Istituto Comprensivo di Spigno Monferrato
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- Amerigo Mura
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1 Viale Barosio, Tel Fax info@istitutocomprensivospigno.it E-Safety Policy Indice: 1. Introduzione 2. Formazione e Curriculum 3. Gestione dell infrastruttura e della strumentazione TIC della scuola. 4. Strumentazione personale 5. Prevenzione, rilevazione e gestione dei casi 6. Procedure operative per la gestione delle infrazioni alla Policy. 1
2 1. Introduzione - Scopo della Policy. Policy di E-Safety è un documento che descrive le norme comportamentali e le procedure per l utilizzo delle TIC in ambiente scolastico, le misure per la prevenzione e quelle per la rilevazione e gestione delle problematiche connesse ad un uso non consapevole delle tecnologie digitali. - Ruoli e Responsabilità (che cosa ci si aspetta da tutti gli attori della Comunità Scolastica). Tutti gli attori della comunità scolastica devono educare ad un rispettoso e coretto comportamento verso le Nuove Tecnologie. - Condivisione e comunicazione della Policy all intera comunità scolastica. Il documento e-safety Policy deve essere condiviso all'inizio dell'anno scolastico e ripreso ogni volta che si presenti la necessità con tutta la comunità scolastica. - Gestione delle infrazioni alla Policy. La gestione delle infrazioni della Policy, dopo una revisione del Regolamento d Istituto, sono affidate al Consiglio di Interclasse, al Consiglio di Classe e al Dirigente Scolastico. - Monitoraggio dell implementazione della Policy e suo aggiornamento. Ogni anno una commissione di docenti si occupa dell'implementazione e dell'aggiornamento della Policy. - Integrazione della Policy con Regolamenti esistenti. La Policy integra il regolamento d'istituto. 2. Formazione e Curricolo - Curricolo sulle competenze digitali per gli studenti. Il Curricolo sulle competenze digitali per gli alunni è stato elaborato, secondo le Linee Nazionali. - Formazione dei docenti sull utilizzo e l integrazione delle TIC nella didattica. 2
3 L Istituto organizza corsi di formazione digitale interna, a cura dell'animatore Digitale, per migliorare le competenze di livello base e livello avanzato dei docenti di tutti gli ordini scolastici. - Sensibilizzazione delle famiglie. Condivisione della Policy e formazione sull uso consapevole delle TIC. 3. Gestione dell infrastruttura e della strumentazione TIC della scuola. - Accesso ad internet: filtri, antivirus e sulla navigazione. Accesso regolamentato alla navigazione in Internet. - Gestione accessi (password, backup, ecc.). La gestione degli account degli utenti è differenziato tra studenti e insegnanti Ogni scuola è dotata di una casella di posta elettronica. - Sito web della scuola: da implementare con account e posta elettronica per i docenti. 4. Strumentazione personale - Per gli studenti: gestione degli strumenti personali - cellulari, tablet ecc.. Agli alunni non è consentito di avvalersi di strumenti tecnologici durante le attività didattiche per uso personale. L'utilizzo è consentito esclusivamente per fini didattici in accordo con il docente. - Per i docenti: gestione degli strumenti personali - cellulari, tablet ecc.. L'utilizzo delle TIC in classe è consentito esclusivamente ai fini dello svolgimento del proprio lavoro. - Per il personale della scuola: gestione degli strumenti personali - cellulari, tablet ecc. 3
4 L'utilizzo delle TIC è consentito esclusivamente ai fini dello svolgimento del proprio lavoro o per comunicazioni di carattere personale particolarmente urgenti ed inderogabili. 5. Prevenzione, rilevazione e gestione dei casi Prevenzione: Rischi - Cyberbullismo: è una forma di prepotenza virtuale attuata attraverso l uso di internet e delle tecnologie digitali. Come il bullismo tradizionale è una forma di prevaricazione e di oppressione reiterata nel tempo, perpetrata da una persona o da un gruppo di persone più potenti nei confronti di un altra percepita come più debole. - Adescamento online: gli adulti interessati sessualmente a bambini/e e adolescenti possono utilizzare la rete per entrare in contatto con loro e instaurare gradualmente una relazione intima e/o sessualizzata attraverso il grooming (dall inglese groom - curare, prendersi cura), una tecnica di manipolazione psicologica, che gli adulti potenziali abusanti utilizzano per indurre i bambini/e o adolescenti a superare le resistenze emotive. - Sexting: parola sincratica che unisce i termini inglesi sex e texting, rappresenta la pratica di inviare o postare messaggi di testo e immagini a sfondo sessuale, come foto di nudo o semi-nudo, via cellulare o tramite Internet - Pornografia: recenti ricerche hanno sottolineato come la maggior parte degli adolescenti reperisca in Rete informazioni inerenti la sessualità, col rischio, spesso effettivo, del diffondersi di informazioni scorrette e/o l avvalorarsi di falsi miti. - Pedopornografia: con questo termine si intende qualsiasi foto o video di natura sessuale che ritrae persone minorenni. - Gioco d azzardo o Gambling: puntare o scommettere una data somma di denaro, o oggetto di valore, sull esito di un gioco che può implicare la dimostrazione di determinate abilità o basarsi sul caso. - Dipendenza da Internet (Internet Addiction): i/le ragazzi/e che ne soffrono sono spesso inconsapevoli ma, lontani dalla Rete, manifestano presto insofferenza, irascibilità e altri sintomi di disagio. 4
5 - Esposizione a contenuti dannosi o inadeguati (es. contenuti razzisti, che inneggiano al suicidio, che promuovono comportamenti alimentari scorretti, ecc.). Azioni del docente Cosa fare in caso di cyberbullismo? 5
6 Rilevazione - Che cosa segnalare. La scuola è tenuta a segnalare ogni comportamento scorretto o sospetto al Dirigente Scolastico. - Come segnalare: quali strumenti e a chi. Il Dirigente Scolastico e i docenti segnaleranno alla famiglia e, in casi ritenuti gravi, alle autorità competenti. - Come gestire le segnalazioni. Le segnalazioni saranno gestite in modo da tutelare la privacy. Gestione dei casi - Definizione delle azioni da intraprendere a seconda della specifica del caso. Azioni definite nel Regolamento d Istituto. 6. Procedure operative per la gestione delle infrazioni alla Policy. Procedure definite nel Regolamento d Istituto. 1. Procedure operative per la protezione dei dati personali. Le scuole hanno l obbligo di far conoscere agli studenti e alle loro famiglie se gli studenti sono minorenni come usano i loro dati personali. Devono cioè rendere noto, attraverso un adeguata informativa, quali dati raccolgono e come li utilizzano. Le scuole pubbliche non sono tenute a chiedere il consenso per il trattamento dei dati personali degli studenti. Gli unici trattamenti permessi sono quelli necessari al perseguimento di specifiche finalità istituzionali oppure quelli espressamente previsti dalla normativa di settore. Alcune categorie di dati personali degli studenti e delle famiglie come quelli sensibili e giudiziari devono essere trattate con estrema cautela, verificando prima non solo la pertinenza e completezza dei dati, ma anche la loro indispensabilità rispetto alle rilevanti finalità pubbliche che si intendono perseguire. Ad esempio: Origini razziali ed etniche 6
7 I dati sulle origini razziali ed etniche possono essere trattati dalla scuola per favorire l integrazione degli alunni stranieri. Convinzioni religiose 7 Gli istituti scolastici possono utilizzare i dati sulle convinzioni religiose al fine di garantire la libertà di credo che potrebbe richiedere ad esempio misure particolari per la gestione della mensa scolastica e per la fruizione dell insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative a tale insegnamento. Stato di salute I dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere trattati per l assegnazione del sostegno agli alunni disabili; per la composizione delle classi; per la gestione delle assenze per malattia; per l insegnamento domiciliare e ospedaliero nei confronti degli alunni affetti da gravi patologie; per la partecipazione alle attività sportive, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione. Convinzioni politiche Le opinioni politiche possono essere trattate dalla scuola esclusivamente per garantire la costituzione e il funzionamento degli organismi di rappresentanza: ad esempio, le consulte e le associazioni degli studenti e dei genitori. Dati di carattere giudiziario I dati di carattere giudiziario possono essere trattati per assicurare il diritto allo studio anche a soggetti sottoposti a regime di detenzione o di protezione. Il trattamento di dati sensibili e giudiziari è previsto anche per tutte le attività connesse ai contenziosi con gli alunni e con le famiglie (reclami, ricorsi, esposti, provvedimenti di tipo disciplinare, ispezioni, citazioni, denunce all autorità giudiziaria, etc.), e per tutte le attività relative alla difesa in giudizio delle istituzioni scolastiche. Diritto di accesso ai dati personali Anche in ambito scolastico, ogni persona ha diritto di conoscere se sono conservate informazioni che la riguardano, di apprenderne il contenuto, di farle rettificare se erronee, incomplete o non aggiornate. Per esercitare questi diritti è possibile rivolgersi direttamente al titolare del trattamento (la scuola) anche tramite suoi incaricati o responsabili. Se non si ottiene risposta, o se il riscontro non è sufficiente, è possibile rivolgersi alla magistratura ordinaria o al Garante. A tale proposito, è opportuno precisare che l accesso agli atti amministrativi non è regolato
8 8 dal Codice della privacy, né vigilato dal Garante per la protezione dei dati personali. Come indicato nella legge n. 241 del 1990 (e successive modifiche) spetta alla singola amministrazione valutare se esistono i presupposti normativi che permettono di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi ai soggetti con un interesse diretto, concreto e attuale alla conoscibilità degli atti. Circolari e comunicazioni scolastiche Il diritto dovere di informare le famiglie sull attività e sugli avvenimenti della vita scolastica deve essere sempre bilanciato con l esigenza di tutelare la personalità dei minori. È quindi necessario, ad esempio, evitare di inserire nelle comunicazioni scolastiche elementi che consentano di risalire, anche indirettamente, all identità di minori coinvolti in vicende particolarmente delicate. Orientamento, formazione e inserimento professionale Su richiesta degli studenti interessati, le scuole possono comunicare, anche a privati e per via telematica, i dati relativi ai loro risultati scolastici per aiutarli nell orientamento, la formazione e l inserimento professionale anche all estero. Marketing e pubblicità Non è possibile utilizzare i dati presenti nell albo degli istituti scolastici per inviare materiale pubblicitario a casa degli studenti. La conoscibilità a chiunque degli esiti scolastici (ad esempio attraverso il tabellone affisso nella scuola) risponde a essenziali esigenze di trasparenza. Ciò non autorizza soggetti terzi a utilizzare i dati degli studenti per altre finalità come, ad esempio, il marketing e la promozione commerciale. Questionari per attività di ricerca Svolgere attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali, spesso anche sensibili, tramite questionari da sottoporre agli alunni, è consentito soltanto se i ragazzi, o i genitori nel caso di minori, sono stati preventivamente informati sulle modalità di trattamento e conservazione dei dati raccolti e sulle misure di sicurezza adottate. Gli intervistati, inoltre, devono sempre avere la facoltà di non aderire all iniziativa. Recite, gite scolastiche e foto di classe Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori, durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini, in questi casi, sono raccolte per fini personali e destinate a un ambito familiare o amicale e non alla diffusione. Va però prestata particolare attenzione
9 9 alla eventuale pubblicazione delle medesime immagini su Internet, e sui social network in particolare. In caso di comunicazione sistematica o diffusione diventa, infatti, necessario di regola ottenere il consenso delle persone presenti nelle fotografie e nei video. Registrazione della lezione È possibile registrare la lezione esclusivamente per scopi personali, ad esempio per motivi di studio individuale. Per ogni altro utilizzo o eventuale diffusione, anche su Internet, è necessario prima informare adeguatamente le persone coinvolte nella registrazione (professori, studenti...), e ottenere il loro esplicito consenso. Nell ambito dell autonomia scolastica, gli istituti possono decidere di regolamentare diversamente o anche di inibire gli apparecchi in grado di registrare. Rilevamento delle presenze con dati biometrici L utilizzo delle impronte digitali o di altri dati biometrici per rilevare la presenza di un gruppo di individui è giustificato soltanto dall esistenza di reali esigenze di sicurezza, determinate da concrete e gravi situazioni di rischio. Il sistema di rilevamento delle impronte digitali, ad esempio, è stato giudicato sproporzionato rispetto all obiettivo di consentire agli studenti l accesso ai servizi di mensa universitaria. Videofonini, filmati, MMS L utilizzo di videofonini, di apparecchi per la registrazione di suoni e immagini è in genere consentito, ma esclusivamente per fini personali, e sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte, in particolare della loro immagine e dignità. Le istituzioni scolastiche hanno, comunque, la possibilità di regolare o di inibire l utilizzo di registratori audio-video, inclusi i telefoni cellulari abilitati, all interno delle aule di lezione o nelle scuole stesse. Non è possibile, in ogni caso, diffondere o comunicare sistematicamente i dati personali di altre persone (ad esempio immagini o registrazioni audio/video) senza aver prima informato adeguatamente le persone coinvolte e averne ottenuto l esplicito consenso. Gli studenti e gli altri membri della comunità scolastica devono quindi prestare particolare attenzione a non mettere on line immagini (ad esempio su blog, siti web, social network) o a diffonderle via mms. Succede spesso, tra l altro, che una fotografia inviata a un amico/familiare, poi venga inoltrata ad altri destinatari, generando involontariamente una comunicazione a catena dei dati personali raccolti. Tale pratica può dar luogo a gravi violazioni del diritto alla riservatezza delle persone riprese, incorrendo in sanzioni disciplinari, pecuniarie ed eventuali reati.
10 Videosorveglianza L installazione di sistemi di videosorveglianza nelle scuole deve garantire il diritto dello studente alla riservatezza. In caso di stretta necessità le telecamere sono ammesse, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti. Se le riprese riguardano l esterno della scuola, l angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato. Le immagini registrate possono essere conservate per brevi periodi. Infine, i cartelli che segnalano il sistema di videosorveglianza devono essere visibili anche di notte. Parole chiave: Consenso La libera manifestazione della volontà con la quale, previa idonea informativa, l interessato accetta in modo esplicito per iscritto, se vi sono dati sensibili un determinato trattamento di dati personali che lo riguardano. Dato personale Qualunque informazione relativa a un individuo, a una persona giuridica, a un ente o associazione, identificati O identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione. Dato sensibile Qualunque dato che può rivelare l origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose o di altra natura, le opinioni politiche, l appartenenza a partiti, sindacati o ad associazioni, lo stato di salute e la vita sessuale. Informativa Contiene le informazioni che il titolare del trattamento deve fornire all interessato per chiarire, in particolare, se quest ultimo è obbligato o meno a rilasciare i dati, quali sono gli scopi e le modalità del trattamento, l ambito di circolazione dei dati e in che modo si possono esercitare i diritti riconosciuti dalla legge. Interessato La persona cui si riferiscono i dati personali. 10
11 Trattamento Qualunque operazione effettuata sui dati personali: ad esempio la raccolta, la registrazione, la conservazione, l elaborazione, l estrazione, la modifica, l utilizzo, la diffusione, la cancellazione etc. 2. Protocolli siglati con le forze dell ordine e i servizi del territorio per la gestione condivisa dei casi. L Istituto con la collaborazione delle forze dell ordine del territorio sviluppa attività di educazione e sensibilizzazione con gli alunni. 11
REGOLE GENERALI. indispensabilità rispetto alle rilevanti finalità pubbliche che si intendono perseguire. Ad esempio:
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