microclima Valutazione ambienti moderati PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied) % di soggetti insoddisfatti dalle condizioni microclimatiche PMV PPD [%] Molto caldo +2 75,7 Caldo VALUTAZIONE AMBIENTE TERMICO Obiettivo > +1 26,4 Leggermente caldo +0,5 < PMV < - 0,5-1 26,8 Fresco -2 76,4 Freddo < 10 Benessere termico Molto freddo
23 Una volta valutati gli aspetti globali.. Valutiamo quelli LOCALI (parametri di discomfort locale) PD = percentuale massima di insoddisfatti Ambienti moderati (Si calcola tramite UNI EN ISO 7730 o Linee Guida)
24 Posizione dei sensori di misura: Svolgimento delle misure Su postazioni di lavoro fisse o punti rappresentativi; In corrispondenza del baricentro della persona. All altezza di collo e caviglie per Dt a,v (per gradiente verticale) Dv a,v (per correnti d aria) Distanti almeno 0,6 m da pareti e radiatori; Ripetute in differenti: orari giorni mesi!!!!!;
25 Facciamo un esempio Ambienti moderati Svolgo le misure nella postazione di lavoro della segretaria. Ottengo i seguenti dati: Temperatura aria (ta) = 20 C Temperatura radiante (tr) = 25 C Velocità dell aria (va) = 0,2 m/s Umidità relativa (Ur) = 40 % Abbigliamento (clo) =??? Attività metabolica (met) =??? E accettabile?
26 AMBIENTI SEVERI CALDI Parametri termici: distanti dalle condizioni ideali Sistema di termoregolazione costretto a forti aggiustamenti; Possibile innalzamento della temperatura INTERNA del CORPO Sono possibili GRAVI rischi per la salute e la sicurezza. DOVE? Vicinanza a forni per ceramica, vetro, metalli, alimenti, ecc.) Lavorazioni all aperto (agricoltura, edilizia, cave, strade, ecc.)
27 Ambienti Severi Caldi RISCHI: Sistema cardiocircolatorio: scompensi, edema, collasso. Colpo di calore: cefalea, vertigini, astenia, incoordinazione motoria e disturbi addominali, perdita di coscienza, coma. Squilibri idro-elettrolitici: esaurimento da calore, spossatezza, vertigini, nausea e vomito, cefalea, crampi da calore che interessano solitamente i muscoli più utilizzati. Disturbi dermatologici: eruzioni cutanee e vescicole. Rischio altissimo se: T interna > 40,5 C. Danni irreversibili agli organi se T interna > 41 42,5 C
28 Ambienti Severi Caldi VALUTAZIONE DEL RISCHIO: Abbiamo a disposizione due strumenti: 1 rapido: indice empirico WBGT (Wet Bulb Globe Temperature) (UNI EN 27243) 1 approfondito: metodo analitico PHS (Predicted Heat Strain) ( UNI EN ISO 7933).
29 Ambienti Severi Caldi Vediamo il METODO WBGT:? Le condizioni microclimatiche possono portare la temperatura interna oltre i 38 C???? Si stabiliscono valori limite: in funzione della classe metabolica e dell acclimatazione del soggetto. Per il calcolo: WBGT = 0,7 t nw + 0,3 t g amb. non soleggiati WBGT = 0,7 t nw + 0,2 t g + 0,1 t a amb. soleggiati t nw : temperatura di bulbo umido (15 40 C) t g temperatura di globotermometro ( C) t a : temperatura dell aria (N.B. applicabilità: lavoratori in buona salute, R. vestiario 0,6 Clo)
30 Da UNI EN VALORI LIMITE WBGT Ambienti Severi Caldi
31 VALORI LIMITE WBGT (L = lavoro ; P = pausa) Microclima ambienti Severi Caldi
32 INTERVENTI TECNICI : MISURE ORGANIZZATIVE : SORGENTI: compartimentazioni, schermature assorbenti e/o riflettenti; coibentazione; sistemi localizzati di aspirazione dell aria POSTAZIONI DI LAVORO: Cabinature; Raffrescamento localizzato DPI : scelta, fornitura, formazione informazione acclimatamento progressivo caratteristiche del vestiario orario di lavoro pause: n. e durata somministrazione bevande accesso all acqua formazione informazione procedure di primo soccorso e gestione delle emergenze sorveglianza sanitaria Microclima ambienti Severi Caldi
33 Ambienti Severi Caldi Facciamo un esempio WBGT: Alcuni lavoratori operano nella raccolta dei pomodori in campo. Effettuo le misure e ottengo i seguenti dati: temperatura di bulbo umido t nw = 28 C temperatura di globotermometro t g = 36 C temperatura dell aria t a = 35 C Calcolo: WBGT = 0,7 t nw + 0,2 t g + 0,1 t a =??? Per amb. soleggiati : WBGT =???? Va bene, è accettabile?
34 DPI per ambienti severi caldi : Guanti Indumenti: Indice B 1 (min) 5 (max) = resistenza al calore convettivo Indice C 1-4 = resistenza al calore radiante Occhiali: riportano il n. di scala (es = filtro infrarosso per temperature del corpo caldo fino a 2200
35 AMBIENTI SEVERI FREDDI Parametri termici: distanti dalle condizioni ideali per l organismo; La temperatura del nucleo corporeo si abbassa Sono possibili seri rischi per la salute e la sicurezza (ipotermia, assideramento) e lesioni locali da freddo. Temperature interne inferiori ai 36 C portano a letargia, riduzione della vigilanza, perdita di coscienza, coma. DOVE?: Magazzini refrigerati Lavorazioni all aperto (bosco, edilizia, cave, strade, sci, esplorazioni, marittimi, militari, soccorritori, ecc.)
36 VALUTAZIONE DEL RISCHIO Metodi analitici: IREQ (Insulation Required: isolamento richiesto) (indice globale) WCI (Wind Chill Index) (indice locale) Microclima ambienti Severi FREDDI
37 Microclima ambienti Severi FREDDI Metodo IREQ (Insulation Required) Obiettivo: ottenere la condizione di omeotermia, Assunto: stress termico proporzionale all energia dispersa (max ammesso 40 W/h m 2 ). Calcolo: dall equazione di bilancio di energia del corpo umano, determino l isolamento termico del vestiario richiesto IREQ: IREQ min isolamento richiesto per mantenere il bilancio termico al livello minimo compatibile. IREQ neutral isolamento richiesto per mantenere l equilibrio energetico dell organismo.
38 Microclima ambienti Severi FREDDI Metodo IREQ (Insulation Required) (t sk = temperatura della pelle, t cl temperatura esterna vestiario) IREQ : si calcola. Icl : isolamento termico garantito dall abbigliamento impiegato: si determina dal fornitore.
39 Risultati del metodo IREQ (Insulation Required) Possibili scenari : Se Icl < IREQmin protezione insufficiente rischio ipotermia aumentare Icl, o calcolare tempo massimo di lavoro DLE: Dove: 40 W/h m 2 Microclima ambienti Severi FREDDI DLE = 40/S max energia dispersa ammiss. S = Squilibrio energetico del corpo Se IREQmin Icl IREQneutral OK sensazione di freddo Se Icl > IREQneutral iper-protezione sudorazione.
40 Microclima ambienti Severi FREDDI Metodo WCI (Wind Chill Index) e Chilling Temp. t ch E un indice locale per proteggere specifiche parti del corpo (mani, piedi, testa) dal raffreddamento eccessivo. (Var velocità aria [m/s], ta temperatura aria [ C]) Possibili scenari: T ch < 14 C (allarme: molto freddo) T ch < 30 C (pericolo: congelamento della parte esposta in un ora).
41 LAVORO / PAUSE secondo ACGIH Valori per tempi di lavoro (t lav )/pause di riscaldamento per turni di 4 ore (! = il lavoro, che non sia di emergenza, deve essere interrotto
42 Microclima ambienti Severi FREDDI INTERVENTI TECNICI : Abbigliamento corretto; Limitazione della velocità dell aria Box / postazioni riscaldati Possibilità di comunicare verso l esterno MISURE ORGANIZZATIVE : Corretto rapporto lavoro pause Evitare il lavoro in solitario Procedure per la gestione delle emergenze e primo soccorso
43 Guanti DPI per ambienti severi FREDDI: Livello A: da 0 a 4. resistenza al freddo convettivo. Livello B: da 0 a 5. resistenza al freddo da contatto: Livello C: da 0 a 1. Impermeabilità all acqua. Indumenti contro il freddo < > contro le intemperie: Resistenza termica Resistenza al vapore acqueo Resistenza alla pioggia Resistenza al vapore acqueo
44 Linee Guida che trattano l argomento:
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