EDiSU ENTE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO PAVIA. Deliberazione n. 1 Seduta del 30 gennaio 2018
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1 EDiSU ENTE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO PAVIA Deliberazione n. 1 Seduta del 30 gennaio 2018 ATTO DELIBERATIVO del Consiglio di Amministrazione Paolo Benazzo Delegato del Rettore Presente Luigi Rinaldi Rappresentante docenti Ass.Gius. Alessandro Greco Rappresentante docenti Presente Marina Buffoli Rappresentante studenti Ass.Gius. Vincenzo Oriti Rappresentante studenti Presente Il Consiglio è validamente costituito. Presiede: Paolo Benazzo, Presidente. Con l'assistenza del Segretario: Carlo Grignani, Direttore Amministrativo. Partecipa il Revisore Unico dei Conti: Maurizio Losi. Oggetto: "Piano di prevenzione della corruzione" triennio
2 Il Consiglio di Amministrazione dell'ente per il Diritto allo Studio Universitario dell'università di Pavia - Premesso che con la Legge 6 novembre 2012 n.190 ai sensi del comma 34 dell'articolo 1 le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad adottare specifici provvedimenti volti a prevenire e reprimere fenomeni di corruzione ed illegalità nel proprio operato; - Richiamato l'articolo 1 comma 8 della citata Legge che pone in carico all'organo di indirizzo politico l'adozione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione predisposto dal Responsabile a ciò designato; - Visto il Decreto del Presidente dell'ente n.90 del 27 marzo 2013 con cui il dott. Carlo Grignani è stato nominato Responsabile della prevenzione della corruzione nell'edisu; - Vista la proposta di Piano Triennale 2018/2020; - Assunto il parere del Direttore Amministrativo che attesta la legittimità e la correttezza contabile del presente provvedimento; con voti unanimi espressi nelle forme di legge delibera 1. Di adottare il "Piano di Prevenzione della Corruzione Triennio 2018/2020" allegato alla presente delibera. 2. Di incaricare il dott. Carlo Grignani, Responsabile dell'attuazione del Piano, di provvedere affinché sia trasmesso agli uffici dell'ente e agli Organi competenti. 3. Di incaricare il Direttore Amministrativo affinché provveda ad organizzare uno specifico corso di 1
3 formazione in materia di anticorruzione per i dipendenti incaricati di Posizione Organizzativa e gli Economi dei Collegi. IL SEGRETARIO F.to C.Grignani IL PRESIDENTE F.to P.Benazzo Il documento firmato in originale è agli atti dell'amministrazione 2
4 Allegato alla delibera n. 1 del 30 gennaio 2018 "PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE TRIENNIO " ******* Articolo 1 Premessa Il Piano contiene le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione nell ambito delle attività istituzionali dell EDiSU ed è redatto ispirandosi alle Linee guida predisposte dal Dipartimento della Funzione Pubblica. In particolare: a) individua le aree di attività amministrativa maggiormente esposte al rischio della corruzione; b) promuove attività di formazione per i dipendenti addetti alle aree a più elevato rischio; c) definisce i criteri di rotazione dei funzionari compatibilmente con la struttura organizzativa dell Ente; d) monitora i tempi per la conclusione dei procedimenti amministrativi; e) assicura l accesso agli atti e adeguate forme di pubblicità connesse alle attività delle aree a rischio. Il Piano è stato redatto conformemente alle disposizioni legislative contenute nel D. Lgs. 14 marzo 2013 n.33; nella legge 6 novembre 2012, n. 190; nel DPR 7 aprile 2000, n. 118; nel D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165; nel D. Lgs. 7 marzo 2005 n.82; nel D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163; nel D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150; nella Legge 18 giugno 2009 n.69; nel D.Lgs. 25 maggio 2016 n.97 coordinate con le procedure 1
5 codificate dal Manuale del Sistema di Gestione della Qualità adottato dall Ente nella stesura del 2008 e successivi aggiornamenti. Articolo 2 Aree, Uffici ed attività particolarmente esposte a tentativi di corruzione. 1. Le Aree e gli Uffici dell Ente a cui competono attività individuate a rischio di corruzione così come previste dal comma 16 dell articolo 1 della Legge 190/2012 sono le seguenti: A) Direzione; B) Area servizi amministrativi tecnici : Ufficio Risorse Umane e finanziarie (Ufficio Personale e Ufficio Contabilità), Ufficio Tecnico, Ufficio Provveditorato; C) Area Servizi agli studenti : Ufficio Benefici economici. 2. Le attività maggiormente esposte al rischio della corruzione sono le seguenti: a) procedure di scelta del contraente per l affidamento di lavori, forniture e servizi per il fabbisogno dell ente; b) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi e in genere benefici economici all utenza istituzionale; c) procedure per l assunzione di personale e progressioni di carriera dei dipendenti. Articolo 3 La prevenzione nelle attività della Direzione. Il Direttore, in quanto nominato Responsabile dell attuazione del Piano, sovraintende e monitora tutte le attività a rischio di corruzione. Relaziona annualmente al presidio degli obblighi di anticorruzione e promuove procedure le più appropriate per selezionare e formare il 2
6 personale destinato ad operare nelle aree più esposte a tentativi di corruzione. Articolo 4 La prevenzione nelle attività dell Ufficio Provveditorato Area Servizi amministrativi tecnici. L Ufficio Provveditorato sovraintende le seguenti attività a rischio di corruzione: a) Gestione mezzi di trasporto (ECO P003); b) Gestione acquisto vestiario (ECO P004); c) Gestione servizi di lavanderia (ECO P006); d) Gestione promozione pubblicitaria (ECO P008); e) Gestione spese per servizi informatizzati e meccanizzati (ECO P009); f) Gestione spese per affitto locali (ECO P010); g) Gestione spese per pulizia locali sede (ECO P011); h) Gestione spese per assicurazioni (ECO P013); i) Gestione spese per servizi di vigilanza (ECO P014); l) Gestione spese per servizi di pulizia nei Collegi/Residenze (COLL P013); m) Gestione gare di appalto per fabbisogno mense universitarie (RIST P011). Misure di prevenzione da adottare da parte del Responsabile del procedimento: a) applicazione rigorosa delle procedure così come codificate dal Manuale di Qualità adottato dall Ente; b) applicazione delle procedure di selezione dei contraenti ex D. Lgs. 56/2017 e Regolamenti interni dell Ente; c) pubblicazione sul sito web dell indizione e dell esito delle gare per l affidamento di forniture e servizi per il fabbisogno dell Ente; 3
7 d) indicazione e monitoraggio dei tempi di ciascuna fase del procedimento e del nominativo del Responsabile del procedimento; e) uso della modulistica predisposta per la corretta gestione degli ordinativi. Articolo 5 La prevenzione nelle attività dell Ufficio Tecnico Area Servizi amministrativi tecnici. L Ufficio Tecnico sovraintende le seguenti attività a rischio di corruzione: a) Gestione gare manutenzioni (TEC P001, P002, P003). Misure di prevenzione da adottare da parte del Responsabile del procedimento: a. applicazione rigorosa delle procedure così come codificate dal Manuale di Qualità adottato dall Ente; b. applicazione delle procedure di selezione dei contraenti ex D. Lgs. 56/2017 e Regolamenti interni dell Ente; c. pubblicazione sul sito web dell indizione e dell esito delle gare per l affidamento di lavori, forniture e servizi per il fabbisogno dell Ente; d. indicazione e monitoraggio dei tempi di ciascuna fase del procedimento e del nominativo del Responsabile del procedimento; e. uso della modulistica predisposta per la corretta gestione degli ordinativi. Articolo 6 La prevenzione nelle attività dell Ufficio Contabilità e Gestione finanziaria Area Servizi amministrativi tecnici. L Ufficio Personale sovraintende le seguenti attività a 4
8 rischio di corruzione: a) Gestione assunzione del personale - concorso pubblico (PERS P001); b) Gestione assunzione del personale mobilità intercompartimentale (PERS P002); c) Gestione concorsi interni (PERS P003); d) Gestione concessione sussidi ex L.R. 54/76 (PERS - P019). Misure di prevenzione da adottare da parte del Responsabile del procedimento: a) applicazione rigorosa delle procedure così come codificate dal Manuale di Qualità adottato dall Ente; b) pubblicazione sul sito web dell Ente dell indizione dei concorsi e delle prove selettive del personale nonché delle progressioni di carriera dei dipendenti; c) indicazione e monitoraggio dei tempi di ciascuna fase del procedimento e del nominativo del Responsabile del procedimento; d) uso della modulistica predisposta per il corretto inoltro delle domande di partecipazione alle selezioni. L Ufficio Contabilità e gestione finanziaria sovraintende le seguenti attività a rischio di corruzione: a) Gestione Entrate (RAG P001); b) Gestione Uscite (RAG P002); c) Gestione fondi economali (RAG P017). Misure di prevenzione da adottare da parte del Responsabile del procedimento: a) applicazione rigorosa delle procedure così come codificate dal Manuale di Qualità adottato dall Ente; b) indicazione e monitoraggio dei tempi di ciascuna fase 5
9 del procedimento e del nominativo del Responsabile del procedimento; c) uso della modulistica predisposta per la corretta gestione dei procedimenti. Articolo 7 La prevenzione nelle attività dell Ufficio Benefici Economici Area Servizi agli studenti. L Ufficio Benefici Economici sovraintende le seguenti attività a rischio di corruzione: a) Gestione richiesta ammissione ai Collegi e Residenze (BEN EC P001); b) Richiesta Borsa di studio (BEN EC P002); c) Integrazioni Borsa di Studio (BEN EC P003); d) Borsa di Studio Straordinaria ( BEN EC P004); e) Contributi Straordinari (BEN EC P006). Misure di prevenzione da adottare da parte del Responsabile del procedimento: a) applicazione rigorosa delle procedure così come codificate dal Manuale di Qualità adottato dall Ente; b) indicazione e monitoraggio dei tempi di ciascuna fase del procedimento e del nominativo del Responsabile del procedimento; c) uso della modulistica predisposta per la corretta gestione dei procedimenti; d) pubblicazione ed aggiornamento sul sito web alla apposita sezione degli elenchi dei beneficiari delle provvidenze di natura economica. 6
10 Articolo 8 Compiti del Responsabile della prevenzione della corruzione. Il Responsabile della prevenzione della corruzione, nominato tra i dirigenti amministrativi di ruolo dell Ente ai sensi dell articolo 1 comma 7 della Legge 6 novembre 2012 n. 190, ha il compito di: a) proporre il Piano triennale della prevenzione e gli eventuali aggiornamenti entro il 31 marzo di ogni anno; b) presentare entro il mese di aprile di ogni anno una relazione sullo stato di attuazione del piano; c) sottoporre a riesame, allo scadere del triennio di riferimento del Piano, le assegnazioni dei funzionari agli Uffici particolarmente esposti a tentativi di corruzione disponendone motivatamente la rotazione; d) proporre adeguati programmi di formazione per il personale assegnato agli Uffici sopraelencati all Articolo 1 punto 1; e) trasmettere al personale il Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni di cui all articolo 1 comma 44 della Legge 190/2012; f) informare le competenti Autorità di tentativi di corruzione nei confronti dei Responsabili degli Uffici dell Ente appurata la veridicità dei fatti denunciati. Articolo 9 Compiti dei Responsabili degli Uffici. I responsabili degli Uffici di cui al precedente Articolo 2 punto 1 hanno il compito di: a) osservare le misure di prevenzione adottate dal Piano anticorruzione; b) astenersi dal partecipare alla istruzione di 7
11 procedimenti amministrativi qualora ricorrano i casi di incompatibilità previsti dall articolo 6 bis della Legge 241/1990 e dal Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni; c) segnalare al Responsabile della prevenzione della corruzione eventuali condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro; d) curare la pubblicazione sul sito web dell Ente delle informazioni attinenti le procedure di scelta dei contraenti ed in particolare quelle contenute nel comma 32 dell articolo 1 della Legge 190/2012. Articolo 10 Obblighi di pubblicità e trasparenza Il perseguimento degli obblighi di pubblicità e trasparenza è assicurato mediante: 1) l adozione e l attuazione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità ai sensi del D. Lgs. 150/2009; 2) pubblicazione sul sito dell Ente e l aggiornamento: a) della Carta dei servizi ; b) dei dati informativi sull organizzazione e sui procedimenti; c) del curriculum e della retribuzione della dirigenza; d) del curriculum e della retribuzione dei titolari di posizione organizzativa; e) del curriculum e della indennità dei componenti il consiglio d amministrazione; f) del curriculum e dei compensi dei revisori dei conti; g) dei tassi di assenza del personale; h) del Contratto decentrato integrativo ; 8
12 i) degli incarichi retribuiti a soggetti esterni all ente; l) degli incarichi retribuiti e non retribuiti a propri dipendenti autorizzati dall ente; m) dei dati sulla tempistica dei pagamenti; n) dell albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica; o) dei dati attinenti gli appalti pubblici con le modalità di cui al comma 32 dell articolo 1 della Legge 190/2012; p) il monitoraggio dei tempi dei procedimenti; q) dei dati concernenti la dotazione organica e il costo del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; r) dei bandi di concorso; s) del bilancio preventivo e consuntivo. Articolo 11 Le attività di formazione del personale Il Responsabile della prevenzione della corruzione propone annualmente, all interno del Programma di formazione del personale, specifiche attività formative riferite alle attività a rischio di corruzione rivolte prioritariamente ai dipendenti in servizio agli Uffici di cui al precedente Articolo 2 punto 1. Articolo 12 Norme finali I dipendenti dell Ente attestano al momento dell assunzione o, per coloro già in servizio, con cadenza periodica la piena conoscenza e la presa d atto delle norme contenute nel Piano triennale di prevenzione della corruzione sottoscrivendone copia da inserire nel fascicolo personale. 9
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