PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 6 NOVEMBRE 2012 N. 190

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1 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 6 NOVEMBRE 2012 N INFORMAZIONI GENERALI L attuazione della Legge 6 novembre 2012 n. 190, attraverso l adozione del presente piano, avviene nel rispetto del DPR 31 agosto 1972 n. 670 e relative norme di attuazione. Ai sensi dell art. 7, comma 1, della Legge 6 novembre 2012 n. 190, il Responsabile della prevenzione della corruzione è il direttore dell A.P.S.P. Dott. Luca Nicolelli. La dimensione estremamente ridotta degli uffici amministrativi della Casa di Riposo pone un serio limite, praticamente insuperabile, all efficacia di un qualsivoglia Piano per la prevenzione della corruzione, in quanto: - il Direttore risulta essere l unico dirigente presente in organico; - il Direttore è quindi l unica persona che può essere nominata Responsabile della prevenzione della corruzione, senza alcuna possibilità di rotazione dell incarico; - il Direttore è anche l organo di decisione per quanto riguarda tutti gli aspetti gestionali, pur nel rispetto degli indirizzi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione della ; - il Direttore è anche il responsabile della trasparenza, cui compete cioè l onere di dare attuazione al principio di accessibilità totale alle informazioni che riguardano l organizzazione nelle modalità stabilite dalla Legge Regionale 29 ottobre 2014 n.10; - vi è quindi praticamente totale coincidenza in un unica persona delle funzioni di decisore e di controllore nelle attività con rischio elevato di corruzione. Il problema dell unico dirigente è comune ad altre Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona. Sono stati quindi presi contatti con le altre due APSP delle Valli di Fiemme e Fassa per valutare la possibilità di affidare l incarico di responsabile della prevenzione della corruzione a rotazione sulle tre strutture. Il presente piano triennale è quindi volutamente essenziale, e sarà modificato ed aggiornato non appena si riuscirà a trovare una soluzione al problema di coincidenza di figura tra decisore e controllore.

2 2 ATTIVITÀ CON RISCHIO DI CORRUZIONE 2.1 Attività con rischio elevato di corruzione - Procedure di scelta del contraente per lavori, servizi e forniture - Procedure di scelta del contraente per fitti, locazioni e alienazioni del patrimonio immobiliare - Concessione di contributi e facilitazioni ad associazioni diverse per finalità statutarie - Selezione di personale - Progressioni di carriera del personale dipendente Servizio coinvolto: Direttore Per quanto riguarda le procedure di scelta del contraente per lavori, servizi e forniture sopra i 1.000,00 euro si utilizzano sempre i mercati elettronici provinciali (piattaforma Mercurio MePAT) e nazionali (MePA), così come previsto dalla normativa vigente, anche al fine di garantire piena tracciabilità d azione. Tutti i relativi provvedimenti di affidamento sono resi pubblici sul sito istituzionale dell Ente in versione integrale. I dati relativi ai pagamenti sono inoltre comunicati all Osservatorio Provinciale dei Lavori Pubblici e delle Concessioni, presso il quale è possibile fare la ricerca di tutti i contratti aggiudicati dalla Casa di Riposo Giovanelli. I dati in formato XML sono disponibili presso detto portale Per quanto riguarda le procedure di scelta del contraente per fitti e locazioni degli appartamenti di proprietà della, essendovi in questo momento grande disponibilità di alloggi sfitti ed a prezzi estremamente bassi, risulta poco verosimile l occasione di corruttela. Dimostrazione del fatto è che, in caso di termine del contratto di locazione, non è facile trovare un nuovo inquilino. Per quanto riguarda invece la scelta del contraente per fitti di terreni, gli importi annuali sono talmente esigui (mediamente meno di 10 euro all anno per terreno) che anche in questo caso risulta poco verosimile l occasione di corruttela Al momento non vi sono finalità statutarie che prevedono la concessione di contributi e facilitazioni. Di conseguenza non vi è al momento occasione di corruttela Le procedure di selezione del personale sono rigidamente disciplinate dal Regolamento del Personale. Sul sito istituzionale sono messi a disposizione i documenti relativi a tutte le procedure concorsuali e selettive sia in essere sia archiviate. Ogni componente della commissione d esame rilascia debita dichiarazione di assenza di incompatibilità, di legami di parentela o affinità con i candidati Le procedure di carriera del personale dipendente sono disciplinate dal Contratto Collettivo Provinciale di Lavoro Comparto Enti Locali area non dirigenziale. Essendo comunque al momento totalmente bloccate, risulta praticamente impossibile l occasione di corruttela.

3 2.2 Attività con rischio non elevato di corruzione - Procedure di accesso a servizi a regime residenziale Ufficio coinvolto: Ufficio Amministrativo Coordinatore dei Servizi L accesso a servizi a regime residenziale per anziani non autosufficienti viene gestito mediante procedure regolamentate dalla Provincia Autonoma di Trento e gestite dall Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) di Trento. L accesso a servizi a regime residenziale per anziani autosufficienti viene gestito mediante graduatoria in cui sono inseriti i richiedenti in ordine cronologico di ricezione della relativa domanda. L attività è comunque residuale rispetto alla attività complessiva dell Ente. Anche l accesso a servizi a regime residenziale non gestiti dall APSS (anziani non autosufficienti in r egime c.d. privatistico ovvero anziani autosufficienti) è residuale rispetto alla attività complessiva dell Ente. Sia per i servizi a regime residenziale per autosufficienti sia per quelli a regime privatistico non sono presenti graduatorie per l accesso a tali servizi che evidenzino significative richieste e pertanto risulta poco verosimile l occasione di corruttela. 3 REVISIONE DEI PROCESSI DECISIONALI CONNESSI ALLE ATTIVITÀ DI CUI AL PUNTO Revisione dei regolamenti Il Responsabile anticorruzione, entro il 31 dicembre di ogni anno, provvederà a valutare la necessità di revisione dei seguenti regolamenti aziendali, proponendo in caso di necessità / opportunità al Consiglio di Amministrazione eventuali modifiche od integrazioni tese a diminuire il rischio di corruzione nei processi decisionali: - Regolamento di organizzazione - Regolamento per i contratti - Regolamento di contabilità - Regolamento del Personale - Regolamento per l individuazione delle forme di partecipazione e collaborazione con i Rappresentanti dell attività assistenziale, nonché dei loro familiari 3.2 Rappresentazione grafica dei processi decisionali Considerato quanto sopra indicato alla sezione 2, il Responsabile anticorruzione, qualora dovesse

4 procedere alla revisione dei regolamenti di cui al punto 3.1, potrà elaborare una rappresentazione grafica dei processi decisionali a rischio elevato di corruzione (punto 2.1), ove evidenziare le eventuali fasi maggiormente a rischio di corruzione e le eventuali azioni da attivare per una maggiore trasparenza dell azione amministrativa. 4 RENDICONTAZIONE AL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE 4.1 Rendicontazione a richiesta Su semplice richiesta del Responsabile anticorruzione, il personale di ciascun servizio è tenuto a fornire informazioni su qualunque atto rientrante tra le attività a elevato rischio di corruzione (punto 2.1). 4.2 Rendicontazione periodica Il Consiglio di Amministrazione della può, con cadenza annuale, chiedere al responsabile anticorruzione una rendicontazione delle attività a rischio elevato di corruzione (punto 2.1), anche al fine di monitorare il rispetto dei termini previsti per la conclusione dei procedimenti nonché eventuali legami di parentela o affinità con i contraenti o con gli interessati dai procedimenti. 5 TRASPARENZA Il principio della trasparenza va inteso come accessibilità totale alle informazioni che riguardano l organizzazione e l attività della Casa di Riposo, così come affermato con decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33. Sul sito istituzionale della Casa di Riposo, nella sezione denominata Amministrazione trasparente sono pubblicati i dati e le informazioni in conformità a quanto disposto dagli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, previsti dall art. 1, comma 35 della Legge 6 novembre 2012, n.190. Gli stessi sono strutturati come previsto dall Allegato 1 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n.33. L art.3 della L.R. 2 maggio 2013 ha previsto che la Regione, in relazione alla peculiarità del proprio ordinamento adegua la propria legislazione agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni individuati dalla legge 6 novembre 2012 n. 190, secondo quanto previsto dall articolo 2 del decreto legislativo 16 marzo 1992 n.266. Il predetto adeguamento riguarda anche gli enti pubblici a ordinamento regionale, quindi anche la Casa di Riposo

5 Giovanelli. Con la Legge Regionale 29 ottobre 2014, n.10, pubblicata nel supplemento n.1 al Bollettino Ufficiale della Regione n.44 del 4 novembre 2014, è stato effettuato l adeguamento della legislazione regionale agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni previsti dalla Legge 190/2012. Gli obblighi previsti dalla L.R. 10/2014 decorrono dal 18 maggio Il Direttore è il responsabile dell aggiornamento dei dati ivi contenuti. 6 ROTAZIONE DEGLI INCARICHI Come già specificato in premessa e come si evince dall organigramma allegato, risulta impossibile applicare il principio della rotazione degli incarichi a fini di prevenzione della corruzione essendovi un unico dirigente. 7 FORMAZIONE DEL PERSONALE Per la formazione si dovrà prevedere apposito corso di approfondimento in materia di reati contro la pubblica amministrazione, i cui destinatari saranno gli addetti dell ufficio amministrativo ed il coordinatore dei servizi. 8 AGGIORNAMENTO DEL PIANO Il presente piano viene aggiornato entro il 31 gennaio di ogni anno. Ulteriori aggiornamenti potranno avere cadenza più ravvicinata in occasione di integrazioni normative sulla materia. Tesero, 29 gennaio 2016 F.to IL DIRETTORE Luca Nicolelli F.to IL PRESIDENTE Diego Canal Approvato con determinazione del Presidente n.1/2016 del 29 gennaio 2016

6 ORGANIGRAMMA Allegato al Piano triennale anticorruzione Consiglio di Amministrazione Presidente Direttore Servizio Amministrazione Medico coordinatore sanitario Coordinatrice dei servizi Servizio qualità e formazione Servizio Animazione Servizio infermieristico Coordinatori di nucleo Servizio Cucina Servizio Lavanderia Servizio Fisioterapia Servizio assistenza ai piani Servizio Refettorio Servizio Manutenzione Servizio Pulizie

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