VALE IL DISCORSO ORALE. Assemblea Federazione Alpinistica Ticinese. Parco nazionale del Locarnese. Brissago, 15 marzo 2008

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1 VALE IL DISCORSO ORALE Assemblea Federazione Alpinistica Ticinese Parco nazionale del Locarnese Brissago, 15 marzo 2008 La Svizzera si è oggi messa al passo con gli altri Paesi europei nell ambito della progettazione di parchi d importanza nazionale. Infatti, alla fine del 2007, come ricorderete, è entrata in vigore l Ordinanza federale che - unitamente alla revisione della Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio - ci ha dotato delle necessarie basi giuridiche e finanziarie. Rispetto al progetto posto in consultazione dal Dipartimento federale dell ambiente, dei trasporti, dell energia e delle comunicazioni (DATEC), il Ticino ha compiuto poi un altro significativo passo di adeguamento alla posizione e alla realtà del nostro territorio. Grazie ai negoziati della scorsa estate, infatti, abbiamo ottenuto una maggiore flessibilità rispetto alle restrizioni perentorie, inizialmente previste nell Ordinanza. Con i promotori dei progetti di Parco del Locarnese e Parc Adula, avevamo fatto nostre le preoccupazioni e lo scetticismo espressi da alcuni enti e associazioni locali, e dagli operatori economici attivi sul campo - oltre che da una parte della popolazione - che giudicavano le

2 norme troppo rigide e restrittive. Obiettivamente: più di così non si poteva fare, senza snaturare la vera essenza e il valore di un parco nazionale. Tra le revisioni più significative, vi è sicuramente la riduzione di un quarto della superficie minima della zona centrale del parco nazionale a sud delle Alpi. L area severamente protetta scende pertanto da 100 a 75 km quadrati. Le altre concessioni introdotte da Berna per la zona centrale del parco riguardano la possibilità di conservare costruzioni e impianti esistenti (come le capanne, i rifugi, le stalle e i rustici); oltre a determinate deroghe circa le utilizzazioni e le attività dell uomo, che potranno essere pianificate dall ente responsabile nella Carta per la gestione del parco. Come noto, in Ticino, l idea di parco nazionale ha suscitato notevole interesse dando origine a due iniziative concrete: il progetto del Parco del Locarnese, che concerne la fascia insubrica dell arco alpino, e il Parc Adula, riferito a un territorio prevalentemente alpino. Attualmente, i promotori di entrambi i progetti stanno svolgendo la fase di progettazione, che durerà da uno a due anni. Nei prossimi mesi, saranno perciò effettuati diversi approfondimenti settoriali sulla struttura e l organizzazione dell ente parco, sui contenuti dello studio, sulla realizzazione di progetti pilota e - non da ultimo - 2

3 sull informazione e la comunicazione. I contatti, il dialogo e le trattative tra i promotori del progetto e le cerchie delle categorie interessate, come la vostra federazione, assumeranno dunque grande importanza. Tengo a ribadire che i parchi potranno essere creati solo attraverso la ricerca del consenso dal basso, e quindi senza imposizioni da parte della Confederazione o del Cantone. A queste precise condizioni, il Consiglio di Stato ritiene che la creazione di parchi naturali rappresenti un'occasione importante per sviluppare e rilanciare ampie porzioni di territorio, soprattutto nelle valli più discoste, all interno delle quali si trovano pregiati beni collettivi che meritano di essere scoperti e riscoperti, come oasi e riserve naturali, aree faunistiche e floristiche protette, rifugi e osservatori, zone geologiche e archeologiche. Natura e paesaggio, infatti, possono diventare uno strumento di promozione economica e un fattore di attrattiva turistica nel contesto della nuova politica regionale, e soprattutto possono costituire un concreto punto di riferimento per le zone periferiche. Dal profilo dell offerta paesaggistica, il progetto del Parco del Locarnese ha molte carte da giocare. L area di studio, che si estende dal Ghiridone al Basodino, ingloba un territorio particolarmente ricco di valori geomorfologici, geologici, biologici e culturali, che sono all origine di un eccezionale differenziazione di ambienti naturali riunita nell arco di pochi chilometri quadrati. 3

4 La Regione Locarnese e Vallemaggia ha già dimostrato di affrontare la sua progettazione mettendo in primo piano proprio le ricadute per lo sviluppo regionale e il consenso locale, fedele quindi all impostazione data dal Cantone. La creazione del Parco nazionale del Locarnese è un processo culturale e sociale che richiede tempo, capacità di confronto e soprattutto il coraggio di sostenere scelte precise da parte della popolazione interessata. E ora che le regole sono state fissate, tocca agli enti promotori continuare a costruire il consenso dal basso e sviluppare progetti di qualità. Il Cantone, dal canto suo, ha peraltro già deciso di assicurare il sostegno finanziario, il supporto tecnico e il ruolo di intermediario nei confronti della Confederazione per le prossime fasi di approfondimento dei progetti di parchi nazionali avviati sul nostro territorio. Sono, infatti, convinto che in Ticino ci sono le premesse territoriali per l istituzione di parchi d importanza nazionale e che la Confederazione debba dunque svolgere un ruolo che rispetti non solo le esigenze tecniche, ma anche quelle politiche che saranno espresse dalle diverse realtà in cui i progetti si sviluppano. 4

5 Noi continueremo, dunque, a collaborare soprattutto in questo ambito con le autorità federali. Intendiamo far ancora sentire la vostra voce, portando a Berna le osservazioni, le preoccupazioni e le rivendicazioni che raccoglieremo anche tra le associazioni attive sul terreno che - come la vostra - hanno occasione di tastare il polso soprattutto alla gente che apprezza e rispetta le nostre montagne. 5