Si allega per le delegazioni la versione declassificata del documento in oggetto.

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1 Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 giugno 2015 (OR. en) 10817/10 DCL 1 DECLASSIFICAZIONE del documento: data: 8 giugno 2010 nuovo status: Oggetto: ST 10817/10 Pubblico FREMP 27 JAI 523 COHOM 153 COSCE 17 Decisione del Consiglio che autorizza la Commissione a negoziare l'accordo di adesione dell'unione europea alla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali Si allega per le delegazioni la versione declassificata del documento in oggetto. Il testo del presente documento è identico a quello della versione precedente /10 DCL 1 lui DG F 2 A IT

2 CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 8 giugno 2010 (11.06) (OR. en) 10817/10 FREMP 27 JAI 523 COHOM 153 COSCE 17 RISULTATI DEI LAVORI del: Consiglio in data: 4 giugno 2010 n. doc. prec.: 10602/10 FREMP 26 JAI 512 COHOM 146 COSCE 16 Oggetto: Decisione del Consiglio che autorizza la Commissione a negoziare l'accordo di adesione dell'unione europea alla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali Il Consiglio "Giustizia e affari interni" ha esaminato il dossier summenzionato durante la sessione del ed ha adottato il testo della decisione del Consiglio e quello delle direttive di negoziato che figurano negli allegati I e II ai presenti risultati dei lavori, fatto salvo l'esame linguistico dei testi. Le dichiarazioni inserite nel processo verbale del Consiglio figurano nell'allegato III /10 don/don/sp 1 DG H 2B IT

3 ALLEGATO I Progetto di DECISIONE DEL CONSIGLIO che autorizza la negoziazione dell'accordo di adesione dell'unione europea alla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto l'articolo 6 del TUE e il relativo protocollo n. 8, vista la raccomandazione della Commissione, considerando che l'unione europea deve aderire alla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, DECIDE: Articolo 1 È autorizzato l'avvio di negoziati, a nome dell'unione europea, volti a concludere con le parti contraenti della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (qui di seguito "convenzione") un accordo di adesione dell'unione europea a tale convenzione /10 don/don/sp 2 ALLEGATO I DG H 2B IT

4 Articolo 2 La Commissione è designata negoziatore dell'unione. Articolo 3 La Commissione conduce i negoziati in consultazione con il Gruppo "Diritti fondamentali, diritti dei cittadini e libera circolazione delle persone" quale comitato speciale designato dal Consiglio a norma dell'articolo 218, paragrafo 4 del TFUE. La Commissione informa periodicamente il comitato speciale dell'andamento dei negoziati e gli trasmette immediatamente tutti i documenti negoziali. Articolo 4 I negoziati sono condotti conformemente alle direttive di negoziato riportate in allegato. Articolo 5 Data la specificità dovuta al fatto che tutti gli Stati membri sono anche parti contraenti della convenzione, gli Stati membri presenti ai negoziati sostengono, in conformità all'articolo 4, paragrafo 3 del TUE e nel pieno rispetto reciproco, il negoziatore dell'unione nell'adempimento dei compiti derivanti dal trattati. Articolo 6 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Articolo 7 La Commissione è destinataria della presente decisione /10 don/don/sp 3 ALLEGATO I DG H 2B IT

5 Direttive di negoziato ALLEGATO II Principi generali 1. L'Unione dovrà negoziare la conclusione di un accordo di adesione con le parti contraenti della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (qui di seguito "convenzione"). L'accordo dovrà contenere disposizioni che garantiscano la certezza del diritto quanto alle modalità di funzionamento della convenzione nel caso specifico dell'unione europea quale entità avente capacità giuridica propria e dotata di poteri autonomi accanto a tutti i suoi Stati membri. I negoziati saranno condotti conformemente all'articolo 6 del TUE e al protocollo n. 8 relativo all'articolo 6 del TUE. Nei limiti del contesto normativo fissato dal diritto primario, l'adesione dovrà rispondere ai cinque principi fondamentali seguenti che saranno ripresi, ove necessario, nell'accordo di adesione: a) l'adesione non inciderà né sulle competenze dell'unione né sulle attribuzioni delle sue istituzioni, organi o organismi; particolare attenzione dovrà essere prestata alla ripartizione delle competenze tra l'ue e i suoi Stati membri e alla competenza della Corte di giustizia dell'unione europea nonché al mantenimento del diritto dell'unione e del suo ordinamento giuridico unico (principio di neutralità rispetto alle competenze dell'unione); b) le caratteristiche sostanziali e procedurali del sistema della convenzione dovranno essere preservate anche rispetto all'unione nella misura quanto più ampia e compatibile con i principi di cui alle lettere a) e da c) a e) (principio di preservazione del sistema della convenzione). Ove l'unione europea ritenga necessario dettare norme speciali, si dovrà assicurare che queste non alterino il carattere essenziale del sistema della convenzione; 10817/10 don/don/sp 4 ALLEGATO II DG H 2B IT

6 c) l'adesione non dovrà pregiudicare gli obblighi degli Stati membri ai sensi della convenzione e dei relativi protocolli, né le riserve da essi formulate o le misure da essi adottate in deroga agli stessi (principio di neutralità rispetto agli obblighi degli Stati membri); d) gli organi del Consiglio d'europa competenti per l'applicazione della convenzione, ovvero la Corte europea dei diritti dell'uomo (qui di seguito "CEDU) e il Comitato dei Ministri, non dovranno essere chiamati a interpretare nemmeno implicitamente né in via incidentale il diritto dell'unione e in particolare le norme relative alle attribuzioni delle istituzioni e degli organi dell'unione e al contenuto e alla portata degli obblighi degli Stati membri ai sensi del diritto dell'unione (principio di interpretazione autonoma del diritto dell'unione). Questo principio lascia impregiudicata la competenza della CEDU a valutare la conformità del diritto dell'ue con le disposizioni della convenzione; e) all'unione dovrà essere consentito di partecipare alla CEDU e agli altri organi del Consiglio d'europa nella misura in cui le sue attività siano connesse alle finalità della CEDU allo stesso titolo delle altre parti contraenti della convenzione (principio di parità). Prima che si concludano i negoziati, l'unione dovrà decidere se sia necessario corredare l'accordo di adesione di riserve o dichiarazioni dell'unione. 2. I negoziati dovranno assicurare che l'unione risponda delle violazioni della convenzione derivanti dalla mancata adozione di un atto o una misura solo se il suo sistema di competenze avrebbe consentito l'adozione dell'atto o della misura in questione. 3. I negoziati dovranno assicurare che l'accordo di adesione crei obblighi in conformità della convenzione, e nel caso dei protocolli a cui l'unione eventualmente aderisca, solo rispetto agli atti e alle misure adottate dalle istituzioni, organi o organismi dell'unione. I negoziati assicureranno che l'adesione lasci impregiudicato l'articolo 263, paragrafo 4, l'articolo 275 e l'articolo 276 del TFUE e l'articolo 10, paragrafo 1 del protocollo n. 36 sulle misure transitorie /10 don/don/sp 5 ALLEGATO II DG H 2B IT

7 4. I negoziati dovranno assicurare che sia precisato che i termini utilizzati nella convenzione non suscettibili di essere applicati letteralmente all'unione in quanto parte contraente della convenzione debbano riferirsi, mutatis mutandis, anche all'unione quale parte contraente. Portata dell'adesione 5. I negoziati dovranno assicurare che l'unione possa aderire a qualsiasi protocollo della convenzione, presente e futuro, e che le disposizioni sostanziali dell'accordo di adesione si applichino anche con riguardo ai protocolli cui l'unione aderirà in futuro. Durante i negoziati l'unione indicherà alle parti contraenti della convenzione che in una prima fase essa, conformemente all'articolo 218 del TFUE, aderirà solo ai protocolli ratificati dalla totalità degli Stati membri. Partecipazione dell'unione agli organi della convenzione 6. In quanto parte contraente distinta, l'unione europea dovrà disporre del diritto a un giudice, scelto sulla base di una terna da essa proposta. Il giudice dovrà essere dotato del medesimo status e degli stessi doveri di quelli delle altre parti contraenti della convenzione. 7. Alle sessioni dell'assemblea parlamentare dovrà essere ammesso un numero appropriato di membri del Parlamento europeo quando quella esercita le funzioni concernenti l'applicazione della convenzione, in particolare l'elezione di tutti i giudici ai sensi dell'articolo 22 della convenzione. Dovranno essere proposti, ove necessario, adattamenti delle norme interne degli organi del Consiglio d'europa al fine di garantire l'adeguata partecipazione dell'unione alle procedure di selezione dei giudici. 8. All'Unione dovrà essere consentito di partecipare con diritto di voto alle riunioni del Comitato dei Ministri del Consiglio d'europa, quando questo esercita il proprio ruolo in relazione alla convenzione /10 don/don/sp 6 ALLEGATO II DG H 2B IT

8 Questioni finanziarie 9. Qualsiasi contributo finanziario dell'unione alle spese connesse alla convenzione (costi di funzionamento della CEDU e delle attività del Comitato dei Ministri cui l'unione partecipa) dovrà assumere la forma di un importo fisso, calcolato in base a una formula predefinita che sia commisurata al livello di partecipazione dell'unione europea agli organi della convenzione. Questioni di procedura dinanzi alla CEDU 10.a) I negoziati dovranno assicurare che i procedimenti avviati dagli Stati non membri e i ricorsi individuali siano correttamente e opportunamente inoltrati agli Stati membri e/o all'unione. b) L'Unione dovrà avere facoltà di costituirsi, nelle cause promosse contro uno Stato membro, come coresistente cui sono conferiti tutti i diritti spettanti a una parte del procedimento, mediante notifica motivata alla CEDU dell'esistenza di un legame intrinseco tra la presunta violazione della convenzione e una disposizione del diritto dell'unione. c) Analogamente, uno Stato membro dovrà avere facoltà di costituirsi nelle cause promosse contro l'unione, come coresistente cui sono conferiti tutti i diritti spettanti a una parte del procedimento, mediante notifica motivata alla CEDU dell'esistenza di un legame intrinseco tra la presunta violazione della convenzione e il TUE, il TFUE o altra disposizione di pari valore giuridico ovvero, se del caso, il diritto nazionale dello Stato o Stati membri interessati /10 don/don/sp 7 ALLEGATO II DG H 2B IT

9 d) Il meccanismo dovrà assicurare che sia fatta salva la ripartizione delle competenze tra gli Stati membri e l'unione e che l'unione e i suoi Stati membri possano difendere, nell'ambito delle rispettive competenze, la compatibilità dell'atto contestato con le disposizioni della convenzione. 11. I negoziati dovranno assicurare che il controllo interno previo della Corte di giustizia dell'unione europea a norma del diritto primario sia applicabile anche quando la conformità alla convenzione di un atto emanato da un'istituzione, organo, ufficio o agenzia dell'unione è contestata in una causa dinanzi alla CEDU senza che la Corte di giustizia dell'unione europea abbia avuto modo di pronunciarsi sulla compatibilità dell'atto in questione con i diritti fondamentali definiti a livello di Unione. Si considera che siffatti mezzi processuali, in base ai quali la Corte di giustizia dell'unione europea è in grado di valutare la compatibilità di un tale atto con i diritti fondamentali, debbano preservare la sussidiarietà del procedimento dinanzi alla CEDU e non determinare irragionevoli ritardi processuali. 12. I negoziati dovranno garantire che l'articolo 35, paragrafo 2, lettera b) della convenzione lasci impregiudicata la possibilità per i singoli di proporre ricorso dinanzi alla CEDU dopo aver adito l'organo giurisdizionale dell'unione, e che l'articolo 55 della convenzione non pregiudichi i mezzi di ricorso nelle controversie tra Stati membri e tra Stati membri e istituzioni o organi dell'unione dinanzi alla Corte di giustizia dell'unione europea, in particolare, l'articolo 344 del TFUE. Clausola finale 13. L'accordo deve prevedere l'accettazione dell'unione europea, in modo da entrare in vigore soltanto dopo che il Consiglio abbia adottato all'unanimità la decisione sulla conclusione dell'accordo, previa approvazione del Parlamento europeo e previa approvazione degli Stati membri conformemente alle rispettive norme costituzionali, secondo quanto dispone l'articolo 218, paragrafo 8 del TFUE /10 don/don/sp 8 ALLEGATO II DG H 2B IT

10 ALLEGATO III Progetto di dichiarazione del Consiglio sui punti 10 e 11 delle direttive di negoziato, da mettere nel verbale del Consiglio Parallelamente ai negoziati dell'accordo di adesione dell'unione europea alla convenzione, il Consiglio esaminerà norme interne vincolanti volte ad istituire il meccanismo di coresistenza previsto al punto 10 delle direttive di negoziato. Le norme dovranno stabilire in quali casi il meccanismo si attiverà (ad es., quando l'atto contestato presenta un legame intrinseco con il diritto primario o diritto derivato dell'unione), quali ne saranno le modalità d'applicazione e come sarà organizzata la rappresentanza dei coesistenti dinanzi alla CEDU. Dovranno stabilire altresì gli obblighi o doveri che l'unione europea e gli Stati membri dovranno reciprocamente assolvere nel corso del procedimento e dovranno disciplinare l'esecuzione delle sentenze della CEDU che hanno ravvisato in un atto del diritto dell'unione una violazione delle disposizioni della convenzione, fissando in particolare la ripartizione della responsabilità fra l'unione europea e gli Stati membri. Se necessario, le norme interne dovranno stabilire una procedura per dirimere le controversie fra l'unione europea e gli Stati membri vertenti sull'applicazione del meccanismo di coresistenza. Dette norme saranno comunque adottate all'unanimità prima che sia concluso l'accordo di adesione dell'unione europea alla convenzione. Nel contempo, il Consiglio adotterà all'unanimità norme interne vincolanti, nella misura consentita dai trattati esistenti, sul coinvolgimento previo della Corte di giustizia dell'unione europea nella valutazione della compatibilità di un atto di un'istituzione, organo, ufficio o agenzia dell'unione con i diritti fondamentali definiti a livello di Unione, secondo quanto previsto al punto 11 delle direttive di negoziato. Qualsiasi meccanismo adottato di conseguenza dovrà essere compatibile con i trattati vigenti /10 don/don/sp 9 ALLEGATO III DG H 2B IT

11 Progetto di dichiarazione del Consiglio sulle implicazioni finanziarie dell'adesione, da mettere nel verbale del Consiglio Il Consiglio invita la Commissione a fornire informazioni sulle possibili implicazioni dell'adesione per il bilancio /10 don/don/sp 10 ALLEGATO III DG H 2B IT