DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA DI TERAMO

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1 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA DI TERAMO Delibera CP n. CP del 29/05/2015 OGGETTO: SETTORE B7 - FINANZA-CONTABILITA' - Rinegoziazione dei Prestiti ordinari della Cassa Depositi e Prestiti S.p.a., ai sensi dell'art. 1 c. 430 della L. n. 190/2014. Provvedimenti. L'anno duemilaquindici, il giorno ventinove del mese di Maggio alle ore 15:35 nel Palazzo della Provincia, previa convocazione del Presidente della Provincia di Teramo, recapitata a tutti i Consiglieri nei modi e nei termini di legge e trasmessa, per conoscenza, al Sig. Prefetto ed ai Revisori dei Conti, si è riunito, in sessione Ordinaria, in prima convocazione, ed in seduta Pubblica il Consiglio Provinciale. Al momento della votazione risultano presenti e assenti i seguenti componenti: NOMINATIVI Carica Presenti Assenti DOMENICO DI SABATINO Presidente della Provincia Si BARBARA FERRETTI Vice Presidente Della Provincia Si GRAZIANO CIAPANNA Consigliere Si FLAVIANO DE VINCENTIIS Consigliere Si NICOLA DI MARCO Consigliere Si VINCENZO DI MARCO Consigliere Si FRANCO FRACASSA Consigliere Si TONIA PICCIONI Consigliere Si PIERGIORGIO POSSENTI Consigliere Si MAURO GIOVANNI SCARPANTONIO Consigliere SEVERINO SERRANI Consigliere Si MASSIMO VAGNONI Consigliere Si MAURIZIO VERNA Consigliere Si TOTALE 10 3 Presiede il Presidente della Provincia, Avv. DOMENICO DI SABATINO. Assiste il Segretario Generale, Dott. PASQUALE PAPA. Il Presidente, constatato e dato atto della validità del numero dei Consiglieri presenti, dichiara aperta la seduta alle ore 15:35. Il Consiglio, quindi, adotta la seguente deliberazione: Si

2 IL DIRIGENTE PREMESSO che: a seguito delle elezioni di secondo grado del Presidente e del Consiglio Provinciale del 12 ottobre 2014 è stato proclamato eletto, in data 13 ottobre 2014, alla carica di Presidente della Provincia di Teramo, l Avv. Domenico Di Sabatino; con nota del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie del 23/10/2014 avente ad oggetto Nota n. 1/2014. Legge 7 aprile 2014, n. 56. Chiarimenti in merito a talune problematiche sulle funzioni dei nuovi organi. riguardo all applicabilità delle disposizioni del D. Lgs. 267/2000 è stato chiarito che, sebbene l art. 51 della legge 56/2014 preveda espressamente: le province sono disciplinate dalla presente legge, troveranno applicazione, al fine di garantire la funzionalità complessiva del sistema di governo dell ente, anche nelle province quali enti di area vasta, le disposizioni del TUEL non incompatibili con la Legge, per quanto non disciplinato dalla stessa e dallo statuto ; come chiarito dallo stesso Ministero, nelle more dell entrata in vigore dello statuto e dei regolamenti ad esso relativi o riguardanti il funzionamento degli organi, in virtù del principio di continuità amministrativa, dovranno essere applicati statuto e regolamenti della precedente provincia, in quanto compatibili con la Legge; con Deliberazione del Presidente della Provincia n. 5 del 09/01/2015 esecutiva ai sensi di legge, è stato deliberato l esercizio provvisorio ai sensi dell art 163 del D.Lgs. 267/2000; il termine per la deliberazione del bilancio di previsione per l anno 2015 da parte degli enti locali, è stato ulteriormente differito al 30 luglio 2015 con Decreto del Ministero dell Interno del 13 maggio 2015, pubblicato in G.U. Serie Generale n. 115 del 20/05/2015; i numerosi tagli operati dallo Stato, nonché i contributi richiesti alle Province, dapprima con il D.L. 66/2014 e poi con la L. n. 190/2014, hanno colpito in modo particolare le stesse Province, determinando una situazione finanziaria preoccupante sui bilanci dell Ente al punto che le risorse per la continuazione dei servizi da erogare risultano al momento insufficienti; l art. 1 c. 430 della Legge n. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015) recita testualmente: In considerazione del processo di trasferimento delle funzioni di cui all articolo 1, comma 89, della legge 7 aprile 2014, n. 56, le province e le città metropolitane possono rinegoziare le rate di ammortamento in scadenza nell anno 2015 dei mutui che non siano stati trasferiti al Ministero dell economia e delle finanze in attuazione dell'articolo 5, commi 1 e 3, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, con conseguente rimodulazione del relativo piano di ammortamento anche in deroga alle disposizioni di cui al comma 2, lettera c), dell articolo 204 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n Gli oneri derivanti dall applicazione del presente comma restano a carico dell ente richiedente. ; è evidente, dunque, che tale operazione consentirebbe di reperire risorse aggiuntive che possono offrire un consistente ausilio, anche se non ancora determinante, alla elaborazione e definizione del bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2015; la Cassa Depositi e Prestiti S.p.a., con Circolare n del 15/04/2015, ha fornito agli enti interessati le indicazioni per la: Rinegoziazione dei prestiti concessi alle province ed alle città Pagina 1 di 12

3 metropolitane dalla Cassa depositi e prestiti società per azioni, ai sensi dell articolo 1, comma 430, della Legge 23 dicembre 2014, n ; i requisiti dei prestiti oggetto del programma di rinegoziazione sono definiti contestualmente dalle seguenti caratteristiche specificate nella suddetta circolare: a) Prestiti ordinari a tasso fisso, a tasso variabile e flessibili intestati a province e città metropolitane; b) con oneri interamente a carico dell Ente beneficiario; c) in ammortamento al 1 gennaio 2015, con debito residuo a tale data pari o superiore a ,00 euro. nella citata circolare viene specificato, altresì, che potranno essere rinegoziati anche prestiti oggetto di precedenti programmi di rinegoziazione attivati dalla stessa Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. successivamente alla trasformazione in società per azioni, ad esclusione di quelli rinegoziati con struttura indicizzata all inflazione italiana ai sensi della Circolare n del 29/04/2005, nonché quelli rinegoziati ai sensi del Decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze del 20/06/2003; per aderire alla rinegoziazione occorre aver approvato il bilancio di previsione per l esercizio 2015, passaggio che, in innumerevoli enti locali non è ancora avvenuto proprio per le tante incognite della finanza locale, ed è per questo che il Governo è in procinto di approvare un apposito decreto decreto enti locali, nel quale è stata inserita la possibilità di rinegoziare il debito anche per gli enti in esercizio provvisorio, nonché la possibilità di utilizzare i risparmi derivanti dal minor esborso annuale in linea capitale anche per la copertura di spese correnti; infatti, in base all art. 119 della Costituzione, le economie derivanti dal minor esborso annuale in linea capitale, conseguentemente alla rinegoziazione del debito, devono essere destinate necessariamente al finanziamento di spese d investimento o alla riduzione del debito, mentre i risparmi sugli interessi passivi non hanno alcun vincolo di destinazione e, quindi, possono essere destinate alla copertura di spese correnti; come previsto dalla stessa circolare, per i prestiti rinegoziati nel primo semestre non è previsto il pagamento di quote capitale nel 2015 e la quota interessi maturata nell anno da corrispondere in un unica soluzione a scelta dell Ente, al 31 dicembre 2015 ovvero al 1 febbraio 2016 sarà composta dalla quota interessi relativa alla rata in scadenza al 30 giugno 2015 prevista dal piano di ammortamento attualmente vigente, e dalla quota interessi maturata dal 1 luglio 2015 (incluso) al 31 dicembre 2015 (incluso) alle condizioni applicate al Prestito Rinegoziato; inoltre, nella citata circolare viene altresì stabilito che per i prestiti rinegoziati nel secondo semestre, non è previsto il pagamento della quota capitale relativa alla rata in scadenza al 31 dicembre 2015 e la relativa quota interessi prevista dal piano di ammortamento attualmente vigente sarà corrisposta, a scelta dell Ente, al 31 dicembre 2015 ovvero al 1 febbraio 2016; l art. 1 c. 539 della L. n. 190/2014 recita testualmente: All'articolo 204, comma 1, primo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, le parole: «e l 8 per cento, a decorrere dall anno 2012,» sono sostituite dalle seguenti: «l 8 per cento, per gli anni dal 2012 al 2014, e il 10 per cento, a decorrere dall anno 2015». ; la capacità di indebitamento della Provincia di Teramo, calcolata ad oggi secondo quanto disposto dall art. 204 del TUEL, rientra nel limite massimo fissato dalla norma stessa, ossia il 10% a partire dal 2015; Pagina 2 di 12

4 la stipula del Contratto di Rinegoziazione non costituisce novazione del rapporto obbligatorio di cui ai Prestiti Originari che restano pertanto confermati, per tutto quanto non espressamente modificato con il suddetto contratto di Rinegoziazione, secondo i termini e le condizioni di cui ai Prestiti Originari, incluse le originarie destinazioni degli stessi, che continuano ad essere regolati, per quanto compatibile, dal Decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica 7 gennaio 1998 e successive modifiche ed integrazioni, come successivamente modificato ed integrato, e dalle relative circolari recanti le istruzioni generali per l accesso al credito della CDP ovvero dai relativi contratti di prestito; al fine dunque di ridurre i costi complessivi delle rate nel corso del corrente esercizio e ridistribuire il debito in modo che sia più sostenibile per il bilancio dell Ente, si ritiene necessaria la rinegoziazione dei mutui elencati nell allegato A) al presente atto, da cui risultano n. 171 posizioni, determinando, per l anno 2015, un risparmio di ,50 in linea capitale e di ,01 relativamente alla quota interessi; le nuove rate semestrali dei prestiti rinegoziati saranno di importo costante, comprensive di quota capitale e quota interessi, a partire dal 30 giugno 2016 e fino alla nuova scadenza scelta dall Ente (con scadenza 30 giugno e 31 dicembre di ogni anno); la citata circolare 1282 conteneva un primo termine di scadenza per il completamento della procedura fissato al 22 maggio 2015 per il primo semestre 2015 e, indicativamente, al 26 ottobre 2015 per il secondo semestre, poi prorogato al 1 giugno 2015 per l adesione alle operazioni di rinegoziazione ed al 5 giugno 2015 per la ricezione della documentazione, il tutto disposto con avviso della Cassa Depositi e Prestiti datato 21/05/2015 e pubblicato sul relativo sito; stante l imminente approvazione del cosiddetto decreto enti locali, la stessa Cassa quasi sicuramente disporrà un rinvio dei termini per l intera operazione; la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con nota prot. n. 94-bis/GAB del 25/05/2015, nel ribadire quanto espressamente stabilito dalla richiamata circolare della Cassa, nonché dall avviso di proroga dei termini per aderire alla menzionata rinegoziazione, invita gli enti interessati, nelle more dell adozione di un provvedimento urgente in materia da parte del Governo, a predisporre fin da subito le procedure e gli atti necessari in modo che, all entrata in vigore del citato provvedimento, si possa procedere al perfezionamento della richiesta di adesione nel rispetto della tempistica prevista per l intera operazione; la scadenza per procedere alla richiesta di rinegoziazione dei mutui è attualmente fissata, come sopra riportato, al 1 giugno 2015 per l adesione alle operazioni di rinegoziazione ed al 5 giugno 2015 per la ricezione della documentazione e, dunque, si è in presenza di termini molto ristretti, considerati i quali, potrebbe non essere più possibile, per l Ente, convocare regolarmente il Consiglio Provinciale, unico organo deputato, ai sensi dell art. 42 del TUEL e s.m.i., a decidere in merito all operazione di che trattasi; PROPONE AL CONSIGLIO PROVINCIALE 1. di aderire alla proposta della CDP come da circolare N del 15/04/2015 e procedere alla rinegoziazione dei n. 171 mutui elencati nella tabella di all allegato A) al presente atto, parte integrante e sostanziale, individuando il 1 febbraio 2016 come data per corrispondere gli interessi dell anno 2015, subordinando tale rinegoziazione all emanazione di apposita normativa che permetta la possibilità di rinegoziare il debito anche per gli enti in esercizio provvisorio; Pagina 3 di 12

5 2. di autorizzare il Dirigente del Settore B7 dell Ente alla sottoscrizione del contratto di rinegoziazione dei prestiti, corredato dalle nuove delegazioni di pagamento da notificare al Tesoriere; 3. nelle more dell approvazione dell apposito decreto da parte del Governo, di dare atto, fin d ora che, qualora il suddetto Decreto lo preveda, i risparmi della quota capitale, derivanti dall operazione di rinegoziazione e quantificati in ,50, siano destinati al finanziamento delle spese correnti del redigendo bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2015, come pure le stesse economie derivanti dal minor esborso degli interessi passivi, quantificate in ,01, siano anch esse destinate alla copertura delle medesime spese correnti; 4. di riservarsi l adozione di un successivo atto necessario a formalizzare l intera operazione di rinegoziazione, qualora ciò venga disposto espressamente da intervenute variazioni normative. Pagina 4 di 12

6 Al primo appello effettuato dal Segretario Generale alle ore 15,35 risultano presenti n. 10 consiglieri e assenti n. 3 (Di Marco Vincenzo, Piccioni Tonia e Severino Serrani); Constatata la presenza del numero legale, il Presidente del Consiglio dà inizio ai lavori; IL CONSIGLIO PROVINCIALE RITENUTA la propria competenza ai sensi dell art. 42 del D. Lgs. n. 267 del 18/08/2000, nonché ai sensi della L. n. 56/2014; VISTA la su estesa proposta; UDITO l intervento del Presidente Di Sabatino che invita la Dott. Cozzi a relazionare; UDITA la relazione del Dirigente del Settore Finanza e Contabilità Dott. Daniela Cozzi; UDITO l intervento del Consigliere Possenti che annuncia voto favorevole del Gruppo la La Casa dei Comuni ; UDITO l intervento del Consigliere Fracassa che dichiara la disponibilità a consentire all Ente di poter chiudere il Bilancio 2015 considerate le difficoltà finanziarie esistenti; chiede poi di portare all attenzione del Consiglio Provinciale la vicenda del Ponte di Castellalto; UDITA la replica del Presidente che assicura una prossima discussione in Consiglio Provinciale sul Ponte di Castellalto; DATO ATTO che il contenuto degli interventi del Presidente e dei Consiglieri sarà depositato agli atti del verbale della seduta odierna ad avvenuta trascrizione della registrazione; VISTO il vigente Statuto dell Ente; VISTO il parere favorevole della II Commissione Consiliare competente; VISTO il D.Lgs n. 267, recante Testo unico delle leggi sull Ordinamento degli Enti Locali ; VISTA la legge 56/2014 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il vigente Regolamento di contabilità dell Ente; VISTO il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal dirigente del Settore B 7; PER le motivazioni di cui in premessa si procede alla votazione; Pagina 5 di 12

7 Con voti unanimemente favorevoli, espressi nei modi di legge da 10 Consiglieri presenti e votanti DELIBERA di aderire alla proposta della CDP come da circolare N del 15/04/2015 e procedere alla rinegoziazione dei n. 171 mutui elencati nella tabella di all allegato A) al presente atto, parte integrante e sostanziale, individuando il 1 febbraio 2016 come data per corrispondere gli interessi dell anno 2015, subordinando tale rinegoziazione all emanazione di apposita normativa che permetta la possibilità di rinegoziare il debito anche per gli enti in esercizio provvisorio; di autorizzare il Dirigente del Settore B7 dell Ente alla sottoscrizione del contratto di rinegoziazione dei prestiti, corredato dalle nuove delegazioni di pagamento da notificare al Tesoriere; nelle more dell approvazione dell apposito decreto da parte del Governo, di dare atto, fin d ora che, qualora il suddetto Decreto lo preveda, i risparmi della quota capitale, derivanti dall operazione di rinegoziazione e quantificati in ,50, siano destinati al finanziamento delle spese correnti del redigendo bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2015, come pure le stesse economie derivanti dal minor esborso degli interessi passivi, quantificate in ,01, siano anch esse destinate alla copertura delle medesime spese correnti; di riservarsi l adozione di un successivo atto necessario a formalizzare l intera operazione di rinegoziazione, qualora ciò venga disposto espressamente da intervenute variazioni normative. Con successiva votazione, stante l urgenza di provvedere, con voti favorevolmente unanimi espressi nei modi di legge, dai 10 Consiglieri presenti e votanti, il Consiglio Provinciale dichiara a norma dell art. 134, comma 4, del D. Lgs , n 267 il presente provvedimento immediatamente eseguibile ad ogni effetto di legge. UDITO il Consigliere Scarpantonio che chiede il rinvio, dei punti n. 2,3,4, dell odierno Ordine del Giorno per necessità di approfondimento; POSTO a votazione il rinvio suesposto ottiene il voto favorevolmente unanime dei 10 consiglieri presenti e votanti. Pagina 6 di 12

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14 Oggetto: SETTORE B7 - FINANZA-CONTABILITA' - Rinegoziazione dei Prestiti ordinari della Cassa Depositi e Prestiti S.p.a., ai sensi dell'art. 1 c. 430 della L. n. 190/2014. Provvedimenti. Pareri espressi dai responsabili dei Servizi ai sensi dell'art. 49, 1 comma del Decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000 Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali: Parere sulla regolaritá tecnica: Positivo Teramo, lì 29/05/2015 Il Responsabile f.to DANIELA COZZI Parere sulla regolaritá contabile: Positivo Teramo, lì 29/05/2015 Il Responsabile f.to DANIELA COZZI

15 Il presente processo verbale, previa lettura, è stato approvato e firmato a termine di legge. Il Presidente della Provincia f.to Avv. DOMENICO DI SABATINO Il Segretario Generale f.to Dott. PASQUALE PAPA Certificato di pubblicazione Copia della presente deliberazione è stata pubblicata all Albo Pretorio di questa Provincia, dove rimarrà affissa per 15 gg. consecutivi, dal giorno 09/06/2015 Teramo, lì 09/06/2015 Il Segretario Generale f.to Dott. PASQUALE PAPA Certificato di esecutivitá La presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art.134, comma 4, del D.lgs. n. 267/2000. Teramo, lì 29/05/2015 Il Segretario Generale f.to Dott. PASQUALE PAPA Certificato di avvenuta pubblicazione Si attesta che la presente deliberazione è stata affissa all albo pretorio per 15 giorni consecutivi dal 09/06/2015 al 23/06/2015 Teramo, lì Il Segretario Generale f.to Dott. PASQUALE PAPA